Non usa mezzi termini don Paolo Farinella, nel suo editoriale su Il Fatto Quotidiano, criticando aspramente la decisione di beatificare Giovanni Paolo II nel giorno del 1° maggio, festa laica, con l’ostentata intenzione di oscurarla. Mistificante, secondo il sacerdote, la rappresentazione di Karol Wojtyla come “operaio”, per una esperienza di lavoro durate poco più di un anno. ‘Operazione di marketing della religione” – tuona Farinella – ‘ per risollevar le sorti di una religiosità languente’. Ed ancora: ‘ Siamo in pieno paganesimo religioso’, per un evento che , a detta degli organizzatori, sul versante dei costi ammonterebbe a circa 9 milioni di euro. Entrando nel merito della figura di Giovanni Paolo II, Farinella lo definisce ‘il peggior papa del secolo scorso’, colpevole di avere consegnato la chiesa alle ‘sette’, le finanze del Vaticano all’Opus Dei, mentre Comunione e Liberazione è divenuto l’interlocutore utile per accedere alle stanze del governo e delle leggi nonostante gli affari torbidi che la Compagnia delle Opere intrattiene con personaggi vicini alla malavita. In ultimo la difesa del superiore generale dei Legionari di Cristo, pedofilo conclamato, getta ancora ombre su Wojtyla. Il vero obiettivo di questa nuova stagione di evangelizzazione fatta di esteriorità ed ostentazione è, secondo Farinella, l’annientamento del concilio Vaticano II, e la sua portata anticuriale e anticlericale.
Stefano Marullo
Mitico Farinella!!
Sarebbe interessante se intervenisse su questo blog in sostituzione dei modesti troll che
affollano questo sito!
Come mai è ancora “don”? In curia non leggono Il Fatto?
tanto sarà un flop 🙂
Comunque , in poco più di anno, tra visite papali e beatificazioni almeno 50 milioni di euro se ne sono andati. Siamo sicuri che questi 50 milioni di euro ( 100 miliardi del vecchio conio) non sarebbero serviti ai poverelli d’africa e asia?
Cattolici riflettete riflettete.
I “cristiani cattolici apostolici romani” riflettono? 😯
Si, la cupidigia…
Naturalmente, quando sono i cattolici a manifestare durante le cerimonie altrui, nessuno vieta niente.
è la cosiddetta “Domenica della divina misericordia” (2° di Pasqua)
festa a lui cara,
il 1° maggio può essere tutt’al più un ‘valore aggiunto’,
il resto è malignità
Scusi parroco se oggi replico ancora una volta ai suoi posts, niente di personale naturalmente ,ma gli argomenti che usa mi fanno venire in mente delle obiezioni.
Siamo abituati a vedere la chiesa scippare festivita’ altrui , lo ha fatto con le feste pagane all’ inizio e non ha perso il vizio nel 2011 ( alla fine 😉 ).
Saluti , buon 25 aprile.
Hanno scelto il primo maggio perche’ sanno che e’ una festa popolare, gia’ sara’ un flop cosi’ figuriamoci se l’avessero beatificato in un giorno normale, la colpa e’ dei nostri politici che addirittura hanno sonvenzionato il rito tribale, dovenano preoccuparsi di spendere i nostri soldi per gli Italiani Civili e lasciare che lo stato dittatoriale pontificio se la sbrigasse da solo e nei limiti del suo territorio nel fare queste schifezze.
gia’ sara’ un flop cosi’…….. vogliamo scommettere sui numeri della mattina a Piazza S.Pietro e quelli pomeridiani a Piazza S.Giovanni?….. tempo fa (quali profeti di sventura!) avevate annunciato che solo duo o tre Capi di Stato avrebbero partecipato…… allora leggiti st’ansa….. (ANSA) – CITTA’ DEL VATICANO, 20 APR – Sono ben 51 i capi di Stato che parteciperanno il Primo Maggio in piazza San Pietro alla cerimonia di beatificazione di Giovanni Paolo II presieduta da Benedetto XVI. Secondo quando apprende l’ANSA, la lista dei capi di Stato, stilata dalla Prefettura della Casa pontificia, verra’ comunicata soltanto a ridosso della celebrazione per ragioni di sicurezza. Oltre al presidente Napolitano, accompagnato dalla moglie Clio, sara’ lunga la lista dei reali che prenderanno parte all’evento.
Oltre al presidente Napolitano, accompagnato dalla moglie Clio, sara’ lunga la lista dei reali che prenderanno parte all’evento.
neanche un dittatore, che ingratitudine…
paolo
considerato il fatto che ultimamente, da la visita papale in inghilterra a quella in spagna, le pagliacciate organizzate dalla chiesa son o state dei flop così totali da andare anche oltre le peggiori previsioni dei più maligni, direi che prima di poter cantare vittoria solo perchè ci vanno 51 capi di stato (che sono comunque pochini) ce ne voglia…..
@ Parroco.
Certo, ha ragione, il resto è malignità: infatti, state beatificando Wojtyla, protettore di Don Marco Dessì ed entusiasta sostenitore del vescovo Pican.
Quella è malignità. Una maligna operazione di marketing.
Come dicevo a commento di alcune Ultimissime fa, il vaticano sta SCIPPANDO, ovvero SINCRETIZZANDO, la festa del 1° maggio 👿
Non posso che essere d’accordo con Farinella in tutto quanto riferisce l’Ultimissima.
Quoto.
La data più adatta , secondo me , era il primo di aprile o a Halloween.
anche martedi’ grasso non sarebbe male, eccetto che si confonderebbe troppo tra le maschere
Ci fregano il primo maggio?
E che c’è di nuovo, nell’ordine ci hanno fregato:
il die natalis sol invictus,
la celebrazione dell’equinozio di primavera,
le ferie Augustee,
la commemorazione dei defunti,
e molto altro ancora…
E’ la solita vecchia strategia dell’assimila e converti.
assimila certo…. ma converti quando mai ?!
e’ filito quel tempo.. e non ritornera’
Fate Don Farinella Papa per favore.
Per foruna che tutto cio’ e’ stato detto da Don Farinella e non da Odifreddi, altrimenti saremmo finiti per leggere del complotto giudaicoplutomassonicomosexlaicistacomunista, già su titti i giornali il gionro dopo. 😉
Don Paolo Farinella, invece di giocare al contestatore che morde la mano di chi comunque lo nutre, sia più coerente: abbandoni definitivamente la chiesa, vada a vivere nel libero mondo laico e faccia una crociera con Oddifreddi a studiare le sette mosse per salvare l’italia
Saluti
Giusto! Fuori dalla chiesa e dai co…ni chi si ostina a credere ancora nel vangelo.
complimenti. mi sarebbe piaciuto scriverla personalmente questa battuta,pardon “verità”.
sno d’accordo su tutto tranne che ‘Siamo in pieno paganesimo religioso’, i pagani erano molto più civili dei cattotalebani, per esempio non perseguitavano gli eretici (perché non c’era la Vera religione) e l’omosessualità non era reato
La festa del primo maggio è laica non anticristiana, altrimenti ditemelo che non la festeggio.
in ogni caso non c’è da preoccuparsi, come in pochi hanno seguito la celebrazione della via crucis, così non vi saranno diminuzioni di “audience” per la festa del 1 maggio, collegamenti televisi vari per il concertone, se questo vi preme.
il fatto che sia laica e non anticristiana è un non sequitur con largomento trattato. se l’associazione LGBT organizzasse un gay pride per la giornata di pasqua, o addirittura stabilisse che d’ora in poi il 25 dicembre sarà “la giornata mondiale dell’omosessualità”, voi vi lamentereste, eppure non mi pare che l’omosessualità sia “anticattolica”….
non sono d’accordo sul fatto che il buon Farinella dovrebbe lasciare la chiesa, e’ sempre meglio combatterla dall’interno, e poi semmai chi non c’entra niente con la parola del kristo e dovrebbe andarsene e’ il papa con tutta la combriccola
Oltre che a scippare il 1° maggio, GPII ha anche scippato la vetrina a Innocenzo XI. Ovviamente sono più popolari gli ossicini “giovani” del polacco che quelli stagionati e piuttosto imbarazzanti dell’Odescalchi.
Farinella dimentica che la chiesa ha beatificato Stepinec complice del regime Ustascia e corresponsabile di 1.500.000 morti ammazzati. Dopo San Geonocidio perchè stupirsi di San Proteggi Pedofili?
mi risulta che Il Fatto sia avverso a questo genere di articoli. Strano…penso ad un articolo passato in sordina.
Ma dico io se proprio vogliono beatificare GPII avrebbero potuto lasciare il 1° maggio ai cittadini laici e farlo il 13 maggio [data in cui – dicono loro – la Madonna di Fatima gli salvò la vita]??
Sarebbe stato molto più appropriato, non credete?
WOJTYLA COMPLICE DI CRIMINI CONTRO L’UMANITA’
Nell’ottobre del 1978 è eletto – come capo dello Stato Pontificio – il polacco Wojtyla. Allora s’insediò in Cile un nuovo nunzio apostolico, monsignor Angelo Sodano, anch’egli espressione diretta dell’Opus Dei e che darà una svolta più che autoritaria al clero cileno, eliminando e trasferendo i preti scomodi. Fu egli che organizzò la visita pastorale del pontefice nel paese andino nel 1987, durante la quale fece apparire Giovanni Paolo II insieme al dittatore Pinochet dal balcone della Moneda, mentre salutava i fedeli. Si avvalorava in tal modo – quasi in una sorta di dramma internazionale concertato a livello globale – quella frase di Henry Kissinger riferita al Generale: “Sarà pure un figlio di puttana, ma è il nostro figlio di puttana”. E Kissinger fu segretario di stato della presidenza Nixon, quando questi impose l’embargo al Cile di Allende e scatenò con la CIA l’Operazione Condor, affinché costui venisse destituito ad ogni costo.
L’accordo totale fra Santa Sede e Governo reazionario della destra USA, rappresentato da Ronald Reagan, eletto alla Casa Bianca nel 1980, determinò una svolta ancor più autoritaria nella loro politica internazionale. Non a caso il presidente si trovò immischiato nel 1986 in un grave scandalo politico, l’Irangate, consistente nel traffico illegale di armi con l’Iran, il cui ricavato andava a finanziare i controrivoluzionari del Nicaragua, i Contras che avevano massacrato 40.000 persone, sotto la precedente dittatura di Anastasio Somoza Debayle (1967-79). Il Pontefice era perfettamente a conoscenza di ciò che stava accadendo. Infatti, prima della visita pastorale del 1983 nell’America Meridionale, si presentò in Vaticano il generale Vernon Walters che espose nei minimi particolari la situazione complessiva della regione con riferimento ai singoli stati. Erano presenti gli esperti di questioni sudamericane, il Cardinale Casaroli e Monsignor Carlos Romero, oltre all’Arcivescovo Silvestrini. Ci preme richiamare l’attenzione, soltanto su una frase del generale Walters, ché la dice lunga sui silenzi millenari del Soglio di Pietro: “Condividiamo gli stessi obiettivi della Santa Sede”. Chi ha orecchi per intendere intenda, recita una frase evangelica!
DA: LA RELIGIONE CHE UCCIDE
COME LA CHIESA DEVIA IL DESTINO DELL’UMANITÀ
(Nexus Edizioni)
517 pagine, 130 immagini, € 25
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http://www.macrolibrarsi.it/libri/__la-religione-che-uccide.php
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http://alessiodibenedetto.jimdo.com/novita-2010/
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