Nell’ambito dell’inchiesta sulla ‘gambizzazione’ dell’imprenditore Tiberio Bentivoglio, avvenuta due mesi fa, un sacerdote è stato inserito nel registro degli indagati per falsa testimonianza. Si tratta, scrive Lucio Musolino sul Fatto Quotidiano, di don Nuccio Cannizzaro, parroco a Reggio Calabria e cerimoniere dell’arcivescovo Vittorio Mondello. Bentivoglio, legatosi a Libera, aveva costituito un’associazione culturale invisa ai boss, e il religioso sarebbe a sua volta personalmente intervenuto per dissuaderlo, nell’ambito di un generale atteggiamento ossequioso nei confronti del capi della cosca.
Luciano Vanciu
parroco a Reggio Calabria che sembra promuovere “un generale atteggiamento ossequioso nei confronti del capi della cosca”
con l’8×1000 avete fatto tanto…
ora anche basta
Paguri FTW!
E a riprova di come potesse sbagliare chi poco sotto diceva che il fatto era marcatamente di parte, tutto <_<.
4 x 1000 a vedere se fanno un po’ meno
Lo 0 x 1000 sarebbe l’ideale.
Niente di nuovo.
Mandano avanti i Don Puglisi a farsi ammazzare (e ci guadagnano in visibilità e consenso popolare), mentre nelle retrovie ci sono i vigliacchi collaborazionisti come questo che confessano e assolvono gli assassini.
Nessuna meraviglia che Renatino De’ Pedis sia sepolto a Sant’Apollinare.
Nessuna meraviglia che abbiano sposato religiosamente i boss mafiosi stragisti alla macchia.
“il religioso sarebbe a sua volta personalmente intervenuto per dissuaderlo, nell’ambito di un generale atteggiamento ossequioso nei confronti del capi della cosca.”
Ma non capite il parroco chiedeva che perdonasse il boss per il principio della carita’ cristiana
per la “serie porgi l’altra mazzetta”.
Siete degli insensibili.
Forti con i deboli e deboli coi forti…
Il collegamento tra Chiesa&Mafia esite sin dalla notte dei tempi.
Alcuni esponenti della CCAR e alcune curie delle regioni italiane interessate da questi fenomeni malavitosi non sono stati esenti da rapporti, coperture, tolleranze, sottovalutazioni, silenzi. Se la mafia, la camorra e la ’ndrangheta non sono separabili dalla storia del nostro paese, non sono altresì separabili dalla storia della Chiesa, visto il suo ruolo centrale svolto in Italia e soprattutto nei territori meridionali.