Religione e disgusto

Il disgusto è una risposta emotiva che aiuta a mantenere e proteggere la purezza fisica e spirituale, segnalando la contaminazione e scatenando il ripristino della pulizia personale. Lo sostengono Ryan S. Ritter e Jesse Lee Prestona dell’università dell’Illinois, in un articolo dal titolo Gross Gods and Icky Atheism: Disgust Responses to Rejected Religious Beliefs, di prossima pubblicazione sul Journal of Experimental Social Psychology (online è disponibile l’abstract). Secondo i ricercatori, “il disgusto può dunque essere provocato dal contatto con persone che hanno diverse credenze religiose, in quanto queste credenze rappresentano una minaccia per la propria purezza spirituale”. A sostegno di questa tesi hanno realizzato due esperimenti: nel primo hanno sottoposto a fedeli cristiani la scrittura di passaggi tratti dal Corano e da L’illusione di Dio di Richard Dawkins, nel secondo hanno acconsentito che a questa attività facesse seguito il lavaggio delle proprie mani. Al termine del primo esperimento è stato rivelato un notevole livello di disgusto, al termine del secondo il disgusto era invece scomparso, cancellato grazie al lavaggio delle mani.

Raffaele Carcano

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65 commenti

FSMosconi

Rito apotropaito, si basa sullo stesso meccanismo del battesimo e dell’eucarestia e varia similia… 😉

scommettitore

Avrebbero dovuto lavarsi il cervello se ne avessero avuto uno.
Certo che però mi sembra un po’ idiota come test e poi come si fa a stabilire il livello di disgusto raggiunto e mantenuto da una persona ? Glielo si chiede?

-“Scusi , buon cristiano , quanto si sente disgustato dopo avere letto il corano?”
-“Ah moltissimo , vede… , io sono moolto religioso!”

Penso con tristezza comunque che il test al contrario , cioe’ facendo leggere la bibbia a dei musulmani , non si sarebbe neanche potuto fare in quanto probabilmente la maggior parte di questi ultimi sono talmente retrogradi e impauriti dal confronto con idee diverse dalle loro da temere persino un test come questo , penso che non si sarebbero trovati volontari.

deki

io sono cristiano e credo di avere un cervello. Non sono Einstein, non sono Leonardo da Vinci, però me la cavicchio, dai…

scommettitore

A deki :
Scusa la mia superficialita’ .
Sono sicuro che tu abbia un cervello e vedo che lo usi …… al 99%
Ti manca solo un’ ultimo piccolissimo sforzo per diventare ateo 😉
(Non mi permetto di dire che io a differenza di altri uso il mio cervello al 100 % , e’ solo che ho iniziato ad usarlo proprio dall’ 1% che il buon deki non usa 😆 )

deki

io credo che le vostre rivendicazioni, che io non condivido ma che sono pienamente legittime nell’ambito di un dibattito democratico, perdano credibilità con esternazioni del tipo “i credenti non hanno cervello” o “ad un credente non si poteva che darla a bere”. Tutto qui.
Non capisco questo astio, questa prevenzione nei confronti di chi ingloba nella propria vita una qualsiasi dimensione trascendentale. Ci sono atei stupidissimi e atei intelligentissimi, idem per i credenti, ma come si può tentare di dialogare con qualcuno che ti ritiene acefalo?

deki

potrei dire la medesima cosa, non trovi? Invece non la dico, perchè mi interessa il dialogo, il DIALOGO

Kaworu

mi risulta che più o meno fin dalla notte dei tempi, siano stati i religiosi (di vario orientamento) ad attaccare i non credenti (oltre che attaccarsi tra loro ovviamente).

di fronte a troll tipo ale cattolico (che in sostanza fa fare una pessima figura a voi) la pazienza è finita da un pezzo.

se vuoi dialogare comunque, questo non è il posto adatto perchè qui si commentano le ultimissime (e il dialogo è circoscritto a queste). meglio se vai sul forum

scommettitore

Se ti becca Bagnasco te lo da’ lui il dialogo con gli atei ….
Ma senti un po’ : ti ricordo che i credenti in generale e i cattolici in particolare intendono il dialogo come : adesso parlo io , tu mi ascolti e poi fai quello che dico io in nome di dio.
Noi , poveri atei , ci accontenteremmo anche solo di vivere in pace , ognuno con i propri principi e valori , anche senza troppi dialoghi di questo tipo .
Il fatto e’ che voi prendete le vostre idee, ci attaccate un bel cartello con su scritto
” PRINCIPIO NON NEGOZIABILE ” e poi lo sbattete sulla testa di chi delle vostre idee non ne vuole sapere niente ( Ok , vivete secondo i vostri valori se ci tenete , chi ve lo impedisce? ).
Prima di dialogare smettetela di dire che l’ omosessualita’ e’ una malattia o una deviazione da curare , smettetela di predicare valori come la famiglia “tradizionale”
quando sappiamo benissimo tutti che per una manciata di quattrini la chiesa è dispostissima a dichiarare nulli matrimoni che durano da anni , smettetela di sparlare di accoglienza del migrante quando sappiamo benissimo tutti che la maggior parte dei voti al partito più xenofobo d’ Italia (la lega) arrivano dai cattolici e via discorrendo.
Non ti offendere… ma ha ragione Kaworu , la pazienza e’ finita , basta con l’ ipocrisia .
Naturalmente non ce l’ ho con te in particolare ma se mi capita l’ occasione una battuta la butto li’ , sperando di non offendere nessuno , sempre pronto ad accettare l’ ironia ( o i rimbrotti) di chi mi risponde con le rime….
Dai diventa ateo 😆 , poi dialoghiamo.

Stefano

@ deki

difficile dialogare con chi professa una religione che pretende di avere il primato su tutto, inclusa la vita pubblica. Tanto da negare a chi non la professa scelte in conformità con valori da essa non condivisi.
Non credo sia possibile alcun dialogo finché non sia riconosciuta questa possibilità. Io non voglio proibire niente ai cattolici, questi non proibiscano niente a me. Se si deve discutere lo si faccia nell’ambito della ragione, che sola può garantire un vero dialogo. Chi crede che si debba andare oltre lo pensi per sé. E soprattutto non introduca nella discussione principi che non possono essere trattati in modo ragionevole. Il primato della propria religione sulle leggi dello stato valga per chi vi crede: non usufruisca di divorzio, aborto, eutanasia e quant’altro. Nessuno lo impone.

Ffrank

“per una manciata di quattrini la chiesa è dispostissima a dichiarare nulli matrimoni che durano da anni”
Vero, e questo anche se sono nati figli. Pazzesco.

Catone48

@ Kaworu

Finisce ciò che ha inizio.
Ma quando è iniziata la pazienza degli atei?

Paul Manoni

@Catone48
Già, hai ragione.
Gli Atei avrebbero dovuto farsi arrostire, per un altro paio di secoli…

Kaworu

ogni ateo risponde per sé, caro catone.

quindi la mia è iniziata quando sono nata.

ma nei confronti di alcune persone è andata esaurendosi.

bardhi

@ Catone48

ha ragione Kaworu, ogni ateo risponde per se stesso, a deki hanno risposto in 4 e tu sei gia arrivato alla conclusione che i atei non hanno pazienza???!!!
scommettitore, Kaworu, Stefano ne sono gli unici atei di questo mondo nemmeno i ripresentanti dei atei, pur parlando in plurale esprimono il proprio pensiero.
Personalmente dialogo con cattolici, TG, islamici etc etc, la settimana scorsa avevo un dibattito pubblico con un teologo cattolico della provincia dove vivo sul tema di laicità, ma non ho mai detto che i atei/agnostici lo pensano come me.

bardhi

Non male Kaworu quando dibattiti con un teologo; comunista, antiberlusconiano sfegatato, anticlericale etc etc alla fine ti metti a te difendere la CCAR 🙂

Ffrank

“mi interessa il dialogo, il DIALOGO”
Le religioni al mondo sono circa 10.000, naturalmente la tua, che non e’ neppure la prima o la piu’ originale e’ quella VERA !
Se pero’ tu fossi stato adottato nato ad esempio in Tibet ecco che quella vera sarebbe un’altra. Riflettici !

Paul Manoni

@Catone48
L’Ateismo NEGA una cosa indimostrata.
Quindi e’ vero a tutti i livelli, fino a dimostrazione avvenuta, il cui onere spetta a chi afferma…

The Freeman

@scommettitore: Leggi l’abstract
Two experiments tested this prediction using a repeated taste-test paradigm in which participants tasted and rated a drink before and after copying a passage from an outgroup religion. In Experiment 1, Christian participants showed increased disgust after writing a passage from the Qur’an or Richard Dawkins’ The God Delusion, but not a control text.

In pratica hanno valutato la quantità di disgusto prima e dopo la lettura di un libro utilizzando come surrogato una bevanda. La bevanda veniva somministrata prima e dopo la lettura del libro e il giudizio cambiava a seconda del libro letto. Nel caso del corano e del libro di Dawkins il giudizio sul gusto della bevanda peggiorava invece nel giudizio del libro di controllo rimaneva invariato secondo le previsioni che gli scienziati avevano fatto sull’espermento.

scommettitore

Ah ecco , mi scuso , mi era sfuggito questo dettaglio.
Bella pensata , infatti ad un credente non si poteva che darla a bere.

The Freeman

Ammetto che anche io mi sento spesso disgustato spesso da bibbia e corano o da loro sostenitori.

#Aldo#

Freeman, perché limitarti a bibbia e corano? La cerchia dei generatori di disgusto si può allargare con un raggio tendente asintoticamente all’infinito.

Laverdure

L’esperimento dimostra semplicemente che i fedeli cristiani,seguendo fedelmente l’esempio del Vangelo,ritengono che un problema di coscienza (come e’ per loro il senso di colpa seguito alla lettura di libri eretici)possa essere superato lavandosene le mani.
E chi ne ha mai dubitato ?
Non e’ questo da sempre l’esempio della Curia ?

Francesco

Io farei un esperimento diverso prenderei una copia della bibbia ma con una copertina diversa (spacciandola per il corano ad esempio) e la farei leggere ai cristiani poi dopo che si sono lavati le mani disgustati direi loro la verita’. 😆

Ratio

Io ho sempre provato disgusto e repulsione per preti, frati, suore, preghiere, prediche, baciapile e mangiaostie fin da bambino. 🙂

teologo cattolico

In effetti @ratio dal titolo pensavo che l’articolo parlasse del disgusto anticlericale che si intravede in tanti commenti…bastasse lavarsi le mani..

Ratio

No perché non ho mai letto i loro libri “sacri” né ho intenzione di leggerli. 🙂

civis romanus sum

Anch’io ,,, e anche facendomi la doccia il disgusto per questi individui mi resta appiccicato .

Io già lo consideravo come un effetto dell’istinto di conservazione della specie alla quale appartengo, ora ciò mi viene confermato dalla scienza, che certifica la sensazione scatenata per la conservazione di una pulizia spirituale e fisica .

Non sono stupito quindi dai risultati di questa ricerca ,,, il disgusto come una difesa istintiva dalla monnezza fisica e spirituale che contamina la specie umana .

serlvrer

A me viene l’istinto di lavarmi le mani ogni volta che rispondo a un messa di Ale cattolico

Francesco

A sostegno di questa tesi hanno realizzato due esperimenti: nel primo hanno sottoposto a fedeli cristiani la scrittura di passaggi tratti dal Corano e da L’illusione di Dio di Richard Dawkins, nel secondo hanno acconsentito che a questa attività facesse seguito il lavaggio delle proprie mani. Al termine del primo esperimento è stato rivelato un notevole livello di disgusto, al termine del secondo il disgusto era invece scomparso, cancellato grazie al lavaggio delle mani.

Commenti dai bagni dove i cristiani si lavavano le mani

“Ma ste penne che ci hanno dato fanno schifo.”
“Si hai ragione mi sono tutto sporcato le mani d’inchiostro un’altra volta.”
“Meno male che stavolta ci hanno fatto lavare le mani.”
“Sai che Richard Dawkins e’ un grande”
“Gia’! Mica e’ rincoglionito come Ratzinger”

Francesco

Nella speranza che stavolta non mi censurino

Commenti dai bagni dove i cristiani si lavavano le mani

“Ma ste penne che ci hanno dato fanno schifo.”
“Si hai ragione mi sono tutto sporcato d’inchiostro un’altra volta.”
“Meno male che stavolta ci hanno fatto lavare le mani.”
“Sai che Richard Dawkins e’ un grande”
“Gia’! Mica e’ rincoglionito come il papa”

Francesco

Nella speranza che stavolta non mi censurino

Commenti dai bagni dove i cristiani si lavavano le mani

“Ma ste penne che ci hanno dato fanno schifo.”
“Si hai ragione mi sono tutto sporcato d’inchiostro un’altra volta.”
“Meno male che stavolta ci hanno fatto lavare le mani.”
“Sai che Richard Dawkins e’ un grande”
“Gia’! Mica e’ rincogxxxnito come il papa”

StefanoM

Il loro cervello è stato già lavato adeguatamente in tenera età.

Catone48

@ StefanoM

Per fortuna che è stato istituito lo sbattezzo!

Paul Manoni

@Catone48
Lo sbattezzo, non sarebbe nemmeno necessario, se a monte non ci fosse chi si arroga il diritto di battezzarti da incapace di intendere e volere…
Proprio come non sarebbe necessario disdirre l’abbonamento ad una rivista, che altri hanno sottoscritto per te…Sarebbe semplicemente NON VALIDO.
Se a tua insaputa e contrariamente a una qualsivoglia tua interpellanza, ti stampassimo una bella tessera UAAR, saresti felice, o scriveresti all’Associazione per cancellarti???
Rifeltti prima di parlare…Forse sei tu quello che ancora deve crescere!

Catone48

Ho riflettuto, seguendo il tuo consiglio, e sono giunto alla conclusione che i genitori cattolici abbiano il diritto di battezzare i loro figli, così come di impartire loro l’educazione che credono. Allo stesso modo i genitori atei hanno il diritto di educare i loro figli secondo le loro idee e secondo i loro principi.

Per i genitori atei potrà sembrare folklore il battesimo voluto dai genitori cattolici. Ma dov’è il problema? Perché negare ai genitori di educare (e battezzare) i figli come meglio credono?

I genitori hanno il diritto (e il dovere) di agire per conto dei loro figli finché sono minori (o incapaci).

Quindi, a ben vedere, non ha senso quello che dici, perché vorrebbe significare che alla fine i figli dovrebbero…autoeducarsi. Il che, se permetti, è impossibile. Dunque è ridicolo.

Paul Manoni

@Catone48
Peccato che il battesimo non sia propriamente come l’educare un figlio, ma sia un rito religioso che annette alla religione stessa una persona, e nel caso specifico della CCAR, contro la sua volontà.
Comincia a riflettere sul fatto che il battesimo ha conseguenze anche giuridiche su chi lo subisce, e poi ne riparliamo…
Comincia a riflettere sul fatto che si puo “uscire” dalla Chiesa Cattolica, solo parzialmente, e poi ne riparliamo…
Comincia a riflettere che moltissime altre dottrine cristiane, battezzano i loro adepti da maggiorenni e consenzienti, e poi ne riparliamo….
Comincia a riflettere sul fatto che Gesu’ stesso si battezzo’ a 30 anni, e poi ne riparliamo….
Comincia a riflettere sul fatto che un genitore, non puo’ iscrivere al Partito Comunista (per esempio) suo figlio neonato, e poi ne riparliamo…
Il battesimo e’ una pratica cattolica cristiana che viola i piu’ eementeri diritti umani. Fattene una ragione. Di ridicolo, c’e’ solo che questa pratica sia accettata a livello legislativo.

Catone48

Caro Paul, perdonami, ma non ti capisco.
Quali sarebbero le conseguenze giuridiche per un battezzato?
Immagino che tu ti riferisca a quelle di diritto civile e non a quelle di diritto canonico.
Perché se ti riferissi a queste ultime, la tua posizione sarebbe ancora più incomprensibile, visto che tu, passami il termine, consideri folklore il battesimo e, più ampiamente, il diritto canonico. E dunque il fatto che il tuo nome possa essere ancora inserito negli elenchi di una associazione folkloristica, non vedo che tipo di nocumento possa arrecarti. Chissà in quanti elenchi di chissà quali enti o organizzazioni può essere inserito il tuo nome o il mio? Per quanto mi riguarda, non me ne faccio un problema.

Atheizen

Non mi sembra molto scientifico…

Certo che se questo “studio” fa letteratura, mi chiedo gli psicologi seri cosa debbano fare per trovare delle solide basi su cui studiare

ignazio

Mi dispiace contraddire i commenti non favorevoli, ma personalmente approvo al 100 per cento, perché è ciò che mi capita spesso: ogni volta che in televisione vedo B. 16 mi viene da vomitare, più disgusto di così!. Pertanto ritengo di aver dimostrata scientificamente tale tesi.

MASSIMO

Infatti io provo un notevole disgusto tutte le volte che vedo passare un prete o una suora.

lumen rationis

Qualcuno ha spiegato a questi soggetti che se fossero nati in Arabia avrebbero provato disgusto per la bibbia?

francesco

Che cos’è la religione?
Gli ebrei si tramandano una storiella.
Tanto tempo fa verso la fine del primo sec a.C. in palestina c’erano due rabbini famosi, shammai e hillel.
Un tale, desideroso di apprendere la dottrina ma poco propenso a perdere tempo, va da shammai e gli chiede di dargli tutto l’insegnamento delle Scritture nel tempo che riesce a stare su un piede solo. Shammai, uomo di indole poco compassionevole, lo caccia.
Al che il tapino, con la coda tra le gambe, se ne va dall’altro e gli fa la stessa domanda.
Hillel, che era stato ornato da Dio con la corona della sintesi, ci pensa un po’ su e poi gli dice: ‘Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te’.
Da quel momento in poi questa massima sarà nota come la regola d’oro della religione e successivamente anche GC la farà propria nei vangeli.

E’ questo il succo della religione, la sua vera essenza.
Non i riti nei palazzi dei potenti. Non la libidine delle adunate oceaniche dei ciofani che eccita l’immaginazione dei gerarchi.

Batrakos

Francesco.

Conoscevo anche io questo racconto.
Sai cosa, secondo me?
Se le religioni, come religioni strutturate, fossero davvero rappresentate da questa massima, perfettamente raggiungibile e condivisibile anche da un punto di vista ateo umanista, non ci sarebbe alcun problema di convivenza.
Il problema è che poi storicamente le religioni non constano quasi mai dell’osservazione di questa massima, che al più viene usata ogni tanto per mostrarne il lato ‘buono’ ma appunto di gerarchie e caste che fanno il bello e cattivo tempo a livello politico e sociale attraverso il controllo delle coscienze e il conservatorismo sociale: palazzi dei potenti ed adunate oceaniche, come dici bene tu.
E’ questo che mi porta ad avercela con le religioni e le caste che le governano; altrimenti non avrei problemi verso le religioni pur non credendo ad esse.

bradipo

OT

@francesco

posto qui perché appena chiusi i commenti nell’altra news a cui stavo rispondendo.

ok, tutto sommato, rileggendo, pare siamo più d’accordo di quanto non sembrava inizialmente…
Come ti dicevo lo spunto che contestavo maggiormente era quel “superiore” perché potrebbe deviare verso la visione in stile classifica o in pericolosi “fedele X migliore di tutti i non-credenti” con relativi spunti per intolleranze varie.

Quanto alla cultura devo darti ragione, scelta infelice del termine da parte mia, era meglio informazione o quantomeno possibilità di accesso ad essa, che non necessariamente si traduce in maggior cultura… è pur vero che oggi la si deve proprio schivare, mentre chi se ne interessa ha il problema del dover eliminare quella in eccesso o volutamente distorta.

Per il “credere” in effetti il discorso è lungo, più che un handicap di per sé lo vedo più come la stampella che supplisce ai nostri deficit “informativi”, poi c’è chi vi si appoggia di più e chi cerca di farne un uso solo in caso di bisogno, quando si tratta di dover decidere per forza senza altri appigli… ma il più delle volte lo trovo sostituibile da “sperare” come termine… e sulla vendita di speranze illusorie sappiamo bene com’è andata e come ancora va.

francesco

Siamo tutti immersi in un mare di ignoranza. Siamo tutti limitati.
E non mi pare abbia senso cercare negli agli handicap maggiori dei nostri.
Un giorno, sopratutto per chi non ‘crede’ che al di là delle apparenze in realtà siamo spirito, quando questi corpi saranno morti il nostro handicap sarà irrimediabilmente aggravato

Batrakos

Caro Francesco.
Che siamo limitati è evidente, ma per me è un limite strutturale/costitutivo e non un limite superabile e sinceramente a tutta la storia dell’handicap che verrà aggravato io non ci credo, con tutto il rispetto.

Veniamo al punto più centrale: a me, ente limitato, non interessa affatto giudicare il comportamento altrui finchè esso non crea nocumento a me.
Siccome la religione cattolica soprattutto qua da noi -e altre religioni in altri paesi, o se vogliamo dire meglio anzichè religione possiamo dire organizzazioni religiose- è di ostacolo concreto ad alcuni avanzamenti che io ritengo civili e democratici, a quel punto io la avverso, ma non perchè mi sento di aver mangiato l’albero del bene e del male e dunque di capire tutto e poter giudicare gli altri, ma semplicemente per un discorso di dialettica democratica molto terrena ed umana.

bradipo

chiudo prima che l’ot degeneri.

Non ho detto che c’è chi è più handicappato di altri, leggi bene. Ho detto che a fronte degli stessi handicap c’è chi si appoggia alla fede e chi no.

Un giorno, sopratutto per chi non ‘crede’ che al di là delle apparenze in realtà siamo spirito, quando questi corpi saranno morti il nostro handicap sarà irrimediabilmente aggravato

Questo perché speri che sia vero ciò in cui credi, o non sai come altro spiegare ciò di cui stai parlando… che appunto conferma quanto dicevo. Quello che tu chiami spirito è per me un termine vago e antiquato, dove la chimica è alchimia… ma questo riguarda la direzione in cui io andrei a cercare cosa tu pensi di aver trovato (senza però riuscire a spiegarlo), quindi solo me e gli altri “sintonizzati”.
E’ più probabile che la tua “superiorità” ce l’hai sotto i piedi piuttosto che nell’alto dei cieli… ma questo è un altro discorso.

francesco

@batrakos

Giusto. Organizzazioni non religioni, etc
Di queste cose si potrebbe comunque discutere all’infinito.

Io non immaginavo che ci fosse un sito come questo con un fiume in piena di commenti.

Passo e chiudo

civis romanus sum

‘Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te’.

Non è nient’altro che l’istinto di sopravvivenza di specie che si fa Logos .

Anche le formiche hanno lo stesso identico istinto, come tutte le miriadi di esseri viventi che popolano la Terra ,,, ma non hanno le parole per esprimerlo in concetto . Capacità che spetta solo a noi come specie umana capaci meglio di loro di evolverci nella razionalità e sviluppare una Coscienza .

Le costruzioni metafisiche ( lo spirito=l’anima=dal greco anemos, il vento, soffio, per trasposizione ,,, il nulla ) che ci si fanno sopra servono solo a quattro impostori incapaci di mantenersi da soli per parassitare sulle spalle degli altri esseri della stessa specie .

Giorgio Pozzo

Il disgusto è una risposta emotiva che aiuta a mantenere e proteggere la purezza fisica e spirituale, segnalando la contaminazione e scatenando il ripristino della pulizia personale

Ecco un altro modo di definire l’intolleranza.

Che cos’è infatti l’intolleranza se non l’interpretazione di una presunta minaccia? La “contaminazione” non è altro che l’effetto deleterio di questa minaccia sulla nostra “purezza”, che a sua volta altro non è se non il pregiudizio di possedere la Verità assoluta. Noi abbiamo ragione e voi torto.

Chi invece tenta di ragionare, prova disgusto solo se la minaccia è effettivamente lesiva della propria libertà. Il Vaticano non deve venire a comandare in casa mia.

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