Il calo nel numero dei sacerdoti comincia ad avere i suoi affetti anche nel nostro paese, che è pure quello che, al mondo, ne ha di più. Nonostante il calo, talvolta anche consistente, della pratica settimanale, i sacramenti e alcune particolari ricorrenze sono ancora discretamente seguite. Tra queste, la benedizione pasquale delle case. Impegno che si aggrava nei quartieri di recente insediamento, e in quelli in cui chi ci vive lavora durante il giorno, e non può quindi essere presente in casa durante la visita del sacerdote. Per ovviare al problema, scrive Il Resto del Carlino, un parroco di una chiesa di Ancona, la domenica di Pasqua, ha distribuito uno speciale kit fai da te, composto da un flaconcino riempito di acqua benedetta e da un volantino con le istruzioni e le preghiere da recitare. Pare che non sia un’esclusiva di questa chiesa, e pare che i fedeli non l’abbiano accolta benissimo. Il vescovo della diocesi di Ancona-Osimo, mons. Edoardo Menichelli, ha comunque ricordato che i parroci sono “autonomi”.
Luciano Vanciu
Ma infatti!
Fossi io la CCAR distribuirei sacchetti con delle ostie pre-benedette; uno guarda la messa del papa alla tv e appena scatta la comunione tutto è pronto e la si prende a casa.
Al limite potrebbero essere ancora non benedette, e quando il papa in tv opera la frase di rito per la transustanziazione ecco che pure essa avviene da casa: tanto vai un po’ a provare che una è transustanziata ed una no! 😉
Chissà se prima o poi questa mia idea mattutina, ancora tra sonno e veglia, non avvenga realmente!
Quando la CCAR si adegua al ‘secolo’ non c’è da escludere nulla…
😆 nel tubo come le Pringles!!
😆 😆 😆 😆
giusto, non credo che il “miracolo” della transustanziazione trovi un limite in un tubo catodico!
quindi se mentre il papa opera la transustanzazione io tengo in mano una fetta di prosciutto quella diventa corpo di cristo? ahahaha che ridicoli
un po’ tipo le patatine.
le vendono già nei negozi di roba per dolci comunque
Sarebbe splendido! così non ci sarebbe nemmeno bisogno di tutte queste chiese il cui numero cresce cresce in modo proporzionale al calare dei fedeli. Meno mattoni, meno denaro buttato, meno edifici con esenzioni…
io a volte le compro, sono proprio i ritagli delle ostie perchè son tondeggianti e le dimensioni sono quelle.
@san giovese
una volta si diceva “più prati, meno preti”, oppure “più case, meno chiese”.
Qualcuno ricorda?
Un’ostia al giorno e ti levi il prete di torno… 😉
Credo di avere letto da qualche parte ( forse proprio in un “ultimissima” di vecchia data )che la tua idea e’ già stata messa in pratica , credo in Gran Bretagna ma non ne sono sicuro , da un sacerdote che ne vendeva a pacchi in formato famiglia.
A questo punto non ci resta che tentare il business delle ostie aromatizzate , che so gusto frutta o cioccolata…
Mannag… e allora è vero che la Chiesa è sempre un passo avanti coi tempi! 🙂
da ultime notizie pare che, dato il vistoso calo dei frequentanti il catechismo, siano in distribuzione nelle parrocchie bambole gonfiabili a forma di bambino.
azz , acida !!!!
xD 😀
Bellissima!!!
portare a casa la Domenica di Pasqua
la cosiddetta acqua benedetta
non c’entra niente con la
cosiddetta benedizione pasquale
alle famiglie nel tempo di quaresima,
ed è una novità come lo è il sorgere del sole la mattina.
Però dall’articolo del Carlino sembra intendersi che era a tutti gli effetti una sostituzione della visita domiciliare di benedizione (che devo dire, per dovere di onestà intellettuale, il prete vicino casa mia da me nemmeno viene più a fare, perchè sa la mia posizione in merito e si comporta educatamente) e non una semplice consegna dell’acqua benedetta.
Forse ho capito male, chè non mi intendo molto, ma anche la risposta del vescovo mi sembra ben più vaga da quella che stai fornendo tu qua.
a parte che dei giornali non ci si può fidare neanche della data,
può darsi che il parroco abbia preso l’occasione della tradizione di portare a casa l’acqua benedetta la notte di Pasqua, per surrogare la benedizione quaresimale che magari non aveva avuto luogo.
Volevo solo sottolineare che sono due cose diverse,
e nessuna delle due una novità
Se è per questo, l’affermazione:
“portare a casa la Domenica di Pasqua
la cosiddetta acqua benedetta
non c’entra niente con la
cosiddetta benedizione pasquale
alle famiglie nel tempo di quaresima”
per quanto formalmente corretta non centra niente con quanto riportato nell’articolo che parla appunto di benedizione casa per casa.
Ad ogni modo, al mio paese il precedente parroco aveva già avviato questa pratica spingendosi oltre; infatti per il blessing-kit bricolage chiedeva anche un’offerta non ricordo se di 5 o 10 euro… eh, la new-economy.
” … un parroco di una chiesa di Ancona, la domenica di Pasqua, ha distribuito uno speciale kit fai da te, composto da un flaconcino riempito di acqua benedetta e da un volantino con le istruzioni e le preghiere da recitare … ”
può darsi che il parroco abbia preso l’occasione della tradizione di portare a casa l’acqua benedetta la notte di Pasqua, per surrogare la benedizione quaresimale che magari non aveva avuto luogo
anche qui chi vuole può portarsi a casa un po’ d’acqua “benedetta” la Veglia pasquale
Fa pensare il fatto che quando scrivi acqua “benedetta” usi le vigolette come farei io che sono ateo.. Qualche dubbio ? Un caso di lapsus freudiano ?
@parroco
l’uaar come sempre scopre l’acqua calda, e se ne stupisce. Classico 3d da memorizzare nei preferiti.
Teologo,
non la farei così facile: a sentire la risposta del parroco, qualcosa di poco chiaro pare che ci sia…
Teologo, renditi conto che vi si prende per il c, a cominciare dal concetto di acqua santa
Esiste anche la messa fai da te per la Nintendo Wii.
http://www.youtube.com/watch?v=FmQhYEaCqs4
Essu! E per Playstation 2 non c’è?
E’ la solita sporca manovra per boicottare le vecchie console e costringere a comprare quelle nuove!
IO PROTESTO!
😀 😀 😀
E’ uno scherzo vero?
A quando l’installazione nei confessionali delle macchinette automatiche erogatrici di penitenze tirando la leva come quelle che si vedono nei bar?
erogatrici di penitenze tirando la leva????
Tipo…..
“Se vuoi l’assoluzione tira forte sto cordone”
“non son scema non son orba questo è ca220 non è corda!”
io avrei pensato più a un “per la tua penitenza tira la leva” e una pioggia di pece e piume o qualcosa di simile, tipo takeshi’s castle 😆
Non avranno successo finquando non sivinceràquacchecosa, come al Superenalotto.
ve lo ricordate il rosario elettronico?
@kaworu
sulle tv private locali passano un sacco di pubblicità!
Sì, completato dai lumini elettronici a LED tremolante che mettono adesso nelle camere mortuarie cattoliche.
Li ho visti anche sulle tombe, insieme ai fiori di plastica. Sconvolgente.
Completa lo spaventoso quadretto questa notizia sui cimiteri in quel di Napoli:
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=146879&sez=LEALTRE
Una cosa è certa: io in questi cessi di postacci non ci finirò. Per me, le chiare e calde acque del nostro mare caraibico basteranno.
Io e la mia famiglia abbiamo firmato un documento di donazione delle nostre salme all’università di Padova a scopo donazione (se possibile) e pratica anatomica/chirurgica.
Oltre al fine umanitario c’è anche l’effetto collaterale di togliere mercato a imprese di pompe funebri, fioristi, preti etc. collegati alla mangiatoia del caro estinto.
mario
Forse i fedeli – effettuando da sè il rito magico – si renderanno finalmente conto di quanto stu.p.ide siano tali pratiche.
Il calo nel numero dei sacerdoti comincia ad avere i suoi affetti anche nel nostro paese, che è pure quello che, al mondo, ne ha di più
Questa frase, soprattutto l’ultima parte, mi fa venire in mente due frasi sentite da gente “del settore” circa 10 anni fa
-La prima, un “quadro intermedio” dell’ACLI: “…perchè qui a Trieste ormai non c’è lavoro nemmeno per i preti” (in una discussione sul fatto che devo lavorare “a contratto” ormai solo nel vicino Veneto)
-La seconda, un “operatore” dell’ex seminario diocesano: “di preti che se ne stanno ad officiare in chiesa ne abbiamo fin troppi” (questa si può spiegare con l’età avanzata di gran parte dei preti, che appunto possono solo “starsene ad officiare in chiesa; sta di fatto che in almeno due occasioni seminaristi triestini sono stati “invitati” a scegliere di essere incardinati a Udine dopo ordinati: per Trieste-Gorizia-Udine c’è un solo seminario interdiocesano)
dopo le indulgenze e le offerte obbligatorie con tanto di “listino” non mi stupisco più di nulla
L’acqua benedetta si venderà anche in supermercato ?
I preservativi già si vendono da molti anni, chissà quale sarebbe l’articolo più venduto.
Una delle ennesime cialtronate “made in chiesa cattolica”
Si potrebbe unire l’utile al dilettevole: preservativi in acqua benedetta, così nascono bambini già battezzati…
😆 😆 😆
Per libero
Il mio era un commento alla notizia non alla tua risposta ho sbagliato tasto me ne sono accorto solo ora.
Momento, momento….
Qui non abbiamo solo un parroco che si inventa questa genialata del Kit, perche’ solo a fronte di troppi credenti. L’articolo parla esplicitamente anche di un parroco “spazientito” di fare la benedizione casa per casa perche’ “tra rifiuti e assenze ingiustificate, diventa una corsa a ostacoli”. Insomma, non e’ solo il troppo lavoro del parroco il motivo dell’istituzione del kit, ma anche il fatto che spesso, quello della benedizione delle case nel periodo pasquale, diventa un lavoro inutile perche’ la gente non c’e’, non gli apre la porta o lo tratta come un qualcunque altro predicatore stile TDG. 😉
Non solo non fanno un tubo dalla mattina alla sera, ma quand’anche hanno un compito da svolgere…SI SPAZIENTISCONO! 😯
Satrebbe il caso di inserire questa notizia sul sito http://www.chiediloaloro.it 😆