Studio USA: l’attività religiosa aumenta il rischio di obesità

Secondo uno studio realizzato dalla Northwestern University Feinberg School of Medicine, i giovani adulti che frequentano almeno settimanalmente un edificio di culto hanno il 50 per cento di probabilità in più di diventare obesi di mezza età rispetto ai giovani disinteressati all’impegno religioso. La ricerca ha seguito 2.433 uomini e donne per 18 anni, prima di arrivare a tale conclusione. I ricercatori precisano che i risultati non implicano che i credenti abbiano peggiori condizioni di salute generale rispetto ai non religiosi, anche perché studi precedenti hanno dimostrato le persone religiose tendono a vivere più a lungo di quelle che non lo sono, in parte perché fumano meno.

Raffaele Carcano

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59 commenti

teologo cattolico

Certo che gli americani ne hanno di soldi e tempo da spendere in ricerche del genere.

Kaworu

di ricerche sugli stili di vita di questa o quella categoria se ne fanno da decenni.

tra l’altro molto interessanti.

specie in un paese dove l’obesità è endemica.

Roberto Grendene

noi invece tagliamo alla ricerca ma continuiamo a tenerci le tasse di religione (8×1000, oneri di urbanizzazione secondaria, esenzioni ICI , ecc.)

tagliamo ovunque la scuola pubblica ma non l’insegnamento di religione cattolica, insegnata in conformità della dottrina della Chiesa Cattolica Romana (indottrinamento per definizione) da insegnanti scelti dal vescovo e pagati dallo stato (indottrinamento anche di fatto)

paolo

gira e rigira…. sempre le solite str****te…… qualche argomento nuovo…no!

Kaworu

beh se è sempre lì che vanno a tagliare e là a foraggiare… che ci vuoi fare?

Paul Manoni

@paolo
gira e rigira, sempre da queste parti eh!?
Ma Militiz Christi, CL o l’Azione Cattolica non ce l’hanno un forum?!?!?!

fiertel91

Un forum, dove chi partecipa è/dovrebbe essere pari agli altri che intervengono, è incompatibile con la dottrina.

Roberto Grendene

@paolo

ah, l’amore per il prossimo che si manifesta

comunque puoi frequentare altri blog: qui e’ ovvio che i nostri argomenti vertano sulle discriminazioni che subiamo (altrove tratteranno di festeggiare per i privilegi e le immunità ottenute alla faccia degli altri)

FSMosconi

In soldoni:
“non ho argomenti”

Grazie per l’apporto alla discussione, eh… 😉

paolo

@ Paul Manoni
gira e rigira, sempre da queste parti eh!?….. e dove lo trovo un sito più divertente di questo?

andrea pessarelli

pensa a quanti soldi hanno da spendere gli italiani per finanziare le fantasie cattoliche tipo confìgersso eucaristico tanto per fare un esempio recente

paolo

@ Paul Manoni
ascolta…. non voglio apparire un “guardone” del vostro sito…. anche perchè tante volte le vostre opinioni mi interessano…. e quindi vorrei dare un mio modesto contributo al forum segnalandovi una notizia che vi riguarda ma che non ho trovato nelle “ultimissime”…. per cui suppongo che vi sia sfuggita… il Timone (noto mensile di apologetica) che certamente conoscete, nel numero ultimo (Marzo 2011) nella rubrica “i raccomandati”…. raccomanda a tutti i lettori di pregare x l’intero mese di marzo per l’uaar… e poichè la maggior pare dei lettori e delle lettrici sono preti, frati, religiosi e religiose….. dovreste essere felici che tante persone pregano per voi….

bradipo

in effetti andrebbe segnalata come notizia… se si notasse un’ anomala concentrazione di persone colpite da fulmini tra i soci UAAR sarebbe un indizio sui mandanti…

Kaworu

forse ti è sfuggita la mail per segnalare varie notizie alle ultimissime. è nella colonna a destra della paginata con tutte le news, usala.

Paul Manoni

@paolo
E’ stato abbondantemente dimostrato che le prechiere non hanno effetti. Se tanta gente si prende la briga di pregare per l’UAAR, la trovo solo un’immensa perdita di tempo.
Segnala la notizia all’apposito indirizzo, ma non bisimare i moderatori se non viene pubblicata. Non biasimare nemmeno i normali frequentatori di questo sito, se non conoscono “Il Timone” (???). Con l’infinita mole di mezzi di comunicazione in mano alla CCAR e pagati dai contribuenti anche non credenti, e’ abbastanza normale che non si riesca a star dietro ad ogni simgola rivista, giornale, radio o fuffa varia.

nightshade90

considerato che per noi le prghiere valgono quanto un gargarsmo, direi che la notizia conta quanto “il gornaletto di lilliput invita i lettori a fare tre saltelli verso destra in onore dell’UAAR.
se poi si conta che da quanto è dato capire (a giudicare dalle uniche preghiere che abbiamo ricevuto fin’ora) queste preghiere non sono indirizzate AL NOSTRO BENE E BENESSERE (e quindi atto di bontà disinteressato, per quanto vuoto ed inutile, che quindi ringrazieremmo comunque, pur non essendo certo una notizia, nel caso fosse così) ma ALLA NOSTRA CONVERSIONE ALLA RELIGIONE DEI PREGANTI (e quindi ulteriore atto di sopraffazzione e sciacallaggio di chi cerca solo nuovo potere e nuovi adepti, magari eliminando in contemporanea la concorrenza) direi che non solo non è una notizia, ma è anche qualcosa che non merita neanche un grazie….

Florasol

a me non sembra una brutta idea che alcuni obesi possano essere aiutati a liberarsi di questo disturbo “anche” dai pastori delle loro chiese… se credono ai loro pastori, c’è buona probabilità che magari diano retta ai loro consigli, con guadagno della loro salute e di conseguenza meno spese per tutta la società (formata da religiosi e non).
Se questa tendenza quindi è accertata, i pastori forse sono tra coloro che possono aiutare. Ammesso che abbiano tempo e voglia di farlo.

Francesco

Che sia un effetto della transustanziazione che li porta a mangiare piu’ carne?

Kaworu

ipotizzo più qualcosa che abbia a che fare col livello di istruzione e il reddito.

Francesco

Ma tu le viste le ostie che usano negli Stati Uniti?
Mica sono come quelle che distribuisco nelle chiese italiane, li sono grandi quanto un vitello.
Questi americani…..

Paul Manoni

@Francesco
No, sono le stesse…Solo che in USA le condiscono con il Ketchup e la Mayonese. 😉

giulio

Sembra qualcosa tipo la correlazione tra pirati e riscaldamento globale.

Kaworu

correlazione non significa che ci sia un nesso causa-effetto 😉

andrea pessarelli

eh però 50% sarebbe un dato significativo che difficilmente potrebbe prescindere da un nesso causa-effetto. naturalmente bisognerebbe conoscere lo studio nel dettaglio perchè non è per nulla detto che tale nesso non sia spiegabile semplicemente con la poca serietà dell’indagine.

nightshade90

mi pare abbastanza ovvio che non ci sia un rapporto causa-effetto tra reliogione ed obesità, ma il rapporto dipenda da fattori terzi:

la religione è diffusa maggiormente nelle fasce meno ricche (causa sia istruzione minore, che favorisce approcci superstiziosi e rende diffcile l’avvicinamento a religioni diverse da quelle apprese in famiglia, sia maggiori difficoltà nella vita, per cui la religione è un ottimo palliativo)

in america l’obesità è diffusa maggiormente nelle fasce meno ricche 8in quanto maggiormente consumatrici di cibo-spazzatura, che costa poco ma fà ingrassare)

quindi quale sarà mai il nesso che spiega i risultati della ricerca?

Diocleziano

ORRORE!!!!! E se dio fosse obeso? Che colpo all’immagine del divino: immaginate il ‘Giudizio universale’ della Sistina con una Platinette barbuta che allunga la mano verso Adamo…

andrea pessarelli

o gesù che predica il digiuno con una panza tanta

Paul Manoni

@Diocleziano
Buddha, nelle sue raffigurazioni piu’ simpatiche e spensierate, ti sembra anoressico!? 😉

Diocleziano

L’hai visto quello dalle ‘orecchie grasse’? …Nu babbà! 🙂

fab

Secondo me, la correlazione è verosimile e dovuta al fatto che la propensione alla dipendenza varia da individuo a individuo e, quando c’è, è generale: chi ha facilità a dipendere dal cibo, dipende facilmente anche dalla religione (e dal fumo, dall’alcol…).

Valentino Salvatore

Forse dipende dal fatto che chi frequenta la chiesa fa una vita più sedentaria e meno attiva, pensa meno all’aspetto esteriore. Invece i non credenti tendono ad essere più attenti al corpo, anche perché consapevoli che la vita è una (i religionisti direbbero che sono superficiali e non pensano a cose più “spirituali”).
Chiaramente sono tendenze, non regole generali e di sicuro ci sono in gioco altri fattori.

Ffrank

“Forse dipende dal fatto che chi frequenta la chiesa …. pensa meno all’aspetto esteriore ” vero, e questo vale anche per l’abbigliamento:
ricordate i comici televisi “GRAZIE SIGNORE GRAZIE” quelli dell’immaginario mondo di Valleluja ? L’abbigliamento, piuttosto realistico per i soggetti che parodiavano, era parte fondamentale della loro comicita’.
E chi si veste cosi’ che importanza potra’ dare al peso ?!

Emanuele

Immagino che la ricerca non sia stata incentrata su luogo di culto-peso, ma piuttosto su numerose variabili da legare al peso che dopo 18 anni hanno prodotto dei risultati. Tra i dati emersi c’è anche questa correlazione possibile…

Credo sia impensabile che qualcuno finanzi una ricerca solo per verificare solo tale relazione….

Kaworu

concordo con la tua osservazione.

sarebbe interessante leggere tutto lo studio comunque

Paul Manoni

L’ultima volta che mi sono cimentato nella lettura di uno studio (Estinzione delle religioni nei 9 paesi), ci sono diventato matto per star dietro ai calcoli, alle variabili ed ai numeri in generale. Tipo che dovresti starci dietro u8na settimana, solo per capire come funziona!! 😯

c.j.

La cosa non mi convince molto…

…dopotutto se ci pensate bene, quando uno va in chiesa, più o meno funziona così:

“In piedi, seduti, in ginocchio, seduti, in piedi, in ginocchio, mani giunte, seduti, in alto le mani, in ginocchio, in piedi…”

Di ginnastica ne fanno parecchia! 😉

Emanuele

…si ma se non sbaglio prendono “Il corpo di Cristo”…mangiare un corpo alla settimana può incidere sulla dieta…:D

iging

Siccome sono economista e la statistica fa parte del mio background, posso solamente dire che se lo studio è stato condotto correttamente, ovvero i campioni erano significativi dal punto di vista statistico, stiamo parlando di correlazione, che non è necessariamente causalità. Ovvero non posso dire che la religione rende tutti grassi. Avendo studiato e lavorato negli USA, posso dire che spesso coloro che frequentano le chiese, sovente hanno un livello educativo basso. Proprio in questo gruppo di persone, le patologie alimentari sono presenti. Negli USA è molto facile osservare l’associazione tra basso reddito, basso livello di educazione e obesità/bulimia. La religione negli USA (ma anche in altre parti del pianeta) riempie la lacuna della mancanza di educazione, quindi non c’è da meravigliarsi che l’obesità sia molto presente tra i bigotti negli USA.

SilviaBO

Ahah! Ma non è mica vero. Anni fa uscì uno studio, condotto se non erro in Germania, secondo il quale le adolescenti cattoliche erano le più precoci sessualmente, seguite dalle ebree. Le atee arrivavano per ultime.
Quando una cosa è proibita, il desiderio di farla aumenta. Poi si confessano.

Kaworu

del resto anche la saggezza popolare tanto cara ad alcuni, in merito ha detto la sua 😆

Soqquadro

Uhm… “Pensa alla salute: Vai a correre la domenica mattina” 🙂

giuseppe

E la vita senza una morale solida distrugge i rapporti umani e provoca pure infezioni. E dunque ? Meglio l’obesità, dalla quale ci si puo’ curare, specie in quaresima facendo un pochino di penitenza.

ser joe

Ma si sa che la religione ingrassa……. particolarmente le casse dello IOR

Carmine

Gli studiosi molto spesso ci illuminano con le loro ricerche e scoperte. Grazie, pechè io ora da ateo ho scoperto, secondo questi studiosi americani, pur avendo nella mia vita sempre lavorato e “magnat”,perchè non sono mai ingrassato. Certo coloro che hanno molta fede e poca razionalità, nella gran parte sono grassi, anzi la storia ci ha detto che specie i rappresentanti della chiesa di Roma, soprattutto al tempo dei primi secoli dell’anno mille, come il sommo Dante diceva “sotto un solo manto vanno due bestie”(quando gli acclesiatici di Roma andavano a cavallo). Capito??????????????

Anacleto

Questa ricerca può danneggiare la religione più di tutti gli argomenti ateo – razionalistici, almeno nei confronti delle donne.

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