L’organizzazione francese SOS homophobie ha pubblicato il suo Rapporto 2011. In esso esamina i rapporti tra omofobia e appartenenza religiosa, appoggiandosi sulle testimonianze raccolte attraverso la sua linea d’ascolto. Una traduzione del documento è disponibile sul sito cristiano Progetto Gionata: in esso si evidenzia come “la mancanza di una esplicita dichiarazione o di una chiara presa di posizione da parte di ciascuna delle diverse confessioni per sancire in modo solenne l’importanza della lotta contro le violenze e le discriminazioni omofobe e transfobe rappresenti sempre un terreno fertile per tutte le derive”. Tuttavia, “le religioni e le interpretazioni dei testi sacri non seguono tutte la stessa linea”. Il rapporto evidenzia e commenta le differenze d’approccio tra cattolici, protestanti, islamici ed ebrei.
Raffaele Carcano
Ciò che è riportato nell’articolo è di un’ovvietà unica. Così metà dei commenti che saranno postati qui sarà di altrettanta ovvietà.
Perché non riportare invece qualcosa di nuovo che emerge da questo studio, per stimolare una discussione interessante?
Anche se la conclusione mi sembra inevitabile: le religioni riguardo all’omosessualità (un argomento fra i tanti) sono vomitose e irritanti (se avete altri aggetti più calzanti aggiungeteli pure!).
Sarà ovvio per noi. Ma ci si dimentica sempre che la maggior parte della gente di queste cose non sa nulla.
Non tutte le religioni sono omofobe, ho letto che l’induismo contro gli omosessuali non ha nulla.
non sembra andare così male in effetti http://it.wikipedia.org/wiki/Omosessualit%C3%A0_e_Induismo
Rispondo preventivamente ai commenti dei “soliti noti”:
Grazie per averci portato l’ennesimo esempio di amore e accoglienza cattolica.
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scusate ma non capisco in cosa vediate la discriminazione dell’omosex. Discrimazione si attua quando si realizza un comportamente differente nei riguardi di persone che si trovano nelle medesima condizione. Ma l’omosesuale non può essere discriminato rispetto l’eterosessuale, appunto perchè …NON è eterosessuale.
Se una confessinoe religiosa considera peccato il comportamento omosex perchè omosex, non lo sta discriminando ripetto all’eterosex, che appunto ha altra attività sessuale.
Non capisco perchè si condanni una confessione religiosa come omofoba perchè ritiene peccato la condizione omosessuale e non la si giudica “furtofoba”, “omicidiofoba”, “adulterofoba”, “bestemmiofoba ” (perdonatemi i neologismi), perchè condanna quei peccati.
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.
mi pare palese che quando ciò non si verifica, ci siano delle discriminazioni.
comunque le varie religioni possono essere definite “fobiche” anche nei confronti di altri comportamenti, per carità (tipo “onestofobica”).
ma qui parliamo di persone che vengono discriminate non tanto DALLA religione (che sono anche ‘azzi loro, ma se incitano all’odio diventano ‘azzi dello stato) ma A CAUSA della religione e dell’influenza che ha incitando all’odio (e non dirmi che le parole di certi individui pezzi grossi della chiesa non sono incitamento all’odio).
Kaworu:
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.
e dunque perchè mandare in galera gli assassini e i pedofili? non è discriminazione?
o sei veramente tardo, o sei veramente in malafede.
il fatto che siano uguali davanti alla legge implica che un pedofilo o un assassino devono essere giudicati in quanto pedofili o assassini, non che so, pedofilo ebreo o assassino rumeno.
comprendi o vuoi anche un disegnino (o magari delle ventose per cercare di arrampicarti meglio sugli specchi e difendere i pedofili denigrando gli omosessuali)?
“…ma A CAUSA della religione e dell’influenza che ha incitando all’odio”
Ma mi dici dove la religione cattolica incita all’odio contro gli omosex? Te lo avevo chiesto anche in altra occasione, o forse lo avevo chiesto ad altri. A mio parere vi fate appunto delle storie, avete delle fisse tutte vostre. La Chiesa dice che è peccato, come altri infiniti casi. Punto.
“il fatto che siano uguali davanti alla legge implica che un pedofilo o un assassino devono essere giudicati in quanto pedofili o assassini, non che so, pedofilo ebreo o assassino rumeno.”
e per la Chiesa cattolica l’omosex è giudicato peccatore in quanto agisce come omosex, non perchè omosex cristiano, ebreo, rumeno…
probabilmente abbiamo diversi concetti di “odio”.
e altrettanto probabilmente ti sei perso le sparate più o meno recenti dei vari vescovi, arcivescovi e del papa (“amore debole e deviato” a te sembra un invito alla parità e alla non discriminazione?)
con qualche rapido click su siti come pontifex (è uno dei loro argomenti preferiti) o semplicemente con google, troverai tutte le affermazioni che vuoi.
prova delle ventose nuove, che quelle che hai devono essersi consumate.
“A noi Giulietta e Romeo, a voi Sodoma e Gomorra!”
poi c’è quell’altro che farnetica dei terremoti e invasioni barbariche per colpa della tolleranza…
se uno mi dice che sono una così grande minaccia non è che poi può chiedersi perché vengono combattuti dai suoi seguaci, o fingere di non aver tirato il sasso… dov’è la responsabilità?
caro teologo superiormente intelligente (nella scala teologica),
la chiesa spa e’ ovviamente libera di darsi le regole che vuole: la gravita’ sta nel fatto che tali regole ignobili vengono imposte a tutta la societa’ tramite vermi baciatori di sacra pantofola che siedono nei luoghi giusti. Altrimenti spiega per quale motivo non riusciamo ad avere leggi degne in termini di diritti civili di gruppi ben definiti di cittadini.
Io disprezzo profondamente chiunque si aggreghi e si riconosca in una associazione che promuove attivamente da millenni tale visione discriminante, ma sono allo stesso tempo contrario a qualunque legge sulla istigazione all’odio per il pericoloso uso che se ne puo’ fare in termini di reati di opinione. Credo che il punto sia che se i fedeli che non condividono tali anacronistiche visioni la smettessero di identificarsi con le associazioni criminali che le promuovono la musica cambierebbe. Tuttavia la pigrizia intellettuale e la sciatteria la fanno da padrone, per cui (versione italiana) “la chiesa fa tanto del bene” e siamo tutti contenti senza fare arrabbiare la mamma che ci tiene tanto al matrimonio in chiesa con l’abito bianco e l’imene intatto.
quindi nulla da dire contro i mancini che si sforzano a usare la destra… e nemmeno contro i mori, purché si tingano di biondo.
Ma come mai il teologo, lanciato il sasso e ricevuta la solita valanga di contro argomenti, si defila per poi tornare e riproporre il solito “io non capisco perché voi…” tale e quale?
Teologo di Bengasi…
C.v.d. 😉
@ teologo
e dunque perchè mandare in galera gli assassini e i pedofili?
Singolari termini di paragone, nevvero teologo?
Non si tratta di discriminazione….
Io non capisco perché voi….
@firestar
“la chiesa spa e’ ovviamente libera di darsi le regole che vuole”… ok. Ho finito.
“la gravita’ sta nel fatto che tali regole ignobili vengono imposte a tutta la societa’ tramite vermi baciatori di sacra pantofola che siedono nei luoghi giusti…”
… il problema per te, se c’è, è dunque non religioso, ma politico, ed eccede la questione della omosessualità. Ti ricordo che siamo in democrazia e le leggi sono fatte da un parlamento eletto dalla maggioranza. Ovviamente saranno conformate alla maggioranza, per cui una minoranza per forza di cose potrebbe non essere d’accordo. Tu puoi non essere d’accordo con alcune leggi naturalmente (come io ad esempio non lo sono con la legge che consente l’aborto e tante altre); non vuol dire che allora quelle leggi non siano da rispettare come tali.
Contro l’odio e la visione discriminante sono d’accordo con te, tanto è balamente ovvia.
Ma come ho insistito non è discriminazione criticare un certo comportamento, altrimenti sarebbe discriminante ogni legge che appunto discrimina per sua natura comportamenti leciti da quelli illeciti, e per i quali è prevista in molti casi anche la galera.
se quella critica incita all’odio e fa si che credenti in una certa religione discriminino le persone sulla base dell’orientamento sessuale, è omofobia.
poi in generale le religioni monoteistiche sono omofobe.
l’arrampicata sugli specchi per quanto riguarda la “discriminazione” di pedofili e assassini è qualcosa che per l’ennesima volta ti qualifica come viscido.
ma continua pure, prego. sempre meglio avere più esempi di viscidezza.
@stefano
Ogni legge non discrimina un comportamento lecito da quello illecito e dunque i protagonisti di quei comportamenti?. Non dice la legge che uomo assassino va recluso mentre un uomo non assassino va lasciato libero? Cosa non ti torna? La nostra società in base a certi valori criteria e discrimina e fa delle leggi. La chiesa in base a proprio criteri ritiene morale alcuni comportamento non morali altri. Se vi è una morale vi è per forza una discriminazione tra comportamenti. Cosa risulta ti/vi risulta così ostico nel ragionamento elementare?
un uomo assassino ha danneggiato un’altra persona.
un uomo omosessuale non danneggia nessuno.
un uomo pedofilo ha danneggiato un’altra persona.
un uomo di colore non danneggia nessuno.
un teologo viscido cerca di sminuire in ogni modo i reati di pedofilia della chiesa ma materialmente non danneggia nessuno.
cosa ti risulta così ostico in un ragionamento elementare?
eh no Kaw… e le vittime dei terremoti?
ah si hai ragione, dimentico le idee di menti sopraffine come de mattei o fanzaga…
idee che assolutamente non incitano all’odio, così come non incitano all’odio quelle del ku klux klan.
“eh, ma De Mattei mica è la voce ufficiale della Chiesa”
“quindi la Chiesa smentisce?”
“no, perché non è non in linea con il suo magistero”
ahhhh, e Pontifex?
“eh, ma Pontifex mica è la voce ufficiale della Chiesa”
“ma son preti a firmare… quindi la Chiesa chiarisce prendendo le distanze?”
“no, perché il magistero….”
ahhhh…
@ cattoteologo
“Ti ricordo che siamo in democrazia e le leggi sono fatte da un parlamento eletto dalla maggioranza.”
ti ricordo che una democrazia NON e’ la dittatura della maggioranza. In una democrazia moderna tutte le sue componenti devono essere tutelate, nei limiti della liberta’ altrui.
Tanto e’ vero che la nostra Costituzione afferma in primo luogo il principio di rispetto dell’individuo. Cosa che la tua chiesa non ha mai accettato ne’ nei fatti ne’ nelle parole. Da qui la discriminazione della tua chiesa nei confronti di omosessuali, atei, altre religioni, e “diversi” in generale.
kaworu
@kaworu
Non so se fai apposta o non ci arrivi. Mi auguro tu faccia apposta.
La questione non è la ragione della norma in questione, ma che vi sia una norma (non entro in questione sulla confusione che fai tra norma morale che riguarda la persona in sè, e quella giuridica che riguarda in ultima analisi la relazione tra persone dentro una società). La discriminazione avviene se rispetto ad una regola considerata universale, che deve dunque valere per tutti, si creano invece delle eccezioni immotivate che negano l’universalità di quella regola, dunque privilegi o discriminazioni.
Avevi azzeccato l’esempio giusto: la discriminazione vi sarebbe se la chiesa condannasse omosex, ma per quale motivo arbitrario facesse eccezioni per ebrei o rumeni.
Nulla impedisce che la Chiesa condanni la omosex, come il comportamento adulterino, come la bestemmia, l’uso dell’anticoncezionale, l’aborto, i rapporti prematrimoniali, ecc.. Ogni prospettiva religiosa, filosofica, morale ha le sue norme implicite. Perché non si parla di discriminazioni in questi casi? La Chiesa non condanna forse chi ha rapporti prematrimoniali e non chi li ha dopo il matrimonio (ma non si parla sessoprematrimonialfobia)? Non condanna chi bestemmia rispetto a chi non lo fa (bestemmiafobia)? O non considera peccato non digiunare nei giorni stabiliti e non peccatore chi invece digiuna(…vabbe’..)?…potrei continuare all’infinito.
non so se fai apposta o non ci arrivi.
mi auguro che tu faccia apposta.
nell’ultimissima di cosa si parla?
di rapporti tra omofobia e appartenenza religiosa.
prova a fare 2 + 2.
@ teologo cattolico
“Ti ricordo che siamo in democrazia e le leggi sono fatte da un parlamento eletto dalla maggioranza. Ovviamente saranno conformate alla maggioranza, per cui una minoranza per forza di cose potrebbe non essere d’accordo.”
Invece io ti ricordo che il Pakistan è un paese democratico con libere elezioni, dove la maggioranza islamica tramite i suoi politici ha fatto una legge sulla blasfemia che colpisce regolarmente solo i cristiani cattolici che sono solo 5% della popolazione, quindi per te è legittimo che questa minoranza di cattolici non sia d’accordo ma che soprattutto la maggioranza islamica faccia un po quel cacchio che li pare vero???
@ teologo cattolico
Il fatto che per la chiesa cattolica l’omossessualità costituisca PECCATO, in cosa e per quale motivo dovrebbe influenzare una legge civile ( a differenza di un pedofilo o di un omicida)?
Cosa ti risulta così ostico in un ragionamento elementare?
@ teologo cattolico
“La Chiesa non condanna forse chi ha rapporti prematrimoniali”
In che modo tale condanna ha conseguenze sulla vita pubblica e sulla legislazione?
Ti aiuto? Nessuno.
E la condanna dell’omosessualità ha o no effetti, poniamo, sulla legislazione riguardante le unioni e le adozioni?
Decidi tu se ci sei o ci fai.
Il teologo dimentica che ogni legge discrimina i comportamenti sulla base che questa facciano o meno del male agli altri componenti della società, non sulla base di criteri personali e basati sul pregiudizio o sui propri odi.
@teocat:
Beh sai , io trovo vagamente discriminante sentire definire l’ omosessualita’ una malattia da curare ma forse sono troppo sensibile (non credo proprio!).
Sono esterrefatto dalla tua logica 😯 quando dici : “Ma l’omosesuale non può essere discriminato rispetto l’eterosessuale, appunto perchè …NON è eterosessuale.” Porca miseria, qui si riscrive la storia , infatti e’ un po’ come dire ai neri perseguitati dall’ apartheid “non siete discriminati , il fatto e’ che …. NON siete bianchi” e come dire agli ebrei perseguitati nei lager di non sentirsi perseguitati , dopotutto NON erano ariani…
Oh bello sveglia!!!! Occhio a quello che scrivi !
Evidentemente non riesci a capire la differenza che esiste fra i casi :
1) I signori A & B vanno a letto insieme , si procurano reciproco piacere e si divertono un mondo senza danneggiare minimamente nessuno!
2) Il mascalzone A uccide o deruba il signor B procurandogli un danno e un dispiacere.
Vediamo se ci arrivi da solo …..
@scomettitore
1. Il comportamento omosessuale non può essere considerato effetto di a una malattia, almeno non lo considera tale la chiesa, altrimenti non la condannerebbe moralmente.
2.la discriminazione non è il discriminare/distinguere (okkio alla differenza), che è mi auguro atto intelligente. Un uomo caucasico appartiene ad una razza differente rispetto a quella negroide, hanno caratteristiche differenti. Discriminazione ha come soggetto il caso particolare, ed è la contraddizione teorica e pratica che avviene quando rispetto ad una medesima norma il caso particolare viene giudicato in maniera differente. Ossia quando dico che è un omicida va messo in galera (discriminando/distinguendo questo comportamento rispetto al non uccidere), però lascio in libertà alcuni uomini omicidi, contraddicendo la norma universale.
Se dico che il comportamento omosessuale è peccato e lo discrimino/distinguo da un comportamento eterosessuale che non considero peccato o non faccio discriminazione. Questa ci sarebbe se – come riporta l’esempio azzeccato di @kaworu sopra- condannassi in universale il comportamento omosessuale ma non il caso particolare di comportamento omosessuale fatto da ebreo o rumeno, ecc..
3. Ripeto: discriminazione ci sarebbe se condannassi un comportamento in universale e poi non il caso particolare, qualunque esempio porti (sia nel caso 1 sia nel caso 2). Condannare un comportamento non è discriminare, altrimenti non si darebbe morale, altrimenti non vi sarebbero leggi civili. Ogni legge discrimina comportamento lecito e quello illecito. Paghiamo profumatamente un parlamento per fare leggi che discriminino /distinguano comportamenti leciti e quelli no. Non è difficile, sforzati
Vediamo se ho capito…
Se si facesse distinzione nel condannare un malato terminale qualunque che voglia lasciarsi morire e un Papa che lo chiama “tornare nella casa del Padre”, questa sarebbe discriminazione?
@ teologo
Condannare un comportamento non è discriminare
I meta-criteri in base ai quali si condanna un comportamento, in questo caso riguardante l’orientamento sessuale, come entrano nel ragionamento?
“Ma mi dici dove la religione cattolica incita all’odio contro gli omosex? ”
Ti rispondo in ordine alfabetico o numerico?
prova con dei disegni, mi sa che siamo a questo livello di capacità di comprensione.
devo dare ragione al teologo: la chiesa cattolica è cambiata nei riguardi dell’omosessualità
Della serie: “Son minga razzista mi, l’è lu che l’è negher”
E’ scemo non ci sono piu’ dubbi.
per Kaworu
Parlavo del teologo.
magari fosse così…
invece è tutta malafede.
un po’ come quando tenta di sminuire le varie notizie sulla pedofilia del clero.
Come dissi questo pomeriggio…
APPUNTO
Uh signur, se questo è il grado dell’apertura mentale della UAAR stiamo freschi. Dalla totalità dei commenti si evince un atteggiamento di bullismo nei confronti dell’utente “teologo cattolico” che lascia davvero basiti. Addirittura tra utenti si ciarlava allegramente prendendolo per culo, addirittura altri hanno anteposto il suffisso catto- per offenderlo deliberatamente. Se è questo il grado della conversazione c’è da rimanere scioccati per l’ottusità di chi è incapace di distinguere le idee dalla mera ideologia. Che tristezza.
Direi che ha ragione il nostro teologo cattolico quando dice che la morale cattolica condanna l’omosessualità. Il cattolicesimo ha inventato il concetto di “peccato”, che è l’analogo del “reato” nell’ambito delle legislazioni di uno stato. Se io sono cittadino di uno stato sovrano, sono tenuto a osservare le leggi dello stato di cui sono cittadino, e a non commettere reato. Se io sono cattolico, sono tenuto ad osservare i precetti del cattolicesimo, e a non commettere peccato. Ma se io sono un cittadino non cattolico, non sono affatto tenuto ad osservare i precetti del cattolicesimo. Soprattutto se tali precetti sono contrari alla mia morale.
La conclusione ovvia è che la morale cattolica può anche star bene ai cattolici, ma questi dovrebbero essere pronti a considerare che la morale cattolica potrebbe essere proprio uno dei motivi per cui una persona non vuole essere cattolica. E, soprattutto, uno dei motivi per cui un cittadino non vuole che i precetti cattolici influenzino le leggi dello stato.
Tutto ciò a prescindere da ogni considerazione riguardante le motivazioni dei divieti della morale cattolica e dei divieti delle leggi dello stato. I primi sono stati inventati per non offendere un dio che dice di essere perfetto, ma possiede il questionabile difetto di offendersi, appunto. I secondi sono stati inventati per proteggere il cittadino da ingerenze di altri cittadini. Quale dei due dovrebbe essere più auspicabile? A voi la non ardua sentenza…
Condannare moralmente sulla base del pregiudizio e non di un principio che si basi sulla logica è discriminare, poi si può spaccare il capello in 4 per sostenere l’inostenbile, ma sempre di arrampicata sugli specchi si tratta, e di questa disciplina il nostro teologo cattolico è maestro.
C’è uno sketch di Maher su Youtube – sapete, quello di “Religiolous” – che, tempo fa, mi ha fatto letteralmente scompisciare dal ridere. Penso ci sia ancora – non metto il link perché ho notato che, se lo si fa, poi il messaggio non passa. In ogni modo, il nocciolo è questo: parlando del gay pride a Gerusalemme, i capi religiosi dei tre monoteismi-base – con sottovarianti e altre raffinatezze – sono risultati accomunati – dopo anni in cui “they decided to have some argument” (tipo: “di chi è questa terra, chi è dio, chi è l’infedele, chi va sbudellato per volere del signore-che-ci-vuole-tanto-bene ecc. ecc.”) – fondamentalmente da una cosa “fags must go home!”. Chi ne ha modo, lo guardi perché è uno spasso. La variegata accolita multi-confessionale assortita riceve poi l’epiteto assai indicativo di “Funny Hat Club” – per via dei fantasiosi copricapi…