Da venerdì, a Genova, tre giorni di discussioni “in un mondo senza Dio”

Tre giorni di dibattiti, con ospiti di assoluto prestigio, caratterizzeranno il convegno internazionale “In un mondo senza Dio”, organizzato a Genova dall’UAAR con la collaborazione della Federazione Umanista Europea. Comincerà venerdì 6 maggio con Giulio Giorello e Telmo Pievani, e finirà domenica 8 alla presenza di Margherita Hack e Nicola Piovani.
È diffusa la convinzione che una società senza religione equivarrebbe a una società senza moralità. Nei tre giorni di questo convegno l’UAAR cercherà di sfatare questo mito, mostrando come si possa viver bene anche senza credere in Dio. Non solo: anche come sia possibile viver bene credendo in Dio, ma comportandosi come se non ci fosse. L’UAAR ritiene che la società italiana sia ormai matura per affrontare finalmente e serenamente un dibattito su questi temi.
«Un’etica non religiosa può essere portatrice di valori universalmente accettabili», spiega Raffaele Carcano, segretario UAAR, «perché si basa sul reciproco rispetto e sulla libertà dell’individuo di fare le proprie scelte, di orientare come desidera la propria vita». Un tema attualissimo, mentre il parlamento discute la legge sul testamento biologico.
Il programma completo degli appuntamenti è pubblicato alla pagina www.uaar.it/uaar/inunmondosenzadio.

Comunicato stampa UAAR

49 commenti

ser joe

Chissà perchè ho la netta sensazione che NON verrà ripreso a reti unificate dalla Rai e sopratutto dalle Tv del nanetto P2ista cattolecchista.

Florenskij

@ Anche l’evoluzione delle specie per selezione naturale ( “struggle for life” ) si basa sul reciproco rispetto.

Roberto Grendene

l’evoluzione per selezione naturale e’ un fatto scientifico: il reciproco rispetto non c’entra nulla, come non c’entra con la caduta dei gravi

adottare una etica della responsabilità, basata sul rispetto reciproco, e’ una scelta

Stefano

@ Roberto Grendene

Voleva solo farci sapere che continua ad applicarsi sull’argomento evoluzione.
Si nota la buona volontà ma i progressi sono nulli…. 😉

Florenskij

@ R. Grendene. Ma se gli animali superiori hanno sensazioni e soffrono se maltrattati o uccisi ( donde le attenzioni degli animalisti ) si può dire ancora che una specie rispetta l’altra?

Piccola parabola: un cacciatore sta per sparare a un uccellino. Improvvisamente si pente e abbassa il fucile. Subito dopo arriva un falco che germisce il volatile più piccolo. Quale sollievo per lui essere straziato “naturalmente” da un falco piuttosto che essere fatto fuori “artificialmente” con una sventagliata di pallini!

Quanti episodi di predazione “con dolore” avengono ogni minuto nel pianeta?

@ Stefano. Progressi nulli in biologia? Beh, se lo dice lei… Se volesse dirmi dove si è addottorato in biologia…
Vorrei sapere da quale pulpito mi vien la predica!

Paul Manoni

@Florenskij
“Quanti episodi di predazione “con dolore” avengono ogni minuto nel pianeta?”

Chiedilo al tuo “buon” dio…Non e’ lui che ha creato tutto???

Stefano

@ Florenskij

Progressi nulli in biologia? Beh, se lo dice lei… Se volesse dirmi dove si è addottorato in biologia…
Vorrei sapere da quale pulpito mi vien la predica!

Tra le altre ho una laurea breve di “tecnico per il controllo degli animali nel limbo” istituita in fretta e in furia dopo le ultime scoperte.
Certo non posso aspirare alla posizione di chi la scoperta l’ha fatta….

Stefano

@ Florenskij

Dimenticavo, la laurea breve l’ho ottenuta con la tesi:

“Il darwinismo spirituale come chiave di lettura di Wagner”

Spero si chiarisca definitivamente la questione dei pulpiti….

Stefano

@ Paul Manoni

Chiedilo al tuo “buon” dio…Non e’ lui che ha creato tutto???

Florenskij potrebbe inondarti con una serie di citazioni che documentano come tutto è spiegato alla perfezione dal concetto cristallino di “peccato originale” (che tra l’altro – a proposito di pulpiti – riesce a dirimere anche il problema delle scatole nere della teoria darwiniana). Purtroppo la spiegazione presentava ancora qualche problema proprio in merito alla sorte degli animali (tutti gli altri li ignora per un misterioso problema di cecità selettiva). Tuttavia, a seguito di un suo brillante spunto, ho scritto la tesi di cui sopra, nella quale si chiarisce che l’evoluzione spirituale porta in sorte agli animali il limbo, dove vivono felici e contenti ascoltando le note del “Crepuscolo degli Dei” di Wagner. Spero di aver risposto esaurientemente alla tua domanda.

PS Tu non dovessi essere soddisfatto della logica delle deduzioni, chiedi a Florenskij quale metodo usi (oltre al collage di citazioni) per mettere insieme le frasi che pensa.
Attento a come lo domandi perché potrebbe chiederti da quale pulpito viene la critica….

Osvaldo

Parlare di selezione naturale nei termini di un criterio morale indica in maniera evidente che dell’evoluzionismo non hai afferrato nulla.
Meglio essere sicuri di aver compreso qualcosa prima di discuterne con altri.

Florenskij

@ Osvaldo. Non capite la difficoltà posta non tanto dall’ASPIRARE a un mondo giusto ( sarebbe disumano fare diversamente ), quanto a PRETENDERLO COME COSA OVVIA in un mondo bellissimo sì, ma anche crudelissimo e amorale. E’ una questione etico-filosofica, che sussiste assolutamente anche in un ambito di cultura atea; tanto più oggi, nel contesto delle istanze animaliste sempre crescenti.

Che cosa consentirebbe alla specie umana di sottrarsi in tutto e per tutto alla legge della giungla, vigente in tutti gli altri ambiti e livelli della vita biologica? Se si è detto che l’uomo è solo un animale un pochino più sviluppato mentalmente, il pochino in più può fare la differenza abissale? Là la tregenda, qui una pace idilliaca? ( Vedasi Goya ).

E’ come predendere minuetti e cristallerie sempre in equilibrio in un vascello che naviga nella tempesta non solo biologica, ma anche cosmica.

Se si desse un’occhiata a Thomas Hobbes? ( quello del potere autoritario come toppa e freno parziale alla situazione del “mors tua, vita mea” e “homo homini lupus” ). Il sommo Machiavelli ( rogorosamente anticlericale ) non parlava forse del capo politico animalisticamente come “golpe e lione”?

Della questione dell’innesto degli ideali umanistici in un contesto di natura conflittualee catastrofica si è interessato in maniera assolutamente convincente il prof. Antonello La Vergata: “L’equilibrio e la guerra della natura” “Tutta colpa di Darwin ?”
( intendendo il Darwinismo sociale da cui, a detta di molti, l’imperialismo e il razzismo nazista, come pure il culto bolscevico della violenza “levatrice della storia” ). Non è assolutamente un gonnellone; è un docente di grandissima intelligenza e documentato in modo strepitoso ( ovviamente, citazioni e brani antologici a non finire, come in tutti i lavori criticamente validi nell’ambito delle scienze umane ).

Stefano

@ Florenskij

E’ una questione etico-filosofica, che sussiste assolutamente anche in un ambito di cultura atea; tanto più oggi, nel contesto delle istanze animaliste sempre crescenti.

Che cosa consentirebbe alla specie umana di sottrarsi in tutto e per tutto alla legge della giungla, vigente in tutti gli altri ambiti e livelli della vita biologica?

Vuol dire che – secondo la SUA prospettiva – NOI dovremmo mettere una pezza al guaio che ha combinato il suo dio onnipotente, onnisciente e misericordioso che lui non si cura di rimediare? Quel dio il cui presunto rimedio ha lasciato TUTTO inalterato?

Florenskij, la sua sede naturale è SOTTO i pulpiti, vittima beata del controllo sociale mediante la religione auspicato dal Machiavelli, a ripetersi
e SE DIO NON FOSSE SOLO UN’INVENZION DE’ PRETI?

Lasci perdere questo sito.

Osvaldo

@Florenskij

Mi dispiace ma più ti esprimi più è evidente che non sai di cosa stai parlando.
La selezione naturale è uno dei meccanismi che spiega un fatto, quello dell’evoluzione delle specie. Nient’altro. E’ la descrizione di come avviene qualcosa,
e non c’entra nulla col fatto che questa cosa possa essere giudicata buona o cattiva, giusta o sbagliata. Questa cosa avviene in natura indipendentemente dal nostro giudizio su di essa, o dalla nostra volontà. La selezione naturale non ha niente a che vedere col problema etico, che invece ha a che fare con le nostre scelte.
Se non hai afferrato questa semplice e fondamentale distinzione e ti affanni a voler discutere di evoluzionismo, continui a fare solo brutte figure.

D’altra parte, passando dal piano descrittivo a quello etico, io non pretendo affatto che il mondo sia giusto come un fatto ovvio. Il mondo è un posto crudelissimo, questo è un dato di fatto, e sulla base di questa consapevolezza sta a noi capire quele sia il bene comune e agire per realizzarlo. Non è proprio una cosa scontata,
al contario. Sta soltanto alle nostre scelte e al nostro impegno costruire una società che non sia regolata dalla legge del più forte. Una volta realizzato che la selezione naturale agisce comunque, dobbiamo sforzarci di contrastarla, per quanto possibile.

Bismarck

Speriamo che qualche testata d’informazione ne dia, non solo a livello locale, conto al grande pubblico.

Marcvs

Ormai è assodato per tutti noi miscredenti che un mondo senza Dio è proprio come un pesce senza biclicletta.
Sul tema della religione quale portatrice di moralità non so se ci sono statistiche a riguardo, ma sono piuttosto sicuro e mi aspetto che nelle carceri di tutto il mondo la percentuale di delinquenti credenti è smisuratamente superiore rispetto ai non credenti.
Il Cristianesimo e il cattolicesimo non hanno mai mancato nel corso della storia di condurre al nichilismo.

Nathan

Credo ci siano alcune statistiche al riguardo, fatte in USA. In particolare ricordo che in un carcere, non ricordo se in Minnesota o Wyoming, la percentuale di ateei dichiarati era di 0, qualcosa, che significa erano riusciti a trovarne uno su più di un centinaio di detenuti, contro una percentuale sulla popolazione generale americana che dovrebbe essere del 10-15 % (se sbaglio mi corrigerete!).
Ma sicuramente quell maledetto ateo era l’unico vero colpevole nel carcere, tutti gli altri erano vittime di errori giudiziari, forse dovuti a giudici comunisti, come qulli che perseguitano crudelmente il nostro beneamato Presidente del Consiglio (che Dio lo accolga al più presto tra le sue braccia).

Stefano

@ ale cattolico,

vista la risposta e come hai capito l’argomento, purtroppo stessa cosa non si può dire di te.

Florenskij

@MARCVS. Secondo Machiavelli, politologo sommo e tuttora validissimo, ci voleva una religione ( come quella “eroica” dei Romani, non quella cristiana dei deboli e dei viscidi ) ma comunque ci voleva per ragioni di “controllo sociale”altimenti impossibile.

Manzoni si inventò in una notte di cattiva digestione l’episodio della “Notte dell’innominato”: impresario criminale da ateo, brav’uomo e sant’uomo da credente. E che dire delle devozioni quotidiane del perfido Griso? Ciò posto il legame quasi automatico fra religione e criminalità.
Cos’ pure era un delinquente fatto e finito Lodovico, in arte gonnellonesca padre Cristoforo.

Poi c’è l’episodio totalmente inattendibile che si trova nel romanzo “Il marchese di Roccaverdina” di Luigi Capuana (gran positivista, scientista, realista… e interessato allo spiritismo ). Il marchese è legatissimo a una sua serva-amante, che però non può sposare. Allora la dà in moglie a un suo contadino, con il patto che il matrimonio rimanga in bianco. Succede quello che deve succedere e il marchese uccide il contadino: però la colpa viene data a un altro villico, che è condannato e muore in carcere. Oppresso dai rimorsi per non essersi dichiarato come il vero colpevole e aver fatto morire un innocente in carcere il marchese SPERA DI TROVARE SOLLIEVO NEI LIBRI DI POLEMICA ATEISTICA prestatigli dal cugino per sottrarsi al terrore oppressivo del giudizio nell’aldilà. Se Dio non esiste, non si deve render conto al suo tribunale.
Per dirla con l’innominato: e SE DIO NON FOSSE SOLO UN’INVENZION DE’ PRETI? Qui sta il busillis!

Stefano

@ Florenskij

ci voleva una religione (…) per ragioni di “controllo sociale” altimenti impossibile

Cita il Machiavelli per evidenziare come il principio trovi esemplificazione in lei?

PS altimenti lo ha scritto lei, prima di partire in quarta….

Stefano

@ Florenskij

Se Dio non esiste, non si deve render conto al suo tribunale.

Capisco si faccia sfuggire del tutto il fatto che esistano etiche non basate sul comando.

Potrebbero farle balenare il sospetto contrario “E se dio fosse solo un’invenzione dei preti?”

Potrebbero farle pensare che anche per il suo nasca il sospetto che sia stato inventato al pari degli altri (o quelli non sono stati inventati?).

Stefano Grassino

Resto della mia idea: basiamoci sulle nostre forze e non facciamoci illusioni. Conferenze, banchetti, cause legali e tutto quanto serve per dar battaglia. Il tempo farà poi la sua parte e un domani i nostri nipoti, diranno sulle nostre ceneri, se avevamo ragione o meno.

Otto Permille

Il problema non è quello dell’esistenza di Dio, ma è l’esistenza del prete. Dio in fondo è una entità eterea lontana, inefficace – non fa né bene e né male e probabilmente ha altro da fare che occuparsi dei fatti che avvengono su un pianetino che nemmeno si vede col cannocchiale – mentre il prete è una cosa attiva e vivente, divora risorse economiche, probisce l’uso dei preservativi, maledice tutto ciò che crea sviluppo e progresso, condiziona le elezioni politiche degli stati, si intrufola nelle coscienze e fruga come un avvoltoio nelle viscere della carne. Insomma, il problema sta lì, non … là.

Roberto Grendene

viviamo in una società che discrimina chi non crede in Dio (o chi non fa finta di credere in Dio)

non penso che il problema sia il prete: il problema sono le istituzioni che privilegiano, finanziano con soldi pubblici, danno immunità, conferiscono autorevolezza “a prescindere” a clero e religioni (una in particolare, nel nostro stato)

Florenskij

@ Ottopermille. In diretta dalla sceneggiata napoletana ( = il regno di Mario Merola ): ISSO, ISSA E ‘O MALAMENTE ( il cattivone: peggio dei Comunisti per il Berlusca ).
Il prete è SEMPRE ‘O MALAMENTE.

La descrizione che lei ne fa somiglia tanto a quella di un micidiale ceppo virale.
C’è qualche prete che non è “‘o malamente”?
Escludiamo, che so io, padre Massimiliano Kolbe? E lo zio vescovo di Giovanni Palatucci ( il questore di Fiume che finì ad Auschwitz per l’aiuto presato agli Ebrei ), che fece di tutto per aiutare gli Israeliti reclusi nel territorio della sua diocesi in Italia del Sud? E don Gnocchi, che fondò una grande opera per aiutare i bambini mutilati a causa degli eventi bellici?
E Giorgio Perlasca, che a rischio della vita salvò centinaia di Ebrei ungheresi, non è che per caso, essendo nato nella “bianca” città di Como, come quel credente retrogrado di Alessandro Volta, sia stato influenzato nel periodo della sua formazione dai “malamente” ivi imperversanti?

Non è che talora un certo tipo di ateismo faccia rima con “manicheismo”?

Il prete proibisce i preservativi perchè la castità è una virtù che i preti si trasmettono… di padre in figlio!
Poi, se i virus pretini vogliono riprodursi più velocemente, niente anticoncezionali, ci mancherebbe!

L’ultima che ho letto, a proposito del progresso, è dello storico Leo Moulin: l’OROLOGIO MECCANICO venne inventato DAI MONACI BENEDETTINI PER SEGNARE I TEMPO DELLE PREGHIERE. Diavolo d’un fra Martino campanaro!

La prego, si informi su un certo fra Ruggero Bacone francescano, che nel’200 preconizzò i battelli meccanici e gli aerei! ( basta Wikipedia ).Si informi, a proposito di denaro succhiato dal prete, sulla tematica della “religione civile”. Vediamo che cosa salta fuori.

Conclusione: eccovi il prete in diretta dal Grand Guignol!

Florenskij

NB. L’orologio meccanico assurse nel ‘700 a “icona” e metafora centrale del meccanicismo coessenziale all’Illuminismo.

A proposito di progresso, dimenticavo i meriti di Dom Perignon, se non erro inventore dello Champagne. Salute!

Stefano

@ Florenkij

l’OROLOGIO MECCANICO venne inventato DAI MONACI BENEDETTINI PER SEGNARE I TEMPO DELLE PREGHIERE.

Allo scopo di segnare il tempo delle preghiere non significa in virtù delle preghiere né sulla scorta delle informazioni o credenze sulle quali le preghiere si basano. So che per lei si tratta di sottigliezze su cui è meglio sorvolare per evitare che qualcuno ragioni, tuttavia si trova nel posto sbagliato.

Stefano

@ Florenkij

un certo fra Ruggero Bacone francescano, che nel’200 preconizzò i battelli meccanici e gli aerei!

I battelli meccanici come miglioramento e sulla base del progetto dell’Arca, gli aerei studiando l’aerodinamica degli angeli.
Da cui si dimostra l’importanza di essere frate e soprattutto francescano.

Stefano

@ Florenkij

il DECOLLO DELLA TECNOSCIENZA EUROPEA è preceduto da un RULLAGGIO di almeno quattrocento anni INIZIATO GIA’ DALL’ANNO MILLE: proprio il periodo di massimo dominio dei gonnelloni!

FRANCAMENTE ME NE INFISCHO!”

Mi dice UNA scoperta scientifica che sia stata fatta in virtù di una delle credenze dei gonnelloni?

“Sire, non abbiamo avuto bisogno di questa ipotesi”

Laplace.

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