Udine, in consiglio comunale battaglia sul registro dei testamenti biologici

Il consiglio comunale di Udine ha discusso l’altra sera di testamento biologico. All’ordine del giorno c’era la discussione su di una mozione favorevole all’istituzione del registro comunale delle dichiarazioni di fine vita, presentata 780 giorni fa dai consiglieri comunali Federico Pirone (SEL) e Gregorio Torretta (gruppo misto).
La discussione, più volte rimandata, era sostenuta anche in aula da esponenti dell’ Associazione Luca Coscioni, del Comitato Laico Nazionale, dall’ Associazione Per Eluana, dall’UAAR di Udine e da altri partiti e associazioni.
Alla fine del dibattito è stata respinta, con voto trasversale, la mozione Pirone-Torretta che prevedeva l’impegno diretto del Comune nell’ istituire e conservare il registro ed approvata una mozione proposta da una parte del PD che prevede l’istituzione del Registro in convenzione con l’Ordine dei Notai, con conseguente malumore tra quanti erano intervenuti a sostegno del testamento biologico e in passato avevano promosso una raccolta di firme per un referendum consultivo sull’argomento.

Claudio Calligaris

5 commenti

Francesco

Non c’e’ niente da fare con certe persone per loro e’ piu’ giusto leccare il sedere al papa che agire per civilizzare la nostra nazione, l’unica soluzione e mandarli a casa e sostituirli con persone degne a ricoprire i loro incarichi (che gia’ ci sono visto che vengono fatte queste proposte ma che sono in minoranza)

enrico matacena

E’ la solita ipocrita porcata di un PD che come al solito deve fare i conti con la sua ala cattolica integralista dell ex margherita . Anche nel mio comune a Vignola (MO – di 20mila abitanti), l’amministrazione comunale a guida PD , ha avuto un atteggiamento prima di rinvio con fantyasiose richieste chiarimenti al garante dalla privacy e poi messo con le spalle al muro da articoli di giornali e nterventi pubblici , ha varato una normativa “di compromesso” , che prevede che si può depositare in comune solo una dichiarazione che dice CHI detiene il testamento biologico .

cesareTS

Qualcuno può rispondermi per chiarire una mia curiosita? Vorrei sapere se è possibile depositare il testamento biologico presso un comune che non sia quello di residenza, anche in altra provincia italiana. Se pure non si potesse, sarebbe una forma di protesta farlo inviare lo stesso da tutti coloro che intendono stilarlo allo stesso comune, non potrebbe essere una notizia da riuscire a farla passare inosservata.
Comunque povera la mia Udine…

Paul Manoni

Da noi a Senigallia (AN) il registro e’ stato approvato solo qualche mese fa’. Approvato con un regolamente vero e proprio reperibile in rete. Ovviamente, essendo un servizio offerto dal Comune, e’ riservato esclusivamente ai residenti, purtroppo.

Paul Manoni

Sabato scorso ho partecipato ad un incontro dibattito sul Testamento Biologico nella mia città, organizzato da alcuni esponenti del PD, che sono poi gli stessi che hanno fatto in modo che si istituisse un registro comunale in tal senso.

In sala, oltre ad un medico legale dell’Università delle Marche (favorevola ai TB contro il DDL Calabro’) ed un chirurgo iscritto al PD locale, sono intervenuti anche la Senatrice Amati (PD)ed Ignazio Marino in collegamento video.

Tutti piuttosto concordi sul fatto che il Governo non avrebbe dovuto legiferare affatto in merito, se non da un punto di vista strettamente burocratico, per regolamentare le DAT (dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario). Importante e’ stato l’intervento, proprio della Senatrice, la quale ha spiegato che già al tempo dell’ultimo Governo “Prodi”, avevano pensato di attenersi ad una legge in merito, che fosse solo una legge per regolamentare i TB. Disse che non se ne fece nulla, per una fortissima opposizione della corrente cattolica interna (ha nominato esplicitamente la Binetti, che poi ora e’ nell’UDC), ed aggiunse che con la maggioranza risicata che avevano, era impensabile proporre la legge, in quanto sarebbe stata “bruciata” e conseguentemente cestinata.

Rivoltagli la domanda “chiave” dal sottoscritto sul DDL Calabro’, che il 18 Maggio, verrà ridiscussa e forse votata, la stessa Senatrice mi ha assicurato che ci sono fortissime probabilità che la legge cara a Roccella ed altri teocon, verrà dichiarata anticostituzionale.

Onestamente. LO SPERO PROPRIO!!

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