Documenti anagrafici UE: il commento della Federazione umanista

La Commissione europea ha predisposto un Libro verde sul tema Meno burocrazia per i cittadini: promuovere la libera circolazione dei documenti pubblici e il riconoscimento degli effetti delle registrazioni anagrafiche dello stato civile. Il documento è particolarmente importante, in quanto può agevolare l’accettazione del riconoscimento di diritti (quali per es. il divorzio, o un’unione di fatto) maturati in un paese anche in quei paesi in cui tali diritti non sono ancora riconosciuti. La Federazione Umanista Europea (EHF-FHE), di cui fa parte anche l’UAAR, e che insieme all’UAAR organizzerà tra tre giorni a Genova il convegno In un mondo senza Dio, in quanto interlocutrice ufficiale della Commissione ha presentato le sue osservazioni al testo. La EHF-FHE ha in particolare messo in guardia la Commissione dall’azione di lobbying che organizzazioni cristiane stanno ponendo in atto contro l’introduzione di tali linee-guida, invitandola a respingere ogni argomento basato su motivazioni puramente religiose.

Raffaele Carcano

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4 commenti

POPPER

La EHF-FHE ha in particolare messo in guardia la Commissione dall’azione di lobbying che organizzazioni cristiane stanno ponendo in atto contro l’introduzione di tali linee-guida, invitandola a respingere ogni argomento basato su motivazioni puramente religiose.

Appunto, siamo arrivati proprio a questi livelli di guardia, che in una Europa normalmente democratica non doverebbero esserci, ma visto la sentenza della Grande Chambre sui crocifissi, direi proprio che si è a “defcon 1”.

Maurizio_ds

Mi sembra interessante ‘sta cosa del documento anagrafico UE.

Francesco

La EHF-FHE ha in particolare messo in guardia la Commissione dall’azione di lobbying che organizzazioni cristiane stanno ponendo in atto contro l’introduzione di tali linee-guida, invitandola a respingere ogni argomento basato su motivazioni puramente religiose.

Questa e’ una cosa positiva.

Paul Manoni

Con questa praticamente, due omosessuali potrebbero sposarsi o adottare bambini in un paese dell’UE, ed in Italia, sarebbero in qualche modo “costretti” a riconoscerlo…O sbaglio!?
Moooooolto interessante! 😉

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