Il direttore di Radio Maria, don Livio Fanzaga, torna sul recente caso del vicepresidente del CNR Roberto De Mattei, che dai microfoni della stessa emittente aveva parlato del terremoto giapponese come di un “castigo divino” (Ultimissima del 21 marzo).
Nella registrazione postata su YouTube e disponibile sul blog Razionalismo vs Religione, Fanzaga attacca i “soliti laicisti” “che hanno sulla mano il numero della Bestia” perché chiedono le dimissioni di De Mattei. Anzi, che vorrebbero addirittura “la dittatura dell’ateismo” o “dei cornuti” (si presume dal “cornuto” per antonomasia, ovvero il diavolo). “Se uno non c’ha scritto 666 sulla mano non può parlare in pubblico”, afferma.
Fanzaga parla di “atei e agnostici”, alludendo all’UAAR come “gruppetto” che il religioso spera di “strappare dalle unghie del cornuto” (cioè il demonio). Ma “è difficile con questa gente qua, non vuole essere salvata”, commenta. Questi “atei e agnostici”, sostiene il religioso (erroneamente), registrano le sue trasmissioni, “tagliano e ritagliano, ti fan dire quello che vogliono loro”, poi mettono tutto su YouTube e “cercano di creare caos”. Perché questo “è il loro mestiere”, infatti “dove c’è il diavolo c’è il caos”.
Don Livio Fanzaga critica l’UAAR perché le dichiarazioni di De Mattei trasmesse da Radio Maria sono state “rilanciate” proprio dalle Ultimissime. Il sacerdote si lancia in commenti ironici nei confronti dell’associazione, del calibro “per carità, la ragione non sapete neanche dove sta di casa”.
Il prete contesta quindi La Stampa, che ha fatto un titolo sulla questione: il giornale, sebbene abbia “dei buoni giornalisti anche cattolici”, “non manca di esalazioni sulfuree” perché si sa che “la città di Torino è la più satanista d’Italia”.
Il conduttore di Radio Maria giustifica il vicepresidente del Cnr, che citava le parole del vescovo di Rossano Calabro, dicendo che “questo era il linguaggio del tempo”. Si lancia quindi in una disquisizione teologica, affermando che Dio ha creato la Terra con tanto di terremoti “per far sì che noi non adorassimo la Terra, come invece fanno questi atei razionalisti eccetera che adorano la Terra e se stessi”, “per farci capire che la Terra è una zattera, non è una villa”.
Se la prende quindi con Flavia Amabile che ha scritto del caso De Mattei su La Stampa, poi con un professore che lo aveva criticato per aver detto che alla Sapienza c’erano “esalazioni sulfuree”, in occasione della mancata inaugurazione papale dell’anno accademico dell’università di Roma. Per chiedersi infine: “cari atei, avete il senso dell’umorismo o non l’avete?”.
“Secondo questi signori atei”, continua il religioso, De Mattei dovrebbe dare le dimissioni “non avendo scritto sul suo palmo della mano il numero della Bestia”. Fanzaga ricorda inoltre che al tempo del terremoto a L’Aquila disse che “questa sofferenza poteva essere allievata partecipando alla croce di Cristo” e fa intendere (anche in questo caso erroneamente) che l’associazione l’avrebbe attaccato: “l’Unione atei agnostici, cosa non hanno vomitato fuori!” (Ultimissima del 7 aprile 2009). Quindi consiglia: “ma state calmi figlioli, prima di andare a letto la sera bevete camomilla”.
“Siamo nel tempo di Babilionia”, aggiunge il sacerdote, in un periodo in cui “o scrivi 666 oppure non puoi parlare in pubblico”. “Vogliono che adoriamo la Bestia”, continua riferendosi all’associazione e ai non credenti: “tu o adori la Besti o rischi di andare in gattabuia o perlomeno agli arresti domiciliari”. La “cosa buffa” di “questi signori qua” è che “poveretti non sanno che il diavolo li tiene al guinzaglio”. “Vorrebbero che a Radio Maria, compreso il sottoscritto, dicessimo quello che pensano loro” e conclude: “ma figlioli chiari, a Radio Maria suonano le trombe degli angeli, non le pernacchie del diavolo”.
Valentino Salvatore
