Approccio antiscientifico al trattamento dell’AIDS

La notizia è riportata da The Indipendent. Come si ricorderà, pochi anni fa ex presidente sudafricano, Thabo Mbeki, aveva messo in dubbio il legame esistente tra AIDS e HIV producendo enormi danni nella campagna di informazione pubblica volta a ridurre lo spaventoso ritmo dell’infezione in quel paese. Di conseguenza l’ex ministro della salute del Sud Africa, Manto Tshabalala-Msimang, favorì la diffusione di trattamenti “naturali” per combattere il virus che andavano dalla barbabietola all’aglio selvatico. Secondo uno studio condotto dalla Harvard University, questa scelta potrebbe avere provocato la morte inutile di circa 300.000 persone.
Visto il precedente, desta inquietudine sapere, grazie a un’indagine da parte dell’Ufficio di presidenza del giornalismo investigativo, che enti di beneficenza britannici hanno finanziato un’organizzazione africana che promuove un approccio altrettanto non scientifico per il trattamento di HIV: l’omeopatia. La Abha Light Foundation in Kenya sta proponendo infatti ai suoi pazienti HIV-positivi farmaci omeopatici, considerati placebo dalla British Medical Association, come valida alternativa ai farmaci anti-retrovirali.

Daniele Stefanini

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19 commenti

Alien

Purtroppo, al mondo ci sono, e sempre ci saranno, moltissimi casi di “morti evitabili” (io li chiamerei cosi’, non morti “inutili”, in quanto non esistono morti utili).
Le morti evitabili sono sempre dovute, purtroppo, alla somma incuria, o meglio, alla colpa, di qualcuno. Solamente in Italia, per esempio, ogni anno gli incidenti stradali contano migliaia di morti evitabili. Sono tutti omicidi colposi, questi, come tanti altri, e come quelli africani riportati qui sopra. Le morti fortuite o inevitabili esistono, ma in tutto il mondo si dovrebbe fare molto di piu’ per ridurre al minimo quelle evitabili. E pure il Vaticano non scherza, nel contribuire all’aumento delle morti evitabili, proprio per quanto riguarda l’AIDS.

Stefano Grassino

Morti per mancanza di sicurezza sui posti di lavoro, morti per mancanza del rispetto del codice della strada, morti per abuso di bevande alcooliche che provocano in parte danni gravi sul secondo aspetto oltre al proprio fisico, per non parlare delle droghe.
Incidenti domestici dovuti ad incuria nelle abitazioni, morti per mancanza di funzionamento del proprio cervello nelle attività giornaliere…….e qui mi fermo perchè se andiamo a scavare non la finiamo più.
Esiste il terrorismo dell’incompetenza e dell’incuria non meno pericoloso di quello delle bombe, di cui gli organi ufficiali, assieme a noi, non sono meno colpevoli dei terroristi stessi.
La chiesa ha una carta in più rispetto al mondo laico: dopo la morte c’è la vita eterna e tutto si rimedia; tra l’altro in paradiso puoi studiare divinamente nelle “Divine Università” del luogo.

credenteNONcredente

“E pure il Vaticano non scherza, nel contribuire all’aumento delle morti evitabili, proprio per quanto riguarda l’AIDS.”

Mi permetto di spezzare una lancia a favore del Papa:

http://www.zenit.org/article-25716?l=italian

Perché poi, come è ribadito molto spesso anche su questo sito, la verità assoluta non esiste.
Se uno comincia poi a documentarsi trova prove a favore di una posizione ma anche a favore di quella opposta.
L’unica soluzione a quel punto è schierarsi da una parte o dall’altra in modo preventivo, altrimenti si rischia di restare in mezzo.

bradipo

mah, dipende da cosa vuoi leggere in ciò che riporti… se guardi bene tra le righe una delle due posizioni è palesemente artefatta.
A te e Zenit un grazie per avermelo fatto notare ancora una volta, dandomi ulteriore conferma di aver scelto la parte più coerente con cui schierarsi.

bruno gualerzi

Non è che questi ‘approcci antiscientifici’ mirino a diminuire la popolazione mondiale in modo da ristabilire un qualche equilibrio tra popolazione e risorse di cui si parla nell’altro post?
Purtroppo non sto scherzando: questo ritorno ‘alla natura’, il lasciar fare alla natura, più o meno inconsciamente sembra rifarsi alla soluzione malthusiana: meno poveri, meno povertà. Una specie di selezione naturale.

Domixio

Mi sembra un commento ingiusto nei confronti di chi non ha potuto avere un’istruzione adeguata e che purtroppo è facile vittima di ciarlatani d’ogni tipo.

Paul Manoni

No bruno. L’animale “uomo”, soprattutto quello occidentale, vuole tutto e subito. In un simile caso, procederebbe direttamente all’eliminazione diretta del problema.

bardhi

@ Bruno

Per quel che so la teoria di Malthus è ancora valida, per quanto il progresso scientifico abbia allungato un po i tempi, il rapporto fra l’aumento dei beni e quella della popolazione rimane sempre quello progressione aritmetica e geometrica Poi ovviamente ogni governo sceglie i “migliori mezzi” per colmare il gap.

bruno gualerzi

Ma io non mi riferivo tanto alla teoria (certamente con una sua validità sempre attuale) quanto alla ‘soluzione’ proposta da Malthus secondo il quale per rimediare allo squilibrio tra popolazione e risorse occorreva abbandonare i provvedimenti a favore dei poveri perchè controproducenti o, in alternativa, convincerli a non procreare.
Nel caso in questione a ristabilire l’equilibrio provvederebbe l’AIDS non opportunamente combattuto.

bardhi

La ’soluzione’ proposta da Malthus è cinica è crudele è in parte sbagliata, sono i poveri che fanno piu figli, forse perche considerano i figli la “pensione del anzianità” , quindi piu poveri saranno piu figli faranno.
Nei paesi benestanti la classe media fa meno figlio perchè la pensione di anzianità è assicurata(per il momento).
Innalzare il livello di vita di tutto la popolazione mondiale pari a quello dei paesi industrializzati non è fattibile.
“Convincerli” a non fare figli forse fuinziona, fin ora l’unica politica che ha funzionato è quella della China, 1 figlio per coppia.

bruno gualerzi

Per quanto riguarda la Cina, sono sempre del parere che una ‘convinzione’ imposta per legge alla fine sia controproducente. E comunque si potrebbe ricorrervi solo se tra la popolazione non ci fossero troppe disparità sociali, economiche e culturali. Non mi pare sia questo il caso della Cina. O degli altri stati più popolosi del pianeta in rapido tumultuoso sviluppo.

giulio

Mi faccio e vi faccio questa domanda: si può invocare la libertà di espressione quando qualcuno diffonde bufale antiscientifiche che possono provocare centinaia di migliaia di morti?

Southsun

La risposta è che si deve permettere a questa gentaccia la libertà di parola nella stessa misura in cui è permesso ai loro contestatori di contestarli.

Il problema è che nei Paesi del Terzo Mondo chi può parlare è solo chi è allineato al regime. Gli altri zitti, sennò lupara bianca.

Ma il problema più grave sono i Governi, in primis quelli occidentali che fanno pappa-e-ciccia con quelli del Terzo Mondo che sostengono e finanziano queste ciofeche da Wanna Marchi.

In Uganda, per dire, gli USA di Bush finanziavano solo i programmi contro l’AIDS che escludevano l’uso del preservativo e l’informazione verso gli omosessuali.

Se poi ci sono fondazioni private che danno soldi a questi lestofanti, beh, sono soldi loro.

Batrakos

Io rispondo di no: la libertà di espressione è dubbia quando dichiara vere cose accertate false (ha senso garantire libertà di espressione a chi dice che la terra è piatta?), ancor più quando lo fa sulla pelle della gente, viva (questo è il caso) o alla memoria dei morti e dei loro parenti vivi (il negazionismo).

Peraltro credo che questi ‘enti di beneficenza’ andrebbero ben monitorati; non vorrei che abbia ragione Gualerzi e sia un metodo malthusiano introdotto in malafede.
In fondo in molte zone dell’Africa equatoriale ciò che serve alle multinazionali (e al capitalismo di stato cinese che sta investendo in Africa, ma qua ora non si parla di Cina…) non è più di tanto la forza lavoro, ma il territorio e le materie prime.
A quel punto: perchè spendere soldi e impegno per arginare attraverso i retrovirali e la diffusione della cultura scientifica la piaga dell’AIDS?
Sfruttiamo la loro mancanza di sapere scientifico e proponiamo rimedi omeopatici: loro continueranno a morire, talmente tante sono le nascite che la forza lavoro che serve ci sarà sempre, e gli altri…gli altri moriranno di AIDS, tanto il profitto è salvo…

Paul Manoni

@giulio
“On Liberty” di John Stuart Mill, fornisce amplie e profonde argomentazioni inerenti al concetto di libertà in generale, ed a quella di espressione ed di opinione (pensiero) nel particolare.
Tutto il testo, parte da presupposto che ognuno e’ libero in tutto e per tutto, tranne che DI CAUSARE DANNO AGLI ALTRI. Spacciare farmaci omeopatici come rimedio all’AIDS, e’ dannoso per l’altrui persona, almeno quanto lo e’, andare a spasso per questi paesi sottosviluppati e pervasi da superstizione e credulonerie varie, dicendo che il preservativo “offende dio” e pertanto non va’ utilizzato (Si veda il Sig. “Santo Subito” appena fatto beato).

Roberto Grendene

curare con farmaci alternativi solo i malati di malattie alternative

quegli enti di beneficenza li chiamerei ora di “maleficenza”

gigi

Le religioni tengono conto del fatto che credere vuol dire non sapere nulla.
gli atei al contrario tengono conto del fatto che ragionare vuol dire essere consapevoli e non essere ignoranti, e sapere e´´ conoscere. Il dubbio e la curiositä sono i genitori della intelligenza.
gli atei ci saranno sempre perche sempre ci sono stati, c´´erano prima degli ebrei dei faraoni dei sumeri e dei persiani, e anche dopo che l´´ebraismo, come il cristianesimo e tutte le altre credenze, non ci saranno piü gli atei ci saranno ancora. ateismo non ha bisogno dei poteri forti, o di simbolismi. viva il mondo libero dalle religioni, viva la ragione, abbasso la prigione delle religioni´. il credere e´´ la filosofia dello stolto. la religione metafisica di coloro che sono i vinti dalla vita. Con la ferocia la violenza l’inganno e la corruzione i buoni a nulla prendono il potere e con la credenza, la superstizione e la fede, si mantengono il potere costituito. Le religioni si sono inventati l’inferno dell’aldilà per poi darlo a chi non crede nell’aldiquà: agli atei, i veri perseguitati dalla storia dellúmanitä e comunque preoccupandoci di non passare da martiri o santi. Gli atei, paradossalmente, quando dicono che sono perseguitati commettono una debolezza di pensiero e di convinzione; la forza non è in ciò che gli atei sono o hanno, ma in ciò che il mondo è. Altro che rabbini, preti, e mullä. i nostri sguardi rendono gli altri trasparenti, come se gli altri recitassero un ruolo dissonante col mondo, e assonante alla loro autorefenzialitä conservatrice. Diranno e dicono che gli atei sono dei freddi e subdoli calcolatori privi di spiritualità e pragmatici delle cose materiali, niente affatto; sono invece gli atei che conoscono il valore del pensiero e della vita propria e altrui e che una vita appartiene a tutte le vite, l’ateo possiede il dono di lasciarsi andare con le arti e principalmente la musica, in pensieri astratti verso lidi nuovi, cosicchè accetta consapevolmente di essere persona non perfetta e debole, e tali abbandoni sono come gli autoesercizi dei bonzi. ma mentre nel bonzo l’ascesi fa aumentare la sua spiritualità al contrario nell.ateo, come il gioco degli specchi degli inganni, rafforzano il pensiero cognitivo, la conoscenza e l’autodeterminazione, anche, nelle arti, invece di cascare nel tranello delle teologie ci rafforziamo nel pensiero libero e partecipativo.

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