Una donna trevigiana si è vista nei giorni scorsi negare l’assoluzione da un frate. Il motivo? Sposerà presto un uomo divorziato. La donna si è sfogata su internet, scrivendo di essere ancora nubile e rilevando che “l’unico effetto che otterranno così i preti sarà quello di allontanare le persone dalla religione”. Anche la Penitenzieria apostolica si è tuttavia dimostrata irremovibile: l’arcivescovo Gianfranco Girotti ha infatti sostenuto che, nonostante la confessione, la fedele non si è mostrata disponibile a cambiare atteggiamento e, quindi, “l’assoluzione non può essere data anche se il peccato è stato soltanto annunciato”.
Luciano Vanciu
la signora dovrebbe semplicemente prendere atto di quel che è la religione che segue e mollarla.
purtroppo per lei, e per più o meno il 90% dei cattolici italiani, la religione cattolica non è un menù à la carte da cui possono scegliere quel che gli pare e piace e tralasciare quel che invece non gradiscono.
il problema è che di solito non lo sanno e che i vertici non hanno di solito nessun interesse a farglielo sapere.
“la signora dovrebbe semplicemente prendere atto di quel che è la religione che segue e mollarla…”
Stavo per scrivere qualcosa di simile, sono stato battuto sul tempo
CHE BELLO ANNUNCIARE SOLTANTO I PECCATI! I PRETI IMPLODERANNO D’INVIDIA!
quoto!
che palle ‘sti cattolicisti: io non posso sposare un uomo per colpa loro, e loro si vogliono prender la libertà di sposare un divorziato pretendendo il beneplacito della CCAR…
…ma che vadano a farsi benedire!
Once again, Gaetano Salvemini rulez… 🙄
Il mio commento pubblicato in calce alla lettera della cattolica-fai-da-te.
Ottimo.
Troppi cattolici pensano di poter fare ciò che vogliono con la loro religione, e troppi preti lo concedono.
Ma guarda un po’: nel medioevo hanno inventato la macchina del tempo e ora stanno facendo i primi viaggi nel futuro. Benvenuti nel 21° secolo!!!
Ci sarà pure il 50° secolo fra qualche millenio, ed il 21° secolo sarà preistoria!
@ kleber al salim jones
E chissà allora forse le religioni saranno sparite completamente. Forse nel 50° secolo l’umanità si sarà resa conto della forza distruttiva delle religioni e delle superstizioni…
D’accordo con test. Se i cattolici si attenessero al cattolicesimo la CCAR sarebbe infinitesimamente influente.
ma mo’ si confessano pure prima? scusate ma mi pare pure giusto in questo contesto non assolverla qui è peccato premeditato, scusa tu sai di peccare, sai che lo farai, te ne penti e vuoi essere perdonata..per poi farlo? ma che è??
almeno poteva starsi zitta, farlo e poi dirsi pentita e sperare nell’assoluzione, ma che adesso spera nell’assoluzione per poter peccare “con l’animo leggero”…
cattolici, baby
Gesù Cristo, baby: “E chi sposa una donna ripudiata è lui pure adultero”.
immagino idem se era la moglie a “ripudiare”.
@ Florenskij
Gesù quello che raccattava strappone da lapidare per strada e se le portava a casa senza sposarle???
Ma mi faccia il piacere…
@ Florenskij.
Quindi dobbiamo arguire che il Berlosco al Governo NON può essere nè confessato nè “comunicato” tramite l’ostia.
Ma cos’è questo rumore??? SCRRAAAATCH SCRRRAAATCH Orpo! Sembrano unghie sul vetro….
Servono un paio di ventose?
Le ventose sono in vendita nell’ultimo numero di Avvenire: http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Avvenire (si veda la sezione vendite dell’immagine)
hai presente quando noi diciamo che la confessione è sostanzialmente un modo per peccare a piacere e sentirsi comunque a posto con la coscenza? hai presente i vari cattovisitatori che cascano dal pero e dicono che non è così? ecco, purtroppo per loro per il 99% dei fedli cattolici è proprio così……
cose che succedono quando una chiesa è più interessata alla quantità che alla qualità dei fedeli ed è quindi pronta a svendersi (e fare la vaga su una gran quantità di temi a ruguardo della sua opinione in merito…) pur di raggranellare ogni pecorella possibile….
La chiesa cattolica ha sempre cercato di avere il monopolio del perdono, una volta si pagava in denaro ora, non potendo chiederlo, si accontentano di condizionare psicologicamente le pecorelle.
Interessante e’ anche l’esperimento fatto ai tempi di “mani pulite” da un giornalista:
spacciandosi per un manager invischiato in faccende poco pulite ando’ a confessarsi in
parecchie chiese differenti,chiedendo consiglio.
Ora,pare che quasi tutti i confessori gli raccomandarono di tenere la bocca chiusa.
Che si trattasse di una tradizione,o che avessero ricevuto istruzioni riservate dalla
previdente Curia in previsione di casi analoghi ?
Se quella donna è stata battezzata da piccola e si professa cattolica, di conseguenza ha l’obbligo di accettare in tutto e per tutto ciò che la sua Chiesa le impone.
Non si può essere cattolici e al contempo sposare un divorziato. La coerenza prima di tutto!
si buonanotte, i cattolici italiani tendenzialmente non sanno cosa sia 😆
@ Lumen rationis. Comprare il perdono? Con il registratore di cassa nel confessionale? Questo non è ma avvenuto. L’uso e abuso è relativo alle pene del Purgatorio, che non sono non eliminate dalla confessione quando è con pentimento “imperfetto” , detto “attrizione”. Come dire:una “buona” confessione toglie la “condanna a morte” del peccato mortale, ma non esime dal pagamento dei danni relativi alla causa civile
@Nightshade90. Quando io ho studiato il catechismo non era affatto così. Era detto con estrema precisione che una confessione senza pentimento e proposito fermo di non reiterare era nulla.
le indulgenze non sono mai state vendute?
pellegrinaggi e giubilei non garantivano la remissione dei peccati?
@ Florenkij.
Lei sta insultando la Storia in primis e l’intelligenza umana in secundis.
Si contenga.
magari al (suo) catechismo lo dicevano. ma una volta fuori, non avevano problemi a hiudere un occhio o due, in stile “si fà ma non si dice. apertamente almeno.”
le confessioni in cui la volontà di reiterare il reato è palese a quanto mi risulta sono la norma nella realtà dei fatti, e i preti che le rifiutano sono così pochi da rendere la cosa una notizia clamorosa……
Florenskij: “Comprare il perdono? Con il registratore di cassa nel confessionale? Questo non è mai avvenuto.”
“Ritrovandosi adunque Leone (Leone X) liberale nello spendere e donare, cosí a parenti, come a corteggiani et alli professori di lettere, essausti gli altri fonti donde la corte romana suole tirar a sé le ricchezze dell’altre regioni, pensò valersi di quello delle indulgenze.
Questo modo di cavar danari fu messo in uso doppo il 1100. Imperoché, avendo papa Urbano II concessa indulgenza plenaria e remissione di tutti i peccati a chi andava nella milizia di Terra Santa per conquistar e liberar il sepolcro di Cristo dalle mani di maometani, fu seguitato per piú centenara d’anni dalli successori, avendo alcuni d’essi, (come sempre si aggionge alle nuove invenzioni) aggiontovi la medesima indulgenza a quelli che mantenevano un soldato, non potendo essi o non volendo personalmente andare nella milizia; e poi, col progresso, concesso le medesime indulgenze e remissioni anco per far la guerra a quelli che, se ben cristiani, non erano obedienti alla Chiesa romana; e per lo piú erano fatte abondantissime essazzioni di danari sotto li pretesti detti di sopra. Li quali però erano applicati, o tutti, o la maggior parte, ad altri usi.”
(Paolo Sarpi, Istoria del Concilio tridentino, libro I)
CVD.
poichè non è un “personaggio” deve accettare le regole dei comuni mortali cattolici ! quando saremo veramente liberi?
ah ah, non è stata neanche furba poteva benissimo evitare di raccontare la sua premeditazione peccatoria ed avrebbe ottenuto l’assoluzione…
tu sì che sei un genio….
dici che dio l’avrebbe vista e fulminata col suo occhio amorevole e compassionevole?
siete troppo lontani e pieni di pregiudizi riguardo la Religione per poterne parlare con un minimo di credibilità..
beh illuminaci allora.
Quindi solo i cristiani possono parlare di cristianesimo? è incredibile ma l’imperatore Giuliano l’Apostata (uno dei più saggi e acuti imperatori che Roma abbia mai avuto) vietò ai cristiani di insegnare gli autori greci e romani antichi con la stessa motivazione tua: trovava insensato che chi spiegava Omero, Esiodo, Demostene rifiutasse e disprezzasse gli dei che loro adoravano.
sarebbe un onore se Dio si servisse di me per illuminare voi..dovete prima eliminare dalla vostra cultura quelli che Bacone chiamava “idola”..successivamente potrete intraprendere un percorso di conoscenza pienamente razionale,nel vero senso della parola,e non nell’accezione che usate voi arbitrariamente e tendenziosamente..
guarda il forum è lì per te, aspettiamo le tue perle.
caro Paolo di Tarso prima di dire ai non credenti cosa devono fare dovresti intraprendere un percorso di conoscenza pienamente razionale,nel vero senso della parola,e non nell’accezione che usate voi cattolici arbitrariamente e tendenziosamente.
Flavio Claudio Giuliano detto l’Apostata..come avevi ragione!!
scusa ma se c’è da fare tutto ‘sto lavoro non fa prima a usare Carcano?
@ Paolo di Tarso.
Prima di dire agli atei di eliminare gli “idola” buttate al cesso tutti i VOSTRI IDOLI, che portate in processione carichi di oro e gioielli, toccandoli e adorandoli chiedendo miracoli e favori e prebende.
Cazzarola, ora gli idolatri per eccellenza accusano gli iconoclasti di idolatria! Ma vai a nasconderti.
Da un punto di vista “formale” avrebbe ottenuto l’assoluzione (nel senso che il sacerdote gliel’avrebbe concessa perché “tratto in inganno”), però per la religione cattolica l’assoluzione può avvenire solo se si confessano tutti i propri peccati senza alcuna reticenza e se c’è vero pentimento e proposito di non ricascarci, altrimenti non è solo non è valida ma mi sembra sia pure considerata “peccato mortale”…
il prete ha ragione: l’assoluzione si può dare solo a seguito di pentimento (e quindi se il soggetto, se potesse rifare tutto, eviterebbe di commettere il peccato per cui chiede l’assoluzzione). non per niente non si può dare “assoluzioni preventive” (cioè se si chiede l’assoluzione per un peccato non ancora compiuto ma che si vuole compiere).
altrimenti è solo la classica ipocrisia chi vede nella confessione solo un modo per poter peccare a piacimento e lavarsi comunque la coscenza (cioè del 99% dei sedicenti cattolici).
la signora dovrebbe capire che quando decide di definirsi cristiana cattolica allora ACCETTA DI SEGUIRE LA MORALE CATTOLICA. non può fregarsene e pretendere comunque l’assoluzione (cosa su cui però la chiesa solitamente, pur di non perdere fedeli, è sempre pronta a chiudere un occhio) per atti di cui non si pente.
se non è daccordo con la morale cattolica ha solo una scelta davanti: cambiare religione. non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca, e le religioni istituzionalizzate non sono un menù à la carte.
@ Nights… come fa a sapere che è il 99 per cento? Ha la sfera di cristallo o scruta le coscienze come il Curato d’Ars e padre Pio?
probabilmente usa il metodo di stima cattolico.
@ Florenskij
Suvvia, sono modi di dire… 99…. 89… vuol dire quasi tutti e poi sono pareri personali… che non cambiano la realtà… così come se tutti credessero in dio non cambierebbe la realtà… cioè non lo vedrebbe lo stesso nessuno clinicamente sano con possibilità di dimostrarlo a terzi.
vivo tra la gente, floreskij, e molta di quella che frequento è religiosa. ho anche zii catechisti e un prozio (morto pochi mesi fà, purtroppo) prete.
la stima sarà approssimativa ma se non è il 99 non scende comunque sotto il 90….
“l’unico effetto che otterranno così i preti sarà quello di allontanare le persone dalla religione”
è esattamente ciò che spero. I frati come questo qua stanno inconsapevolmente lavorando per noi miscredenti. Continuate così!
e il bello è che il frate ha pure fatto l’unica cosa sensata e coerente che poteva fare……per potersi mantenere i propri fedeli sono costretti ad essere ipocriti, ingannatori e blasfemi, se provano ad essere coerenti con il proprio credo, ecco cosa succede…..
e il bello è che il frate ha pure fatto l’unica cosa sensata e coerente che poteva fare……per potersi mantenere i propri fedeli sono costretti ad essere ipocriti, ingannatori e blasfemi, se provano ad essere coerenti con il proprio credo, ecco cosa succede…..
l’unica cosa sensata e coerente che potesse fare….anche quando una mia amica è andata a confessare che, divorziata, ha fatto sesso con un tipo, il frate confessore le ha fatto presente che deve andare solo con il suo ex marito in quanto, davanti a dio, rimane sempre suo marito….peccato che il marito si sia risposato e quindi? fare l’amore a tre??? che bella idea!
Già. Il prete che ha confessato la tua amica è stato assolutamente sensato e coerente dal punto di vista della morale cattolica, è la morale cattolica che è insensata.
No Nadia la tua amica dal momento del divorzio non potendo più fare sesso con l’ex marito per la religione cattolica doveva rimanere casta.
Non sono cosi’convinto che il frate non avesse scelta , ci sono dei preti che sanno fare scelte molto coraggiose e rischiano ogni giorno di prendere un bel calcio nel sedere dal vaticano. Semplicemente o il frate era ottuso e legato alle vecchie ammuffite ideologie o non ha avuto il coraggio di fare una scelta rischiosa.
Comunque condivido l’ opinione di coloro che nei posts precedenti hanno scritto : ” per noi meglio cosi'” infatti grazie a episodi come questo sono sempre di piu’ le persone che capiscono quanto la chiesa al giorno d’ oggi sia solo un apparato mangiasoldi privo di sostanza e di un’ anima.
e il bello è che il frate ha pure fatto l’unica cosa sensata e coerente che poteva fare……per potersi mantenere i propri fedeli sono costretti ad essere ipocriti, ingannatori e blasfemi, se provano ad essere coerenti con il proprio credo, ecco cosa succede…..
e il bello è che il frate ha pure fatto l’unica cosa sensata e coerente che poteva fare……per potersi mantenere i propri fedeli sono costretti ad essere ipocriti, ingannatori e blasfemi, se provano ad essere coerenti con il proprio credo, ecco cosa succede…..
e il bello è che il frate ha pure fatto l’unica cosa sensata e coerente che poteva fare……per potersi mantenere i propri fedeli sono costretti ad essere ipocriti, ingannatori e blasfemi, se provano ad essere coerenti con il proprio credo, ecco cosa succede…..
e il bello è che il frate ha pure fatto l’unica cosa sensata e coerente che poteva fare……per potersi mantenere i propri fedeli sono costretti ad essere ipocriti, ingannatori e blasfemi, se provano ad essere coerenti con il proprio credo, ecco cosa succede…..
non sò perchè ma sono partiti un sacco di messaggi in contemporanea. eppure ne ho scritto solo uno e l’ho inviato una sola volta.
il tuo pc sarà stato posseduto da satana, immergilo per sicurezza in acqua santa
fà lo stesso se uso le mie urine (si sà, “il piscio di un innocente è una mano santa”, io non sono innocente ma sono ancora casto e puro (per mia sfortuna), quindi forse satana non nota la differenza…) per esorcizzarlo dalla piaga chiamata “explorer”?
ho provato con mozilla ma per qualche motivo quando lo usavo mi mandava tutti i post in attesa di moderazione…..e non c’era neanche una parola che potesse attivarla….
strano, io con firefox non ho problemi…
allora sono proprio io a farmi odiare dalla tecnologia 🙂
Che la signora accetti le regole della religione cattolica, oppure si faccia pastafariana.
Il prete ha agito correttamente, in linea con il suo ministero.
Per una volta sono d’accordo con il prete.
A me ricorda tanto l’assoluzione preventiva, quella che (secondo alcune leggende di cui non ho fonti certe) veniva data a quei fedeli che si apprestavano a uccidere persone che stavano sulle scatole alla chiesa.
@ Reikieu. Divina Commedia, Inferno, canto di Federigo da Montefeltro ( il XXVII o il XXVIII ): “Ch’assolver non si può chi non si pente, / nè pentere e volere insieme puossi / per la contradizion che no’l consente” ( parole del Diavolo “loico” ). Così Federigo, assolto in anticipo da Bonifacio VIII ( ma molto probabilmente è una balla fatta girare ad arte da nemici col dente avvelenato ) gli consiglia l'”azione frodolente”: “Lunga promessa con l’attender corto / ti farà triunfar ne l’alto seggio.”
L’assoluzione preventiva era prima di una battaglia contro infedeli ed eretici ed era relativa ai peccati precedenti; in questo caso il combattimento e l’uccisione non erano considerati peccato perchè rientravano nella voce “guerra giusta”. San Bernardo da Chiaravalle “Elogio della nuova cavalleria”: chi uccide in quei casi non è omicida ma “malicida”. Cfr. la proterva sparata di un alunno fervidamente di sinistra della mia scuola: “I Fascisti non sono uomini” ( da notare che Antonio Gramsci aveva un fratello fervidamente fascista, stabilito a Varese, che morì per la sua idea ). Talora gli eretici erano anarchici scatenati e violenti, come i “Circoncellioni” ai tempi di sant’Agostino. Cfr il testo “I fanatici dell’Apocalisse” Norman Brown? Ricordo male).
Prevengo l’obiezione: perchè, i Partigiani non si sentivano legittimati dalla loro “guerra giusta”a uccidere in combattimento e a fucilare le spie e i Fascisti accaniti che stavano loro “sulle scatole” ( magari dopo il 25 aprile )? ( ma che espressione elegante! ). Gandhi era allora in naftalina .
Complimenti , un modo acconcio di celebrare la ricorrenza, sia pure con un giorno di ritardo.
A proposito di massacri e violenze varie, sareste tanto gentili da darci il vostro parere sugli eccidi della chiesa.
Insomma,la Chiesa faceva bene a torturare e trucidare eretici, streghe e infedeli?
Per favore, evitate di puntualizzare che la chiesa non torceva un capello a nessuno, dato che alla bisogna provvedeva il braccio secolare (la qual cosa non è nemmeno del tutto vera, perchè nello stato pontificio la chiesa cattolica deteneva anche il potere politico).
Provate a contestualizzare, magari…
Ah , prima di tirare in ballo gli eccessi dei partigiani mangiapreti e degli anarchici spagnoli, abbiate la compiacenza di ricordare che i movimenti politici di sinistra hanno poco più di un secolo e mezzo;
il cristianesimo, invece, è diventato la religione ufficiale dell’impero romano circa 17 secoli fa. Insomma, ha avuto molto più tempo per nuocere.
@ florenskji—senti ma quando sfoggi questa erudizione pomposa,ti guardi sempre allo,specchio…??mi dici una cosa sincera per una volta ma?perche stai sempre qua.i bulli cattolici d oratorio,ti molestano,mi sembri il classico caso del logorroico,che straparla di tutto,e poi non sa cambiare una lampadina,ma tu un pensiero tuo,non lo mai avuto,ho i libri ti anno ammuffito la creativita propia del pensiero,io sarei spaventato,se pensassi cosi,preferisco spazi liberi,anche non leggere niente,ma crearmi una mia chiara coscienza,tu mi sembri un computer della caaar che andato in tilt….riprenditi,guarda senza livore,davvero,fai impressione,chiamami stolto ecc…ma ripiati
Ma la signora si sbattezzi, esca dal gregge che è melgio per lei, ne avrà sentito parlare di sbattezzi, spero? Con tutta la campagna Sbattezzi dell’UAAR forse c’è ancora qualcuno che ha bisogno di alternative alla religione cattolica.
sai credo che far parte di una religione di “minoranza” (come per esempio i valdesi) per gente che viene dal cattolicesimo sia dura:
– dovrebbero in un certo senso “giustificarsi” e comunque portare avanti le loro convinzione di fronte alla famiglia che invece è cattolica d’abitudine
– dovrebbero appunto passare dall’abitudine alla convinzione
insomma mica facile per chi si è sempre servito alla carta, passare al menu fisso…
@ Mai servito alla carta. Se la Chiesa è la montagna io, metaforico Maometto, mi sono sempre mosso verso l’altura.
bella per te, ma evidentemente per una larga maggioranza non è così.
ciao popper che ne pensi del non serie mandata in onda star-trek federection,nel 2006,estinta per,far spazuo a star trek 12,…pace e prosperita
Ma non capisco perchè la signora si lamenta. Sa benissimo che per la religione a cui aderisce sposare un divorziato è un peccato. Se vuole farlo non deve aspettarsi l’assoluzione. Le regole sono quelle, se non le piacciono cambi religione e ne scelga una che si adatta alle sue convinzioni.
Vuole forse continuare a scegliere la parti della religione cattolica che le garbano e rifiutare le altre?
Mi fa piacere che per una volta abbia trovato un prete coerente. Mi auguro che anche tutti gli altri “cattolici a modo loro” ne incontrino uno.
Sottoscrivo gli interventi che mi hanno preceduto.
Ovvio. questa donna dovrebbe darsi una ripassata alla logica di Aristotele. Se pecca e dice che vuole peccare, non può essere assolta, non capisco la difficoltà da capire. Non so poi se gli sbattezzati ragionino tutti in questo modo, mi auguro di no….ma a questo punto la pastorale di evangelizzazione dovrebbe cominciare non con il vangelo di Gesù, ma con i rudimenti logici di un Aristotele.
Forse volevi scrivere, non so se i cattolici ragionino tutti in questo modo.
Mi sembra un dubbio molto piu’ ragionevole.
…mi collegavo a quanto scritto da @popper sopra: ha intravisto nella donna una canditata ideale allo sbatezzo e all’affiliazione uaar. Per la chiesa cattolica la signora resta cattolica, anche se di fatto scomunicata.
quindi quando la chiesa parla di “maggioranza di cattolici” in realtà parla di una maggioranza di cialtroni che fa quel che vuole in barba alle regole della chiesa?
interessante.
si Kaworu, parla di persone che di facciata sono cattoliche, ma in realtà anche alla ccar fa comodo così perchè ste persone fanno numero nella statistica della tanto conclamata maggioranza dei cattolici (finti).
Purtroppo le tradizioni sono dure a morire, e molti si sentono ancora legati ad esse, anche se vanno a messa una o due volte all’anno, o mancano dalla chiesa da anni e nessun prete più li cerca, tranne vantarne il numero iscritto al registro di battesimo per le statistiche ad hoc, è sott’inteso a chi mi riferisco.
Beh, le regole sono queste.
Il matrimonio per la religione cristiana è indissolubile, percui, stando alla chiesa santa romana cattolica apostolica, non puoi, da buona cattolica, sposare un uomo divorziato.
Se lo fai lo stesso non sei una cristiana praticante, o peggio pratichi il cristianesimo a modo tuo, il che è contrario alla chiesa, la quale si erge unica portatrice ed interprete del messaggio cristiano.
D’altronde non si può essere cattolici a intermittenza, solo per quello che fa comodo: la dottrina, ricorda, si riceve e non si discute.
E, pergiunta, è concepibilissimo che tu non possa accostarti al sacramento della comunione una volta che sarai sposata ad un uomo divorziato, perché vivrai nel peccato.
Certamente la chiesa non cambierà posizione per venire incontro a te.
Quindi ti è richiesta una scelta di coerenza:o sei cattolica fino in fondo e ti adegui, oppure no, con ciò che ne segue.
“Ottimo.
Troppi cattolici pensano di poter fare ciò che vogliono con la loro religione, e troppi preti lo concedono”
E lo concedono non per lassismo , ma a ragion veduta:
meglio cattolici non praticanti, direi all’italiana, che atei, evangelici o buddisti.
Perchè è così che andrebbe a finire : messi con le spalle al muro, i fedeli tiepidi appagherebbero altrove il loro bisogno di “spiritualità”, ammesso che ce l’abbiano.
Le offerte non mancano e sono piuttosto accattivanti .
Se si vuole rimanere nell’ambito del cristianesimo , ci sono i valdesi, i quali per quanto ne so, hanno posizioni molto più aperte su certe tematiche, per così dire, “sensibili” ( divorzio, aborto,emancipazione della donna, anticoncezionali, accanimento terapeutico).
Non parliamo poi del buddismo (che non è solo quello tibetano)! Niente gerarchie, niente prescrizioni tassative e minuziose,
niente rosari o salamelecchi, niente inferni cristianamente intesi.
Naturalmente qualche volta la chiesa tira le briglie per ricordare che sulla teoria non si discute.
E così il malcapitato di turno vede rifiutarsi l’assoluzione , la comunione o il funerale in chiesa.
Questi qui sono dei dritti, altrimenti non sarebbero durati tanto, a meno che non si creda sul serio all’assistenza dello spirito santo.
Poi ci sono religioni meno “comode” rispetto al cattolicesimo,come la Torre di guardia e l’Islam, ma esse attirano quei fedeli le cui tendenze regressive sono più forti e che non si sentono appagati dal ritualismo un po’ burocratico, distante, della chiesa moderna.
Vuoi mettere un padre padrone che ti dice pure come pisciare (e ti mena pure, se l’obbedienza non è pronta rispettosa incondizionata)? L’esistenza appare più rassicurante.
Ma questa signora non sa che l’assoluzione è vincolata al pentimento e al proposito di non ricadere più nei peccati che si confessano (poi magari uno ci ricasca puntualmente 5 secondi dopo che è uscito dal confessionale, però al momento dell’assoluzione è “pentito”)? Se si dimostra chiaramente intenzionata a perseverare in una scelta contraria a quanto previsto dalla chiesa, poi è scontato che non otterrà l’assoluzione.
E’ come se cominciassi a menare di botte una persona e le dicessi “mi spiace tanto sai per quello che sto facendo, comunque ti massacrerò ininterrottamente di botte senza alcuna pietà per almeno un mese; mi perdoni vero?”… voglio vedere se come minimo non vengo mandato a quel paese!
E poi per la chiesa mica son peccati solo le azioni! Durante la messa ci sono i riti penitenziali con quella preghierina che recita “ho tanto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni”, chiunque sia andato qualche volta a messa dovrebbe saperlo bene (senza contare che dovrebbero essere nozioni di catechismo base 101). A mio avviso la chiesa potrebbe benissimo ritenere peccato anche solo l’intenzione di peccare (i “pensieri” a cui si fa riferimento in quella preghiera) e la signora non ha mostrato segni di ravvedimento in tal senso.
Quando si fanno delle scelte, poi bisogna avere il coraggio di portarle fino in fondo, facendosi carico di tutte le conseguenze…
O tronca la relazione con quest’uomo, o non può più avvicinarsi alla comunione (nulla le impedisce di andare in chiesa se crede, sa solo che sarà emarginata per la sua scelta)… La terza possibilità è tentare di annullare il precedente matrimonio del futuro marito presso la sacra rota, sempre che ve ne siano i presupposti (personalmente lo trovo uno stratagemma ipocrita, ma in tal caso per la chiesa non vi sarebbe più peccato).
Secondo me farebbe bene a vivere la propria vita in libertà, sposare il futuro marito ed abbandonare la fede (ma sulla base di motivi razionali, non basandosi sul semplice astio perché la religione non le ha permesso di fare tutto quello che voleva), però tocca a lei decidere…
Sono completamente d’accordo! Ottimo intervento, chiaro ed esaustivo!
Assolver non si può chi non si pente
Ne pentere e volere insieme puossi
per la contraddizion che nol consente
O me dolente! Come mi riscossi
Quando mi prese dicendomi:
“Forse tu non pensavi ch’io loico fossi!”
D’accordo con sin.night.
Coerenza!
In italia è pieno di gente che vorrebbe peccare con la benedizione del papa.
@ Angelo Ventura. In Italia c’è un pieno di ex comunisti che si vogliono godere tutti i loro soldi ( non ho detto quelli altrui ): case A2 + villa + bella macchina ( e magari + amica ).
Le piace un commento stile “di tutta l’erba un fascio” ) analogo al suo, solo di segno diverso?
Ma io non facevo di tutta l’erba un fascio 8per la cronaca: sono laico, radicale, libertario, non amo fascisti, comunisti, clericali).
Dico solo che se io non accetto le regole di un’associazione, club, religione, me ne dissocio e non pretendo poi che quell’associazione faccia una benevola eccezione alle regole per me. Io non accetto i dogmi retrogradi della chiesa cattolica, e l’ho ripudiata. Non mi aspetto che un prete mi dica bravo. Quella signora ha fatto una scelta che la chiesa non approva: ne tragga le conseguenze.
Ah, tra parentesi, un cattolico (o sedicente tale) ha peccato ma la benedizione del papa continua ad averla (a denti stretti9 Indovinate chi è.
@Florenskij.
Scusi, il Papa e tutta la sua Curia si godono già 1000 volte tanto quello che ha detto (e predicano la povertà altrui).
E il bello è che – a differenza dei capoccia ex-comunisti, salvo mazzette – quelle ricchezze non se le sono lavorate loro.
Il suo esempio calza più con la gerarchia cattolica che con quella ex-comunista.
Prenda meglio la mira, la prossima volta.
Non si capisce per quale motivo un comunista residente in un paese capitalista dovrebbe dimostrare la propria coerenza rinunciando agli aspetti positivi che il sistema capitalistico gli mette a disposizione, dal momento che gli vengono imposti quelli negativi.
Secondo te sarebbe incoerente un giocatore di calcio che si aiuta con il braccio per segnare un goal, in un ipotetico campionato che lo permette, se auspica vivamente l’introduzione della regola del fallo di mano?
Se vuole essere competitivo deve osservare il solo regolamento esistente e non crearsi “”ostacoli”” ulteriori.
Ci si adatta alle leggi del sistema vigente perchè non si è masochisti.
Per alcuni un comunista statunitense, per essere considerato coerente, dovrebbe rinunciare alla sanità privata.
La domanda è: ma perché questa tizia è andata a cercare l’assoluzione? Non poteva semplicemente sposarsi e basta, e di quello che pensa il frate, il vescovo, il papa eccetera sparare un bel chissenefrega?
Come ho sempre detto: molto, molto meglio essere atei. E sono molto, molto contento di esserlo.
Questo è il primo commento sulla vicenda che mi sento di condividere pienamente. Al diavolo i preti cattolici, i loro bizantinismi e la loro ipocrisia (v. vicenda Ruby), sarebbe ora che gli italiani gli voltassero le spalle una volta per tutte e li lasciassero a crogiolarsi nel loro brodo.
Sapendo in anticipo come l’avrebbero trattata, avrebbe fato bene a fare come la Gelmini che si è sposata in comune e ha avuto una figlia fuori dal matrimonio reliigioso.
c’è del l’auto lesionismo in questa donna che ha chiesto l’assoluzione, al tempo di dei coniugi di Prato avrebbe avuto una sorte peggiore, additata al publico ludibrio con tanto di Wanted.
Maurizio ds,
dici bene, ma bisogna tener presente che questa donna è il risultato di un condizionamento subìto senza la sua volontà.
Se avesse scelto deliberatamente di essere cattolica forse ora si sarebbe comportata coerentemente con le regole che la chiesa gli impone.
La chiesa genera mostri e pretende che siano pecorelle ubbidienti.
Credo che sotto questa ricerca dell’assoluzione vi sia un problema più o meno conscio di immagine sociale. Non so se questa signora si sia mossa per fede o opportunismo (non so chi sia e non ho gli elementi per valutare), però apparire come un “buon cristiano” ha ancora una certa importanza in termini d’immagine, specialmente per le generazioni non più giovanissime o per chi ha una certa estrazione sociale. Parlo di “buon/bel cristiano” perché è un’espressione che ho sentito molte volte per dire che una persona è onesta, pulita e di sani principi (ovviamente questa espressione suppone una sorta di identità tra l’essere una brava persona e l’essere un buon cristiano, che ovviamente si riscontra in una società in cui il cristianesimo è fortemente radicato); vista questa identità, presentarsi in contrasto con quanto predicato dalla chiesa equivale ad apparire come delle persone non esattamente esemplari.
La signora verrà certamente catalogata in una delle categorie in cui viene divisa la gente (non sono delle categorie ben definite e formalizzate, però si possono riscontrare prestando attenzione alle chiacchiere): i bravi cristiani, i “basabanchi ciavasanti”, quelli che vanno a messa solo a Natale e Pasqua, i “peccatori irrecuperabili”… I bravi cristiani sono persone di cui nessuno può parlar male, possono avere qualche difetto veniale ma sono d’esempio per tutti con il loro comportamento impeccabile; i basabanchi ciavasanti sono i cocchi della sagrestia, possono avere dei tratti molto criticabili ma è meglio ingoiare il rospo anche quando si sa di essere meglio di loro e si appartiene alla categoria dei bravi cristiani; quelli che vanno a messa solo a Natale e Pasqua sono cristiani solo di nome ma poi fanno un po’ come meglio gli pare, salvo poi andare a messa in occasione delle principali ricorrenze, probabilmente mossi più da tradizione/motivi d’immagine che da fede, sono visti più o meno male a seconda dei singoli casi e sono oggetto di critica da parte dei preti (quand’ero piccolo ed ancora andavo a messa mi ricordo che il prete ce l’aveva su con chi si comportava in questo modo… non che avesse tutti i torti).
Quella dei “peccatori irrecuperabili” invece è una macroarea che include più categorie, come sporcaccioni e ladri… non ho mai sentito l’espressione “peccatori irrecuperabili” a casa o in giro, però è chiaro che da come si parla di certe persone si suppone una loro irrecuperabilità, sono esempi da non imitare e che si porteranno la nomea negativa per tutta la propria vita (e a volte anche oltre). E’ una macrocategoria a cui non è desiderabile essere ascritti.
Nel caso le frequentazioni della signora siano principalmente cattoliche praticanti ed osservanti, posso perfettamente capire il disagio che la spinge a cercare l’assoluzione pur di non sentirsi “esclusa dal gruppo” (visto che per sparlare di una persona è sufficiente notare che non va a comunione, in particolare in una festa come quella di Pasqua; se poi è anche stata vista alla confessione preparatoria, allora la sparlata è servita su un piatto d’argento… “ma situ sicura che a sia insieme co’ un divorzià?” “ciò! no te g’ha fatto caso che no a va mai a comunion?” “ora che te me o fa notar, me sa che te g’ha proprio rason!”)… non saranno snervanti tanto i giudizi ed i pettegolezzi (non serve un grande sforzo di fantasia per immaginare quali saranno), quanto piuttosto capire quali persone giudicano e quali invece accettano la persona per quello che è, indipendentemente dalle sue scelte di vita, visto che più o meno tutti cercheranno di fare finta di niente e non dare a vedere come la pensano.
Poi non so quanto forte sia l’impatto di questi giudizi/pettegolezzi sulla vita di tutti i giorni (credo/spero sia minimo… io tendo a strafreghermene se i motivi per cui una persona è criticata sono di ambito esclusivamente religioso, però se vengono messi in luce anche altri tratti negativi di questa persona probabilmente mi formerò una prima impressione non esattamente positiva… so che si tratterà di un pregiudizio a cui non dare peso, però…).
Da un certo punto di vista posso capire cosa spinga la signora a cercare così insistentemente l’assoluzione, tuttavia non la ritengo assolutamente giustificabile in questa richiesta.
ps: forse la mia descrizione delle categorie è un po’ esagerata e influenzata dal fatto che provengo da una famiglia di cattolici praticanti (di quelli seri, non dico cristiani esemplari perché non sono del tutto ortodossi e non prendono proprio tutto quello che la chiesa dice loro come vegetali, però sono sufficientemente osservanti dal poterli ascrivere alla categoria dei buoni cristiani senza ombra di dubbio) e che la realtà in cui sono cresciuto è quello di una piccola frazione di campagna nel trevigiano, però credo che certi schemi si possano applicare tranquillamente anche al capoluogo della provincia visto che si tratta di una città relativamente piccola…
pps: a scanso di equivoci, per quel che mi riguarda la religione l’ho lasciata alle spalle… non mi sono ancora dichiarato apertamente ateo (se non ad alcuni amici), sbattezzato ed iscritto all’uaar perché al momento non ho le spalle abbastanza robuste per poter prendere serenamente posizione in modo pubblico (e mi sento un po’ ipocrita per questo) ma è mia intenzione farlo in futuro quando sarò in condizione di farmi pienamente carico della mia scelta… se mi permetto di parlare delle categorie che riscontro nel pensiero dei cattolici della terra in cui vivo è perché le conosco bene e le ritengo il motivo che può aver inconsciamente spinto quella signora a cercare a tutti i costi l’assoluzione, non certo perché io condivida quel tipo di pensiero… nella vita di tutti i giorni penso che quelle categorie abbiano un ruolo davvero marginale (almeno per quel che riguarda la mia esperienza), però ad un “cattolico credente” può far molto male la consapevolezza di non rientrare nella categoria dei buoni cristiani.
Ma chissenefrega di questa invasata e dei suoi capi più invasati di lei. Di cosa discutete? Del nulla, dell’inesistente, e pure date ragione e torto a uno o all’altro, dai…
Vi piacciono più i motori a iniezione o i vecchi cari carburatori?
La ragazza ha avuto troppa fiducia nella chiesa e nei suoi soldati (preti, vescovi ecc. ecc.)… Pensando positivo: abbiamo sempre più cattolici scontenti della chiesa….la sua fine si avvicina!
Federico V,
Forse la fine della chiesa è già avvenuta: quelli che la tengono in piedi non sono altro che i curatori fallimentari e, fin che c’è denaro, tirano avanti…
@teologo
Scusa ma c’è qualcosa che mi sfugge: come fà qualcuno che viene espulso dalla comunità dei fedeli e dalla comunione con la chiesa ad essere considerato ancora cattolico? Se non mi sbaglio uno scomunicato dopo il pentimento deve affrontare un percorso rituale, di maggiore o minor difficoltà a seconda dell’entità dei peccati commessi. Come fà una persona che palesemente non si è pentita e non intende cessare il proprio comportamento peccaminoso a rientrare nella chiesa? Il perdono non dovrebbe essere vincolato al pentimento e ad un percorso di redenzione?
Non te lo chiedo per fare polemica, vorrei solo capire meglio.
bof, tutto fa brodo, sono tutti cattolici quando serve per giustificare qualcosa.
poi quando non fa comodo “eeeh ma non tutti si comportano secondo i dettami del cattolicesimo, i veri cattolici son pochi”…
@Kaworu
Accade anche quando un membro del clero, si lascia andare qualche considerazione fuoriluogo, o qualche frescaccia spuadorata.
In quel caso, il suddetto ha espresso “una sua considerazione personale”, diversa dalla posizione della Chiesa. Se invece lo stesso avesse commentato con qualcosa di coerente ed interessante intellettualmente, allora l’avrebbero applaudito per aver dato voce “alla tutta la Chiesa”.
Il classico “Ti piace vincere facile?” 😉
si certo, succede così anche quando qualche prete fa qualcosa di buono.
merito della chiesa, perchè la chiesa “fa la carità”.
se invece lo stesso prete molesta qualche bambino, “eh le mele marce, non era un vero cattolico” (oppure i più tristi “è un complotto”)
@painkiller
– sei cattolico sempre, in quanto battezzato, anche se apostata. L’apostata, lo scomunicato, sono per forza cattolici sottoposti a sanzioni canoniche. Un non battezzato non può essere scomunicato, un mussulmano non può essere mai apostata.
– se non sei pentito, resti scomunicato, resti cattolico con pena di scomunica.
spero di aver chiarito qualcosa. Ciao
“La domanda è: ma perché questa tizia è andata a cercare l’assoluzione? Non poteva semplicemente sposarsi e basta, e di quello che pensa il frate, il vescovo, il papa eccetera sparare un bel chissenefrega?
Come ho sempre detto: molto, molto meglio essere atei. E sono molto, molto contento di esserlo”
Come non condividere.
O la donna accetta le regole del “club”, o altrimenti deve stracciare la tessera. 😉
Le sue lamentele sono inutili e non possono essere oggetto della mia personale solidarietà.
Una donna trevigiana si è vista nei giorni scorsi negare l’assoluzione da un frate. Il motivo? Sposerà presto un uomo divorziato. La donna si è sfogata su internet, scrivendo di essere ancora nubile e rilevando che “l’unico effetto che otterranno così i preti sarà quello di allontanare le persone dalla religione”.
Ma questa donna non aveva notato tutte le ingiustizie che accadono nella chiesa?
Aveva bisogno di doverne sperimentare una su se stessa?
L’ennesima dimostrazione che la maggioranza dei cattolici in Italia sono solo un branco di ipocriti e bigotti.
Spero che la signora sappia valutare con anima sereno la serietà delle persone che vorrebbero poi dare consigli di vita e di educazione
Questa povera tapina doveva tampinare Berlusconi. Una sessione di bunga-bunga e tutto si sarebbe sistemato d’incanto.
Berlosco telefonava a Mons. Fisichella e dopo un mese avrebbe avuto matrimonio in chiesa, ostie al Chateau Lafite cuvée 1787, ricevimento imperiale e una paginata su Avvenire che ne decantava la specchiata coerenza cattolica.
Contestualizzazione ci vuole, cari miei, altro che! E le chiavi dell’otto per mille, ovviamente!
Berlusconi quando era solo divorziato dalla I moglie andava a messa, non poteva prendere la comunione, e una volta ebbe una discussione con un vescovo sardo a riguardo, ma nessun prelato, di quelli del consenso, lo attaccava o metteva in dubbio il suo cattolicesimo.
Quando la II moglie lo ha abbandonato ufficialmente (di fatto erano separati da anni), per eccessiva frequentazione di minorenni, e tutto il pianeta ha conosciuto i suoi bunga-bunga parties, allora, per santa romana chiesa ha smesso di essere “pubblico peccatore” ed ha fatto la comunione, coram televisione, e, cosa ancora più grave, illustri vescovi, Fisichella e il ciellino oltranzista Negri, e qualche altro, credo, hanno pure detto che aveva ragione, e bene avevano fatto i celebranti a dargliela senza fare storie.
Io pensavo da mesi con che faccia i preti potevano ancora criticare un divorziato qualunque, non ricco, non potente e non benemerito per favori al potere clericale. Una risposta me la sono data, ma non posso scriverla che incapperebbe nel filtro anti-oscenita.
Comunque mi sembra che i tanto calunniati farisei, al loro confronto erano dei modelli di coerenza morale.
Ma il purgatorio non l’avevano abolito?Comunque quando facevo catechismo(ai tempi in cui Berta filava) doveva esserci ancora, perchè la catechista ne parlava, ricorrendo pure a favole sinistre.
Adesso mi ricordo :sono i protestanti che non lo ammettono. Gente pragmatica che tende a semplificare, loro, come anche i cammellieri, spinti dalla durezza del loro ambiente a una religiosità priva di fronzoli : un solo dio , un solo interprete autorizzato, leccornie per i pii e mazzate per i reprobi.
Un rapido ripass
no è il limbo (e la bachata) ad esser stato abolito
La soluzione c’e’: prende un mucchietto di $$$, va dall’avvocato rotale (visto su Le iene) e fa annullare il matrimonio del futuro marito.
Sara’ pure un affare visto che poi il marito non paghera’ gli alimenti alla ex.
Et voila’, tutto sistemato! Tutti ritornati buoni cattolici ! Pace e bene..
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E’ incredibile cosa possa spingere a fare l’imprint religioso subito da piccoli. Tale e quale l’anatroccolo di Lorenz (che per tutta la vita ha creduto che egli fosse sua madre).
Consiglio alla signora, se proprio non può fare a meno dell’assoluzione, di continuare ad andare in giro per confessionali. In realtà esistono molti preti che l’assolverebbero, anche senza andare da don Giorgio De Capitani o da don Farinella e altri famosi. Preti nel pieno delle loro funzioni, non sospesi a divinis, la cui assoluzione sarebbe validissima, checchè ne dicano i cattolici intransigenti che scrivono su questo sito. Non è infatti il penitente che deve giudicare la peccaminosità di quello che confessa, ma il confessore. Il penitente deve solo dire la verità e la signora l’ha fatto.
Quanto al rigorismo di certi cattolici c’è solo da ridere. E’ quasi sempre gente convinta che casini e il nano siano i baluardi del cattolicesimo. Qualche giorno fa su una rivista cattolica on line un cattolicone come Messori non trovava niente da dire sul nano (che della sua vita privata deve rispondere solo al confessore…guarda un po’) ma tuonava contro Carmen Consoli che aveva detto di masturbarsi, in assenza di alternative, di essere bisessuale e di essere pronta a fare un figlio con la fecondazione artificiale. Tutto qui.
uffa, quante chiacchere; tra un po’, il nuovo “unto” ci penserà lui. dopo che avrà “miracolosamente” con un voto parlamentare, trasformato una mignottella in nipote di mubarak, il nucleare in energia pulita e “sicura”, i bombardamenti in aiuti umanitari, modificherà bibbia e chatechismo e si sposerà in chiesa con la nuova/o fidanza/o col beneplacito di b16 ed affiliati.
l’importante è continuare ad imbrogliare il prossimo con tirate ridicole e/o assurde condite di “miracoli”, madonne piangenti, ed altri prodigi inventati alla bisogna.
voler e disvoler non puossi insieme
puossi, puossi. ne sono pieni i libri
Ma, scusate, come si fa a cancellare un peccato non ancora commesso? La confessione e’ una specie di processo che riguarda dei reati precisi, che si chiamano peccati. Se non sono ancora stati commessi, che diavolo ci sta a fare la confessione?
Se io vado dai carabinieri e dico “arrestatemi perche’ ammazzero’ mia moglie” quelli mi dicono che sono scemo e mi spediscono a casa. Che mi risulti, non esiste il processo alle intenzioni ne’ nel cattolicesimo ne’ nel Diritto Romano.
esite il “peccato di desiderio”,
che è anche la volontà di commetterlo,
e che in fondo è quello che conta.
quanto all’
“arresto preventivo”,
non mi pare fantapoliziesco.
Parroco per legge non si può arrestare qualcuno senza prova di crimine commesso.
La polizia non può arrestare oggi qualcuno perchè si immagina che fra 1 mese forse commetterà un crimine.
Al massimo possono intervenire in corso d’azione: ad esempio ho le prove che mr. X ha pagato un killer per uccidere mr. Y domani. Se ci sono prove dell’accordo e della transazione possono essere arrestati per tentato omicidio e cospirazione, ma appunto il crimine è già in corso.
Posso chiederti un favore? Più su ho postato alcune domande sul funzionamento della scomunica…. visto che sicuramente conosci il diritto canonico meglio di me potresti chiarirmi qualche dubbio? Grazie.
@Alien
Se non mi sbaglio c’è parecchi a produzione teologica sul peccato d’intenzione. La famosa tirate sul fatto che desiderare la donna d’altri è già di per se peccato d’adulterio.
@ Painkiller
Quando mi sono sbattezzato (o meglio – ho dichiarato la mia apostasia) la curia di Venezia mi ha notificato la scomunica, specificando che non potrò avvalermi di cose di cui già non ususfruisco o di cui in intendo usufruire in futuro (e.g. assumere sacramenti, fare il padrino di battesimo o cresima, usufruire di esequie religiose – salvo palese pentimento in punto di morte, che ritengo altamente improbabile, salvo falsa testimonianza di qualche prete).
Due anni di scomunica non hanno prodotto alcun cambiamento – spirituale o materiale – nella mia vita. Per un credente può essere diverso, ma sono essenzialmente problemi suoi.
mario