Imprecare e bestemmiare riduce il dolore, sostiene studio

Una ricerca della Keele University, di cui scrive il Messaggero, sostiene che, quando si è feriti, bestemmiare e imprecare consente di ridurre il dolore provato. Il test consisteva nel far tenere in mano ad alcuni studenti dei cubetti di ghiaccio: quando imprecavano e bestemmiavano, i volontari erano in grado di tenere i cubetti in mano più a lungo. I risultati suggeriscono che bestemmie e imprecazione siano una reazione fisica, e non soltanto mentale, a una condizione di difficoltà, in grado di predisporre più adeguatamente il corpo a reagire.

Luciano Vanciu

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78 commenti

Stefano

Considerati i test effettuati sino al momento e i risultati, sembra che le bestemmie funzionino meglio delle preghiere 🙂

Federico Tonizzo

@ Stefano:
Infatti secondo me bestemmie e imprecazioni sono reazioni “forti” (cioè che aiutano il soggetto a tirar fuori ed usare le sue proprie energie), mentre piagnistei e preghiere sono reazioni “deboli” (cioè che denotano la rinunciatarietà del soggetto a cavarsela da solo).

DURRUTI 51

Confermo ,per esperienza personale, aiuta anche a distendere i nervi durante le incazzature.
Poichè la mia compagna è affetta da gravissima nevrosi cattofila (la forma più grave Fanzaganite) bestemmiare mi da un benessere particolare e sviluppa la mia creatività

B'Rat

E immagino questo profondo senso di rispetto verso di lei aiuti molto il vostro rapporto

gioacolp

Se imprecare un dio, o bestemmiarlo, ti aiuta a “sopportare” la tua compagna, ed inoltre libera la tua creatività c’è da augurarti che il tuo comportamento si limiti al propiziato.

Simone

Mio padre, credente e ciellino, gli basta sbucciarsi un dito per bestemmiare. Ora capisco perchè. 🙂

Florenskij

Un quesito: chi bestemmia crede o non crede alle entità contro cui inveisce? Non è il caso di dire “non è vero ma ci credo”?. La forza della bestemmia è proporzionale all’importanza del “bestemmiato”… Dunque una zona di penombra tra fede e non fede?
Che gusto ci sarebbe a bestemmiare Babbo Natale?

NB A casa mia nessuno dice parolacce e nessuno fuma: siamo da ricoverare?

Simone

Dipende. Dio è un termine generale, può voler dire tutto e niente. Non ho mai sentito nessuno esclamare “yahweh por.o” o “geova cane”.

Batrakos

Secondo me non è necessario essere credenti per bestemiare .
La divinità rappresenta nell’immaginario e nel subconscio, anche di chi non crede, la massima autorità pensabile, ed è antropologicamente normale che il nervosismo si sfoghi contro quello che teoricamente è il massimo del potere.
Peraltro la bestemmia può diventare anche un’ abitudine linguistica, certamente non educata, dove il blasfemo nemmeno riflette su quello che per lui è uno sfogo quasi inconscio e legato all’abitudine.

No, non siete da ricoverare, assolutamente: semplicemente avete un’educazione in cui l’uso della bestemmia non è stato sviluppato e senz’altro, a livello di bon ton, è una bella cosa.
Poi, anche lì, dipende: bestemmiare a tutto spiano, ostentatamente, e ad alta voce spesso è indice di maleducazione pure per me; una bestemmia conseguente ad una martellata sul dito è altra cosa.

Alb

Come mai hai censurato “porco” riferito a yahweh e non “cane” riferito a geova?

Comunque, come in tutte le cose, io sono per la moderazione. Bestemmiare o imprecare sono la stessa cosa: quando si esagera diventa volgare e noioso, ma ogni tanto ci sta bene…
Anche l’argomento “non credo quindi non bestemmio” è forzato…io non credo neppure nella vacca mannara di buona famiglia, ma ogni tanto mi capita di invocarla, specialmente facendo bricolage…

Simone

“Come mai hai censurato “porco” riferito a yahweh e non “cane” riferito a geova?”

Per il semplice fatto che pensavo che il filtro non accettasse la parola porco e non venisse pubblicato il commento, yahweh porco! 🙂

bruno gualerzi

@ Florenskij
La tua critica alle bestemmie ricalca quella che faceva mia madre, credente, nei confronti di mio padre, non credente, la cui fatica quotidiana (contadino a mezzadria) era costellata di imporecazioni, Non sto dicendo con questo che la tua critica sia ingenua, ma sicuramente non tien conto … intanto di un intercalare – che tale è quasi sempre la bestemmia – tramandato in certi ambienti poveri si può dire da sempre… ma nella quale in ogni caso non ci sarebbe proprio alcuna contraddizione essendo una sorta di sfida nei confronti di questo essere così potente col quale voi, casta sacerdotale, terrorizzate la gente: “io lo impreco e vediamo un pò cosa fa”. Ed è – ma si tratta della stessa cosa – un’imprecazione per interposta persona, se così si può dire, nei confronti sempre di chi usa dio per sfruttare il prossimo. Sfido lui sfidando il suo dio
C’è poi la bestemmia, come dire, consapevole, intesa proprio come sfida ad un dio che noin si nega, ma che si vuole mettere alla prova pur sapendolo esistente (la ‘sfida’ di Don Giovanni, per intenderci), ma è chiaro che qui siamo su tutt’altro piano che non quello della nestemmia comunemente intesa… e comunque anche qui non ci sarebbe contraddizione.

Per quanto mi riguarda, non posso che confermare (quando sono solo, per un qualsiasi contrattempo, mi escono spontanee le bestemmie, chiara ‘eredita’ ambientale) l’esito, per altro a mio parere scontato, della ricerca: la bstemmia, come qualsiasi altra imprecazione, è chiaro che serve per attenuare il dolore che (dolore fisico o psicologico che sia, comunque sicuramente non di grande portata) ha provocato l’imprecazione stessa.

bruno gualerzi

@ Florenskij
Sono andato a vedere chi era Capaneo (ne avevo solo un vago ricordo legato all’inferno dantesco… al quale, più che al personaggio della mitologia greca, immagino ti riferisca), e non credo rappresenti il bestemmiatore tipo di cui ho provato a tracciare l’identikit. Per questo bestemmiatore la sfida è una sfida, per così dire, ‘povera’, non certo la sfida orgogliosa del personaggio dantesco. Se mai prefigura quella di Don Giovanni.

(Lo so che non è ironico e che ti riferisci alla mia ex professione – almeno credo – ma quando ti riferisci a me, lascia perdere il Prof. Fa tanto erudito ed esperto, e io – che pure mi riconosco tante altre favolose qualità (^_^) – non lo sono certo)

bardhi

Di quello che so la bestemmia esiste solo in italiano, i tedeschi del alto adige bestemmiano solo in italiano. in albania usano la bestemmia solo i cattolici del nord, tutto il resto usa imprecazioni molto forti verso la madre o la sorella.

Se un martello ti cade sul dito e ti crea dolore cominci imprecare contro la “madre” del martello, certo lo fai perche ti aiuta a diminuire il dolore, perche nessuno pensa di farsi davvero la “madre” del martello.

P.C.

@Ernesto @bardhi Mi sa che ha ragione Dalila: avete mai visto la sigla “o.m.f.g.” nelle chat in inglese?

Ernesto

Holy shit non è una bestemmia.
OMFG è un’esclamazione, peraltro molto più rara di OMG.

Dalila

Esiste anche Jesus F. Christ e molte altre (certo il contesto fa molto)…parola di filologa germanista!

claudio285

In Eng F…ing Jesus

Godamn…quest’ultima non so se sia una vera e propria bestemmia però…comuqnue è un’imprecazione abbastanza forte.

Certo niente di paragonabile alle bestemmie delle mie parti. Alta Toscana.

Ffrank

@ ernesto: veramente in UK le swear-word sono usatissime nel parlato “popolare”, hanno forse una connotazione meno religiosa e piu’ sessuale perche’ si tratta di un paese mai oppresso dalla ccar e molto secolarizzato.

test

Dunque una zona di penombra tra fede e non fede?
Che gusto ci sarebbe a bestemmiare Babbo Natale?

Semplice, con babbo natale non c’è nessun gusto. non si irriterebbe nessuno, e quindi si perderebbe completamente la forza dissacrante, che si misura in quantità di persone che, a sentire l’imprecazione, si (in ordine di magnitudine) voltano, risentono, disgustano, offendono, arrabbiano.
In realtà l’imprecazione non viene pronunciata con lo scopo di provocare quelle reazioni, ma le reazioni costituiscono un buon metro per valutare quanto è comunicante l’imprecazione (conta moltissimo pure la pronuncia e il tono). In sostanza, non è per offendere che si impreca, ma quante più persone riesci a far voltare, tanto più hai esternato il malcontento.
E non è vero che la bestemmia sia più grave di un’altra imprecazione. Dipende tutto dal contesto. In magnitudine può essere più grave pestarsi un dito con un martello e proferire un grasso “càzzò vàffànculò” all’uscita di un asilo, piuttosto che un moderato accenno al dio Anubi inciampando su un sanpietrino in piazza.

NB A casa mia nessuno dice parolacce e nessuno fuma: siamo da ricoverare?

no anzi, vi faccio i complimenti, soprattutto per il fumo.

Federico Tonizzo

@ Florenskij:
“chi bestemmia crede o non crede alle entità contro cui inveisce? Non è il caso di dire “non è vero ma ci credo”?.”
Ovviamente chi bestemmia non è necessariamente un credente (anche se ti piacerebbe).
Innanzitutto penso che la bestemmia sia vecchia quanto le religioni, o forse è nata ancora prima delle religioni sotto forma di reazione istintiva rivolta contro un male subìto: immagina per esempio la persona A che subisce un torto da B (persona “forte”) e si sfoga su C (persona “debole”) non potendosi rivalere su B perchè B è troppo forte (accade anche adesso!): quindi B eventualmente diventa, ahilui, …il capro espiatorio dei mali di un gruppo di persone (e – tra parentesi – nel caso che B sia una persona reale la cosa non è affatto etica). Ne consegue, in questo filone di ragionamento, che chi bestemmia la divinità ha gioco facile perchè sa che niente è più debole di chi non esiste (la divinità): i momenti delle bestemmie, quindi, sarebbero per i “credenti” gli unici momenti di LUCIDITA’ mentale 🙂 cioè gli unici momenti in cui sono capaci di pensare “Dio non esiste!” 🙂
In alternativa: conosco una persona che, in perfetta lucidità durante una tranquilla chiacchierata del più e del meno, diceva “Se Dio esiste, è l’essere più infame che ci sia”.

Riguardo agli atei che eventualmente bestemmiano le divinità dei “credenti”, nella maggior parte dei casi hanno imparato tale liberatoria attività quando ancora erano credenti, e ben sapendo, da atei, di bestemmiare contro qualcosa che non esiste (cioè contro un “fantasma mentale” del loro passato di credenti), lo fanno con ancora meno remore di un credente.

“A casa mia nessuno dice parolacce e nessuno fuma: siamo da ricoverare?”
No, però (a) potreste verificare se dietro al “nessuno dice parolacce” c’è un’inibizione psicologica familiare; (b) scusa, ma sei proprio sicuro sicuro che a casa tua nessuno dica parolacce “in privato”? 😉

DURRUTI 51

D’accordo pienamente Federico, non avrei saputo dir meglio.

emmebi

credo che i record di bestemmie sia nel cattolicissimo veneto, quindi se i cattolicissimi veneti bestemmiano ci sarà un motivo o no? probabilmente lo usano come intercalare o per sfoghi abitudinari,(poi c’è la confessione,il petimento, la penitenza e il perdono,e… tutto riprende come nulla fosse.) ma se uno non crede , chi bestemmia? non ho mai sentito un’ateo dire:
porco darwin o che ne so mannaggia a odiferddi.

Reiuky

Nè io ho mai sentito un cattolico bestemmiare il papa.

se la prendono tutti con dio, la madonna, eva…. almeno questo è il podio della classifica che ho redatto dalle mie parti.

iging

Una bella bestemmia è un toccasana, è come un massaggio al cervello dopo un dolore intenso!

antonino flammia

bestemmiare inoltre sviluppa la creatività. un mio paesano, quando giocava a bigliardo, era oggetto di attenzione di molti per le sue bestemmie. fra le tante.. il settimo bottone della pettela (la camicia) di san giuseppe; … un pullman pieno di san marciano a mezzo busto. alla richiesta del perchè dovevano essere a mezzo busto. rispose:” perchè ne contiene di più”.

albialbi

Imprecare e bestemmiare fa sentire meno dolore perchè: nel momento che tiincazzi esprimi l’ingiustizia che però sai che è solo apparente fra quello che stai sentendo e quello che credi di poter fare (se fosse reale ti arrenderesti e scapperesti via ‘umiliato’).
Nel momento che senti ‘di poter fare’ ripristini l’uguaglianza fra te e Dio (che nell’inconscio è quello che può tutto e di più).
Quindi quando si bestemmia ci si innalza e si è pari al più grande dei grandi (anche se poi non c’è). E’ una cosa a livello mentale-neuronale.
E’ anche per questo che in italiano fra Io e Dio c’è solo una una lettera, D, lettera usata di solito per esprimere appartenza (D+i, Di lui, di loro, di me, di io), quasi come se l’italiano si sentisse dio quando ha di più per se. Sia in ambito spirituale che materiale.
😉

teologo cattolico

Che tristezza.

Mi lasciano sempre perplesse queste ricerche altamente scientifiche, probabilmente spesate del contribuente americano. Ovvio che i ricercatori italiani vanno all’estero per vedersi finanziare di tutto.

test

“Che tristezza.

Mi lasciano sempre perplesse queste ricerche altamente scientifiche, probabilmente spesate del contribuente americano. “

Sono d’accordo

“Ovvio che i ricercatori italiani vanno all’estero per vedersi finanziare di tutto.”

Qui anche no.

P.C.

Veramente, a me pare interessante che quello che si dice produca un immediato e verificabile effetto sul proprio corpo. A te no? Tra l’altro potrebbe essere implicato lo stesso meccanismo per cui anche le preghiere fanno sentire meglio chi le dice…

Antonio

Beh mi pare naturale, se uno si sfoga è normale che si senta meglio, che poi sia con le bestemmie o altre espressioni dipende dalla persona, ad esempio io non ho per niente l’impulso alle bestemmie, non riesco a fare a meno di considerarle segno di scarsa educazione e trivialità nella serie “l’uomo educato non sputa e non bestemmia”, da buon siculo preferisco sfogarmi con un “m**chia!” XD

StefanoM

Dio e la sua (immonda) sfera di interesse sono parte del linguaggio tipico italiano: pensate alle espressioni di uso comune come “grazie al cielo” o “che ce la mandi buona” (personalmente sto cercando di disfarmi di questi gerghi, inoculatemi fin da bambino con la religione).
Quindi non trovo nulla di strano che lo stesso concetto si applichi anche nell’ uso delle imprecazioni.
Dire che gli atei non possono bestemmiare è segno di ignoranza linguistica e stupidità.
(E lo dico dall’ alto della mia media di 5/15 in italiano e letteratura XP )

Sandra

Per il buon musulmano ogni proposito, progetto, idea per il futuro, persino dire “domani parto” deve accompagnarsi alla formula “inshallah”, come dice il corano:

– E non dire di nessuna cosa: “La farò domani”, senza aggiungere: “se Dio vuole” –

Logico allora per il “fedele” dare la colpa a dio se i progetti vanno a monte.

Diocleziano

Penso che quando fu pronunciata la prima bestemmia gli dèi non esistessero ancora…
poi li inventarono per avere qualcuno contro cui sfogarsi.

stefano

non è vero che bestemmiare riduce il dolore 😉 spesso col lavoro che faccio mi pesto le dita con un martello, bestemmio pesantemente ma il dolore rimane 😀 al massimo serve per sfogarsi ma non ha potere lenitivo per il dolore.

Ffrank

Io penso che la bestemmia funziona se ha una grande forza d’urto pe chi la dice.
Credo dia assuefazione ed e’ per questo che vengono aumentate le dosi (es. ripetuta piu volte?
Se non credi riengo che diventi un intercalare di poco o nullo effetto. A meno che lo scopo non sia impressionare gli altri o sostituire prianto e lacrime con grida.

Dalila

Per evitare quantomeno cadute di stile, ho già programmato parto con epidurale 🙂 altrimenti non oso immaginare…

serlvrer

Sacrilega! Dio ti ha prescritto di “partorire con dolore”, e tu rinunci a questa immensa gioia?

Dalila

Grazie, P.C.!

serlvrer

I dolori io li faccio provare ad altri se non mi assistono a dovere…altro che parole pesanti!:)

Karina

Ho accompagnato un amico in un noto supermercato del mobile fai-da-te, arrivati nel magazzino self-service, gl’addetti latitavano, le istruzioni su come servirsi pure e mancava sempre qualcosa, era tardissimo… ha incominciato a cacciare delle bestemmie… pur essendo ateo, cosa che gl’ho fatto notare, ma lui ha replicato con un’altra bestemmia (confutava la verginità della madonna) ed aggiunse che ce l’aveva esclusivamente con gli dei degli svedesi. Comunque confermo che dopo la sequela di improperie era palesemente più rilassato e defatigato, relax che s’è completato mandando a dar via il c. l’omino della sicurezza che voleva controllare il carrello.

serlvrer

Io lo sapevo già: infatto ogni pattina appena mi sveglio tiro un bel DP che riecheggia per tutto lo scalone del palazzo, poi gli auguro anche due cancheri, così, nel caso esistesse, sa quanto lo odio per questo mondo di M che avrebbe creato; dopo di che mi sento pronto per iniziare la giornata piene d’energie!

Cartman666

quando giocavo a calcio, e capitava che mi arrivassero pallonate a 200 km all’ora sugli zebedei, la bestemmia era una reazione istintiva e naturale, almeno cosi’ mi e’ sempre sembrato, e sicuramente umanissima.
Mi fanno orrore i baciapile che s’incazzano e riempiono le procure di denunce, se il vostro dio e’ cosi’ potente, perchè non lasciate a lui il compito di difendersi?

angelo ferrarello

le bestemmie e gli intercalari abusati in conversazioni normali sono sconci di per sè,in situazioni di stress e di dolore fisico o psichico sono una valvola di sfogo che aiutano come una serie di altri gesti,su questo non ci sono dubbi. L’abuso gratuito a prescindere mi sembra una cattiva abitudine nei confronti degli altri .soprattutto tra i giovani esiste il problema del linguaggio che se non invade l’altro non è,vale anche per numerosissime espressioni di vita portate all’eccesso sia per apparire meglio che per un consumo avido e adesso visto che nelle ns giovani generazioni senza storia passata non c’è posto per il futuro.Il presente è l’unica dimensione sulla quale si può scommettere ed investire parte di sè,il linguaggio farcito di bestemmie e intercalari assurdi ,considerato naturale e moderno sta dentro quel processo di anafalbetismo di ritorno e d’incultura che manipola le coscienze e i comportamenti,aumenta il grado di violenza espressiva che tiene a distanza l’altro,un’autodifesa artigianale che fa parte dell’immagine che si vuole dare di sè.
Io non credo in dio,ma mi dà fastidio la bestemmia fuori contesto per le cose che ho prima descritto,certamente quando incontro persone così mi viene naturale considerare tali atteggiamenti come caratteristiche specifiche ,in un certo senso recepisco il messaggio che vogliono dare e potrò comportarmi di conseguenza.Lasciateni poi una piccola disquisizione da ridere ,ma perchè si offendo cani,porci e altri esseri viventi associando a dio o madonne durante la bestemmia come se fossero entità inferiori?il passo successivo introdurre marocchini,albanesi,rumeni,neri e così via al posto dei cani o dei porci ci porta questo gioco un pò oltre ogni misura di umana convivenza.

DucaLamberti74

Io invece posso dare un ampio riscontro del potere della bestemmia con il metodo sperimentale galileiano.

Quando qualche cosa non funziona (e dovrebbe funzionare), bestemmio con gusto e rabbia contro, e nel 99% dei casi poi le cose funzionano 🙂

E parlo anche di software, telefonini, navigatore…

Le bestemmie (per me formule magiche 🙂 ) pero’ le consumo e le pronuncio in luoghi pubblici (sempre per conto mio ed a casa mia o in compagnia di chi come sa apprezzare l’agnosticismo mosconiano).

Sembra proprio che se esiste un dio sia nemico della scienza e della conoscenza umana e che voglia ostacolarla…

ma un bel COCCO DIO ( non ho bestemmiato 🙂 ) ed altre formule magiche similari molto più potenti e tutto riparte…. come per magia

Lo stesso discorso lo vedo anche nella vita quotidiana, quando aspetto il tram…
E questo studio scientifico conferma quanto io vedo ogni giorno a livello sperimentale 🙂

Per non parlare del potere magico che ha Mosconi ed i suoi video su youtube..se sei triste lui sa sempre tirarti su il morale…

del resto i giullari sbeffeggiavano i re, e chi se non Mosconi rappresenta il nostro essere laici e giullari… per me Mosconi può essere nominato difensore dello stato laico ed a questo punto “santo guaritore di ogni male”. 🙂

Che altro dirvi, ah se per caso qualche cattolico lo invito a fare un giro in un posto dove ci sono giraffe, leoni, gazzelle, coccodrilli… al BIOPARCO 🙂

Invito tutti i cattolici ad andare al BIOPARCO ( anche qui non ho bestemmiato 🙂 ) si sentiranno molto meglio…

E se un dio esiste ed è potente e magnifico ha un semplcie modo per rimediare…

Dare potere magico alla preghiera, cioe’ se uno lo prega ottiene quello che vuole a seconda della intensita’ del desiderio come una tessera a premi del tipo::
#) supermegatelefonino = 1000 ave maria
#) superSUV da 2000cc = 10000 ave maria e 5000 padre nostro e 100 flagellazioni
ecc. ecc.

Ecco forse allora la gente smetterebeb di bestemmiare e pregherebbe di più 🙂

Perchè ho scritto questo… cavoli ma mi sento meglio dopo essermi sfogato contro questo essere supremo del cielo che se esistesse sarebbe uno sporko dittatore che vuole imporre costumi sessuali, modi di vivere, di pensare e vuole una umanita’ ignorante, stupida e somara che passa il tempo a pregarlo..

BASTA… HA STANCATO !!!

Ed ora è dimsotrato scientificamente che una fetta di umanita’ si inkazza contro di lui….e ne gode di ampi benefici 🙂
Introduciamo una nuova disciplina medica..la bestiomosconiterapia olistica 🙂

DucaLamberti74

Brian di Nazareth

Io dicevo sempre “dio cane” ma ho smesso da quando abbiamo adottato il nostro amico a quattro zampe. Non me la sento di offendere la povera bestia.

Paul Manoni

Trovo la bestemmia una forma di maleducazione in generale, e mi regolo di conseguenza. Non dico di non averle mai dette, perche’ sarei ipocrita. Comunque da quando mi sono avvicinato all’Ateismo, sicuramente evito e mi trattengo parecchio dal dirle. Ora, in considerazione di questo consiglio supportato da studi approfonditi, direi che potrei anche ricominciare…! 😉
Dopotutto e’ terapeutico, no!? 😆

Francesco

Un satanista si martella un dito mentre pianta un chiodo in una parate ed esclama furente:”DIO BUONO”

nettu

Io ancora non capisco cosa avrebbe da spartire un vero agnostico con ateisti per lo più fanatici, molti dei quali dediti a ripicche livorose da adolescenti quando non ad autentiche guerre personali che – immagino – avvelenino loro la vita.

A ‘sto punto meglio i gesuiti. Credenza per credenza, almeno non passano la giornata a distribuire fiele…

vinicio

Convengo che la bestemmia sia uno sfogo e per lo più, un’ intercalare tipico della nostra società.

El Topo

Per Anubi! Non mi stancherò mai di ricordare a tutti che la bestemmia è un’importante ed insostituibile risorsa culturale del nostro territorio ed ora che si rivela essere anche un presidio medico mi sento sempre più convinto della mia opinione al riguardo.
Peraltro come diceva un caro amico di Ragusa il lato positivo delle disgrazie è che danno stimolo ed agio alla recita di variegate e fantasiose risme di bestemmie.

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