E’ terminato il ciclo di quattro lezioni sull’antispecismo organizzato dal circolo di Milano all’interno dell’Università dell’Età della Ragione. Le lezioni sono disponibili sulle pagine dei singoli eventi all’interno del sito del circolo, oppure direttamente sul canale Vimeo.
Il circolo UAAR di Milano
Specismo = conflitto di interessi?
Sperando che questo non dia il via ad una serie di reazioni a catena che forniranno appoggio alla causa del veganesimo, un’altra “religione” mascherata.
Vorrei chidere in modo NON POLEMICO come si pongono gli antespecisti al problema delle gestione delle specie alloctone invasive (nutria, visone americano, scoiattolo gricio, tartaruga orecchie rosse, daino, siluro, etc etc); in particolare mi rivolgo ai soci UAAR che per definizione dovrebbero essere Razionalisti e non dei fanatici come gli animalisti duri e puri.
Io ci aggiungerei i pidocchi che ho in testa. Forse che i loro interessi non possono contrastare i miei?
Per non parlare delle formiche, zanzare, pulci, zecche, ecc. L’esistenza di questi animali orrendi è stato uno dei primi motivi per dubitare dell’esistenza di un dio che avesse creato il mondo.
Ci sono religioni che non permettono l’uccisione neanche dei microbi e vietano l’uso degli antibiotici. Vogliamo accodarci????
Per fortuna che questo posto è frequentato da dei razionalisti! Pensa un po’ tu cosa toccava sentire altrimenti. Voglio credere che sia la vostra interpretazione dell’animalismo come religione a portarvi a ribattere con la mancanza di logica propria della religione, non voglio credere che siate effettivamente incapaci di distinguere tra un atteggiamento razionale di rispetto che nasce dalla consapevolezza di essere unicamente una specie tra milioni di altre e non un derivato divino, e una condizione di passività e autolesionismo totale da portare a non difendersi da un virus o da una chiara minaccia.
O il dominio incontrastato o il suicidio di massa! O le salsicce o la malaria! Ma per favore!
Vi rendete conto che state usando una logica da asilo infantile solo per il gusto di punzecchiare vero?
Un antispecista è fondamentalmente una persona che ha il coraggio di affermare che esiste una differenza tra ciò che l’uomo fa spinto dalla necessità e ciò che l’uomo fa spinto dal capriccio. Le reazioni violente che suscita danno la misura di quanto siamo ancora infantili e schiavi, anche se atei o agnostici, della mentalità antropocentrica giudaico-cristiana.
Quei pochi antispecisti che ho conosciuto (e che non costituiscono quindi un campione statistico) difendevano gli interessi di tutte le specie, tranne quella umana (che è cattiva per definizione O_O )
Per avere una maggior conoscenza dell’animalismo (antispecismo) e non considerarlo una religione (cosa da far rizzare i capelli ad un calvo), consiglio di leggere questa breve introduzione al tema:
http://www.cinquantini.it/animalismo/
Pier Luigi
L’antispecismo l’ho conosciuto come un altro estremismo.
è un punto di vista che, per valorizzare l’ambiente, mette da parte l’uomo. E ciò è assurdo a mio avviso.
Più che lezioni sull’antispecismo ci vedrei meglio lezioni sull’ecologia scientifica.
Come si analizza un ecosistema e a quali leggi soggiace, come si valuta l’impatto ambientale, quali sono i modelli di sviluppo maggiormente ecosostenibili…
Sono nozioni che chiunque dovrebbe avere e sono quelle che cambieranno il nostro stesso modo di consumare.
Cattiva. Cattiva è di certo un termine poco preciso e poco scientifico ma si addice tragicamente alla nostra specie.
Guarda che cosa facciamo ai nostri simili! Ma dai ragazzi, forse se tanti umani provano raccapriccio davanti alla propria stessa specie un motivo ci sarà pure! Siamo esseri capaci di ardite speculazioni ma squilibrati, capaci di enormità a livello del singolo ma privi di un’intelligenza collettiva e, nella più trita e scontata delle dinamiche, crediamo che non attribuire diritti agli altri esseri viventi garantisca i nostri quando le nostre vite sono una costante lotta per evitare che proprio i nostri simili ci ingannino, ci sfruttino, ci uccidano, ci privino di ogni potere.
L’uomo è da sempre una specie in lotta con sè stessa però se voi volete credere che i “cattivi” siano gli animalisti perchè non vogliono farvi mangiare le salsicce o portare la pelliccia fate pure. Nel frattempo occhio che qualche umanista un po’ troppo “umanista” non vi violenti la nipotina, non vi faccia iniettare sangue infetto, non svenda i vostri diritti civili in cambio di una manciata di voti o altre amenità del genere.
Antispecismo non vuol dire estendere i diritti ‘umani’ a tutti gli animali.
Alcuni propongono tutti i primati, altri tutti i mammiferi.
Mi fate un pò pena, poverini! Non riuscite a capire che il principio di rispetto per gli individui comprende necessariamente anche gli altri animali. Vi ricordo che anche noi lo siamo, ma a quanto ho letto finora sembra che alcuni lo dimentichino. Io sono animalista e in quanto antispecista non faccio discriminazioni tra animali (uomini compresi). Penso sia questa la massima coerenza a cui dobbiamo tendere tutti. Altrimenti ci saranno sempre ingiustizie e violenze giustificate da valutazioni di parte.
e però… esordendo con: “mi fate un po’ pena, poverini!” stai tradendo la stessa coerenza di cui parli dopo.
Cioè tu se hai le formiche in casa le lasci vagolare in cucina? Se sei circondata da un nugolo di zanzare non le schiacci?
Io rigiro la domanda: cosa fare a livello pratico con le specie alloctone invasive? Scoiattolo grigio, nutria, etc?
Sono li a causa dell’uomo e causano danni all’uomo, all’ecosistema e alle altre specie animali/vegetali.
Ogni animale difende il SUO territorio: io difendo casa mia e me stessa da animali che invadono il mio spazio o ledono la mia integrità. Sono tanto cattiva?
Se entro nel pollaio di mia nonna il gallo mi salta addosso: glielo spiega il genio del San Raffaele che mi deve rispettare e non essere specista LUI??
Non capisco proprio per quale ragione l’associazione degli atei sponsorizzi simili iniziative che nulla hanno a che vedere con i prpri fini statutari.
Conoscendo il fanatismo ‘religioso’ degli animalisti c’è sinceramente da temere per la laicità dell’uaar e per i diritto di partecipazione alla vita democratica dell’associazione non solo da parte di chi è convintamente a favore di caccia e pesca, ma anche di chi è semplicemente carnivoro per libera scelta e vuole continuare ad esserlo.
Ma è vero quello che c’è scritto nella descrizione dell’oratore?????
LAVORA PER DON VERZE’ AL SAN RAFFAELE??????????????????
” Massimo Filippi, direttore dell’Unità di Neuroimaging Quantitativo presso il San Raffaele di Milano”
Che depressione davvero… antispecismo significa rifiutare che quello che è il normale e sano istinto di autoconservazione di una specie si tramuti in un dogma. Dogma che alla fine si rivela dannoso anche per la specie stessa perchè proteggendola da ogni responsabilità la rende debole, fiacca, incurante.
Mi piacerebbe sapere poi che cosa intendete per religione animalista, il fatto che si affermi che uccidere senza necessità sia ingiusto? Cioè, voi davvero sostenete il contrario? E se lo sostenete a parlare è la vostra ragione o il vostro stomaco? Andiamo, un po’ di onestà intellettuale almeno!
Ciò che l’uomo fa quotidianamente agli altri animali è: rinchiuderli, bastonarli, infilzarli, spellarli, sezionarli, avvelenarli, soffocarli, accoltellarli, sgozzarli, sparargli, spezzargli arti, strappargli pezzi, sottrargli la prole, farli aggredire tra loro, infettarli e chi più ne ha più ne metta. Perchè poi sono queste le azioni materiali ultime a cui li sottoponiamo ogni ora di ogni singolo giorno. Osservare questa mattanza silenziosa e sentirsi partecipi delle sorti dei nostri simili, degli esseri viventi che dividono con noi il pianeta e le sue sorti per qualcuno è sentimentalismo da rotocalco e per qualcun altro addirittura una religione. A me sembra il contrario. A me sembra che siano proprio l’impunità, l’immunità, l’infallibilità e la totale assenza di doveri con cui l’uomo si rapporta alle altre, il continuo scimmiottamento di un atteggiamento divino.
D’accordo.
Io non ho una posizione precisa sull’argomento: invito anche voi a rifletterci attentamente, con calma e pensiero aperto il più possibile, senza sparare all’aria la prima contraddizione che vi viene in mente.
Buona riflessione.
sottoscrivo
Io sono contrario alla caccia e non sono mai andato a pesca, ma forse potrei anche provarci una volta o due. Tenevo degli animali in casa e mi ci ero affezionato moltissimo. Mangio pochissima carne, ma mi piace il pesce e so che mi fa bene perche’ contiene acidi grassi insaturi.
Sono contrarissimo alla vivisezione.
Sono convinto che la specie umana NON sia affatto migliore delle altre.
Pero’, se un cane mi morde, gli tiro un calcio sui denti. Se vedo una zanzara o una vespa, le stendo entrambe. Con soddisfazione.
La natura e’ piena di esempi tali per cui individui di una specie uccidono individui di un’altra specie. La natura non e’ ne’ buona ne’ cattiva: e’ indifferente al dolore. Mors tua vita mea, si dice.
L’uomo poi, e’ l’unico animale che uccida per “divertimento”, e questo mi da’ da pensare (in negativo).
Pero’, ripeto, io mi difendo da un leone, se mai mi attaccasse, allo stesso modo che da un aggressore umano: se temo per la mia vita, sparo a tutti e due. Sono specista o antispecista? Direi ne’ l’uno ne’ l’altro.
La Terra è un “pianeta popolato da scimmie psicotiche”.
la mia amata gatta, per cui ho una stima non totale, non é affatto antispecista e spesso maltratta e uccide passerotti e topolini per puro divertimento. In questo la disapprovo, ma non glielo impedisco perché rispetto la sua natura. Provo simpatia per tutti gli animali con esclusione degli insetti nocivi, non andrei mai a caccia e ho ucciso qualche animale solo per eutanasia, ma non disdegno la carne come cibo. Mi rendo conto di essere incoerente e mi consolo concludendo che senza qualche contraddizione é impossibile vivere.
Avere idee in mutua contraddizione non è affatto indispensabile per vivere.
@Alien: la natura è indifferente al dolore. tu lo sei? se un leone mangiasse un tuo amico per sopravvivere lo farebbe con soddisfazione, anzi credo con più soddisfazione di quanta ne provi tu uccidendo insetti per scopi non connessi alla sopravvivenza. ma saresti indifferente alla cosa?
poi, scambiare l’antispecismo per religione è ridicolo. l’antispecismo è una religione tanto quanto l’ateismo. ho letto su questo blog commenti di atei che scadevano nello stesso becero dogmatismo degli avversari religiosi a cui si rivolgevano.
Cioè?
cioè
Chissà perché tutti i contrari all’antispecismo vanno a tirar fuori subito le pulci e le zanzare…
Intanto si smetta di mangiare carne (cioè mucche, maiali, polli, pesci, cavalli, conigli… tra l’altro tutti animali che non fanno nulla di male all’uomo) che è già una gran cosa, per il resto c’è tempo.
Si sta tentando di demolire una causa giusta (anzi indispensabile, se si vuole salvare il pianeta e NOI STESSI) con pseudo-obiezioni della serie “ma cosa fai se una tigre ti aggredisce?”, “ma ti lasci pungere dalle zanzare?”, per non ammettere che non è certo necessario diventare Buddha per smettere di mangiare prodotti animali e fare un po’ di attenzione, quando si fa la spesa, a non prendere per es. prodotti in pelle o testati su animali.
Hai presente il vertice della catena alimentare ? Anche l’uomo ne fa parte , per fortuna.
Questa è la mia opinione ma giustamente approvo la scelta relativa alla tua alimentazione .