Due settimane fa il direttore di Avvenire Marco Tarquinio aveva chiesto la censura dello spot degli auricolari Nodis, ritenuto “squallido”, “brutalmente insultante”, “un’offesa gratuita e una vergogna” (cfr. Ultimissima del 16 aprile). E’ ora lo stesso quotidiano dei vescovi italiani a dar notizia che l’Istituto dell’Autodisciplina pubblicitaria ha ingiunto a Mediaset e all’azienda di “desistere dalla sua diffusione”, in quanto “è evidente la volgarizzazione di figure connotate da forte sacralità e spiritualità, che vengono invece banalizzate dallo spot contestato e connotate di aspetti fortemente terreni e provocatoriamente maliziosi e trasgressivi”. L’Istituto vorrebbe che il sentimento religioso sia “immune da attacchi completamente immotivati, come quelli portati a meri fini di strumentalizzazione commerciale”.
Lo spot è ancora visionabile su YouTube, ma è ora preceduto da un’avvertenza, e si chiede di confermare di avere almeno di 18 anni per vederlo.
Raffaele Carcano
Chiedo: l’Istituto di Autodisciplina è una branca dell’Inquisizione?
sarebbe stato meno insultante se avesse fatto riferimenti espliciti alla pedofilia?
se invece guardiamo lo spot della ccar per l’8permille oltre che insultante è una pubblicità ingannevole eppure viene trasmesso da tutti.
L’Istituto vorrebbe che il sentimento religioso sia “immune da attacchi completamente immotivati, come quelli portati a meri fini di strumentalizzazione commerciale”.
l’Istituto fa appello a che giungano attacchi motivati al sentimento religioso?
Giusta osservazione…Quasi quasi gliene fornisco qualcuno!? 😆
Lo spot è visibile a questo indirizzo, senza bisongo di registrarsi.
http://www.youtube.com/watch?v=iE3T1iI2iAE
E’ deprimente che i cattolici come Tarquino non abbiano proprio il senso dell’ironia.
Se solo venisse adottato lo stesso criterio tutte le volte che il nudo femminile viene banalizzato per fini commerciale, in Italia non avremmo più uno spot televisivo (che non sarebbe male!).
@ serlvrer. Ma non erano i gonnelloni a suo tempo a volere per pruderie la deprecabile e codina censura sulle scene forti o a luci rosse o (semi)nudiste? Se sono stati ( giustamente ) smontati, che meraviglia se intervengono poco, rispetto a un tempo, e solo quando viene toccato direttamente il sacro?
A proposito, visto che c’è una completa libertà artistica, a quando un’immagine di Gramsci in mutande o di Darwin vestito di rosa e in reggipetto? Poi ci sarebbe Giordano Bruno con un papillon giallo a pallini rossi e Bertrand Russel in guepière.
E secondo te ci sarebbe qualche evoluzionista o comunista o razionalista che si metterebbe a frignare come fanno i pavloviani cattolici?
Mi deludi parecchio Florenskij. Darwin fu rappresentato con il corpo di scimmia, proprio per uno sbertucciamento ed una satira pungente, nei confronti delle sue teoria. Nessuno si straccio le vesti, e nessuno cerco di censurare la vignetta.
Ti delude? Questo è un pagliacciotto con un vocabolario sproporzionato al proprio cervello. 😆
Flo,
tu che sei solitamente così ipersensibile sull’ironia, potevi evitare il riferimento a Giordano Bruno, visto che siete stati voi ad assassinarlo…
@Ernesto
Proprio per questo mi delude. Di solito, per uno che sciorina un elenco infinito di libri letti, e’ piuttosto banale dire che gli Atei o i Laici o gli Evoluzionisti in generale, metterebbero in discussione la libertà di un artista che sbertuccia Daarwin. Di solito i suoi commenti mi limito a leggerli. A questo sono stato costretto a rispondere. 😉
Veramente Florenskij io non ho voluto fare il moralizzatore, ma soltanto fare un parallelo e mostrare come in un caso si sorvola e si lascia che la figura della donna venga relegata ancora a mero “oggetto” per fini pubblicitari (cosa che non c’entra nulla con le scene forti o a luci rosse dei film) col bene placido di tutti, mentre se solo si tocca il “sentimento religioso” – cosa che ancora devo capire cosè e perché venga tutelato, visto che nessuno tutela il mio “sentimento politico” allora – scatta la censura.
PS il mio commento “non sarebbe male!” è riferito alla sparizione della pubblicità!
Serlvrer,
Pronto soccorso ortografico: ‘beneplacito’ 😉
Ci avrei giurato: in fondo Mediaset è pur sempre Mediaset… -_-
@ Paul Manoni. Ovviamente conosco la vignetta scimmiesca su Darwin ( è così diffusa! ); tuttavia penso che essa avesse una qualche relazione effettiva con le teorie di D: in fondo era lui stesso a dichiararsi discendente dalla scimmia. Era un portare argutamente agli estremi la teoria dello stesso D., inverandola paradossalmente. Mi sembra ci sia stata un’arguta risposta di Thomas Huxley al vescovo Wiberforce che in un famoso dibattito pubblico gli aveva chiesto se si sentiva discendente della scimmia per parte di padre oppure di madre. Alla stessa stregua anche Staino, di parte progressista, ha parodiato il michelagiolesco contatto tra Dio e l’uomo con una vignetta sul contatto tra uomo e scimmia. Se l’ha fatto lui,è stato per arguzia finto-riduttiva. Invece il costume in rosa, oltre a indicare una notizia falsa sarebbe di fatto ( non dico di diritto ) piuttosto derisoria.
Tutto cio’ dimostra semplicemente che ad offendersi, molto piu’ dei laicistiateiomosessualmassonicoplutogiudaici, sono i gonnelloni. 😉
Se pure la satira e’ pungente ed offensiva nei confrnti di chi la subisce, non vedo perche’ censurarla o sollevare polveroni vari.
Tutto puo’ essere deriso, criticato, sbertucciato e portato alla gogna delle risate collettive, tranne la religione. E’ una cosa che non ha un minimo di onestà intellettuale. Tantopiu’ se si considera che le religioni tutte, si basano spesso su dogmi indimostrati o indimostrabili, che nulla hanno a che vedere con la ragione o la realtà, e quindi pienamente meritevoli di aspre critiche e prese in giro.
Giorello steso divide Tolleranza e rispetto in due cose ben distinte. Una cosa e’ la tolleranza nei confronti della religione e di chi la pratica. Un’altra e’ il rispetto. Se un dogma e’ assurdo, e’ assurdo e basta, e quindi non merita nessun tipo di rispetto.
se lei fosse uno studente della scuola dell’obbligo non andrebbe bocciato solo perche’ troppo limitato per migliorare.
Idioti, hanno contribuito a viralizzare l’ad.
Perchè “insultante” ?
Hanno il monopolio del sadomaso ?
“è evidente la volgarizzazione di figure connotate da forte sacralità e spiritualità, che vengono invece banalizzate dallo spot contestato e connotate di aspetti fortemente terreni e provocatoriamente maliziosi e trasgressivi”
Sono d’accordo.
Per me cuffie e auricolari sono figure verso cui nutro una certa riverenza. Mi hanno accompagnato per molto tempo, avendo seguito sin dall’adolescenza la religione del personal audio sin dalla comparsa dei primi modelli di Walkman (TM).
Essi rappresentano chiaramente la sublimazione, nella pratica, del concetto di libertà, permettendo a ognuno di avere in testa il volume e il genere musicale che preferisce, senza sconfinare nelle orecchie altrui… l’intimo dell’alta fedeltà.
Un perfetto esempio, questo, di laicità audiofila che è totalmente assente nelle menti dei moderni Gesù wannabe con la loro infantile mania di imporre rumorosamente all’esterno l’esibizione dei loro simboli, dimostrando così di essere fermi all’epoca delle boombox come il bambinesco Radio Raheem in “Fa’ la cosa giusta”.
Sono quindi contento che Avvenire abbia intrapreso questa crociata per non infangare l’immagine sacrale degli auricolari, spero anch’io che nei prossimi spot non ci sia un Gesù.
Bradipo, meriti un plauso. Dunque, emetto un plauso prolungato affinché si diffonda nell’etere fino a raggiungerti ovunque tu sia.
Mi unisco al plauso.
grande!!!
Fate schifo a difendere certi spot… ma dove ce l’avete il rispetto ? voi che proclamate la democrazia e il libero pensiero… fate davvero ridere. ma ateo non significava “senza Dio” ? illuminatemi.
Cerca di fare l’associazione: libero pensiero…difendere gli spot…
@Leonardo
Noooo….Troppo difficile. 😉
Nessuno ha il diritto di vivere senza essere scioccato. Nessuno ha il diritto di passare la propria vita senza essere offeso. Nessuno è obbligato a leggere questo libro. Nessuno è costretto a prenderlo in mano. Nessuno è tenuto ad aprirlo. E se lo aprono e lo leggono, non sono tenuti a farselo piacere. E se lo leggete e non vi piace, non siete obbligati a tacere in proposito. Potete scrivermi, potete lamentarvi, potete scrivere all’editore, potete mandare lettere ai giornali, potete scrivere un vostro libro. Potete fare tutte queste cose, ma i vostri diritti si esauriscono lì. Nessuno ha il diritto di impedirmi di scrivere questo libro. Nessuno ha il diritto di impedire che sia pubblicato o venduto o comprato o letto. Non ho altro da dire in proposito.
Philip Pullman (scrittore)
scusate ma se chi ha creato lo spot affermasse che iil tizio legato non vuole ricordare Gesù ma una semplice persona legata al letto?…è tutta questione di interpretazione. E bloccare uno spot perché c’è chi lo potrebbe interpretare offensivo non mi sembra sensto: qualunque cosa può essere offensiva in quanto non si conoscono i punti di vista di tutte le persone che guardano uno spot….
E io che dovrei dire…
La figura femminile mi ricorda mia moglie , ma io non ci penso neanche a bloccare lo spot.
Prendete esempio .
Veramente la ditta lo dichiarava espressamente nel può lancio…
veramente non ci ero arrivato neanche io, se non fosse stato per la fregola inquisitoria dei taddei di avvenire, poi pero` riguardando meglio lo spot si notano alcuni particolari: sull’auricolare ci sono due angioletti, ha un tatuaggio che ricorda vagamente una ferita, sul costato, quelle che sembrano mutande o un lenzuolo arrotolato in vita, ricorda il pannolone dell’icona classica, ecc
Personalmente, mi offendono parecchie cose che vedo in TV. A partire dalla onnipresenza di Sua Arianità o di chi ne fa le sacre veci.
Peggio dei bambini. Sono psicolabili.
vi ricordate la renault,che fu attaccata per certe sue pubblicita,l ultima e piu vendicativa e simpatica,una donna vedendo in un negozio un vestito da bambini e mi pare una culla dice– adesso caro vorre tanto?i,e puff-l uomo gia trema,(lei) tanto le scarpette della commesa,e brava la renault,col cacchio che in francia,possono rompre i maroni come qui in italia,per liberta di espressione
Ah, per vedere sto spot su YouTube ora si deve confermare e dichiarare di avere 18 anni?! Per vedere uno spot che alcuni giudicano “offensivo” per i credenti???
OK, ma allora si dovrebbe anche esercitare il battezzo non prima dei 18 anni, quando si è sicuri che il soggetto da battezzare è capace di intendere e volere. No?!
Be’, ora vediamo se con Lassini (cfr equiparazione fra PM e BR)… il lassismo sarà più o meno spiccato. Il “Vilipendio delle istituzioni” vale anche per quelle laiche?
SE Lassini non riceverà alcun voto (e con lui il suo committente NON occulto), avremo la prova del nove con relativo esito: metterlo in condizioni di non nuocere significherebbe che la regola vale sia per i telefonini non religiosi sia per le campagne elettorali indecorose. L’impressione è però che, invece, avrà sia voti che ‘ex voto’ (il periodo ipotetico era infatti dell’irrealtà).
Meglio non parlare di “due pesi e due misure”: l’assurdo di questo divario in materia di “libertà di espressione” lascia infatti senza parole ben oltre quel piano. Se è “inaccettabile” la pubblicità “blasfema” per i cattolici (una parte dei cittadini e nemmeno tutti all’interno di questa parte) come può essere tollerabile un manifesto che offende (o dovrebbe offendere) TUTTI i cittadini senza distinzione?