Reggio: nonostante gli ‘anatemi’, le Giornate della Laicità riscuotono successo

La Chiesa reggiana aveva, nei giorni scorsi, scagliato diversi “anatemi” contro le Giornate della Laicità. Dalla diocesi erano venute le critiche del vescovo Caprioli, di don Landini (“Manca un vero spirito dialogante“) e di Edoardo Tincani, direttore fel giornale diocesano (“Una malintesa laicità“). Critiche che definivano la manifestazione come “a senso unico”, con dibattiti “privi di contraltare”. La realtà, ha spiegato ieri Paolo Flores d’Arcais sul Resto del Carlino, è che è la Chiesa “a rifiutare il dialogo”: ben quindici tra cardinali, teologi e uomini vicini al Vaticano sono stati invitati, ma “nessuno di loro ha voluto aderire all’iniziativa”: “penso che questo festival abbia già raggiunto il record delle polemiche sterili e pretestuose”. Veementi attacchi sono infatti venuti anche dal centrodestra, né sono mancate le lamentele da parte della componente cattolica del PD. In ogni caso, scrive il sito di MicroMega, l’evento ha raccolto “un grande successo di pubblico, che ha affollato i primi appuntamenti della manifestazione”.

Raffaele Carcano

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19 commenti

nightshade90

“Critiche che definivano la manifestazione come “a senso unico”, con dibattiti “privi di contraltare”….”

per la serie “da che pulpito…..”

Stefano Grassino

Che strillino pure; anzi che urlino a sqiarciagola: tutta pubblicità. Vedremo alla fine, tirando le somme, se le persone sono così baciapile come si vuol far credere o in italia, se capita l’occasione, esiste la voglia di parlare di laicità.

libero

Il timore clericale è che le masse italiche ormai largamente secolarizzate prendano coscienza del loro numero e della loro forza, …

Southsun

I teocratici medievali che vogliono dare lezioni e patenti di democraticità ai democratici.

Ma che pussino via insieme al loro tanfo d’incenso.

La Hack ha ridicolizzato il vescovo Zenti in quel famoso dibattito, quindi nessuna meraviglia che non vadano alle conferenze.

Pretendono sempre di parlar da soli senza contraddittorio, ma stavolta shugano e puppano.

POPPER

Le critiche ce le aspettavamo, serebbe stato strano il c ontrario, ma anche così il pubblico si rende conto del comportamento clerico-fascista della chiesa e della classe politica attuale e ne prenderà le dovute distanze alle prossime elezioni, almeno così spero nell’interesse laico di tutti.

vecchio laico

Ho seguito interventi nelle giornate di venerdì e sabato.

Interessanti conferenze e dibattiti in un “tutto esaurito” di posti disponibili.

Tra quelli da me seguiti, deliziosi quelli di Franco Cordero, Piergiorgio Odifreddi, Telmo Pievani, Valerio Onida con un sacerdote, Paolo Farinella.
Faccio notare che se tanti degli pseudo-laici/atei/agnostici attualmente in circolazione sostenessero gli argomenti di don Paolo Farinella sarebbe già un grande successo.

Sono rimasto molto deluso per la conferenza di Gianni Vattimo, ma non ho avuto l’opportunità di esprimere pubblicamente le mie critiche su affermazioni, secondo me contradditorie e incoerenti.

Complimenti a Paolo Flores D’Arcais sia per i suoi interventi che per l’organizzazione della manifestazione.

vecchio laico

POPPER scusami, mi sono accodato a te per sbaglio, ma va bene lo stesso.

POPPER

no va bene, ok, ma mio dai lì’occasione per chiedertri come lo avresti preferito il dibattito, non che mancassero gli inviti a uomin di chiesa, ma mi sa che il Vattimo non ti ha soddisfatto, sentiti pure libero di criticarlo, spiegami la tua critica. Grazie

vecchio laico

@ POPPER
Mi è difficile spiegarti in “post” le mie critiche ad un intervento di oltre un’ora del prof. Vattimo.
Non certo su un piano filosofico, dal quale anzi mi aspettavo un contributo maggiore, piuttosto dall’impostazione della sua conferenza, intitolata “Essere e Fede” e in cui ha divagato in varie direzioni che le ho sentite per l’appunto incoerenti.
Forse se fossi riuscito ad avere sue precisazioni, certe mie perplessità si sarebbero dissolte, ma ne dubito.

Francesco

“Manca un vero spirito dialogante”
“Una malaintesa laicita'”
Perche’ non scrivono direttamente “ce la stiamo facendo addosso…”

Lorenzo Galoppini

Sarebbe bello avere un riassunto delle giornate e degli interventi da qualche parte, qui sul sito o sul prossimo numero de l’Ateo.

alexveneto1

da notare un memorabile articolo di tale Massimo Pandolfi sul Resto del Carlino, giornale che uso spesso per accendere la mia stufa a legna, nel quale il giornalista si stupiva che queste “Giornate Laiche” avessero ricevuto un contributo pubblico di ben 5000 (!) neuri.
la frase migliore era: “perche’ dare i soldi a questi signori,visto che loro voglioni impedire ai preti di parlare? e’ questo il dialogo che vogliono?”
tralascio altre perle dello stesso livello.

Paul Manoni

Prima inneggiano al “Cortile dei gentili”, dove ovviamente invitano chi fa comodo a loro, e poi si danno alla latitanza, quando vengono invitati (!) a dialogare, in un evento organizzato da altri.

Continua la saga del “Ti piace vincere facile!?” 😉

Elvetico

… mi ricorda anche il comportamento di un famoso scomunicato che spesso evita il anche il rischio di contraddittorio con i suoi sostenitori ed alle riunioni “manda una videocassetta, come Bin Laden” (L.Littizzetto)

Maurizio_ds

Bene per il successo dell’iniziativa. Speriamo che anche l’iniziativa di Genova all’inizio di maggio riscuota altrettanto successo. Anzi, di più!

libero

La secolarizzazione è una marea che cresce e non può essere contenuta da nessuna diga e più grandi sono le dighe e maggiore sarà l’effetto della laicità compressa quando farà breccia.

Credo che i clericali se ne stiano rendendo conto, i più avveduti cominciano a pensare che è meglio non arrivare allo scontro con il mondo laico secolarizzato, anche se per ora hanno la meglio.

Max/9

Non credo che la manifestazione avrebbe avuto altrettanto successo se i cardinali ed i teologi invitati avessero accettato.

Questi di occasioni per raccontare le loro balle ne hanno anche troppe, in Italia; ce li dovremmo sorbire pure agli eventi dedicati alla laicità?

Pessima idea invitarli !

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