Saremo 10,1 miliardi entro la fine del secolo

È questa la nuova previsione degli esperti delle Nazioni Unite che modifica quelle precedenti secondo le quali la popolazione mondiale avrebbe dovuto stabilizzarsi intorno ai 9 miliardi di persone verso la metà di questo secolo. La notizia è commentata, tra gli altri, anche dal New York Times.
Il nuovo rapporto arriva proprio quando sta per essere raggiunto il traguardo dei 7 miliardi, previsto per la fine ottobre, solo una dozzina di anni dopo aver superato i 6 miliardi; ed è lì a ricordare che un problema che ha contribuito a definire la politica mondiale nel XX secolo, l’esplosione demografica, è ben lungi dall’essere risolto. “Ogni miliardo di persone in più rende la vita più difficile per tutti”, ha dichiarato John Bongaarts, un demografo del Population Council, un gruppo di ricerca a New York.
Tra i paesi a maggior tasso di crescita ci sono Nigeria e Malawi: il primo passerà dagli attuali 162 a 730 milioni di abitanti nel 2100; il secondo da 15 a 129 milioni. Tutta l’Africa aumenterà al sua popolazione da 1 a 3,6 miliardi di persone, ponendo ulteriori seri problemi di approvvigionamento di acqua e cibo. Per contro, la Cina dovrebbe diminuire la sua popolazione arrivando a 941 milioni di abitanti.
In molti paesi i programmi di controllo delle nascite messi a punto negli anni ’70 e ’80 hanno subito rallentamenti dovuti a battaglie ideologiche sull’aborto, educazione sessuale e ruolo delle donne nella società; e questa potrebbe essere una delle possibili cause che hanno portato alla modifica delle previsioni. Altri motivi andrebbero ricercati nella mancanza di potere delle donne nei loro rapporti con gli uomini, nelle tradizioni come il matrimonio precoce e la poligamia e nelle carenza di leadership politica. Non ultimo, un adeguato accesso ai contraccettivi e soprattutto un’adeguata autonomia delle donne di decidere quando usarli, come mostra uno studio condotto da ricercatori di Harvard a Lusaka, Zambia. Altri studi hanno messo in evidenza che l’istruzione generale delle ragazze gioca un ruolo fondamentale, nel senso che le giovani donne alfabetizzate sono più propense a capire che la dimensione della famiglia deve essere una scelta.

Daniele Stefanini

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140 commenti

DURRUTI 51

L’espansione demografica insieme al modello di produzione , consumo , organizzazione territoriale etc cioè l’attuale società in cui viviamo,cioè la società della cresita infinita dell’economia, produrranno l’esaurimento delle risorse disponibili, sia quelle energetiche che minerarie, nonché dell’acqua potabile e della superficie coltivabile, con distruttive retroazioni positive.Le guerre per il petrolio e quelle per i minerali ,nello Zaire per esempio. sono un pallido esempio di quello che ci aspetta, ovviamente moltiplicato per 10 e più. Non penso che l’umanità rinsavirà in tempo, mi aspetto i soliti economisti imbecilli, con il codazzo dei vari Socci e Buttiglione a piangere perché non si fanno abbastanza bambini

ale cattolico

questi maghi con leloro previsioni,ho ragione purtroppo , considerano la scienza come una magia di maghi da strapazzo

nightshade90

a tutti coloro che sono troppo ignoranti per capirla la scienza pare magia. quaeto vale tanto per gli aborigeni vissuti isolati per millenni (e che quindi non la conoscono loro malgrado) quanto per coloro che non leggono nulla all’in fuori del breviario….

bardhi

@ale cattolico
Non sei obbligato ne a leggere ne a credere alla scienza, queste previsioni non comprendo i credenti e tanto meno i cattolici, voi avete un posto particolare nel creato quindi dormi tranquillo e vai a fare una preghiera al nuovo beato.
Il vostro dio prima o poi, se si ricorda come si fa, manderà un nuovo Noe e vi salverà tutti.

Southsun

@ ale catto.

Infatti, questi “maghi” nelle precedenti previsioni ci hanno tragicamente azzeccato. Siamo 7 miliardi e i problemi montano.

Invece è proprio la Chiesa che non azzecca mai le proprie previsioni, se non a posteriori tipo Nostradamus.

Per non parlare degli altri pazzi cristianisti che cugurrano e tirano al peggio.

Sei pronto per la fine del mondo il prossimo 22 maggio? 😀 😀 😀

bruno gualerzi

“Non penso che l’umanità rinsavirà in tempo (…)”

Lo temo anch’io… perchè oltre a quanto richiami tu gioheranno un ruolo decisivo gli arroccamenti localistici, xenofobi, un isterico rilancio delle tradizioni, un ritorno alle ‘radici’, che pervade tutta la cultura occidentale, e che è in continuo aumento. Da un lato quindi la crescita indeterminata di un’economia che, a tempi ormai neanche troppo lunghi, finirà per divorare se stessa divorando le risorse… dall’altro la crescente psicosi (dovuta certo a situazioni oggettivamente molto critiche, ma che porta ad affrontarle sempre più irrazionalmente) dei ‘barbari alle porte’ che alimenta le chiusure e il ritorno di quei ‘sacri egoismi’ già causa dei conflitti mondiali del secolo scorso. Confliti che ora, in un mondo sempre più globalizzato, non risparmieranno, direttamente o indirettamente, nessuno. Un tempo, a ristabilire un certo equilibrio tra polpalazioni e risorse provvedevano calamità naturali e guerre… non credo che un conflitto generalizzato nel XXI secolo possa ristabilire un qualche equilibrio. A parte, ovviamente altre considerazioni.
Ciliegina sulla torta, come sottolineavi, la dissennata politica demografica portata avanti dlla chiesa.

Semola

@bruno gualerzi. Non voglio offendere te e chi ha dato la propria opinione su questo argomento. E’ L’EGOISMO che ci frega.
Io dico che un figlio è il più grande DONO che Dio ha dato all’uomo. Ho il fondato sospetto di leggere nei vostri post uno stato di depressione generale. State sereni.

andrea pessarelli

in questa definizione del figlio come dono fatto ai genitori vi è la radice di tutti i disturbi mentali che affliggono l’umanità.

bruno gualerzi

@ Semola
L’importante è che ti senta sereno tu… alla serenità degli altri lascia che ci pensino loro.

bradipo

ho paura della spiegazione circa il “fondato”… no, non la chiederò 😆

Florasol

Semola, io non sono depressa, anzi, allegra e serena. Anche perchè non ho figli. Quindi non ho nella mia vita qualcosa che non desidero e che non ho mai desiderato. E so di non aver contribuito ad aggravare il problema, ma a risolverlo, quindi ho anche la serenità della coscienza tranquilla.
Sarebbe stato EGOISMO forse (ammesso e NON concesso che ne avessi desiderati) fare figli, come tanti, “perchè così mi accudiranno da vecchia”, o “perchè lo fanno tutti” o “perchè è socialmente più accettabile” o “perchè se no mia madre ci resta male”, fregandomene della sovrappopolazione.
Macché dono. Di questi doni possiamo fare a meno.
pensa ad un caro amico che ogni giorno ti arriva con valanghe di doni. Dopo un mese in casa tua non ci sta più nulla, non trovi più niente, la polvere si accumula, e quell’amico non ti sta più neanche molto simpatico.
Ti pare?

Dalila

Perchè figlio come dono di dio?
“Siamo figli delle stelle”…

Semola

@Florasol . Capisco che sia molto difficile parlare a un cieco sordo muto, il mio augurio per te è quello di mantenere fino all’ultimo giorno della tua vita l’allegria e la serenità che hai ora. Continua a badare sempre e solo a te ,questa è la tua formula della felicità.

bradipo

cioè per Semola sentirsi felici in parte anche per non aver aggravato il problema di future N miliardi di altre persone è pensare solo a se stessi… o intendeva che il cieco sordo muto è lui?

Semola

@bradipo, non hai capito niente. EGOISMO non è uguale a ALTRUISMO leggasi il mio prossimo.
Non diciamo delle fesserie ,se l’uomo fosse meno egoista potremmo tranquillamente vivere in pace senza preoccuparci dell’incremento demografico , ce n’è per tutti . Dio non ha lesinato per noi nulla , anzi nell’abbondanza di tipologie di alimenti mi è parso uno sprecone. Vi rendete conto di quanto spazio e quante risorse sono ancora disponibili sulla terra per le generazioni future? Purtoppo all’uomo (e torno all’egoismo) non interessa niente di chi verrà dopo e di cosa gli lascierà . Probabilmente i nuovi arrivati ci malediranno , ma questa è un altra storia.

Diocleziano

Semola.
Bisogna capire cosa intende Semola per altruismo:
lui appartiene a una organizzazione che ha fatto del parassitismo la propria
ragione di vita e che quindi conta molto sull’altruismo… altrui!
Cosa importa a loro dell’aumento demografico?
Cosa importa se là fuori c’è un’umanità brulicante, brutta, sporca e affamata?
Loro se ne stanno nei loro sontuosi palazzi, sono ben pasciuti e vivono agiatamente,
lontano da quegli stessi che lavorano per arricchirli sempre di più.
I poveri sono il pane della chiesa…

teologo cattolico

@durruti

okkio che esiste nella weltanschauung cattolica il concetto di “paternità responsabile”.

bradipo

ne dubito… a meno che sia cattolico pensare che del peccato originale è responsabile il costruttore del prodotto che ha commesso tale atto in misura paragonabile al peccatore stesso.

Sasan

“Ogni miliardo di persone in più rende la vita più difficile per tutti”
…non ci sarà più spazio per i tuoi sogni e vivrai giusto perchè sei nato…

“Altri studi hanno messo in evidenza che l’istruzione generale delle ragazze gioca un ruolo fondamentale, nel senso che le giovani donne alfabetizzate -sono più propense a capire- che la dimensione della famiglia deve essere una scelta.”

…alcune italiane dovrebbero DECISAMENTE tornare a scuola -_-

annina

E meno male che c’è l’aborto libero ormai quasi ovunque! Sennò saremmo un miliardo in più: solo in Italia ci sarebbero circa 5 milioni di persone in più….dove li metteremmo? Per fortuna, almeno da noi, stiamo rallentando un sacco e nei prossimi anni ci sarà una contrazione della popolazione (compensata ovviamente dagli immigrati). Staremo tutti meglio, non ci sarà disoccupazione e -finalmente- potremo andare al ristorante senza quei mostriciattoli ululanti… 😉

Semola

@annina Non sarebbe molto cristiano ,ma quasi quasi mi dispiace che i tuoi genitori non l’abbiano pensata come te.

bradipo

beh, chissà…magari i genitori la pensavano proprio così ma hanno ricevuto cristiane pressioni per cambiare idea, ciak si gira.

e comunque annina è un troll che cerca di passare inosservato per poi uscirsene con la solita esagerazione, poi magari andrà in parrocchia a far leggere quanto sono cattivi gli ateacci… almeno fin qui erano giunte le indagini e le teorie.

Semola

@bradipo . Tu non mi conosci ,io non ho bisogno di fare le stupidaggini che tu hai elencato . Se rifletti sui post di annina potresti rivedere le tue affermazioni .

bardhi

@ Semola

non mi sembra che bradibo si riferiva a te ma ad annina.
comunque è bello, un troll(annina) lancia la provocazione e un altro troll risponde seriamente 🙂

teologo cattolico

Se gli atei non vogliono aver figli non ho nulla in contrario, è semplice auto-selezione naturale.

Contrariamente a te non sono d’accordo sull’uccidere i figli, nemmeno i propri, nemmeno quelli degli atei.

bradipo

Mah, potrebbe anche essere gioco di squadra… uno fa l’ateo cattivo, l’altro il cattolico buonista e nella spirale di atrocità e vittismo qualche lettore di passaggio potrebbe non notare che stiano entrambi dicendo assurdità.

E’ più o meno lo stesso meccanismo detto “straw man” ma giocato in due.
Notare ad esempio come Semola abbia deciso di attaccarsi ai post di annina perché più facili da smontare degli altri.

Sasan

Credo sia giusto “SAREMO”…(penso che il pianeta sia sempre quello: la terra)

Pier

Onestamente userei il plurale solo nel caso in cui fossi incluso nel numero.
Siccome non credo di poter vivere 130 anni, ne’ credo nella reincarnazione, direi che sarebbe piu’ corretto dire che “nel 2100 gli abitanti della Terra saranno 10 miliardi”…

Poi comunque dare sempre le colpe agli altri… Forse anche la “civile” Europa non e’ sovrappopolata? Sfido chiunque ad affermare il contrario.
Certo le bindonvilles non sono belle a vedersi, ma bisogna ammettere che l’impatto ecologico di un solo individuo del “primo mondo” probabilmente equivale a quello di dieci bambinetti del delta del Niger che vivono in una capanna di fango.
Che tra l’altro nasce, vive e muore in un ambiente avvelenato da NOI che prendiamo senza chiedere.
200 anni fa eravamo noi i pezzenti ineducati; adesso ce ne dimentichiamo e accusiamo gli altri di essere come noi in passato.

bardhi

proprio “saranno”, se io non ci sono piu non me ne puo fregar di meno. io sono un individuo della mia specie, non la specie e nemmeno il pianeta che ci ospita.

#Aldo#

Pier, mi permetto di dare le colpe agli altri perché non ho figli, per scelta, dunque a tutti gli effetti la colpa in questo caso non può essere che di “altri”.

Tra l’altro, se è vero che «l’impatto ecologico di un solo individuo del “primo mondo” probabilmente equivale a quello di dieci bambinetti del delta del Niger che vivono in una capanna di fango», qual è l’impatto di quei dieci bambinetti quando si trasferiscono nel “primo mondo”? La risposta (ovvia) dovrebbe aprire la porta a innumerevoli riflessioni.

Aggiungo che 200 anni fa non c’erano sette miliardi di persone, in giro per il mondo, per cui applicare lo stesso metro di valutazione oggi come 200 anni fa è un modo di procedere improprio.

annina

Grandi Aldo e bardhi! Anch’io la penso come voi: meglio evitare di fare bambini, visto che ce n’è sono pure troppi! E, oltre al pianeta, ce ne guadagnamo pure noi in salute, soldini e tranquillità! :-))

Semola

@annina Questa volta sono io il pessimista : Salute te la auguro , soldini è da vedere idem per la tranquillità. Auguri

bardhi

@ cara annina

io i mie due figli li ho fatti e non mi importa se ho “perso” in salute e tranquillità, spero solo che loro abbiano un po più cervello di te che fai delle provocazioni da babbeo. Se vuoi alzare la media nazionale vai a fare te 12-13 figli e non stare qua a trolleggiare.

@ Semola

Svegliati amico, annina è piu cattolica di te, siete proprio belli come coppia 🙂

Stefano Grassino

Gli scienziati inizieranno a studiare la possibilità di vivere su altri pianeti e sul come arrivarci…….oppure visto che non c’è molto tempo, prevedo una soluzione semplice e molto meno costosa: la crezione di una decina di Osama Bin Laden con n° 10 attentati terroristici circa nel primo mondo, e poi giù bombe a go go………ripresa dell’economia occidentale e diminuizione della popolazione più povera sprovvista di armi efficaci come le nostre. Sono amaro? Cinico? Fantasioso? Mah…fate voi.

bruno gualerzi

Però, come sostengo da sempre (o quasi), ristabilire come accadeva un tempo l’equilibrio tra popolazione e risorse attraverso un bel salasso reso possibile – oltre che da una qualche peste bubbonica o spagnola – da una bella serie ricorrente di guerre condotte come si deve… non è più possibile. O meglio, qualora i contrasti – ormai lo possiamo dire – di civiltà fossero ‘risolti’ con un conflitto armato… su un altro pianeta (cioè in un ‘aldilà’) ci andremmo tutti ben prima che gli scienziati potessero studiare come trasferirvisi realmente.

Stefano Grassino

Non concordo. Lasciatelo dire, caro Bruno e non ti offendere perchè non lo voglio: qui mi sembri un pò ingenuo. Organizzare guerriglie locali e delimitate che non sconfinino più di tanto (salassi mirati) credo sia possibile. Non ti scordare di quanti studiosi può disporre di chi ha un capitale come la C.I.A. o il governo Russo di ora e la Cina, senza contare il Brasile, prossima terza potenza economica mondiale. Aggiungi i soldi degli Emirati Arabi, dell’Europa e dei paesi emergenti e poi vedi se non si delinea un confine tra chi sceglie la via del controllo delle nascite e chi dovrà subire una guerriglia salassatoria. Non dimenticare l’aiuto che fornirebbero le religioni monoteiste che controllano il 70% della popolazione e che già dal medioevo hanno fatto vedere, in fatto di organizzazione militare, di cosa sono capaci.

bruno gualerzi

E io sarei l’inegnuo e tu il realista?
Ma puoi pensare davvero che si possa raggiungere l’obiettivo di limitare le nascite fomentando guerriglie da parte dei vari servizi segreti… con la CIA poi come modello e coi bei risultati che ha sempre ottenuto coi suoi intrallazzi nel terzo mondo! Fino ad ora la CIA ha avuto successo solo nei film di spionaggio americani. Non hai mai sentito parlare di colonialismo?
E stai scherzando o credi davvero nelle azioni militari, di guera o di guerrigkia che dir si voglia, mirate ad evitare vittime civili?
Per un ateo infine, caro Stefano, esiste una vita sola, e non ci sono nobili motivi (e figuriamoci se ci sono qui) che legittimino qualcuno a imporre di sacrificarla contro la propria volontà.

Stefano Grassino

Per me non solo è possibile ma questa strategia la puoi accoppiare con uno strangolamento economico che faccia morir di fame e di denutrizione (con conseguenti pandemie) milioni di persone. Io poi non parlavo solo degli USA ma di tutto il mondo più industrializzato che potrebbe studiare un sistema per espellere dal suo interno le classi più povere e meno difese ed all’esterno, fare altrettanto anche in maniera più radicale. Lo trovi così fantasioso? Non conosci la natura umana, la nostra storia? Chi ti dice che in Libia non si stiano facendo le prove generali? Non dico di aver ragione e che sia così per forza ma potrebbe anche essere…..pensaci.

RobertoV

Questo è quello che succede quando si accoppiano un’elevata natalità con l’incremento della durata della vita grazie al miglioramento delle condizioni di vita, dell’alimentazione, delle condizioni sanitarie, che portano ad un crollo della mortalità. In tutte le nazioni dove è avvenuto c’è stata un’esplosione demografica.
Così la Cina pur con pesanti politiche di controllo delle nascite negli ultimi 40 anni è passata da 800 milioni a 1 miliardo e 300 milioni di abitanti con un incremento della durata della vita media dai 35 anni degli anni ’50 ai 70 anni di oggi, l’India nello stesso periodo con politiche meno severe di controllo delle nascite è passata da 550 milioni a 1190 milioni di abitanti, ma ha quasi il 30% della popolazione al di sotto dei 14 anni ed il 60% sotto i 30 anni, per cui nei prossimi decenni diventerà la nazione più popolosa del mondo. In Africa hanno raddoppiato la popolazione negli ultimi 35 anni e nei prossimi 40 anni cresceranno di un miliardo di individui: in questa nazione le donne hanno tra i 5 e 6 parti in media durante la loro vita.
Attorno all’anno 0 l’impero romano aveva una popolazione di poco superiore a quella dell’Italia attuale, e rappresentava circa la metà di quella mondiale di allora: l’età media era attorno ai 30 anni e solo un bambino su tre arrivava all’età adulta, mentre circa una donna su tre moriva di parto. La popolazione è cresciuta poco fino al 1700 (così come la vita media), anche per le periodiche epidemie e la malnutrizione, e solo nel 1800 abbiamo raggiunto il miliardo di abitanti, ma negli ultimi 100 anni siamo cresciuti di oltre 5 miliardi di abitanti.
Senza i miglioramenti tecnologici che hanno consentito un incremento notevole dell’efficienza delle macchine, della produttività dei terreni e dei processi produttivi con possibilità di recupero dei materiali avremmo già fatto fuori tutte le risorse del pianeta, ma l’incremento esagerato della popolazione, assieme all’aumento dei consumi dei paesi emergenti è superiore alla velocità dei progressi tecnologici e degli interventi di risparmio e ci obbliga ad occupare ogni spazio con conseguenze pesanti per l’ambiente e a pagare maggiormente gli effetti delle normali calamità naturali.
Applicando il criterio dell’impronta ecologica dagli anni ’80 il sistema mondo è in deficit (oggi ci vorrebbe circa 1/3 di terra in più), mentre per l’Italia avremmo bisogno di oltre due Italie aggiuntive. Inoltre l’aumento eccessivo della popolazione aumenta l’instabilità politica e la possibilità di epidemie di nuovo tipo.
Per questo assieme al risparmio ed ai miglioramenti tecnologici diventa inevitabile porsi il problema del controllo delle nascite perchè il mondo non è più quello di qualche secolo fa. Ma questo richiede cambiamenti culturali che sono lenti e per molti risultano difficili perchè la modernizzazione di molte società è solo superficiale ed agiscono al suo interno forze oscurantiste che hanno tutto da perdere dalla modernizzazione.

Stefano Grassino

Il controllo delle nascite tu dici? Io credo sia troppo tardi. Solo una pandemia (per certi versi inevitabile) od uno sterminio di massa, potrà salvare la terra.
Qui però devo dire che la mia è solo una senzazione, “una forte senzazione” che andrebbe suffragata da esperti del settore, da studiosi con gli attributi, i quali soltanto hanno le carte in mano per parlare in modo più chiaro.

#Aldo#

Stefano, forse sei eccessivo nell’indicare i metodi che qualcuno sarà tentato di usare per “mettersi al riparo”, ma su un punto hai ragione da vendere (secondo me): parlare al futuro è ormai fuori luogo, perché la bomba demografica è già esplosa, e di quell’esplosione già stiamo raccogliendo in abbondanza gli amari frutti. Per non rendersene conto bisogna mettersi d’impegno e ricorrere ad un forte atto di fede. Non fede in chissà quale dio, ma sempre e comunque fede.

Ciò non toglie che l’esplosione non sia ancora esaurita, e che la situazione già drammaticamente deteriorata possa ancora peggiorare. Come dice la saggezza popolare: «Al peggio non esiste un limite».

annina

Secondo me basta lasciar fare alla Natura: nei paesi poveri provvede egregiamente. In quelli ricchi dovremmo smettere di tenere in vita i vegetali e, dopo un certo grado di decadimento fisico (per età avanzata o stadio di malattia), limitare le cure costose e -in casi selezionati ma non troppo- proporre l’eutanasia semi-obbligatoria. Può sembrare cinismo ma secondo me è realismo.

Carlo

Stefano, salvare la terra? La terra si salva da sola, il problema semmai è il genere umano. Che la nostra specie sopravviva o no il pianeta rimane, semplicemente trova un nuovo equilibrio.

Semola

@annina.Anche Hitler aveva una filosofia simile. Assecondava la natura.

teologo cattolico

“Il controllo delle nascite tu dici? Io credo sia troppo tardi. Solo una pandemia (per certi versi inevitabile) od uno sterminio di massa, potrà salvare la terra.”….ecco perchè non sono ateo..

bradipo

ecco perchè non sono ateo..

perché non hai altri argomenti per dire “io la penso diversamente” se non facendo parlare una divinità?

teologo cattolico

@bradipo

ecco l’argomento (di mera plausibilità) in riferimento a quanto dice @stefano:

se essere ateo con i suoi presupposti porta ad auspicare uno sterminio di massa come soluzione dei problemi (annullamento del problema e non soluzione), per modus tollens quei presuposti non posso ritenerli validi e non voglio essere ateo.

bradipo

no.

E’ essere Stefano che lo porta sia ad essere ateo, sia ad avere la visione che ha.
Forse volevi scrivere “non voglio essere Stefano” o ti sei fatto il gioco delle tre carte da solo?

RobertoV

teologo cattolico
Concordo con Bradipo, è Stefano che ha espresso quell’opinione e non corrisponde alla mia. Traslare agli altri ciò che non piace è un gioco sporco e disonesto.
Comunque è il non voler porsi il problema del sovraffollamento pensando di proseguire come in passato quando si dovevano mettere al mondo 10 figli per averne 3 in età adulta e quando eravamo solo in poche centinaia di milioni e non in 7 miliardi che poi si rischia di ottenere riaggiustamenti drastici con epidemie, carestie e guerre. Le risorse sono limitate ed anche gli spazi. Penso sia da incoscenti non porsi il problema.

faidate

Le recenti catastrofi naturali (terremoti e maremoti) e indotte (reattore nucleare), fino agli sconvolgimenti delle popolazioni in atto (recente, ma non solo, il Nord Africa) dimostrano la necessità di un “governo” planetario per regolare una decorosa sopravvivenza dell’umanità. Una specie di super ONU, per il quale si devono ancora inventare le regole di costituzione e di poteri di intervento. Il conseguimento di questa organizzazione planetaria è un aspetto del futuro al quale i più giovani, quelli che oggi hanno intorno ai 25 anni, dovrebbero dedicarsi con maggiore energia ed entusiasmo. Se invece pensano che non ci sia comunque niente da fare, perché il problema è più grande di loro e non possono che “lasciar fare alla natura”, allora si godano la vita, chi vuol esser lieto sia, e buona fortuna. Certo l’Italia che punta sull’abbandono dell’Europa ed un potenziamento della Padania è su questa strada.

#Aldo#

Faidate, un governo mondiale con chissà quali “poteri speciali” è proprio l’ultima cosa che vorrei vedere. Piuttosto, sarebbe opportuno che le singole realtà locali agissero in modo da riequilibrare le singole situazioni a casa loro e con mezzi interni, ove opportuno anche coi necessari passi indietro (nel rispetto di una sana equità sociale, per evitare quegli scoppi di violenza che sarebbero giustificati in caso contrario). Ovviamente un riequilibrio locale non può prescindere da un ripensamento degli equilibri commerciali e migratori, perché tutto questo andirivieni di merci e persone non va niente bene — rende difficile “toccare con mano” i limiti e induce a scaricarli su qualcuno fuori dal “campo visivo”, nel caso nostro acquistando all’estero quel che ci manca, nel caso dei Paesi ad alta crescita demografica scaricando all’estero l’eccedenza umana.

alessandro pendesini

Se teniamo conto obiettivamente della realtà socio-politica attuale e delle probabili prospettive di un futuro prossimo non proprio « rosee », allora ritengo che fare figli (specialmente se il contesto socio-famigliare è sfavorevole), non è una « prova d’amore », ma bensi d’egoismo….
Non sarà tramite le preghiere che potremo sfamare miliardi di persone, ho convincerle che la gioia di vivere deve essere meritata, oppure che basti desiderarla per ottenerla….

rolling stone

Vero: i figli si fanno per egoismo.
E su questo ci sarebbe molto da aggiungere, ma lasciamo perdere.
Fatto è che negli ultimi 36 anni la popolazione mondiale è cresciuta al ritmo di un miliardo ogni 12 anni. Ora siamo sette miliardi. Fate un po’ voi i conti.
Non bisogna essere Einstein per capire che l’esplosione demografica finirà: in modo pacifico con il controllo della natalità o in modo cruento con una impennata della mortalità.
Dato che la soluzione sta nelle mani della “meraviglia del creato fatta ad immagine e somiglianza di Dio” (paragone che calza perfettamente) c’è qualcosa che non mi dispiace nel pensiero di dover presto lasciare il mio posto libero.

annina

Ma con tutti i cagnolini e cagnoloni, per non parlare dei gatti, abbandonati se uno ha voglia di “coccolare qualcosa di morbido e dolce” invece che fare un figlio non può adottare uno di questi poveri animali?? Io ho due meticci che ogni volta che torno a casa mi assaltano di coccole e non ho assolutamente necessità di pannolini da cambiare in cambio di sentirmi dire “mamma”….

Semola

@annina . Tu non sai cosa vuol dire avere un figlio e considerato che per te verrebbe considerato meno di un animale è meglio così.

#Aldo#

Semola, meno male che ci sei tu a insegnarci la vita. Grazie.

Paul Manoni

Semola ha perfettamente ragione invece. Annina, non avendo figli, e’ piuttosto ovvio che preferisca i suoi animali da compagnia, piuttosto che pensare di avere dei bambini. Non avendo una famiglia, e’ l’ultima persona da cui mi piacerebbe ricevere consigli in merito.
Piuttosto. E’ per lo stesso motivo, che non bisognerebbe ascoltare nemmeno i preti, quando ciarlano di famiglia, di corsi prematrimoniali, di educazione dei figli, ecc, ecc.

bradipo

@Paul

Forse annina ha scelto l’animale sbagliato… se invece di cani avesse nominato pecore Semola si sarebbe inchinato per baciarle l’anello.

Paul Manoni

@bradipo
Anchio penso che sia un troll travestito che fa’ finta di essere Ateo. L’unica cosa che lasciamo su questa terra quando tiriamo inevitabilmente le cuoia, e’ il ricordo che hanno di noi le persone a noi care, ed il nostro patrimonio genetico, nel caso abbiamo scelto di avere figli. Non c’e’ un bel nulla di egoistico nell’avere una famiglia, purche’ si riesca a portarla in giro con una Multipla, e non con un Autobus…Ecco quello sarebbe da scellerati.
Una persona che parte dai presupposti espressi da annina, ed arriva ad argomentare le sue affermazioni, dicendo che i figli non gli permetterebbero di frequentare il suo ristorante preferito, in quanto farebbero i capricci, significa che ha capito ben poco di parecchie cose e deve ancora crescere parecchio. La trovo anche piuttosto triste una persona che si esprime in quei termini…Ma queste ovviamente sono tutte mie personalissime opinioni personali, che nulla hanno a che spartire con il 3d. Resta il fatto che se davvero annina e’ un utente vero, e la pensa davvero in quel modo, lei nella sua vita farà cio’ che si sente di fare, ed io nella mia, pure. 😉

ale cattolico

sulla terra possono vivere 15 miliardi di persone,in oltre a queste persone bisogna sottrarre coloro che ritengono la terra sovrapopolata,i quali per coerenza si toglieranno di mezzo ,e il problema della sovrapopolazione è risolto

rolling stone

bene, supponiamo che ce ne possano stare anche 30 miliardi.
E quando si raggiungerà quella cifra i coniugi cattolici, non potendo usare alcun metodo contraccettivo, dopo aver generato un figlio o due al massimo, dovranno convivere come fratello e sorella.

DURRUTI 51

La cifra di 15 miliardi è totalmente campata in aria:è triplamente sbagliata una volta per metodo: se si continua a crescere anche i 15 miliardi verranno oltrepassati.
Per secondo 15 miliardi possono vivere se si accontentano del proverbiale pugno di riso al giorno ed una tuta all’anno per vestirsi etc.il che è fuori della realtà. Per ultimo la cifra fa riferimento al concetto di Carryng capacity del pianeta, concetto del tutto arbitrario che è oramai stato sostituito da quello più scientifico di impronta ecologica, per capirci secondo il concetto di carryng capacity a seconda dei metodi usati e a seconda delle inclinazioni dell’analista la terra potrebbe mantenere max 600 milioni di persone o max 600 miliardi di persone un rapporto 1 a mille a seconda dell’opinione una fabbrica di bufale insomma

RobertoV

Bisognerebbe sempre specificare con quali condizioni di vita. Certo se tutti vivessero come nel medioevo, cioè al limite della sopravvivenza, il mondo potrebbe tollerare più persone di oggi.
Ma l’elevato numero obbligherebbe comunque ad occupare tutti gli spazi possibili, con consumi e distruzioni dell’ambiente aggiuntivi per poter trovare spazio alle persone. Non credo che una situazione tipo pianura padana con 400-500 persone per km2 sia una situazione auspicabile per tutto il pianeta. Inoltre dover occupare zone inospitabili, come le zone nordiche o desertiche, ha dei consumi e costi aggiuntivi, oltre al problema dell’accettabilità da parte delle persone: non penso che molti italiani sarebbero contenti di essere costretti a tarsferirsi in lapponia perchè li la densità di popolazione è bassa (e far vivere li tante persone in più ha dei costi e dei problemi organizzativi ben differenti da quelli di chi vive nelle zone temperate).

teologo cattolico

@ale
esatto. Chi dice che siamo in troppi dovrebbe iniziare il processo di autoselezione.

@rolling: hai le idee confuse. Comincio a pensare che certi corsi scolastici sull’istruzione genitale (non me la sento di chiamarla “educazione alla sessualità”) potrebbero essere effettivamente utili.

bradipo

le parole del fine teologo qui sopra mi hanno fatto tornare in mente il vecchio detto:

il diavolo fa le pentole ma non i coperchi…

il dio dei cattolici dice di fare figli, ma non di preoccuparsi della portata terrestre…

comincio a non distinguere più le differenze tra le due divinità del loro pantheon.

Batrakos

L’espansione demografica è prevista nei Paesi poverissimi, in particolare in Africa come ben si può intuire.
Io domando, gurdando all’Africa: come si pensa di poter diffondere una cultura scientifica e basata sul controllo delle nascite in Paesi dove la miseria è estrema?
Credo che sia una delle contraddizioni di fondo del sistema in cui viviamo: la cultura combatte la miseria, ma a sua volta essa è difficile da diffondersi ove la miseria è troppo estesa.
A questo si aggiungano gli interessi economici che stanno dietro il mantenimento della miseria di molte aree africane (interessi esteri per sfruttarne terreni e manodopera, e interni per le classi parassitarie di satrapi al potere) e credo che ci siano tutti gli ingredienti perchè si possa dire di aver confezionato una grossa bomba ad orologeria.

#Aldo#

Direi che quella bomba sta già scoppiando da un pezzo, e purtroppo non riguarda solo l’Africa.

Batrakos

Concordo: in un sistema come questo nessun fenomeno riguarda un solo luogo e sì, la bomba è accesa da un sacco di tempo…ma l’esplosione sembra avvicinarsi sempre di più.

#Aldo#

Batrakos, l’esplosione c’è già stata! E continua! 🙁

Batrakos

Aldo,
beh se il picco sarà questo che ci dice l’Ultimissima, il peggio, ad oggi maggio 2011, è ancora da venire, sia là che qua da noi.
Mi sembra una questione un po’ di lana caprina parlare in termini se la bomba sia accesa o sia già esplosa e che l’espolosione continuerà…
Stando alla metafora, visto che il peggio deve venire a me pare più che la grossa esplosione, il botto vero e proprio che non riusciremo a reggere, debba ancora arrivare, quindi io preferisco dire che sia quello il momento della vera e propria esplosione, poi vedila pure nei termini che più ti convincono, no problem.

Grassino,
vedi però come siam fatti noi uomini…siamo istintivamente portati a pensare anche per chi verrà dopo di noi.
Potremmo dire: ‘Che ci importa? Noi quella volta non ci saremo!’; eppure ci viene di preoccuparci lo stesso.
Credo che il pensare al futuro sia strettamente legato allo sviluppo del pensiero astratto, sventura -in un certo senso- che molti altri animali, allo stadio evolutivo attuale, non hanno.

#Aldo#

Batrakos, non credo che il modo di esprimersi sia secondario. Continuare a parlare al futuro è deleterio, perché dà un’impressione sbagliata a chi si avvicina alla questione. Se leggi all’indietro trovi commenti del tipo “che m’importa di quel che accadrà nel 2100? io non ci sarò più”; altri (anche se non qui) si “attaccano” all’esposizione al futuro per dire che c’è ancora tempo e che quindi non è ancora il momento di far qualcosa; altri ancora vedono (in parte giustamente) il parlare al futuro con “ultimatum” che si spostano avanti di anno in anno come un segno che indica che il problema è fasullo, frutto d’un complotto.

E’ mia motivata opinione che sarebbe più costruttivo guardare al passato, confrontarlo col presente, ed evidenziare i frutti attuali della sovrappopolazione e del sovraffollamento a livello locale. Dando a ogni persona un quadro tangibile e personalmente verificabile di cosa ha perso per via di sovrappopolazione e sovraffollamento si può forse sensibilizzare maggiormente chi non si è mai posto il problema, togliendo armi dalle mani a chi per una ragione o per l’altra intende minimizzarlo.

Paul Manoni

@Batrakos
Il problema in Africa, non e’ la miseria, ma l’ignoranza. Risolta quella (piu’ facile a dire che a fare, ovvio!) tutto si dovrebbe riallineare. Compreso il sovrapopolamento. Perche’ si possono inviare in Africa, scatoloni di pillole anticoncezionali e preservativi fino allo sfinimento, ma se non c’e’ la cultura giusta per utilizzarli, e’ tutto lattice sprecato.
Stessa cosa per il cibo. Come diceva Confucio:”Se vedi un affamato non dargli del riso: insegnagli a coltivarlo.”…Ma questo presuppone che che l’affamto, abbia relamente intenzione di imparare. Ed il voler imparare, ci riporta draticamente al punto di partenza. Quello della lotta all’ingoranza. 😉

Un altro aforisma di Confucio che si ricollega ai vostri commenti e’ questo:
“Se pensi in termini di anni, pianta un seme;
se pensi in termini di decenni, pianta alberi;
se pensi in termini di centenni, insegna alla gente.” 😉

Batrakos

Paul,
non è mica così facile: ignoranza e miseria sono legatissime.
Se per un paio di giorni non mangi o mangi molto sotto la soglia necessaria vedrai che fai fatica anche a capire quel che leggi.
Conta che in Africa equatoriale la fame nera è per molti la norma, e per più di qualche giorno, e vedrai che il problema è piuttosto complesso.

Sugli aiuti: ormai è abbastanza risaputo che quegli aiuti in cibo o non c’entrano nulla con le esigenze alimentari o se le pappano i satrapi al potere: pensiamo quello che ha fatto Mengistu ai tempi del Live Aid…

Paul Manoni

Si Batrakos, il tuo discorso fila. Pero’, piu’ che per una questione di “fame nera” che non ti permette di avere l’energia per studiare, direi che il problema semmai, e’ la povertà in generale, che fa si che i soldini vadano in cibo anziche’ in libri o scuole.
Insomma, se le poche risorse vengono utilizzate per sfamarsi (cosa di cui non si puo’ fare a meno), anzichè per studiare (cosa che ritengono facoltativa o subordinata allo sfamarsi), e’ normale che non ci sia l’istruzione e non si sviluppi la cultura adatta a capire che non si possono fare 10 figli a famiglia.
Quindi l’aforisma di Confucio e’ piu’ che valido…Non mandiamo in Africa il cibo in scatola, ma mandiamogli i libri ed i mattoni per costruire scuole. 😉
Su Live AID, meglio che non mi esprimo…. 😯

Batrakos

Paul:
ma certamente che l’aforisma di Confucio è valido, anzi direi che è validissimo.
Peraltro io credo che il fatto di lasciare gli africani nell’ignoranza e nella dipendenza sia utilissimo ai loro satrapi e anche alle multinazionali occidentali e al capitalismo cinese: un popolo ignorante è povero è più facile da sfruttare, soprattutto quando ciò che interessa è terreno e materie prime, più che forza lavoro.
Per il resto, l’Africa è enorme, anche nella zona equatoriale.
In posti dove letteralmente si crepa di fame e in cui esiste un’economia di sussistenza talmente povera ove il denaro come tramite è ridotto al minimo, e fingendo che ci sia davvero la volontà di aiutarli, credo che prima bisognerebbe anche mandare cibo per le esigenze immediate e poi insegnare: stando a Confucio, se tu stai morendo di fame ed io ho un pesce da darti, prima te lo do, poi quando la fame è tamponata ti insegno a pescare.
Dove invece si riesce già a mangiare più o meno adeguatamente, allora potremmo partire dalla canna da pesca…sempre facendo finta che davvero a livello internazionale generale, soprattutto dove gli aiuti partono dai governi.

ale cattolico

cominciatevi ad estinguervi voi atei,cosi cisarà spazio soloper le persone intelligenti

DURRUTI 51

Se invece cominciassero ad estinguersi in fretta tutti i fondamentalisti ed integralisti di tutte le religioni, quelli di ” non lo fo per piacer mio ma per dare un figlio a Dio” ci sarebbe ancora più posto ed il provvedimento sarebbe più efficace

Florasol

sai ale cattolico, è davvero triste vedere quanta paura hanno le persone come te di chi non accetta idee premasticate ma ha il coraggio di pensare con la sua testa.
Ti fa così paura guardare la realtà, e senza la rete di sicurezza delle tue credenze preconcette valutare idee fatti e persone col tuo cervello?
Voi credenti senza un’autorità che vi dica cosa dovete dire/fare/pensare/evitare siete così tanto perduti, non siete in grado di avere opinioni autonome? Sembrate terrorizzati dall’indipendenza di pensiero, che cosa triste.

Paul Manoni

Scrivi l’indirizzo di casa tua che ti estinguo io…! 👿

DURRUTI 51

Ovviamente non è solo un problema demografico esiste lo stile di vita di una società della crescita perpetua. La nostra impronta ecologica ha già superato la superficie disponibile,se tutti gli abitanti della terra avessero un’impronta ecologica come quella di USA ed Europa ci vorrebbero altri 6 pianeti, cambiare il modello è altrettanto difficile che frenare la popolazione.
Sarà dura, se l’umanità sopravviverà potrebbe regredire alla barbarie, oppure no ma comunque non in modo indolore come sarebbe auspicabile

#Aldo#

Cambiare il modello può essere addirittura allettante. Dipende da qual è il modello alternativo. Certo che se l’alternativa è quella che possiamo fiutare quotidianamente nell’aria, il quadro è scoraggiante — le nostre dirigenze stanno spingendo con forza crescente per tornare ad una società di stampo 6-700esco, ma visto il contesto ambientale attuale una società di quel tipo oggi sarebbe assai meno sopportabile (nel 6-700 non si viveva come polli in una stia).

RobertoV

Infatti è l’insieme di crescita demografica e stile di vita della società il 1° problema. Finora solo l’Europa ha avviato serie politiche (ma insufficienti) di contenimento dei consumi ed ha una bassa crescita demografica. Gli Stati Uniti hanno avviato ancora politiche limitate di contenimento dei consumi, mentre i paesi emergenti finora si sono rifiutati di attuare politiche di contenimento perchè costose. La Cina incomincia solo ora a porsi il problema dei consumi, mentre è da decenni che segue politiche rigorose di controllo delle nascite che la porteranno tra vari decenni a ridurre la popolazione attuale. Intervenire su queste dinamiche è difficile e richiede tempi lunghi, sia per l’effetto sul futuro di quello che non si è fatto in passato, sia per i grossi investimenti necessari che per i necessari cambiamenti culturali.
Ma al di là del problema della crescita dei consumi e del depauperamento delle risorse c’è il problema di dove far vivere le persone se già oggi diverse zone del pianeta sono eccessivamente abitate e oltre a peggiorare la qualità della vita ci obbliga a dover sfruttare al limite il territorio, anche dove non dovremmo stare, con conseguenze nefaste per gli inevitabili cataclismi (come si è visto bene in Giappone o Indonesia)

#Aldo#

Roberto: «l’Europa ha avviato serie politiche (ma insufficienti) di contenimento dei consumi ed ha una bassa crescita demografica»

Già. Peccato che per come è piazzata l’Europa (e l’Italia in particolare) non basti una “bassa crescita” demografica ma occorra una “rapida riduzione”. Del resto, basterebbe rivedere il nostro atteggiamento nei confronti dei moti migratori. E comunque sia la dimensione europea è una dimensione troppo vasta per poter essere inquadrata in modo attendibile e gestita in modo controllato — occorrerebbe prendere in considerazione unità molto, ma molto più ridotte.

faidate

@Aldo
Realtà locali: locali quanto? Di fr4onte a un maremoto doppio del più recente, lasciamo che ci pensino i giapponesi, fatti loro. Di fronte all’immigrazione a Lampedusa, lasciamo che ci pensino i lampedusani, fatti loro! E aboliamo anche l’ONU, facciamo la bergamasca e via (Berghem de sura, naturalmente). Se poi ci arriva la nube radioattiva, preghiamo dio che la sventoli da un’altra parte. Me la vedo la Costa d’avorio che si dà le regole entro il 2050, quando è difficile rimuovere la spazzatura a Napoli. Poteri del governo planetario: da stabilire con principi democratici veri. O aspettiamo che le moltitudini genuflesse alla Mecca (o in piazza San Pietro risolvano il caso pregando?

#Aldo#

Faidate, mi sa che non mi sono spiegato (succede). Non ho parlato di divisione nel senso di contrasto, ma di inquadramento dei problemi entro ambiti locali ristretti per dare a ciascuno la possibilità di vedere con chiarezza quali problemi sta generando in prima persona e dover porre rimedio senza “appoggiarsi” all’esterno. Nel caso della demografia (la riproduzione umana è basata su scelte e non su calamità), ciò significa che se non pianifichi la consistenza della prossima generazione, ti fai carico di provvedere, non che spedisci altrove il frutto della tua incoscienza. Incoscienza che, occorre riconoscerlo, ha toccato anche gli Italiani di qualche decennio fa (io stesso sono il frutto di quell’epoca d’incoscienza diffusa). In termini attuali, possiamo dire che l’incoscienza (media) italica si esprime su due fronti: vivere al di sopra delle possibilità del proprio territorio e perpetuare la crescita numerica della propria popolazione ricorrendo ad un concetto deforme e suicida di “accoglienza”.

Poi si può anche non essere d’accordo, ma io la vedo così.

Stefano Grassino

Di chiacchere “ne famo tante, ma come dicono a Roma, le chiacchere stanno a zero”. Io non mi preoccuperei più di tanto. La natura ha già in se gli anticorpi per liberarsi di questi ominidi che sono divenuti eccessivi e dannosi. Quando e come accadrà non lo possiamo sapere ma certamente non tardi. Saluti mortuari a tutti, pecialmente a quel povero………di semola e compari reigiosi.

rolling stone

anch’io non vedo alcuna soluzione.
Il pianeta è sempre piu’ devastato inquinato e popolato.
Solo la Cina è riuscita a frenare la valanga con il pugno di ferro,
mentre le religioni varie remano per accelerarla, senza neppure porsi il problema.
Un altro bello esempio di morale religiosa.

bradipo

Se la Terra muore, voi morite. Se voi morite, la Terra sopravvive. (Klaatu)

spero solo non venga a notificarmelo con Keanu Reeves 😆

alessandro pendesini

Ritengo che una delle cause maggiori del malessere umano sia l’integrismo religioso che travolge il nostro pianeta, cosi come l’integrismo politico e il tutto economico !
I pluticrati, oligarchi e despoti, che sovente confondono « morale » con « Etica », fanno tentativi, tramite false simmetrie tipo disegno intelligente, e non solo, per « poetizzare » la scienza al fine di condurla allo spiritualismo, questo è il loro obiettivo ! Queste ideologie estreme utilizzano, già da millenni, l’effetto « placebo » o « nocebo » delle leggende e miti religiosi (libri santi) per strumentalizzare le persone poco colte, manipolando i loro sentimenti, sfruttando una caratteristica che rende particolarmente vulnerabile l’umano : l’angoscia !! Sulla bandiera dell’ateo, a fondo bianco, dovrebbe spiccare in rosso :
“CULTURA – CONOSCENZA – IMMAGINAZIONE”….

Stefano Grassino

Teorie le tue, caro Alessandro e che come tutte le teorie sono suscettibili di controteorie. I fatti, solo quelli contano ed i fatti tra poco arriveranno. L’ordine delle cose, delle nostre dissertazioni non si preoccupa minimamente, ma procede per il suo cammino……inesorabilmente. Alle volte mi domando se il mio è catastrofismo; ne sarei felicie se così fosse ma, purtroppo, temo di no.

teologo cattolico

@alessandro…

la tua opinione è interessante. La mia è speculare alla tua: sostituiscie ad “integralismo religioso” “integralismo ateo (idelogia atea)”, “disegno intelligente” con “ideologia evoluzionsitica”, ecc.. e intuisci il mio pensiero.

bradipo

quello che intuisco è che hai una gran confusione circa la specularità dei termini.

FSMosconi

@teologo cattolcio

Non esiste ideologia evoluzionistica perché l’evoluzione è una semplice teoria priva di implicazioni morali.

Non esiste ideologia atea perché ogni ateo prensa per se.

Chiaro?

bruno gualerzi

A ma questa storia della vita che deve essere considerata come un ‘dono’ per il quale dobbiamo ringraziare qualcuno (dio naturalmente per i credenti, ma anche i nostri genitori o, che so, lo stato, la società) non l’ho mai accettata. E non mii riferisco tanto a quella metà almeno della popolazione mondiale… da questo punto di vista ugualmente distribuita tra paesi ricchi e paesi poveri… che ha tutte le ragioni per rimpiangere di essere nata (anche se sarebbe già questo più che sufficiente), quanto al fatto che il ‘non esere nati’ non è una privazione di qualcosa che come tale procura sofferenza (essere privati di un dono, appinto), ma un ‘niente d’esperienza’ che eventualmente può provocare rimpianti solo per i vivi, non certo per il potenziale essere umano. Il quale – ovviamente si tratta di un paradosso – vive beatamente nel proprio nulla senza che nessuno esiga niente da lui.
Dico questo perchè invece nascere, venire al mondo’, è sì un’esigenza… ma non dell’uomo inteso come individuo appartenente ad una specie… ma proprio alla specie come tale. E la specie umana – a quanto è dato constatare – è composta da individui consapevoli della unicità di un’esistenza, la propria, che inizia e finisce veramente solo con lui e per lui, ma nello stesso tempo si sente ‘obbligato’ a fare di tutto per conservare la vita… e anche se la rifiuta (il suicidio) lo fa perchè non è come la vorrebbe. Cioè la considera pur sempre un ‘valore’.
Ma tutto questo ‘lo vuole’ la specie per conservarsi e riprodursi.
E’ un bene, è un male? Ha senso opporsi alla specie? Naturalmente no, ma essere coscienti di questa condizione credo tolga ogni carattere di sacralità alla vita. E il sacro, si sa, esige il sacrificio.

#Aldo#

Bruno: «Ha senso opporsi alla specie? Naturalmente no»

Perché no? Dipende dalle motivazioni.

bruno gualerzi

Hai ragione, non ho usato l’espressione giusta. Nin si tratta tanto di avere senso o no… si tratta di forza maggiore. Quando si nasce… e in un certo senso anche quando si muore… si cerca l’aiuto di tutti. Per che cosa se non per vivere? Questa è la ‘necessità’ alla quale non si sfugge. Poi certamente – come dicevo – si può sempre rifiutare la vita… ma questo costa dolore. O quanto meno è provocato dal dolore.
E’ la condizione umana, alla quale, per dritto o per traverso, non si sfugge.
Dalla quale invece – detto tra parentesi – intende fuggire chi prospetta un seconda vita dopo la morte del corpo.

teologo cattolico

Se la vita è buona e non te la puoi dare da solo (non sei autopoietico), allora è per definzione dono. Dono è qualcosa che ricevi (un dato) e che consideri buono. La vita per forza di cose- per chi vuole avere un principio morale…non tutti però lo possiedono- deve essere consdierata criterio di bontà:(buono è quanto fa crescere la vita, male quanto la nega.
Un ateo- che può avere una morale laica, naturale, ad esempio eudemonistica alla Aristotele (Etica Nicomachea), o deontologisica alla Kant, o utilitaristica di chi vuoi, ma non necessarimente teologica- può riconoscere la vita come dono. Non riconsce dietro il dono un donatore (dai tuoi esempi: Dio, Stato, genitori, caso, evoluzione,ecc.. )
Voglio dire che l’ateo può benissimo considerare qualcosa un dono senza vederne il donatore e questo dovrebbe condurlo comunque ad una assunzione di responsabilità morale. Credo infatti che sulla prospettiva morale vi sia un punto incontro non necessarimente confessionale.
La salvezza umana – usando altre categorie possiamo dire la felicità e autenticità umana- è tutta nell’accettare la vita, dunque nel riconscerla come dono. Compito morale dell’uomo è accoglere se stesso, ossia riconscere che si è buoni. Per la teologia cristiana questo fine è detto essere “figli”, ossia ricevere la vita come dono di nu Padre, per l’ateo non c’è bisogno di questa specificazione, ma la resposanbilità verso se stessi è analoga.

ale cattolico

giusto,solo che gli atei,non capiscono quello che leggono

bruno gualerzi

@ teologo cattolico

Senz’altro ben argomentata la tua replica, ma mi devi spiegare perchè, se la vita è comunque un dono (in termini ‘metafisici’: un essere invece di un nulla), c’è questo bisogno da parte del credente di considerarla ‘veramente un dono’ – cioè ciò da cui si trae godimento, altrimenti che dono sarebbe? – solo ‘aldilà’.
Credo di conoscere la risposta: il ‘male’ della condizione umana è dato dal peccato originale (e non, come io ritengo essere molto più… ‘umano’, dalla condizione umana come tale) e la vita assume senso se si ha ‘fede’ in una redenzione. Una bella storia – ovviamente per un ateo – costruita per esorcizzare quello che evidentemente è pur sempre considerato un male. Per cui, ancora una volta, non vedo, almeno fin che si vive in questo mondo, dove stia il dono. Se non esistesse il peccato, per un credente, che senso avrebbe la vita? Insomma, il dono è la vita o la possibilità di andare oltre?
E un ‘non nato’ da cosa dovrebbe redimersi?
Apprezzo in ogni caso il fatto che riconosci nell’ateo la possibilità di una morale… anche se personalmente la faccio derivare da altro.

bradipo

Se la vita è buona e non te la puoi dare da solo (non sei autopoietico), allora è per definzione dono.

La premessa implica però una conseguenza per essere valida. L’inferno deve essere vuoto, il cattolicesimo dice questo?

DURRUTI 51

Scherzi teologo o fai sul serio? I sistemi viventi sono definiti tali (fra le varie proprietà) come sistemi autopoietici, l’uomo è un sistema vivente o è un minerale?

#Aldo#

Teologo: «Se la vita è buona»

Premessa che ritengo già discutibile in sè e per sè.

ale cattolico

fai molto male a non accettarla,chi ti ha allatato,tua madre,chiti ha nutrito,tua madre,e, tuo padre,chi ti ha pagato gli studi,tuo padre,chi ti dava isoldi per divertirti,oppure ,ti da isoldi per divertirti,ituoi genitori,chi ti ha dato iconsigli che tisono stati più utili in larghissima parte,ituoi genitori,chi ha permesso che i tuoi genitori si incontrassero,è ti permettessero di venire al mondo,il buon dio trino,ed unicoper intercessione dei santi.

rolling stone

Bruno
perfettamente d’accordo con te e con Arturo:
La vita viene spacciata per un dono, mentre è palese che chiunque avesse potuto in anticipo vedere ed esaminare un simile dono l’avrebbe rifiutato con tanti ringraziamenti. A questa constatazione replicano che la vita dovrebbe essere, dall’inizio alla fine, una lezione. Ma proprio per questo vorrei che mi avessero lasciato nella pace nel mio modesto nulla, dove non avrei avuto bisogno né di lezioni né di qualsiasi altra cosa. Sostengono addirittura che un giorno l’uomo dovrà rendere conto di ogni ora della propria vita. Ma per quale motivo sono stato strappato da quella pace e cacciato in una situazione cosi’ difficile, oscura e penosa?

Karina

Nel nostro piccolo potremmo fare due cose: non fare donazioni per il terzo mondo, sperando che crepino più persone in eccesso ed investire i nostri risparmi in “commodities” per assicurarci di avere in futuro i soldi per mangiare.

Kheld

Normalmente il ragionamento mainstream è: “dobbiamo ingegnarci a produrre più cibo (rese altissime con fertilizzanti chimici, ogm, ecc.) perché saremo 10,1 miliardi entro la fine del secolo”
Senza rendersi conto che così si invertono causa ed effetto.
È il contrario.

Entro la fine del secolo ci saranno esattamente tante persone quante ne nutriranno.
(provateci voi a vivere senza mangiare)

Con tasso di fecondità positivo, ripeto, con tasso di fecondità positivo, è il progresso scientifico-tecnologico che fa aumentare il numero di abitanti del pianeta.
(ed è l’unico appunto che mi sento di muovere alla scienza)

ale cattolico

iprodotti o.g.m.sono sicuri,ascolta il prof umberto veronesi che di oncologia se ne intende,se non sai cosa sia l encologia,cosa checredo,oncologiaè la scienzache studiacome si forma,si sviluppa,si combatte,e sisconfiggeun tumore,o, un cancro.

nightshade90

specifichiamo: la produzione di cibo non pone un limite all’aumento della popolazione, ma pone il limete raggiunto il quale le persone cominciano a morire di fame.

aumetare la produzione di cibo serve a PROCRASTINARE il momento in cui ci sarà la crisi e praticamente tutti patiranno la fame. non farlo significa affrontare prima la crisi, farlo ha senso se si spera di riuscire così a guadagnare il tempo necessario per fermare la crescita PRIMA che raggiunga il limite ed inizi la crisi.

Kheld

specifichiamo: la produzione di cibo non pone un limite all’aumento della popolazione, ma pone il limite raggiunto il quale le persone cominciano a morire di fame.

Diciamola così:
la produzione di cibo non pone un limite alla produzione di individui, ma pone il limite raggiunto il quale le persone cominciano a morire di fame.
E DA CIÒ NE CONSEGUE CHE… se cominciano a morire, la popolazione non aumenta.

La popolazione aumenterà perché verrà distribuito più cibo. Chiaro semplice pulito lineare 🙂

ale cattolico

voi atei,diversamente credenti siete turbati dal numero degli abitanti della terra,le mie sono idee,per dare tranquillità avoi,senza fare del male a chi non la pensa come voi,questo vi scoccia visto la vostra indoleprevaricatrice,arrogante nei confronti delle scielte diverse dalle vostre,in oltre voi siete parecchio insicuri,visto che volete imporre a chi non la pensa come voi un certo numero di figli,e,vietargli di averne di più,non vi vergognate della vostra arroganza ,insicurezza,ipocrisia,la hack afferma che anche gli atei hanno una morale,rispettare la libertà del popolo,mi sa che si sbaglia parecchio,perchèvoi dirispetto per il prossimo non ne possedete nulla,voi siete ipocriti,arroganti ,soprafattori,chi mai potrà avere una qualunque simpatia nei vostri confronti

fab

Davvero pazzesca la tua presunzione. Trasudi ignoranza e insensatezza da ogni lettera che scribacchi. Sarebbe già eccessivo per te comunicare in questo sito chiedendo scusa per ogni tua sciocchezza (una fatica di Sisifo), ma avere l’ardire anche soltanto di immaginare di poterci dare lezioni dà l’idea del tuo totale distacco dalla realtà. Eppure ti renderai conto di aver collezionato soltanto clamorosi fallimenti scolastici e di essere guardato male da tutti quelli che conosci (tranne forse mamma e papà).
Stacca la spina, riparti da zero, forse con umiltà e tanto lavoro potrai ottenere un minimo di presentabilità, almeno negli ambienti di estrema destra che ti piacciono tanto.

bradipo

@fab

Non ci perdere tempo, è un troll. Continua da giorni a ripetere le solite cose a caccia di attenzioni, meglio non dargliene 😉

ale cattolico

mi correggo invece di popolo volevo dire prossimo,visto che non avete argomenti ,ne,ne avrete in futuro,scriverete solo di questo,spero di sbagliarmi

ale cattolico

bradi po,il cattolicesimo dice che dio è giusto,quindi lascia ad ognuno la possibilità di andare all inferno oppure in paradiso,ma per voi la libertà discieltaè un concetto troppo arduo

Diocleziano

Non vedo l’ora che ti arrivi la nuova tastiera…

alessandro pendesini

Stefano Grassino : L’uomo non è predestinato alla nascita ad essere buono o cattivo !
Come già detto a più riprese, la personalita humana è la risultante di due fattori principali :
L’innato (istinto, pulsione) determinato dal nostro codice genetico (cervello limbico dei mammiferi, uomo compreso), e l’acquisito, cioè tutto cio’ che memorizziamo dalla nascita in poi ! Per cui posiamo dire, senza nessuna esitazione, che l’uomo acquisisce il carattere del luogo in cui evolve, conformandosi ! Se l’umano evolve in un ambiente irrazionale avrà comportamenti irrazionali (gli esempi non mancano, basta guardarsi attorno per accertarsene).
Con questo vorrei sottolineare (anche se ammettiamo che il libero arbitrio è un’illusione) che non è utopico pensare a che l’umanità possa, sotto un profilo etico -ma non solo-, migliorarsi ! e cioè fare scelte -olisticamente- più razionali ! Molta gente agisce già con un certo successo in questa direzione. Un avvenire più « roseo » dipenderà molto più da gente che praticano « l’egoismo ragionevole » che da quelli che praticano un « egoismo egocentrico, narcisista » ;
sotto questo profilo il ruolo della cultura -degna di questo nome- è determinante !!
Per cio’ che riguarda i « capricci della natura » (catastrofi naturali di ogni tipo) condivido pienamente che non posiamo fare granchè; pero’, grazie alla scienza, possiamo in molti casi anticiparli ed a volte evitarli.
L’ordine della natura precede l’ordine del ragionamento il quale tiene conto solamente degli elementi che noi conosciamo ; la natura, per contro, prende in conto e stabilisce il suo ordine, conforme alla contingenza e determinismo, a partire da tutti gli elementi esistenti.
Termino dicendo che se le prospettive del futuro non sono ottime, accontentiamoci di vivere certe gioie (anche se rare) per le quali vivere ne vale la pena ; ed anzichè chiederci « che cosa arriverà di brutto nel futuro ? » chiederci «quale dovrebbe essere in nostro comportamento, da persone responsabili, per evitare tutto cio’ che puo’ contribuire al malessere umano? »

Stefano Grassino

«quale dovrebbe essere in nostro comportamento, da persone responsabili, per evitare tutto cio’ che puo’ contribuire al malessere umano? »

1) Smettere di fare figli.
2) Eliminare mezzo miliardo di persone all’anno nei prossimi 8 anni, ammesso che non si debba accellerare il procedimento e che sia sufficente.

bruno gualerzi

Uno si monta la testa convinto di usare per il meglio quella facoltà umana detta pensiero… ma poi, per fortuna, c’è sempre chi ti riporta coi piedi per terra dimostrando come invece lo si possa usare contro sè e contro gli altri.
Grazie Ale cattolico… ma adesso non esagerare: la tua testimonoianza preziosa l’hai già resa e che ne diresti di riposarti un pò?

alessandro pendesini

Stefano Grassino ; I credenti di praticamente tutte le religioni, non si chiedono se dobbiamo fare figli o no !
Questa domanda per loro è inammissibile, non ha senso, poiche fare figli per loro fa parte del piano regolatore divino, o volontà divina ! I figli si fanno poi dio ci pensa ad assisterli, e se i loro comportamenti saranno conformi ai dogmi o volontà divina della loro religione, saranno premiati dopo la morte…..
Per moltissimi credenti, l’inquietante progressione demografica non ha nessun significato : il loro dio onnipotente, vede e provvede, e provvederà, a tutto….. « il n’y a pas de problème » dicono….
La soluzione a questo tipo di problematica, (che potrebbe avverarsi molto più seria di quanto noi possiamo immaginare in un futuro prossimo) non puo’ ovviamente consistere « nell’eliminare una quantità prestabilita di persone annualmente » (come de lei scherzosamente indicato), ma bensi trovare il sistema educativo ad-hoc che possa sradicare progressivamente l’ignoranza arcaica di questa gente, affinche diventino realmente adulti e possano cosi assumere la loro responsabilita, non più basata su dogmi o miti religiosi, ma bensi sulla razionalità e prammaticità frutto della conoscenza scentifica e culturale umana. Le concedo che non sarà facile !! ma non vedo altre alternative.

#Aldo#

La miglior maestra è l’esperienza. Il che riporta all’idea che per far capire che sovrappopolare/sovraffollare è male occorre lasciar ricadere gli effetti della sovrappopolazione/sovraffollamento su chi l’ha generata/o. E da qui ritorniamo sulla opportunità di affrontare i problemi vincolandone le cause e le soluzioni ad ambiti strettamente locali. La nostra mente è (mediamente) strutturata per capire quel che si vede e che si tocca, tutto il resto si presta a manipolazioni, fraintendimenti, illusioni.

Stefano Grassino

Alessandro, quello che dici è giusto e lo condivido; tieni però presente quello che è “il problema fondamentale”……..ne abbiamo il tempo? Per me no per cui tranquillo; io non parlo “scherzosamente, non ne parlo affatto scherzosamente.
Hai presente quando una nave fà naufragio con settanta passeggeri e la scialuppa ha posto solo per quaranta profughi? Una volta piena, se altri tentano di salire, la scialuppa ha ottime probabilità di rovesciarsi ed allora chi è già sopra, farà di tutto per impedire ad altri di salirvi. E’ terribile ma questo fa parte delle leggi della sopravvivenza, leggi molto più grandi di noi e delle nostre futili chiacchere.

#Aldo#

Altri 1400 sbarchi in 24 ore. Più le decine di migliaia dei mesi scorsi. Più le centinaia di migliaia stabiliti dalle quote regolari. A quanto siamo arrivati, solo quest’anno? Non dimentichiamo di aggiungere i milioni degli anni precedenti, dal 2001 in qua (perché prima, per qualche strana ragione, questo fenomeno così spontaneo e incontenibile non si manifestava, infatti fenomeni naturali di questo genere hanno sempre una data d’inizio repentina e ben identificabile; oh, già).

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