Il costo dell’assistenza spirituale in Trentino

Il quotidiano L’Adige ha reso noto i dettagli delle spese per le consulenze rese all’Azienda provinciale trentina per i servizi sanitari. Su un totale di quasi 5 milioni di euro annui, 763.000 euro (il 15%) sono stati destinati all’assistenza spirituale cattolica, erogata da undici diversi religiosi. I contributi sono molto diversificati: per i tre assistenti più ‘cari’ sono stati stanziati 136.782 euro, mentre a suor Kurian Mathai Kalliyadiyil vanno ‘solo’ 45.855 euro.

Raffaele Carcano

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34 commenti

POPPER

dio era gratis, in teoria, ma coloro che credono in lui e stanno al potere, vogliono che anche atri vi credano e paghino.

Batrakos

I cattolici usano dire che Cristo avrebbe cancellato il peccato originale, ma tuttavia ne restano gli effetti…
Volgendo a favore nostro questo sofisma: Dio sarà pure gratis, ma i suoi effetti si pagano eccòme!

POPPER

caro Batrakos, non solo restano gli effetti, ma soprattutto i vizi, i presupposti per perpetuare gli effetti del peccato originale, i dejavù di coloro che confessano sempre le stesse cose perchè non rieswcono a farne a meno e sperano nella promessa del perdono finale, alla fine insomma se la cavano ancora con un pater, ave e gloria.

Ffrank

“SENZA SOLDI NON SI CANTA MESSA” dice un proverbio popolare.

Aggiungo che negli ospedeli la gente non sa che questi religiosi sono retribuiti e pensa che la visita sia un loro gesto di cortesia spontaneo per cui da loro delle offerte per ringraziarli (sempre banconote). Questo ho visto che lo fanno specialmente le persone piu anziane.
Si possono considerare quindi tranquillamente raddoppiati i guadagni di questi “assistenti”, anche di piu’ a seconda delal grandzza dell’ospedale e del turn over di pazienti (e descessi).

Kaworu

ci sarebbero una caterva di modi per spendere meglio e in maniera più utile quei soldi, anzichè buttarli letteralmente nel çesso.

com’era? “con l’8xmille avete fatto tanto… ma vogliamo anche il resto”

Andrea65

Ma il mito principale della loro religione, Gesù, non guariva ed aiutava gratis?

Ciao a tutti

emmebi

data a cesare quel che è di cesare; se i tre si chiamano cesare……

faidate

Al malato trentino bisognoso di penicillina bisognerebbe cominciare a chiedere per chi ha votato. Se rientra tra quelli che hanno approvato questa ripartizione dei fondi per la sanità, gli si dirà che la dose di penicillina sarà ridotta del 15%, ma gli sarà data un’ostia.

enrico matacena

Come si diceva ai tempi della riforma luterana: “appena la moneta tintinna nella cassetta , l’ anima salta via dal purgatorio” . Una volta si vendevano le indulgenze , ora si vende (alla regione) l’ assistenza spirituale .

Maurizio_ds

Certo che dev’essere un ben misero dio, quello che va a spremere soldi per tormentare i malati negli ospedali. Se fossero davvero fedeli al loro credo, questi religiosi dovrebbero prestare assistenza gratuita. Il fatto che pretendano soldi significa che loro per primi non credono a nulla, e quindi l’ateismo vince.

LS

non ho mai capito perché, in caso di malattia un credente che sia osservante e si riconosca nelle radici cristiane e crocifisso e blablabla non si rivolga direttamente al proprio sacerdote invece che agli ospedali intrisi di tecnologia del diavolo, prodotta dalla scienza atea e comunista.

in primis la malattia è un dono del proprio dio perché… com’è che si dice in questi casi.. ah ecco .. “la sofferenza avvicina a dio.. ”
e allora tienitela stretta la malattia,

in secundis, in caso di guarigione “il credino” prima ringrazia la madonna e dopo fa un pellegrinaggio a padrepio..

Diocleziano

Non ho mai creduto alla sincerità di tutto questo zelo da parte dei politici nel dare soldi ai preti: penso che il prete tenga ”in caldo” i soldi in attesa che il politico ripassi per la sua fetta. Niente buste, niente intercettazioni, tutto alla luce… di dio!

Volo alto

Un disgraziato in stato vegetativo permanente di quanta “assistenza spirituale”
necessita?
Qualcuno ha la risposta?

nightshade90

facile: “tanta quanta i famigliari e lo stato ne possono pagare, ed anche un pochino di più. per tutto il resto, può anche andare a fuckerland….”

nightshade90

con l’8×1000 fanno molto, per tanti…….

ma evidentemente l’assistenza spirituale non è tra queste cose, visto che se la fanno pagare profumatamente……

Alien

C’e’ di peggio, purtroppo: in questo caso l’assistenza e’ puramente spirituale, il che significa aria fritta, ma ha un costo in denaro. I volontari negli ospedali invece, si producono in un’assistenza concreta, fatta di aiuti effettivi, e non costano nulla.
Non so voi, ma a me la cosa fa lo stesso effetto dell’euchessina….

RobertoV

Dalle cifre un assistente spirituale ha in media guadagnato circa 70 mila Euro, cioè come un dirigente e quasi come un medico di famiglia, anzi i 3 più cari hanno guadagnato quasi 137 mila Euro, molto di più (+40%) di un medico specialista. Ma chi erano questi assistenti spirituali, non certo dei cardinali? Pagheranno le tasse come noi? Quanto sono care le parole.
Immagino quante persone abbiano salvato e curato nella loro attività per i servizi sanitari!
Per fortuna che ci raccontano sempre di quanto poco guadagnerebbero i preti: probabilmente le loro dichiarazioni sono come quelle di certe categorie che piangono sempre miseria.

teologo cattolico

Voglio dire che forse i diversi sacerdoti e religiosi sono solo responsabili di un servizio che coinvolge più operatori.

Sandra

Tornano, sempre per gli approfittatori privilegiati che sono i cattolici, per gli altri l’assistenza spirituale non viene pagata:

“Non può neanche non saltarci agli occhi la disparità di trattamento degli assistenti spirituali di religione cattolica da quelli di altre confessioni, per le quali esistono degli accordi stipulati con la regione, ma che prevedono specificatamente che questo tipo di servizio venga reso “senza oneri per la Regione”.” (fonte associazione radicale liberapisa)

Molto interessante ed esauriente l’articolo “Rassegna legale sull’assistenza religiosa” di Stefano Ciatti, su laicitaediritti,org:

“Assistenza religiosa e confessioni di minoranzaSe la materia dell’assistenza spirituale negli ospedali era del tutto assente nel Concordato del 1929, essa diventa oggetto di un’apposita previsione nell’Accordo di revisione del Concordato, stipulato a Villa Madama il 18 febbraio 1984 ed entrato in vigore con la legge 25 marzo 1985, nº 121. Con il nuovo Accordo, all’art. 11, la Repubblica italiana si impegna ad assicurare che “la degenza in ospedali, case di cura o di assistenza pubbliche” non determini “alcun impedimento nell’esercizio della libertà religiosa e nell’adempimento delle pratiche di culto dei cattolici” (I comma). Il secondo comma dello stesso articolo entra nel dettaglio dell’assistenza spirituale, stabilendo che essa “è assicurata da ecclesiastici nominati dalle autorità italiane competenti su designazione dell’autorità ecclesiastica e secondo lo stato giuridico, l’organico e le modalità stabiliti d’intesa fra tali autorità”. Si ha dunque una[Pagina 49]“concordatarizzazione”[20]” della materia dell’assistenza spirituale, in seguito alla quale lo Stato si è impegnato ad assicurare un servizio di assistenza spirituale cattolica non solo negli ospedali ma in tutte le ed. “comunità separate”[21]Dopo il 1984 la bilateralità è stata estesa anche alle confessioni diverse dalla cattolica che hanno stipulato un’intesa con lo Stato a norma dell’art. 8 della Costituzione. La prima di esse, quella con la Tavola Valdese (legge 11 agosto 1984, nº 449) all’art. 6 disciplina l’assistenza spirituale per i ricoverati appartenenti alle chiese che fanno capo alla Tavola Valdese e per gli altri che eventualmente ne facciano richiesta, stabilendo che essa venga prestata da ministri iscritti nei ruoli della stessa confessione religiosa, ai quali viene garantito il libero accesso negli ospedali, nelle case di cura o di riposo e nei pensionati, senza limitazioni di orario (I e II comma). Viene stabilito l’obbligo per le direzioni di tali istituti di trasmettere ai ministri di culto le richieste di assistenza spirituale provenienti dai ricoverati (III comma) e, in deroga a quanto stabilito dall’art. 35, VI comma, del D.P.R. 128 del 1969, che poneva a carico dell’ente ospedaliero i costi non solo dell’assistenza spirituale cattolica ma anche di quella prestata dai[Pagina 50]ministri di altre confessioni religiose, il quarto comma dell’art. 6 dell’intesa con la Tavola Valdese pone “gli oneri finanziari per lo svolgimento della predetta assistenza spirituale a carico degli organi ecclesiastici competenti”. Poiché la legislazione di derivazione bilaterale prevale rispetto a quella unilaterale, nel caso dell’assistenza spirituale valdese essa non costituisce dunque più un onere economico per le aziende ospedaliere, essendo totalmente a carico della confessione religiosa interessata. Questa scelta è stata seguita anche da tutte le altre intese, creando una situazione per la quale, “paradossalmente, la formula adottata per le religioni meno diffuse, costituisce il modello più coerente con l’interventismo pluralista dello Stato laico”[22]. Si è detto, pertanto, che sarebbe stato opportuno che anche la Chiesa cattolica si addossasse l’onere economico dell’assistenza spirituale, sottolineando come il differente trattamento in materia sia contrario all’art. 3 della Costituzione, ovvero al principio di uguaglianza, come pure all’art. 8, I comma della stessa Carta fondamentale, secondo il quale “tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge”, riferendosi, ovviamente, non solo alle confessioni di minoranza ma anche alla Chiesa cattolica[23]. In sintesi, in materia, dall’intesa valdese viene una “orgogliosa lezione di laicità”[24]. Lezione seguita da tutte le altre confessioni religiose che hanno, a partire dal 1984, stipulato intese con lo Stato, tanto che esse contengono, in materia di assistenza spirituale, norme pressoché identiche all’art. 6 dell’intesa valdese.”

E insomma anche per questo furto benedetto da tanta madre cattolica dobbiamo ringraziare il gran figlio Craxi.

daigoro

hai ragione le cifre in campo sono scandalose, è impensabile che un assistente spirituale prenda più di un medico.

forse dietro si nasconde una forma clientelare di spartizione del denaro pubblico come per tante consulenze di ministeri e amministrazioni pubbliiche.

Alfonso

@daigoro
L’ho scritto tantissime altre volte che con i finanziamenti elargiti con tanta leggerezza e abbondanza alla chiesa cattolica, ci mangiano sopra un sacco di persone (politicanti e tutti coloro che ci ruotano intorno), oltre ai preti. Lo schema di questo collossale ladrocinio è questo: il politico elargisce finanziamenti (nazionali e locali) alla chiesa, denari che poi vengono spartiti tra gli elargitori (politicanti) e gli apparenti beneficiari (preti). Finanziamenti non sottoposti ad alcun tipo di controllo, proprio perchè elargiti ad una organizzazione “religiosa” che rappresenta la foglia di fico per nascondere queste rapine istituzionalizzate. Politicanti e preti altro non sono che occulti soci in affari che saccheggiano denaro PUBBLICO. Ora si capisce perchè in questo Paese, TUTTI i partiti ostentano la loro cattolicità difendendo i VALORI di santa romana chiesa! VALORI che PAGANO molto bene!

San Giovese

Per l’esattezza 69363, 63 periodico all’anno a testa, ovvero 5780 euro al mese a testa…
E questo senza le responsabilità di un primario o i turni impossibili di un infermiere.
ASSURDO.
Per di più, come ho postatto sopra, tutto ciò mentre c’è carenza di personale a causa dei tagli della finanziaria.

Pietro

Anch’io volevo fare l’assistente spirituale.
Però sono stato distratto, mi sono perso il bando del concorso.
Perchè dev’esserci sicuramente stato un concorso pubblico per selezionare gli assistenti spirituali.
Vero?

Diocleziano

No Pietro, credo che l’unico ‘concorso’ sia quello in ‘associazione a delinquere’…

Paul Manoni

Ho sbagliato tutto nella vita….
Dovevo fare il prete che fa’ assitenza spirituale…A 45.000 € l’anno, guadagnano piu’ degli stessi medici!!

Francesco

Ecco perche sono contrari all’Eutanasia e al Testamento Biologico.
Business, ma questo si sapeva gia’.

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