Bordighera (IM): testimone di Geova rifiuta trasfusione e muore, la figlia era contraria

Una testimone di Geova è morta in ospedale, dopo aver rifiutato la trasfusione in base alle proprie convinzioni religiose. La donna, che si chiamava Annunziata Iannicelli ed aveva 68 anni, era stata ricoverata a fine febbraio all’ospedale Saint Charles di Bordighera per gravi problemi gastrointestinali. A seguito di complicazioni, i medici hanno proposto la trasfusione. Ma lei, capace di intendere e volere, si è nettamente rifiutata. Maria Tronti, la figlia, si è rivolta alla magistratura per imporre le cure alla madre, ma l’istanza è stata respinta per un vizio di forma. Intanto la signora Iannicelli si era rivolta ad un nipote per l’esecuzione delle sue volontà, debitamente trascritte. La figlia ha raccontato che i correligionari andavano a trovare la madre in ospedale “dicendole che non doveva subire trasfusioni e che ci sono rimedi alternativi”. “Ognuno è libero, liberissimo di credere in quello che vuole”, si è sfogata, “ma in questo caso c’è di mezzo una vita, quella di mia madre”, “qui è come se tutti assistessimo a un omicidio senza provare a fermarlo”. Nonostante gli appelli della figlia, la donna è morta ieri, dopo quasi due mesi di sofferenze.

Valentino Salvatore

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63 commenti

belisario80

Ma il diritto di autodeterminazione on è un diritto fondamentale che una Stato laico deve tutelare??? evidentemente per molti che scrivono su questo forum se le scelte non sono in linea con le proprie visioni del mondo sono stupide o comunque sbagliate. Cosa c’è di diverso nella scelta che la signora ha fatto da quello che hanno scelto altre persone in casi più celebri??? L’articolo 32 è chiaro: nessuno pùò essere obbligato ad un trattamento sanitario se non nei casi previsti dalla legge, citando un bellissimo libro di Maurizio De Tilla “nessuno può decidere per noi”. Ma vedo che qui qualcuno fa sarcasmo sulle scelte altrui.

Simone

Il mio non era affatto sarcasmo, era semplicemente il far notare il risultato delle scelte idiote dettate dal fanatismo religioso dal punto di vista naturalistico. Un modo come un altro di vedere il bicchiere mezzo pieno, se preferisci. Detto questo

“Ma il diritto di autodeterminazione on è un diritto fondamentale che una Stato laico deve tutelare??? ”

certo che si! Non mi sembra di aver detto il contrario.

serlvrer

“Cosa c’è di diverso nella scelta che la signora ha fatto” l’irrazionalità di fondo: rifiutare un banalissima solo perché te lo vieta un amico immaginario non rasenta il massimo della sanità mentale.

Federico Tonizzo

Il diritto di autodeterminazione rimane. Purtroppo per molti, rimane anche il fatto che le religioni prosperano nel terreno dell’ignoranza e talvolta portano a questo genere di autodeterminazioni.

Roby GOD

Il diritto di autodeterminazione è un diritto fondamentale e la signora in questione aveva tutto il diritto di portare la sua scelta fino all’ovvia conclusione. Nessuno lo mette in dubbio. Ma anche nessuno mette in dubbio che sia una scelta idiota. Tutto qui. Aveva una fede ridicola e l’ha pagata nel peggiore dei modi, peggio per lei.

belisario80

E chi decide cosa è razionale o meno? Chi mi dice che rifiutare sangue è più irrazionale del rifiutare un’amputazione o una chemioterapia? Il peso che una cura ha su una persona può stabilirlo solo essa stessa, ecco perchè l’art. 32 parla in modo ampio di diritto a rifiutare ogni trattamento sanitario. Poi è chiaro che nei vostri discorsi le scelte di autodeterminazione dettate da convinzioni religiose sono stupide o irrazionali. Se una scelta è tutelata dall’ordinamento giuridico e dalla Carta suprema fatico a definirla irrazionale.

nightshade90

ma nessuno nega loro il diritto di compiere tali scelte. ti dispiace se però le commentiamo secondo il nostro metro di giudizio? dire “è una scelta stupida” non equivale a dire “bisogna negare il permesso di compierla”.

belisario80

Esattamente. Ha proprio ragione. Non si può torturare nessuno in nome della propria etica

giordanobruno

Questo è uno di quei threads, nei quali non si sa mai come intervenire. Io credo FERMISSIMAMENTE nel diritto di ogni essere umano alla propria autodeterminazione, diritto che il cattolicismo si è sempre sforzato di combattere con ogni mezzo. Però … però lasciarsi morire per il rifiuto ostinato di una trasfusione a causa del proprio credo religioso …

Sono senza parole. Spero che i vostri commenti mi aiutino a fare un po’ di chiarezza.

nightshade90

secondo me, è suo diritto. nessuno può essere costretto a ricevere cure non volute, finchè si tratta della SUA vita può buttarla via in nome di tutte le fantasie che vuole.
se si trattasse di decidere per SUA FIGLIA (in quanto minorenne, magari) le cose sarebbero un po’ diverse, ma non è questo il caso.

Stefano Grassino

Se io decido di suicidarmi, ed il suicidio se deciso in piena lucidità è una libera scielta, come può essermelo impedito? Possiamo stare ore ed ore a disquisire sull’arretratezza delle religioni ed io sarei concorde su ciò, ma alla fine questa donna per la legge era capace di intendere e di volere e se il suo gesto non ha nuociuto ad altri (il dolore della figlia è una causa secondaria rispetto al volere della madre) va accettato. L’unica cosa a cui appigliarsi è se non ci sia alla base di tutto ciò un sistematico lavaggio del cervello ma qui solo esperti del settore possono parlare, non certo io.

Federico Tonizzo

Beh, le religioni fanno tutte un lavaggio del cervello.
Resta da stabilire se un cervello lavato è capace di intendere: secondo me per intendere è necessario avere informazioni corrette, e le religioni non danno informazioni corrette, quindi un cervello lavato crederà di intendere ma non intenderà. Dico questo a dispetto di quanto dice la legge.

giordanobruno

@ Federico Tonizzo

Non c’è dubbio che tutte le religioni abbiano una funzione mistagogica, e che propongano dottrine dal contenuto manifestamente irrazionale. Però bisognerebbe essere cauti nell’affermare che TUTTE le religioni fanno il lavaggio del cervello: in questo modo si corre infatti il rischio di “banalizzare” il problema, a mio avviso molto grave anche se avvertito da pochi, posto nella società occidentale contemporanea dalle sette e dalle tecniche di manipolazione psicologica attuate sui loro adepti (BRAIN WASHING). Ignoro se i Testimoni di Geova debbano essere considerati una setta paracristiana oppure siano soltanto una delle tante chiese e chiesuole evangeliche di provenienza nordamericana – sarebbe interessante che qualcuno di voi mi fornisse qualche delucidazione in merito – e così, in riferimento al caso specifico di Bordighera indicato dal thread, preferisco attenermi ad una rigorosa sospensione di giudizio. Tuttavia ritengo che sarebbe opportuno che, almeno tra noi “razionalisti”, si cominciasse a discutere anche di certi argomenti. Purtroppo noto che non suscitano mai un grande interesse.

Federico Tonizzo

@ giordanobruno:
Hai mai letto il libretti dei TdG? (non le rivistine, dico proprio i libretti con la copertina rigida che sono, praticamente, il loro catechismo). Hai mai provato, per curiosità, ad assistere a qualche loro riunione?
Se hai fatto tutto questo, concluderai che si può parlare di “lavaggio del cervello”.

#Aldo#

E’ la vita stessa a farci il lavaggio del cervello. Nessuno di noi può affermare di non essere stato influenzato dalle esperienze che ha vissuto, quali che siano state. Alla bella età di quasi 50 anni ho visto tanti e tanti di quei conoscenti ed amici cambiare in modo anche radicale il proprio modo di intendere il mondo e financo la propria personalità! Io stesso non sono certo più lo stesso che ero trent’anni fa, e il fatto che la percezione che ho del mio cambiamento sia meno drastica è probabilmente dovuto a qualche forma di “attenuazione autoindulgente” che riservo a me stesso per non perdere troppa autostima.

Federico Tonizzo

@ #Aldo#
E’ vero che in un certo senso “è la vita stessa a farci il lavaggio del cervello”, anzi dirò di più: i milioni di eventi della nostra vita ce lo PLASMANO, il cervello.
Però quando si parla di “lavaggio del cervello” nel caso dei TdG (ma anche nel caso dell’Opus Dei con i “numerari”, per esempio, anche se questi lo fanno in modo più subdolo e graduale) si intende un “disfare tutto” e “trasformare la persona in un nastro registrato che – nelle questioni che toccano la religione – parla a pappagallo”; e pensa che i TdG lo chiamano “essere nella Verità” (è una specie di “neolingua” tipo quella di “1984” di Orwell).
Tra l’altro, il lavaggio del cervello può arrivare al punto per cui un TdG a volte diventa anche capace di disconoscere le relazioni sociali che aveva in precedenza, ovviamente dietro “comando” della setta.

LuigiVC

E’ giustissimo così,l’ha scelto lei,non le è stato imposto dai correligionari.
Ricordate sempre che noi siamo per la libertà di scelta,a lei andava bene,Geova la ricompenserà di sicuro nell’oltretomba. 😀

giordanobruno

@ nightshade @ Stefano Grassino

Vedo con piacere che grosso modo condividete il mio punto di vista, che peraltro ho espresso in forma volutamente dubitativa. Ritengo però che il problema del BRAIN WASHING, problema grave di cui si tende a parlare molto poco, rimanga in tutta la sua drammatica paradossalità.

Dei Testimoni di Geova conosco pochissimo; non so nemmeno se appartengano alle chiese evangeliche oppure siano una sorta di setta paracristiana. Tuttavia mi sembra innegabile, almeno a giudicare da certo fanatismo ottuso che sovente li configura, che al loro interno si faccia ricorso a tecniche di manipolazione psicologica degli adepti. È su questo che bisognerebbe focalizzare maggiormente l’attenzione.

nightshade90

il brain washing è un problema, ma non si può fare altro che presumere che chi è maggiorenne sia capace di pensare con la propria testa (e quindi sia in grado di intendere e volere nelle proprie scelte), l’aternativa è o mettere fuori legge tutte le religioni (in quanto in un modo o nell’altro tutte fanno una forma di brain washing), ma la cosa mi sembra poco fattibile (e un pochino contraria alla libertà reliogiosa), o considerare tutti i religioni incapaci di intendere e di volere, cosa altrettanto infattibile per lo stesso motivo.

giordanobruno

@ nightshade

Quello che scrivi è molto sensato. Però devi anche considerare che le SETTE (bada bene che ho scritto sette e non religioni) sono un problema inquietante del nostro tempo, il quale tende sempre ad essere o rimosso o ignorato. Non guasterebbe cominciarne a discutere un po’, almeno tra noi “razionalisti”.

nightshade90

le sette sono una minaccia, ma anche così, finchè non si dimostra il fatto che operino una circuizione di incapace in modo sistematico, c’è poco da fare……non si può vietarle (o togliere la potestà su sè stessi ai membri) solo perchè i loro metodi appaiono quelli dei manipolatori, devi anche dimostrare che tale manipolazione c’è davvero e che le vittime non erano proprio in grado di resistervi (cioè non hanno scelto liberamente di cedere ad esse), ed è questo il difficile. non si può illegalizzarle solo per sospetto, e dimostrare l’incapacità delle vittime è difficilissimo (anche perchè non sarebbe molto diverso dal domostrare l’incapacità dei credenti in generale)….in uno stato di diritto c’è poco da fare in questi casi, non sempre si possono proteggere gli idioti da sè stessi (e chi approfitta della loro idiozia) senza violare i loro diritti…..

mistergrey

Le sette sono un problema? E allora le due più potenti religioni monoteistiche cosa sono?

La questione del “lavaggio del cervello” è molto spinosa. Nel passato per il reato di plagio (poi dichiarato anticostituzionale dalla Consulta) qualcuno è finito pure in galera (caso Braibanti).

In questi anni alcuni epigoni del glorioso pentapartito hanno cercato di reintrodurre il reato per ragioni piuttosto intuibili. L’arbitrio è ganzo.

antoniadess

il mio punto di vista rimane lo stesso, su questo non ho dubbi: autodeterminazione, qualunque sia il motivo; sono favorevole all’istituzione di centri d’aiuto al suicidio, perchè dovrei oppormi alla scelta di un adulto nelle sue piene facoltà di intendere e di volere? in fondo è una forma indiretta di suicidio, non sciegliamo di venire al mondo, almeno quella su come restarci e come lasciarlo vorrei fosse garantita a tutti

DURRUTI 51

L’episodio dimostra gli esiti fatali del fanatismo religioso, poi dicono che Dio è vita, tuttavia se uno non vuole curarsi a qualsiasi titolo anche quello idiota della religione, cavoli suoi ne ha il pieno diritto e nessuno può obbligarlo. Finché non si obbliga gli altri ovviamente.

Federico Tonizzo

“i correligionari andavano a trovare la madre in ospedale “dicendole che non doveva subire trasfusioni e che ci sono rimedi alternativi”.”
In passato i TdG mi avevano detto che tali rimedi alternativi erano i “plasma expanders” ( http://it.wikipedia.org/wiki/Plasma_expander ), ma evidentemente questi hanno una utilità estremamente più limitata del sangue vero (infatti mantengono sì il volume del “sangue”, ma non contengono eritrociti e leucociti, ne’ una miriade di altri fattori!!!).

POPPER

“Ognuno è libero, liberissimo di credere in quello che vuole”, si è sfogata, “ma in questo caso c’è di mezzo una vita, quella di mia madre”, “qui è come se tutti assistessimo a un omicidio senza provare a fermarlo”.

Ma mi domando alcune cose:
– se a rifiutare la trasfusione fossero state persone senza alcuna fede?
– se la trasfusione di sangue è impellente e inevitabile pur di salvare una vita?
– che differenza c’è tra una operazione chirurgica, che per sentenza è considerata inutile in casi di morte prossima, e la trasfusione di sangue ugualmente inutile in casi di testimoni di geova che si rifiuterebbero comunque sia di essere operate per la setssa ragione?

é vero, ci sono casi e casi, e ci sono i casi in cui chi ha bisogno di trasfusione di sangue chiede se si tratta di sangue non appartenente a persone la cui vita privata ha abutudini e stili di vita non etero, è successo davvero.

Il sangue non è come l’olio di lubrificazione Tamoil, ci sono elementi che potrebbero condizionare la nostra fisiologia se non sufficientemente comptibile, sarebbe bene che prima o poi lo studio sulle stamminali ci potesse garantire la trasfusione del nostro stesso sangue, anche per i testimoni di Geova sarebbe utile.

non è un omicidio, si doveva comunque rispettare la sua volontà, come desidero che si rispetti la mia libertà nel far rispettare il mio testamento biologico.

non possumus

se la scelta riguardava lui, libero di farlo, il problema è quando lo stesso criterio viene applicato ai bambini, come purtroppo ogni tanto accade.

annina

Se ci fosse una legge come si deve su testamento biologico e nomina di un fiduciario però la questione sarebbe diversa: i genitori sarebbero i fiduciari “naturali” del figlio e potrebbero decidere quello che ritengono più giusto. In fin dei conti il figlio è loro e possono fare quel che gli pare. Finchè è minorenne non ha diritti particolari da poter esigere.

nightshade90

mah, su questo mi permetto di dissentire. credo che su alcune cose (le scelte di fine vita, ad esempio) solo il soggetto possa decidere, anche se minorenne.

Focaral

Era una sua scelta personale, era capace di intendere e volere… Comunque la notizia è triste.

Allo stesso tempo mi viene in mente l’obiezione di coscienza, che di fatto impone agli altri le proprie idee.
Oggi in molti ospedali pubblici, di fatto, non si può abortire per l’ostruzione degli obiettori cattolici.

Seguendo questa logica, in teoria, un domani potrebbero esserci medici TdG che rifiutano di eseguire trasfusioni agli *altri*, in quanto obiettori. Lasciandoli quindi, morire.

Francesco

Le persone religiose non dovrebbero essere considerate capaci di intendere e di volere e con questo si risolverebbe il problema e non solo questo ma tanti altri.

B'Rat

Secondo me non dovrebbero essere considerate capaci di intendere e di volere chi si butta a bomba nelle generalizzazioni, religioso o meno…

nightshade90

fare generalizzazzioni indebite è stupido. ma in media, alomeno a quanto è dato da vedere su questo forum, capita più spesso che le faccioano i credenti.

Lorenzo Galoppini

Il discorso dell’incapacità di intendere e di volere vale non certo per tutti i credenti, ma per estremisti, fanatici, integralisti e talebani vari, che sono molto pericolosi per gli altri più che per sè stessi.
Se poi lo sono solo per sè stessi non é certo piacevole a vedersi, come in questo caso, ma ad un certo punto, se é impossibile farli ragionare, diventa un problema solo loro (e in parte anche per i loro familiari, come qui nel caso della figlia).

B'Rat

nightshade90,
Visto la netta minorità dei credenti in questi commenti (come numero di persone a farlo, poi può darsi ne partoriscano un numero consistente), non ne sono granchè convinto. Per esperienza personale (quindi non certo statisticamente rigorosa) mi pare di vedere una assai pervasiva tendenza ad affermare amenità tipo “Chi aderisce ad una religione rinuncia alla razionalità”

andrea pessarelli

la scelta della paziente andava rispettata se ritenuta libera e consapevole. i consiglieri che facevano pressione psicologica invece andrebbero denunciati per istigazione al suicidio. noto di sfuggita che una questione così importante e delicata è stata decisa per un vizio di forma e non ha neanche meritato una sentenza di merito.

Diocleziano

Quella donna non mi fa nessuna pena, è morta inutilmente.

Sarebbe comprensibile se non ci fosse stata speranza, come nel caso Englaro.
Sarebbe stato comprensibile anche nel caso che lei avesse voluto farla finita per i più disparati motivi: depressione o qualsiasi altra ragione.
Ma lasciarsi morire, non volendolo, solo per una superstizione…

Quei cial†roni che volevano incriminare i medici che hanno assistito Welby e la Englaro si facciano avanti adesso per incriminare chi ha indotto questa disgrazia†a a morire.

Alfonso

@Diocleziano
non sono d’accrodo. A protestare fuori dall’ospedale dov’era Eluana c’erano solo i cattolici. SOLTANTO loro. MAI una sola parola di condanna da parte dei TDG sulla vicenda Englaro. Magari potrai smentirmi se ricordo male….

Diocleziano

Se ti riferisci all’ultima frase, intendevo proprio i cattolici e i politici che si opponevano alla volontà degli interessati. In questo caso, però, i tdg non hanno difeso la volontà della donna bensì l’hanno condizionata, mi pare che assomigli molto all’induzione al suicidio. Il caso è nettamente diverso rispetto a Englaro e Welby: la donna di Bordighera non era un caso senza via d’uscita.

Roberto Grendene

Art. 32 Cost.

Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.

se la signora era testimone di Geova, per lei era più dignitoso morire in quel modo piuttosto che subire la trasfusione

la vita in ballo era la sua, non dei correligionari, non della figlia, non dei medici: e sulla propria vita decide l’indivuduo (tranne ovviamente l’incapacità di intendere e volere)

io continuo comuque a donare sangue, felice se altri decideranno diversamente

Ratio

Credo che sia giusto rispettare la volontà di chi rifiuta un trattamento terapeutico di qualsiasi tipo.
Ognuno è responsabile e padrone della propria vita.

Soqquadro

Le pressioni dei correligionari sono state ignobili. La figlia che si rivolge ad un tribunale… non riesco a guardarla in punta di diritto: se vedi i correligionari che fanno pressione a tua madre perchè muoia, probabilmente cerchi un mezzo per opporti. E la figlia ci ha provato legalmente e non prendendo i correligionari a schiaffi (cosa che io avrei avuto la tentazione di fare). D’altra parte, la signora era adulta, cosciente, in pieno possesso delle sue facoltà mentali, quindi in diritto di farsi fare il lavaggio del cervello da chi voleva.
Mi dispiace per la figlia: si è trovata in una situazione di mer.da. Certo che, se avesse cresciuto anche suo figlio libero dallo stesso indottrinamento religioso, magari l’anziana signora avrebbe potuto valutare l’appoggio della famiglia alle cure, o magari anche no, perchè anche se suoi famigliari non erano “in linea” con il pensiero della setta.

Alfonso

Io sono completamete d’accordo con la scelta della signora, proprio per quel principio di autodeterminazione sancito dalla Costituzione e ancor prima come imprescindibile Diritto dell’Uomo. Come ammiro anche la coerenza con la sua fede religiosa (che per alcuni di noi potrebbe apparire irrazionale, come qualcuno ha sottolineato). Trovatemi un cattolico, anche un solo, che farebbe una scelta del genere! Anzi, costoro vogliono restare attaccati ad una macchina e vegetare intubati per anni e anni, senza alcuna intenzione di “ritornare in seno al Padre”. Sia mai!!!! Insomma la solita macroscopica IPOCRISIA cattolica!

emmebi

chissà se è andata all’inferno(se esiste?) o è lì in attesa della resurrezione prossima come millantano i tdg?

#Aldo#

Questa signora ha fatto una scelta che spettava solo a lei. Il fatto che io avrei (forse) fatto una scelta diversa non sminuisce di una virgola la legittimità della sua decisione. Direi la stessa cosa se, in piena salute, avesse scientemente deciso di ingollare un doppio litro di valium.

A chi parla di “pressione psicologica” da parte dei correligionari della signora faccio notare che esiste anche chi fa “pressione psicologica” in senso inverso, e sono la maggioranza. Sapeste quante volte ho sentito in prima persona la tiritera da parte dei parenti rivolti ai malati di tumore «eh, ma dovresti provare comunque a fare […]» (sostituire i puntini con una soluzione volta per volta diversa ma invariabilmente invasiva, tormentosa e poco utile/totalmente inutile). Molte volte, aggiungo, condendo l’esortazione con spudorate menzogne sulle reali condizioni del malato.

carlo

Io sono credente e trovo del tutto irrazionale che menti “razionali” accettino l’aborto supportato da leggi “razionali”. Trovo del tutto irrazionale che menti “razionali” utilizzino bombe intelligenti per risolvere le controversie. Trovo del tutto irrazionale cedere la propria vita in guerra in cambio di un monumento, anche se molti lo trovano nobile.
I Testimoni di Geova risolvono molti problemi nella vita di tutti i giorni in modo razionale, basta conoscerli un pò meglio. L’elenco potrebbe continuare.
Due eccessi: escludere la ragione, non ammettere che la ragione. (Blaise Pascal)

SIMONA

Gaza, ucciso il volontario italiano
La madre: “Sono orgogliosa di lui”…

questo è il commento della madre alla morte del figlio, sacrificato IN NOME DELLA PATRIA …tutti acclamano la morte di questo italiano come di tanti altri…la gloria e l onore che gli deve essere tributata!!
Ora io non capisco perchè lui e tanti altri devono essere considerati eroi perchè hanno ceduto volontariamente la loro vita per AMORE della “PATRIA”, E QUINDI IN GRADO DI INTENDERE E DI VOLERE…..e deve essere invece considerata plagiata e con il lavaggio del cervello fatto, una donna che mette prima di ogni cosa l’ubbidienza a un comando della Bibbia e quindi dato dal suo Dio che adora e che gli ha dato il dono della vita, quindi dal suo Creatore? chi può dire che è meglio morire per la Patria e non per il proprio Dio? perchè il primo è un eroe e la seconda no? Chi può dire che la donna è realmente morta per non avere accettato la trasfusione e che non sarebbe comunque successo? Cosa vogliamo dire di tutti i morti a causa di una trasfusione??ne vogliamo parlare??? non penso convenga…..ragionate su questo e abbiate rispetto per le scelte di ognuno. se non conoscete astenetevi dal parlare e dall’infangare il buon nome di una persona o di una religione. riguardo alla pressione psicologica dei Testimoni di Geova, non mi pare che 7 milioni di persone al mondo siano tutte da classificare ignoranti perche hanno deciso di studiare la Bibbia…..non so se è meglio credere all’inferno al limbo al pugatorio e al paradiso?? le messe fatte per aiutare i morti ad arrivare ad una condizione migliore in un fantomatico aldilà…..i bambini battezzati quando ancora non parlano, non sono in grado di fare una scelts….il resto delle persone che credono a queste falsità sarebbero da considerare intelligenti?? fate voi!!! e non è questa forse pressione psicologica o la vogliamo considerare una scelta consapevole???? allora per favore SILENZIO E RISPETTO

Dariok

il volontario e’ morto mentre lottava per la giustizia, per dare dignita’ diritti ad una popolazione che vive in condizioni di oppressione paurosa. Non e’ banalmente morto per la patria. Le ingiustizie che la gente come lui combatte esistono veramente e sono spesso determinate o giustificate da stupidi (e ribadisco senza mezzi termini stupidi) credo religiosi. Per questo e’ quanto piu’ simile ad un eroe. La donna lo ha fatto per dio? un dio che chiede sofferenze? che chiede morte? non e’ eroismo e’ cretineria, ma libera di ammazzarsi

Fabio Milito Pagliara

Il problema a mio parere è un altro

deve essere ben chiaro che rifiutare una trasfusione in determinate situazioni è un suicidio e quindi bisogna verificare che le persone che rifiutano questo trattamento siano pienamente consapevoli che stanno di fatto scegliendo di darsi la morte

da questo punto di vista più che la signora andrebbero indagate le persone che parlavano di cure alternative alla trasfusione (quali? a che titolo ne parlavano? erano medici? che competenze avevano?)

ateo3

mi ricorda un po’ il dilemma morale “lascereste suicidare a cuor leggero un malato di depressione?”

Kaworu

considerando che la depressione (o meglio “le depressioni”) è un disturbo trattabile, personalmente no.

anche perchè un depresso non è “nel pieno possesso delle sue facoltà mentali”, essendo appunto affetto da depressione.

quindi non è in grado di decidere lucidamente per sé come potrebbe invece esserlo un tetraplegico o un malato di tumore terminale.

Lorenzo Galoppini

Autodeterminazione sempre, in ogni caso, anche in questo, benchè certo, razionalmente parlando, la scelta di questa donna sia un pochettino…ahem…discutibile. Ma la vita é sua e può farci quello che vuole. Mi dispiace per la figlia.
Il problema, come si usa dire in questi casi, sta “a monte”: ovvero tutte le idee insane e folli che portano certe persone a compiere determinate scelte e che in un mondo civile non dovrebbero proprio esistere. Sono quelle che vanno combattute aspramente.

Paul Manoni

Due considerazioni.

La prima, quella scontata, ricalca perfettamente molti commmenti. La vita era la sua. Lei ha scelto di non subire un trattamento medico e se ne e’ assunta le responsabilità fino in fondo. La Costituzione italiana lo prevede, e quindi non vedo il senso di meravigliarsi tanto. Ricordo di una donna siciliana che morì, per non essersi fatta amputare una gamba. Era cristiana cattolica, e tutto questo ciarlare, non si e’ mica sentito…!

La seconda considerazione, riguarda i commenti di chi stava vicino alla donna nelle sue ultime ore. La storia dei molti suoi correligionari (TDG) che andavano a trovarla dicendogli che c’erano “rimedi alternativi alle trasfusioni”, mi lasciapurtroppo parecchio perplesso.
Rende piuttosto bene l’idea di come funzionano le cose in quelle sette, ed in quei gruppi…E non oso pensare a quali potrebbero essere nello specifico, i loro “rimedi alternativi”. Ipotizzo che centri qualcosa lo stesso Geova. 😯

Leonardo

Difendere la libertà significa difendere la libertà di fare scelte stupide e non condivisibili, perchè di difendere quelle intelligenti e largamente condivise c’è poco bisogno.
Nessuno, se non il diretto interessato, può decidere al posto di un altro cosa sia meglio o più dignitoso per lui riguardo alla sua vita ed alla sua morte: ogni persona dev’essere libera di decidere, senza che il prete, il poliziotto o il medico pretendano di scegliere al suo posto.

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