Nei giorni scorsi il sito Jihad Watch ha diffuso dichiarazioni di Mahmoud Ezzat, guida suprema dei Fratelli Musulmani, che manifestavano la volontà del gruppo di stabilire uno stato islamico in Egitto, quando il suo Partito della Libertà e della Giustizia avrà raggiunto una diffusa popolarità. L’altro leader Saad al-Husseiny ha dichiarato che il governo islamico avrebbe introdotto prontamente la sharia. Parole che, scrive l’edizione inglese del quotidiano egiziano Al Masry al Youmi, hanno immediatamente suscitato preoccupazione nelle chiese cristiane (che hanno deciso di non invitare i leader della Fratellanza alle celebrazioni della Pasqua) e degli altri partiti, che hanno parlato di “pesante arretramento” da parte del gruppo rispetto alle posizioni espresse durante i moti che hanno portato alla caduta del presidente Hosni Mubarak. Le dichiarazioni sono state criticate anche all’interno dei Fratelli Musulmani (la ex vice-guida suprema Mohamed Habib ha sostenuto che non è questo il momento di discutere di certe questioni), mentre uno dei leader, Hamdi Hassan, le ha ridimensionate, affermando che la stampa le ha riportate “inaccuratamente”, e che vi è una “erronea comprensione” della legge islamica.
Raffaele Carcano
Partito della Libertà
tutti uguali…
🙂
Saranno contenti tutti gli occidentali che a prescindere, senza provare a fare un minimo di analisi storica e politica, appoggiavano i moti anti Mubarak. Così come quelli che appoggiano i moti anti-Assad e anti-Gheddafi. Ci sarà da ridere quando la storia busserà di nuovo alle nostre porte come è già accaduto per i talebani in Afghanistan, il regime islamico in l’Iran e Hamas in Palestina.
La caduta del dittatore Mubarak, avvenuta per mano del popolo è stata un bene e ha spiazzato gli stessi Fratelli Musulmani che non si aspettavano una rivolta di popolo e laica (c’erano solo bandiere nazionali nelle piazze egiziane, non una sola bandiera islamista).
Poi che tentino di volgere la situazione a loro vantaggio mi pare naturale, ma non è detto che ci riescano e io spero proprio di no.
Aggiungo che vedere nel regime di Mubarak un argine al fondamentalismo è errato: è stato proprio Mubarak in questi anni a fare concessioni ai Fratelli Musulmani mentre invece ha represso ogni forma di dissenso non religioso.
Parole che…..hanno immediatamente suscitato preoccupazione nelle chiese cristiane… e degli altri partiti, che hanno parlato di “pesante arretramento”
Siamo alle solite in Italia dove i cristiani sono la maggioranza devono comandare loro, nelle nazioni dove sono in minoranza bisogna portagli rispetto ed assecondarli adattandosi a loro, mi viene in mente un organizzazione che ragiona cosi’, aspettate non ricordo …
a ecco la mafia.
Ma come!!!! Prima della caduta di Mubarak, questi fratelli musulmani dicevano di essere a favore della laicità dello Stato. Ora che il dittatore non c’è più si rimangiano tutto?
E un classico di molti credenti: forti coi deboli, deboli coi forti. Se sono minoranza invocano la laicità, appena hanno un po’ di potere schiacciano tutto e tutti in nome della maggioranza.
Già me li vedo mentre si sfregano le mani, ansiosi di instaurare la loro Sharia… 🙁