Sulle pagine di “Avvenire” l’invito a boicottare Nanni Moretti

Nessun critico cinematografico ha giudicato “anticlericale” il film Habemus Papam di Nanni Moretti. Lo stesso quotidiano dei vescovi Avvenire ha pubblicato venerdì la recensione di Marina Corradi, che ha parlato di Ritratto umano ma senza la fede. Sull’edizione odierna è invece comparsa una lettera del giornalista Salvatore Izzo, già diffusa su internet, che ha esplicitamente invitato a boicottare la pellicola con questa particolare motivazione: “Saremo noi a decretare il successo di questo triste film, se ci lasceremo convincere ad andare a vederlo, perchè il pubblico laico si annoierebbe a morte e infatti diserterà le sale. E’ su di noi che si fa conto per recuperare l’investimento cospicuo che è stato fatto per ricostruire la Sistina in uno studio”. Izzo ha invitato i lettori a non fidarsi dei critici cattolici: “del film non abbiamo bisogno, noi il Papa ce lo abbiamo per davvero”. E non si deve toccare o “scimmiottare”.

Raffaele Carcano

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69 commenti

marcigno

“E non si deve toccare o scimmiottare”… antico vizio, quello di minacciare… e fortunato Moretti, visto che non ci sono roghi accesi in giro…

Andrea Del Bene

E se anticlericale fosse un coplimento? E se il papa fosse solo il sig. Ratzinger?

davide faenza

tutto questo fara’ esplodere il film adesso anche le persone che non volevano vederlo lo andranno a vedere GRANDE NANNI

lucrezia

Della serie: se finora pochi avevano intenzione di andarlo a vedere, d’ora in avanti non si parlerà d’altro…

Sergio

Sinceramente io tanta voglia di vedere questo film di Moretti non ce l’ho, anche se ho visto e apprezzato quasi tutti i suoi film e continua a starmi simpatico.
“La messa è finita” poteva ancora andare (ma quel don Giulio-Moretti era passabilmente insopportabile). Ma dopo vent’anni ancora preti e Vaticano?! Ho il sospetto che il nostro Nanni abbia voluto sfruttare anche lui il “filone religioso” oggi così di moda. E poi un papa in crisi religiosa mi sembra una cosa un po’ improbabile, quasi ridicola. Dicono però che è piuttosto una commedia, con tutti quei cardinali allegri che giocano a pallavolo. Mah! No, non ci andrò. Ci mancava anche Moretti, come se non avessimo la RAI vaticana tutti i giorni a colazione, pranzo e cena.

giordanobruno

@ Sergio

Riscrivo anche per te la stessa identica risposta data alcuni giorni fa ad un altro in ordine al film di Moretti.

Nel film c’è un papa (Michel Piccoli) in piena crisi, il quale ricorre ai rimedi della psicoanalisi nel tentativo di chiarire a se stesso tutta la disperante e disperata confusione del proprio ruolo. Trovo che mettere un papa sul lettino dell’analista abbia qualcosa di chapliniano: mi fa venire in mente Hitler, che da vigorosi colpi di sedere al mappamondo mentre è chiuso nel suo studio. Probabilmente, anzi quasi certamente, questo film non ha alcun intento satirico nei confronti del papa ora regnante (ti prego di notare lo stile aulico, che mi viene spontaneo ogni volta che penso a Joseph Ratzinger oppure a Manuela Arcuri). Credo che sia piuttosto un tentativo di “analisi” del potere, ecclesiastico ma non solo, che alla fine implode su se stesso schiacciato sotto il peso immane delle proprie contraddizioni. Troppo spesso dimentichiamo infatti che il papato è l’ultima monarchia assoluta rimasta in Occidente, paradigma e riferimento obbligato per ogni altra forma di potere. A proposito, esiste mica una “psicoanalisi del potere” di derivazione adleriana? Te lo chiedo perché sono del tutto profano della materia.

I cattolici sono alquanto nervosetti per l’uscita di questo film nelle sale cinematografiche. Bisogna capirli: tra pochi giorni sarà solennemente beatificato il loro Karol, il papa convinto di essere nientemeno che la reincarnazione dell’illustre teocrate medioevale Gregorio VII – proprio quel Karol che, quando viene consacrato papa in Piazza San Pietro nell’ottobre del 1978, si mette a brandire il pastorale come se fosse una spada … e per poco non lo dà in testa al maestro delle cerimonie. Ecco, questa sembra decisamente una scena tratta da un film di Chaplin.

Sergio

Analisi del potere? Ancora? Ma non è stato detto tutto o quasi sull’argomento? Ammettiamo pure che sia un argomento inesauribile, un po’ come il problema dell’esistenza di Dio (che però per me non è più un problema). Ma sono stufo di questi discorsi, delle variazioni sul tema. Anche “Massa e potere” di Canetti, che ha pure alcune belle pagine, è un mattone (ci lavorò vent’anni e lo considerava la sua opera più importante).

giordanobruno

@ Sergio

Viviamo in un paese, l’Italia, in cui non si conosce nemmeno il significato della parola “democrazia”. Un paese, nel quale vige attualmente una bella dittatura (o democratura, come la definisce qualcuno) a carattere clerico-mafioso-fascista. Penso che riflettere su certi temi, ancorché noioso, una qualche sua utilità in fondo possa averla.

Paolo1984

Io il film l’ho visto e l’ho trovato molto bello. Dopo un uomo che vuole ossessivamente conservare il potere (Il caimano) un uomo che il potere lo rifiuta, che ammette la sua fragilità, la sua debolezza, che poi è la sua umanità, il tutto raccontato attraverso il registro della commedia: irresistibili le sequenze del conclave e il confronto fra Moretti e i cardinali dipinti come dei vecchietti in gita. Certo Moretti non era interessato a fare un film “anticlericale” alla Luigi Magni, ma non è neanche un film filo-Vaticano, è un film laico che non risparmia frecciate alla Bibbia (“in questo libro c’è tutto: depressione, senso di colpa, tendenze suicide!” esclama lo psicanalista Moretti) e opera un bel parallelismo tra la finzione imposta dal ruolo di Papa e la finzione “genuina” della compagnia teatrale che mette in scena Cechov, e proprio il teatro era l’ambizione giovanile del cardinale Melville.
Insomma io l’ho trovata una commedia umanista sulla recita del potere e sulla debolezza umana. Lo consiglio a tutti, credenti o non credenti. Salvatore Izzo mostra tutta la sua piccineria, speriamo almeno che faccia un po’ di pubblicità involontaria al film

#Aldo#

Non faccio alcuna fatica a boicottare i film di Moretti, in particolare farò ancora meno fatica ora che mi tocca pagare più cara la benzina per foraggiare lui e i suoi colleghi.

P.C.

Ma… wow! Cos’è, oggi c’erano gli sconti sull’ignoranza? E l’orgoglio te lo hanno dato in omaggio?

#Aldo#

P.C., puoi fare ironia finché ti pare, ma vedermi tassare un bene di prima necessità per pagarne uno voluttuario mi fa un poco inviperire. E i carburanti, per come siamo organizzati oggigiorno, sono indispensabili. Avrei preferito veder alzare i prezzi dei biglietti del cinema (pensa che bello, tassare i film alla De Sica per finanziare quelli culturali, ammesso che ci sia accordo su cosa è culturale e cosa no), perché tassare i carburanti è un po’ come tassare il pane o l’acqua da bere — puoi fare la dieta, essere sobrio, ma oltre un certo limite non puoi “tirare la cinghia”. Personalmente ho ridotto all’osso l’uso dell’auto, infatti la uso ormai solo per andare al lavoro, ogni aumento nel prezzo dei carburanti si traduce in una riduzione del mio stipendio. Dunque “sostenere” anche Moretti (mi piacerebbe conoscere il suo reddito effettivo) ha come effetto mettere me un po’ più in difficoltà.

P.C.

Non sono d’accordo sul fatto che la benzina sia un bene di prima necessità (personalmente mi muovo solo con i mezzi pubblici), ma hai ragione… effettivamente tendo a dimenticare che anche i “cinepanettoni” rientrano nel settore “cultura”, in un paese che ha dato e potrebbe ancora dare tanto per la cultura… è… 🙁 [lascia la tastiera, va nell’altra stanza e prova a suicidarsi con uno stuzzicadenti]

lumen rationis

Giusto.
Perchè investire sulla cultura?
W la religione e la superstizione (parenti strette)

Painkiller

Finanziare Nanni Moretti e i cinepanettoni dei Vanzina sarebbe finanziare la cultura? Se non lo hai notato l’Italia finanzia praticamente sempre e solo i soliti noti.
Stessimo parlando di Ermanno Olmi capirei…. ma parliamo di un regista tecnicamente mediocre, che salvo rari casi, rifà la stessa roba da vent’anni.

Third Eye

Se moretti è cultura da finanziare e preservare, allora il problema della cultura è ben più grave di quel che pensassi…

Non fosse adorato per militanza politica, non avrebbe mai raggiunto un certo pubblico.

giordanobruno

@ #Aldo#

Comprendo la tua incaz..tura. Ma vorrei ricordarti che tu sei obbligato a foraggiare non solo i films di Moretti (sei liberissimo di non apprezzarli) ma anche tutta la squallidissima editoria di questo squallidissimo paese. Per non parlare del finanziamento pubblico dei partiti. E di altre spesucce che ricadono TUTTE sulle tue tasche.

Paolo1984

Faccio notare che Moretti ha una sua casa di produzione quindi non ha bisogno di denaro pubblico e non ha mi chiesto finanziamenti statali, che io sappia. A meno che non vogliate considerare denaro pubblico la collaborazione con RaiCinema (preferivate Medusa?).
Io penso che la cultura sia un bene di prima necessità molto più della benzina. Quantunque se avessero riunito le amministrative e i referendum avrebbero risparmiato molti soldi da poter dare al cinema, sarebbe stato meglio che tassare la benzina..sospetto che sia stato un modo da parte del governo, per rendere ancor più “odiosi” gli artisti agli ochi della gente comune.

giordanobruno

@ Paolo1984

A scanso di equivoci, io sono sempre stato un estimatore di Nanni Moretti. Non vorrei che il senso della mia risposta ad #Aldo# venisse frainteso. Certo, bisogna tenere conto del fatto che questo forum è frequentato da vari fascistelli e fascistelle berluskidioti, ai quali viene subito l’orticaria appena sentono il nome di Moretti. Pazienza!

Vedo poi che tra i detrattori del nostro regista c’è anche qualcuno, che si commuove fino alle lacrime quando al cineforum della parrocchia gli fanno vedere “L’albero degli zoccoli” di Olmi. Non sapevo che quest’ultimo film fosse un apologo della bisessualità – e questa, chi la vuole capire l’ha capita…

Paolo1984

Ok, giordanobruno, credo di aver sbagliato a replicare a te dato che in particolare volevo rispondere ad Aldo.
Comunque anche a me piacciono i film di Moretti, nondimeno artisticamente apprezzo pure L’albero degli zoccoli e ancor di più Il mestiere delle armi di Olmi. lo so che Olmi è cattolico (ma non è un pazzoide integralista) ma per me non fa differenza: se ritengo che faccia dei bei film lo dico.

Lorenzo Galoppini

giordanobruno 0:09

E il canone Rai per finanziare tanta tv spazzatura dove lo metti?
😉

Nathan

Questo ti hanno detto i servi ignobili dello psiconano! In realtà paghi più cara la benzina per poter fare il referendum a data diversa dal ballottaggi amministrativi, con la speranza che non arrivi al quorum e dia fastidio al suddetto psiconano.

giordanobruno

@ Nathan

Finalmente qualcuno che gliele canta belle chiare!

bradipo

noi il Papa ce lo abbiamo per davvero”. E non si deve toccare o “scimmiottare”

scusate ma a me ‘sta cosa di non scimmiottare un primate fa troppo ridere 😆

Alfonso

Eccerto! Mica si può scimmiottare uno che nel 2011 veste come un Faraone!
:mrgreen:

paolo

certo nessuno si sognerebbe di scimmiottare te (benchè anche tu sei un primate) in quanto un perfetto sconosciuto….. come me del resto!

Francesco

per bradipo

scimmiottare un primate “:lol:”
Figurati se la capiva…

Francesco

per bradipo

scusami ma avevo letto in questo forum che per far comparire la faccina sorridente
dovevo scrivere “:lol:” ma non e’ cosi’, come si fa…?

Dalila

Ma dai, tutti siamo più o meno scimmiottabili.
Il fatto è che c’è chi si prende eccessivamente sul serio…con quegli abiti!

serlvrer

Io i film di Moretti non li vado già a vedere per principio (i radical-chic non li digerisco al pari dei preti) e poi ora che il biglietto mi costa un euro in più grazie al Cipollino convertito sulla via di Arcore ho una motivazione in più.

#Aldo#

Ma… allora non è stata aumentata l’accisa sui carburanti? Si è scelta la strada dell’aumento del prezzo dei biglietti? Ne sei certo? Sarebbe un rarissimo segnale di buon senso, tanto che fatico a crederci.

serlvrer

Non hai capito: hanno aumento sia l’una che l’altra! mica siamo fessi noi italiani!

ciasky

Il governo aumenta la benzina e noi che facciamo?..boicottiamo il cinema?
E per quale motivo, scusate?

Sal

Dopo la denuncia con 2 capi d’accusa (strage e associazione criminale) al tribunale di Strasburgo, dopo l’accusa di pedofilia fatta pure da uno dei suoi in tedesco e dopo il chiacchiericcio che ora è diventato pure un libro, (sesso segreto all’ombra del vaticano) sono talmente irritati che se anche gli fai un complimento gli fai male !

Francesco

Terapia e pallottole e il sequel Un boss sotto stress con Robert de Niro (che sicuramente non e’ un cane come Moretti quando recita) e Billy Cristal (Harry ti presento Sally) e diretti Harold Ramis (che ha interpretato Egon Splengler di Ghostbuster) trattano piu’ o meno dello stesso argomento cioe’ di un criminale che ha bisogno dell’aiuto di uno psicologo.
Niente di nuovo dunque,
magari Moretti e’ piu’ intellettuale di Harold Ramis ma e’ per questo che preferisco la birra “Moretti”….

Francesco

Mi autorispondo siete tutti degli intellettuali nessuno mi comprende…
Come si fa la faccina triste?

Alien

Ma, porca puzzola, siete forse dei cloni voi due? Come fa un povero mortale a distinguervi?

Batrakos

Al solito, problemi loro: a quel che ho capito l’invito al boicottaggio -perchè dall’ultimissima mi pare che di boicottaggio si parla, visto che invita a non andare per non fare alzare l’incasso- è diretto ai cattolici.
Ma questo Izzo non è manco un vescovo, per me non se lo filerà nessuno, nel senso che i cattolici che ci volevano andare ci andranno e quelli che non ci volevano andare non ci andranno, anzi forse convinceranno qualcuno tra i cattolici ad andare: la pubblicità contraria spesso è pubblicità a favore, epic fail di Izzo, secondo me.

Personalmente, se prima non mi interessava molto adesso vedrò di andarci: almeno mi schiero contro il boicottaggio facendo alzare l’incasso e vedrò di risparmiare sulle sigarette per recuperare la spesa.
Ho visto diversi film di Moretti -per i miei gusti semplici, personaggio un po’ troppo volontariamente intellettualeggiante al limite del prevedibile, anche se poi i film non sono noiosi come dice il tizio dell’articolo, Bianca anzi l’ho trovato esaltante- ma questo sarà il primo che vedrò al cinema.

Nikolaus

La miglior pubblicità al film la stanno facendo gente come Izzo… e per di più è gratis!

El Topo

Il commento migliore lo ha fatto lo stesso Moretti, notando come ci sia libertà di opinione sul suo lavoro.

Nathan

Stasera da Fazio, Nanni Moretti ha detto che possono tranquillamente boicottarlo, dopo averlo visto.
Comunque quel tale Izzo deve essere un tipico idiota fanatico reazionario, tipo pontifex o Fanzaga. Le gerarchie più alte e i grandi pubblicisti cattolici ufiiciali, tipo Messori, si guardano bene dal lanciare anatemi o inviti al boicottaggio, sapendo bene che sarebbe tutta pubblicità gratis. Circa 50 anni fa accadde che Alberto Moravia incontrò in un tipico party da terrazza romana un cardinale importante, e conversando amabilmente con lui, gli chiese se il sant’uffizio poteva mettere all’indice il suo nuovo libro, visto che aveva un certo bisogno di soldi e voleva incrementare le vendite, avendo già sperimentato un grande incremento per un suo libro precedente, dopo la messa all’Indice.

Falloppio

Sento il dovere di fare questo documentario…
…anche se quel musical sul pasticcere troskista, eh beh, sarebbe un po’ tutta un altra cosa.

Federico Tonizzo

“Izzo ha invitato i lettori a non fidarsi dei critici cattolici: “del film non abbiamo bisogno, noi il Papa ce lo abbiamo per davvero”.”
E sai che papa! 😆
Quello che ha detto agli Africani che il preservativo non serve a prevenire l’AIDS! 👿
Lo stesso che ha detto che i prostitutI (maschi) possono usare il preservativo! 👿
E se ne vantano pure! 😆

Paul Manoni

Moretti, ospite a “che tempo che fa”, ha replicato all’articolo di Avvenire, dicendo:”Spero che boicotteranno il film, DOPO essere andati a vederlo!” 😉
Nel senso che sputare sentenze, prima di conoscere i contenuti del film, o prima di averlo visto, e’ abbastanza stupido, non vi pare!?

Kaworu

certo che è stupido.

ma se usassero la testa e facessero scelte come individui anzichè come gregge, non sarebbero pecore.

Festival_Vaticano

Liberissimo l’Izzo di andare in chiesa o dove gli aggrada invece che al cinema, ma lasci almeno gli altri liberi di decidere per conto proprio se vogliono andare a vedere il film. Il solito giochetto strumentale delle presunte offese alla religione è ormai arrugginito da tempo. Le religioni, come tutti i movimenti di pensiero, sono analizzabili e criticabili da chiunque e non bisogna certo essere autorizzati da qualcuno per poterci ragionare e per poterne parlare in modo libero. Si chiama libertà di pensiero e di parola.

Cla87

Ho visto il film è una commedia piacevole anche se Moretti come attore non è che mi abbia entusiasmato (è il suo primo film che vedo) però non mi pento dei soldi del biglietto. L’ho trovato ottimo per degli spunti di riflessione personali.

Fabio

E allora dovresti recuperare anche quelli vecchi, ne vale la pena!
Ciao.Fabio.

puzzailsignorvincenzo

Un ottimo Moretti, gli inviti a boicottare i film fanno solo ridere, credo che nessuno che volesse vedere il film cambierà idea perchè gliel’ha detto tale Salvatore Izzo.

Marco Uno

Non lo verdrò perché i film di Moretti mi annoiano tantissimo, ma su una cosa hanno ragione, anch’io penso possa incuriosire più i cattolici che i laici.
Che il papa possa avere dubbi di fede come tutti i religiosi e crisi personali come tutti noi ne son sicuro da tempo, ma francamente mi interessa poco.

libero

I papi sono spesso grandi attori e grandi arrampicatori, tranne qualcuno, che dura poco.

libero

Gli inviti dell’UAAR a boicottoare le cerimonie religiose sembrano avere molto più seguito … visto il calo emorragico di fedeli in corso ….

Painkiller

@giordanoburno

Complimenti per la reductio ad hitlerum. Quindi se qualcuno dà un giudizio tecnico sulle scarse doti registiche di Moretti è un fascistello berlusconiano? Guarda che non basta fare una pesudo apologia gay o bisessuale per diventare bravi artisti. Così come non basta infilare tematiche di pseudo-sinistra per diventare dei grandi della cinematografia.
Dimmi anche Fellini, Kurosawa, Bergman, Oshima, Leone, ecc sono registi da fascisti?
Guardati “La fontana della vergine”, “Ran” oppure “C’era una volta il west” per capire cosa si intende con buona regia e buona recitazione.

Una grande opera artistica resta tale a prescindere dall’orientamento. Leni Riefenshtal è stata una nazista di ***bip***, ma questo non toglie che sia stata anche uno dei migliori registi della sua epoca.
Ragionando come te chiunque non sia gay e di sinistra dovrebbe sputare sull’opera di Pasolini a prescindere dalla sua qualità effettiva.

Certo fare un discorso di critica oggettiva su tecnica registica, fotografia, recitazione, sceneggiatura, ecc immagino sia troppo complesso e noioso…. meglio tifare a prescindere dalla qualità per una qualsiasi squadra\individuo\partito,artista.

libero

Quello che più mi dispiace non sono i commenti kattolici, ma la mancata unione di tutti i laici in una grande associazione che faccia sentire il suo peso, la frammentazione dei laici giova solo al confessionalismo, perchè lasciargli questo vantaggio ?

Lorenzo Galoppini

Per qualcuno é “ricchezza”….

(la diversità di opinioni, dico, ma quando provoca la frammentazione cui ti riferisci vuol dire che ci deve essere qualcosa che non va e che andrebbe rivisto)

stefano b.

izzo: il papa tienitelo pure tutto tu!
ma che non scassi i cabbasisi a chi non lo vuole.
ce ne abbiamo già abbastanza di omuncoli che credono di avere la ragione dalla loro.
ce ne manca uno qualsiasi che viene dalla germania.

lasciateci in pace, e voi rimanete nelle vostre ipotetiche beatitudini.

Lorenzo Galoppini

Per inciso, Nanni Moretti potrà anche non piacere ma è obiettivamente un talento di valore del nostro cinema e va rispettato. Anch’io ho qualche artista che mi annoia, diciamo così (pochi, in verità), e uno di questi, ad esempio, é Carmelo Bene, ma riconosco che é stato un grande attore, lo rispetto e non mi permetterei mai di dire che non valeva nulla paragonandolo, che so, a non poche nullità che invece affollano la tv italiana di oggi (vedi il caso più eclatante dei reality shows), altrimenti direi obiettivamente un’idiozia.
Certo, Moretti é piuttosto schierato, e a qualcuno di parte avversa questo potrà non piacere molto (non mi riferisco a nessuno di quelli che lo hanno criticato qui, parlo in generale), come del resto non piace neppure a qualcuno della sua parte politica, come si é visto anche qui su questo blog, fa film un po’ particolari, magari un po’ presuntuosi – più che altro i primi, credo – ma é comunque uno con una sua identità che porta avanti un suo discorso artistico cinematografico. Così come del resto fanno molti bravi artigiani e mestieranti vari dagli intenti più prettamente popolar-commerciali, certamente in modo molto meno impegnato di Moretti ma ugualmente legittimo.

Batrakos

Andrò a vederlo venerdì: peccato che il thread sarà chiuso e non potremo scambiarci opinioni sul film, visto che quelle di chi lo ha visto lette qua mi sembrano parlarne bene.
Pazienza!

MassimoP

A me è piaciuto molto l’accostamento voluto fra il papa-dominus gregis e il suggeritore invasato-dominus gregis.
Magari è un accostamento un po’ eccessivo e lambiccato, ma il paragone tra l’attore/attore mancato in veste di papa (attore vero in quanto interprete di una parte, di un ruolo che prescinde dal singolo individuo – allo psicanalista non è infatti concesso chiamarlo per nome) e l’attore/non-attore nel suo specifico di colui che recita tutte le parti (degli altri) sopra le righe, senza in realtà incarnarne una potrebbe proprio riassumersi nel doppio senso tra il latino (pre-cristiano) “dominus gregis” (capocomico) e, appunto, il “pastore del gregge cristiano” nella “nuova accezione papale”.
Colui che ripete come fuori di sé le battute de Il gabbiano di Cecov e colui che “esce dal personaggio-papa” hanno infatti molto in comune: la passione per la recitazione (che era poi quella di Woytila, come da biografia), l’imprigionamento in un ruolo che estranea, il nome personale negato, il tifo sfegatato dei supporter qualsiasi cosa dicano o facciano.
Molto significativo, nel finale, il fatto che tutti i cardinali, accorsi in pompa magna a teatro, rivolgano la loro ovazione al “dominus gregis” cecoviano come recitasse davvero – come se i suoi deliri fuori-personaggio fossero tutto lo spettacolo e tutti i personaggi uno per uno – per poi rivolgere il loro applauso al papa “mancato” – come pontefice e, quindi, come attore – in platea.
L’apparenza del ruolo è tutto. Il papa è attore suo malgrado. È “agens” anche quando si autoproclama “actus”. Il tutto, detto con un sorriso.
È in questo senso che Moretti, secondo me, va oltre lo stesso anticlericalismo più immediato e collaudato.
Mi aspettavo delle stoccate più decise ed esplicite – forse le desideravo soltanto senza attenderle – ma questo non è (non è mai stato) il suo stile. Letto in questo modo, restituito al suo “naturale” distacco, ripensandoci mi è apparso, in effetti, più efficace proprio perché meno scontato.

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