Diversi amici e familiari del regista Mario Monicelli, malato terminale suicidatosi alcuni mesi fa, hanno denunciato l’esponente dell’Udc Paola Binetti per le dichiarazioni fatte in quell’occasione. Quando scomparve Monicelli infatti, Binetti commentò che il cineasta “era stato lasciato solo”, che il suo “non è stato un gesto di libertà, ma di solitudine e smarrimento” (Ultimissima del 1 dicembre 2010). I conoscenti del regista (tra cui la compagna Chiara Rapaccini, Carlo Lizzani, Ettore Scola, Francesco Rosi, Giovanni Arnone) hanno quindi deciso di presentare denuncia per diffamazione nei confronti della parlamentare. “L’inammissibile ipotesi – lontana dalla verità dei fatti e da ogni sia pur minima conoscenza della personalità del regista e dai sentimenti di chiunque abbia avuto la fortuna di frequentarlo”, si legge in una nota diffusa dai querelanti, è infatti ritenuta “gravemente offensiva”.
La Binetti ha replicato che “dietro ogni gesto di suicidio, secondo un’accreditata scuola di pensiero, c’è l’espressione, in quel momento, di una profonda solitudine, di un senso di abbandono e perdita di speranza”. Si è inoltre appellata alla “libertà di espressione di tutti i parlamentari, quando si esprimono nell’esercizio delle loro funzioni”, dato che si è “espressa nell’Aula della Camera”.
Valentino Salvatore
secondo un’accreditata (da chi?) scuola di pensiero (quale?) c’è l’espressione in quel momento di una profonda solitudine un senso di abbandono … cioè una cosa ben diversa dall’ “essere stato lasciato solo”. per quanto riguarda la libertà di espressione di tutti i parlamentari dato che si è “espressa nell’aula della camera” voglio vedere se binetti appliucherà lo stesso principio quando magari sentirà un parlamentare bestemmiare in aula
Capirai, la profonda mente della Binetti…….
bravo ai detto,bene
Il guaio è che prima di morire, Monicelli non si era convertito.
Questo è quello che “brucia” alla Binetti.
Speriamo che la condannino, così un’ altra volta impara a starsi zitta !
Per quanto sconvenienti e strumentalizzanti siano state le parole della parlamentare io credo che rientrino nella sua liberta’ di espressione.
Vogliamo cominciare noi a brandire l’arma della censura o della delegittimazione contro le quali, quotidianamente, portiamo la nostra battaglia?
Che ognuno esprima la propria opinione.
Nel caso specifico lo spessore intellettuale del Maestro e’ sufficiente a smentire ogni illazione.
In Italia c’è la perversa abitudine di ritenere ogni affermazione una mera opinione.
Purtroppo per la Binetti, quando si fanno affermazioni su FATTI e CIRCOSTANZE verificabili, non si possono esprimere opinioni a casaccio, ma si deve restare aderenti a quella che è la realtà.
Per intenderci, la Binetti era liberissima di dire che per lei il suicidio è sbagliato, immorale, stupido, orrendo…
Tuttavia non è libera di dire menzogne sul conto della famiglia di Monicelli e su come lo abbia accompagnato negli ultimi momenti della sua vita. Questa non è un’opinione, ma una menzogna.
Nella fattispecie c’è però stata diffamazione nei confronti di un gruppo di persone che ruotavano intorno a Monicelli.
Se la Binetti avesse dato una sua opinione sulla bravura o meno del regista sarebbe stato un fatto diverso, ma in pratica ha detto che le persone intorno al regista non hanno fatto niente per aiutarlo.
Non mi sembra proprio sia censura.
Ciao a tutti
mah, sarà anche sua libertà di espressione quella di dire che dietro ogni suicidio c’è una condizione di solitudine; ma è evidente che è non si è limitata a questo.
“libertà di espressione di tutti i parlamentari, quando si esprimono nell’esercizio delle loro funzioni”, dato che si è “espressa nell’Aula della Camera”
Questa non la sapevo!
Aspetto con ansia che qualche bestemmia scuota impunibile quelle quattro mura.
Art. 68, comma 1, Costituzione. “I membri del Parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell’esercizio delle loro funzioni.”
Il problema è a monte. Un soggetto (oggetto) come la binetti non dovrebbe avere lo status di parlamentare.
Un’affermazione non è sempre un’opinione, come nel caso della Binetti.
Opinione e’ diverso da diffamazione.
ci sono in giro un sacco di personaggi che spacciano per opinioni delle pure e semplici diffamazioni
la Binetti e’ uno sciacallo che ha diffamato
I famigliari hanno fatto benissimo. Somo cose che non devono esser fatte passare. Mi auguro che le facciano un bel mazzo.
Io anche! 😉
e io pure.
Flaviana, con certa gente non la spunti: se le fanno, come anch’io auspico, un bel mazzo, potrà dire fiera di se stessa: “ecco come si immolano a dio i suoi seguaci, perseguitati da sempre nella storia, dagli ebrei, comunisti, atei, massoni etc. etc.
La Binetti ha replicato che “dietro ogni gesto di suicidio, secondo un’accreditata scuola di pensiero, c’è l’espressione, in quel momento, di una profonda solitudine, di un senso di abbandono e perdita di speranza”
Può esserci anche la protesta, come Thích Quảng Đức che si diede fuoco per proterstare contro il presidente cattolico Ngô Đình Diệm, e la sua politica di oppressione della religione buddhista.
C’è anche la disperazione di chi ha una malattia incurabile e che porterà a grandissime sofferenze, tipo, per fare un esempio a caso, un cancro terminale alla prostata…
@Io ero Sai: ottima ottima!!!
Wikipedia:
Il suicidio è il gesto autolesivo più estremo, tipico in condizioni di grave disagio psichico, particolarmente in persone affette da grave depressione e/o disturbi della personalità di tipo psicotico.
Dal punto di vista medico-psichiatrico, numerosi dati di letteratura indicano che è sicuramente possibile prevenire il suicidio nella popolazione generale, riducendo drasticamente il numero di morti, mediante apposite campagne di informazione e attraverso programmi e centri di aiuto e assistenza.
La superstizione (esempio: adorare esseri mitologici che da morti tendono a resuscitare ed altro) è il gesto autolesivo più estremo, tipico in condizioni di grave disagio psichico, particolarmente in persone affette da grave depressione e/o disturbi della personalità di tipo psicotico.
Dal punto di vista medico-psichiatrico, numerosi dati di letteratura indicano che è sicuramente possibile prevenire il suicidio nella popolazione generale, riducendo drasticamente il numero di morti, mediante apposite campagne di informazione e attraverso programmi e centri di aiuto e assistenza.
anche nella seconda parte deve essere sostituita la parola suicidio con superstione, ora si che tutto quadra
credo che una persona che si vanta di fare ricorso a una pratica di autoferimento quale il cilicio innanzitutto dovrebbe essere interdetta dalla pratica clinica dato che l’autoferimento è sintomo di un non trascurabile numero di disturbi psichici. secondariamente, una persona che per prima appunto per sua stessa ammissione ha questo genere di disturbo, dovrebbe avere per lo meno il pudore di evitare di esprimere giudizi su altre persone senza avere gli elementi per farlo (per caso aveva sotto mano la cartella di monicelli dove era riportata una depressione, un disturbo di personalità dello spettro psicotico o altro?)
Il Deputato Sgra Paola Binetti emula il 1mo Ministro avvalendosi
dei privilegi parlamentari per non rispondere della disinvoltura
della superficialità e ancor più della volgarità usata nel commentare
la morte del Sgr Mario Monicelli; con la differenza che il 1mo Ministro
per le volgarità sue, paga molto se non tutto di tasca sua.
Senza la minima attenzione verso gli intimi, gli amici, i conoscenti e
tutti coloro, come me, che senza la fortuna di averlo frequentato, ne
hanno sempre apprezzato le opere e non solo, espone brutalmente la sua
opinione appellandosi ad un principio di una accreditata scuola di
pensiero che ignora secoli se non millenni di storia e preistoria
umana, per non parlare dei tempi recenti e attuali; un principio
forse sufficiente alle menti educate come la sua, un principio quindi
che le permette di infischiarsene, anche di fronte alla morte o forse
proprio per questo, di quanti a questo principio danno valore nullo.
Sono certo di essere nel vero, sostenendo che nel gesto di Mario Monicelli
non c’è nè abbandono nè disperazione, ma solo scelta cosciente, conseguenza
naturale della cultura che si è costruito nel corso della intera sua vita.
Si può forse ipotizzare che una spinta in più al suo gesto sia stata
fornita dal “terrore” di finire impotente, nelle mani di adoratori del
pensiero unico, tipo “vuolsi così colà” dantesco, gente che non prova
vergogna nel premiare le “umilissime” stupratrici delle volontà acclarate
della Sgra Eluana Englaro.
Ma io credo che lo avrebbe fatto comunque.
Non c’è tristezza nella sua morte, ma solo la fine della vita del singolo,
come c’è comunque, dovunque e per chiunque. C’è il dolore per chi deve
accontentarsi di vivere con solo il suo ricordo.
E c’è la volgarità di chi sputa sentenze.
I denuncianti hanno perfettamente ragione nel parlare di “grave offesa”.
Di certo il loro “onore” non è nè può essere intaccato da tanta volgarità;
nè serve a por riparo dalla offesa una sentenza qualsiasi; come diceva
il maestro zen, se qualcuno mi offende è lui che fà la brutta figura,
io ed il mio onore non c’entriamo affatto.
Ma per far qualcosa per l’igiene sociale, la denucia serve e come, ed
è bene che sia sostenuta ed apprezzata, qualunque sia il suo esito.
Mi associo e mi rendo disponibile ai denuncianti, e dico loro che possono
essere certi di non farla fuori dal vaso se ai fortunati che
lo hanno frequentato, aggiungono quanti in modo più o meno esteso, hanno
condiviso e condividono il suo pensiero ed il suo atteggiamento verso la
vita e quindi verso la morte; e si augurano di avere il suo coraggio
al momento opportuno.
Non la condanneranno mai. Anche perché lo ha detto nell’esercizio delle sue funzioni.
Ma è comunque giusto denunciarla.
Le battaglie di principio si fanno anche quando si sa di perderle.
questa mi riesce difficile capirla…
E’ proprio nell’esercizio di una funzione pubblica che non ci si può concedere tutte le libertà di cui si è soliti usufruire… così come in casa posso prepararmi da mangiare senza lavarmi le mani ma guai a “esprimersi” in tal modo quando si lavora in un ristorante.
Oltretutto il fatto che ci sia una libertà (che parola abusata), non vuol dire necessariamente essere dispensati dalle conseguenze che il suo esercizio comporta, ma “soltanto” che non si può agire preventivamente per negare tale opportunità (stile censura).
Insomma… la dichiarazione riparatoria ha solo aggravato il disprezzo che già nutro per tale personaggio, aggiungendo la seria preoccupazione per il fatto che alcuni personaggi “dentro quella camera” hanno scarsa competenza e comprensione del ruolo che ricoprono ed è inammissibile che restino lì.
volevo dire,immaginate se avesse detto,per esempio hitler aveva ragione,è magari in coincidenza,con videoconferenza,con una scuola.di alunni ebrei per esempio,da gerusalemme,come,sia dimostrabile,che la sua liberta di espressione,è una configurazione,d iabuso,di potere,che si applica,col sua immmunita parlamentare….chi comanda,quando parla deve pagare 2 volte,questa,è esercizio,di disciplina,nel rispetto di chi non ha il suo potere,per me questo è sintomo vero di democrazia,non il contrario.con la sua impunita.
Essendosi espressa in qualità di parlamentare, all’interno della Camera, temo che non sia perseguibile.
La binetti è una persona indecente,irrispettosa delle idee altrui. SCHIFO TOTALE!!!!!!!!!!
Ecco dove la libertà di espressione, biasimare il suicidio in genere cosa che non condivido ma su cui ognuno può esprimersi, si trasforma nella falsità pervasa di calunnia (‘è stato lasciato solo’).
LA BINETTI CHE AMA TANTO IL CILICIO E LA FRUSTA FAREBBE BENE A RITIRARSI IN UN CONVENTO E FARE SU DI SE QUELLO CHE PIU LE PARE E PIACE,MA ABBIA IL BUON SENSO DI RITIRARSI DA PARLAMENTARE CHE DICE SOLO ASSURDITA’.
è assurdo che una persona solo perchè parlamentare possa essere lasciata libera di insultare impunemente chiunque voglia.
Tommaso ha scritto:
“Il guaio è che prima di morire, Monicelli non si era convertito. Questo è quello che “brucia” alla Binetti. Speriamo che la condannino, così un’ altra volta impara a starsi zitta !”
No. Quello che ora brucia, con ogni probabilità, è Monicelli.
fossi in voi mi preoccuperei davvero 😉
per vari motivi.
beh, da un senza_testa è il massimo del sensato che ci si può aspettare…
bè detto da un senza testa,non cè che da ridire col diavolo,davvero,poi guarda,non ti credere che ci sono certi senza testa cattolici,che sè brucerannno,lo sono a fuoco lento..nun te preuccupare,che disse il sordi,allievo del monicelli,monicelli,è monicelli,e tu senza testa,non sei un c…o…”.leggi tra le righe”e se lo non capsci,mettiti,gli occhiali,che lo leggi meglio,…
Senza_Testa, ma davvero sei talmente incapace di distinguere verità e fantasia da credere in quello che scrivi?
nomen omen…. 😉
non ho mai capito come chi crede che esista un luogo in cui si viene condannati ad atroci ed eterne sofferenze non combatta l’artefice che crede abbia messo in piedi tale infinita crudeltà
è piuttosto facile: gli piace pensare che di quell’infinita crudeltà faranno le spese i loro “nemici” mentre loro saranno coccolati da questo papà giustiziere.
@Senza_Testa
quindi tu credi nell’inferno come un luogo di eterna tortura (all’animaccia del dio misericordioso eh? Fare dei figli per condannarli alla tortura eterna è la tua idea di un Buon Padre? E uno cattivo allora com’è?).
Credi anche nel mostro che esce di notte dall’armadio? E al Babau sotto le scale? 😉
@ Senza Testa (e senza cervello).
Tranqui, con quello che ha combinato Wojtyla coi preti pedofili, stando ai vostri libercoli starebbe bruciando al calor bianco.
O bevendo acqua con una macina al collo, se vuoi.
“dietro ogni gesto di suicidio, secondo un’accreditata scuola di pensiero, c’è l’espressione, in quel momento, di una profonda solitudine, di un senso di abbandono e perdita di speranza” può anche essere vero, ma chi non avrebbe “perdita di speranza” quand’è malato terminale e l’unica soluzione che gli si prospetta è una lunga agonia tra dolori o strafatto come una scimmia per gli antidolorifici?
Ecco, queste sono le assurdità italiane che io non capisco, religione e ateismo a parte.
Ma come si fa a denunciare una persona per aver detto ciò che pensa? A me la Binetti mi sta proprio su ciò che non vede da 200 anni. Ma in un paese libero, democratico, laico e civile, una persona non può esprimere una propria opinione senza dover essere necessariamente trascinata in tribunale? Questa è la situazione italiana:
Troppe querele in Tribunale. Le centinaia e centinaia di denunce e controdenunce che ogni anno arrivano sui tavoli dei magistrati stanno intasando l’attività del palazzo di Giustizia. Il procuratore Antonio Fojadelli lancia una proposta provocatoria: pagare 1 euro per ogni querela presentata, sperando di scoraggiare in chi ha la denuncia troppo facile. Il 50% dei fascicoli aperti dalla Procura di Treviso riguardano reati di ingiure, diffamazione e qualche volta minacce. In pratica basta un insulto, anche il più banale, e la lite finisce in un aula di tribunale. E per seguire questi casi, i giudici trevigiani sono costretti ad accantonare o ritardare inchieste ben più importanti per definire banali controversie che a volte si chiudono anche con la remissione della querela, ovvero la denuncia viene ritirata da chi l’ha presentata che si rende conto che la cosa non era poi tanto grave. Lo scopo della proposta di Fojadelli, il pagamento appunto di un prezzo simbolico per ogni querela presentata, sarebbe quello di scoraggiare le denunce per fatti banali. Il magistrato, poi, tira le orecchie anche i politici trevigiani, i primi a utilizzare l’arma della querela in modo troppo semplicistico
Anche questi ricatti stanno a significare la mancanza di rispetto per la libertà di parola, censurare significa anche minacciare di denuncia o querela. Ma certo che puoi dire ciò che pensi, ma se lo fai la pagherai cara. A me suona come fascismo.
“La Binetti ha replicato che “dietro ogni gesto di suicidio, secondo un’accreditata scuola di pensiero, c’è l’espressione, in quel momento, di una profonda solitudine, di un senso di abbandono e perdita di speranza”. Si è inoltre appellata alla “libertà di espressione di tutti i parlamentari, quando si esprimono nell’esercizio delle loro funzioni”, dato che si è “espressa nell’Aula della Camera”.”
Ma condivido in pieno! Allora querelate anche me, perché tra tutte le scemenze che la Binetti ha sparato in anni di “carriera”… queste mi sembrano delle parole sensate.
Se parli liberamente ti trascino in tribunale? …ammazza… …viva la democrazia!
c.j. la Binetti non ha espresso un’opinione, ma ha lanciato un’accusa benprecisa verso la famiglia e gli amici; le sue parole erano state : “Monicelli era stato lasciato solo, non è stato un gesto di libertà, ma di solitudine e di smarrimento” . Questo è un vero e proprio insulto verso tutti quelli che gli volevano bene.
Capirai, ha scoperto l’acqua calda! O la poverina fino a ieri pensava che ci si possa ammzz@re dalla contentezza?…
Capirai, ha scoperto l’acqua calda! O la poverina fino a ieri pensava che ci si possa ammazz@re dalla contentezza?…
non ha offeso monicelli,a indirerettamente sputtanto,famiglia di monicelli,ecc.. a milioni di italiani.,vorrei vedere te C.J,se un pazzo,ti molla uno sputo in faccia,magari giustificandosi,con le parole della binetti…mettiti nei panni,delle persone è poi fai pure le tue lunghe e complesse elecubrazioni,tra il sè e il ma,il si,e il no,..tra il concetto,e il non concetto,ecc…….
Sputare in faccia?? Ma cosa c’entra??
Qui non si è parlato di sputare in faccia, fai l’esempio giusto! Se qualcuno dovesse parlare liberamente di un mio parente che si è suicidato, ma vale sempre la libertà di parola. Me la posso prendere, civilmente si parla e si dice la propria opinione.
Ah ma allora è per questo che in Italia non funziona nulla. E’ tutto bloccato perché non è possibile nemmeno dire ciò che si pensa. Allora se l’Uaar chiede di rimuovere i crocifissi, questa è un’offesa gravissima ai cattolici… e loro hanno il diritto di trascinare l’Uaar in tribunale per aver liberamente parlato?
Ma che.. c’è ancora il reato di opinione? E questo non è fascismo?
Ale ha scritto: “Questo è un vero e proprio insulto verso tutti quelli che gli volevano bene”.
Ma la chiesa potrebbe fare altrettanto: “Chi si permette di parlare liberamente, cercando di far togliere i crocifissi dai muri delle scuole d’Italia… verrà considerato come offensivo e un vero e proprio insulto! Ma dai… ma ragionate. Se uno dice una cosa che non ti va giù… ma non ne puoi parlare civilmente senza ricorrere all’avvocato, intasando le aulee giudiziarie già di per se sull’orlo perenne di una catastrofe?
E poi non fate esempi che non c’entrano nulla… attenetevi al contesto, mica siamo alle medie, che c’entra sputare in faccia, se la Binetti ha parlato? Bah..
Certi atei sono fanatici quanto certi cattolici. Unione Atei Agnostici RAZIONALISTI!
c.j., se io dico “Tizio è un assassino, ha ammazzato Caio” non sto esprimendo un’opinione, sto diffamando Tizio, perché sto accusando Tizio di un fatto che non ha commesso e questo va OLTRE il (sacrosanto) diritto di critica. Se dico “Tizio mi sta sulle p…” allora è un’opinione.
la condannassero.
NOn ha detto solo questo, io me la ricordo, come Giovanardi con Cucchi, ha fatto ben capire che era solo il gesto di un povero rincretinito, sofferente, disperato e solo vecchietto senza la luce salvifica della fede.
Tutti i suoi giri di parole se li tenesse…ma coma hanno fatto tutto il casino del mondo qunado un film UN FILM, osava prendere in giro l’opus dei, e poi tirano addosso croci ai famigliari di Monicelli, senza saper ela verità…
ah giusto, sono gli stessi ciellini del caso englaro, del caso di Yara uccis aperché si oppeneva a d uno stupro e per questo santa.
La Binetti non ha ben chiaro il concetto di PUBBLICO rappresentante.
Andiamo bene…
Dire:
– “Non condivido il comportamento di Monicelli perchè disapprovo il suicidio”
E’ un’opinione e si può dire tranquillamente.
– “Monicelli si è suiciddato perchè è stato lasciato solo”
Non è un’opinione, è un guidizio insultante nei confronti dei suoi parenti ed amici.
BINGO! 😉
Solito vizio e grave errore dei cattolici: proiettare sugli altri cio` che sentono loro e ritenere che questi problemi siano universali e di tutti.
Secondo me in Italia servono urgentemente adeguati provvedimenti per mettere un freno a questo sbando cideologico e mentale confessionale cattolico da parte delle istituzioni, a meno che non siano gia` tutte e completamente controllate dal Vaticano. 😯
E` infatti noto che sommergendo di finanziamenti pubblici la sola chiesa cattolica romana CCAR – Stato del Vaticano, le cose degenerino piu` che migliorare, aumentando la corruzione e la delinquenza (leggasi omofobia, xenofobia, pedofilia) anche a causa della mancanza di una adeguata concorrenza e confronto con le diverse altre chiese cristiane (inteso diverse dalla CCAR) nonche` a causa della sfrenata liberalita` che comporta una ricchezza sproporzionata a quelli che possono essere i meriti della gerarchia cattolica romana e dei cattolici clericali, i quali pero` dichiarerebbero di non ricevere finanziamenti pubblici (che e` gia` un assurdo).
http://www.ilcristiano.it/
corrige: sbando ideologico
fai sempre la solita propaganda evangelico-cristiana. Che noia che sei Spapicchio…
Ma non commenti mai le puttanate che fanno le chiese evangeliche in USA?
forse hai ragione, talvolta enfatizzo, però perché non viene detto mai ai cattolici, soprattutto ai più integralisti ed offensivi, quando meritano di essere criticati in modo deciso ed autorevole a causa della loro presunzione e suberbia?
Se vogliamo vivere in uno stato democratico decente non dobbiamo farci intimidire dai clericali e dai romani cattolici più estremisti, abdicando la nostra libertà di coscienza.
E’ necessario talvolta saper essere più duri con i romani cattolici che sbagliano e che vanno redarguiti e ripresi senza indugio né timori, anche se sono potenti e più forti, soprattutto quando violano ed invadono e ingeriscono prevaricando da veri tiranni.
Solo in questo modo potremo evitare la deriva anticristiana e antidemocratica nel nostro Paese, con il rischio di sfociare.
E tuttavia anche l’Italia ha diritto di vedere professata e riconosciuta la religione Cristiana Evangelica, così come succede in tutti gli stati più civili e sviluppati: basta ignoranza, basta asservimento, basta dispotismo monoconfessionale e ingerenza cattolici nelle istituzioni pubbliche e nella scuola italiana: sì alla lbertà religiosa per i cristiani in Italia.
http://www.ilcristiano.it/
Solo in questo modo potremo evitare la deriva anticristiana e antidemocratica nel nostro Paese, con il rischio di sfociare in un regime teocratico monoconfessionale cattolico romano.
La Binetti ha rilasciato dichiarazioni analoghe in occasione dei recenti suicidi di sacerdoti cattolici?
col cacchio,e stata tacitata..a parltocosi,le ombre come,la binetti,vivono solo di riflesso.utili,e mediocramente insostuibili..
La questione è semplice: dicendo ciò che ha detto, la binetti ha implicitamente accusato i familiari di aver spinto al suicidio Monicelli, lasciandolo solo. E subito dopo si è trincerata dietro l’immunità parlamentare. Della serie: se è convinta di ciò che dice, perché buttare il sasso e nascondere la mano, che è di fatto uno degli atteggiamenti più spregevoli?
Quindi i familiari hanno fatto bene a denunciarla. Se avesse la coerenza delle proprie idee, la binetti sarebbe andare a dire queste cose in faccia ai familiari, anziché nascondersi in Parlamento.
Appellati a quello che ti pare e frustati quanto vuoi. Sappiamo tutti cosa hai detto e cosa sei.
Sintetico e perfetto: ti quoto.
Nessuno ha pensato che forse aveva letto il copione di “Amici miei – Come tutto ebbe inizio”.
P.S.
E se provassimo a lasciare sola la Binetti?
Lo penso anchio…Quel film e’ un’oltraggio a Monicelli, come lo e’ a Tognazzi, Noiret, Celi e Del Prete. 😆
Secondo voi la binetti conosce Seneca e Petronio?
per come conosco il nipote del grande Monicelli,
credo che non si fermerà finché non avrà mangiato il cervello della Binetti.
e non credo potrà salvarsi nemmeno chiedendo asilo politico al vaticano.
E’ facile che il nipote di Monicelli, morirà di fame allora… 😉
Che desolazione. A che serve citare in giudizio una affermazione di questo tipo e chiedere inoltre la condanna per diffamazione?
Chi crede in Dio, esprime il proprio disagio per un gesto estremo, quale è il suicidio ma non per questo, ha intenzioni diffamatorie.
“laciato solo” non fa che rimarcare che la convinzione della citata in giudizio, è totalmente opposta alla nostra. E con ciò?
Monicelli ha deciso di mettere fine alla sua esistenza perchè ha ritenuto che non valeva più viverla. Punto.
Chi non crede in nessuna divinità, non dovrebbe mettere limiti alla credulità altrui. Contenti loro, figuriamoci noi.
Tanto quanto un credente o credulone non dovrebbe impedire all’ateo di affermare la propria convinzione.
Nel modo, oltre che nelle parole, la Binetti ha sbagliato ed e’ giusto che venga denunciata.
Affermare che ci dispiace che una persona si sia suicidata, e’ lecito, comprensibile, accettabile e condivisibile.
Affermare che una persona si sia suicidata, perche’ era rimasta sola, perche’ smarrita e depressa, e perche’ abbandonata da parenti ed amici, senza peraltro uno straccio di prova in merito, e’ a tutti gli effetti un puntare il dito contro gli altri e diffamarli, oltre che parlare a vanvera.
Appunto: perché si tratti di diritto di critica bisogna che il fatto a cui ci si riferisce sia vero. È vero o no che è stato lasciato solo? Se non è vero, la famiglia può ben sentirsi diffamata.
La Binetti dovrebbe imparare a dire la verità, visto che è quella che dovrebbe renderla libera, secondo la sua religione…
La cosa in se’ tragicomica, e’ che era proprio il Maestro Monicelli a volersi liberare della presenza di amici e parenti, bonariamente definiti da lui stesso “rompic**##*i”. In una intervista rilasciata ben prima che la malattia gli venisse riscontrata, si era infatti vantato parecchio del fatto che alla sua età, fosse ancora completamente autosufficente, che viveva da solo e che la sola presenza di persone intorno a lui, gli disturbava la routine giornaliera nella quale, come ogni persona avanti con l’età, si sentiva al sicuro.
Dire: “Monicelli si e’ suicidato, perche’ lo avevano abbandonato a se stesso nella sua solitudine”, e’ doppiamente falso quindi.
Se solo la Binetti si fosse fermata a rispettare la persona, prima di voler imporre a tutti le sue idee da cattotalebana, avrebbe ben capito che Monicelli, arrivato ormai ad uno stadio della malattia molto doloroso, voleva fregare la morte che sarebbe arrivata presto, anticipandola. Questa spiegazione, molto piu’ di quella della Binetti, rientra peraltro nel pieno del personaggio istrionico di Monicelli. E’ stata la sua ultima supercassola. Il suo ultimo dito medio, mostrato alla morte, per inneggiare alla splendida vita che ha vissuto.
La binetti poteva darsi alla clausura e il mondo intero ne avrebbe giovato…
esprimo la mia solidarietà alla famiglia Monicelli
qui non c’entra il fatto di essere credente o meno
le affermazioni della Binetti e il suo attuale atteggiamento dimostrano una mancanza di sensibilità, rispetto, tatto ed educazione che risulterebbe insopportabile a chiunque
Per quanto la Binetti mi stia sui coXXXXni un’eventuale sentenza di condanna potrebbe creare un precedente legale pericoloso, che renderebbe legalmente censurabile parecchie espressioni di critica legittima.
povero C.J,che fai cambi il percorso,quando stiamo alla fine,immagina Se un fanatico integralista, o magari un mitomane sentendo le parole della binetti,è in coincidenza,incontrasse,un familiare,di monicelli,imprecasse,contro di lui.è immagina se tu lo fossi(un parente),come ti sentiresti,se ti tirano un pietra,prima di volergli dire che la pensi come lui.
e inutile che sciorini la tua litania di comprensibili,ragioni,per certi atteggiamenti,non ci devono essere eccezioni,la querala afferma che la binetti ha travalicato,solo la sua liberta Di opinione.
te lo ricordi quello dei 4 gatti,che sbaglio,nel commentare la vacannza di benny 16,dove? e scomparso,e pure quella era una sua personale visione,e nèanche un opinione personale,è pure stato cacciato,mè sa che molti troll anno la memoria corta,penso pure tu,C,J–CON ANTIPATIA
Binetti chi?
La assolveranno, state sicuri.
Infatti, nel corso del processo si accerterà che il cilicio troppo stretto le ha fatto partire un embolo che, invece di creparla, le ha causato coprolalìa.
Ergo, non era capace di intendere e volere. Come le accade spesso e volentieri.