Le scuola paritarie pari tra loro non sono

Nel nome della “libertà di educazione”, più volte affermata dal premier Silvio Berlusconi, negli ultimi anni gli stanziamenti alle scuole paritarie sono progressivamente cresciuti. Il premier ha tuttavia sempre fatto riferimento, più che alle scuole paritarie, a quelle cattoliche (cfr. Ultimissima del 19 aprile), che rappresentano circa il 50% del totale. Il decreto ministeriale n. 25 del 25 marzo, all’art. 3, istituisce una differenza di non poco conto all’interno delle stesse scuole paritarie: scrive infatti che i contributi saranno erogati in via prioritaria a quegli istituti che “svolgono il servizio scolastico senza fini di lucro e che comunque non sono legati a società aventi fini di lucro o da questi controllati”. Ed esplicita che, con tale definizione, si intendono anche “enti ecclesiastici di confessioni religiose con cui lo Stato ha stipulato patti, accordi o intese” e “società interamente e stabilmente possedute da enti ecclesiastici di confessioni religiose con cui lo Stato ha stipulato patti, accordi o intese”.

Raffaele Carcano

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45 commenti

bruno gualerzi

E’ la ‘logica’ conseguenza del Concordato, solo apparentemente riformato da Craxi. Un 8×1000 direttamente devoluto alla scuole cattoliche.
Di fronte a questo andazzo, trovo sempre più miope l’atteggiamento di tanti laici (v. Scalfari) che ritengono ormai insostituibile la supplenza della chiesa, proprio come istituzione, nei confronti dello stato.

Diocleziano

Se la chiesa non ha fini di lucro, perché non apre scuole elementari in zone disagiate?
Perché rifiuta studenti disabili?

Semola

@Diocleziano. La tua affermazione non merita nessun commento tanto è falsa. E perchè non ti bastano l’Africa, l’Asia, l’Oceania la Papuasia… non sono zone abbastanza disagiate per te ? Lucro a dismisura.

RobertoV

Ci guadagna anche lì perchè l’attività principale della chiesa è il proselitismo e la sua diffusione. In Africa 100 milioni di fedeli in più, possibilità di indottrinare, catechizzare spacciandolo per aiuto e senza controlli, fare propaganda e condizionare governi, farsi costruire chiese, farsi pubblicità per ottenere finanziamenti che solo in parte vanno in aiuto a quelle zone, controllo del territorio (altrimenti non potrebbero essere li).

Diocleziano

Semola
No, per me non sono abbastanza disagiate…
Ti ha risposto benissimo RobertoV.

Semola

@andrea pessarelli,Roberto V, Diocleziano. Quando ostinatamente si nega l’evidenza dei fatti ogni commento è superfluo.

Semola

@Diocleziano . Perchè non provi anche tu a fare il missionario ateo ,sai quanti soldoni potresti fare ?

Semola

@Diocleziano. Ho sentito dire che siete una religione anche voi, 8×1000, mica male?

Diocleziano

Semola,
non faccio il missionario perché non sono venale come voi…
Hai sentito dire che siamo una religione? Credi proprio a tutto eh, Semola?

bradipo

nonsense for dummies:

“di che religione sei?”
“veramente sono ateo”
“visto! E’ una religione perché risponde alla domanda: di che religione sei!”

gioacolp

Solo per richiamare l’attenzione, personalmente vorrei piuttosto che l’apertura di scuole in areee disagiate, un concreto intervento dello stato, piuuttosto che la supplenza della scuole confessionale, qualsiasi essa sia lòa confessione. Se non rifiutiamo l’indottrinamento dell’infanzia, la società nuova, non avrà nulla di diverso dalla attuale. Non sarebbe certo una buona prospettiva.

Fabio FLX

La Chiesa di per sé non è fini di lucro, infatti è suddivisa in una miriade incredibile di sottosezioni, alcune delle quali sono a fini di lucro mentre altre no; il problema è che questo è solo uno stratagemma fiscale, visto che alla fine i soldi arrivano nelle stesse identiche tasche.
In effetti, credo che se le persone di Chiesa non avessero fini di lucro la Chiesa stessa non avrebbe motivo di esisterebbe.

Fabio FLX

Errata Corrige: esisterebbe ovviamente è esistere. Ho cambiato la forma della frase e mi sono dimenticato di cambiare quella parola.

MaxM

..si vede che non sei stato in una scuola Cattolica…… 😉

Matteo

scuole (chiese/organizzazioni di volontariato/ecc.) e “senza fini di lucro” rappresenta un ossimoro

nightshade90

“organizzazzioni di volontariato” e “senza fini di lucro” non mi pare un ossimoro (anche perchè se un lavoro è di volontariato, il lucro non c’è), ma concordo sul resto.

l’unica organizzazzione senza scopo di lucro è quella che non è in attivo. e le scuole della chiesa mi paiono decisamente in attivo (quindi i soldi in più indovinate dove finiscono?), quindi….

Marjo

Ma la cosituzione italiana non vieta di aiutare con denaro le scuole private?

nightshade90

sfortunatamente, essendo la formulazione di quel punto della costituzione in parte ambigua, grazie ad un cavillo ne approfittano per interpretarlo come “la FONDAZIONE delle scuole private non deve avere oneri per lo stato, ma dopo averne fondata una, se è cattolica, allora potete contare sul fatto che paghi tutto lo stato….”

RobertoV

Proprio oggi leggevo che nei prossimi tre anni verranno tagliati complessivamente circa altri 14 miliardi di Euro alla scuola pubblica.

Painkiller

Ti pare che i cani infedeli debbano avere eguali diritti all’istruzione ed all’accesso al lavoro dei giovin virgulti cattolici? Mi sembra ovvio che i figli di atei, protestanti, ebrei, musulmani, ecc debbano imparare lo stretto necessario per fare da schiav…ehm lavorare come mano d’opera low cost nelle “fabrichete”.

giulio

Ovviamente a Berlusconi non importa nulla di finanziare le scuole private non cattoliche, vuole finanziare solo quelle cattoliche, altro che chiacchiere sulla parità scolastica e la libertà di scelta delle famiglie.

teologo cattolico

saranno erogati in via prioritaria a quegli istituti che “svolgono il servizio scolastico senza fini di lucro e che comunque non sono legati a società aventi fini di lucro o da questi controllati”.

se capisco bene le critiche avreste preferito che anche agli isituti con fini di lucro fossero dati i medesimi finanziamenti pubblici.

Non sono d’accordo

serlvrer

Avremmo preferito che non fosse stato dato niente, ma visto che viene dato che almeno non venga fatta disparità: dopotutto siete voi che giustificate i finanziamenti appellandovi alla libertà della famiglia di mandare il proprio figlio nelle scuole che vuole, e se dunque il diritto è dello studente e non dell’istituto scolastico perché non deve essergli riconosciuto ovunque?

Roberto Grendene

meglio una scuola privata a scopo di lucro, seria, che paga le tasse
rispetto a scuole islamiche, della lega, delle coop rosse, cattoliche che si mascherano sutto le spoglie del “senza scopo di lucro” e indottrinano e dividono la società

gioacolp

@Caro Roberto, come non essere d’accordo. Finche ci si divide in fazioni, di qua i supposti creditori dello stato, ai quali deve essere riconosciiuto e garantito, a prescindere, lo stipendio e il posto di lavoro nell’ente pubblico, di la i tassati che devono prestarsi alla mungitura senza fiatare, saremo condannati ad una scuola pubblica serva di convenzioni.
Che se ne dica, le scuole private, tolto purtroppo l’indottrinamento della fede, al quale lo stato dovrebbe opporsi:
“non indottrinare i tuoi figli. Insegnagli a pensare con la loro testa, analizzare i dati e a dissentire da te”
non possiamo chiudere gli occhi di fronte alla scadente formazione del corpo insegnante.
Non c’è altro da ggiungere.

Paul Manoni

@teologo di Bengasi
Cominci ad essere piuttosto fastidioso. Non mettere in bocca agli altri, le tue palesi farneticazioni. Qui nessuno sostiene che saremmo stati d’accordo con il finanziamento di “altri” istituti con fini di lucro. Distinguere la scuola PUBBLICA dalla scuola PRIVATA/PARITARIA/CATTOESENTASSE, per prima cosa. Finanziare quella pubblica e lasciare che a finanziare quella privata, ci pensino coloro che la frequentano (altrimenti per quale motivo sarebbe privata, se non per produrre un profitto!?), proprio come prescrive la Costituzione che il nano ha messo sotto le sue scarpe col tacco da 6 cm.
Cos’e’ che non hai capito ora?
I tuoi commenti sono sempre e comunque in manifesta malafede.

teologo cattolico

@tutti

Cerco semplicemente di comprendere l’articolo. Il titolo dice che le scuole paritarie non lo sono, (“Le scuola paritarie pari tra loro non sono”), ossia mi sembra che critichi la non parità delle scuole paritarie; questo mi sembre la chiave di lettura che viene indirizzata e veicolata dal titolo. Non sembra criticare l’esistenza della scuola privata contro quella pubblica (questo lo aggiungete voi!, ma la notizia parla di altro), ma la differenza di trattamento tra le scuole private.

Allora mi chiedo cosa sarebbe il desiderato? un trattamento paritario tra scuole a fini di lucro e quell no? …ebbene questo trova in disaccordo.

Se faccio delle critiche non sono gratuite, cerco di mettere in mostra dei limiti di contenuto nei vari articoli o commenti.

teologo cattolico

@Paul Mannoni

“I tuoi commenti sono sempre e comunque in manifesta malafede.”

I miei commenti cercano di mostrare la malafede dei commenti di altri o dell’articolo. Spesso si usano notizie neutre e le si interpreta a piacere, traendo conclusioni arbitrarie. O si commentanto notizie in modo fuorviante.

Paul Manoni

L’articolo tende a far notare, come gli ingiusti finanziamenti delle scuole paritarie stessi, già palesemente in contraddizione manifesta con la Costituzione, siano veicolati o abbiano una precedenza nella direzione delle scuole paritarie a gestione CCAR.Andando così, anche a minare l’ugualianza eo la parità di trattamento che ci dovrebbe essere anche tra scuole paritarie.
E’ nauseante il finanziamento delle scuole paritarie, a discapito di quelle pubbliche. E’ moooolto piu’ nauseante, il fatto che anche tra scuole paritarie, si favoriscano quelle cattoliche. Tutto il resto lo critichi per MANIFESTA MALAFEDE.

Dimenticavo…Orwell in “animal farm”, non ha sbagliato nulla…
“Nella fattoria degli animali, tutti gli animali sono uguali, ma alcuni di loro, sono piu’ uguali di altri”

civis romanus sum

Esatto, Manoni 20,46 che risponde al nullologo .

I preti ( nera genìa) non si accontentano del già troppo che ottengono con la loro questua perenne, vogliono tutto ciò che è nostro.

Le loro panze insaziabili vanno fermate in un unica maniera, togliendogli i fondi e i sovvenzionamenti che gentilmente gli elargiamo per farci derubare meglio .

Nel giro di un paio di anni gli si distrugge l’intera organizzazione criminale .

Noi possiamo qualcosa nel nostro piccolo ma il grosso lo dovrà fare una coscienza umana più evoluta e diffusa in grado di raccogliere questa impellenza ormai per la nostra sopravvivenza .

Comunque solo allora ci libereremo di loro ,,, e i superstiti affamati potranno essere finalmente destinati “ad minas” come benemeritamente li si destinava per il loro inutile e dannoso restante della vita sotto l’impero di Diocleziano .

teologo cattolico

@paul
“..siano veicolati o abbiano una precedenza nella direzione delle scuole paritarie a gestione CCAR…”…

la notizia, se vuoi stare alla lettera e no fargli dire dell’altro, precisa che il finanziamento è diretto a scuole senza fini di lucro e tra questi ” si intendono ANCHE* “enti ecclesiastici di confessioni religiose ..”

* maiuscolo mio. Dice ANCHE e non esclusivamente; e dice appunto che i finanziamenti sono ad esse orientati NON in quanto scuole religiose ma ni quanto istituti senza scopo di lucro

(per fare questa correzione sono intervenuto..come vedi se tu in malafede.
mi piace che mi si dia ragione.)

bradipo

…e ce ne vuole di esegesi per nascondere l’elefante bello grosso che nemmeno entra tra le righe della news.

achille lauro

Anni or sono, una donazione del governo britannico a quello kenyota consistette di un milione di preservativi… microlesionati. (Consapevoli delle dinamiche delle relazioni internazionali,) i kenyoti valutarono lo stato dei ‘doni’… e protestarono quanto poterono. Ovviamente la ‘intenzionalità’ del donatore non venne adeguatamente accertata. Quanto leggo sembra una mera protrazione di una ‘politica’ in atto ‘da sempre’.

Roberto Grendene

sembra che il “senza scopo di lucro” sia automaticamente buono e da sovvenzionare con soldi pubblici

se ci mettono anche la parola sussidiarietà, la farsa e’ servita

gigi

Le religioni tengono conto del fatto che credere vuol dire non sapere nulla.
gli atei al contrario tengono conto del fatto che ragionare vuol dire essere consapevoli e non essere ignoranti, e sapere e´´ conoscere. Il dubbio e la curiositä sono i genitori della intelligenza.
gli atei ci saranno sempre perche sempre ci sono stati, c´´erano prima degli ebrei dei faraoni dei sumeri e dei persiani, e anche dopo che l´´ebraismo, come il cristianesimo e tutte le altre credenze, non ci saranno piü gli atei ci saranno ancora. ateismo non ha bisogno dei poteri forti, o di simbolismi. viva il mondo libero dalle religioni, viva la ragione, abbasso la prigione delle religioni´. il credere e´´ la filosofia dello stolto. la religione metafisica di coloro che sono i vinti dalla vita. Con la ferocia la violenza l’inganno e la corruzione i buoni a nulla prendono il potere e con la credenza, la superstizione e la fede, si mantengono il potere costituito. Le religioni si sono inventati l’inferno dell’aldilà per poi darlo a chi non crede nell’aldiquà: agli atei, i veri perseguitati dalla storia dellúmanitä e comunque preoccupandoci di non passare da martiri o santi. Gli atei, paradossalmente, quando dicono che sono perseguitati commettono una debolezza di pensiero e di convinzione; la forza non è in ciò che gli atei sono o hanno, ma in ciò che il mondo è. Altro che rabbini, preti, e mullä. i nostri sguardi rendono gli altri trasparenti, come se gli altri recitassero un ruolo dissonante col mondo, e assonante alla loro autorefenzialitä conservatrice. Diranno e dicono che gli atei sono dei freddi e subdoli calcolatori privi di spiritualità e pragmatici delle cose materiali, niente affatto; sono invece gli atei che conoscono il valore del pensiero e della vita propria e altrui e che una vita appartiene a tutte le vite, l’ateo possiede il dono di lasciarsi andare con le arti e principalmente la musica, in pensieri astratti verso lidi nuovi, cosicchè accetta consapevolmente di essere persona non perfetta e debole, e tali abbandoni sono come gli autoesercizi dei bonzi. ma mentre nel bonzo l’ascesi fa aumentare la sua spiritualità al contrario nell.ateo, come il gioco degli specchi degli inganni, rafforzano il pensiero cognitivo, la conoscenza e l’autodeterminazione, anche, nelle arti, invece di cascare nel tranello delle teologie ci rafforziamo nel pensiero libero e partecipativo.

Diocleziano

Gigi, nel testo, dopo il punto, c’è una ‘i’ minuscola…

bardhi

Gigi/sapori ect ect.

Chiedi ai amministratori delle ultimissime che mettono il tuo papiro attaccato ad ogni notizia cosi la smetti di infilarlo ovunque. PIG GOD ma non perdi mai l’occasione di fare copia / incolla 🙁

Painkiller

Super quotone con la hola al commento di Bardhi! Vi prego ditemi che è un bot.
Non può esistere un essere umano realmente convinto che qualcuno posso essere interessato o prendere sul serio una persona che sà solo fare copia\incolla… anche se, riconosciamoglielo, rispetto a quanto postava come “antichi vattelapesca” ha almeno corretto grammatica e ortografia.

Paul Manoni

Oltre a finanziare le scuole paritarie quindi, vuole dare la precedenza a quelle cattoliche.
Alla faccia della Costituzione e del principio di Laicità…!

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