Secondo raduno delle vittime della pedofilia nella Chiesa

Dopo il primo incontro organizzato a Verona nel 2010 (Ultimissima del 25 settembre 2010) il gruppo La Colpa rinnova il suo impegno con una nuova proposta di incontro tra le vittime di abusi sessuali perpetrati da sacerdoti della Chiesa cattolica o di altre chiese. L’incontro è naturalmente aperto anche ai familiari delle vittime. Il nuovo appuntamento è fissato per il prossimo 21 maggio nella città di Roma, e precisamente presso la sede del Partito Radicale in via Torre Argentina 76. Maggiori informazioni, oltre che il programma completo, sono reperibili sul sito web del gruppo “La Colpa – noi vittime di preti pedofili”.

Massimo Maiurana

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67 commenti

Stefano

@ Kaworu

il poeta ci farà una rima anche su questo tema?

paolo

cari amici…. sto tizio monotono che fa il copia-incolla in tutte le ultimissime…. vi fa perdere punti….. bloccatelo x favore….

Diocleziano

Probabilmente la chiesa già considera questo episodio acqua passata.

Qualapis

Non direi proprio, caro signor claudio.

Di sicuro non ha interesse a strumentalizzare azioni indicibili compiute da non credenti o credenti di altre confessioni religiose.

Questa resta una prerogativa di molti degli appartenenti all’UAAR. Mi chiedo però perché l’acronimo sia UAAR e non UAAAR (Unione Atei e Agnostici Anticlericali “Razionalisti”), dal momento che l’unico vero filo conduttore che vi tiene uniti è l’anticlericalismo.

Kaworu

mi chieso perchè tu ti comporti come un bambino che crede di far passare le sue marachelle come meno gravi dicendo alla mamma che le ha fatte anche l’amichetto…

Diocleziano

Lapis
E dici poco?… L’unica cosa che può dare frutti è l’anticlericalismo, combattere il tuo dio è come combattere con i mulini a vento: il nulla assoluto.

myself

“” Il nuovo appuntamento è fissato per il prossimo 21 maggio nella città di Roma, e precisamente presso la sede del Partito Radicale in via Torre Argentina 76. “”

Questa cosa che non mi piace, capisco che probabilmente è l’unica struttura che ha accettato di accoglierli però la cosa si presta troppo ad essere strumentalizzata. Già immagino che si dirà che è tutta una messa in scena tirata su dai radicali anticlericali.

Diocleziano

Antico,
non è che hai sbagliato sito? Non sei su pontifex.

TEO

Chissà quando si farà il raduno delle vittime della pedofilia della Scuola di Stato, che secondo i sondaggi è la prima istituzione in cui la pedofilia è diffusa?

bradipo

quindi essere secondi in questo campo sarebbe un bel traguardo?

Kaworu

anche la scuola di stato insabbia sistematicamente i casi spostando i colpevoli di scuola in scuola?

TEO

Povero ingenuo! Dovresti sapere benissimo che i casi di pedofilia ( e di molestie sessuali in generale) che vengono a galla nella Suola di Stato sono ben inferiori a quelli reali per i soliti motivi: timore da parte dei genitori, paura di compromettersi da parte dei presidi, paura dei bambino, difficoltà di indiduare i colpevoli ecc ecc. Dimentichi, in particolare, il caso recente della scuola materna di Rignano Flaminio.

nightshade90

TEO
ahahahahahaha. questa è proprio bella! gli insegnanti non riescono a tenere buoni i bulli e i presidi non possono evitare di sentirsi in continuazione le lamentele dei genitori per ogni singola cosa, oltre a venire molto spesso chiamati in giudizio per ogni minima cosa interpretabile come maltrattamento/discriminazione/comportamento dell’insegnante non corretto. e secondo te sarebbero in grado di fare pressioni sulle vittime affinchè non denuncino? ma dove l’hai letta, su topolino? che ne diresti di portarci qualche esempio di casi del genere, magari documentato?

quanto alla scuola materna, non mi pare che il governo sia stato reticente nelle indagini, nè che i membri scolastici non colpevoli le abbiano ostacolate in qualche modo, nè tanto meno che i dirigenti scolastici ABBINO POTUTO FARE IN QUALCHE MODO PRESSIONI SULLE VITTIME O TRASFERIRE I COLPEVOLI IN ALTRI LUOGHI PER EVITARE LORO IL GIUDIZIO

nightshade90

a quanti mi risulta lo stato ha sempre lavorato attivamente per beccare ed incarcerare i pedofili tra i suoi dipendendi. invece, guardacaso, non si è mai vista una denuncia partire da un vescovo, mentre ci sono tantissimi casi di pressioni fatte sulle vittime dal clero affinchè non parlino e trasferimenti del carnefice in altri luoghi in modo che non solo non sia punito dalla legge, ma addirittura continui ad avere lo stesso accesso ai bambini di prima. la colpa dell’attop è del pedofilo, ma la colpa della sua protezione (e quindi, indirettamente, anche della sua diffusione e del reitero del reato) è di chi lo protegge.

FSMosconi

@TEO

Anche fosse vero, dimmi che c’è di difficile nel concetto “la cacca TUA non giustifica la cacca MIA”??? Sei refrattario alla logica?

Inoltre vorrei farti notare che negli altri casi i pedofili non vengono nascosti, protetti e trasferiti come nulla fosse da sede in sede…

Nikolaus

Teo, sembra quasi che tu voglia affermare che altri atti di pedofilia, commessi in altri luoghi, alleggerirebbero le responsabilità di preti che si sono resi responsabili di quegli stessi atti. Voglio sperare che non sia così.

Murdega

Chissà quando si farà il raduno delle vittime della pedofilia della Scuola di Stato, che secondo i sondaggi è la prima istituzione in cui la pedofilia è diffusa?

Vince chi ne ha fatto di più?
Il fatto che sia successo altrove non giustifica quelo che si è fatto,cambia tecnica,
non funziona più.

Andrea

Tema importante, e profetico.

Permetterà a tutti di vedere se il laicismo è capace di proporre *anche* una prospettiva di libertà attraverso la guarigione delle ferite e la riconciliazione o *solo* una prospettiva di prigionia nel rancore, attraverso la vendetta, accecati da una illusoria idolatria di giustizia solo umana.

Kaworu

più che al “laicismo” o alla religiosità mi auguro che queste persone si rivolgano a degli psicologi competenti in abusi di questo genere.

è l’unica cosa utile che possono fare per sé stessi, il resto è fuffa e il perdono aprioristico è un’idiozia. hanno tutto il diritto di provare rancore, odio e tutta quella gamma di sentimenti, anche perchè se no non vedo come possano anche solo cercare di superare la cosa.

bradipo

Il laicismo non c’entra nulla con la questione… è come dire che la politica dovrebbe fornirmi soluzioni a problemi sentimentali.

bradipo

E’ che non riescono proprio a concepirla la separazione di poteri, quindi per loro la laicità finisce per competere con la religione nell’unica casella disponibile delle loro categorie mentali, finendo per vederla come una minaccia o qualcosa per cui dover continuamente ribadire “eh, ma la mia fede lo fa meglio”.
Son convinti che il laicismo li perseguiti, quando invece li ignorerebbe fino a che non diventano invadenti… è il “diritto” di invadere che hanno paura di non vedersi riconosciuto.

Dandi

Ma riconciliazione de che????!!! A questa gente è stata rovinata la vita!!! Lo capite che il vostro concetto di riconciliazione è un’aberrazione che va contro la giustizia e la propria dignità personale?
E perchè la giustizia che ritieni, Andrea, “una illusoria idolatria (…) solo umana”, la Chiesa la applica internamente in Vaticano e l’ha applicata per secoli nel mondo, bruciando ad esempio al rogo Giordano Bruno per le sue idee? Non poteva aspettare che ci fosse il giudizio divino nel cosiddetto aldilà? Due pesi due misure: quando si è colpevoli giustizia nell’aldilà, quando si vuole colpevolizzare giustizia anche nell’al di qua…

rik

Quanto mai è opportuno in Italia costruire un soggetto che lotti contro la pedofilia ecclesiastica, denunciandono le cause e gli attegiamenti protettivi delle gerarchie ecclesiastiche.

Non è portare rancore elaborare la violenza e farla uscire fuori. Gran parte delle vittime della pedofilia non ha il coraggio di parlarne e gran parte dei criminali restano impuniti, specialmente se sono preti.

L’incontro servirà anche a gettare le bai per la costruzione di una associazione.

Chi non sopporta i Radicali si domandi come mai non ci sono altri partiti disposti a dare voce alle vittime.

Kaworu

il problema è che, per lo meno in italia, esiste un implicito e a volte anche esplicito giudizio secondo cui le vittime (bambini, ma anche donne stuprate) in qualche modo “se la sono andata a cercare”, “hanno provocato” e affini, per cui diventa difficile per le vittime uscire dal meccanismo psicologico del senso di colpa, come se in un certo senso la violenza sia stata qualcosa di meritato.

è un meccanismo perverso dovuto indovinate a chi? ecco bravi…

un altro problema è che, sempre qui, i preti e in generale gli ecclesiastici godono ancora, d’ufficio, di un’attribuzione popolare di maggiore moralità e bontà.
quindi non è così raro che i genitori ad esempio non credano ai racconti di abusi dei bambini (specie in passato), schierandosi dalla parte dei carnefici.

Kaworu

non so se ricordi i casi in cui siccome la tizia indossava jeans aderenti, in qualche modo aveva collaborato…
o quello della ragazza violentata se non ricordo male dal patrigno e che, siccome non più vergine, era un fatto considerato meno grave…

capisci che in un paese dove si ragiona così, di strada da fare ce n’è tanta.

una vittima è una vittima.

tra l’altro sono dell’idea che lo stato dovrebbe fornire assistenza psicologica alle vittime per tutto il tempo a loro necessario.

teologo cattolico

Utilissimo servizio per la moralizzazione della chiesa cattolica, per ricordare alcuni punti su cui focalizzare l’attenzione pastorale (anche ad esempio per formulare criteri più stretti per la scelta dei ministri). Mi auguro che se ne avvantaggino indirettamente anche altre confessioni religiose e in genere tutta la società.

myself

Non si tratta di scegliere adeguatamente i ministri, chiunque di noi potrebbe essere un pedofilo insospettabile, come si dice: “Non sai mai chi hai davanti”…

Si tratta di denunciare alla polizia gli abusi commessi dai sacerdoti!! È questo che la CAAR non ha mai fatto e continua a non fare

Federico Tonizzo

“anche ad esempio per formulare criteri più stretti per la scelta dei ministri”??? 🙂
Proprio bella questa!!! 🙂
MA SE SIETE GIA’ AL PUNTO DI IMPORTARE PRETI DALL’ESTERO!?!?! 😀

E oltretutto un prete pedofilo non lo condannate ne’ lo espellete dalla chiesa, ma semplicemente lo trasferite in un altro luogo dove non lo conoscono e dove quindi può continuare a fare danni!!! 👿

teologo cattolico

@Myself:
spero che qualcuno dica al più presto ai manifestanti che per denunciare un reato serve andare in questura, non fare cortei…. e le denunce di norma sono fatte dalle vittime..

Federico Tonizzo

“PECCATO” che il clero non abbia mai denunciato alcun prete pedofilo! 👿

Angelo Ventura

W la giustizia umana che almeno non “punisce” i presunti colpevoli insieme agli innocenti con tsunami e terremoti, come come la cosiddetta giustizia “divina” anticipata tanto volentieri dall’inquizizione! Un adulto provatamene colpevole di essersi servito della propria posizione di autorità per costringere un minore a sottostare ad abusi sessuali è un delinquente abietto che deve subire le conseguenze penali dei suoi atti. Quando poi l’atto è commesso da un membro di una casta sacerdotale che pretende di avere un’autorità morale assoluta, bè, questo rende ancora più grave, se possibile, il crimine.

enrico

Fa bene il partito radicale ad organizzare un incontro che tratti la problematica di questi fatti turpemente gravi.
Pur tuttavia per cultura personale sarebbe interessante vedere se nel mondo laicista vi sono testimonianze non tanto di pedofilia quanto di una sua giustificazione.

L’Associazione Nazionale Sociologi e l’Osservatorio sui Diritti dei Minori ha preso posizione contro l’ateo anticlericale e omosessuale Aldo Busi, ritenuto “pro-pedofilo”. Nel suo libro “Manuale per il perfetto papà”, ha infatti spiegato che l’età per rapporti omosessuali ritenuta da lui lecita è a partire dai tredici anni, in quanto a questa età un ragazzo, sarebbe adulto e libero di decidere di avere rapporti con un altro uomo. .

Frédéric Mitterrand, omosessuale e ministro della Cultura francese, è stato accusato dal quotdiano Front National e dal Partito socialista, di aver difeso, tra gli altri, Roman Polanski condannato per pedofilia e di aver scritto un libro nel 2005 in cui rivela orgogliosamente atti pedofili durante un suo tour sessuale in Thailandia. Dalla parte dell’intellettuale laico si è schierato il leader dei Verdi franco-tedeschi Daniel Cohn-Bendit.

La laica Dacia Maraini, sulla scia dei filosofi illuministi praticanti del sesso anche con i figli, ha sostenuto nel periodo del ’68, che l’incesto è una pratica naturale.

Marco Cappato, segretario dell’Associazione Luca Coscioni e deputato europeo radicale, nel 2006 ha difeso al TG2 il diritto dei pedofili olandesi ad avere il loro partito, il NVD. Il deputato, sempre in prima linea nell’accusare la Chiesa di pedofilia, ha più volte espresso il desiderio che essa venga regolata da leggi, così non ci sarebbe violenza ma soltanto “amore”. Il grande feeling tra Partito Radicale e pedofilia è ben espresso nello studio che l’Associazione Famiglia Domani ha consegnato il 30 ottobre 2000 a tutti i senatori e deputati e all’ONU. Il Comitato per le Organizzazioni Non Governative dell’ONU ne ha deciso la sospensione dall’assise internazionale, verdetto poi non ratificato dal voto finale del Consiglio Economico e Sociale e quindi non reso esecutivo.

enrico

Nel 2006 nasce il Partito Olandese dei Pedofili (NVD – Partij voor Naastenliefde, Vrijheid en Diversiteit – Amore del prossimo, libertà e diversità).
E’ stato fondato da Marthijn Uittenbogaard, Ad van den Berg e Norbert de Jonge. Alcuni scopi sono: ridurre da 16 a 12 anni l’età minima per avere rapporti sessuali (per poi eliminare col tempo ogni diveto), abbassare almeno a 16 anni il limite per recitare in film a luci rosse, legalizzare la pornografia infantile, legalizzare la zoofilia (sesso con animali), assoluta libertà di circolare nudi in pubblico, legalizzare ogni droga, leggera e pesante che sia, per adulti e minorenni (vedi Repubblica). Gli esponenti citati hanno spesso insultato la Chiesa e la sua moralità.

Nel 2002 la casa editrice francese Gallimard è finita sotto accusa di istigazione alla pedofilia da parte di un’associazione francese per la protezione dell’ infanzia, Enfant bleu. La causa sta nella pubblicazione di un libro intitolato Rose bonbon, scritto da un giovane intellettuale emergente di nome Nicolas Jones-Gorlin. L’autore mette in scena un pedofilo che parla in prima persona e descrive le scene di palpeggiamenti di bambini. Il libro è stato dovuto ritirare dal commercio.

L’ateo radicale Marco Cappato ha difeso più volte il partito dei pedofili olandese. Ha anche dichiarato che la pedofilia debba essere regolata da leggi, in questo modo non ci sarebbe violenza ma soltanto “amore”.

In un’intervista a Radio Vaticana, il politico Daniele Capezzone, che allora militava nelle file dei radicali di Marco Pannella, affermò «La pedofilia “al pari di qualunque orientamento e preferenza sessuale, non può essere considerata un reato”.
Il 28 aprile 2002 scrisse, assieme a Maurizio Turco, vicepresidente vicario del Partito Radicale, una lettera a Libero, nella quale si scagliava contro i provvedimenti informatici per bloccare il traffico di materiale pedopornografico in internet.

Si scatena la bufera sull’ateo Alfred Charles Kinsey, biologo e sessuologo statunitense, celebre autore negli anni ’50 del famoso “Rapporto sulla vita sessuale”, uno dei testi fondamentali della rivoluzione culturale. Egli descrisse la capacità dei bambini di provare orgasmi, con l’intento di sdoganare la pedofilia.
Questo studio ha protato alla proliferazione di gruppi per la libertà e i diritti sessuali che chiedono l’abbassamento delll’età di consenso dei rapporti sessuali. E’ stato rivelato che gli esperimenti che Kinsey ha attuato sui bambini siano stati in effetti dei veri e propri atti di pedofilia.
Addirittura si è scoperto che alcuni risultati da lui ottenuti sulla condotta sessuale, che ha modificato i curriculum scolastici e l’ approccio all’ infanzia, sono stati basati, non su esperimenti scientifici, ma presi dal diario privato di un pedofilo che abuso’ di 317 bambini dagli 1 ai 14 anni. Tutto è stato confermato con amarezza da John Bancroft, direttore dell’ Istituto Kinsey dell’ Universita’ dell’ Indiana: “ricorrere a un pedofilo significa rinunciare a ogni base scientifica. Significa degradare l’ infanzia

enrico

7 ottobre 1997. Viene pubblicato il libro “The Political Journey of the Generation of 1968″, del giornalista del New York Times e scrittore Paul Berman.
L’autore ha suscitato molto scalpore anche perché ha scritto che molti attivisti del nascente movimento gay sperimentarono sin da piccoli, a scuola, o nei parchi, il “sesso tra giovanissimi e adulti”.

1996. Aldo Busi, noto ateo, anticlericale, radicale e omosessuale si è mostato aperto alla pedofilia. Al Maurizio Costanzo Show ha dichiarato: “ma da quando la pedofilia è un crimine? Io ho fatto di tutto! Se anche un adulto masturbasse un ragazzino, che male ci sarebbe?”. E’ presente anche un video su Youtube in cui alla fine di queste affermazioni si sente il pubblico applaudire.

Dal 1993 al 2003 l’International Lesbian and Gay Assciation (ILGA), ovvero la più grande associazione di omosessuali a livello internazionale, ha contenuto al suo interno anche l’organizzazione per l’emancipazione della pedofilia: la North American Man-Boy Lovers Association (NAMBLA).

Louise Védrine, afferma di essere stata vittima da minorenne “degli impulsi dongiovanneschi” di Sartre (ateo) e della sua professoressa di filosofia Simone Beauvoir (atea), accusando quest’ ultima di aver svolto il ruolo di mezzana per procurare al suo compagno “carne fresca”, ovvero giovani fanciulle da lei “pregustate” prima di rifilargliele.

Le associazioni omosessuali (COC) fondate da Jef Last (pedofilo omosessuale e amico di André Gide) nei Paesi Bassi hanno voluto e ottenuto la depenalizzazione dei contatti sessuali con giovanetti al di sopra dei 12 anni, avvenuta nel 1990.

L’ateo e iniziatore del movimento omosessuale in Italia, Mario Mieli, che considerava «opera redentiva», per entrambi, il sesso tra un adulto e un giovanisimo ha pubblicato il suo libro Elementi di critica omessuale, nel quale ha scritto: “Noi checche rivoluzionarie sappiamo vedere nel bambino l’essere umano potenzialmente libero. Noi, si, possiamo amare i bambini. Possiamo desiderarli eroticamente rispondendo alla loro voglia di Eros, possiamo cogliere a viso e a braccia aperte la sensualità inebriante che profondono, possiamo fare l’amore con loro. Per questo la pederastia è tanto duramente condannata: essa rivolge messaggi amorosi al bambino che la società invece, tramite la famiglia, traumatizza, educastra, nega, calando sul suo erotismo la griglia edipica” (Mario Mieli. Elementi di critica omosessuale. Milano, Einaudi, 1977).

enrico

Nel 1977 paladini dell’ateismo e dell’omosessualità firmarono un famoso manifesto dove -in nome della «liberazione sessuale» — esigevano la depenalizzazione dei rapporti con minori, bambini compresi. I firmatari più famosi furono: i laicisti e atei radicali Sartre; Simone de Beauvoir; Michel Foucault; il politico socialista e materialista Jack Lang; l’ateo omosessuale Louis Aragon; il marxista omosessuale Roland Barthes; il filosofo ateo André Glucksman, Félix Guattari, ateo anarchico e psicoanalista nicciano; Bernard Kouchner, politico social-comunista francese, Guy Hocquenghem, scrittore omosessuale marxista.

Nel 1975 viene pubblicato il libro “Le grand Bazar”, scritto dal leader dei Verdi all’Europarlamento, l’ateo e anarchico Daniel Cohn-Bendit.
Egli ha descritto i giochi a sfondo erotico dei bambini con gli insegnanti in un asilo riformato di Francoforte, mettendo in evidenza la dimensione pulsionale dell’infanzia e si è vantato di avere non solo raccomandato ma praticato il sesso con i minori lui stesso, quando era insegnante.

Nel 1974 viene fondata in Inghilterra la Paedophile Information Exchange (PIE), un’associazione attiva nella legalizzazione della pedofilia. Keith Hose divenne quasi subito presidente ed ebbe numerosi collegamenti con il gruppo omosessuale Gay Liberation Front di Londra. Il gruppo omosessuale condivideva con il PIE la critica alla famiglia come struttura portante del sistema sociale. Inoltre era favorevole all’abolizione della età del consenso, organizzando una marcia apposita. In seguito il gruppo omosessuale si fuse con il gruppo dei pedofili (PIE).

Nel 1974 l’ideologa laica e radicale femminista Shulamith Firestone, nel suo “La dialettica dei sessi”, propose di separare sessualità da riproduzione e difende una sessualità “liberata”, senza confini, arrivando coerentemente ad auspicare la liceità dell’incesto, cioè della pedofilia. L’incesto, infatti, sarebbe un “tabù” che serve “solo a preservare la famiglia”. Sempre in nome della “liberazione sessuale di donne e bambini”, scrisse: “Dobbiamo includere anche l’oppressione dei bambini in ogni programma della rivoluzione femminista. Il nostro passo deve essere l’eliminazione della stessa condizione di femminilità ed infanzia, e si deve arrivare a far sì che tutti i rapporti intimi, anche quelli tra genitori e figli, adulti e piccini, includano anche la fisicità in senso lato”.

L’ateo marxista Wihelm Reich, già allievo di Freud, scrisse “La libertà sessuale”, stampata in Italia da Feltrinelli nel 1963. Nel libro si predica la distruzione del modello familiare naturale, ritenuto oppressivo anzitutto per la libertà sessuale del bambino, per la sua “genialità spontanea e priva di complessi di colpa”, negata brutalmente dalla concezione cristiana e “borghese” della famiglia.

E tanto per citare un antesignano………….

Il noto filosofo illuminista Jean Jacques Rousseau, profeta dell’educazione relativista e laicista dopo aver avuto cinque figli dalla sua compagna, se ne libera rapidamente depositandoli nell’ospizio dei trovatelli. Credente nella assoluta bontà delle sensazioni, a Venezia si compra per pochi franchi una bambina di dieci anni per allietare sessualmente le sue serate (da Jean-Jacques Rousseau, Le Confessioni, Biblioteca Universale Rizzoli, aprile 2001, p.28).

Stefano

@ enrico

se solo tu qualche volta invece di citare provassi a ragionare capiresti che di questo elenco non ce ne può fregare di meno. Al massimo interessa coloro che hai elencato. Ciò che unisce qui è la mancanza di una credenza in dio, non un’etica condivisa. Ognuno ha la sua. Non siamo una chiesa. E le etiche non religiose sono sottoposte al vaglio della ragione come ogni altro argomento.
Forse la prossima volta risparmi tempo e fatica se rifletti un attimo.
Al contrario la vostra etica avrebbe dovuto escludere sicuramente tali crimini.
Detto questo, ti risulta che qualcuno qui abbia giustificato la pedofilia, “laica” o “religiosa” che sia (mi sento un pò Teo)?
Se non ricordo eccezioni, questo vuol dire che gli atei che frequentano questo sito non la approvano. Da questo punto di forza loro (e non Rousseau, Mitterand e chi vuoi tu, noi non abbiamo peccati originali che estendono la responsabilità personale) possono criticare chi lo ha fatto. Non abbiamo aderito a chi è senza peccato etc (a quanto pare nemmeno voi ci credete molto) e quindi critichiamo. Fine.

firestarter

invoco le radici cristiane: gli atei non sono mai esistiti, tutto cio’ che siamo e cio’ che siamo stati e’ dovuto alla cristianesimo. Le citazioni sono prese fuori dal contesto: esse andrebbero in realta’ lette metaforicamente, non letteralmente come i soliti superficiali tentano di fare.

enrico

@ Stefano

Dici bene, del resto il sito ricorda che esistono tanti ateismi quanti sono gli atei.
Se le cose che ho riportato corrispondono al vero, è un bene che il partito radicale assuma questa posizione contro la pedofilia perchè certe affermazioni potrebbero ingenerare incomprensioni.

Sandra

enrico:
Le “affermazioni possono ingenerare incomprensioni” ma tutte quelle che tu hai citato sopra erano pubbliche, con tanto di faccia e di nome. Il cosiddetto partito dei pedofili olandese chiedeva l’abbassamento dell’età del consenso (non la depenalizzazione della violenza!!), e il partito è finito da un pezzo perché non ha raccolto voti sufficienti per presentare le liste. Mentre è vivo e vegeto il VERO PARTITO dei PEDOFILI, quello che i bambini li ha lasciati violentare per davvero, nascondendo e trasferendo criminali, per non lasciarli senza nuova carne fresca, ed è la chiesa cattolica. E hai il coraggio di parlare dei radicali che accolgono un gruppo di persone vittime di questi potenti e intoccabili mostri? C’è solo da provare ammirazione per queste persone. Di fronte a chi ha sofferto, la delicatezza di non ferire ulteriormente imporrebbe il silenzio, non elenchi fuori luogo e offensivi. Ma l’umanità non è data nel kit del buon cattolico.

enrico

@ sandra

Va bene.
Dopo questo intervento, vorrei che lei mi spiegasse fuor di metafora, se di metafore si tratta, gli interventi citati.

Sandra

Perché dovrei spiegare io gli interventi, se non sono chiari perché li ha citati, allora?
Io ho un’opinione diversa, così come la maggioranza delle persone: nella non cattolica Olanda il PVND non è mai nemmeno riuscito a presentarsi alle elezioni. Mentre nella non cattolica Olanda, la chiesa cattolica è coinvolta in numerosi casi di pedofilia nel clero (a partire dal cardinale Adrianus Simonis). Provi a spiegarseli, se ci riesce.

Kaworu

enrico, queste sono ultimissime, una sorta di blog, non un forum.

certi post lunghissimi sinceramente mi sembrano più adatti (e apprezzabili anche) a un forum.

solo un suggerimento eh 😉

enrico

Sono contento che il problema venga ricordato.
E’ un bene per tutti che venga organizzato questo incontro.

gibbon

A me sembra, come spesso, che i gesuitanti cerchino di allontanare l’attenzione dal punto principale. Che e’, come ricordato innumerevoli volte su queste “Ultimissime”, la decennale opera di insabbiamento, di rimozione, di allontanamento e destinazione ad altra sede, operata dai vertici vaticani (la chiesa e’ una societa’ gerarchica oltre che perfetta…). Tra l’altro il vertice che doveva vigilare mi sembra fosse Razinger, attualmente papa

Federico Tonizzo

E infatti ha vigilato molto bene – finchè ha potuto – (come pure i suoi predecessori) affinchè tutto fosse insabbiato il meglio possibile: vedi le disposizioni vaticane “Crimen Sollicitationis” e “De Delictis Gravioribus”, che Ratzinger conosce benissimo…

gibbon

I numeri (“Queste statistiche ci dicono che dal 1950 al 2002 4.392 sacerdoti americani su oltre 109.000…Secondo lo stesso studio il 78,2% delle accuse si riferisce a minorenni che hanno superato la pubertà”, M.Introvigne, Quanti sono i preti “pedofili”) e i sottili distinguo, pedofilo-efebofilo, servono per acquietare la societa’ civile.
Per la base, mi sa che basta l’argomento del complotto contro la chiesa: basta vedere le reazioni dei parrocchiani all’arresto e successiva detenzione di Luciano Massaferro (don Lu’), o quelle seguite ad uno scoop delle Jene

Kaworu

tra l’altro la distinzione pedofilo/efebofilo non è affatto universalmente accettata ed “efebofilo” sul dsm non esiste.

enrico

@ Gibbon

Lei parla del John Jay Report, però non riporta il numero dei preti realmente condannati è di 252 non di 4.392, che è il numero dei preti su cui è stata aperta un’indagine a causa di una denuncia.

giuseppe

Ancora con questa storia. Chissà per quanto tempo la tirerete fuori in mancanza di altri argomenti di attualità. E poi se cominciamo a fare quattro conti giusti, si capisce che il discorso é orchestrato per buttare fango sulla chiesa. La maggior parte dei pedofili si annida altrove, ma evidentemente di questo non vi preoccupate. Viene da pensare che il vero interesse non é proteggere i bambini, cosa prioritaria, ma demonizzare l’avversario. E se andiamo a scovare tanti pulpiti laicisti da cui vengono le prediche c’é da vomitare.

bradipo

riprendendo dall’altra news sui decantati meriti… così come si insiste per far riconoscere i propri vanti non si può chiedere il silenzio sulle vergogne…

e il contrappasso non è mia invenzione.

bradipo

non vorrei tra cent’anni ritrovarmi a leggere: “il cristianesimo ha sconfitto la pedofilia”…

michele z

ha già chiamato il 113? non vorrà mica essere complice di “tanti pulpiti laicisti” con il suo silenzio, vero? Come lei sa, per decenni la chiesa ha insabbiato gli abusi, è sicuro che il suo vero interesse era proteggere i bambini?

Sandra

“quattro conti giusti” tipo i due miliardi e 600 milioni di dollari che la chiesa cattolica ha pagato per gli abusi solo in usa?

Sandra

A proposito di proteggere i bambini, qualcuno di voi ha pensato ai bambini in Africa, qual è la probabilità che un bambino vittima di abuso venga ascoltato e protetto? Anni fa persino un gruppo di suore africane denunciò le violenze subite dai sacerdoti, il cui timore per l’aids li spingeva a cercare carne incontaminata. Se tanto mi dà tanto….

Kaworu

sisi è tutto un complotto.

intanto la chiesa è un’organizzazione che protegge a spada tratta i suoi membri e getta fango sulle vittime.

vergognati.

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