Un imprenditore svizzero che già dal 2005 si rifiuta di pagare l’imposta ecclesiastica, obbligatoria nel suo cantone per le persone giuridiche, indipendentemente dall’appartenenza o meno ad una qualsiasi fede religiosa, ha ora fatto ricorso alla corte europea di Strasburgo presentando una denuncia contro l’imposizione di questo balzello.
“L’uomo, che si dice ateo- come scrive Le Matin – non accetta che la sua società sia assoggettata alla tassa della chiesa”, facendo appello alla “ libertà di coscienza e di credenza, garantite dalla Costituzione federale” elvetica, e denunciando “l’ingiustizia di questa tassa per i non-credenti, per le persone di religione ebrea, musulmana e per tutte quelle altre che fanno parte di comunità religiose che non beneficiano d’alcun riconoscimento da parte dello stato”.
I giudici federali elvetici, tuttavia, in presenza di altre denunce simili, hanno sempre ribadito che le imprese non possono appellarsi alla libertà di religione per sottrarsi a questo prelievo fiscale forzoso, laddove ne sia appunto prevista per legge l’obbligatorietà.Il tribunale di Strasburgo, d’altra parte, già in passato, aveva ritenuto irricevibile una denuncia simile a quella presentata oggi, ricordando che gli stati hanno ampia facoltà discrezionale in merito al finanziamento delle proprie comunità religiose.
Il caso però più clamoroso di non pagamento della suddetta tassa resta attualmente quello della Philip Morris, la cui defezione ha provocato un mancato introito di “800.000 franchi svizzeri per la Chiesa riformata evangelica di Neuchâtel e 700.00 per la federazione cattolica romana di quello stesso cantone” – secondo quanto riporta in conclusione lo stesso Le Matin. Nel cantone diNeuchâtel, infatti, la tassa è facoltativa come del resto in altri otto cantoni svizzeri su ventisei, e la Philip Morris, in questo caso, ha quindi potuto liberamente far valere il proprio diritto di scelta.
Franco Virzo
Svizzera: un imprenditore si rifiuta di pagare la tassa ecclesiastica obbligatoria
71 commenti
Commenti chiusi.
Speriamo che prima o poi la corte europea si stufi di dover perdere tempo dietro ai problemi cha la religione crea, e si decida a mandare tutte le chiese a quel paese !!
🙂
Speriamo che la sentenza sia come quella del Crocifisso. Così i tamburi di montagna (molto appropriato in questo caso!) che andarono a suonare furono suonati!
speriamo che ti levi dai co…oni
No Ancia, lascialo dire.
Speriamo che prima o poi ci venga a spiegare la teoria dei terremoti
come “castighi divini” !!
Integrando con uno studio teologico circa le “zone sismiche” del pianeta!!
🙂
“Così i tamburi di montagna (molto appropriato in questo caso!) che andarono a suonare furono suonati!”
Tipica spiritosaggine da sacrestia, di quelle che ti fanno rotolare a terra dal ridere…
In confronto, le barzellette del vostro padrone/mecenate/ispiratore Berlusconi sono da premio universale dell’umorismo.
Scusa Teo ma per te è giusto essere obbligati a dare soldi alla chiesa?
si per lui si
“Dio lo vuole”. E non fa sconti…
Chi visse sperando….
morì cagando
Inutile parlare con i cattolici.
Loro sono quellic he agli altri predicano la povertà, ma quando si tratta dei loro soldi…..
Sei un disco rotto !
Toh, in Svizzera hanno il pizzo legalizzato? Non sapevo. Considerati i motivi addotti nella sentenza sul crocifisso, soltanto un TEO potrebbe dare torto all’imprenditore.
E’ a tutti gli effetti un “pizzo” legalizzato.
Vedo con piacere che i privilegi delle religioni cominciano a turbare un pò ovunque, e sebbene si sia probabilmente ancora distanti dall’obiettivo finale, l’umanità è comunque nella giusta direzione.
Ciao a tutti
Bene. Le coscienze si svegliano. ^____^
A mio avviso, non si può scegliere di pagare le tasse in maniera selettiva, altrimenti tutti avrebbero una buona ragione per non pagare qualche balzello che non aggrada: gli atei non vogliono pagare le tasse ecclesiastiche, i credenti non vogliono contribuire alla ricerca scientifica, quelli in buona salute non vogliono pagare per i malati cronici, e via di seguito.
In questo modo si arriva poi ad affermazioni tipo: “le tasse devono restare là dove vengono pagate”, gli altri si arrangino pure e addio stato solidale.
Gli svizzeri almeno chiamano le cose con il loro nome, i soldi che lo stato italiano riconosce ogni anno al Vaticano non sono poi il frutto di un prelievo forzoso dalle nostre tasche, atei o credenti che siamo, magari chiamato solo in modo diverso?
In linea di principio concordo, e già da tempo sto inquadrando la religione come un bisogno comune a molti ma di cui una fetta crescente di popolazione dimostra di poter benissimo fare a meno.
Ma ci sono tutta una serie di “eh, però…” che pongono la questione in maniera un tantino fastidiosa (quel vago sentore di truffa e sopraffazione) per chi si pone tali questioni con un pizzico di onestà intellettuale… e proprio la difficoltà ad ammettere le cose come stanno e il “chiamarle solo in modo diverso” ne è un chiaro indicatore.
Hai proprio ragione: propongo un finanziamento colossale per lo sviluppo dell’oroscopo Azteco in merito alla previsione delle piogge nel deserto del Gobi. E se qualcuno non condivide, pazienza: non si può sempre mettere tutti d’accordo…
Fai un discorso sbagliato. Le tasse per finanziare ricerca scientifica, ospedali, scuole sono a beneficio di tutta la comunità. Ad esempio anche io che sono senza figli e in piena salute è giusto che paghi per la scuola PUBBLICA e la sanità perchè anche non usufruendone “direttamente” (almeno per ora) ne ho comunque un beneficio indiretto.
Infatti il fatto che i malati siano curati, che siua garantita l’istruzione di base ha delle consegnenze anche nella mia vita.
Le spese di sostentamento di una qualunque associazione vanno invece sostenute solo dai membri di quest’ultima.
La solita mala fede: scuola pubblica è anche quella paritaria (grazie al centrosinistra!).
Si deve parlare, pertanto di scuola statale e non statale:
Ok preciso allora che le tassse devono servire solo per la scuola STATALE.
Chi vuole andare alla scuola privata (reliosa o meno) paghi di tasca sua.
E non importa che sia stato il centrosinstra a concedere i fondi alle scuole private.
Chiunque lo ha fatto ha fatto una stronzata.
Credo che tu sia convinto che tutti gli atei siano comunisti. Non è così, fattene una ragione.
Questa mi sembra una affermazione poco fondata e molto strumentale.
Se la scuola pubblica comprendesse quella paritaria, perchè mai l’attuale governo italo-vaticano si sarebbe dato la pena di trasformare il nome del ministero della Pubblica Istruzione in ministero dell’Istruzione e basta?
Penso che per ogni persona di buon senso e con un minimo di onestà intellettuale la scuola pubblica sia quella istituita e gestita dallo Stato e da altri enti pubblici.
@ Ale
Secondo alcuni cattolici, gli atei sono comunisti. Secondo altri invece, gli atei sono fascisti.
Insomma, ma non possono mettersi d’accordo? Come si può essere contemporaneamente comunisti e fascisti?
@ Teo
nonostante le tue acrobazie dialettiche la scuola è pubblica solo se appartiene allo stato o ad altri enti pubblici, la CCAR non è un ente pubblico per cui le scuole dei preti non sono scuole pubbliche, sono scuole private e non dovrebbero prendere un eurocent di fondi pubblici
anche le religioni, Ale, dal loro punto di vista, pensano di operare a beneficio della comunità tutta e non solo dei loro adepti, tanto quanto la scuola, la ricerca, la sanità…allora?
quello che secondo me invece è sbagliato, è questo cittadino svizzero sta facendo, temo, una battaglia pro domo sua appellandosi alla libertà di coscienza che in quanto tale è di tutti anche di quelli che la pensano in modo diverso…
Scusa ma allora perché solo la chiesa deve poter imporre tasse forzatamente e non qualsiasi altra associazione…
Una buona notizia! Un altro passo avanti sulla strada della laicità, o del laicismo che dir si voglia, degli Stati Europei.
Capisco che ciò possa dare fastidio ai cattoparassiti ma è bene per tutti che ingiusti privilegi vengano messi in discussione.
L’ironia, peraltro, lecita sulla sentenza di appello di Strasburgo sul Crocifisso, è la giusta reazione al
prematuro ( ed incauto!) canto di vittoria seguito alla sentenza di primo grado.
Che si debba fare ironia su quella sentenza di appello siamo tutti d’accordo.
Caro Teo,che bello,una guerra una vittoria per il crocefisso.
La religione è una guerra? Tu sei un soldato?
Non mi hai ancora risposto sul meccanisno dell’ otto per mille .
Caro Teo
La “tua” sentenza, ha sentenziato che il Crocifiisso “non ha influenza” sugli alunni.
In pratica non serve a niente !
Se per te va bene, fgurati a noi !
🙂
Ma di che hai paura TEO? Pensi che se il pagamento delle imposte a favore della tua chiesa non fosse “obbligatorio” i fedeli non scucirebbero un centesimo?
O forse che il 98 percento e sciufla di credenti si riveli un filino più esiguo?
l’8×1000 non è obbligatorio, ma una libera scelta dei cittadini. Perchè falsificare sempre la realtà?
nel tuo mondo parallelo quindi si può scegliere se dare l’8xmille o se tenersi quei soldi per sé?
mi sa che quello che dice falsità sei tu. non che la cosa stupisca qualcuno
ma no, intendeva dire che l’8×1000, proposto così come lo sta descrivendo è una falsità, quindi perché continuare?
giusto, no? 😀
Teo hai paura che senza i soldi la tua chgiesa non sopraviva?
La tua paura è giustificata e ti capisco.
Comunque io scelgo Valdese, il male minore .
TEO
l’8×1000 è obbligatorio invece: sei obbligato a dare i tuoi soldi ad una chiesa: o alla chiesa cattolica, o allo stato che li dà automaticamente alla chiesa cattolica o ad un’altra chiesa.
perdipiù viene davvero poco pubbliczzata la cosa, così la gente che non vuole dare i soldi a nessuna chiesa pensa che basti darli allo stato o non mettere preferenze. senza sapere che entrambe le opzioni significano praticamente dare quei soldi alla chiesa cattolica, grazie al modo in cui è stata strutturata la cosa
ci rendiamo conto? tasse di religione nel terzo millennio! 🙁
sarebbe così semplice: che siano le chiese ad esigere la contribuzione dei loro fedeli, e chi non contribuisce (potendolo fare) non sia considerato fedele di quella chiesa
Potrebbe avere ragione, a condizione che non vada a fare il turista visitando alcuni momunmenti, tra i quali le chiese. E a condizione che lo stato non paghi nemmeno la laicità come filosofia.
Che cosa sarebbe la laicità come filosofia? la laicità è semplicemente la condizione in cui si pone uno stato che non fa favoritismi ad alcune congregazione religiosa punto.
Questo è un paradosso, che dimostra come per molti non è chiaro il termine laicità.
Che vorrebbe dire, riformulandola:
“La lega arbitri per essere imparziale non deve concedere favoritismi a una tifoseria in particolare, nemmeno a quella che sostiene l’imparzialità della lega arbitri”
ecco, nulla.
Qualcuno potrebbe dare lumi su questa bizzarra imposta ecclesiastica elvetica: chi prende i soldi? chi controlla la loro spesa, visto che si tratta di una imposizione fiscale e non di un atto di liberalità?
L’imprenditore nel 2005 ha ricevuto due conti da 545 e 99 Euro rispettivamente per la chiesa cattolica e quella protestante ed ha iniziato la causa.
La tassa ha subito delle modifiche come riscossione dal 2005 e rappresenta la voce principale delle entrate delle chiese: complessivamente equivale a circa 250 milioni di franchi. Non è legata all’appartenenza ad una chiesa.
Solo il 17% del totale delle entrate della chiesa cattolica è legata ad attività umanitarie.
http://www.hls-dhs-dss.ch/textes/i/I26203.php
Interessante l’affermazione:
Tali tributi, riscossi presso i membri delle stesse Chiese e spesso anche alle persone giur. (Chiese cantonali), vengono raccolti senza la garanzia di una contropartita.
http://www.rkz.ch/upload/20100104142828.pdf
@ Roberto V
Che vuol dire:
Solo il 17% del totale delle entrate della chiesa cattolica è legata ad attività umanitarie.
presumo piuttosto:
Solo il 17% del totale delle USCITE della chiesa cattolica è legata ad attività umanitarie.
GIUSTO?
Si, la frase non era chiara. Nel 2° link riportato vedi la distribuzione dettagliata delle uscite della chiesa cattolica svizzera.
In Svizzera sono tenuti a versare la tassa di culto sia le persone fisiche (tu e io per es.) che le cosiddette persone giuridiche (enti, imprese, ditte ecc.).
Effettivamente è una cosa che non ho mai capito (la storia delle persone giuridiche). Comunque le persone fisiche possono rifiutarsi di pagare questa tassa: basta fare la crocetta nella rispettiva casella nella dichiarazione dei redditi (“non soggetto alla tassa di culto”), col che si attesta di non appartenere alle sette riconosciute dallo Stato e per le quali lo Stato raccoglie gratuitamente queste imposte. In alcuni cantoni si richiede un atto di apostasia formale (ma basta una letterina alla parrocchia in cui si comunica di non voler fare più parte dell’associazione).
La storia delle persone giuridiche non l’ho mai capita bene. È una tassa inventata dallo Stato e/o dalle Chiese per far soldi e a cui le persone giuridiche si sottoponevano bon gré mal gré.
Trovo però strano che non possano sottrarsi all’obbligo come le persone fisiche. M’informerò.
che vi dicevo qualche giorno fa? la svizzera è un “paradiso”fiscale, una confederazione di staterelli(cantoni) che (mal) si sopportano, multilingue ma,si parla tedesco quasi ovunque,retto sa millenni da una coalizione (concordanza) ta conservatori oltranzisti(udc) razzisti nazionalisti-il partito plr (liberali radicali!!!!) e socialisti che fingono di combattersi ma poi una sintesi per dividersi il malloppo la trovano sempre. non credo che l’IMPRENDITORE sia interessato alla battaglia democratica, ma molto alle sue tasche
Anche se fosse un bigotto sfegatato ma non volesse dare soldi alla chiesa, mi pare legittimo.
@ emmebi
non è rilevante se lo fa per il principio o per risparmiare, ha ragione e stop
Concordo con chi scrive che questa tassa svizzera per cattolici e protestanti è un pizzo. E’ persino peggio dell’8×1000 nostrano perchè almeno con quello scegli a chi dare i soldi. Ma del resto cosa aspettarsi da un paese che ha dato il voto alle donne solo nel 1971?
scegli relativamente, dato che sei sempre costretto a darli a una confessione religiosa e nel caso dovessi darli allo stato, sai che saranno girati ai cattolici.
se fosse come in germania (credente? paghi la tua religione. non credente? non paghi niente) sarebbe meglio
Credo vi sia giunta notizia che anche gli adoratori di Belzebù hanno chiesto di fare un’intesa con lo Stato italiano e di accedere quindi al finanziamento dell’8×1000.
Ciò faciliterà la vostra scelta.
non penso, dato che belzebù è comunque roba vostra.
forse ti sfugge che così come siamo atei nei confronti delle divinità, lo siamo anche nei confronti dei loro antagonisti.
Vero, fanno risaltare meglio la sobrietà dei Valdesi.
Non credo caro TEO, belzebu è fluffa esattamente come tutto il resto.
l’unico idiota che crede a belzebu qui sei tu
hai fatto anche la rima, teo sarà contentissimo 😆
Anche il Diavolo ha i suoi diritti,piantatela, facile dare la colpa a chi non si può difendere.
E QUALE E’ LA DIFFERENZA ?
Belzebub Mi pare fosse il dio delle mosche, dio fastidiosissimo, ma mai quanto il vostro dio geloso millantatore di stragi nella bibbia, vero ispiratore e bandiera di stragi da 2300 anni in nome del dio unico.
Allepoca di Belzebub era dio dei Vulcani ed eruttava sia prodotti laviici sia feci sulle sue pecorelle sgarranti ma sempre beotamente adoranti.
Insomma 2 personaggi fantasia dell’eta’ del bronzo, di cui il peggiore trasposto nella realta’ e’ certamente il tuo, manuali di storia alla mano, ed evidentemente non per colpa sua ma per quella di teopitechi come te.
sia kaworu che teo dicono cose interessanti penso che la questione vada approfondita e quantomeno girata al legislatore. mi spiego: perchè se uno è un seguace di belzebu non puo sostenerlo come fanno i seguaci di …….
dio(?) non mi vien nient’altro; o meglio perchè, come in germania ognuno sostiene chi cavolo vuole, anche nessuno, perchè no? dover essere obbligati a scegliere a chi girare l’otto per mille e sapendo che poi (GIRA E RIGIRA) vanno comunque lì. me le fa proprio girare
Sono sicuro che molti dei miei soldi vadano usati per finanziare la presenza di italiani in zone di guerra, o per pagare auto blu (e non so cosa altro) ai politici. Io- come molti italiani- non sono certo d’accordo. Non credo però di poter decidere da me le mie tasse e come si devono usare…purtroppo.
Le parole “TASSA OBBLIGATORIA ALLA CHIESA” o anche “COSTRETTO A PAGARE IL FINANZIAMENTO ALLA CHIESA”, mi mettono i brividi. E’ un chiaro sopruso delle legge sulle spalle di chi non crede o di chi non darebbe il becco di un quattrino ai ciarlatani. Non ci siamo! Strasburgo dovrebbe intervenire in modo da ristabilire il principio di Ugualianza.
lui è un teologo, e come tale è abituato a mistificare la realtà e confondere le acque 😉
insomma, la disonestà intellettuale in persona. che vuoi farci…
Invece noi in Italia siamo costretti a finanziare alla i partiti, i giornali politici, radio radicale ecc, che sono il vero regno dei ciarlatani!
…Con me mangi poco TEO. 😉
Potresti anche morire di fame, caro il mio troll.
teologo
perchè, la chiesa è una branca delo stato?
credo che ti sfugga (per malafede?) una differenza davvero fondamentale tra le due cose.
le tasse servono per finanziare lo stato (che è a servizio di tutti i cittadini e tutti i cittadini fanno parte dello stato), non associazioni ad esso esterne (di cui non tutti i cittadini fanno parte e non è al servizio di tutti i cittadini). a meno che non siano specificatamente solo i membri di tali associazioni a pagarle.
nightshade
forse confondi chiesa e vaticano. asscociazioni in italia esterne allo stato italiano non credo che ve ne siano. comunque non ti dò torto di princpio sul fatto che siano pagati dai cittadini sono i servizi che usufruiscono.
infatti dicevo che non vedo perchè essere costetto a pagare con le mie tasse servizi che non mi toccano: partiti che non voglio votare, guerre che condanno, finanziare sport che non pratico e non mi interessano, musei che non visito, corsi di studio che non frequento, ricerche scientifiche di cui non mi avvantaggio, centri di assistenza e cura per cani che non ho..ecc.. se poi invece riconosci a queste iniziative un valore culturale che si riflette indirettamente su tutti, allora forse (forse! ) il tuo ragionamento si potrebbe applicare analogcamente alla dimensione religiosa e alle relative agenzie.
In Svizzera queste imposizioni sono molto differenti da Cantone a Cantone: in Ticino per esempio la tassa di culto non è applicata se non in comuni bigotti dove dominano i PPD, una specie di democrazia cristiana per intenderci. La tassa è facoltativa! In pochi Cantoni la tassa è obbligatoria e se lo è, è applicata solo a chi appartiene a una chiesa.
In quanto alle affermazioni di emmebi e di giulio, calma con le sentenze! Prima di sparare bordate dovreste conoscere un pò meglio la storia della Svizzera e ciò che succede.
Quindi bando agli stereotipi. Comunque grazie, vi ammiro sempre per i vostri commenti!
Insomma per il teopiteco Teo i non credenti debbono finanziare le ubbie dei credenti esattamente come per gli islamici i dhimmi cristiani ed ebrei debbono finanziare con una tassa speciale onerosa e vessatoria pagata solo dai dhimmi cristiani ed ebrei e con umiliazione programmatica voluta, studiata e specificata da Corano e sharia.
A questo punto domando a Teo
Ma sei sicuro di essere distinguibile da un islamista, per prepotenza e parassitismo?
Per me non lo sei.
Con una scusa per gli islamisti, il loro ambiente.
Tu invece sei nato in un ambiente piu’ civile, ove solo le gerarchie della tua religione che ci mangiano e una fetta minoritaria delle pecorelle di quei famelici pastori approvano una simile ingiustizia.
Però la chiesa cattolica è una ricca e potente multinazionale economica, uno dei principali operatori economici in molte nazioni, un importante datore di lavoro, proprietario (o con partecipazioni) di banche, assicurazioni, industrie, terreni agricoli, un notevole patrimonio immobiliare. Quindi c’è molta gente che vive bene con una chiesa così (vedi CL in Lombardia) ed ha quindi tutto l’interesse che venga mantenuto lo status quo. Spesso ci si concentra troppo sugli aspetti filosofici e culturali dimenticandoci di quanto importante invece sia l’aspetto politico ed economico che permette di spiegare molte cose. Un’erosione del potere politico ed economico della chiesa è uno svantaggio pratico per certe persone.