Si svolge oggi a Zurigo una consultazione referendaria sul suicidio assistito. Nella città svizzera è infatti possibile rivolgersi a cliniche che seguono i malati terminali che vogliono terminare le proprie sofferenze. L’Unione democratica federale e il Partito evangelico hanno quindi avanzato due proposte, su cui si dovranno esprimere i cittadini: la prima prevede che il divieto assoluto di tali pratiche, la seconda propone che siano ristrette ai soli residenti.
Raffaele Carcano
la prima prevede che il divieto assoluto di tali pratiche => la prima prevede il divieto assoluto di tali pratiche?
L’Unione evangelica democratica ha avanzato due proposte, una tosta e una blanda? Non ho capito.
qui è spiegato http://www.swissinfo.ch/ita/politica/Suicidi_assistiti%3A_occhi_puntati_sul_voto_zurighese.html?cid=30189370&rss=true
Da quando nel 2005 la Svizzera entra a far parte dell’area Schengen c’è stata una progressione di europei che vengono in Svizzera a suicidarsi assistiti soprattutto da Dignitas.
Con il pretesto di non fare della Svizzera un suicidario si limita un diritto da sempre riconosciuto.
Chissà cosa avrà da dire Suor Giovanarda al proposito.
L’Unione evangelica democratica non vuole malati terminali stranieri in svizzera preferisce i criminali stranieri che reciclano denaro sporco, fa parte della loro cultura.
si peggiora anche in Svizzera, anzichè migliorare? Dignitras è un’ottima opportunità per noi che siamo ben lontani dal crearne una in Italia 🙁 , spero vivamente che non passi nessuna delle proposte e che rimanga questa perla di civiltà, che da concretezza alla libertà di scelta
Bene, trasferitevi tutti in Svizzera e lasciate a noi l’Italia con le sue sane e umane tadizioni.
Troppo comodo… almeno come clandestini, dovreste avere la decenza di cacciarci e adoperarvi per l’espatrio.
Se vuoi che salti dalla finestra perché non gradisco la minestra a me sta bene (dichiaralo pubblicamente come programma di partito, poi vediamo), ma che debba pure farmi le scale a piedi…
@giuseppe
Quanto costa all’umanità questa “sana ed umana tradizione”, in termini di progresso???
Perche’ parliamoci chiaro, rimanere aggrappati ad una tradizione – che troppo spesso nel caso della religione, significa piu’ che altro abitudine, e quindi priva cioe’ di quella vivacità ideologica che necessiterebbe una dottrina spacciata per verità assoluta – significa rinunciare al progresso, o quantomeno alla sperimentazione di strade che potrebbero, queste si, portare a verità ben piu’ solide, di quelle indimostrate ed indimostrabili, che solitamente difendi.
Ma voi pensate sempre a come suicidarvi a norma di legge?
sempre? non mi sembra si parli solo di questo
e poi perche’ rendere pericoloso per gli altri (vedi chi si suicida con gas nei condomini) e privo di dignità per gli individui (da fuorilegge, da immorali) un momento della propria vita, ossia la decisione autonoma di come affrontare la morte?
Piu’ che altro si pensa di dare la possibilità di morire con dignità, a coloro che lo desiderano.
A proposito. A te personalmente cosa ti toglie, il riconoscimento di un simile diritto?
Pare di si. del resto, non avendo nessuna prospettiva di vita eterna é comprensibile che siano cosi.
è curioso che invece quelli che hanno la prospettiva della vita eterna vogliano tenere tutti qui in questa vita anzichè lasciarli andare nell’altra…
quelli più spaventati dalla morte mi sembrate proprio voi. e anche dalle sofferenze.
“Vita eterna”
Ecco cos’e’ che contraddistingue voialtri ciancioni baciapile, dalle persone che fanno della laicità, un principio da difendere a spada tratta, per il bene di TUTTI.
Voi altri, proprio come i bambini piccoli, pensate di vivere in una favola. A volte leggendovi mi pare personalmente che dovete ancora crescere e maturare davvero. Tipico di chi e’ convinto di avere la verità assoluta in tasca.
@Giuseppe.Per fortuna la via non è eterna i sassi sono eterni e non valgono nulla. Ciò che è scarso vale ,la vita vale molto perché è effimera. Continuate ad aspettare l’eternità . Lasciate agli altri il diritto di gestirsi la vita, e gestire significa anche poter decidere quando è il momento di mollare. Eppoi qui si tratta di evitare il prolungamento di sofferenze inutili, quando il malato decide che non vale più la pena di continuare le cure.
Dalle prime proiezioni sembra che l’80% dei votanti rigetti entrambe le proposte e voglia mantenere la normativa vigente:
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2011/05/15/visualizza_new.html_869188579.html
una volta acquisito un diritto e verificato che il suo esercizio non e’ affatto causa di degrado sociale/morale/umano (anzi, il contrario) diventa difficile rimuoverlo con la forza del fanatismo
o meglio, per rimuoverlo ci vorrebbe proprio un fanatismo che conquista il potere
…Pare che già una ventina di italiani si siano serviti di viaggi in svizzera, per il suicidio assistito…E questo solo nell’ultimo anno!
Spero vivamente che il referendum fallisca, perche’ per vedere riconosciuta l’eutanasia nel nostro paese, servirebbe una rivoluzione culturale, che non si vede nemmeno all’orizonte.
Aspetta e spera…!
“Zurigo, referendum sul suicidio assistito”
Per vedere un suicidio assistito in Italia dovremo aspettare che un partecipante del grande fratello si ammazzi da solo, il che sarebbe una cosa positiva comunque. 🙁