Bochum: un telefonista missionario perde il posto

Il sito Spiegel Online dà notizia del licenziamento d’un telefonista del call center del servizio di distribuzione della QVC, il quale con zelo missionario regolarmente terminava le conversazioni coi clienti col saluto “Gesù La ama”. Questa pia abitudine non risultò però gradita alla ditta, che all’inizio del 2010 licenziò in tronco il dipendente. Il caso fu portato davanti al tribunale regionale del lavoro. Anche i giudici non hanno avuto compassione per il pio telefonista e hanno confermato il licenziamento. In prima istanza il tribunale del lavoro di Bochum aveva accolto il ricorso dell’impiegato, sostenendo che la libertà di religione prevalesse sul diritto imprenditoriale dell’azienda. Ma il datore di lavoro si è appellato, e con successo. I giudici si sono dichiarati convinti che il telefonista non si sarebbe trovato in conflitto di coscienza solo per rinunciare alla sua formula di saluto.

Ermanno Morgari

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20 commenti

Paul Manoni

Si, ma poi vogliamo parlare un tantino di questa “forma di saluto”?
Insomma, al di là della propria coscienza, che razza di saluto finale e’!?!?
Dopo questa notizia, sto seriamente rivalutando le signorine che propongono contratti telefonici, e che si “limitano” a salutare con un:”Arrivederci, e grazie per la sua disponibilità”.

Simone

“Gesù La ama”

“Chi, il suo amico immaginario invisibile? Guardi… nulla contro ma non sono gay.”

Pietro

“Scusi non ho capito: Gesù è un lama o Gesù Lama? Il figlio di Maria Rasoio?”

Diocleziano

E adesso tocca a Gerry Scotti… ( o ha smesso di implorare il perdono del suo dio?…)

gioacolp

Criticabile, inaccettabile, tutto ciò che si vuole, sembra sia stato fatto quanto fu chiesto dal datore di lavoro, che, a salvaguardia ed in rispetto agli utenti del servizio, giustamente pretese di sollevare il nostro eroe dall’incarico.
Chiedo a voi tutti, cosa avreste detto ad un ipotetico operatore se l’allucinato avesse propiziato altra divinità, poniamo al profeta islamico?

Suppongo che i commenti sarebbero stati meno sarcastici, o no?

La critica quando è costruttiva aiuta la convivenza, il dileggio porta alla esasperazione delle idee. A che e a chi serve?

Cosa ci dobbiamo attendere? La ribellione? Le crociate?

Simone

Almeno Maometto è esistito, e se ne hanno le prove storiche. Impossibile che l’allucinato mi venga a dire “Maometto La ama”, visto che io sia per l’allucinato sia per il defunto Maometto sono un infedele, da convertire o da uccidere. Oltre che per il fatto che i morti non amano, fanno i vermi, ma non amano.

Francesco

Una bella notizia un intollerante che non voleva smettere di salutare le persone in modo idiota e’ stato licenziato, bene cosi’.

#Aldo#

Mah, salutare a quel modo è sicuramente sciocco, ma se è solo per tre parole in fondo a una telefonata a me sembra che non facesse male a nessuno. Cioè, per un saluto, per quanto discutibile, si priva la gente dei mezzi di sostentamento? A cosa siamo ridotti? I lavoratori sono solo delle macchine? Perché l’impressione che ho è che quando uno è al lavoro oggi come oggi sia ridotto a essere meno rispettato e rispettabile dei suoi concittadini. Il lavoro deve essere un momento della nostra vita, non una sua sospensione.

Simone

Non penso che il telefonista non fosse stato avvisato prima dall’azienda di evitare quel saluto. Ad ogni modo a lui non costava nulla evitare quella frase. Ed è chiaro che se il missionario, nonostante la consapevolezza del disagio che causava ai clienti e ai propri datori di lavoro, era recidivo nella propria fissazione, evidentemente la riteneva più importante dello stipendio. Questione di scelte.

Francesco

Anche il Giudice Tosti non faceva male a nessuno quando chiedeva la rimozione del crocifisso durante i processi che presiedeva e abbiamo visto come e’ finita, la tolleranza deve essere unilaterale?

#Aldo#

Assolutamente no! Infatti quella del giudice è una storia “sporca”, anzi, “sporchissima”.

Ffrank

Tosti (purtroppoper lui) e’ in Italia mentre il telefonista disturbato in Germania.. Ho detto tutto..

Painkiller

Si lavora in un contesto multietnico e religiosamente pluralistico. Il telefonista può graziosamete lasciare a casa la propria religione e non rompere ai clienti.
Discorso valido anche se avesse chiuso le chiamate con “Allah akbar” oppure “dio non esiste”.
Al lavora si deve …. lavorare non tentare di fare proselitismo.

#Aldo#

Scusa ma non sono (del tutto) d’accordo. Sicuramente non fare i f e s s i al lavoro è doveroso, ma altrettanto sicuramente il lavoro occupa una parte consistente della vita di ciascuno di noi, e non si deve pretendere che quando siamo al lavoro smettiamo di essere persone per diventare “macchine”, attrezzi nelle mani altrui. Piccole manifestazioni di individualità dovrebbero essere cosa normale, e direi che una formula di saluto come “Gesù La ama” più che offendere chi la riceve fa fare la figura dell’eccentrico a chi la rivolge. Personalmente risponderei: «Ma va’?! Non mi dire! Ciao, nè!» e finirebbe lì.

Oso sperare che dietro al licenziamento ci siano motivazioni più serie.

Ffrank

@ Aldo: la motivazione seria e’ che l’immagine della ditta viene gravemente danneggiata. Fasembrare che abbiano dipendenti pazzi ed un’organizzazione conseguente. Nemmeno se chiami un’organizzazione cattolica ti salutano cosi’, anzi in genere sono distaccati e profressionali.. come in una banca! 😉

tonii

nel mio lavoro tutti quelli che mi “auguravano”
buona pasqua
ricevevano un inevitabile
“buon 25 aprile!”

prima di natale invece rispondo alle tiritere cattolicheggianti
con sobri
“auguri di buon solstizio” “buone feste laiche” “buon capodanno a lei”
e similari.

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