Ancona, TAR: la mostra censurata si farà, ma senza opere blasfeme

Il TAR ha sospeso la revoca dell’autorizzazione disposta dall’amministrazione comunale di Ancona nei confronti dell’esposizione di Federico Solmi (cfr. Ultimissime del 7 aprile e 8 aprile), giustificata con la possibile presenza di un’opera, The Evil Empire, ritenuta “blasfema”. Secondo il tribunale, “la domanda cautelare va accolta, essendo un fatto notorio che l’allestimento di una mostra personale dedicata ad un artista di livello internazionale presuppone da parte dei curatori un’attività organizzativa che va posta in essere tempestivamente”. La corte ha anche invitato “ad un riesame, in contradditorio fra le parti e in tempi compatibili con le esigenze organizzative, della vicenda”. Amministrazione e organizzatori si stanno quindi accordando affinché la mostra sia priva di lavori che possano urtare la sensibilità religiosa dei fedeli cattolici.

Luciano Vanciu

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15 commenti

Painkiller

Il principio “non mi piace quindi non vado a vederlo” è troppo difficile da capire?

Alfonso

@pinkiller

“non mi piace quindi non vado a vederlo”

….”e impedisco di farlo vedere anche a tutti gli altri”. E’ il catto-pensiero completato…

c.d.

quel principio si applica a tutta la roba cattolica finanziata coi soldi pubblici. invece per la roba non cattolica serve l’approvazione preventiva dei cattolici. si chiama “laicita buona”. non sarai mica un perfido laicista, vero?

Diocleziano

L’artista dovrebbe affittare privatamente uno spazio adiacente alla mostra e esibire
le opere ‘censurate’, magari con ingresso gratuito.
Sarebbe curioso vedere i cattolicisti entrare a sbirciare il proibito.
Ma per loro l’importante è l’atto di forza…

alessandro

madonna mia quanto sono delle primedonne sti cattolici. Non andare a vedere la mostra blasfema non sarebbe stato sufficiente?

Dinathos

Così facendo (censura), impediscono agli altri (sprovveduti) di “peccare”, salvandogli l’anima.

Roberto Grendene

Altra conferma che la libertà di espressione sul al cattolicesimo e’ limitata

Delle due l’una. Questo avviene perchè:

1) ci stiamo spostando al livello delle teocrazie islamiche

2) i cattolici sono dei casi sociali da tutelare

per me la 1

Alfonso

@Roberto Grendene

ci stiamo spostando al livello delle teocrazie islamiche

Ci stiamo spostando dici? Ci siamo già dentro ed anche da bel pezzo! Sveglia!

P.C.

Censurano l’esposizione in una mostra di un’opera “ritenuta” (vuol dire che forse non lo è?) blasfema? A quando la psicopolizia vera e propria?

“Amministrazione e organizzatori si stanno quindi accordando affinché la mostra sia priva di lavori che possano urtare la sensibilità religiosa dei fedeli cattolici.” Non sarebbe stato meglio aggiungerne un’altra, invece? Un bel cartello all’entrata, con su scritto:”Attenzione: questa mostra potrebbe contenere opere che offendono la vostra superstizione. Se entrate, poi non lamentatevene.”

Paul Manoni

“The Evil Empire” e’ un’opera di cui potete avere un’anticipazione sul sito dell’artista:

http://www.federicosolmi.com/trailer.html

Come potete constatare voi stessi, non ci sono nemmeno gli estremi per la blasfemia, e probabilmente e’ piu’ scandaloso un programma di varietà “RaiSet” in prima serata.
Quindi non si tratta nemmeno di censura di un’opera blasfema, ma di un vero e proprio oscurantismo ad un’opera piu’ satirica che altro. Il comune di Ancona ha fatto tutto questo, solo per evitare qualsivoglia imbarazzo, in vista del Congresso Eucaristico che si svolgerà nella città a Settembre.
Con tutta probabilità, al comune costerà parecchio questa “genuflessione” non motivata, nei confronti della CCAR. Se Solmi o il MAC, che hanno organizzato la mostra, dovessero richiedere i danni, si parla di quasi 100.000€ di indennizzo. 😉

test

sarebbero comunque soldi pubblici però…
è un cane che si morde la coda.
pagasse almeno il vaticAno…

Francesco

Certo che e’ strano che bisogna preoccuparsi di non urtare la sensibilita’ dei cattolici, loro che non solo in luoghi privati ma anche in luoghi pubblici non hanno nessun pudore ad esporre un simbolo fallico come il crocifisso.

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