Anche l’UAAR lancia il suo spot sull’Otto per Mille: “Ma il nostro è informativo”

Come ogni anno, i non credenti alle prese con la dichiarazione dei redditi sono colti da imbarazzo: possono scegliere solo tra alcune Chiese e lo Stato, che a sua volta destina una cospicua parte dei fondi di sua pertinenza a fini comunque religiosi. I non credenti sono dunque discriminati: ma pochi lo sanno. Così come ben pochi sanno come funziona il “diabolico” meccanismo inventato da Giulio Tremonti.
È per questo motivo che, per il quinto anno consecutivo, l’UAAR organizza la sua campagna Occhiopermille, allestendo banchetti informativi nelle principali città italiane e mettendo a disposizione, attraverso il suo sito internet, materiale da diffondere in rete. Quest’anno c’è anche il video, visionabile alla pagina http://vimeo.com/uaar/8×1000. L’UAAR non dispone dei fondi (oltre novecento milioni di euro) che finiscono alla Chiesa cattolica, e può quindi farlo circolare soltanto sul web.
“Il passaparola può comunque essere molto efficace, e rendere quindi più consapevoli i cittadini delle scelte che compiono”, spiega Raffaele Carcano, segretario dell’associazione. “Il nostro è infatti un video informativo, e non propagandistico. Lo dovrebbe fare lo Stato, ma in due decenni non l’ha mai fatto”. E allora ci pensa l’UAAR, con i mezzi a sua disposizione.

Comunicato stampa UAAR

20 commenti

Aldo

Bello ed interessante.
Complimenti !
Farò il possibile per divulgarlo.

Luciano Volpato

Un motivo in più per continuare a versare il mio 5 x mille all’ UAAR.

Aldo

Ho già iniziato a girarlo via e-mail agli amici.
Penso sia importante divulgarlo il più possibile.

teologo cattolico

Informare è sempre bene. La “diabolicità” denunciata mi sembra proprio nella non informazione, ergo la vostra iniziativa dovrebbe aiutare a superare il problema.

Roberto Grendene

hai estrapolato un aggettivo messo tra virgolette e nel comunicato stampa

la campagna e’ informativa

si puo’ invece dire che la campagna pubblicitaria della Chiesa Cattolica Apostolica Romana sia ingannevole?

(ricordo gli spot della CCAR per chiedere fondi per lo tsunami nel sud est asiatico: stimati 9 milioni di spesa in spot autocelebrativi, donazione alle zone colpite dalla tragedia = 3 milioni)

Semola

@Roberto Grendene . Guarda caso anche l’uaar non disdegna sovvenzioni,contributi,donazioni e quant’altro …8%1000 . Non è solamente una prerogativa dei preti.

bradipo

vogliamo proporre di abolire l’8×1000?

chi si arrabbierà, l’UAAR o i preti?

forse tanto uguali come vuoi far pensare non sono…

alessandro

@ SEMOLA: a parte l fatto che quello dell’UAAR è un 5×1000 , tutto il sistema è stato fatto solo per rinpinguare gli stomaci assai voraci che stanno in vaticano.
“con il sudore della fronte guadagnerai il pane”… in effetti in vaticano sudano molto eh?
Penso che se abolissero l’8 e il 5 x 1000 gli unici che sbraiterebbero sarebbero quelli della chiesa cattolica in quanto il suo processo di eliminazione verrebbe notevolmente accelerato. In fondo se la chiesa non avesse tutti quei soldi rubati a noi contribuenti verrebbe meno anche il suo peso politico.

Diocleziano

Semola,
ti rode perché qualche briciola finisce all’Uaar? Vorresti tutto nel trogolo vaticano?
Maledetti lurchi, vi strozzerete una buona volta!…

bradipo

C’era un uomo ricco, che vestiva di porpora e di bisso e tutti i giorni banchettava lautamente. Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del ricco. […]

ahh, la Bibbia…

Roberto Grendene

@ Semola

il bilancio uaar e’ pubblico, pubblicato sul nostri sito

i finanziamenti con soldi pubblici dove sono?

ad oggi, chi fa man bassa di soldi pubblici e’ la Chiesa Cattolica Romana

Sandra

In effetti “diabolico” non va, direi piuttosto “subdolamente ambiguo”.

POPPER

Ottima iniziativa, l’ho visto e mi è piaciuto, si dovrebbe trovare qualche emittente privata che ne diffonda il video o anche organizzare dei cineforum.

Paul Manoni

Ottimo video. Chiaro, sintetico ed esplicativo quanto basta.
Fatelo circolare! 😉

Rocco

Premetto che vi ringrazio dell’importante lavoro e che non voglio, con quello che sto per scrivere, voler sollevare una critica contro chi spende il suo prezioso tempo dietro iniziative che hanno l’ardire di essere una spina nel fianco delle casse vaticane.

Noi spieghiamo perfettamente come funziona il meccanismo, ma non sappiamo, poi, cosa firmare e cosa far firmare.
Firmare per lo stato è come firmare per la chiesa, se non peggio, visto che la quasi totalità dei fondi vengono destinati alla ristrutturazione delle chiese.
Poi ci sono le piccole comunità: ebrei, avventisti, luterani e valdesi (e forse qualcuno che ho dimenticato).

A chi destinare l’otto per mille?

Io penso che i valdesi siano i più laici del mazzo, e spesso siamo su posizioni compatibili su tematiche forti quali: fine vita, libertà di cura, contraccezione, discriminazioni.
Proporrei una convenzione, o una dichiarazione di intenti, o un qualsiasi cosa che renda possibile essere espliciti e poter usare slogan ad alto effetto come: “Non potendo prendere l’otto per mille, gli atei firmano per i valdesi”.

Una massiccia campagna di questo tipo sarebbe deleteria per i cattolici tanto più che la “spiegazione” di come funziona questo meccanismo infame che è l’otto per mille.

maurice

Concordo con Rocco.

Io sono molti anni che firmo per i valdesi e ho convinto anche altre persone a fare questo. Compilo, per chi me lo chiede, anche il 730 gratuitamente purchè , quando si arriva alla firma del 8 x 1000, non la mettano nè allo Stato e tanto meno alla chiesa cattolica 🙂

Commenti chiusi.