Premio Templeton assegnato a un astronomo: è battaglia fra scienziati atei

John Templeton (1912-2008), nato americano e divenuto cittadino britannico (e delle Bahamas) e insignito del titolo di baronetto, dopo una carriera prodigiosa di investitore che lo portò ad accumulare un’enorme fortuna, ne destinò una gran parte alla fondazione e al premio che portano il suo nome. Lo scopo del premio è di favorire la ricerca e il progresso spirituale dell’umanità. «Vogliamo diffondere la persuasione che nessuno ha mai afferrato un centesimo di quanto può conoscersi circa la realtà spirituale. Perciò incoraggiamo l’uso del metodo scientifico, che è stato così produttivo in altri campi, per scoprire la realtà spirituale». Parole, queste, di un fedele presbiteriano, che conduceva una vita modesta e riservata.
Il premio d’un milione di sterline è stato assegnato quest’anno all’Astronomo Reale Lord Martin Rees, figura di grande prestigio per i risultati raggiunti in cosmologia. L’origine del premio ha però urtato la sensibilità di molti scienziati britannici, atei convinti, che vedono in esso un tentativo di comprare persone di spicco nel mondo accademico, inducendole a un atteggiamento conciliante verso la religione.
Il sito del Guardian ha dedicato tre articoli alla notizia e ai commenti e pubblica un’interessantissima intervista col premiato. Al feroce attacco di Dawkins – che lo chiama un Quisling compiacente – Rees, anch’egli ateo, risponde con mite modestia di dar valore alle tradizioni sostenute dalla Chiesa anglicana o da altre fedi e di partecipare raramente ma con piacere ai riti. Altri scienziati, come il biologo Jerry Coyne e il chimico Sir Harry Kroto, vedono come del tutto inconciliabile la scienza con la religione e abietto l’operato della fondazione Templeton nel suo tentativo di istillare valori religiosi nella scienza.
Nell’intervista Lord Rees chiarisce la sua posizione. Egli vede il pericolo del fanatismo e del fondamentalismo e contro questi mali ritiene che occorra avere tutti gli alleati che si possono trovare. Del proprio lavoro dice di dedicarsi attualmente alla ricerca dei pianeti fuori del sistema solare ma di considerare prematura la questione se vi sia vita su di essi, fino a che non sarà chiarita l’origine della vita sulla Terra. Circa le motivazioni che trova nel suo lavoro di scienziato, dice che stanno nello sforzo di arrivare alla comprensione dei fenomeni naturali: negli ultimi vent’anni s’è scritto un capitolo straordinario nella storia della cosmologia, cui lui stesso ha contribuito; e la maggior soddisfazione è nel partecipare a un dibattito che arriva a chiarire alcune questioni ma solo per porre altre domande che vent’anni prima non si sarebbero neppure immaginate. D’altro canto la fortuna d’essere stato parte di questo sviluppo della scienza è pari a quella d’essersi occupato d’un argomento che sviluppa idee che possono essere esposte e risultare interessanti anche al di fuori del loro ambito ristretto. Lord Rees è stato tra i primi ad appoggiare la teoria del Big Bang, traendone le conseguenze ed estendendone la portata e vede l’interesse d’una scienza speculativa che possa predire l’universalità della natura al di là del nostro universo, ma preferisce dedicarsi a questioni più direttamente legate alle osservazioni.
All’argomento ha dedicato un articolo la sezione di scienza dell’Independent: vi si mette in evidenza la difesa che Lord Rees fa della fondazione Templeton, la quale dà sostegno a molti progetti scientifici e a istituzioni rispettabili, come l’università di Cambridge. Nella scelta d’uno scienziato come lui, privo di fede religiosa, la fondazione dimostra la propria apertura culturale; Rees si dice per altro sorpreso, ma molto onorato, vedendosi entrato a far parte di una schiera che comprende altri sei membri della Royal Society.

Ermanno Morgari

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115 commenti

Federico Tonizzo

“Altri scienziati, come il biologo Jerry Coyne e il chimico Sir Harry Kroto, vedono come del tutto inconciliabile la scienza con la religione e abietto l’operato della fondazione Templeton nel suo tentativo di istillare valori religiosi nella scienza”.

Concordo.

Stefano

@ Federico Tonizzo

Francamente le risposte di Rees si possono sintetizzare in: ragazzi, mica posso sputare sulla mano che mi porge da mangiare!

kleber al salim jones

E’ una pecora che torna all’ ovile! A capito il valore superiore della dimensione spirituale di fronte a quella matteriale.

FSMosconi

Tu invece non hai capito il valore della grammatica (“Ha” non “a”) e dell’ortografia (“materiale” non “matteriale”).
Chi scrive e/o parla male, non si può pretendere che pensi bene…

kleber al salim jones

Mosconi non essere pignolo, vieni tu a parlare la mia lingua, ketzy!!!

Federico Tonizzo

Che impressione 😯 : i cristiani sono contenti di definirsi “pecore” 😆

P.C.

@kebler Scusa, ma è “tornato” in cambio di un milione di sterline, non mi pare sia proprio la stessa cosa che aver “capito il valore superiore della dimensione spirituale”…

FSMosconi

@Kleber

Mi spiace, non stupro l’italiano…
Piuttosto comprati un voabolario. E usalo.

fab

lòeber, da quando in qua “spirituale” è sinonimo di “pecuniaria”?

P.C.

Non avevo ancora letto il tuo commento e ne ho fatto uno simile, scusa…
Non si potrebbe mettere un bottone per cancellare i propri commenti?

fab

Tranquillo, repetita juvant, soprattutto per i duri di comprendonio o per quelli secondo cui “se sono in tanti a dirlo, dev’essere vero per forza”.

Francesco

Quindi se Dawkins guadagna un sacco di soldi con libri e conferenze contro la religione va bene, però se una fondazione si impegna a mostrare che scienza e religione stanno bene insieme, allora si tratta di tentativi di corruzione di scienziati. Molto logico il vostro discorso, come no. Ma davvero voi sareste razionalisti? Allora io dico che anche la UAAR tenta di comprarsi gli studenti offrendo il premio di laurea.

Francesco

Cambiare nick prego esiste gia’ un Francesco inscritto al forum con questo nick e’ sono io.

Sai

Al Francesco cattolico.
Ma non avevi detto che non avevi bisogno di cambiare nick perchè qui non ci saresti venuto più?
Il sito fa schifo, gli utenti fanno schifo, tu non ci vuoi venire, ma comunque sei sempre qua?

Abbi un po di carità cristiana e cambia nick in Francesco C.
(Dove “C” sta per cattolico, o altre parole con quella iniziale)

serlvrer

Darkins i soldi li guadagna perché c’è gente che compra i suoi libri, non perché ci sono organizzazioni che glieli regalano, se dovete argomentare per paragoni almeno siate logici.

Francesco

Come tu dici che Rees parli bene della religione solo per avere i soldi della fondazione, io dico che Dawkins scrive i suoi libri solo per guadagnarci senza credere veramente a ciò che scrive. E anche la UAAR si compra gli studenti con il suo premio di laurea.

Francesco

Ovviamente dico questo solo per dimostrare l’assurdità delle vostre accuse che vi si potrebbero tranquillamente rivolgere contro.

Francesco

a Francesco

Ma hai letto quello che scritto prima? Cambia il nickname.

Francesco

(correggo)
a Francesco

Ma hai letto quello che ho scritto prima? Cambia il nickname.

Francesco

Obbligami!

Voi state mettendo in dubbio l’onestà di Rees senza alcun motivo, solo perché non siete d’accordo con le sue idee

serlvrer

Cioè Darwins sarebbe una sorta di credente che fa finge di essere ateo solo per far quattrini, direi che è molto poco da credente come comportamento in tutti i modi.
Ma sei in grado di fare obiezioni sensate?

Francesco

Dawkins potrebbe benissimo essere indifferente alla questione e scrivere solo per convenienza economica. Rees invece sarebbe un ateo che scrive bene della religione solo per quattrini? Sei in grado di fare accuse sensate? Che elementi hai per mettere in dubbio l’onestà intellettuale di Rees? Nessuno! Accuse gratuite. E la UAAR la smetta di comprarsi studenti con il suo premio di laurea allora.

serlvrer

(2) C’è una piccola differenza: la nostra accusa come ipotesi di fondo ha un senso, la tua è semplicemente illogica nella sua stessa ipotesi.

serlvrer

Se darwink fosse indifferente in tutti modi non sarebbe in mala fede né contraddittorio in ciò che fa, Reeks sì.
Quattro studenti fino a prova contraria, non contano niente sul piatto della lotta di chi vuole far credere che scienza e fede siano conciliabili. Continui ancora a ribattere in maniera illogica.

Francesco

Chi era Odifreddi prima di scrivere i suoi ridicoli libri? Nessuno. Quindi io dico che non ci crede veramente a quello che scrive, ha solo trovato il modo facile di fare soldi e farsi conoscere. E’ la stessa cosa. Voi state mettendo in dubbio l’onestà intellettuale di una persona senza alcun motivo. E ripeto. Io potrei dire che gli studenti che premiate, scrivono ciò che vi piace solo per ricevere il vostro premio. Il discorso è perfettamente simmetrico. Accusate Rees senza elementi? Perfetto, e io accuso voi.

serlvrer

Veramente sia Odifreddi che Darwink avrebbero molto più da guadagnarci appecorizzandosi alle teorie care al vaticano, otterrebbero molti più soldi e incarichi di prestigio, chessò, come una bella vicepresidenza del CNR. Invece al confronto si può dire che al limite vivacchiano; e poi in tutti i modi sarebbero disonesti solo se fossero credenti.
Quanto agli studenti può anche essere, ma valgono comunque le stesse osservazioni di prima: i riconoscimenti dell’Uaar contano poco, e se non sei ateo ma credenti ci rimetteresti davvero tanto.

Francesco

Che elementi avete per mettere in dubbio l’onestà intellettuale di Rees? Tutti quelli che ricevono un premio per ciò che fanno, dicono o scrivono sono sospettati di essere disonesti? L’unica prova contro Rees è il vostro pregiudizio. Alla faccia del razionalismo di cui tanto vi vantate.

Francesco

Odifreddi vivacchia? Probabilmente tu non sai bene il potere che attualmente ha Odifreddi nell’editoria italiana.

serlvrer

Se uno è ateo e prende premi da una istituzione religiosa gli elementi per mettere in dubbio la sua onesta intellettuale ci sono tutti, cosi come, ad esempio, ci sono per un Cacciare che si dice ateo e poi slinguazza sempre i fondoschiena vaticani e appoggia le tesi della chiesa.
Che potere avrebbe nell’editoria italiana Odifreddi, non mi sembra né che possa imporre la pubblicazione dei suoi libri né che possa censurare quelli dei suoi avversari, semplicemente trova editori disposi a pubblicarli perché, li si condividano o no, vendono, tutto in linea con una banale economia di mercato.

Francesco

per Francesco che non vuole cambiare nick

Se ti riferivi a me quando hai scritto “obbligami!” sappi pervertito che e’ meglio che te ne vai ha farti obbligare qualcosa dal tuo papa che e’ lui e’ abituato a fare certe cose,
al limite dovrebbe essere la tua educazione ad obbligarti a farlo per non parlare di quella tanto decantata (da voi) carita’ cristiana sei solo un cafone e maleducato.
E cambia nick.

Stefano

@ Francesco cattolico

Non posso fare a meno di notare e farvi notare quanto valgano le vostre parole.
Tu ed enrico avete detto in passato che non vi sareste più fatti vedere.
Senza contare quelli che cambiano continuamente nick per dire le medesime fesserie.
E ora avanti con le scuse, attività in cui eccellete.

Stefano

@ Francesco cattolico

Ma l’hai letto il contributo di Rees alla “spiritualità”?
E se fosse così importante, perché mai Rees dovrebbe essere ateo?
E poi ateo ma attratto dalla religione perché gli piacciono l’architettura delle cattedrali e i cori religiosi. Urca! Questo non è né carne né pesce.
Non è mica che perché uno è ateo ha sempre ragione.
Ha ragione se ha ragioni. Altrimenti ha torto.

La critica di Dawkins non riguarda il fatto che abbia fatto un sacco di soldi con un suo libro. Lo fa anche Dawkins. E tu o io lo faremmo se scrivessimo libri.

La critica deriva dall’aver accettato il premio (un milione di dollari, mi rendo conto che la tentazione è molta) offrendo il fianco a possibili – in effetti attuali – sfruttamenti apologetici della cosa. Infatti lo stai facendo tu. Punto.

Francesco

Discussioni inutili. La ragione voi l’avete abbandonata da tempo. D’altra parte da persone che accettano il “Nulla come possibilità” (per citare un recente testo comparso qui) che altro aspettarsi.

Luciano Volpato

E’ più razionale aspettarsi il “nulla come possibilità” che le favole nell’aldilà. Del resto, cosa aspettarsi da chi crede nelle favole. Il nulla, appunto.

kleber al salim jones

Mi vien da dire, senza voler offedere, che il nulla lo sprimentate già nell ‘aldiqua!!

FSMosconi

@Kleber

E dove avresti ottenuto questa incredibile Gnosi, mioc aro? dalle tue sensazioni, unico tuo metro di giudizio?

Stefano

@ Francesco

La ragione voi l’avete abbandonata da tempo

Se fosse vero comunque da meno di 2000 anni. E in minor grado di chi crede a parti virginali, ascensioni da 007, camminate sull’acqua, moltiplicazioni di pani e pesci, trasformazione di acqua in vino e vino in sangue e via fantasticando.
Credo tu sia in forte debito di razionalità, quindi non ti puoi permettere seriamente queste uscite. Se non hai altro taci.

P.C.

“D’altra parte da persone che accettano il “Nulla come possibilità” (per citare un recente testo comparso qui) che altro aspettarsi.”
Sai, ti consiglio di leggere qualche libro di Neurologia, magari con qualche descrizione delle conseguenze di traumi cerebrali, giusto quanto basta per capire che tutto fa pensare che, effettivamente, il nulla sia la possibilità più plausibile…

Alien

Il fatto che uno scienziato parli di fede non significa affatto che scienza e fede siano compatibili. E in realta’, non lo sono affatto.
Alla base della scienza c’e’ il rifiuto della teleologia, cioe’ il presupposto che i fenomeni naturali non abbiano alcun fine. Infatti, la scienza non vuole (e non puo’) analizzare i fenomeni soprannaturali, in quanto questi presuppongono interventi con fine (de Mattei insegna….).

Bisognerebbe quindi leggere Popper, quando discute del “problema della demarcazione”. L’epistemologia della scienza, la sua autodisciplina, deve distinguere nettamente tra fisica e metafisica. La colcnusione quindi e’ una sola: o hanno ragione quelli come Rees, o hanno ragione quelli come Popper. Io opto per il secondo, naturalmente, visto che altri optano (soprannaturalmente) per il primo.

POPPER

Bravo Alien, propongo una lettura breve ma significativa sul tema della demarcazione,
cioè “Le fonti della conoscenza e dell’ignoranza” K.R.Popper, Ed. Il Mulino, o se ci si vuole impegnare più approfonditamente, c’è “La logica della scoperta scientifica” dello stesso K.R.Popper. Ed. Einaudi.

Ribadisco l’importanza del problema dell’induzione, ovviamente K.R.Popper preferiva il metodo deduttivo, ma io ritengo che si debba riflettere molto anche su come si è indotto spesso ad asserzioni generali (positivisti e dogmatici) senza sufficienti asserzioni particolari, cioè, senza avere sufficienti studi e ricerche dettagliate su fenomeni inspiegabili per la scienza e che i credenti traducono in “miracoli”, ovviamente non falsificabili, ma vero che la scienza ufficialmente non si occupa dell’esistenza di Dio o della sua inesistenza.

Alcuni rami della scienza sono stati occupati da credenti, di cui conosciamo l’abuso ultimamente nell’avvallo dei miracoli e dei fenomeni mistici, per esempio la scienza piegata alla religione ad ammettere valori universali imprescindibili come asserzioni generali da accettare così come sono senza disctuterli ulteriormente.

Ecco il problema della demarcazione senza entrare troppo nei dettagli tecnici:

Fare delle ipotesi con formulazione di tesi e teorie logiche e poi dimostrarle non è metafisico, se queste seguono rigorosamente dei criteri epistemologici, si possono scegliere metodi di ragionamento sia deduttivi che induttivi, l’importante è che non si sia dogmatici, perchè è necessaria la falsificazione sia delle ipotesi che delle tesi e delle teorie, non è ammesso nella scienza ufficiale che vi sia qualche teoria dogmatica e indiscutibile, anche se al momento può essere valida e dimostrabile e dimostrata, per esempio, la Teoria dell’evoluzione è dimostrabile e dimostrata ampiamente ma non è un dogma di fede per nessuno di noi atei, non è una religione degli atei questa evoluzione e Darwin non è il nostro dio, è stato uno scienziato molto intelligente, intuitivo e geniale a modo suo, ma era un uomo in carne ed ossa, con i suoi successi e insuccessi, così si può dire dlela teoria del Big Bang e dei Buchi neri, teorizzati da Stephen H. e dimostrati ultimamente da molti osservatori astronomici e astrofisici.

Qualcuno mi ha detto: la legge sui vasi comunicanti è un dogma in un certo senso perchè è vero e incontestabile, io ho risposto, “non sei in grado di interpretare le leggi scientifiche, stai solo pensando in modo metafisico mentre invece necessiti di un linguaggio scientifico, la legge sui vasi comunicanti è semplicemente una realtà fisica evidente e applicabile, non una fede scientifica indiscutibile.

Vedi come alcuni credenti non riescono a rispettare questa demarcazione anche nella loro dialettica di tutti i giorni? Sono superficiali nelle loro metafisiche interpretazioni dei fenomi scientifici, con la loro fede pretendono di inoltrarsi in apetti scientifici in cui ci sono linguaggi precisi e deontologici, non certo da asservire alle dialettiche della teologia e della fede dei “sempliciotti e bamboccioni puerili” che van dietro a Mediugorie e alle trasudazioni degli altari o a cui far credere miracoli.

Come si può ragionare con questi credenti puerili quando ti rispondono che dio è dietro a tutti i fenomeni universali e naturali? Non si rendono conto che loro sono ancora alle elementari, ma tutttavia pretendono già la laurea in scienze.

kleber al salim jones

Alien non hai capito un ketzy! L ascienza non presuppone il rifiuto della Teologia ma vede nelle leggi e nell’ ordine della natura e del universo l’Opera del Creato. Chi è nato per primo phenomeno?

serlvrer

“vede nelle leggi e nell’ ordine della natura e del universo l’Opera del Creato” mi sa che a scuola hai salto qualche lezione, sempre che tu ci sia mai andato.

kleber al salim jones

Haa! Allora tu sai come è stato creato l’universo? Spiegamelo con sicurezza senza tirar fuori stravaganti teorie. Rimango in attesa!!!

bradipo

stavolta salim ha ragione… per spiegarne la creazione fin’ora son state tirate fuori solo stravaganti teorie.

Per fortuna gli scienziati si limitano a cercarne di capire il funzionamento e la storia.

bardhi

@ kleber al salim jones, dato che ti piace molto la parola creato/creare, “spiegamelo con sicurezza senza tirar fuori stravaganti teorie” chi ha creato colui che ha creato l’universo?? il fatto che tu non riesci a concepire l’universo senza creazione è solo un tuo problema. È gia che ci sei dimostri “con sicurezza senza tirar fuori stravaganti teorie” chi ha creato l’universo.

kleber al salim jones

Lo sai chi ha creato l’universo ma ne hai paura di ammetterlo.

serlvrer

Hai saltato qualche lezione perché non sai nemmeno di che cosa si occupa la scienza, se è per questo ci sono tante altre cose che la scienza al momento ma non ha spiegato ma non è certo questo che rende più credibile il tuo dio tabbabuchi

kleber al salim jones

@server

Come ho già repplicato in post precedenti, la scienza è conoscenza non creazione. Lo scienziato è un curioso ostinato che per forza e tenacia scopre i meccanismi dei fenomeni naturali. Lo scienziato non è un essere superiore, non è più di un infermiere o di un muratore. Anzi, chiunque può fare scoperte ed invetare cose. Il succo è: cosa si scoppre o si inventa se nono c’è niete (il nulla tanto per intenderci)? Se si scoppre il segreto di un fenomeno naturale, sto fenomeno preesisteva, corretto o falso? Si guadagna il titolo di scienziato chi per primo svela il segreto del fenomeno e di Creatore chi ha creato il fenomento, giusto?

FSMosconi

@Kleber

La tua disonestà intelletuale lascia spiazzati, sul serio: dimmicome si può fare un discorso serio partendo da basi neutre se prendi già come presupposto la creazione? E allora dimmi: chi ha creato il creatore?

kleber al salim jones

Non ho capito, rispondete alla mia domanda con una domanda? Tirate fuori i Vs. guru che con certezza sanno cos’è successo 5×10^9 di anni fà e rispondete senza indugi alla mia domanda. COME SI E’ FORMATO L’UNIVERSO!!! KETZY!!

bradipo

un attimo che riavvolgo il nastro… che minuto ti interessa esattamente?

Stefano

@ kleber

COME SI E’ FORMATO DIO? KETZY!!

Kleber, spiegare significa rapportare lo sconosciuto al conosciuto, qualcosa che non si sa come funziona a qualcosa che si sa come va.

In che modo dio può essere una spiegazione dell’universo se è più complesso dell’universo e non ne pretendi spiegazione?

Ora, mi chiarisci in che modo creare dal nulla (?) da parte di uno spirito (?) possa costituire una spiegazione?
Perché lo hai deciso tu?

Pietro

Perché l’Universo dovrebbe essersi “formato”? Non potrebbe semplicemente essere sempre esistito, pur in continua trasformazione?

bradipo

@Pietro… o a chi ne sa di più in materia

Chiedo lumi su eventuali pubblicazioni scientifico-divulgative in merito, visto che mi sembra un approccio interessante mi stavo giusto chiedendo dove trovare qualcosa di serio e senza misticismi sull’argomento.

giordanobruno

@ Pietro

L’universo, questo ormai è assodato, deriva dal Big Bang, che è una singolarità. Chiedersi se la materia e lo spazio-tempo esistessero anche prima di questa singolarità non ha senso scientifico: è solo una metafisicheria. Essendo stato una singolarità, il Big Bang ha distrutto IRREVERSIBILMENTE ogni informazione che eventualmente lo ha preceduto.

Prova a fare da te questo semplice esperimento. Prendi un foglio di giornale: esso contiene una certa quantità di informazioni, che sono le notizie di cronaca riportate su di esso. Adesso brucia questo foglio di giornale: puoi imprecare quanto vuoi, tutte le informazioni sono andate irrimediabilmente perdute. Ricorda sempre che in fisica vige il principio di conservazione dell’energia ma non quello di conservazione dell’informazione.

kleber al salim jones

Se bruci il giornale esisrono le matrici che lo hanno stampato. Perciò ci sarà da qualche parte in uno spazio n-dimensionale un deposito di informazioni. Quanto al boghibong, è una teoria stravagante, una favola scientifica che non potrà mai essere dimostrata. Adirittura la scienza è divisa con chi sostiene che l’univarso è in espansione e chi invece sostiene il contrario. Lo stesso Einstein ha dovuto inserire una costante arbitraria nella teoria della relativita generale o ristretta non ricordo bene, detta cosmologica, per far quadrare i conti. Percio rimane una teoria, una favola scientifica. Quanto alla singolarita, è un bel esercizio mentale pensare che tutta la materia del universo, compresa quella oscura, sia contenuta i un punto ultradenso che esplode ad un certo momento sotto il suo proprio peso gravitazionale producendo tutto loscenario che conosciamo compresi noi stessi. E al di là di questo puntu cosa c’è? Spazio o il “nulla” come si sosteneva in un blog precedente. E’ ovvio que questo punto era ospite di un hipersazio metafisico incompreensibile per la nostra mente “geniale”!

bradipo

Il fatto che kleber non si riesca a immaginare un universo senza creatore mi fa pensare che potrebbe essere proprio questo il limite oltre il quale collocare la “trascendenza”…
Cosa c’è oltre, prima, o fuori da qualunque limite dell’universo creato?
L’universo che non ha bisogno di creazione per essere spiegato.

In qualche modo quadrerebbe, e Occam ne sarebbe entusiasta 😀

giordanobruno

@ kleber al salim jones

Caro il mio testa-di-ketzy, intanto ti faccio sapere che la costante cosmologica si trova nella teoria della relatività generale. Da quello che scrivi, e da come lo scrivi, si comprende benissimo che la tua cultura matematica e fisica è paragonabile a quella di una commessa della PAM. Evito pertanto di spiegarti i motivi per cui la teoria del Big Bang è oggi universalmente accettata in cosmologia.

Invece di ficcare il naso in argomenti che non sono di tua competenza, perché non ci parli di un certo cammelliere vissuto tanto tempo fa, il quale ebbe la visione mistica dell’arcangelo Gabriele che gli dettò i versetti di un certo libro sacro, dopo aver assunto una dose (forse eccessiva) di hashish? Pare che questo allucinogeno, fin da epoche remote, sia particolarmente amato dai beduini che vivono da quelle parti. Tu ne sai qualcosa?

P.S. Hai rinnovato l’assicurazione del cammello? Guarda che tra qualche giorno scade.

kleber al salim jones

Essere accettatta non vuol dire sia vera. Ripeto la tua scienza non potrà mai dimostrarla, sara la tua fede segreta.

FSMosconi

@Kleber

Invece la tua fede è e sempre sarà la tua disonestà intellettuale perhè parti già dal presupposto del “creato”…

Pietro

Se dovessimo partire dal presupposto che tutto ciò che esiste ha origine da un Creatore (o più di uno, perché no?), ne conseguirebbe che anche l’eventuale Creatore dovrebbe a sua volta avere un super-Creatore che lo ha creato… e così via.
E’ comunque necessario che qualcosa sia sempre esistito. Se qualcosa è sempre esistito, non c’è stata creazione.

Giulio

Voglio soltanto puntualizzare una cosa, sembra che molti ignorino il fatto che l’ambito scientifico e quello religioso sono completamente diversi, e lo dico da ateo, la scienza non necessita della religione, questa, a sua volta, può, anzi, deve, fare a meno della scienza altrimenti cesserebbe di esistere. Il premio Templeton è solo una gran buffonata, a che serve premiare uno scienziato che ha favorito il progresso spirituale dell’umanità ? Tanto varrebbe istituire un premio per lo scienziato che ha contribuito a demolire un dogma religioso ma che significato avrebbe una cosa del genere? Nessuno. Due parole su Dawkins, personaggio che io stimo molto, penso che se guadagna con i suoi libri c’è solo da esserne fieri, i suoi sono saggi scientifici estremamente interessanti e di scienza e razionalità, oggi più di un tempo, c’è gran bisogno soprattutto in Italia.

POPPER

L’origine del premio ha però urtato la sensibilità di molti scienziati britannici, atei convinti, che vedono in esso un tentativo di comprare persone di spicco nel mondo accademico, inducendole a un atteggiamento conciliante verso la religione.

Sono d’accordo, c’è in atto una sofisticata e raffinata dialettica (ma non chiamiamola logica) che pretende di conciliare fede e ragione, scienza e religione; lo stanno facendo in Italia e in altri paesi per convincere che la fede religiosa è anch’essa razionale, mentre invece è tenuta ad obbedire alle linee guida della propria religione di appartenenza, e fino ad ora non ci sono motivi teologici per giustificare anche le tendenze sincretiste della New Age, intendo per quelle persone che non si ritrovano più nelle religioni ufficiali ma ne adottano ugualmente le divinità in modo sincretista e fuorviante.

Questo premio deve rivedere le proprie finalità, almeno del Nobel sappiamo che nel caso della scienza è almeno obiettivo, mentre

“Al feroce attacco di Dawkins – che lo chiama un Quisling compiacente – Rees, anch’egli ateo, risponde con mite modestia di dar valore alle tradizioni sostenute dalla Chiesa anglicana o da altre fedi e di partecipare raramente ma con piacere ai riti. Altri scienziati, come il biologo Jerry Coyne e il chimico Sir Harry Kroto, vedono come del tutto inconciliabile la scienza con la religione e abietto l’operato della fondazione Templeton nel suo tentativo di istillare valori religiosi nella scienza.”

Rees è un ateo devoto ovviamente, vedo meglio la critica di Dawkins, di biologo Jerry Coyne e del chimico Sir Harry Kroto, Templeton è un premio anche a mio avviso molto scorretto se dato con la finalità di convincere le persone a fare capriole dialettiche per conciliare scienza e religione, alché ci rimanda alla quesitone epistemologica della non faslificabilità della teologia e della fede religiosa, quindi, che non ammette la mentalità della scienza, perchè non ammette dubbi e discussioni sull’esistenza di dio sulla validità della religione.

kleber al salim jones

Popper, la scieza è una disciplina come il cuoco, il giardiniere, il medico ed il pittore. E’ terrena non trascedentale. Di fronte a tante questioni non ha risposte da dare. In altre parole è monca come la ragione e la logika. La fede, per chi ce l’ha appaga tutto, porta in secondo piano le cose del mondo. Posso capire che da punto di vista della disciplina mestiere possa creare corporativismo, gelosie e diattribe. Ma il succo rimane lo stesso.

Andrea65

Abbi pazienza, ma sei completamente fuori strada.
Prima di tutto la scienza non ha la pretesa di spiegar tutto semplicemente perchè non conosce tutto, ma arrogarsi la pretesa di voler spiegare tutto, come hanno fatto per esempio i furboni che hanno inventato la Bibbia, dimostra in modo evidente quanto falsa sia la fede; io non so di quale dio tu parli in questo forum, ma il dio dei cattolici avrebbe detto che il Sole gira intorno alla Terra, e non invece come è nella realtà, la Bibbia inoltre dice che la Terra esiste da 6000 anni, cosa anche questa ampiamente dimostrata come falsa.
Inoltre dici che la fede appaga tutto, ma allora come spieghi che la maggior parte delle guerre tra gli uomini sono avvenute ed avvengono per motivi religiosi?
Che motivo avrebbero il mussulmano ed il cristiano appagati dalla fede per uccidersi a vicenda?
La fede al contrario di quello che dici tu, non appaga ma svuota, rendendo gli uomini peggio di bestie pronte a soggiogare ed uccidere il prossimo in nome della propria fede; ed ancora, al contrario di quello che dici a riguardo del fatto che la fede fa passare le cose del mondo in secondo piano, è proprio per le cose del mondo che si scatenano le guerre religiose, non per l’aldilà.

Ciao a tutti

POPPER

Sono d’accordo Andrea65 con quanto dici, non mi va di rispondere al troll, non merita che gli si risponda, ma comunque hai rispoto bene.

“Prima di tutto la scienza non ha la pretesa di spiegar tutto semplicemente perchè non conosce tutto, ma arrogarsi la pretesa di voler spiegare tutto, come hanno fatto per esempio i furboni che hanno inventato la Bibbia, dimostra in modo evidente quanto falsa sia la fede;”

Infatti, se tu provi a dialogare con i troll loro si sentono attaccati nella loro libertà religiosa, e se tenti anche epistemologicamente di discutere sulla loro religione ti dicono che l’assenza dei dubbi sul loro dio è sinonimo di grazia e verità, e ti rispondono che i dubbi non possono dare risposte razionali e la ragione ha bisogno di risposte per poter progredire, solo che per risposte lor intendono le verità assolute, non falsificabili.

Vedi un po’ tu Andrea65, ma gli hai già risposto in modo soddisfacente secondo me.

POPPER

serlvrer, hai visto? si e basta, le fantomatiche prove di Kleber non si disctutono. pazzesco, e queste sarebbero le prove?

kleber al salim jones

Mi ha chiesto se so dare qualche prova sull’ esistenza del trascendente, e io Le ho risposto per lappunto: Si.!! Dovevo scrivere righe e righe di cose incompreensibili e senza senso come fanno in tanti in questo blog?

FSMosconi

@Kebler

Non sono incomprensibili: sei semplicemente tu che non le leggi e non le vuoi leggere, e se lo fai non le vuoi capire.

serlvrer

#kleber: ma se la fede t’appaga così tanto e in maniera così totalizzante, com’è che sei ad esprimerti con così tanto livore su questo sito di atei? a me pare che invece ti costi tanta frustrazione perché vedi gente che la pensa diversamente da te e che lo esprime liberamente: capisco che per chi a una fede cieca in un qualcosa di indimostrabile sarebbe più facile vivere in un mondo dove tutti la pensano uguale perché almeno tutte le fatiche fatte sopportanti sacrifici irrazionali, rinunce insensate, perenni sensi di colpa – nonché bersi tutte sciocchezza propinate dal divino rappresentante in Terra – non vengono messe in crisi da persone che bellamenta se la spassano in vita, mentre tu ti sorbisci tutte le suddette bella cose nella (vana) speranza di una ricompensa postuma di cui finché sei qui non puoi aver certezza, se non nelle tue pie illusioni, ma comunque mi sembra un grande spreco di forse e di vita.

POPPER

“a me pare che invece ti costi tanta frustrazione perché vedi gente che la pensa diversamente da te e che lo esprime liberamente:….”

sono d’accordo, la loro incapacità di rapportarsi in modo adulta e razionale con noi è parte della loro profonda immaturità, la quale genera una sorta di frustrazione psicologica che li spinge a mettersi un gradino più in alto di noi, come su un pulpito da cui sentenziare su peccati e peccatori.

serlvrer

Secondo me la frustrazione psicologica non è data da una incapacità di rapportarsi, ma proprio dal modo di rapportarsi col mondo che la loro fede richiede: insomma se io credo fervetemene in una grandiosa ricompensa incerta e per meritarmela devo supportare grandi rinunce concrete, si capisce come già questo stato di privazione “volontaria”, seppur mitigato dal miraggio del ricompenso, crei di per sé una solida base di frustrazioni, se poi ci aggiungiamo che intorno ci sono persone che si godono la vita con ciò di cui invece loro si privano, il gioco e fatto.

nightshade90

se le nostre argomentazioni sono luoghi comuni, voi siete coloro che confermano tali luoghi comuni.

Daniela

un altro che si è venduto, tutto qui. Non sono rare persone così

corradoventu

scienza e religione non hanno nulla in comune, sono separate da un baratro, la scienza non può dimostrare l’inesistenza di dio, e neppure l’esistenza.
il principio di indeterminazione lo vieta.
“E se dio esistesse?” di Italo Mazzitelli esamina il problema dal punto di vista della scienza, lo consiglierei a tutti, atei e credenti.

Stefano

@ corradoventu

scienza e religione non hanno nulla in comune, sono separate da un baratro, la scienza non può dimostrare l’inesistenza di dio, e neppure l’esistenza.

Se così si decide per decreto.
O al limite se si è deisti.
Non se si è teisti. Con un dio interventista. Se esiste un’interfaccia dio/mondo.
Se in forza dei principi di una religione si fanno affermazioni che riguardano stati di cose indagabili scientificamente nel baratro ci finiscono quelli che sono infondati.

Se poi quei principi stanno a fondamento del modello di divinità perorato, se non dimostrano la sua inesistenza mettono almeno in serio dubbio la sua rivelazione.
In caso contrario non si capirebbe perché se la prendono tanto con l’evoluzione.

POPPER

Beh, Stefano, dio non è falsificabile in epistemologia, di conseguenza la fede in lui non ammette dubbi, quindi, non si può discutere la sua esistenza divina secondo quanto ci continuano a dire i troll, solo che la fede dei troll non è razionalizzabile, non la si può conciliare con la ragione e la scienza, non si può farle fare dei salti mortali, in senso filosofico, per darle anche solo l’apparenza di razionale.

Ci han provato i teologi dell’antichità, ma lungi da me dal chiamarli “filosofi”, più che tutto, acrobati equilibristi e astuti costruttori di frittate dialettiche girate e rigirate nella storia delle interpretazioni della bibbia, dapprima geocentriche e poi, molto tempo dopo, e certo malvolentieri, eliocentriche, ultimamente ambiguamente semi-evoluzioniste.

Alien

E’ ovvio che la scienza non abbia risposte a certe domande! L’ho detto prima: la scienza NON considera il soprannaturale, ma solo il naturale. E comunque, un aspetto essenziale che i denigratori della scienza non amano considerare, e’ che la scienza progredisce. Ma progredisce riducendo le incertezze, mai aumentando le certezze.

Le certezze riguardano la fede: dogmi che restano tali per duemila anni, certezze scolpite nel granito della memoria storica di alcuni eletti. No, grazie, meglio ridurre le incertezze a piccoli passi, piuttosto che digerire certezze marmoree che non cambiano mai e non ammettono errori.

Il fatto che molti ritenevano la Terra piatta non ha mutato di un millimetro la sua rotondita’. E la scienza e’ passata da una Terra piatta a una Terra sferica, e in seguito a un geode.

Scienza e fede sono incompatibili.

Stefano

@ Alien

Già.

Del resto, ditemi un solo contributo che la fede abbia dato alla scienza.
Se una conoscenza è ben fondata è feconda di nuove conoscenze.
Qual è stato l’apporto della fede?
Un caso in cui la scienza si sia dovuta ricredere e ammettere che la fede era nel giusto? In cosa diavolo consisterebbe la compatibilità?

POPPER

Il meccanismo della dialettica della fede in dio è che
– dapprima non puoi discuterlo,
– non puoi metterlo in dubbio,
– se non ci credi, il credente ti dice “Non hai la grazia”, quindi, non sei nememno libero di credere o di non credere, perchè vi sono delle condizioni ineludibili, o ti converti a dio o non saprai mai se dio ti ha lasciato libero di credere o di non credere, perchè per il credente dio è imprescindibile, se non si crede a dio, per il credente è come se noi atei lo rifiutassimo senza alcuna ragione.

Alla fine è qesto il loro modo di parlare e scrivere, anche sfacciatamente e da veri catto-troll.

giordanobruno

Se devo essere sincero, questa bagarre sull’assegnazione a Rees del Premio Templeton la comprendo ben poco. Vediamo allora di fare un po’ di chiarezza.

Esistono scienziati credenti? Sì, esistono. Sono una netta minoranza, ma esistono. Uno dei migliori matematici italiani del ‘900, Ennio De Giorgi, non era certo un ateo. Rassegnamoci. Fingere di ignorare certe cose serve a poco. Ma allora dobbiamo dedurre che scienza e fede sono tra di loro perfettamente compatibili? NO, QUESTA DEDUZIONE E’ DEL TUTTO SEMPLICISTICA E GRATUITA.

Fino al Settecento lo scienziato era considerato, e lo era a tutti gli effetti, un philosophus naturalis: la sua scienza era anche sapienza, cioè visione globale del mondo e dell’uomo. I Principia Mathematica di Newton sono incomprensibili, se avulsi dal contesto della teologia anglicana del Seicento e soprattutto della tradizione filosofica inglese con la sua secolare contaminazione di empirismo e platonismo matematizzante. Nell’Ottocento cambia tutto. La scienza si frantuma in tante discipline specialistiche. Lo scienziato cessa di essere un philosophus naturalis, e diviene più modestamente un “tecnico”, un povero cristo condannato a sapere “sempre di più su sempre di meno”. Ciò nondimeno, da parte dell’opinione pubblica ci si ostina a vedere in lui una sorta di SCIAMANO, ovvero di ILLUMINATO PORTATORE DI UNA SUPERIORE SAPIENZA da dispensare ai comuni mortali: se lui si dichiara ateo, allora è giusto che, solo per questo, tutti diventiamo atei; se invece lui mostra qualche perplessità sull’ateismo contemporaneo, magari dopo aver ricevuto un premio che tenta di promuovere la collaborazione tra scienza e… non so nemmeno io che cosa, allora anche nel nostro ateismo cominciamo a formarsi le prime crepe.

Ora ascoltatemi bene tutti quanti. Gli scienziati, che voi venerate tanto, SONO SOLO UOMINI COME VOI. Nient’altro. Anzi, non di rado hanno un livello di raziocinio nettamente inferiore al vostro. Alla base del vostro ateismo od agnosticismo o razionalismo DOVETE METTERE SOLTANTO QUELLO CHE VI SUGGERISCE LA VOSTRA COSCIENZA! E nient’altro. Se poi a Mr Rees assegnano questo o quell’altro premio, a voi non deve fregare una bella mazza di niente. Proprio non ne vale la pena, credetemi.

giovanni

Secondo te gli scienziati hanno un livello di raziocinio nettamente inferiore al nostro?Da cosa lo deduci?La prossima volta che scrivi non farti le canne,sono pericolose!

giordanobruno

@ giovanni

Io posso parlare degli scienziati per il semplice motivo che IO SONO UNO SCIENZIATO.

Noto che del mio commento non hai capito una mazza di niente. Intanto ci tengo a precisare che non ho affatto scritto che gli scienziati hanno SEMPRE un livello di raziocinio inferiore a quello dell’uomo della strada (con uno come te la cosa sarebbe decisamente impossibile). Ti porto poi un esempio banale, sperando che il tuo cervellino rattrappito possa afferare qualche piccolo concetto. Se io mi trovo a dover risolvere un problema nel quale intervengono i fibrati vettoriali complessi e so che uno dei migliori esperti della materia è un credente, che devo fare? forse rinunciare a consultarlo perché a qualcuno la cosa può dare fastidio? Ma io non esisto un solo istante a consultarlo. Anche se poi mi guardo bene dal convertirmi alla sua fede, soltanto perché mi ha aiutato a venire a capo di un problema che da solo non sarei stato capace ad affrontare. Lo scienziato, ogni scienziato, non è il SAPIENTE CHE TUTTO SA E TUTTO COMPRENDE: è un uomo come qualsiasi altro. È giusto tenere conto dei suoi pareri, se questi sono strettamente attinenti alla disciplina di cui è esperto. Ma negli altri casi, le sue opinioni valgono esattamente quanto quelle di ogni altro essere umano.

Concludo con un piccolo consiglio. Non c’è niente di male che tu il sabato sera vada in discoteca e ti impasticchi. Però sarebbe opportuno che poi evitassi di sederti davanti al computer.

POPPER

Amcici uarrini, siete troppo buoni con i troll, io li mando tutti a fan…, se lo meritano alla grande.

c’è da fare un ragionamento più approfondito su Rees, va bene che sia ateo e che con lui si possa ragionare, almeno per ora, ma l’attribuirgli immeritatamente un ruolo di mediatore tra religione e ateismo è pretestuoso, si perchè, quando i credenti non riscono a dialogare con i non credenti han sempre bisogno che un non credente ceda alla tentazione tendendo loro la mano e magari facendo passare il messaggio: “Perciò incoraggiamo l’uso del metodo scientifico, che è stato così produttivo in altri campi, per scoprire la realtà spirituale”

Queste le chiamo capriole dialettiche che di scientifico non hanno nulla, perchè la realtà spirituale è una questione non epistemologicamente falsificabile, quindi, non avendo sufficienti asserzioni particolari (particolari dimostrazioni nei dettagli della ricerca) non si può inbdurre ad asserzione generale come “scoperta della realtà spirituale”, perchè è a ciò che i credenti vogliono idurre le ricerche scientifiche pur di farle conciliare per forza con la loro fede e la loro concezione teologica.

POPPER

“Nell’intervista Lord Rees chiarisce la sua posizione. Egli vede il pericolo del fanatismo e del fondamentalismo e contro questi mali ritiene che occorra avere tutti gli alleati che si possono trovare.”

Eh….quali alleati? mmm, posso immaginare, lui a questo punto si proporrebbe come ambasciatore presso questi alleati?

Per il resto sono felice che sia stato premiato.

marcello

“battaglia fra scienziati atei”… “feroce attacco di Dawkins”… e se moderassimo i termini? Da questo post ricavo l’idea che ci siano scienziati atei feroci che danno battaglia a scienziati atei miti. I secondi sono preoccupati del fanatismo e del fondamentalismo, i primi forse se ne sbattono, o forse sono fanatici pure loro.

Scienziati come Rees accettano la religione e partecipano ai suoi riti come parte della cultura della propria nazione. Buon per loro. Ma a me torna in mente la questione del crocifisso come simbolo della nostra cultura, e la “mite modestia” di Rees non aiuta a fare chiarezza.

E poi se fosse vero, come dicono i critici, che la fondazione Templeton vuole “istillare valori religiosi nella scienza”? Io se fossi uno scienziato mi opporrei con forza, perché significherebbe svuotare la scienza. E gli scienziati che si prestano a questo gioco un “Quisling compiacente” potrebbero meritarlo.

giordanobruno

@ marcello

Nessuno può instillare valori religiosi nella scienza, così come nessuno può svuotarla dei suoi contenuti di conoscenza razionale. Per questo io considero la fondazione Templeton sostanzialmente innocua. Se devo essere sincero, sono molto più preoccupato da un’altra cosa: lo spaventoso analfabetismo scientifico della società in cui viviamo. Se i grandi problemi della politica e dell’economia sono oggi strettamente connessi a questioni di carattere tecnico-scientifico (pensa soltanto al problema energetico) e se la stragrande maggioranza della popolazione non dispone della preparazione sufficiente per comprenderli razionalmente, possiamo ancora illuderci di vivere in una società democratica?

Diocleziano

È stato premiato per la scienza, mica per la religione…

Alien

Infatti io sono molto, ma molto piu’ infastidito dalle parole di Templeton stesso, piuttosto che da quelle di Rees.

Templeton diceva “Vogliamo diffondere la persuasione che nessuno ha mai afferrato un centesimo di quanto può conoscersi circa la realtà spirituale.” Mi permetto di considerare l’affermazione “realta’ spirituale” come un perfetto ossimoro. E’ come dire “l’acqua asciutta”, o “il generoso avaro”. La realta’ e’ fisica e non metafisica. Va bene, la metafisica, nel senso di insieme di concetti astratti, esiste, ma solamente nei nostri cervelli. Pretendere che concetti metafisici come dio, anima, amore, odio, il numero quattro, eccetera, abbiano anche una estensione fisica, e siano quindi analizzabili scientificamente, e’ come ammettere di non aver capito un tubazzo di nulla del metodo scientifico.

Templeton poi prosegue dicendo “Perciò incoraggiamo l’uso del metodo scientifico, che è stato così produttivo in altri campi, per scoprire la realtà spirituale”.

Stesso discorso, idem con patate. Io incoraggerei la ginnastica ritmica per scoprire la gastronomia russa.

giordanobruno

@ TEO

Secondo te, Galileo sarebbe stato un fervente cattolico? Temo che te la cavi molto meglio con le rime…

A differenza di quel pretacchiolo di Newton, che per tutta la vita ebbe la fissazione della teologia, e fece pisciare addosso dal ridere Leibnitz e tutta l’Europa colta del suo tempo con certe affermazioni sull’esistenza di Dio e le perturbazioni indotte dai campi gravitazionali delle comete sulle orbite dei pianeti, Galileo nutriva nei confronti della religione la più “serena” indifferenza. Era fondamentalmente un SANO MATERIALISTA, come del resto lo sono anch’io, anche se mi guardo bene dal confrontarmi con il grande scienziato pisano. È vero che dovette vivere, qui in Italia, in piena Controriforma: questo spiega i suoi molti compromessi con il potere ecclesiastico. Ma parlare di fede fervorosa mi sembra un tantino esorbitante.

Ritenta. La prossima volta sarai più fortunato.

thyestes

le spari grosse. Questa dove l’hai letta? Sul libro del catechismo?

Juri

Ma un bel “e chissenefrega”? Campagne contro le campane, discussioni di lana caprina su un pezzo di legno appeso in classe (capirai l’abuso, nel paese dove praticamente nessuno che abiti in un centro può dire di affacciarsi a una sua finestra senza vedere una chiesa), sclerate quando un vecchio affetto da grave senilità tuona contro i gay. A me sembra che si stia sfociando veramente verso un fanatismo anticlericale, certamente giustificato dall’esasperazione che la Chiesa cattolica sta suscitando nelle persone di buon senso, e tuttavia male indirizzato. Non trovo un così grande fermento -pur essendo un punto presente nel programma dell’UAAR- attorno al tema del concordato, non vedo accendersi gli animi attorno a una condizione di autentica schiavitù tra stati, una legislazione che priva di fondi lo stato, e quindi i più deboli. E’ mai andato nessuno a far notare che il concordato è I-N-C-O-S-T-I-T-U-Z-I-O-N-A-L-E? Come UAAR, cosa viene fatto per questo? E’ una domanda che pongo, non una provocazione o che. Ma ogni volta che vengo su questo sito leggo reazioni scandalizzate o meravigliate per azioni che -visti i soggetti- sono assolutamente normali -e lecite, dai loro punti di vista. Credono alle fatine blu, che i gay siano figli di un satiro col tridente che vive tra le fiamme? cazzi loro. Purchè non rovinino la casa di tutti, che è la comunità. Smettete di comportarvi da anticristiani e mangiapreti (e quindi da bambini: infatti vi mettete sistematicamente al loro livello) e iniziate a comportarvi da Atei, per la miseria!

firestarter

un caprone come te non puo’ che accodarsi ad un poveraccio qualunquista come questo sopra.

thyestes

@Juri

Non vedi una consequenzialità tra la prima parte del discorso (personaggi di cui non ci si dovrebbe meravigliare se sparano c…ate al potere, predominio della Chiesa in qualsiasi settore) e la seconda parte (Leggi incostituzionali, assenza di uguaglianza ecc.)

— Poi il concordato è stato recepito dalla costituzione così com’era, quindi non può essere incostituzionale perché è contenuto in essa. Al massimo puoi dire che non è coerente con il resto della costituzione.

Maurizio_ds

Direi che scienza e fede non sono proprio conciliabili. Sono due cose completamente diverse.

MetaLocX

Nella scelta d’uno scienziato come lui, privo di fede religiosa, la fondazione dimostra la propria apertura culturale

Non è vero. È un argomento molto speso dalle religioni quello di dire che “anche chi NON la pensa come me, la pensa come me”.

Qualche mese fa i testimoni di Geova mi diedero una rivista di propaganda sul creazionismo, dicendomi che riportava anche citazioni di biologi evoluzionisti che confermavano il creazionismo. Il paradosso è palese, ma la logica della religione è questa.

Forse vorrete sapere quali sono queste argomentazioni degli evoluzionisti a favore del creazionismo. Non è molto chiaro, perché in realtà si tratta di loro interpretazioni… Se qualcuno dicesse che il corpo degli uccelli è ben addattato al volo, i creazionismi ne ricavano una conferma del creazionismo… u_u
La fondazione templeton immagino faccia lo stesso gioco: interpreta i fatti oggettivi in chiave soggettiva, attribuendogli oppurtunisticamente significati impropri.

cesareTS

Non capisco perchè si continui a rispondere e cercare di spiegare ai credenti le ragioni degli atei. Non possono, i cattolici, ragionare. La loro religione lo vieta. Quindi un mio consiglio è di ignorare i loro post. Gli atei (io lo sono, sia chiaro) come diceva qualcuno qui sopra, sembrano troppo disorganizzati, ognuno va per conto suo, troppo isolati uno dall’altro. Dovremmo essere più uniti, trovare un rappresentante nelle istituzioni (parlamento/senato) una persona che si alzi in piedi continuamente e ribadire i diritti che la chiesa vuole strozzare, oscurare. Essere fuori dal parlamento ogni volta che si discutono leggi sui diritti civili. Parlo a tutti quelli che scrivono su questo sito, non conoscendoli magari sono persone già attive, però meglio ricordare le cose. Mi fermo qui, buona serata a tutti.

Kaworu

“purtroppo” ogni ateo risponde per sé, avendo come unica caratteristica in comune con gli altri atei il fatto di non credere in divinità e antagonisti di divinità varie ed eventuali.

un po’ lo stesso problema che hanno gli omosessuali e altre categorie.

firestarter

AHAHAHAH quel caprone diversamente cerebrato di kleber che ci delizia con epistemiologia adeguata al ritardato che e’. ahahah questa mi mancava, era meglio quando si limitava a frasette scemette da papaboy in calore.

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