Lo slogan antiabortista che esponevano i suoi compagni ha spinto la quindicenne Alexandria Szeglet a esprimere la sua differente opinione. Invece di indossare un nastro rosso con la scritta “life” si è presentata a scuola con la scritta “choice” su nastro verde applicata all’uniforme scolastica. Immediata la reazione della direzione della scuola cattolica frequentata dalla giovane, l’istituto canadese St. Patrick High School di Thunder Bay. La ragazza è stata convocata in direzione e rispedita a casa, lo rende noto il sito del Globe And Mail.
Il suo gesto però ha generato una reazione e 24 suoi compagni hanno subito indossato per protesta del nastro verde sulla divisa scolastica. Quattro sono stati mandati a casa, alcuni con due giorni di sospensione.
Queste sospensioni e il dibattito che ne è seguito sono la prova dei recenti attriti fra la religione e l’educazione pubblica in Canada. In particolare le scuole cattoliche stanno lontando per colmare il crescente divario fra le posizioni della dottrina religiosa e quelle dell’opinione pubblica: a Gennaio una scuola vicino a Toronto si è guadagnata fama internazionale per avere vietato le gay-straight alliances (club studenteschi per l’integrazione e la tutela dei diritti degli studenti omosessuali) e una comunità vicino ad Edmonton, dove l’istruzione cattolica è la sola scelta scolastica pubblica, vede in questi giorni i residenti impegnati in una battaglia per il diritto ad una educazione laica.
Il direttore dell’istituto St. Patrick sostiene però che le sospensioni non abbiano nulla a che vedere con la religione e che siano invece dovute al fatto che gli studenti non avrebbero chiesto la preventiva autorizzazione a manifestare.
La madre di Alexandria ha dichiarato: “la mia opinione è che se non vogliono permettere ad entrambe le fazioni di esprimere il loro pensiero allora non dovrebbero permetterlo a nessuna delle due”.
Tommaso Marchioni
Com’era la storia del colosso dai piedi di argilla?…
La chiesa cattolica ovunque è omofoba, non ci sono vie di mezzo e il comportamento dei dirigienti è sempre di censura e di punizione inquisizionista.
La laicità non è compresa nella dell’educazione cattolica, non ci sono spazi di dialogo laico con questi dirigenti catto-talebani.
“a Gennaio una scuola vicino a Toronto si è guadagnata fama internazionale per avere vietato le gay-straight alliances (club studenteschi per l’integrazione e la tutela dei diritti degli studenti omosessuali) e una comunità vicino ad Edmonton, dove l’istruzione cattolica è la sola scelta scolastica pubblica, vede in questi giorni i residenti impegnati in una battaglia per il diritto ad una educazione laica.”
La cultura cattolica va sfrattata dalla scuola pubblica perchè è incompatibile con la laicità, si deve prendere decisioni radicali a livello dell’istruzione publbica a sfratatre la cultura omofoba e antiabortista, oppure lasciare che tutti esprimano pareri opposti senza punizioni inquisizioniste.
Alexandria Szeglet e i sui 24 compagni: il Canada dovrebbe essere fiero di avere ragazzi come loro.
Giusto!
Cncordo! 😉
“…comunità vicino ad Edmonton, dove l’istruzione cattolica è la sola scelta scolastica pubblica”: questo fatto è in sè gravissimo e mostra chiaramente che per alcuni aspetti in certi paesi occidentali la laicità è ancora più debole che in Italia.
“la mia opinione è che se non vogliono permettere ad entrambe le fazioni di esprimere il loro pensiero allora non dovrebbero permetterlo a nessuna delle due”
Giuste parole…
In effetti, soprattutto in un ambito educativo, dovrebbero essere talmente ovvie da non doverle neppure pronunciare.
Ehi! Si parla di una scuola Cattolica…Quale ambito educativo!?!? 😆
Ma non hanno sbagliato. Essere cattolici significa seguire delle regole che per noi atei possono essere sbagliate, ma non sono sbagliate per loro. Quella ragazza ha sbagliato, è stata punita.
Ciò non toglie che si tratta di esprimere solo la propria opinione. O i catto ne sono allergici?
P.S.: da quand’in qua abbiamo qualche regola oltre il buon senso e la testa? 😉
Quella ragazza è stata punita per aver espresso un’opinione, come garantito dalla Costituzione del suo Paese, che l’ordinamento interno di una scuola non può sospendere, nè modificare “ad religionem”
Concordo con entrambi, ma dimenticate che… ai cattolici gliene importa qualcosa della libera opinione dei cittadini? No-
Nella teoria siamo tutti e tre per la ragazza e la sua libertà di pensiero, ma il mio commento era obiettivo sulla mancanza… di obiettività della religione cattolica. L’hanno punita perché non s’è adeguata alla legge del branco della sua stessa religione. per questo ho scritto: “Ma non hanno sbagliato!” Nel senso: non si sono contraddetti nella loro prepotenza.
c.j. il regolamento scolastico, non puo’ violare un diritto costituzionale canadese, nonche’ diritto umano, di esprimere un’opinione.
Il tuo ragionamento comunque fila…Non fosse che a non filare correttamente, sia la scuola in questione con il suo statuto antiliberale.
Veramente assurdo… i cattolici (parlo in generale) non rispettano l’opinione altrui.
@Soqquadro
I genitori all’atto dell’iscrizione ad una scuola private ne accettano i regolamenti… se poi il\la figlio\a li infrange sono tutti razzi suoi. La cosa non mi piace ma se in quella scuola il regolamento prevede l’espulsione perchè manifesta senza autorizzazione purtroppo si attaccano al tram e tirano.
Io trovo sconvolgente che nella zona di Edmonton ci siano solo scuole cattoliche. Ma lo stato che cavolo fà? Pippe?
Sei sicuro che nel regolamento ci sia scritto ‘è vietato mostrare il dissenso su tutte le posizioni cattoliche anche in modo educato e civile’?
Credo che sia difficile, fosse così difficilmente i genitori manderebbero i figli.
Bisognerebbe vedere il regolamento e sapere poi in Canada come è la legge sul rapporto fra regolamento scolastico e legislazione generale.
Probabilmente, rileggevo, mi sono spiegato male Painkiller.
Ciò che intendo è: se quello che hanno fatto è punito col fatto che per regolamento interno è vietato manifestare senza autorizzazione è vero che anche quella dei religiosi era una manifestazione, dunque vanno punite entrambe.
Se è un camuffo per non dire che è vietato manifestare dissenso mentre per il consenso si deroga, beh…qua appunto bisognerebbe vedere secondo me le fonti del diritto canadese che non conosco minimamente.
Quando si è giovani è difficile trattenersi dal dire che il re è nudo. Questa 15enne e alcuni dei suoi compagni sanno benissimo quanta ipocrisia si nasconde dietro alla facciata imbiancata, e non sono stati capaci, cioè abbastanza ipocriti, di stare zitti. La scuola ha insegnato che in pubblico è meglio tacere, quello che si fa poi in privato….
E’ il minimo che potevano fare.
Le posizioni omofobe sono indifendibili, e una persona ha il diritto dio dire la sua opinione.
Thank you Alexandria Szeglet.
And thank you to all her supporters.
The Canada must be proud of young people who can use the brain and fight the hypocrisy.
I’m just sad because you had to learn a valuable lesson about the world and religion in that tough way.
Hopefully you’ll find better teachers, more tolerant and respectful of others’ opinions.
Di cosa stavano ciarlando i cattotroll sulle proteste della Chiesa all’ONU?
Ah sì, la LORO libertà di criticare e di discriminare chi vogliono (e di silenziare chiunque non sia daccordo).
Questo ne è l’esempio perfetto.