La rubrica heute.de della rete televisiva tedesca ZDF pubblica dati sull’imponente crescita degli abbandoni della Chiesa cattolica nel corso dl 2010, cresciuti rispetto al 2009 di 50000 unità sino a un totale di circa 180000. I dati sono ricavati da un’inchiesta sulle 27 diocesi tedesche, delle quali 24 hanno fornito valori definitivi o stime, mentre quelle di Friburgo, Hildesheim e Limburgo non hanno risposto.
Ne risulta che per la prima volta nella storia della Repubblica federale hanno abbandonato la loro Chiesa più cattolici che protestanti: secondo stime della Chiesa evangelica, gli abbandoni dei protestanti nel 2010 sono stati ben sotto i 150000.
Come ammette in un articolo sul giornale un prelato di Colonia, l’aumento degli abbandoni si spiega anche con la perdita di fiducia causata dagli abusi. “Questo ci colpisce dolorosamente, perché è ovvio che l’uscita dalla Chiesa è per molti una manifestazione di protesta e di disgusto” ha commentato il religioso.
Il fenomeno ha avuto un andamento assai vario: da un incremento del 41% nell’arcidiocesi di Colonia a uno del 70% nelle diocesi bavaresi o del 60% a Treviri e a Stoccarda si scende ad aumenti contenuti (sotto il 20%) nelle zone a maggioranza protestante di Amburgo, Berlino e Spira.
Per fermare l’andamento negativo molte diocesi si apprestano a rafforzare il dialogo coi laici.
Ermanno Morgari
Non sottovalutiamo l’effetto del pastore tedesco!
L’imbecille di Teo non ci viene a dire chi è suonato in questo caso?
Dagli il tempo di inventarsi qualcosa…
Sta aspettando l’imbeccata del prevosto…
No imbecille penso sia fuori luogo,il bon ton è sempre apprezzato, basta dire
cattotroll che non è offensivo.
@ Murdega
Non sono d’accordo, ci sono cattotroll non imbecilli.
La parola è italiana, ha un dominio semantico di applicazione che si attaglia perfettamente agli interventi di Teo.
Non si tratta di offesa gratuita, bensì del miglior modello di lettura della storia dei suoi messaggi.
Come si riconosce un imbecille
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I
L’Imbecille, per sua natura, infastidisce e danneggia il prossimo.
II
L’Imbecille non ci ricava niente, anzi ci rimette.
III
Il cattivo a volte si riposa, l’Imbecille mai.
IV
L’Imbecille non ha niente da dire e lo ribadisce continuamente.
V
L’Imbecille trasforma l’utile in inutile attraverso il dannoso.
VI
Contro gli Imbecilli, anche Dio combatte invano.
VII
L’Imbecille si annida ovunque. Fra i parenti, gli amici, gli amici degli amici.
VIII
L’Imbecille non ti abbandona mai soprattutto quando non ne hai bisogno.
IX
L’Imbecille è ciò che più si avvicina al concetto di infinito.
X
Più si è Imbecilli e più si sente forte il desiderio di farlo sapere.
@stefano
L’imbecillità (di solito con varie sfumature di provocazione) è implicita nella definizione troll… e il “catto” è solo per specificarne l’argomento di trolleggio preferito.
Un cattolico che qui dialoga tranquillamente non è un cattotroll, è un comune utente come tutti.
“Questo ci colpisce dolorosamente, perché è ovvio che l’uscita dalla Chiesa è per molti una manifestazione di protesta e di disgusto” ha commentato il religioso.
eh beh…e che aspettate allora a porvi rimedio? fate condannare e pubblicamente conoscere quello che è successo, additate ed espellete chi si è macchiato dei reati e risarcite le vittime….invece stanno facendo esattamente il contrario, e poi si addolorano
questi so tedeschi, mica pecoroni italioti che se lo dice la tv o il papa allora tutti zitti muti in processione
“l’aumento degli abbandoni si spiega anche con la perdita di fiducia causata dagli abusi.”
ci sono o ci fanno?
non e’ stato il fatto che vi siano stati degli abusi, ma che i numerosi abusi siano stati coperti da direttive dall’alto, che tutelavano chi commetteva abusi e il “buon nome” dell’organizzazione mentre le vittime erano zittite se non emarginate
Infatti basterebbe leggersi i dettagliati rapporti per la diocesi della Baviera o il rapporto delle vittime austriache, qui segnalati nei mesi scorsi, ma non riportati dalla stampa italiana, per capire quale sia stato l’atteggiamento diffuso della chiesa cattolica che ha visto nelle vittime della pedofilia dei nemici della chiesa. E quale sia stato l’atteggiamento di molti fedeli (addirittura di molti genitori e famigliari di vittime) di fronte alle rivelazioni sulla pedofilia ecclesiastica, e quali siano stati gli ostacoli (e che continuano a sussistere in buona parte) per le vittime nel denunciare i fatti. Anche in Germania ed Austria nonostante molto sia stato fatto per le vittime e la chiesa è stata costretta a darsi da fare, il notevole potere della chiesa ha fatto si che, nonostante il numero elevato di denunce, si cercasse di derubricare a casi singoli i crimini dei preti pedofili e si è cercato di limitare la visibilità delle vittime: quindi nonostante le richieste e le polemiche a riguardo le vittime sono state emarginate dalle varie discussioni e tavole rotonde sul problema pedofilia, mentre personaggi della chiesa sono stati sempre presenti.
Giusto. La Chiesa preferisce non parlare degli occultamenti, delle proprie responsabilità. Sinché continuano a parlare di “abusi” in generale, possono sempre far credere che loro non hanno colpe.
La loro versione infatti è che ora li si vuole discriminare secondo l’assunto “tutti i preti sono pedofili”, quando invece il capo d’accusa è il comportamento tenuto dalle gerarchie a conoscenza dei fatti.
In casa nostra purtroppo il gioco demonizzazione/vittimismo funziona, è il loro pollaio… fuori invece non trovano tappeti abbastanza grandi per nascondere tutta la polvere.
Non si illudano che siano solo gli abusi all’origine di “protesta e disgusto”! Certo la mancanza di umanità mostrata verso le vittime dei preti stupratori di ragazzini ha dato la misura di quanto quello che conti per la Chiesa sia l’istituzione, e non le persone.
Ma il motivo principale, che è anche alla base dello scandalo abusi, è che la chiesa non può convivere in una società democratica, non può coesistere in uno stato di diritto. Ci si mette tutto, la morale sessuale, la condanna agli omosessuali, della contraccezione, del ruolo della donna, dei non credenti.
Nonché i motivi economici, come illustrato bene nel sito che sta organizzando la campagna. Notare la vignetta in alto!
http://www.kirchenaustrittsjahr.de/node/56
In realtà il dato è per difetto perché solo alcune diocesi hanno fornito dati definitivi, mentre altre solo stime oppure non hanno risposto. Quindi mancano dei dati: le stime di un paio di mesi fa parlavano di 200000-250000 uscite (su un totale per il 2009 di 24,909 milioni di fedeli, pari al 30,5% dei tedeschi). Bisognerà, quindi, aspettare il dato definitivo.
Facendo un parallelo con l’Austria le stime parlavano di 80000 uscite, ma il dato definito è stato poi di 87393 uscite dalla chiesa, cioè di circa il 10% superiore. La Svizzera su circa 3 milioni di cattolici ha avuto 25000-30000 uscite (6161 nel cantone Zurigo, circa il 60% in più).
In Germania nel 2009 il 33.2 % dei tedeschi risultava aconfessionale, in Austria nel 2001 oltre 963 mila lo erano, ma da allora circa 455 mila fedeli sono usciti dalle chiese cristiane (427 mila dalla chiesa cattolica).
Il pregio di questi sistemi è quello di poter facilmente contabilizzare sia le uscite che il numero di fedeli sostenitori della chiesa e gli andamenti nel tempo: ovviamente tra gli aconfessionali vi sono anche parecchi credenti che, però, non si sentono più di sostenere la loro chiesa.
“Esodo di cattolici in Belgio”. Poi: “Esodo dei fedeli cattolici in Messico”…Appena due giorni dopo, “Esodo di cattolici in Germania”. Se continuano così, non gli resteranno che i politici italiani ed i cittadini pecora. 😉
L’imbecillità (di solito con varie sfumature di provocazione) è implicita nella definizione troll… e il “catto” è solo per specificarne l’argomento di trolleggio preferito.
Un cattolico che qui dialoga tranquillamente non è un cattotroll, è un comune utente come tutti.
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Bellisimo, da manuale, gradirei un cortese cenno di riscontro da parte A TEO.