Secondo la teoria denominata “ipotesi del mondo ad RNA” in origine la vita non era basata sul DNA ma su una molecola di RNA in grado di autoreplicarsi. Il problema della teoria nasce dal fatto che questa molecola, se mai è esistita, oggi non esiste più. Un team di ricercatori dell’MRC Laboratory of Molecular Biology di Cambridge, riportano The Daily Galaxy e New Scientist, ha deciso di verificare l’ipotesi partendo da un enzima di RNA: l’R18, attualmente l’unica molecola nota in grado di replicare sequenze di RNA. L’R18, tuttavia, è in grado di replicare solo determinate sequenze di RNA non più lunghe di 14 lettere mostrando una certa tendenza all’errore. Per questo motivo i ricercatori hanno prima creato 50 milioni di cloni di R18, ciascuno con mutazioni genetiche casuali nella sequenza dell’RNA, per poi selezionare quelli con le migliori capacità di replicazione. Il risultato è un enzima sintetico più potente, il tC19Z, in grado di replicare con maggiore affidabilità sequenze di fino a 95 lettere, ovvero quasi metà della sua lunghezza.
Se un enzima deve replicarsi, deve essere in grado di replicare sequenze della sua stessa lunghezza, ciononostante con il tC19Z il traguardo può dirsi ora più vicino. Gli esperimenti dell’MRC Laboratory of Molecular Biology hanno inoltre dimostrato che l’enzima tC19Z è in grado di creare repliche corrette di un altro enzima di RNA. Sembrerebbe dunque che l’RNA autoreplicante, una volta comparso, avrebbe potuto dare origine ad altre molecole, dando il via all’evoluzione di forme di vita più complesse.
Gianluca Giachè
Da un laboratorio di Cambridge un enzima sintetico in grado di replicare segmenti di RNA
33 commenti
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Un tempo era eretica la teoria dell’ atomismo di Giordano Bruno, Galileo ed altri.
Poi era “impossibile” la chimica organica in quanto i suoi composti potevano essere sintetizzati soltanto da esseri già viventi (vita da vita).
Adesso …
Adesso abbiamo i troll cattolici pazzi isterici che non sanno scrivere due parole in croce e criticano il lavoro degli scienziati.
E’ proprio il Paese di Gabriella Carlucci che, scesa dal toro meccanico, discetta di fisica delle particelle.
articolo molto interessante, ma il tC19Z non si puo’ definire sintetico (nel senso di prodotto artificialmente come il dna sintetico di Venter), in quanto selezionato da una variante “naturale”. O Sbaglio (chiedo agli esperti)?
Si effettivamente il termine sintetico non è il più adatto. La procedura utilizzata viene classificata con il nome di evoluzione in vitro e consiste nel generare attraverso vari espedienti un ampio numero di varianti casuali di un gene per poi saggiarne la funzionalità e selezionare i mutanti con le caratteristiche volute. Un esempio abbastanza famoso è quello della subtilisina, un enzima batterico molto instabile alle alte temperature. La forma presente in natura si inattiva già dopo un minuto a 60 gradi. Grazie ad una strategia simile a quella descritta nell’articolo, si è riusciti a generare un enzima capace di resistere quasi per un giorno alla medesima temperatura.
grazie
Sempre molto interessanti queste notizie.
Peccato che non ne parlino mai ai telegiornali per una diffusione di massa.
cosa pretendi, già la dinamica della guerra in libia è qualcosa di troppo complicato per la testolina del telespettatore medio, meglio dargli qualcosa alla sua altezza come le dinamiche del grande fratello e necrogossip sulla morte di sarah e yara…..
Al TG1 l’altro giorno c’era un servizio sulle puzzette dei bambini e i “consigli” su come fargliele passare: massaggi al pancino. Urca! Non lo sapevo! Ci voleva Menzognini!
L’Italietta che vuole Berlosco è a questo livello. Sembra l’America di Will Hays: censura, bugie, cazzate e TV da asilo Mariuccia.
Conosco un’adolescente che odia Quark e adora Uomini & Donne e il GF e Facebook e la Filippi. La povera tapina è stata bocciata alle superiori 2 volte, e anche quest’anno si prevede zuccatura. Il fratello è, se possibile, peggio di lei, e non va più alla scuola dell’obbligo.
Se credete che questi due siano un caso limite VI SBAGLIATE DI GROSSO.
Purtroppo hai ragione, Ho esperienze simili anch’io, povera gioventù: se tutto va bene siamo rovinati.
E i risultati sono sotto a gli occhi di tutti, l’Italietta nello scenario internazionale conta comme lo zero a sinistra!!!! L’Italia media vive di rendita a spese dei grandi geni del passato da Leonardo a Ferrari. Facciamo pena, ovviamente ostacolando e rendendo impossibile la vita ad eventuali geni che per sopravvivere debbono per forza andare all’estero.
Purtroppo anche nell’ambito della divulgazione della scienza c’è la tendenza ad esagerare, cioè a far dire ai propri eroi cose ben più eclatanti di quanto essi non abbiano detto!
In realtà il lavoro di cui si parla si era prefisso di produrre una replicasi capace di copiare degli RNA molto diversi fra di loro, più lunghi possibili, con grande fedeltà, in modo che i prodotti ottenuti mantenessero la loro attività biologica. Il riuscire a produrre una simile replicasi avrebbe costituito una prova sperimentale a sostegno di uno dei primi passaggi ipotizzati per la comparsa della vita sulla terra (vedere a pag. 34 del mio libro http://www.biochimicaditutti.com/testo.pdf ). E questo è stato ottenuto! Ad un prossimo futuro la dimostrazione sperimentale degli altri passaggi ipotizzati. …
se ho capito bene il ribozima selezionato non è capace di autoreplicarsi, è stato fatto un grande passo in avanti su questa strada ma il risultato non è ancora stato raggiunto.
sbaglio?
Il lavoro di Holliger non parla assolutamente di autoreplicazione!
Sono gli autori dei due articoli divulgativi apparsi su The Daily Galaxy e New Scientist che si sono fatti prendere la mano … e ovviamente chi ha ripresa la notizia e l’ha tradotta in italiano è stato a sua volta ingannato!
Malgrado la mancanza della ciliegiona sulla torta (l’autoreplicazione) … la torta (cioè la dimostrazione sperimentale di una alta capacità di replicazione) è di per se stessa una importantissima acquisizione che ha ben merita la pubblicazione su Science.
Purtroppo questo è un problema generale del pensiero scientifico. A parte qualche scienziato che si fa prendere la mano dal sistema mediatico e magari da esigenze commerciali per ottenere fondi, chi divulga le notizie sui lavori scientifici o non ha capito molto di quanto gli è stato detto o carica eccessivamente di significati e attese le scoperte fatte per esigenze mediatiche. Il che, però, da poi all’esterno un immagine falsata (e anche negativa) della ricerca scientifica e rischia di danneggiarla.
Purtroppo questo è il destino di una ricerca che ha bisogno di fondi e al tempo stesso di indipendenza e queste due cose negli ultimi tempi non è che vadano molto di pari passo…
Con tutta la buona pace di TEO, Paola/o, enrico e compagnia brutta…
Bene, mettiamo questa notizia accanto a quest’altra, pure recente:
http://www.ilsussidiario.net/News/Scienze/2010/12/3/NASA-Ecco-GFAJ-1-il-batterio-che-banchetta-ad-arsenico-ma-non-e-extraterrestre/131338/
Ci sono articoli che meritano di essere pubblicati su Science ed altri che ci si domanda come ci siano arrivati ….
@ Bruna Tadolini:
Vorresti spiegarti più in dettaglio?
L’articolo che hai citato ha suscitato molte polemiche. Sono molti gli scienziati che ritengono che il modello sperimentale sia discutibile, le tecniche di indagine utilizzate poco attendibili, l’elaborazione dei dati presentati non accurata. Le conclusioni raggiunte sarebbero perciò come un edificio appoggiato sulle sabbie mobili. Inoltre una vasta letteratura chimica fornisce basi teoriche che rendono altamente improbabile l’ipotesi formulata.
Per non parlare del “taglio” sensazionalista che è stato dato alla notizia dagli stessi autori (arsenico come nuovo elemento per la vita), taglio assolutamente non giustificato dai risultati anche ammettendo che essi siano corretti.
@ Bruna Tadolini:
Eccoti la notizia data dalla NASA stessa: http://www.nasa.gov/multimedia/podcasting/twan_12_03_10.html . Hanno dato anche una sigla identificativa al batterio: GFAJ-1 .
Peraltro, l’arsenico è nel gruppo del fosforo, immediatamente “sotto” il fosforo, quindi qualche proprietà in comune il fosforo e l’arsenico ce l’hanno: per esempio, il fosforo può formare i fosfati (presenti tra l’altro nel DNA e nell’RNA), e l’arsenico può analogamente formare gli arseniati. Personalmente non considero il batterio con DNA all’arsenico come una bufala, anzi. Non ho letto articoli di “detrattori” della notizia, ma se li trovo cercherò di capire se sono seri e attendibili.
…….aspetta e spera…….
Le vostre speranze si riducono alle scemenze della Bibbia, adatte a mentecatti come voi.
Più in là non andate.
AAA dio cerca buco nelle conoscenze scientifiche per potercisi rintanare 😆
Aiuta anche tu un povero sfrattato!
Già. I vari dei della storia mi ricordano degli animali in fuga. Ogni volta che la scienza ruba e conquista un pezzettino del loro habitat, loro sono costretti a rifugiarsi in angolini metafisici sempre più stretti. Un tempo gli dei erano riferiti a cose ben concrete: i fulmini, il fuoco, gli alberi, i cicli delle stagioni. Poi piano piano la scienza ha iniziato a spiegare la realtà e gli dei sono stati relegati sempre di più alla dimensioni astratta. Oggi come oggi le neuroscienze, la fisica quantistica, l’astronomia, stanno minando anche le ultime basi concrete della divinità che finirà per diventare sempre più impalpabile e lontana dal concreto, fino a rimanere solo un concetto metaforico svuotato di ogni significato pratico e sociale.
@ faber:
Esatto.
Come mai queste trovatelle scientiste vengono sempre dall’ America? ….chi le avra mai pagate…!!!
Comunque sia, il termine “sintetico” è una metefora frutto della mente umana, non esiste niente di sintetico, tutto ciò che lo scientista chiama di sintetico non è altro che una combinazione di elementi trovati in natura. Vorrei chiedere per l’appunto ad uno scientista, ovviamente ateo, che “sintettizzi” un elemento a livello primario ossia dal nulla!!! Sono ansioso per i risultati che puntualmente arriveranno da un “gruppo di ricercatori” americani…$$$$
Poveraccio. Sei davvero un poveraccio.
Impara la grammatica, prima di tutto, e poi impara il significato delle parole.
“Sintetico” significa fabbricato artificialmente in laboratorio.
Non sei manco capace di contarti i contrappesi che FORSE hai appesi sotto e concioni di scienza?
Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma. Mettitelo bene in testa.
Appunto, giochini col lego!! Dopo migliaia di ore e di anni provando combinazini anche mia nonna tira fuori qualcosa. Phenomeno!!
Dio esiste.
è sufficiente come creazione dal nulla o sai fare di meglio?
Ma :lol:!
Ci stai arrivando Bradipo, pian piano, piano piano, pian piano……. cistai arrivando!!!!
ci vediamo lì allora, non farmi aspettare troppo.