La professoressa Giancarla Codrignani è stata insignita del premio “Nettuno d’Oro” dal Comune di Bologna. Ottantenne, dichiaratamente cattolica, Codrignani è anche femminista e sostenitrice della legge 194. Tanto è bastato per suscitare le proteste di PDL, UDC e soprattutto della diocesi felsinea. Bologna Sette, supplemento locale di Avvenire, è arrivato a diffidare chiunque dal definirla cattolica: “Non può essere qualificato come ‘cattolico’ chi sostiene tesi, quali la liceità dell’ aborto, che sono palesemente in contrasto con il magistero di sempre della Chiesa cattolica”. Codrignani ha risposto, scrive Repubblica, sostenendo di non aver visto, in questi anni, “né evangelizzazione dei maschi coinvolti nell’aborto in responsabilità ben maggiore di quella della donna (certa indulgenza nei confronti dei bunga-bunga mette nel conto anche eventuali “incidenti”), né, tantomeno, attenzione ai milioni di aborti che avvengono a spese della vita femminile nei paesi poveri. La maternità deve essere libera e responsabile”. Codrignani ha infine aggiunto di non sentirsi in sintonia “col trionfalismo sull’esposizione nei luoghi pubblici del crocifisso”.
Luciano Vanciu
La maternità deve essere libera e responsabile”. Codrignani ha infine aggiunto di non sentirsi in sintonia “col trionfalismo sull’esposizione nei luoghi pubblici del crocifisso”.
Ecco questa è già una buona testimonianza laica ed è chiaro che gli stessi cattolici del PDL e UDC discriminano tra quelli pro 194 e quelli fedeli al papa, non solo, ma arrogantemente e prepotentemente arrivano a definire chi è cattolico ad hoc in politica, ma dimenticano che la 194 è passata al referendum con la maggioranza dei cattolici in Italia.
La chiesa cattolica è ridicola soprattutto in queste occasioni laiche, non si rende conto della figura di m..a che sta facendo in più occasioni anche sul crocifisso.
Brafa! Non tutti i cattolici vengono per nuocere 🙂
ops, pare che per quello che lei ha detto non venga considerata cattolica, la stessa cosa dicasi per altri cattolici come Igrazio Marino mal sopportato dai suoi colleghi vaticaliani del PD perchè la pensa in modo lico sul testamento biologico e su altri temi come la fecondazione e la 194.
C’è in vista delle elezioni politiche una gara a disciminare chi è cattolico ad hoc, coè, vaticaliano, e chi è cattolico laico rispettoso del principio di laicità dello stato. E’ evidente che per ottenere l’appoggio del vaticano si deve essere cattolici ad hoc ed essere sfacciatamente contro la 194, la fecondazione assistita, il testamento biologico, e imporre a tutti il crocifisso a martellate sulla testa.
e bravi… aizzano i fedeli ad attuare una sorta di ostracismo per non sporcarsi le mani facendo ciò che spetterebbe loro fare… una scomunica.
Ma si sa… i numeri e la pubblicità mica gli interessano…
esatto: spetterebbe a loro ufficializzare che non e’ cattolica, scomunicandola
invece, dicono ad altri di saltarle addosso, cosa che i politici piu’ clericali hanno fatto
“cosa che i politici piu’ clericali hanno fatto”
…Con tanto di scodinzolio e lingua penzoloni scommetto. 😉
“Non può essere qualificato come ‘cattolico’ chi sostiene tesi, quali la liceità dell’ aborto, che sono palesemente in contrasto con il magistero di sempre della Chiesa cattolica”
Bologna Sette ha ragione da vendere! Essere cattolici ha un preciso significato, non basta dirlo per esserlo. Essere cattolico significa accettare TUTTA la dottrina cattolica, se se ne rifiuta una parte si è ‘altro’; cristiani sicuramente ma non più cattolici. Facciamo dunque i conti caro il mio supplemento di Avvenire, quanti cattolici restano in Italia allora alla luce di questa vostra condivisibilissima precisazione? Più o meno di mille?
Maho, per essere cattolici credo si debbano accettare i dogmi di fede, non tutto quello che dice la CCAR, e non so se l’illiceità dell’aborto sia un dogma di fede.
non mi pare che la contrarietà all’aborto sia uno dei dogmi di fede (il cattolicesimo ne ha tanti, ma non questo. che difatti non centra nulla con la dottrina). tantopiù che nella storia la chiesa non è sempre stata contraria all’aborto, anzi, pure alcuni santi ne sostenevano la leicità….
Le regole religiose sono come gli elastici: ogni credente se le accomoda come meglio gli aggrada. – F. Cucurachi
Otto su mille. 😀
L’Annuario Pontificio include o non include tra i cattolici le persone come la Codrignani? Secondo la chiesa cattolica non sono cattolici tutti i battezzati?
Hanno solo detto la verità: la professoressa non è una cattolica.
Appartiene a quel vastissimo numero di persone che continua a professarsi cattolico, anche se, nei fatti, non lo è.
Non è per esempio cattolico chi trova normale poter fare sesso prima del matrimonio.
Non è cattolico chi usa contraccettivi.
Non è cattolico chi pensa che gli omosessuali possano unirsi in una relazione.
Non è cattolico chi dà per esatta la scienza evoluzionistica.
hai ragione, quoto
quoto pure io
Ahahahha ci sono davvero pochi cattolici in Italia. Peccato che invece siano convinti di esserlo e difendano a spada tratta questa falsa appartenenza!!
sì e no: se non e’ scomunicata, rimane cattolica
che sia da ritenersi scomunicata latae sententiae?
“Non può essere qualificato come ‘cattolico’ chi sostiene tesi… che sono palesemente in contrasto con il magistero di sempre della Chiesa cattolica”
Rifacessero allora i conti, prima di dichiarare che la stragrande maggioranza degli italiani è cattolica.
Concordo. E’ quello che intendo con “evangelizzazione grossolana”.
” Non può essere qualificato come cattolico….” chi si dedica ai vari bunga bunga. Ah, già dimenticavo. In questo caso bisogna sempre contestualizzare.
Interessante che il Centro Destra protesti contro chi è favore di una Legge dello Stato che è in vigore da oltre 30 anni.
Oltre alla fatwa cattolica, io farei notare anche il senso dello Stato di questi strani figuri
w silvio uno di noi!!!
Io tra cattolici e femministe… …sinceramente li considero fanatici alla pari. Si scannassero tra di loro, a me non può che fare piacere. Tra fascisti è ovvio che non vadano d’accordo.
ma possibile che tu veda femministe ovunque? dove le vedi qua? qualcuno ha espresso opinioni misandriche per caso? o per te aborto = misandria?
Credo che tu non abbia letto l’articolo, aspetta che te lo ri-posto:
“Ottantenne, dichiaratamente cattolica, Codrignani è anche femministra e sostenitrice della legge 194”.
@ c.j.
ho ri-letto, ma dove sono le manifestazioni di fanatismo nella Codrignani?
e anche essendo stato al suo fianco in conferenza stampa, non ne ho trovate
e pure avendola come presidente del Comitato articolo 33 qui a Bologna
Il femminismo è un fenomeno vasto e diversi f i cato: non esiste solo quello di tipo separatista.
Hai ragione! Ma allora non dovrebbe essere chiamato femminismo, dovrebbe chiamarsi egualitarismo. Pari diritti doveri rispetto opportunità per tutti, maschi e femmine.
Tu i pari diritti per bianchi e neri li chiami Bianchismo? o Nerismo?
Vabbè C.J., quel termine, seppure non etimologicamente perfetto, ormai ha un suo valore storico, essendo coniato in un certo periodo e ce ne sono altri esempi: il terzomondismo, giusto o sbagliato che sia, non vuole la supremazia del terzo mondo ma la sua autonomia; oppure, più consono a noi, il laicismo non vuole che abbiano voce in capitolo e diritti politici solo i laici ma che non ci sia la religione nè la propaganda atea nei luoghi isituzionali affinchè siano di tutti.
L’importante, secondo me, anzichè fossilizzarsi sul termine è vedere cosa la persona, o la corrente in questione, sostiene.
Almeno secondo me.
se è per questo allora un ateo dovrebbe semplicemente chiamarsi non-credente, visto che non solo non crede in dio (o dei), ma anche in tutte le altre favole (folletti, diavoli, angeli, ninfe, unicorni, ecc.).
il nome ci è stato dato dai credenti molto tempo fà e lo abbiamo accettato, anche se non del tutto corretto, ed ora così veniamo designati.
allo stesso modo avviene col femminismo: il termine raccoglie generalizza quelle che in realtà sono posizioni molto diverse tra loro, e che di fatto hanno in comune solo il rifiuto della sottomissione arbitraria della donna all’uomo in qualsiasi campo e la lotta per l’emancipazione femminile. tuttavia il termine, attribuito da altri all’intera categoria, si è consolidato nel tempo ed ora, per quanto scorretto, viene attribuito a tutti coloro (o meglio, a tutte, visto che di solito viene applicato di default alle donne mentre agli uomini viene applicato in modo meno automatico, a parità di ideali) che lottano per queste idee, a prescindere da fanatiscmo o dal radicalismo con cui perseguono questa lotta.
così finisce che le egualitarie vengono designate con lo stesso termine con cui vengono chiamete le misandriche.
Ho un commento in mod con cui dico il tuo stesso discorso con l’esempio del laicismo, oltre ad un altro.
Speriamo lo sblocchino giacchè non contiene nulla di offensivo e almeno ci sono entrambe le opinioni.
Cordignani è penso l’unica persona in quel popò di gente a non essere un uomo-pecora… 🙂
Mah tecnicamente non hanno torto, un cattolico dovrebbe attenersi ai dettami del Papa il quale dice che nessun cattolico può essere favorevole all’aborto (mentre lascia libertà di scelta sulla pena di morte… mah).
Però ormai devono davvero pagare lo scotto della loro evangelizzazione grossolana (“se non rompo tanto le scatole ai miei fedeli loro resteranno fedeli senza farsi domande”). Molti cattolici sono cattolici per abitudine, e molti sono fai-da-te. Esistono perfino cattolici credo-in-Dio-ma-non-nella-Chiesa, cosa che fa di loro effettivamente dei cristiani e non dei cattolici…
Eh, le religioni, questi interessanti fenomeni umani!
io sono d’accordo che codrignani non possa essere definita cattolica ma finchè non avranno la coerenza di scomunicarla, secondo la loro stessa dottrina che dice che cattolico è chiunque sia battezzato, la diffida non sarà considerabile seriamente.
Dai cattolici e coerenza sono due rette parallele… è anche vero che loro hanno le “immutabili verità di fede” che però vanno contestualizzate alla “luce della tradizione e dello spirito dei tempi”.
Dogmi pret a porter.
“Non può essere qualificato come ‘cattolico’ chi…”
La patente di cattolicità la emette la Curia.
Ed e’ giusto così.
Quindi la devono scomunicare loro
Altrimenti è manifesta ipocrisia e tentativo di scatenere un linciaggio da parte di tanti fanatici che li stanno ad ascoltare (e da una organizzazione che vuole dare risposte all’emergenza educativa, di cui e’ artefice!, ci si aspetterebbe di meglio)
La notizia e’ anche che Carla Codrignani e’ presidente del Comitato Articolo 33
http://referendum.articolo33.org/
Un comitato sorto grazie anche al Circolo UAAR di Bologna, e che vede atei, agnostici, cattolici, protestanti, associazioni che li rappresentano, sindacati, assemblee della scuola e altri soggetti determinati a chiedere con un referendum che i bolognesi dicano al loro comune che e’ ora di smetterla di regalare 1.055.000 euro l’anno per scuole materne private cattolicamente orientate, quando con quella stessa cifra coprirebbero tutte le richieste di scuola laica e della Repubblica che rimangono in lista d’attesa (e le famiglie si trovano costrette a portare i loro figli alle scuole-parrocchie)
Nell’aprile 2005 la moglie di Berlu dichiarò di aver abortito al settimo mese.
Nel giugno 2005 Berlusconi andò in visita dal papa, ci fu lo scambio di preziosi doni, e il corriere della sera intitolava:
“Il Cavaliere: Noi siamo dalla parte della Chiesa, crediamo nei valori della tradizione cristiana, nel valore irrinunciabile della vita, nel ruolo e nel valore della famiglia e nella difesa dei diritti umani.” Il comunicato stampa vaticano d’altra parte commentava l’incontro come «costruttiva collaborazione».
Ergo, aborto e cattolico convivono benissimo, il principio da difendere non è la vita ma il potere.
Se dovessero scomunicare tutti quelli che non fanno come dicono, persino il clero verrebbe decimato. La dote importante non è la coerenza, è la connivenza.
C’è poco da aggiungere!
Per la CCAR l’importante è darle ragione pubblicamente e ideologicamente, poi se nella pratica si fa l’opposto di quel che si predica le importa molto meno, soprattutto se si parla di gente potente.
E che ce ne importa se debba o no essere scomunicata: il premio l’ha dato il Comune, mica la CCAR e al Comune le questioni interne tra cattolici non devono interessare.
vero, della scomunica curiale ce ne importa poco
la notizia e’ che ci sono politici che pendono dalle labbra del vescovo e che si sono messi a linciare la presidente del comitato articolo 33, che con noi del circolo uaar di bologna chiede che si fermino i finanziamenti comunali alle scuole private cattolicamente orientate
Certo, sono d’accordissimo.