Castellammare di Stabia (NA): processione sotto casa del boss, lite tra sindaco e vescovo

Domenica scorsa, durante la tradizionale processione della statua di San Catello, patrono di Castellammare di Stabia (NA), c’è stata una diatriba tra il sindaco Luigi Bobbio e l’arcivescovo locale, mons. Felice Cece. Il sindaco si è infatti indignato che la processione si fermasse, come accade anni, proprio sotto la casa di un noto boss della zona. Ha quindi lasciato la processione, ritirando il gonfalone comunale e togliendosi la fascia tricolore. Nonostante la contrarietà, i portatori della statua si sono comunque fermati proprio sotto il balcone dell’abitazione del malavitoso. L’arcivescovo ha tentato di giustificare la scelta sostenendo che la fermata corrisponde alla chiesa di Santa Fara, poco distante. Ma il sindaco ha ribattuto che la chiesa è chiusa ormai da anni. E’ quello che emerge da una informativa trasmessa dai carabinieri a Prefettura e Procura della Repubblica.
In gennaio, durante la processione, il sindaco ha fatto sapere di aver intimato ai portatori di procedere e questi “presi alla sprovvista, non fecero in tempo a fermare il corteo”. Per domenica scorsa Bobbio aveva imposto di non sostare vicino la casa del boss, ma i portatori hanno ignorato l’ordine. Il sindaco fa sapere che “il prossimo anno l’amministrazione sarà presente in processione solo se dall’Episcopio verrà garantita una modifica delle soste del percorso, che dovrà evitare genuflessioni davanti alla casa dei camorristi”.

Valentino Salvatore

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35 commenti

Rothko61

La sosta davanti alla casa del boss dovrebbe essere irrilevante: il gonfalone della città non dovrebbe partecipare a cerimonie religiose ed il sindaco – se cattolico – dovrebbe seguire la processione da libero cittadino, senza fascia tricolore.
Ma sappiamo cove vanno le cose da noi… e comunque vincerà il vescovo…

scommettitore

Già , vincera’ il vescovo… e quindi la malavita organizzata.
Ma almeno ancora una volta appaiono evidenti connivenze e simpatie .
Intanto però , magari solo per il fatto che qualche anno fa non ci sarebbe stata nessuna protesta , qualcosa sta cambiando. Speriamo bene.

e-sugar

La sosta in omaggio a un boss è un problema di ordine pubblico, e qualsiasi cittadino farebbe bene a denunciarla, compreso il sindaco che, come giustamente tu dici, dovrebbe considerare la partecipazione al rito un fatto privato.

San Giovese

In linea di massima hai perfettamente ragione. In questo caso particolare riesco però quasi ad accettare la presenza del sindaco in quanto tale se può servire, come pare che sia, a mettere in luce queste connivenze e a stabilire il primato dell’autorità del Comune sulla curia.
Certo, se il sindaco avesse voluto fare le cose come si deve avrebbe potuto imporre al corteo un tragitto diverso, visto che mi risulta che l’autorizzazione la deve dare il comune.

Lino

Segnalazione di un probabile errore di battitura: avete scritto “come accade anni”, forse intendevate “come accade DA anni”.

Batrakos

Oggi vorrei fare, tra il serio ed il faceto, un po’ di dietrologia.

Può darsi che il boss sia un benefattore della Chiesa e per la sua munificenza abbia preteso la ‘tappa’ sotto casa.

rik

In tutta i posti dove è diffusa la criminalità organizzata le statue di santi e madonne sono portate a spalle dai picciotti, che così intendono dare una manifestazione di forza e rispetto sociale.

Il tutto col beneplacito del clero.

Chiericoperduto

E’ vero, i picciotti dei vari boss fanno a gara a portare a spalla quella specie di carri carnevaleschi, il Sindaco immagino lo sappia, quindi il suo gesto è stato compiuto con lo scopo di scuotere i cittadini, far capire loro che anche le processioni sono in mano ai boss.
Detto questo ci sono due pecche:
1) il Sindaco doveva partecipare senza gonfalone, da libero cittadino.
2) l’arcivescovo poteva fare la fermata proprio di fronte alla chiesa di santa fara che ha detto “poco distante” invece che sotto il balcone del boss.

Fred

Ma cosa ci fa un boss della mafia a casa sua? Se per definizione e’ un mafioso, non dovrebbe essere in gatta buia?

nightshade90

fred
un conto è sapere una cosa che sanno tutti in modo plateale, un conto è avere le prove che inchiodano il soggetto. non sempre le due cose vanno una a braccetto con l’altra, e nel caso specifico dei boss non succede MAI. quasi sempre si sà apertamentre chi siano i boss (che sulla loro fama e potere contano molto, anche nell’incutere timore verso chi mafioso non è), ma non si riesce mai ad incastrarli, per questo spesso li si incastra per evasione fiscale (non trovano le prove di nessuno dei loro crimini, ma non possono certo pagare le tasse sui proventi illeciti, ed una volta dimostrato che posseggono milioni e milioni….)

giulio

@ Fred
un conto sapere che uno è mafioso, un altro poterlo provare in tribunale

Davide Corsaro

In tal caso siccome un cittadino è innocente fino a prova contraria dove sta il problema (se non nella nostra inefficacia a ficcarlo in carcere)?

Il prete può fermarsi sotto il balcone se ritiene che il rito religioso sia compatibile con la sosta sotto la casa di un devoto.

Faccio l’avvocato del diavolo, non vedo il “caso” perché persino nel caso di un conclamato boss cattolico il prete può operare come meglio crede nei confronti della pecorella smarrita.

nightshade90

non mi pare che terminare una processione davanti alla casa di qualcuno possa essere interpretato come un tentativo di portarlo sulla retta via, appare proprio come un privilegio ed un elogio (nell’ottica cattolica, intendo)……quindi neanche la scusa della conversione ci stà…….

nightshade90

inoltre, se fosse un tentativo di conversione, il prete lo avrebbe detto invece di mentire spudoratamente usando una scusa così poco plausibile da fare invidia a quelle delle barzellette su pierino…..

Giovanni Bosticco

In ogni regione del mondo ci sono
bande criminali, fatte da gente del
luogo. Vedasi, in Piemonte, la banda
Cavallero. Ma in tre regioni, Campania,
Calabria, Sicilia, c’è un altro strano
fenomeno: il sostegno della popolazione
a questi criminali, ritenuti “difensori della
popolazione, da sempre oppressa da uno
“Stato sempre assente””.
Però questa gente sa benissimo utilizzare
privilegi dallo Stato, quando le conviene.
“La legge è sconosciuta”, quando questa
chiede qualcosa a loro.
In compenso la conoscono benissimo, se
si tratta di ricavarne qualcosa.
Personalmente non sono razzista, nel senso
che riconosco l’uguaglianza naturale degli
uomini. E, allora, essendo tutti nati uguali,
non c’è motivo per rifiutare un accordo.
Ma, precisiamo, a che patti quest’accordo?
I patti pretesi dalle tre regioni suddette
non mi paiono accettabili.

civis romanus sum

Ricordo che la mafia e la camorra hanno origine dalle squadracce crociate assoldate dall’Inquisizione: i Crocesignati ,,, bande di delinquenti che andavano in giro nel sudItalia con una crociona rossa stampata davanti alla palandrana che indossavano per conto dei preti alla ricerca di eretici e dissenzienti da bruciare sui roghi cristiani, che all’inizio dell’ottocento quando cominciò a venirgli meno il sostegno dei preti, divennero appunto la mafia e la camorra che oggi conosciamo .
Mafia e camorra e chiesa cattolica insomma sono un tutt’uno ,,, checchè ne dicano gli starnazzamenti ipocriti dei papi santisubito .

michele

caro giovanni forse hai la memoria un pò corta ,o fai finta di non vedere anche tu la realtà la mafia e la ndrangheta non sono più un problema confinato alle suddette regioni ma le ultime indagini della magistratura confermano che milano e la lombardia sono terreno di conquista delle cosche,che attuano le stesse strategie che al sud per infiltrarsi nel tessuto economico del territorio,e cioè rapporti stretti con la classe politica (in questo caso quella lumbard) reinvestimento dei proventi illeciti ,taglieggiamento, intimidazione di chi si ribella .non a caso imagistrati hanno lamentato il fatto che al nord la gente è omertosa quanto al sud.questo dimostra che che certi meccanismi di consenso alle organizzazioni mafiose sono gli stessi dappertutto.

SilviaBO

Ah, fermarsi sotto casa di qualcuno durante una processione è considerato un gesto di omaggio? Se lo facessero sotto casa mia lo considererei un atto minatorio…

Paul Manoni

Se lo facessero sotto casa mia, mi organizerei per mettere da parte nelle settimane antecedenti, dei secchi colmi di urina. 😉

Francesco

Il sindaco e’ del pdl ed e’ stato il boss a dirgli di non farli fermare sotto casa sua per il rumore gli dava fastidio.

ateo3

adesso non sminuirei l’iniziativa del sindaco con una sigla.
le processioni religiose sono da sempre legate a doppio filo con il crimine organizzato. è ora di darci un taglio.

è una delle tante incoerenze dei credenti. Applaudono GPII quando scaglia un “anatema” contro i mafiosi, ma poi permettono che i boss si carichino sulle spalle sant’Agata e la portino a spasso.

Francesco

“Ha quindi lasciato la processione, ritirando il gonfalone comunale e togliendosi la fascia tricolore”

A me sembra tutta una carnevalata tipica della gente del pdl ma mi auguro che tu abbia ragione e che non sia giusto sminuire.

Paul Manoni

Luigi Bobbio
Data di Nascita: 10/01/1957 – luogo: Napoli (NA)
Data Elezione: 28/03/2010 (nomina: 30/03/2010)
Partito: Centro-Destra (Liste Civiche)
Categoria Professione: Magistrati e Giuristi
Titolo di Studio: Laurea

http://www.comuni-italiani.it/063/024/amm.html

Ah, dimenticavo…Sullo stesso sito, ci sono elencate le chiese ed altri siti religiosi della città:
Cappella di Sant’Anna
-Chiesa del Gesù
-Chiesa del Purgatorio
-Chiesa dello Spirito Santo
-Chiesa di San Vincenzo
-Chiesa di Santa Maria della Pace
-Chiesa di Santa Maria dell’Orto
-Chiesa di Santa Maria di Porto Salvo, fondata per volontà della Congrega dei Marinai
-Duomo, intitolato alla Madonna dell’Assunta e a San Catello
-Santuario della Madonna della Libera
-Santuario Santa Maria di Pozzano: Frati Minimi

…NESSUNA CHIESA DI SANTA FARA! 😉

Nonostante aver confermato i sospetti di Francesco pero’, sono d’accordo con ateo3. Cio’ che ha fatto il Sindaco, a prescindere dal suo colore politico, e’ encomiabile e degno di elogi.

emmebi

ma, la tradizione, così si giustificava il prete (l’ho letto si “libero” sic!).
la tradizione, cartina di tornasole di tutte le baggianate italiote (v. la questione “crocifisso”).
chi poi decide cos’è tradizionale? mha? sta di fatto che è sufficiente citare queta porolina che si giustifica tutto
il bunga bunga è una tradizione?
la corruzione è una tradizione? (mi sa di si ripensandoci!)
allora anche insultare il nano sta diventando una tradizione e taroccare le stimmate del “da pietralcina” è tradizione?
diventerò tradizionalmete un ateo incazzato

civis romanus sum

San catello ,,, ? ma dove li pigliano ‘sti nomi ? ,,, si ferma a casa del boss per un caffè insieme al vescovo e ai picciotti ,,, come fa da SEMPRE !
E voi vi scandalizzate ora ?

Ora immaginatevi la soddisfazione del capotribù camorrista, quella dell’impostore intonacato e quella dei beoti che portano a spalla il santo pupazzo ,,, c’è abbondanza di materiale per un ottimo film del horror-comico .

darwin

certo fa davvero rabbia e tristezza insieme leggere che nella propria città accadono di questi vergognosi fatti. Manco da questa città da tanti anni ma quando vi ritorno incontro sempre quelle persone meravigliose che lasciai nel tempo che fu… No, è ingiusto e ingeneroso parlare di “popolazioni” che non riconoscono le leggi rispettando al contrario i boss… La stragrande maggioranza dei miei ex concittadini è gente per bene che di queste situazioni soffre e ne subisce i contraccolpi. Parlerei piuttosto di minoranze..che paradossalmente trovano nella religione nutrimento e si rafforzano, perchè, si sa, i miti , le superstizioni, le ritualità che tnto richiamano suggestioni e magie creano terreno fertile..
Bene ha fatto il sindaco a togliersi la fascia tricolore e meglio ancora se proprio nn fosse andato… Ma perchè questa notizia non trova quell’eco sui mass media che invece meriterebbe eccome?

Paul Manoni

La notizia e’ riportata da diversi qotidiani on line, ma non tanti come si potrebbe pensare. I giornali “importanti e rinnomati” che l’hanno riportata, sono tutti riconducinili al centro destra (Libero, Il Giornale, TG Com, ecc, ecc). Il resto sono giornali locali.

Peccato che Castellammare di Stabia, abbia ben altri problemi, oltre a quelli delle processioni sotto casa dei cmorristi…
http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/castellammare-di-stabia-indagati-27-consiglieri-comunali-truffa-da-2-milioni-allo-stato-271464/

Maurizio_ds

Come mai i troll cattolici su questo fatto non si esprimono? Paura di disobbedire?

Paul Manoni

L’iniziativa del Sindaco, merita sostegno e rispetto.
Non sono poi tanti i Sindaci che in un colpo solo, riescono a mettersi di traverso alla CCAR ed alla Camorra. I miei personalissimi e sentitissimi complimenti.
Ora il caro Bobbio pero’, e’ ora che comincia reperire per la sua amministrazione, persone CHE LAVORANO, e non che passano il tempo a truffare lo Stato per milioni!

Davide P.

Che dire…un plauso al sindaco per la presa di posizione (e di distanza) da un classico esempio di accoppiata chiesa/malavita.

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