“Un quadro laico di Giorgione e uno antidogmatico di Tiziano”

Il 12 aprile il circolo UAAR di Venezia ha organizzato, presso l’Ateneo Veneto, una conferenza del prof. Augusto Gentili, storico dell’arte (Università Ca’ Foscari), che ha svolto una relazione su Un quadro laico di Giorgione ed uno antidogmatico di Tiziano. Un’osservazione particolare delle opere dei due grandi pittori contemporanei del Cinquecento, per coglierne i celati aspetti di protesta all’imposto dogma religioso attraverso i dettagli, la scelta e le posizioni dei personaggi raffigurati, le ambientazioni, i colori. Un percorso, che ci racconterà di come il potere della Chiesa si esprimesse con forza attraverso l’iconografia di opere d’arte commissionate dalle gerarchie ecclesiastiche e di come, a volte, gli artisti nella loro libertà espressiva, inserissero situazioni e simboli sibillini per non vendersi totalmente al potere e consegnare ai posteri la loro essenza più intima. Il video dell’evento è ora integralmente visionabile sul sito del circolo.

Il circolo UAAR di Venezia

8 commenti

gibbon

Mirabile iniziativa e indice di grande competenza! Purtroppo credo che poche opere, prima della seconda meta’ dell’ottocento, contengano accenti contrari all’ideologia della committenza dominante, cioe’ curiale. Mi viene in mente : “L’origine du monde (L’origine del mondo)” di Gustave Courbet, che infatti e’ del 1866

Florenskij

@ Gibbon. Ho letto di recente che “L’origine del mondo” fu dipinto da un signore turco con propensione alla pornografia. Il committente seguiva la religione che promette il paradiso delle Urì.
Quanto alle difficoltà poste dal committente, le aveva già Caravaggio: la Madonna defunta come un’annegata ripescata dal Tevere, i pellegrini che pregano con i piedi sporchi in primo piano. Poco decoros; però alla fin fine i quadri sono passati.

gibbon

Usare Caravaggio, con cui inizia il lungo sonno barocco (cioe’ controriformista) dell’Italia (quella delle Arcadie, ricorda?) per dimostrare la liberalita’ della committenza ecclesiastica e’ veramente a’ la coque (da Margherita Alacoque, santa che ha avuto la fortuna di incontrare un onesto reverendo padre).
In effetti, quando ho scritto il commento volevo aggiungere: ” Quanti talenti sprecati a pittare madonne e agnoli”.

Paul Manoni

Ottima iniziativa e complimenti al Circolo di Venezia. 😉

L’idea di inserire i video delle varie attività direttamente sulla paina web dei Circoli e’ ottima!

P.aolo

Grande Gentili! E’ stato il mio professore preferito! Le sue lezioni erano veramente profonde e meravigliose!

vecchio laico

Iniziativa molto bella che si aggiunge a quelle già collaudate con cadenza annuale del “Darwin-day” e di “Bibbia e psicanalisi” oltre a tante altre intellettualmente stimolanti del prolifico Circolo di Venezia con i suoi tre punti d’incontro di Venezia, Mestre e Marghera.

Personalmente mi piacerebbe partecipare anche a qualche incontro del genere incentrato sulla musica, musica in genere e musica colta in particolare.

Grazie e complimenti a tutti i co-pensatori del Circolo di Venezia, in particolare a Franco Ferrari, Cathia Vigato e Vittorio Pavon.

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