Zurigo dice ‘no’ ai limiti al suicidio assistito

Pesante disfatta per l’Unione democratica federale e il Partito evangelico, che hanno chiamato i cittadini di Zurigo a esprimersi sul suicidio assistito. La richiesta di restringere l’accesso alla pratica ai soli residenti è stata respinta dal 78% dei votanti, mentre l’85% ha detto no alla richiesta di abolire il ricorso al suicidio assistito.

Raffaele Carcano

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44 commenti

neverclean

Riporto alcuni dati interessanti ripresi dal Corriere della Sera.

La Svizzera dice sì all’aiuto al suicidio
Rigettato il referendum proposto dai conservatori contro la possibilità della morte assistita per i non residenti

MILANO – Gli abitanti di Zurigo, secondo le proiezioni diffuse dall’agenzia svizzera Sda, hanno rigettato con una percentuale dell’80% entrambi i quesiti referendari avanzati da partiti conservatori con l’intento di fissare dei paletti per impedire a cittadini non residenti di essere aiutati a morire in Svizzera.
Il quesito presentato dall’Unione democratica federale (Udf, di ispirazione cristiana) chiedeva al Parlamento svizzero di rendere punibile qualsiasi forma di istigazione e di aiuto al suicidio, mentre quello avanzato dal Partito Evangelico proponeva di porre fine al «turismo della morte», limitando l’assistenza al suicidio a chi risiede nel cantone da almeno dieci anni.
Ogni anno circa 200 persone ricorrono alla morte assistita in Svizzera, dove il suicidio assistito è consentito dal 1941 a condizione che non sia legato ad alcun motivo egoistico ed è ammesso solo in modo passivo, cioè procurando ad una persona i mezzi per suicidarsi, ma non aiutandola a farlo. In Svizzera si registrano in media 1.400 suicidi all’anno, pari al 2,2% del totale dei decessi.
Secondo le cifre fornite dall’associazione Dignitas, l’unica in Svizzera ad assistere cittadini stranieri candidati al suicidio, l’organizzazione ha accompagnato fino alla fine del 2010 un totale di 1.138 persone, di cui 592 provenienti dalla Germania, 118 dalla Svizzera, 102 dalla Francia, 19 dall’Italia, 18 dagli Stati Uniti e 16 dalla Spagna.

15 maggio 2011

Cassandra testarda

Concordo pure io. Svizzera, paese geograficamente così vicino e pure così antropologicamente e culturalmente lontano da noi. Riusciremo mai a superare certe barriere, che sono più alte delle Alpi?

histor91

Beh, insomma. Non perché agisce giustamente su una singola faccenda, agisce giustamente su tutte. E la storia svizzera lo dimostra!

Kaworu

parafrasando ale cattolico (ma in italiano corretto):

bene, bravi, magnifico, fantastico 😆

Southsun

Kaworu, hai ordinato anche tu la tastiera via mare? 😀

A te è arrivata e a lui no. Dovrebbe fare una protesta all’ONU.

😀 😀 😀

aurora tuccio

applaudisco per il risultato di un referendum che da la libertà di agire come si vuole. Però non capisco perchè una persona debba ssere aiutata a suicidarsi , io ho sempr pensato che chi vuole suicidarsi lo fà e basta , magari se non riesce alla prima riprova , mi sembra una forzatura o un modo per trarre profitto da una situazione dolorosa e forse anche evitabile con maggior attenzione. Il mio è un dubbio.

Kaworu

non tutte le persone che hanno malattie terminali o malattie che li condannano a una “vita” d’inferno sono fisicamente in grado di suicidarsi.

ad esempio, una persona paralizzata dal collo in giù, fisicamente come può fare? consiglio di vedere “Mare dentro” oppure di leggere “Lasciatemi morire” di welby.

parliamo di eutanasia per persone gravemente malate senza nessuna chance di sopravvivenza o di ripresa, chiaramente.

Ffrank

Aggiungo poi che farlo da soli, anche essendo nelle condizioni di poterlo fare (situazione rarissima nelle malattie terminali agli ultimi stadi) richiede un coraggio che non tutti hanno e comunque l’operazione puo’ esporre a ulteriore grave sofferenza. Penso ad esempio a Montanelli: credo che se se avesse avuto Dignitas a Roma se ne sarebbe servito. Da non trascurare poi il rischio di sopravvivere al’evento il condizioni ancora peggiori (es. totalmente paralizzati). Non si capisce perche’ per qualunque piccolo intervento oggi si ha diritto all’anestesia ed invece per morire no. Si sono malattie in cui il paziente non riesce piu’ a parlare ed a lamentarsi. In questi casi la morfina (gia’ piutosto difficile ad aversi) “non arriva proprio” a meno che non ci sia vicino un familiare molto sensibile ed attento che ne avverte la necessita’ ed insiste insiste molto con i medici. L’ho visto piu’ volte e sono spaventato che possa capitare anche a me: vorrei proprio Dignitas anche nella mia citta’.

#Aldo#

Ffrank: «Non si capisce perche’ per qualunque piccolo intervento oggi si ha diritto all’anestesia ed invece per morire no.»

Frase da scolpire in ogni dove, bello grande.

teologo cattolico

quoto, hai colto la ragione di fondo della scelta svizzera.

Southsun

Infatti, Dignitas ed Exit sono ONLUS, senza scopo di lucro.

A differenza di una certa congrega che vive a Roma tra oro e broccato, e possiede alberghi e magioni di lusso, quasi esentasse……….

DURRUTI 51

Bene! la civiltà resiste all’attacco della nuova barbarie.

Elvetico

@aurora tuccio
penso che valgano due considerazioni, la possibilità di farlo e la modalità con cui farlo.
Le due organizzazioni Dignitas e Exit forniscono assistenza, subordinata ad un protocollo, e direi conforto a chi vuole suicidarsi.
Meglio poi suicidarsi con certezza del risultato e senza coinvolgere altri.

@Kaworu
non si parla di eutanasia, in Svizzera non è permessa anche se l’adozione di terapie antidolorifiche per malati terminali che possono avvicinare la morte non sono punibili.
Credo che l’eutanasia sia permessa solo in Olanda.

Kaworu

si scusa, il mio discorso era più generale 😉

in svizzera se non sbaglio ti danno “il bicchiere” ma devi essere in grado di deglutire da solo il contenuto.

Alberto

Markus,

preferisco un concetto differente, visto che la Dignitas e la Exit non hanno scopo di lucro:

Libertà individuale – Superstizione imposta = 3-0

Questo è il risultato che hanno meritato i bigotti andando a toccare la sensibilità dei cittadini sulle libertà individuali. D’altro canto lo ha dimostrato uno dei due giudici dell’alta corte europea, lo svizzero Malinverni, cattolico dichiarato, che ha votato contro la pilatesca decisione sulla presenza del crocifisso nei luoghi pubblici.

civis romanus sum

Un paradosso ,,, pensare gli svizzeri che servono il papa nel suo ridicolo esercito e sono costretti ad andargli contro se vogliono morire da uomini secondo le proprie volontà .

Qui delle due opzioni una sola ,,, o il papa rinuncerà a servirsi di un popolo così anticattolico o gli svizzeri ad arruolarsi nel suo esercito .

Che poi che gli servono più gli zuavi se ha tutto il nostro esercito che lo serve, lo cura e lo mantiene ?

Rocco

In italia non abbiamo norme sul suicidio assistito, ma abbiamo i treni.
Cercate su google “suicidio treno” ne trovate anche più di due a settimana. Ovviamente il tutto sotto il solito italico insabbiamento.

Che poi, lo shock che devono subire gli spettatori di questi drammatici eventi è veramente enorme.

Celestino V°

@civis romanus sum

Dimentiche che del loro esercito fa parte anche il General Cappellano Bagnasco

Sergio

Commento della Neue Zürcher Zeitung, il quotidiano di Zurigo, alla votazione di oggi:

“Il verdetto popolare rispecchia l’ampio riconoscimento del diritto all’autodeterminazione dell’individuo nonché l’ammissione ormai diffusa anche negli ambienti ecclesiastici illuminati che il suicidio assistito è conciliabile con il punto di vista cristiano. Ma anche se è positivo il rifiuto di una visione dell’uomo e del mondo improntata al fondamentalismo sarebbe lo stesso fuori luogo abbandonarsi al trionfalismo. Il sì alla possibilità di decidere personalmente del momento della propria morte dovrebbe andare di pari passo con un maggiore impegno nel campo della prevenzione del suicidio: qui c’è ancora molto da fare in Svizzera.”

Che bel commento equilibrato. Probabilmente il risultato di una votazione popolare in Italia non sarebbe molto diverso. Sono i politici e la gerarchia vaticana a dissentire perché disprezzano profondamente i sudditi.

Shun-Li Goei

Mi fa molto piacere che i zurighesi potessero recarsi per il voto. A livello giuridico NON si poteva eseguire questa votazione…. anti-costituzionale. Il Refferendum era legalmente irrecevibile. Però i zurighesi hanno voluto rischiare lo stesso. In caso di SI…… come è avenuto, nulla cambia…. e in caso di NO, sarebbe comunque restato tutto com’era.

In caso di votazione popolare si avrebbe ottenuto il 60-65% di si, col circa 55-70% di NO da parte dei cantoni: Ticino, Appenzello, Vallese. Come in molti altri refferendum negli ultimi anni…..

A mio avviso NON si può ricorrere alla PREVENZIONE. Inquanto certe decisioni spettano esclusivamente alla persona sofferente.

La sofferenza fisica o psichica, quanto essa sia pronunciata o meno è di esclusiva “proprietà” della persona in causa. Nessuno (giudici, sacerdoti, medici, psichiatri, parenti e amici) ha il diritto di valutare ciò che è o NON è soportabile.

Ciò che è soportabile per alcuni NON dovrebbe esserlo per forza per altri.

Dal canto mio sono socio di EXIT-Deuscheschweiz dal 2005. Porto al mio collo il talismano DNAR (diveto di rianimazione). Nel mio testamento biologico (Disposizione Paziente in Svizzera) ho specificato anche il DNH divieto di ospitalizzazione e divieto di cure intense. Domanda di suicidio assistito in caso di abbandono o morte del partner…… e molto ancora specificato su 6 pagine. Compreso il ri-impatrio tramite aereo-ambulanza in caso di malattia o infortunio all’estero.

tianlu

Scommetto che Giovanardi chiederà il richiamo immediato dell’ambasciatore svizzero a Roma perchè questa decisione incita i giovani itaGliani al suicidio assistito. Oh, potrebbe anche decidere di chiedere la chiusura dei confini con la svizzera per evitare che nostri connazionali possano varcarli per morire in pace, senza vedere la sua faccia continuamente in televisione.
A pensarci bene potrebbe chiedere l’embargo contro la svizzera e privarli di parmigiarno reggiano e prosciutto di parma.

gigi

Le religioni tengono conto del fatto che credere vuol dire non sapere nulla.
gli atei al contrario tengono conto del fatto che ragionare vuol dire essere consapevoli e non essere ignoranti, e sapere e´´ conoscere. Il dubbio e la curiositä sono i genitori della intelligenza.
gli atei ci saranno sempre perche sempre ci sono stati, c´´erano prima degli ebrei dei faraoni dei sumeri e dei persiani, e anche dopo che l´´ebraismo, come il cristianesimo e tutte le altre credenze, non ci saranno piü gli atei ci saranno ancora. ateismo non ha bisogno dei poteri forti, o di simbolismi. viva il mondo libero dalle religioni, viva la ragione, abbasso la prigione delle religioni´. il credere e´´ la filosofia dello stolto. la religione metafisica di coloro che sono i vinti dalla vita. Con la ferocia la violenza l’inganno e la corruzione i buoni a nulla prendono il potere e con la credenza, la superstizione e la fede, si mantengono il potere costituito. Le religioni si sono inventati l’inferno dell’aldilà per poi darlo a chi non crede nell’aldiquà: agli atei, i veri perseguitati dalla storia dellúmanitä e comunque preoccupandoci di non passare da martiri o santi. Gli atei, paradossalmente, quando dicono che sono perseguitati commettono una debolezza di pensiero e di convinzione; la forza non è in ciò che gli atei sono o hanno, ma in ciò che il mondo è. Altro che rabbini, preti, e mullä. i nostri sguardi rendono gli altri trasparenti, come se gli altri recitassero un ruolo dissonante col mondo, e assonante alla loro autorefenzialitä conservatrice. Diranno e dicono che gli atei sono dei freddi e subdoli calcolatori privi di spiritualità e pragmatici delle cose materiali, niente affatto; sono invece gli atei che conoscono il valore del pensiero e della vita propria e altrui e che una vita appartiene a tutte le vite, l’ateo possiede il dono di lasciarsi andare con le arti e principalmente la musica, in pensieri astratti verso lidi nuovi, cosicchè accetta consapevolmente di essere persona non perfetta e debole, e tali abbandoni sono come gli autoesercizi dei bonzi. ma mentre nel bonzo l’ascesi fa aumentare la sua spiritualità al contrario nell.ateo, come il gioco degli specchi degli inganni, rafforzano il pensiero cognitivo, la conoscenza e l’autodeterminazione, anche, nelle arti, invece di cascare nel tranello delle teologie ci rafforziamo nel pensiero libero e partecipativo.

Paul Manoni

Percentuali BULGARE!! 😀
Nessun cattotroll nei paraggi…Chissà perche!?!? 😉

bardhi

meno male che qua a Bolzano abbiamo piu vicino Zurigo che Roma 🙂

francesco

Purtroppo la Svizzera è un paese invisibile e lontano pur essendo geograficamente attaccato all’italia. Le poche volte che se ne parla è solo per denigrare riportando versioni distorte e parziali dei fatti (per es gli attacchi alle banche svizzere, che sono comunque molto più oneste di quelle italiane).
Per me il vero fatto positivo di questa notizia non è il merito della notizia, del se l’eutanasia sia un bene o un male. Ciò che conta è che è il popolo, e non i suoi cosidetti rappresentanti, ad avere la parola finale su questa come su tutte le altre questioni di interesse generale.

Quando gli fu chiesto perchè l’Enciclopedia avesse dedicato alla Svizzera uno spazio molto più ampio di quello dedicato alla cina che pure è un paese molto più grande ed è sede di una civiltà millenaria, voltaire rispose che era giusto così perchè la Svizzera è un paese di uomini liberi mentre la cina no.

giulio

Ma a Zurigo il suicidio assistito è solo per i malati terminali o per chiunque aspiri a morire?

Southsun

Solo per i malati terminali ricoverati in clinica.

Chi vuole terminare la propria vita pur essendo sano ha mille modi e mille sostanze per far tutto da solo.

Shun-Li Goei

Mi scusi l’intromissione. Il suicidio assistito è possibile anche per chi NON è in clinica. Di recente un malato psichico bi-polare (maniaco depressivo) si è suicidato tramite EXIT.
La richiesta deve essere persistente per parecchi mesi circa un anno e mezzo) e bisogna essere in grado di volere e intendere e sapersi orientare nello spazio e nel tempo…. La deffinizione di intendere e volere NON basta perchè molto vaga.
NORMALMENTE si tratta di persone sofferenti di malattie senza possibilità di miglioramente.
In rari casi sono malati psichici, come nell’ultimo caso, il malato bi-polare era ricoverato 5 volte in una clinica psichiatrica……. Aveva paura di un 6. ricovero ed ha preferito la morte.

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