Treviso: ama un cristiano, ragazza macedone minacciata dalla famiglia musulmana

Una ragazza macedone fidanzatasi e poi sposatasi con un cristiano è stata costretta a denunciare la propria famiglia. La notizia viene da Quinto di Treviso e ne dà notizia il Gazzettino. La coppia ha infatti dovuto fuggire e sposarsi in segreto, in quanto la famiglia della ragazza non accetta la relazione: sia perché aveva già promesso in sposa la giovane a un uomo del proprio paese, sia per la differente religione d’appartenenza. Sono volate minacce e la ragazza ha deciso di denunciare i propri genitori. La coppia sostiene anche (la circostanza sembra comunque strana) che i sacerdoti non intendono battezzare la giovane finché non si sarà sposata anche in chiesa.

Luciano Vanciu

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46 commenti

Kaworu

uhm quindi immagino che qui invece la “santa alleanza” non vada bene…

Florasol

i sacerdoti non intendono battezzare la giovane finché non si sarà sposata anche in chiesa.

questa è una stupidata: se non sei battezzato non puoi contrarre matrimonio religioso! Quindi nessun sacerdote la sposerebbe se non è PRIMA stata battezzata, non certo l’inverso!
Ad esempio mia mamma si è battezzata comunicata e cresimata a 18 anni, un mese prima di sposarsi. (e mi sta bene, era maggiorenne e vaccinata: ma perchè imporlo anche alla sua figliolanza?)

POPPER

Florasol ha ragione, caro Roberto, si può certo, ma la realtà è spesso quella che l’ultimissima descrive, e io non credo ai “si può” in teroria quando si tratta di matrimoni intereligiosi, sono già problematici per così dire a partire dai rapporti con le rispettive famiglie, figuriamoci per le rispettive religioni.

Secondo me la realtà dei matrimoni inter religiosi nel mondo non si allontana di molto dal caso riportato dall’Ultimissima.

Pietro

Potrebbero sposarsi con rito civile ed eventualmente, se lo desiderano, continuare a professare ciascuno la propria religione.

Nathan

Guarda che per la legge islamica un uomo mussulmano può sposare una donna non mussulmana, ma una donna mussulmana non può sposare un uomo non mussulmano, poiche la donna è ritenuta essere inferiore ed è implicito che in famiglia deve comandare l’uomo, quindi i figli saranno allevati nella religione del padre. Non è questione di rito, ma proprio di convivenza.

Pietro

La donna può proclamarsi atea e l’obbligo di non sposare un uomo non mussulmano automaticamente decade.
Ci vuole tanto a capire che chi non condivide le regole di un’associazione non è obbligato a farne parte?

P.C.

@Pietro Non sono esperto di Islam, ma mi sa che la famiglia non avrebbe perso tempo con le minacce…

Da Wikipedia: “Il murtadd (apostata) viene sanzionato con la pena capitale se l’atto non sia avvenuto per sfuggire alla morte o a un pericolo grave per sé o per i propri cari e se sia stato compiuto con la precisa intenzione ( niyya ) di abbandonare la “vera fede”.

Al colpevole viene imposto un periodo di riflessione da compiere in stato di reclusione (le scuole giuridiche divergono circa la durata temporale, anche se l’orientamento è portato a concedere 3 giorni al reprobo) dopo la quale o si torna alla primitiva condizione di musulmano o si affronta la pena di morte”

Red Passion

@ P.C.
Dimentichi un piccolo particolare, una postilla: siamo in Italia. Qui NESSUNO e per NESSUNA fede può permettersi di eseguire una pena capitale.
La donna non è obbligata a proclamare niente, ed essendo in Italia, potrà sposarsi civilmente (rito che non chiede di dichiarare il proprio credo) o, in caso di impossibilità per qualche forma giuridica, decidere di convivere. Per la propria incolumità basterà rivolgersi alle forze dell’ordine, denunciare i violenti e iniziare una vita più libera.
Forse la sto facendo un po’ troppo semplice, ma in questi casi meglio non impegolarsi in nessun rito religioso.

Kaworu

per la serie “noi abbiamo romeo e giulietta e voi sodoma e gomorra”.

Southsun

No Kaworu, LORO hanno la Minetti e Lele Mora, e il piduista che dirige l’orgia mentre prende l’ostia consacrata!

QUESTO hanno ‘sti lerci moralisti del menga!

Kaworu

beh la storia di questi due ragazzi mi sembra calzante con romeo e giulietta 😉 due ragazzi che probabilmente finiranno male a causa delle rispettive “famiglie” intese come famiglie religiose.

del resto qualche ultimissima addietro si vantavano di ciò…

contenti loro, io preferisco gente che non si ammazza né porta altri ad ammazzarsi.

Francesco

Ma perche’ visto il modo in cui sono trattati questi giovani dalle loro religioni non le mandano a fare in c… ?

Dalila

Perché spesso sottovalutiamo il potere enorme dell’indottrinamento socio-familiare, dalla cui prigione morale non si riesce ad uscire del tutto.

Francesco

Io capisco che le persone indottrinate hanno difficolta’ a capire che sono state abbindolate quando non ci sono problemi e seguendo queste dottrine la loro vita scorre apparentemente felice e serena, ma come in questo caso quando la loro felicita’ viene messa a repentaglio dalle loro stesse dottrine non basterebbe un po’ di buon senso per abbandonarle piuttosto che passare dalla padella (religione musulmana) alla brace (religione cattolica)?

Dalila

Caro Francesco,

è proprio questo il senso del mio commento: da una prigione mentale non si esce mai facilmente e mai del tutto.
Un po’ come una persona che viene sin da bambina oppressa in ogni forma e scappa “fra le braccia” di un nuovo oppressore, convinta di trovar così una nuova forma di libertà e salvezza…

Francesco

“Un po’ come una persona che viene sin da bambina oppressa in ogni forma e scappa “fra le braccia” di un nuovo oppressore, convinta di trovar così una nuova forma di libertà e salvezza…”

Questo e’ vero
ma forse non e’ questo il caso, rileggendo meglio l’articolo posso dire che ho esagerato io dicendo dalla padella alla brace, i cattolici in Italia per quanto ottusi sono stati costretti ad essere piu’ emancipati (non per merito loro ma per cause esterne) e quindi passare dalla situazione religiosa in cui si trovava la ragazza (già promessa in sposa ad un uomo del proprio paese) a quella del ragazzo cattolico ma italiano per lei e’ un sensibile miglioramento in fatto di liberta’ personale, magari questo e’ il primo passo per lei e poi insieme scopriranno la gioia di non avere bisogno della superstizione. 🙂

Andrea

Al di la delle battutine questo è un esempio abbastanza tipico delle difficoltà di integrazione.
I ragazzi e le ragazze immigrati di seconda generazione vengono visti dai genitori un po’ come mezzi musulmani, in quanto sono lontani dalle tradizioni della terra di origine. Per evitare che i nipoti diventino musulmani per un quarto cercano di obbligare a sposare il figlio o la figlia con un coniuge non emigrato. Matrimoni per procura.
Questo causa dei grossi problemi, non tanto quando un ragazzo nato in Italia sposa una ragazza siriana, per esempio, ma quando una ragazza vissuta qui viene costretta a sposare un uomo proveniente da zone del mondo con costumi ancora medioevali.

Queste problematiche sono molto sentite dai giovani musulmani italiani, sul sito di Yalla Italia se ne ha spesso delle valutazioni interressanti.

Per chi ha voglia di ascoltare e di informarsi ovviamente, chi preferisce fermarsi all’equazione religione=arretratezza può continuare a stare sul sito dell’UAAR .

P.C.

Scusa, ma “Per evitare che i nipoti diventino musulmani per un quarto cercano di obbligare a sposare il figlio o la figlia con un coniuge non emigrato.” non è sufficiente per giustificare, ancora una volta, l’equazione religione=arretratezza?

bruno gualerzi

Difficoltà di integrazione, certo… ma sono proprio questi episodi che mostrano come si debba puntare sui giovani, sulle nuove generazioni. E’ attraverso di loro che il fondamentalismo islamico può essere messo in crisi.

Andrea

Giustissimo.
Vai a vedere il sito di Yalla Italia e verifica di persona che questi ragazzi sono musulmani senza essere fondamentalisti.

Painkiller

Scusa la brutalità ma i “religiosi illuminati” sono solo religiosi che non tengono fede ai propri testi sacri. Restando al campo islamico il corano* è molto esplicito sull’inferiorità della donna, sul trattamento da riservare agli altri monoteisti (dhimmi) e non parliamo per quello previsto per i pagani.
I religiosi moderati non sono considerabili cristiani o mussulmani, sono blandi teisti che si auto appiccicano un nome per consuetudine culturale.

*non che la bibbia o la teologia cristiana siano meglio di corano e hadit.

Batrakos

Scusate, ma a noi che importa se siano veri musulmani o credenti generici?
L’importante è che abbandonino la barbarie, starà ai loro imam disquisire sul loro islam.

P.C.

@Batrakos Ci importa, perchè anche i “religiosi illuminati” contrabbandano i loro testi sacri, credendo di conoscerli, come guida morale, e il loro contenuto come il più alto esempio di bene. Il che rende facile che qualcuno, convinto di questo, aggiunga il suo contributo di sangue; convinto naturalmente di star facendo cosa buona e giusta.

Batrakos

P.C.

Non ho capito la linearità del tuo ragionamento:

– Gualerzi dice che questo dimostra che i giovani possono essere quelli su cui investire per superare il fondamentalismo islamico
-Painkiller risponde che l’Islam (come il cristianesimo) è intrinsecamente integralista; quelli che non lo sono, sono vagamente credenti e non veri islamici (o semmai cristiani)
– Io rispondo che la coerenza di fede è problema loro, l’importante è che superino la barbarie.

A questo punto sinceramente non riesco a legare il tuo discorso sul ‘testo sacro’ spacciato come ‘sommo bene’ che potrebbe facilmente portare a contributi di sangue.
Scusa, ma stiamo parlando di gente che quei testi li considera già ‘sacri’ (in teoria) ma poi li segue con meno zelo (tanto da far dire a Pain che non sono autenticamente islamici), per cui il discorso che fai mi pare non azzeccarci granchè…

P.C.

In realtà il ragionamento non è mio, l’ho sentito spiegare da Dawkis in un video su youtube: questa gente che segue blandamente i test “sacri” insegna (soprattutto) ai propri figli a considerarli tali, e questi figli potrebbero decidere, visto che rappresentano il sommo bene, di seguirli.

Con la tua risposta c’entra perchè, secondo me, evidenziare l’incoerenza tra l’essere una brava persona e il seguire questi testi potrebbe spingere i credenti a non insegnare più ai loro figli che quei volumi rappresentano un esempio positivo da seguire.

Spero di essere stato chiaro stavolta, non sono molto bravo con le parole…

P.C.

@Batrakos Ti ho risposto ma il commento è in attesa di approvazione. Intanto lo correggo già: ho scritto “Dawkis” invece di “Dawkins”, sorry 😳

Batrakos

P.C.

Innanzitutto figurati se devi scusarti per un refuso: io mi scuserei ogni giorno! 🙂

Io ho capito ora quel che dice Dawkins, ma, con tutto il rispetto non mi convince per semplice realismo: chiaramente di solito i credenti, anche quelli più blandi, continuano ad insegnare ai figli che i loro testi sono sacri.
Ma, più la religione si stempera più perde il rischio sociale che un’adesione fanatica può provocare.
Visto che tanto le religioni ci sono, io penso che sia preferibile un religioso blando (ripeto, se poi religioso lo sia solo nominalmente e non realmente per me non è un problema nè mi interessa) ad uno zelante ed osservante dei precetti della shariah, anche di quelli più problematici per la civile convivenza fra liberi ed eguali.

Nikolaus

Possibile-che-nel-2011-succedano-ancora-fatti-da-medioevo??? (i trattini indicano l’incredulità rabbiosa).

giulio

Se vogliono sposarsi in chiesa possono fare un matrimonio a disparità di culto, senza che necessariamente lei si converta al cattolicesimo.
Meglio ancora un bel matrimonio civile e gettare alle ortiche le religioni.

Paul Manoni

La ragazza, avendo 18 anni, puo’ contrarre matrimonio senza l’autorizzazione dei genitori se non vado errato. La ragazza ed il ragazzo, se hanno problemi con le loro rispettive religioni, possono benissimo sposarsi in Municipio, e chi si e’ visto, si e’ visto.
Se e’ stata capace di denucniare i genitori, dubito che la sera rientri a casa loro, e quindi i genitori possono anche andare a quel paese, per cio’ che concerne tutta la storia.
Le religioni dividono…L’Ateismo unisce! 😉

Alfonso

Non lo vogliono perchè il cristiano non ha il pisello puntato verso la mecca, come la jolanda della figlia. Pertanto una siffatta coppia non avrebbe la possibilità di copulare come si conviene tra religiosi timorati diddio :mrgreen: Hanno raggggione i genitori!

spapicchio

A Treviso si sente molto parlare di queste tematiche di conflitto religioso, anche se poi mi pare siano abbastanza tolleranti, i trevisani, ma c’è comunque troppa tensione e preteso spropositato ed ossessivo controllo asfissiante dei genitori sui figli e sui giovani.

Questo non va bene e le conseguenze si vedono.

Molti giovani vanno via dalla città, che non offre nemmeno molto ultimamente, salvo le invettive strumentali leghiste che soffiano sul fuoco dell’intolleranza, anche religiosa cattolica.

Southsun

Gli stessi discorsi da agitprop fatti da Tremonti a Bologna sul palco elettorale della Lega.

Maurizio da Gorizia

Non molto lontano da Treviso (a Pordenone) si è arrivati all’omicidio, altro che “conflitto”.

spapicchio

Tendenzialmente cerco di smussare i toni, pero` ho assistito anche io ad atteggiamenti aggressivi fuori della norma in senso di accesa ostilita`, malignita`, alla quale non credo fino in fondo pero` e` noto che quando ci sono situazioni di tensione e`piu` facile oltrepassare i limiti della decenza e della legalita`, per sfociare in veri e propri attacchi xenofobi, omofobi, intolleranti, e dalla aggressivita` alla violenza non ci vuole molto.

Non sottovaluto nemmeno i problemi dovuti alla presenza di extracomunitari o irregolari, tuttavia non sono razzista e trovo che questi irregolari vadano governati opportunamente cosi` come l’immigrazione deve essere monitorata, controllata e governata opportunamente per evitare sviluppi degenerativi.

Occorre avere autocontrollo, temperanza e avvedutezza in quei frangenti,
perche` gli attacchi sleali sono messi in atto spesso sotto forma di ingiurie, calunnie, provocazioni maligne, diffamazioni continuate premeditate, denigrazioni organizzate, da parte di soggetti molto spesso organizzati od ammaestrati politicamente o
confessionalmente, od appartenenti ad associazioni politiche o cattoliche, eccetera.

La denigrazione e gli insulti gradualmente prendono il posto della propaganda politica, sostituiscono la concorrenza mercatista imprenditoriale, e vengono fatti passare come fossero un normale diritto da parte dei leghisti e pidiellini aizzatori, istigatori e maligni, i quali sarebbe meglio non votarli.

spapicchio

E` noto che quando ci sono situazioni di tensione e`piu` facile oltrepassare i limiti della decenza e della legalita`, per sfociare in veri e propri attacchi xenofobi, omofobi, intolleranti, e per passare dalla aggressivita` alla violenza non ci vuole molto, specialmente quando l’idiozia, l’ignoranza e l’isolamento sociale e politico (questo ultimo dovuto al classismo stagnante) esasperati e surreali, regnano sovrani, e sono opportunisticamente strumentalizzati dai politici.

Maurizio da Gorizia

Solo che l’omicidio di cui parlavo è stato quello di una ragazza musulmana innamorata di un italiano e uccisa per questo dal padre.
Non ci sono stati omicidi di immigrati musulmani provocati dalla religione, per quanto ne so, in tempi recenti almeno in Friuli-Venezia Giulia

spapicchio

Tuttavia ci sono stati anche alcuni delitti verso islamici, vedi quello famoso di Erba, dove “Olindo e Rosa volevano comandare su tutti”, a sfondo religioso, eccetera

spapicchio

Ho anche notato che gli islamici sanno essere piu` integralisti e piu` intolleranti degli altri, ne sono consapevole, e forse la loro minore tolleranza verso altre religioni, ed una eccessiva convinzione della propria superiorita` sono i fattori di minor merito, che gli fa perdere posizioni sul piano della fiducia da parte delle istituzioni e dei governi occidentali e dei paesi piu` sviluppati civilmente che li ospitano, rispetto a quelli mediorientali islamici,

Subito dopo di loro vengono pero` i romani cattolici.

Sempre considerando che si tratta di religioni, islamica e romana cattolica.

bardhi

qua non si capisce molto, sul Corriere della sera lei dichiara:
«Vorrei potermi convertire al cattolicesimo — dice — Quando posso, vado a messa con mio marito. Ma ogni volta che chiedo ad un sacerdote di battezzarmi, lui si oppone perché prima dovrei risposarmi in chiesa. Vabbé, vedremo cosa fare in futuro. Intanto, sono contenta»

quindi sono gia sposati allora il problemma è la conversione???

http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2011/10-maggio-2011/romeo-cattolico-giulietta-islamica-tribunale-difendere-l-amore-190606505430.shtml

spapicchio

La religione, sia essa romana cattolica che islamica risulterebbe, dalle dichiarazioni degli interessati, essere al primo posto come valore di vita: tutto il resto passa in secondo piano.

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