Nel 2006, il fondatore dell’ospedale San Raffaele don Luigi Verzè affermò, in un’intervista pubblicata sul Corriere della Sera, di aver “staccato la spina a un amico cattolico” che glielo aveva chiesto. Definì il gesto “non un atto di eutanasia, ma un atto di amore”. La Procura aprì un fascicolo. Di ieri la notizia, di cui dà conto lo stesso Corriere della Sera, che il gip Fabrizio D’Arcangelo ha disposto l’archiviazione, perché i fatti sono prescritti.
Raffaele Carcano
Che ridicoli ‘sti cattolici!
Sono contro l’eutanasia, ma quando tocca loro lo chiamano “amore”.
anche loro sono maestri nel cambiare significato al significante. Come al solito dimostrano la loro ipocrisia suprema e la loro ridicolaggine
Però, santo cielo, come si può definire omicidio o eutanasia un gesto dettato da amicizia e pietà?
l’eutanasia E’ un gesto di amore, amicizia e pietà.
questo mi pare che tecnicamente sia una interruzione di accanimento terapeutico.
poi dice che l’accanimento va mantenuto nel caso una persona sia incosciente (e te pareva!) e glissa sul caso Welby, altrimenti dovrebbe dire che era esattamente la stessa cosa del suo amico.
sono cose che dette da un pretone sono un passo avanti. siamo però ancora perfettamente in linea con la volontà di imbrigliare il testamento biologico.
Don Verzé è pur sempre un prete e deve per forza salvare capra e cavoli, dire un cosa e poi il contrario o relativarla.
Tuttavia non molto tempo fa ha detto una cosa strepitosa: “La scienza avanza e niente può fermarla, nemmeno la Chiesa.” Vero, perché la scienza fa comodo anche alla Chiesa (in Vaticano non si fanno mancare niente per restare al passo coi tempi e cercare di condizionarli). I viaggi papali per la propaganda fide senza aereo non potrebbero farsi.
Per il filosofo Severino sono ormai la scienza e la tecnologia che guidano il mondo, non i politici, gli ideologi e la Chiesa che credono di servirsi della scienza per i loro fini ma ne dipendono. Se bloccassero la scienza (per esempio tagliando i fondi) verrebbero sopraffatti da chi invece la scienza la promuove con tutti i mezzi.
non dimentichiamo che questo verzè è pappa e ciccia col satrapo di arcore. (il suo ospedale fu costruito per deviare le rotte su linate e permettere la trasformazione dei terreni agricoli presi con l’imbroglio in quella che ora è milano due: lui e previti sono le persone che aiutarono la trasformazione dei soldi di provenienza “misteriosa” a trasformarsi in palazzine d’oro).
don verzé non ha alcuna dignità, né moralità: esegue gli ordini di chi lo paga di più. Peggio della media dei preti. Mentre obbligano noi a obbedire ai diktat vaticani trasformandoli in leggi dello stato, loro fanno quel cacchio gli pare.
Ci vorrebbero i forconi, altro che tribunali.
la dignità non ce l’ha neanche la chiesa: come mai sospende ad divinis il verzè e poi lo reintegra? pensavo che quella decisione rimanesse fino alla morte…ma si sa, ai vecchi tempi, il riccone che consegnava tanti soldoni al vaticano diventava santo…beh, anche in tempi recenti: vedi il fondatore del corpus dei che di soldoni ne ha portati tanti asssssai
opsss…. opus dei, non corpus dei :-)) scusate
tutti gli animali sono uguali…
…ma i maiali sono più uguali degli altri.
😉
Quoto totalmente tonii. Anche nella conclusione.
E’ proprio vero quello che dice tonii,noi obbligati a fare tutto quello che impone la chiesa cattolica,loro fanno i comodacci loro in barba ai loro precetti.
Giusto poco fa stavo pensando a come gli ambienti clericali siano soliti piegare il senso delle parole a loro vantaggio.
“Moderati” che si schierano contro i diritti civili, pro-life che in realtà sono semplicemente anti-abortisti (mi direte, pro-life non sembra essere volto a negare un diritto, appunto.), atto d’amore per definire l’eutanasia praticata da loro ma vietata agli altri…
“Bisogna sempre in questi momenti saper contestualizzare le cose”
Monsignor Fisichella (ex pilota di formula uno)
contestualizziamo, contestualizziamo…………….. poi ci pensa il nano
Quando si dice la coerenza delle frittate girate rigirate! Alla fine, per quanto io non condanni don Verzè per il gesto di amore verso l’amico cattolico, mi domando quante di questi doppi pesi e doppie musre dobbiamo sopportare. nche solo ipoteticamente, perchè contro Peppino Englaro si è scatenato il Torquemada della nuova santa inquisizione, inclusi le condanne all’inferno partite da Radio Maria, dai Pro-Life e dai cattolici manovrati dai media catto.talebani.
Nemmeno si è sentito nulla nell’ambiente cattolico che abbia condannato don Verzè come assassino, ecco cosa mi fa inc..are, appunto doppi pesi e doppie misure nel constestualizzare i comportamenti dei cattolici su cui si è indulgenti perchè sono pieni di amore, mentre si condannano i laici e i non credenti come assassini.
Un vecchio proverbio dice: fai come dico io ma non fare come faccio io. In pratica l’ipocrisia cattolica (e cristiana) calata nel detto popolare, che il prete/banchiere di berlusconi ha applicato alla lettera… A proposito, e i soldi pubblici che Vendola gli ha dato per la succursale del s.raffaele in Puglia?
Hai una vaga idea di quanti debiti abbia la fondazione di don Verze’…???
Ti chiedi ancora dove siano finiti i soldi che gli ha dato Vendola???
…E vorrebbero scomunicare Don Gallo, perche’ e’ a favore del Testamento Biologico!!
L’ipocrisia di certi individui, lascia sbigottiti. L’unica cosa buona di questa notizia, e’ che non vede mai dei cattotroll ai commenti…Chissà perche’!? 😉
“Per come se ne discute, spesso è un falso problema: diverso è “lasciar” morire e “fare” morire. Tenere in vita una persona a tutti costi è ostinazione, non conservazione della vita. Se una persona vive così, solo grazie alle macchine, e chiede lucidamente di essere staccato, io credo che farlo possa essere un atto d’ amore, un gesto cristiano. Non è eutanasia. È essenziale anche l’ atteggiamento del medico”
Non e’ un’ eutanasia attiva, ma sempre meglio di nulla. Speriamo che la cosa fissi un precedente nel nostro paese…
Considerando chi e’ don Verze’ siamo sicuri che la persona a cui ha staccato la spina era tanto consenziente?