Il film Habemus papam, di e con Nanni Moretti, è stato presentato ieri al festival di Cannes. Durante la conferenza stampa, di cui fornisce un resoconto Alberto Crespi su l’Unità, il regista ha detto la sua anche su questioni non trattate al momento dell’uscita in Italia. Dopo essersi dichiarato “non credente fin da ragazzo”, Moretti ha affermato di non aver voluto fare un film “di denuncia”: “in questo film, non si sente quella voglia di andare contro l’istituzione, contro la religione, tipica di chi è stato educato profondamente al cattolicesimo e poi si è ribellato”. Jerzy Stuhr, ha aggiunto, durante le riprese faceva avanti indietro fra Roma e Varsavia “e un giorno mi ha detto: perfino in Polonia mettono in discussione Wojtyla, perché non cambiamo qualcosa della sceneggiatura?” Secondo Moretti, l’ingerenza del Vaticano nella politica italiana “c’è sempre stata”, ma “una volta forse veniva vissuta dai partiti con meno agitazione”. Al termine della conferenza stampa, il regista ha scherzato con l’attore Michel Piccoli, che nella pellicola interpreta il papa, “benedicendolo” con il segno della croce.
Raffaele Carcano
A quanto mi hanno raccontato, infatti, non si tratterebbe di un film critico verso la Chiesa o il papato.
E’ un gran bel film, che consiglio a tutti di vedere.
Non c’è assolutamente nessuna polemica anti-cattolica o anti-papale, alcuni cardinali e il papa sono rappresentati nelle loro piccole debolezze, ma in modo bonario e facendoli risultare in fondo “umani” e simpatici. Ridicolo che dei cattolici si siano sentiti offesi da una pellicola come questa.
Ferrer:alcuni cardinali e il papa sono rappresentati nelle loro piccole debolezze, ma in modo bonario e facendoli risultare in fondo “umani
credo che sia proprio questo il problema.
Ferrer scripsit:
Da cattolico sono assolutamente d’accordo con lei: non mi sento minimamente offeso da una simile pellicola! E invito altri cattolici a vederla, senza dar sfogo a inutili preconcetti sul regista.
______________
Vista la chiusura per limiti di tempo della discussione sulla Filosofia per bambini, mi permetto di rispondere a chi mi aveva interpellato:
@P.C., qui scripsit:
Certo che sono ovvie, e non te le spiego perché un conto è impegnarsi e perder tempo con chi non ti vuole neppure ascoltare, un conto è impegnare tanto tempo con chi non ti vuole neppure ascoltare. 😉 Dio mi deve perdonare per ben altre cose, che per aver dato poco retta a chi si sente superiore per principio.
Perché avrebbe dovuto fare molta più notizia? Non volendo considerare l’immagine non proprio eccezionale della Galilea per un Romano di allora, possiamo perlomeno considerare il legittimo scetticismo di un Romano dell’epoca, che non aveva la benché minima possibilità di avere informazioni degne di questo nome o contatti non dico con Gesù, ma nemmeno con i suoi seguaci (nel periodo che interessa a te, cioè prima del 1 secolo d.C.), e che dunque, avendo come unico riferimento il sentito dire aveva tutto il diritto di comportarsi con tali dicerie esattamente come noi facciamo con quelle di Sai Baba, pur potendo ora vedere i suoi “miracoli” in TV.
Ti riferisci alle critiche mosse da biblisti come il Card. Martini? O a cosa?
@test, qui scripsit:
Deciditi! Volevi una definizione “per cui non servisse un pizzico di fideismo” e te l’ho data! Ora dici che vuoi una definizione data da un credente, che necessariamente la darà basandosi anche sul proprio credo, come ricorda anche la Treccani (esattamente come un ateo non potrà prescindere dal proprio credo, nel definire fuffa la trascendenza). Dunque non vuoi una risposta!
Ah, questo è il dialogo per l’ateo? 🙂 E se osassi porle io? Ad esempio, sarei curioso di comprendere la visione di un ateo qualsiasi sulle domande ultime: lei cosa pensa abbia causato il Big Bang? Lei come giustifica l’armonia dell’infinitamente piccolo e dell’infinitamente grande? Lei che senso dà alla sua vita e alla sua morte? Lei che senso dà al dolore dell’innocente?
Non direi, perché l’essere soprasensibile di un qualcosa, prescinde dallo spazio-tempo, nel senso che lo sarà prima dopo e durante di me, se si vuole restare inopportunamente in termini spazio-temporali, per questo l’esempio da lei proposto non è calzante.
Quella era la parte della definizione Treccani incentrata sulle filosofie novecentesche, e non la parte associata al Cristianesimo, per il quale Dio è colui che è, per antonomasia, quindi hai voglia se esiste 🙂
Direi piuttosto passiamo sopra questo tentativo vano di porre una domanda in modo che sia impossibile rispondervi, visto che è stata posta più o meno così: “prova a definirmi in modo personale X, usando una definizione che ritieni incompleta e soprattuto impersonale“.
Ossia devo confrontare Dio con se stesso?
Ossia quali argomenti? Cerchiamo di intenderci, per favore.
Non capisco perché ciò che scrivi dovrebbe essere stupefacente o destabilizzante: stai in pratica affermando che la fede, pur servendosi della ragione, non può limitarsi alla sola ragione, per il semplice fatto che la ragione umana è finita e non può da sola arrivare pienamente a Dio, come Dio stesso ci ha dimostrato rivelandosi (altrimenti a che pro rivelarsi?). Embè? Questo te lo confermerà un qualunque cristiano!
Sicuro sicuro che l’ultima parola sia sempre tua, rispetto a coloro di cui devi fidarti? Quando ti dicono che Napoleone è realmente esistito, non fai forse un atto di fede? Quando ti dicono che quel dato fungo è mortale, non fai forse un atto di fede? Si può essere giustamente selettivi, e lo sono anche io, ma necessariamente nella nostra vita ci dovremo fidare in continuazione degli altri, volenti o nolenti.
Sicuro sicuro di non essere vincolato a nessuno, di non dipendere da nessuno? Sicuro sicuro che stai inseguendo solo il tuo bene? Io non credo.
Non sono certo io che devo distoglierti dai tuoi idoli e dai tuoi sostegni vitali… Io al più posso ammonirti, perché sto faticosamente cercando di liberarmi dai miei. Tutti quanti abbiamo bisogno dei nostri puntelli, e siamo liberi di sceglierci quelli che più ci aggradano! I puntelli forgiati da menti umane sono purtroppo destinati a spezzarsi. A volte capiamo ciò quando il puntello è ancora ben conficcato e saldo, molto più spesso quando stiamo rovinosamente capitombolando… Rientro più tra i primi che tra i secondi, ma non ne faccio un vanto, non è stato certo merito mio!
Per favore, non ritenere i cattolici così fessi o ignoranti. La stupidità è di casa ovunque. Non arrabbiarti se provo tenerezza per certe affermazioni, che lasciano trasparire tutto il disagio di aver incontrato credenti a dir poco tiepidi, testimoni patetici della loro fede. Non è certo colpa tua! Né io pretendo di convertirti con due chiacchiere su un forum di atei e agnostici (a proposito: quale comunanza di intenti credi possa unire gli atei agli agnostici?)
@Diocleziano, qui scripsit:
In teoria dovrebbe essere garantito dal vescovo diocesano, ma del resto tale garanzia non l’abbiamo neppure per un insegnante di matematica o di filosofia, non crede? Ha idea di quanto sia bassa la qualità dell’insegnamento della matematica e della fisica nelle scuole superiori italiane?
Quanto alla seconda domanda, direi che è perfettamente applicabile anche alla fede atea: ritenere che saremo solo cibo per vermi, senza alcuna prova inoppugnabile di ciò, è davvero una favola incredibile che non solo toglie ogni poesia alla vita, ma fa vivere disperatamente tutti gli anni che ci rimangono. Se mi convincessi di ciò, nulla mi distoglierebbe dal seguire il Pavese o, per restare in tema, Giuda Iscariota 🙂
Notare la nonchalance con cui sono passato dal tu al lei più e più volte, specialmente rispondendo a test. 🙁 Mi perdoni test: istintivamente passavo al tu laddove le obiezioni mi sembravano più interessanti per uno spazio come questo, in cui per forza di cose devo subire gli insulti di tanti, per riuscire a parlicchiare un po’ con pochi.
non farti prendere dalla “sindrome di florenskij”.
sii adeguato a un blog: risposte brevi, dai tranquillamente del tu.
per le risposte lunghe c’è il forum
beh, non lo sarebbe
ma la gerarchia ecclesiastica non si considera una organizzazione come le altre, quindi trattarla “normalmente” diventa una critica
E’ un film molto “umano”.
La storia del papa è solo il pretesto per raccontare l’angoscia che si può provare nell’affrontare delle prove alle quali non si è preparati o non si è semplicemente portati.
Il messaggio, per alcuni credenti, può essere però inaccettabile, perché vorrebbe dire che lo Spirito Santo avrebbe sbagliato scegliendo una persona inadatta.
Per altri credenti, invece, il problema non si pone proprio: lo Spirito Santo non può mai sbagliare, ma ha agito in quel modo, con quella persona, secondo il suo disegno divino.
Poi ci sono i cardinalacci, quelli ai quali non frega assolutamente nulla del piano divino e che nel film “Habemus papam” vi vedono solo il rischio che troppi spettatori inizino a mettere comunque in dubbio la presenza dello Spirito Santo.
“Per altri credenti, invece, il problema non si pone proprio: lo Spirito Santo non può mai sbagliare, ma ha agito in quel modo, con quella persona, secondo il suo disegno divino.”
Hai perfettamente ragione,ma la loro logica a tutti gli effetti implica che qualunque cosa
succeda,qualunque personaggio si metta in evidenza fanno parte di un disegno divino perfetto pervaso di bonta infinita, e come tali vanno accettati in perfetta letizia,dal vaiolo
alla scabbia,da Hitler a Vittorio Sgarbi,dai forni crematori alla pubblicita telefonica,dalla
pedofilia su vasta scala alla soap opera .
Peccato che il Papa stesso e soci sembrino trovare da ridire su un sacco di cose,dai preservativi ai film di Harry Potter,ma qui ovviamente intervengono l’infallibilita papale e l’imperscrutabilita dei dfisegni divini.
O no ?
Io un film di Moretti non lo andrei a vedere neanche se mi paghessero!
tranquillo, nessuno ti tentera’… 🙂
Premetto che NON l’ho visto. Vorrei proporre solo una brevissima ‘analisi’.
Mi permetto solo un ‘appunto’: in questi (ultimissimi) anni lo scandalo (tra gli altri) del ‘Crimen sollicitationis’ sarebbe potuto essere uno spunto BEN più interessante per ‘problematizzare’ le ‘debolezze’ di questa casta di super-privilegiati-al-di-sopra-della-legge.
Moretti, è un ‘alto’ borghese prestato alla ‘sinistra’ (critica?). Dicendo una fèssèria, è possibile affermare che, secondo ‘questi alto-borghesi’, alla fin della fiera, la religione ed il vaticano “non sono un problema così pressante” (per loro!), quindi hanno una visione appunto ‘bonaria’ (che in sostanza mi sembra di capire sia la chiave di lettura di questo film che NON guarderò, almeno prima di aver guardato un centinaio di film(s) ‘italiani’ ed internazionali che -mi permetto di ‘immaginare’- sono di tutt’altro spessore rispetto a questo film ‘accomodante’).
In conclusione, credo si tratti di un ‘ARTISTICO’ momento di INTRATTENIMENTO (quindi appunto una perdita di tempo ’emozionale’).
Non voglio sembra troppo ‘cattivo’ con Moretti, perché appunto mi permetto di considerarlo (alla meglio) un ‘peso legger-issimo-, ma appunto credo che lo ‘spunto del suo film fotografi in un certo qual modo come l’Italia dal punto di vista artistico sia davvero una ‘wasteland’.
Specialmente questi ‘simpatici’ intellettual-TR@MBONI che flirtano tra di ‘loro’ (borghesia ed ‘élite’ vaticana appunto) -non sono una marxista uso l’epiteto ‘borghesia’ giusto per farla breve.
Quindi l’unica ‘speranza’ (forse?) è osservare (ed anche PARTECIPARE!) al processo attraverso il quale le nuove generazioni di migranti, che sono tuttora (quasi) completamente ‘silenziati’ e marginalizzati arricchiranno e daranno ‘nuova’ linfa a questa Italia, così patetica e sbruffona (per cosa poi?).
Buona giornata!
Mattia: «Quindi l’unica ’speranza’ (forse?) è osservare (ed anche PARTECIPARE!) al processo attraverso il quale le nuove generazioni di migranti, che sono tuttora (quasi) completamente ’silenziati’ e marginalizzati arricchiranno e daranno ‘nuova’ linfa a questa Italia, così patetica e sbruffona (per cosa poi?).»
Ogni opinione è lecita. La mia è un «HAAAAAAAAAHAHAHRRRRGGHHHH!!!» corredato da «Suma propi mal ciapai!»
Credere che un papa possa entrare in crisi perche’ non si senta all’altezza del ruolo che gli e’ stato dato e come credere che un prestigiatore possa dubitare dei suoi poteri magici, non uno stregone ma un prestigiatore che sa benissimo che utilizza dei trucchi, ma se non lo sa un papa che e’ tutta una cretinata la storia di essere l’emissario di dio in terra dopo le chi sa quali schifezze avra’ fatto per diventarlo mi sembra assurdo.
Solo fiction e di bassa qualita’.
Francesco scripsit:
Non mi meraviglia che verso questo film vi sia più apertura da parte di cattolici che non da parte di certi pittoreschi atei. Quel che mi meraviglia è che qui vi sia gente che cerchi di primeggiare nella seconda categoria.
Guardatevelo serenamente!
Francesco scripsit:
uno che si fa chiamare Hysteron Proteron usa il termine pittoresco,
ma vai cagare.
ma vai a cagare.
Q.E.D.
indentando si impara
Complimenti a Francesco per il suo furbo metodo per dimostrare di non essere pittoresco 😉
Per B’Rat
Veramente io non volevo dimostrare di non essere pittoresco, ma che uno che si fa chiamare Hysteron Proteron usi il termine pittoresco mi sembra ridicolo.
Hysteron Proteron scrive:
Ah, questo è il dialogo per l’ateo? E se osassi porle io? Ad esempio, sarei curioso di comprendere la visione di un ateo qualsiasi sulle domande ultime: lei cosa pensa abbia causato il Big Bang? Lei come giustifica l’armonia dell’infinitamente piccolo e dell’infinitamente grande? Lei che senso dà alla sua vita e alla sua morte? Lei che senso dà al dolore dell’innocente?
Mi piacerebbe molto rispondere a tali domande, ma qui sarebbe fortemente OT, pertanto la invito caldamente a scrivermi all’indirizzo torino@uaar.it.
Grazie dell’invito Giorgio!
Scriverò senz’altro! Non si aspetti una mail personale, del resto neppure la sua lo è, né una mail che mi identifichi in alcun modo. Ma si aspetti una risposta all’indirizzo che mi ha fornito. Se le condizioni la soddisfano, le risponderò!
L’unica mia richiesta e’ che lei si faccia riconoscere come Hysteron Proteron, altrimenti non posso “identificarla” come colui (o colei?) che ha scritto qui.
Senz’altro!
P.S.: «colui». 🙂
Francesco scripsit:
Essendo magnanimo posso sorvolare sul fatto che non sia in grado di riportare cristianamente (mai avverbio fu più azzeccato) una citazione, ma non posso non chiedermi se lei sapesse cosa significhi il mio nickname, visto che ritiene pittoresca una figura retorica 😀 Ritiene pittoresco anche il ben noto ossimoro “atei devoti” che identifica perfettamente molti uomini della maggioranza politica attuale?
Ad ogni modo non mi permetterei mai di insultare il suo di nickname, dai richiami così soavi e santi. Dovrebbe cercare di non lordarlo con simili sparate come:
Invito che accolgo ben volentieri… Sa, certe letture così triviali sono ottimi antidoti alla stipsi!
OT:
Chiedo a chi è più esperto di me.
Esiste un qualche teoria che spiega il legame tra esibizionismo erudito, con l’incapacità di cogliere la relazione tra posizione del tasto “Rispondi” e commento cui si sta rispondendo?
Come hai detto giustamente si tratta di “esibizionismo” quindi la sua vera erudizione si rivela non comprendendo cose cosi’ semplici.
E’ solo uno schiocco presuntuoso e se pure contento di andare a cagare meglio per lui e se non sono in grado di essere cristiano ne sono contento io.
beh, se non altro abbiamo imparato che letture troppo colte provocano stipsi… magari rinominandola castità fecale passerà per virtù dei santi 😆
Hysteron Proteron mi critica che che non sono in grado di ripotare una citazione (non capisco perche’ sia convinto che tutti dobbiamo fare le cose come lui, come sono convinti i cattolici) e poi lui non sa usare il tasto rispondi,
mi chiede se sapessi che il suo nick sia una figura retorica il che rende la sua scelta ancora piu’ pittoresca e si sente insultato dopo che lui ritiene certi atei pittoreschi (lui puo’ offendere io non lo posso descrivere)
mi dice che sono triviale ma e’ stato lui a cercarmi, la verita’ a queste persone fa male. 😆
@bradipo:
Capisco i preconcetti, ma non osservare come fosse impossibile replicare direttamente alle baggianate di Francesco, per il limite massimo di indentazione presente in queste Ultimissime, mi pare un po’ troppo. Lei che dice?
@Francesco:
Continuo a ripeterle che non è colpa mia se lei non è in grado di controllare su Google il significato di un’espressione. Se, inoltre, è contento di far cagare gli altri, me ne rallegro per lei.
Quanto alle critiche che le muovo, oltre a quella riguardante le citazioni, potrei continuare con la sua incapacità di notare ad una rilettura due “che” consecutivi (ma evidentemente si vergogna a rileggere quanto scrive). Ma sorvoliamo; le dirò piuttosto che è riuscito a non capire che la citazione “atei devoti” non era mia, e che la trivialità era lì ben presente a prescindere dal fatto che io gliel’avessi fatta osservare o meno. Ma evidentemente è il suo modo abituale di esprimersi.
Dev’esser così bravo a capire preconcetti da coglierne anche dove non ve n’erano… Stavolta mi limitavo a notare un curioso trend piuttosto recente, ma continuate pure, non fatevi distrarre dai miei commenti da spettatore.
Per quanto riguarda noi, le basta questa come smentita di ciò che ritiene trascendere i limiti della comprensione umana delle indentazioni?
“Continuo a ripeterle che non è colpa mia se lei non è in grado di controllare su Google il significato di un’espressione. Se, inoltre, è contento di far cagare gli altri, me ne rallegro per lei.”
E’ la prima cosa che ho fatto per questo ho ritenuto la cosa ancora piu’ pittoresca.
“(ma evidentemente si vergogna a rileggere quanto scrive)”
No non e’ cosi’ e che non sono particolaremente istruito non sapevo neanche che il tuo nick fosse una figura retorica, ma sono abbastanza sensibile da non pensare di sapere perche’ gli altri fanno qualcosa e soprattutto non importuno il prossimo come te, per piacere potrresti lasciarmi in pace “senza rispondermi” ancora?
bradi , in senso amichevole , secondo me questa volta hai passato ogni limite , cerca di contenerti perbacco!
riconosciuto finalmente le radici pagane?
Il film di Nanni Moretti è adatto a gente ignorante come voi che non si accorge neanche che la sua cultura è imbealateo ,vuta di Cattolicesimo quindi se noi siamo tonti lo siete anche voi ,non potete farci nulla,il Galateo chr,spero osserverete, almenoche non siate proprio derelitti lo ha scritto
Mons Giovanni Della casa,questo vi dice qual cosa,come mai non lo ha scritto un Ateo?
tu di sicuro non potresti scrivere nemmeno le istruzioni per una libreria Billy
@alle troll
Deduco che non l’hai visto: in genere solo le persone che non vedono film ma li giudicano a priori perché toccano “certi” argomenti hanno tesi così misere e soprattutto non parlano del film in se ma del tema del film…
Smentiscimi.