Sempre più gravi le accuse contro don Seppia

Sono numerosi i ragazzini, di età compresa tra i tredici e i quindici anni, che in questi giorni sono ascoltati da carabinieri e psicologi, in quanto ritenuti vittime delle attenzione di don Riccardo Seppia, il parroco genovese arrestato sabato scorso. Provengono tutti da “buone famiglie” di fedeli cattolici. Nel frattempo, ieri è stata perquisita anche l’abitazione del miglior amico del religioso, un ex seminarista che ora lavora come croupier.
Le intercettazioni telefoniche diffuse in questi giorni portano alla luce un sacerdote disinvolto, che chiede a un pusher “cocaina e bambini”, che vuole conoscere adolescenti con problemi di droga, meglio se “poco svegli”, meglio ancora “un negretto”, che consuma cocaina in canonica insieme a degli adolescenti, che bestemmia senza alcun freno, che fa battute “sataniche”.
La vicenda ha riproposto ancora una volta all’attenzione dell’opinione pubblica il problema dell’atteggiamento della Chiesa cattolica nei confronti dei preti pedofili: delle segnalazioni erano giunte in diocesi, anche a cura di altri parroci, ma non sono mai state prese in cosniderazione.
AGGIORNAMENTO DEL 19 MAGGIO. Arrestato l’ex seminarista per induzione alla prostituzione minorile continuata e favoreggiamento.

Luciano Vanciu

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123 commenti

bradipo

beh, di inchiostro per nascondere i fatti se ne sparge a profusione…

Diocleziano

”Poco svegli”… il cattolico medio.
E magari spu††anare un po’ anche i genitori poco svegli.

Rothko61

Volete farvi una grassa risata? Vi riporto un’ANSA delle 17.45… per farla breve, i vescovi hanno commissionato una ricerca per a farsi dire quello che volevano sentire:

(ANSA) – WASHINGTON, 18 MAG – I preti pedofili che hanno ‘macchiato’ la reputazione della Chiesa cattolica americana sono stati vittime della confusione causata dalla ‘rivoluzione sessuale degli anni Sessanta e Settanta’. E’ questo il risultato di uno studio durato 5 anni, costato almeno 1,8 milioni di dollari, commissionato dalla ‘Conferenza dei vescovi cattolici degli Usa’. Ne’ il celibato, ne’ l’aumento dei gay tra i seminaristi – secondo lo studio – avrebbero contribuito all’orrore delle atti sessuali sui minori.

Kaworu

e quelli che hanno compiuto le stesse cose PRIMA della rivoluzione sessuale?

che cialtroni…

purtroppo si tratta di cialtroni pieni di soldi.

bradipo

e quelli che hanno compiuto le stesse cose PRIMA

La Madonna gli aveva detto ci sarebbe stata, quindi si sono pre-confusi, tiè.

Diocleziano

Ma come! Il magistero della chiesa si lascia corrompere da una piccola rivoluzione di cinquant’anni fa!? Invece di preoccuparsi per una nuova generazione di politici cattolici, si preoccupino per una nuova generazione di preti onesti (se mai ve n’è stata una…)

Hysteron Proteron

Diocleziano scripsit:

Ma come! Il Magistero della Chiesa si lascia corrompere da una piccola rivoluzione di cinquant’anni fa!?

La battuta “poche idee, ma confuse” la conosce vero? La sua visione del Magistero è simile alla visione dello Stato che aveva Luigi XIV 🙂

ateo3

E daje con le maiuscole a CDC…

Il ragionamento di Diocleziano è corretto. Se si imputa questo sfacelo alla rivoluzione sessuale dei 60/70, com’è che i ministri di dio si fanno travolgere impotenti?

Hysteron Proteron

ateo3 scripsit:

E daje con le maiuscole a CDC…

C’è chi le chiama maiuscole a CDC e chi grammatica. E non sono punti di vista: nel primo caso si chiama ignoranza.

Il ragionamento di Diocleziano è corretto. Se si imputa questo sfacelo alla rivoluzione sessuale dei 60/70, com’è che i ministri di dio si fanno travolgere impotenti?

Neanche lei sa cos’è il Magistero. Si informi prima di sbilanciarsi facendo figure barbine.

Diocleziano

Hysteron,
infatti ho scritto ‘magistero della chiesa’ minuscolo nel senso che Ateo3 ha ben compreso.
Tu non vedi il bosco perché davanti ci sono degli alberi…

Hysteron Proteron

Diocleziano, suvvia, un po’ di amor proprio. Ammetta di aver scritto una troiata e la chiudiamo qui. Lei scrive in minuscolo sempre e comunque, è una delle piccinerie che le riesce meglio.

civis romanus sum

E qualcuno dei chierichetti qui lo vorrebbe difendere ancora evocando oscure macchinazioni plutocratogiudaicomassonicomuniste ?

Magari adoperandosi nel freeclimbing sugli specchi come addossare la colpa ai “figli dei fiori” come chiaramente esposto nel post precedente ,,, Avanti coltivatori di pedofili .

Su ogni muro di chiesa su ogni muro di sacrestia e di oratorio cattolico andrebbe invece scritto:

ACHTUNG PEDOFILI !

Volo alto

Ma ai genitori che si sono limitati a cambiare parrocchia ai propri figli, cosa vogliamo dire?
C’è speranza che le pecore smettano di belare, forse no!
Per conto mio denuncerei anche i genitori per assoluta incapacità ad educare i figli in modo civile.
Vogliamo insegnare a “come pensare” e non “cosa pensare”!

Senjin

Ma come?! I genitori hanno segnalato al vescovo il proprio disagio per i comportamenti un pochino morbosi del prete!!!! Cosa pretendevi che facessero? Denunciare l’orco per proteggere i propri e gli altrui bambini e ragazzi?

Federico Tonizzo

Già. Hai letto “I papi e il sesso”, di Eric Frattini?

Laverdure

@Francesco

Ma cosa vai a pensare !
Quel povero Don Seppia viene vergognosamente travisato :se cercava di farsi portare ragazzi con seri problemi e’ soltanto perche ,seguendo scrupolosamente i propri doveri,intendeva fornire loro assistenza,no ?
E la cocaina,insisteranno i maliziosi ?
Ma e’ ovvio,veniva usata esclusivamente a scopo terapeutico:non si fa che insistere sulle proprieta terapeutiche della marjuana,perche nessuno sottolinea quelle della coca ?

( Per chi non l’avesse capito da solo (qualcuno “poco sveglio” c’e’ anche in questa sede ):
quanto sopra e’ PURA IRONIA ! .)

Antonio

Altro che isolamento, questo qui va messo insieme agli altri detenuti, assassini mafiosi ladri e imbroglioni, che gliela faranno pagare per benino; quasi quasi mi vien voglia di finire in galera per menarlo io stesso dentro le docce.

andrea pessarelli

allora meno male che non sei tu a fare le leggi perchè quello che dici non è compatibile con uno stato democratico.

Mauro

La legge del taglione non mi sembra proprio il massimo del razionalismo; anzi, mi sembra molto vetero testamentaria (e pure un po’ evangelica). Cosa cambierebbe se il prete in questione fosse malmenato da “assassini, mafiosi, ladri e imbroglioni” (tra l’altro non so in base a quale superiorità morale un assassino o un mafioso potrebbero agire)?

Federico Tonizzo

“La vicenda ha riproposto ancora una volta all’attenzione dell’opinione pubblica il problema dell’atteggiamento della Chiesa cattolica nei confronti dei preti pedofili: delle segnalazioni erano giunte in diocesi, anche a cura di altri parroci, ma non sono mai state prese in cosniderazione.”
A testimonianza che tutti i recenti discorsi anti-pedofilia di Ratzinger sono un puro e VIGLIACCO mascheramento, davanti all’opinione pubblica, della reale intenzione di non cambiare di una virgola, nella pratica, i contenuti delle disposizioni vaticane “Crimen sollicitationis” (approvata dal “papa buono (mica tanto!!!)” Giovanni XXIII nel 1962, l’anno prima di morire: che “eredità morale” ha lasciato, eh?) e “De delictis gravioribus” (scritta dallo stesso Ratzinger nel 2001), che impongono segretezza nei casi di crimini a sfondo sessuale commessi da preti. 👿

deki

impongono segretezza limitatamente all’ambito pontificio, non segretezza in assoluto. Fatto che fu confermato con una nota di poco posteriore dello stesso Ratzinger che fuga ogni dubbio

Sandra

E infatti fuori dall’ambito pontificio era tutto un far dichiarazioni e denunce, non se ne poteva più dello zelo dei vescovi, sempre lì a denunciare…..

Federico Tonizzo

Impongono il silenzio al di fuori dell’ambito “violentato+pretepedofilo+vescovo”, pena la scomunica di chiunque avesse rivelato al notizia all’esterno. Nel caso in cui chi avesse rivelato i fatti all’esterno fosse il violentato, poteva venir scomunicato anche lui!
La chiesa è omertosa come una MAFIA! 👿

Pietro

@Federico Tonizzo

Considerando la scelleratezza, l’ignoranza, la mancanza di scrupoli, stragi e assassinii compiuti, la chiesa (come qualsiasi istituzione religiosa) e’ una mafia.

Federico Tonizzo

@ Pietro:
Ovviamente concordo. Nel mio commento precedente mi riferivo solo al caso in questione, ma ciò non toglie che la chiesa sia una mafia anche in generale.
Anzi, arrivo a dire che potrebbe essere interessante una ricerca storica sulle RADICI CRISTIANE DELLE VARIE MAFIE ITALIANE.

cesares

Non so se ridere o provare compassione per quelli che si sono andati a confessare da lui.

tianlu

Bagnasco si è prontamente recato a Lampedusa per distogliere l’attenzione dal problema …

stefano

brutti ateacci della malora 🙂 ma non avete capito che si tratta di un complotto comunista-razionalista-relativista per screditare S.Madre Ecclesia Exelsium Secolum? è solo chiacchiericcio, non è vero niente, e se anche fosse vero beh si tratta di un caso isolato che non fa testo blablabla ecc.ecc. 😀 hahaha…

Hysteron Proteron

dv64 scripsit:

beh, perlomeno bestemmiava…

Già, e a quanto pare non solo con delle parole, ma con ripetuti gesti contro innocenti… Se è vero tutto ciò che riporta il Secolo XIX e che Il Fatto Quotidiano ricopia… viene davvero da piangere!! 🙁

ateo3

In realtà io non ci vedo nulla di positivo. bestemmio come un contadino furibondo, ma la sola idea che un individuo del genere faccia lo stesso, mi induce a smettere o quantomeno a limitarmi molto.

Non voglio avere nulla in comune con questi schifosi criminali.

Hysteron Proteron

ateo3 scripsit:

In realtà io non ci vedo nulla di positivo. bestemmio come un contadino furibondo, ma la sola idea che un individuo del genere faccia lo stesso, mi induce a smettere o quantomeno a limitarmi molto.

Bravo! Da domani mattina niente più bestemmie… Un piccolo inizio verso la rinascita 😉

Non voglio avere nulla in comune con questi schifosi criminali.

La sua pietà per un malato lascia interdetti. 🙁

Diocleziano

E da quando essere un parassita, un lazzarone lussurioso e drogato è una malattia?
Di questi ‘malati’ ne è piena la chiesa.

Pietro

@Diocleziano

sono certamente malati: credono fermamente nell’esistenza del loro amico immaginario, soffrono di deliri, allucinazioni e paranoia. Si chiama schizofrenia.

Ma se ci si riferiva allo stupro dei ragazzini, allora son pienamente d’accordo con te: che gli si faccia un processo e si mandi in gattabuia i colpevoli. La violenza su minore e’ un crimine, molto grave tra l’altro e questi non arrivano neanche al processo. E se si dovesse trattare con persone disturbate mentalmente, che si faccia chiarezza anche sulle cause di questi disturbi e su chi e perche’ li hanno messi in quella posizione.

Hysteron Proteron

Diocleziano scripsit:

E da quando essere un parassita, un lazzarone lussurioso e drogato è una malattia?

Diocleziano non stavo parlando di lei! Non tema!
Parlavo dei pedofili…

deki

io non credo che nessuno ci veda complotti pluto-massonici (se non qualche corrente ultra-cattolica di cui, vi assicuro, negli ambienti cattolici spesso si ride), semplicemente si vogliono caricare le gerarchi ecclesiastiche di colpe che hanno solo in parte, in alcuni casi non hanno per niente. Posto, ovviamente, che tal don Seppia (e quelli come lui) siano delle metastasi della Chiesa Cattolica, da combattere e da estirpare. Perciò, ben venga il giudizio degli uomini, per il giudizio di Dio attenderanno un po’, ma immagino non sarà meno duro

Diocleziano

Il giudizio di dio come lo intendevano i barbari: acqua bollente!. Ma subito.

Pietro

Sempre a proposito di malati di mente suggerisco la lettura di “Per farla finita con giudizio di dio” di Antonin Artaud.

bradipo

non vorrei insegnarti nulla, ma mi pare che a volte si può intravedere la volontà divina esprimersi tramite l’agire di semplici mucchietti di formiche umane… se non erro era uno dei fondamenti della tesi De Mattei circa le invasioni barbariche, quindi non è da escludere che il risentimento di noi ateacci sia comandato (per noi inconsapevolmente) da volontà a cui anche B4x4 dovrebbe inchinarsi…. ci avete mai pensato?

ateo3

@ deki

il ragionamento da fare è diverso. prima viene il giudizio degli uomini, perchè siamo uomini e viviamo in una società di uomini.

poi per chi crede, c’è pure quello del dio di riferimento. è un pensiero che vi aiuta a evitare di vomitare davanti allo schifo che il mondo ci propone davanti.

ma prima deve sempre e comunque venire il giudizio degli uomini.

Hysteron Proteron

deki scripsit:

Perciò, ben venga il giudizio degli uomini, per il giudizio di Dio attenderanno un po’, ma immagino non sarà meno duro

Dio, però, al contrario degli uomini, ha tutti gli elementi per giudicare. Conosce le reali responsabilità, e soprattutto conosce i nostri cuori… Un malato resta un malato: caricarlo di tutte le responsabilità non ha senso neppure per la fallace giustizia umana! Preferisco limitarmi a ciò che posso fare per lui e che so essere il suo bene: continuerò a pregare per lui e per tutti i preti che si sono macchiati di simili schifezze… 🙁

bradipo scripsit

ci avete mai pensato?

No. Simili pensieri preferisco lasciarli a certi atei. Non tutti, grazie a Dio! 😉

ateo3

Non riesco a capire perchè un omosessuale è un deviato, un malato e nel contempo, un peccatore e deve assolutamente vivere nella castità, mentre un pedofilo che reitera il reato è un malato ma che va compatito e a cui dio guarderebbe persino con tenerezza quando questo “sbaglia”.

Forse non ti è chiaro il termine “consenso”, una linea di confine che delimita una pulsione deviata o comunque non sana (di sicuro non l’omosessualità, mi riferisco a ciò che la psicologia chiama parafilia) da un’azione criminale a danno di altre persone.

Certo che ne mettete di parole in bocca, e azioni in mano, al vostro dio.
Del resto è incapace di esprimersi e manifestarsi… Non vi verrà mai a contraddire.

Hysteron Proteron

ateo3 scripsit:

Non riesco a capire perchè un omosessuale è un deviato, un malato e nel contempo, un peccatore e deve assolutamente vivere nella castità, mentre un pedofilo che reitera il reato è un malato ma che va compatito e a cui dio guarderebbe persino con tenerezza quando questo “sbaglia”.

Le spiego: un omosessuale non è un deviato. L’omosessualità praticata è però un disordine morale, dunque chi compie atti omosessuali pecca. Sulla malattia la Chiesa non si pronuncia, non è il suo compito. Se uomini di Chiesa nel passato o nel presente l’hanno fatto, l’hanno fatto a titolo personale, perché, e mi ripeto, la Chiesa non ha come scopo precipuo la definizione di una malattia! E diciamo che persino chi lo dovrebbe fare di mestiere (leggasi APA) riesce a scriverne di panzane per accontentare certi movimenti…
Sia l’omosessuale che pecca, sia l’eterosessuale che pecca, sia il pedofilo che pecca, sia il serial killer che pecca, sia la prostituta che pecca, etc… sono tutti peccatori e come tali bisognosi della misericordia di Dio. Il cristiano, pertanto, ha il dovere di condannare il peccato, ma non il peccatore! Tanto più se il peccatore è profondamente malato, come nel caso di un pedofilo. Come forse saprà, perché ci sia peccato mortale, sono necessarie tre condizioni: materia grave, piena consapevolezza e deliberato consenso! Si può parlare di piena consapevolezza per un pedofilo? A Dio il giudizio, non certo a un cristiano, o a un ateo!

Hysteron Proteron

ateo3 scripsit:

una pulsione deviata o comunque non sana (di sicuro non l’omosessualità, mi riferisco a ciò che la psicologia chiama parafilia)

Dimenticavo! Ciò che la psicologia chiama? Sì ma quale psicologia? Quella dell’OMS degli ultimi 30 anni? Conosco personalmente una psicologa atea (pensi generazioni di non battezzati in famiglia!) che è profondamente convinta che l’omosessualità sia una pulsione “deviata o comunque non sana”. E come psicologa (atea) iscritta all’albo esercita sia in una struttura pubblica che nel proprio studio professionale… Brividi?

Osvaldo

“Sulla malattia la Chiesa non si pronuncia, non è il suo compito. ”

“Un malato resta un malato”

Quindi che la pedofilia sia una malattia non è un pronunciamento della Chiesa, ma solo una tua opinione personale?

Sandra

Credo che ateo3 fosse sarcastico.

Il pedofilo non agisce di impulso, programma le sue “prede”. Don Seppia li cercava “deboli”, secondo il decalogo di quell’altro prete, credo sudamericano, che l’aveva stilato. I pedofili non caricano il primo bambino che passa per la strada: se lo “cucinano” a fuoco lento, guadagnano la sua fiducia e nel caso anche quello della famiglia (meglio monoparentale, sempre secondo il decalogo). Non è per caso che don Seppia ha mirato il ragazzino con ritardo mentale.

Ancora nel 1965 il prete pedofilo Ronan aveva fatto presente ai suoi superiori l’assurdità di mandarlo ad insegnare in una (altra) High School, dove la tentazione era massimizzata. C’era la consapevolezza da parte di Ronan. E ANCHE da parte dei superiori.

Il peccato, grave o veniale, non è materia pertinente, comunque. Stiamo parlando di reati, e di responsabilità (accountability).

La sua amica è per caso una discepola di Fagioli (il guru di Bertinotti)? Sì, a me Fagioli dà proprio i brividi, che orrore.

ateo3

@ Hysterion Proteron

Le spiego: un omosessuale non è un deviato. L’omosessualità praticata è però un disordine morale, dunque chi compie atti omosessuali pecca. Sulla malattia la Chiesa non si pronuncia, non è il suo compito. Se uomini di Chiesa nel passato o nel presente l’hanno fatto, l’hanno fatto a titolo personale, perché, e mi ripeto, la Chiesa non ha come scopo precipuo la definizione di una malattia!

Non mi sono inventato le cose, nè i termini. Quella dell’omosessualità come deviazione è una posizione sostenuta da molti vescovi e cardinali, primo fra tutti, Sepe.
Il sito Pontifex è una fucina di articoli su membri del vaticano che la pensano così, e il fatto che non esista una linea ufficiale della chiesa in merito (cioè che consideri l’omosessualità come malattia) non può mascherare il fatto che anche alte cariche abbiano questo tipo di “opinione personale” senza mai però essere redarguiti o costretti a smentire o comunque, dichiarare che quelle sono loro opinioni personali.
E per tante altre situazioni, ciò è già stato fatto. In queste circostanze, mai.
Quindi mi perdonerai se immagino che in realtà alla chiesa faccia piacere una posizione del genere.

Come forse saprà, perché ci sia peccato mortale, sono necessarie tre condizioni: materia grave, piena consapevolezza e deliberato consenso!

Quello che volevo sottolineare col mio ragionamento è la assurdità della posizione di molte cariche della chiesa che paragonano le due cose. O che fanno discendere l’una dall’altra. C’è addirittura chi si è spinto in là e ha dichiarato che l’omosessualità è peggiore della pedofilia.

L’omosessuale che vive la sua sessualità in maniera libera, ha rispetto di sè e dell’altra persona che è conseziente. Esattamente come fa l’eterosessuale. Non c’è crimine, deviazione, pulsione… ma per la chiesa c’è peccato.
Il pedofilo invece non solo vive la sessualità in modo scorretto, ma cerca morbosamente rapporti con soggetti lontani dall’età della maturità sessuale, quasi sempre se ne sbatte del consenso e se ne frega di danneggiare altre persone soddisfacendo i suoi istinti. Di più, la maggior parte dei pedofili è di tipo seriale. Sa come procacciarsi le vittime tra gli individui più fragili ed esposti, pianifica le situazioni, è cosciente di ciò che fa e reitera di continuo. C’è crimine, deviazione, pulsione e anche malattia. è una situazione completamente diversa.
E se vogliamo ragionare per peccato:

Tanto più se il peccatore è profondamente malato, come nel caso di un pedofilo. Come forse saprà, perché ci sia peccato mortale, sono necessarie tre condizioni: materia grave, piena consapevolezza e deliberato consenso! Si può parlare di piena consapevolezza per un pedofilo?

Congratulazioni, hai appena descritto il perfetto pedofilo seriale.
Si può parlare secondo te di non piena consapevolezza in uno che pianifica una strategia di caccia per rovinare la vita a un altro bambino?

Conosco personalmente una psicologa atea (pensi generazioni di non battezzati in famiglia!) che è profondamente convinta che l’omosessualità sia una pulsione “deviata o comunque non sana”.

Come il cattolicesimo non è una patente che definisce la bontà e l’onestà di una persona, l’ateismo non è una patente o un certificato che evidenzi la razionalità.
Da questa psicologa io non andrei mai, anche perchè ha dimostrato di ignorare bellamente il risultato di incontri che hanno prodotto documenti autorevoli in ambito scientifico. Scommetto che questa psicologa infatti non riuscirà a dimostrarti razionalmente la sua posizione ma probabilmente si baserà su “secondo me… da ciò che ho visto deduco…”.
Tra l’altro, una famiglia può essere atea da generazioni e il figlio può scoprirsi credente e viceversa. Significa poco o nulla.
È il pessimo ragionamento (in cui mi sono trovato anch’io molte volte) di dover qualificarsi da una parte o dall’altra perché, in una discussione, si tende a giudicare le opinioni di una persona dallo schieramento di provenienza.
Anch’io a volte, per disquisire su questo blog, devo sottolineare di aver passato molti più anni della mia vita da credente cattolico e praticante che non da ateo. È un ragionamento che odio fare, ma del resto so che il mio nick e il mio modo di pensare mi squalificano agli occhi di un credente. È difficile, però, far capire altrimenti di aver preso visione dell’una e dell’altra cosa e di parlare con cognizione di causa.

ateo3

@ Sandra

non era vero e proprio sarcasmo.
In incipit ho riportato il punto di vista di gran parte della chiesa e anche di fedeli.

Penso di non dover specificare che ovviamente non lo condivido.

@ Proteron
In generale vorrei fare un’altra specifica:
Se si ritiene veramente il pedofilo solo una vittima di una malattia (e ce ne sarebbe da discutere…) pare ovvio che la strada più rapida per impedirgli di far del male a sè (e agli altri soprattutto) sia la denuncia.
A questo punto, le cariche che non hanno ritenuto di dover provvedere, dovreste considerarli doppiamente colpevoli.

bradipo

No. Simili pensieri preferisco lasciarli a certi atei. Non tutti, grazie a Dio! 😉

Huh, De Mattei è ateo?

RobertoV

E’ sempre commovente vedere come si preoccupano del povero “prete ammalato” e non delle vittime, quelle che subiscono traumi e sofferenze, o quelle che non trovano il coraggio di denunciare soffrendo in silenzio. Si vede sempre come il loro primo pensiero sia per le vittime, alle quali se potessero tapperebbero la bocca perchè disturbano il loro bel falso mondo: non per nulla come viene fuori dai vari rapporti sul fenomeno, e per riconoscimento di altri cattolici più onesti (non italiani), le vittime sono state percepite come nemiche della chiesa.

Dalila

Questo panegirico della pedofilia come “malattia” serve solo a proteggere i diretti interessati.Mi stupisco che si stia a rispondere a chi difende un essere abietto già ben protetto dai sacri paramenti nonchè dalle alte gerarchie.
Sarà forse “la malattia” il vostro escamotage per salvare i vostri poveri preti dai “brutti giudici”?

Enrico

La legge penale considera solo l’assenza di capacità di intendere e volere causa di non punibilità, ciò è quello che conta in tribunale.

Kaworu

mi sono persa, ma… cosa straca$$o c’entra l’omosessualità?

la pedofilia è si una malattia mentale ma surprise! non intacca minimamente la capacità di intendere e di volere.

Hysteron Proteron

Osvaldo scripsit:

Quindi che la pedofilia sia una malattia non è un pronunciamento della Chiesa, ma solo una tua opinione personale?

Certo che sì.

Sandra scripsit

Il peccato, grave o veniale, non è materia pertinente, comunque. Stiamo parlando di reati, e di responsabilità (accountability).

Sandra stavolta è lei a non aver colto un’evidenza: stavo rispondendo ai dubbi di un suo fratello nella fede atea.
Ad ogni modo è ossessionata dal termine accountability, deve averlo scoperto da poco…

La sua amica è per caso una discepola di Fagioli (il guru di Bertinotti)?

No, è un’affermata professionista. Serve una mano?

Hysteron Proteron

ateo3 scripsit:

Non mi sono inventato le cose, nè i termini. Quella dell’omosessualità come deviazione è una posizione sostenuta da molti vescovi e cardinali, primo fra tutti, Sepe.

Non mi sembra di averla accusata di nulla di simile. Mi sembra, invece, di averle già spiegato che non è compito della Chiesa definire le malattie, perciò le posizioni di altissimi prelati (foss’anche il papa), restano posizioni personali.

il fatto che non esista una linea ufficiale della chiesa in merito (cioè che consideri l’omosessualità come malattia) non può mascherare il fatto che anche alte cariche abbiano questo tipo di “opinione personale” senza mai però essere redarguiti o costretti a smentire o comunque, dichiarare che quelle sono loro opinioni personali.

Che bisogno c’è di invitarli a dichiarare che si tratta di opinioni personali?
Oltre a ricordarle per la terza volta che non è la Chiesa che deve definire cosa sia malattia e cosa non lo sia, le ricordo per la seconda volta che la comunità scientifica non è concorde nella definizione dell’omosessualità.

Quindi mi perdonerai se immagino che in realtà alla chiesa faccia piacere una posizione del genere.

Immagini ciò che le pare, le ripeto per la quarta volta che si sta facendo problemi che non esistono.

L’omosessuale che vive la sua sessualità in maniera libera, ha rispetto di sè e dell’altra persona che è conseziente. Esattamente come fa l’eterosessuale. Non c’è crimine, deviazione, pulsione… ma per la chiesa c’è peccato.
Il pedofilo invece non solo vive la sessualità in modo scorretto, ma cerca morbosamente rapporti con soggetti lontani dall’età della maturità sessuale, quasi sempre se ne sbatte del consenso e se ne frega di danneggiare altre persone soddisfacendo i suoi istinti. Di più, la maggior parte dei pedofili è di tipo seriale. Sa come procacciarsi le vittime tra gli individui più fragili ed esposti, pianifica le situazioni, è cosciente di ciò che fa e reitera di continuo. C’è crimine, deviazione, pulsione e anche malattia. è una situazione completamente diversa.

Uhm, e che c’entra questo con il tema peccato, che è il tema che voleva trattare e di cui m’ha chiesto?

Congratulazioni, hai appena descritto il perfetto pedofilo seriale.
Si può parlare secondo te di non piena consapevolezza in uno che pianifica una strategia di caccia per rovinare la vita a un altro bambino?

Continua a non capire che si sta parlando di due piani diversi… La piena avvertenza di cui si parlava era quella relativa al peccato: piena avvertenza di far qualcosa che spezzi irrimediabilmente la comunione con Dio Padre.

Come il cattolicesimo non è una patente che definisce la bontà e l’onestà di una persona, l’ateismo non è una patente o un certificato che evidenzi la razionalità.

Su questo non ho alcun dubbio! Per fortuna anche lei…

Da questa psicologa io non andrei mai, anche perchè ha dimostrato di ignorare bellamente il risultato di incontri che hanno prodotto documenti autorevoli in ambito scientifico.

“Documenti autorevoli in ambito scientifico” che vorrebbe dire? Articoli scientifici di un certo rilievo? Beh, sappia che è possibile trovarne altrettanti che sostengono la tesi opposta: non si ha uniformità di vedute sul tema. OMS e APA non detengono la verità.

Scommetto che questa psicologa infatti non riuscirà a dimostrarti razionalmente la sua posizione ma probabilmente si baserà su “secondo me… da ciò che ho visto deduco…”.

Ci riesce, ci riesce. Con me l’ha fatto: non sarei in grado di riportarle il suo pensiero, perché non ho le conoscenze sufficienti per farlo, e rischierei di scrivere sfondoni sesquipedali.

Tra l’altro, una famiglia può essere atea da generazioni e il figlio può scoprirsi credente e viceversa. Significa poco o nulla.

Certo.
1. Avevo riportato la notizia solo per mettere in risalto che si trattava di una famiglia in cui non si credeva da generazioni in alcun dio trascendente.
2. Le auguro di rivivere questa scoperta in futuro, visto che dice di essere stato già credente in passato 🙂

È il pessimo ragionamento (in cui mi sono trovato anch’io molte volte) di dover qualificarsi da una parte o dall’altra perché, in una discussione, si tende a giudicare le opinioni di una persona dallo schieramento di provenienza.
Anch’io a volte, per disquisire su questo blog, devo sottolineare di aver passato molti più anni della mia vita da credente cattolico e praticante che non da ateo. È un ragionamento che odio fare, ma del resto so che il mio nick e il mio modo di pensare mi squalificano agli occhi di un credente. È difficile, però, far capire altrimenti di aver preso visione dell’una e dell’altra cosa e di parlare con cognizione di causa.

Anche su queste considerazioni non posso che darle pienamente ragione! È un difetto che ci accomuna, il pregiudizio nei confronti di chi ha credenze opposte alle nostre. E non creda che un cattolico che resti scientemente tale non abbia mai messo in discussione la propria fede. Ogni vera fede si nutre di dubbi.

Se si ritiene veramente il pedofilo solo una vittima di una malattia (e ce ne sarebbe da discutere…) pare ovvio che la strada più rapida per impedirgli di far del male a sè (e agli altri soprattutto) sia la denuncia.
A questo punto, le cariche che non hanno ritenuto di dover provvedere, dovreste considerarli doppiamente colpevoli.

Sì la via più rapida e giusta è la denuncia e la dimissione dallo stato clericale, perché se persino l’omosessualità radicata non può essere una condizione compatibile con il sacerdozio, figuriamoci quanto possa essere incompatibile una condizione di patologia, come quella del pedofilo!
Le cariche che non hanno provveduto a rimuovere i pedofili dai loro incarichi sono certamente doppiamente colpevoli. Tutto sta a dimostrare la responsabilità delle massime cariche. Sandra ha già condannato l’attuale arcivescovo di Genova.

bradipo scripsit:

Huh, De Mattei è ateo?

Non saprei, si dichiara cristiano cattolico, come lei si dichiara né ateo, né religioso, né agnostico (insomma non sa neppure lei cos’è…). Tra le due bizzarrie preferisco la prima.

RobertoV scripsit:

E’ sempre commovente vedere come si preoccupano del povero “prete ammalato” e non delle vittime, quelle che subiscono traumi e sofferenze, o quelle che non trovano il coraggio di denunciare soffrendo in silenzio. Si vede sempre come il loro primo pensiero sia per le vittime

Sta parlando dei suoi fratelli nella fede atea vero? Proprio negli ultimi thread delle Ultimissime ho scritto e ripetuto (come può verificare) che era inquietante quanto fosse assente qualunque riferimento alle vittime, nei commenti degli atei che partecipano a queste discussioni… L’unica preoccupazione era quella di insultare uomini di Chiesa, neppure un riferimento al dolore delle vittime, e alla tristezza che simili vicende causano in ciascuno di noi!

Dalila scripsit:

Questo panegirico della pedofilia come “malattia” serve solo a proteggere i diretti interessati.

Cerchi di spiegare ai suoi fratelli nella fede dove avrei elogiato la pedofilia, dove ne avrei fatto quindi un panegirico. Se ci riesce, ovviamente.

Mi stupisco che si stia a rispondere a chi difende un essere abietto già ben protetto dai sacri paramenti nonchè dalle alte gerarchie.

A me invece stupisce il disgusto che lei prova per un malato. Mi chiedo come reagirebbe se scoprisse che un suo familiare è pedofilo… Cresca, e in fretta!

Sarà forse “la malattia” il vostro escamotage per salvare i vostri poveri preti dai “brutti giudici”?

Sarà forse il suo abietto comportamento nei confronti dei malati a farla sentire superiore a noi credenti? Preferisco la mia inferiorità e il mio rispetto per i malati 😉

Sandra

@Isterico Prostatico

“No, è un’affermata professionista. Serve una mano?”

Cafone.

Hysteron Proteron

Sandra scripsit:

Cafone.

Mi scuso per l’eccessivo sarcasmo. Ammetterà però che i suoi insulti a Fagioli non fossero di minor entità… O l’eccesso di sarcasmo è lecito solo da una parte? 😉

robby

@histerico iperione???malato,li prete in questione è un malato??e come pensi di curala questa malattia,spostandolo,e non fargli piu vedere ragazzi,sicuramente guarira..sè lo di tu histerico iperione,spero che accadda a i tuoi figli,voglio vede come in ospedale lo aiuti a prendere le medicine…

Hysteron Proteron

robby scripsit:

@histerico iperione???malato,li prete in questione è un malato??e come pensi di curala questa malattia,spostandolo,e non fargli piu vedere ragazzi,sicuramente guarira..sè lo di tu histerico iperione,spero che accadda a i tuoi figli,voglio vede come in ospedale lo aiuti a prendere le medicine…

Mi scusi, ma in che lingua sta scrivendo??? 😕
Quanto al mio nickname: se lo scrive su Google vedrà che troverà immediatamente il significato, senza bisogno di lavorar di fantasia.

Enrico

Non si può non essere indignati con Don Seppia qualora le accuse si dimostrassero vere.

Daniele

Mi sa che siamo già oltre l’indignazione … le madri della parrocchia chiedono “Lasciatelo a noi, per mezz’ora soltanto”

Sandra

E pensa Enrico quanto potrebbero indignarsi madri e padri qualora il titolo di oggi del Fatto Quotidiano si dimostrasse vero:
“Don Seppia, la Curia sapeva tutto
Errori e omissioni di tre vescovi.”

E pezzi da novanta, Tettamanzi, Bertone e Bagnasco sarebbero stati al corrente dello stile non proprio a modino del giovane prete. Ma l’hanno lasciato fare (e già questo trattamento di favore fa balenare qualche sospetto). Bagnasco si è fatto sfuggire un comparativo, “scivolare nel peggio quasi insensibilmente” a proposito di Seppia: una persona ignara dei precedenti avrebbe più correttamente usato l’espressione “scivolare nel male”, forse, che dici?

Southsun

@ Enrico.

Anche per Don Marco Dessì si diceva che erano “dicerie di quartiere”.

Poi, quando la pentola di vermi si è scoperchiata, in Vaticano sono corsi a nascondersi come le blatte allo scoperto.

Il Fatto Quotidiano non avrebbe pubblicato nulla se fossero state solo illazioni gratuite.

Riguardo a Don Seppia, io non riesco a capire COME ha fatto la Chiesa locale a non accorgersi dei suoi traffici e delle sue frequentazioni, visto che erano tutt’altro che sporadiche e segrete.

I vescovi, in altri contesti, sono fulminei ad agire. Contro Don Farinella sono calati come fulmini. Forse Don Seppia aveva una grossa riserva d’inchiostro??

Sandra

Piuttosto dicerie di prete:

“Nei giorni scorsi don Piercarlo Casassa, parroco di don Riccardo nel 1985 a Recco, cittadina del Levante genovese, è stato ascoltato a lungo come testimone dai detective dell’Arma di Milano. Don Casassa ha ripetuto ai militari che i comportamenti del prete appena uscito dal seminario non gli sembravano adeguati alla tonaca. Ha ricordato una gita al mare organizzata da don Riccardo con i bambini del catechismo e di come i bambini si fossero rifiutati di ripetere l’esperienza. «I carabinieri – dice don Casassa – mi hanno chiesto perché non ho fatto denuncia all’epoca, ma io non potevo denunciare nulla di concreto. Non ravvisavo nessun reato». E ancora: «Don Seppia stava fuori tutte le notti e dormiva per l’intera mattina. La sua non mi sembrava una vera vocazione. Così ho avvertito i miei superiori».”

“Intanto la Procura ha ascoltato anche don Piercarlo Casassa , il primo parroco che ha avuto Riccardo Seppia come vice. Ha ribadito quanto già dichiarato in esclusiva al Secolo XIX: «Non era adatto al sacerdozio, usciva tutte le notti, tornava tardi, e si svegliava alle de del pomeriggio. Lo avevo comunicato più volte alla Curia, ma i miei appelli sono caduti nel vuoto».”

Enrico

Hanno comunicato reati? Vi erano elementi concreti?No per loro stessa ammissione. Si evidenziano eventuali problemi disciplinari e basta.

Hysteron Proteron

Enrico scripsit:

Non si può non essere indignati con Don Seppia qualora le accuse si dimostrassero vere.

Indignarsi con un malato? A che pro? Semmai indignarsi con chi sapeva e ha taciuto, o con chi pur sapendo non è intervenuto.

Sandra scripsit:

Bagnasco si è fatto sfuggire un comparativo, “scivolare nel peggio quasi insensibilmente” a proposito di Seppia: una persona ignara dei precedenti avrebbe più correttamente usato l’espressione “scivolare nel male”, forse, che dici?

Dico che forse dovrebbe riportare anche i periodi precedenti, per far capire il vero senso della frase 😉

«Già ai tempi del Cardinal Tettamanzi la curia era a conoscenza del fatto che in quella canonica si svolgevano feste hard omosessuali. […] Dionigi Tettamanzi, Tarcisio Bertone e Angelo Bagnasco avrebbero creduto […] di poter gestire, nel rispetto laico della privacy e all’interno di norme non civili, bensì canoniche, comportamenti che, per chi non è prete sarebbero espressioni di libertà. I reati sarebbero arrivati solo dopo e rappresentano quello che Bagnasco ha evocato come uno “scivolare nel peggio quasi insensibilmente”.»

Ossia: quello “scivolare nel peggio” di Bagnasco si riferiva ai precedenti noti di don Seppia, i festini per homosex, che reato non sono e che, per l’articolista, sono “espressioni di libertà”. Dunque la frase di Bagnasco potrebbe riscriversi così: “Non bastavano i festini per omosessuali! Ora si scopre che don Seppia è scivolato nel peggio quasi insensibilmente, senza alcun rimorso, macchiandosi di reati indicibili”.

Southsun

Questo è ancora più pazzesco!

I vescovi criticano aspramente per ogni cosa gli omosessuali FUORI dalla Chiesa e tollerano le più pazzesche schifezze da parte degli stessi ALL’INTERNO della stessa??

Ma come stanno messi, questi???

Che vuol dire “i festini hard non sono reato”?? Lo sono eccome all’interno della Chiesa, per questo Don Seppia doveva essere cacciato fuori anni fa, visto il suo “curriculum”.

Hanno fatto lo stesso “errore” con Don Marco Dessì. Hanno lasciato crescere il bubbone finquando è esploso. Peccato che di mezzo ci siano andati decine di bambini di strada poverissimi!

E’ sempre lo stesso modus operandi, in tutto il mondo e in tutti i tempi: negare, minimizzare, sopire e trasferire.

A “Chi l’ha visto” di stasera c’era un’altra storiaccia di molestie pedofile in oratorio con omicidio di un bambino, avvenuta negli anni ’70.

E’ ora di finirla!

Hysteron Proteron

Southsun scripsit:

I vescovi criticano aspramente per ogni cosa gli omosessuali FUORI dalla Chiesa e tollerano le più pazzesche schifezze da parte degli stessi ALL’INTERNO della stessa??

Parto dal farle osservare che le orgie per omosessuali erano organizzate da un sacerdote, dunque la questione, nel caso specifico, era ALL’INTERNO della Chiesa.

Che vuol dire “i festini hard non sono reato”?? Lo sono eccome all’interno della Chiesa, per questo Don Seppia doveva essere cacciato fuori anni fa, visto il suo “curriculum”.

Non sono un reato. Sono senz’altro un peccato e creano pubblico scandalo, trattandosi di un sacerdote, ma non mi risulta che esista un canone del Codice di Diritto Canonico che dica che simili gesti (ovviamente supponendo che non vengano perpetrati ripetutamente anche dopo il richiamo del vescovo) siano puniti con la dimissione dallo stato clericale o con altre pene altrettanto elevate.

Sandra

La frase di Bagnasco riportata dal Fatto veniva dal Secolo del 15 maggio, di cui il contento (a mio parere più rilevante dell’opinionista del Fatto) è:

“Bagnasco ha ricordato l’esigenza della «vigilanza su noi stessi e nelle piccole cose di tutti i giorni» perché «è sulle piccole cose che si misurano le grandi» e «per non scivolare nel peggio, forse insensibilmente».”

E’ stato pronunciato durante una messa di ordinazione, e pare fosse in riferimento alla faccenda Seppia. La mia era una deduzione che seguiva a ruota quella del giornalista, e mi sembra possa funzionare.

Non si dimostretà mai (a meno che la Curia renda pubblici i documenti interni – ah ah -, tra cui le segnalazioni anonime, sempre che le conservino) se Bagnasco & Co sapevano e in che misura. Quello che sappiamo è che non hanno saputo (nella migliore delle ipotesi) vedere. E questo, se non sicuramente colpevoli, in quanto “responsabili” diretti li rende sicuramente poco credibili, anche se non agli occhi di tutti: in Italia vige la cultura dell’autorità e dell’abuso che ne deriva, e la classe dirigente in generale non è tenuta alla credibilità. Quindi Bagnasco & Co. come Berlu & Co, possono continuare a dormire sonni tranquilli.

Sandra

Come mai “il peccato” e “il pubblico scandalo” non sono stati sanzionati in qualche modo? Io trovo strana questa tolleranza verso una persona che ostentava con una certa sfacciataggine le sue abitudini. Stride con la condanna dell’omosessualità della chiesa. Don Casassa ha dichiarato di averlo riferito già a fine anni 80 in Curia. Sappiamo che molti preti, soprattutto negli anni passati, sfuggivano alla vita da esclusi come omosessuali nel sacerdozio, ma quello che colpisce in questo caso è l’arroganza. Com’è che un giovane pretino può permettersi regolarmente di non presentarsi alla mattina dal suo “capo” e questo non riesca, nemmeno rivolgendosi ai superiori, a ottenere da questi un minimo di disciplina, almeno in orario di lavoro?

Enrico

Che esegesi fate alle parole di Bagnasco? Comunque proprio voi che definite non correlata pedofilia ed omosessualità ora chiedete l’esclusione degli omosessuali dal sacerdozio?

Sandra

Non credi, Enrico, che per Bagnasco le dimissioni sarebbero l’atto più opportuno e onesto?

Enrico

No, non ho un concetto cosi ampio della responsabilità oggettiva.

Hysteron Proteron

Sandra scripsit:

Come mai “il peccato” e “il pubblico scandalo” non sono stati sanzionati in qualche modo? Io trovo strana questa tolleranza verso una persona che ostentava con una certa sfacciataggine le sue abitudini.

La trovo strana anche io. Nessun cattolico è qui per santificare gli uomini che compongono la gerarchia, ne può star certa. In questo caso, per giunta, era la stessa Curia ad aver riferito di sapere con certezza dei festini homosex, per cui mi meraviglio non poco che non sia stato minimamente ripreso! Ogni qual volta un uomo di Chiesa “in vista” sbaglia in modo così evidente, non possiamo che vergognarci dell’errore e, se è nelle nostre possibilità, aiutare le vittime, oltre a pregare per loro…

bradipo

Non saprei, si dichiara cristiano cattolico, come lei si dichiara né ateo, né religioso, né agnostico (insomma non sa neppure lei cos’è…). Tra le due bizzarrie preferisco la prima.

beh, che preferisca ipocrite etichette dietro le quali si può dire tutto e il suo contrario si era capito…. noto inoltre che ha preferito non argomentare le sue obiezioni alla mia risposta sopra (nemmeno rivolta a lei)… facile anche capire perché.

A parte la pomposità del suo chiacchiericcio, ha qualcosa di concreto da dire o è qui solo per sterili (ma divertenti) schermaglie dialettiche?

bradipo

azz… sbagliato a chiudere il tag del quote… a quanto pare non è tardata la punizione per averla umiliata con la storia delle indentazioni.

Hysteron Proteron

bradipo scripsit:

A parte la pomposità del suo chiacchiericcio, ha qualcosa di concreto da dire o è qui solo per sterili (ma divertenti) schermaglie dialettiche?

Mi sembra di aver scritto già abbondantemente, e di aver risposto esaurientemente a tutte le domande che mi venivano poste, se non è così mi dica dove non l’avrei fatto. Al momento comunque è lei che dovrebbe darsi qualche risposta (e mi riferisco di nuovo al suo definirsi “né ateo, né agnostico, né religioso”).

bradipo scripsit:

azz… sbagliato a chiudere il tag del quote… a quanto pare non è tardata la punizione per averla umiliata con la storia delle indentazioni.

Succede, per il futuro posso consigliarle di usare un text editor che le indichi la chiusura degli stessi. Quanto all’umiliazione, è solo nella sua mente, come lei stesso implicitamente ammette, avendo ricordato la mia risposta 😉

bradipo

Se la sua abbondanza è nella prolissità concordo… probabilmente le sfugge di cosa stavo parlando, ma fa nulla… come detto era lei ad essersi intromesso in una mia risposta data ad altri.

Per quanto concerne la baruffa ipertestuale, dev’esserle sfuggito qualcosa.

Hysteron Proteron domenica 15 maggio 2011 alle 16:24

@bradipo:
Capisco i preconcetti, ma non osservare come fosse impossibile replicare direttamente alle baggianate di Francesco, per il limite massimo di indentazione presente in queste Ultimissime, mi pare un po’ troppo. Lei che dice?

al che, le ho dimostrato come invece fosse possibile fare l’impossibile

mi raccomando, continui ad usare il text editor e qualunque cosa le indichi cosa e come scrivere… io preferisco metterci del mio 😉

Hysteron Proteron

bradipo scripsit:

Se la sua abbondanza è nella prolissità concordo… probabilmente le sfugge di cosa stavo parlando, ma fa nulla…

Sfugge anche a lei, questo è ormai conclamato. O alza tutto questo polverone per un tasto Rispondi errato?

bradipo sono davvero questi i suoi argomenti per confutarmi? Complimenti vivissimi!

mi raccomando, continui ad usare il text editor e qualunque cosa le indichi cosa e come scrivere… io preferisco metterci del mio

Il mio era un invito per venirle incontro, visto che si disperava per un suo errore. Non uso text editor al momento. Quanto alle indicazioni circa il cosa e il come scrivere, al momento credo ne abbia molto più bisogno lei. Quando ci mette del suo si vedono i risultati!

Hysteron Proteron

Sembra quasi che l’ho fatto apposta a non chiudere il tag “a” 😀

Ne approfitto per chiederle se, oltre a ai tag “abbr”, “acronym”, “b”, “blockquote” “code”, “em”, “i”, “strike” e “strong”, gli amministratori di questo sito hanno abilitato altri tag per i commenti. Mi sa dare indicazioni in merito?

La lista l’ho estratta da una pagina un po’ datata e, oltre a non sapere se nel frattempo la policy di WordPress sia variata (perché non trovo una pagina esaustiva nel sito di WordPress – al più questa, che però si riferisce ai post e non ai commenti), non conosco la policy di questo sito.

Florenskij

Se le notizie messe in circolazione corrispondono a verità ( come spero che non sia ) bisogna dire che per rendere conto di una certa condotta pedofila nessuno è più adatto di un certo Fjodor: Fjodor Dostojevskij, esploratore degli abissi del cuore umano. Quanto segue è solo congettura, che mi auguro non si applichi al caso specifico, ma che forse ha una sua coerenza logica ed emotiva per quanto si riferisce al fenomeno in generale.

Consideriamo bene le cose. Al giorno d’oggi non ci si fa più preti per soldi ( fatica enorme, gratificazioni immediate pochissime, retribuzione minima ); in molti casi piuttosto per un bisogno di identità e di ruolo che viene scambiato equivocamente per slancio religioso. Agli occhi di un adolescente il prete può ancora apparire come un personaggio a cui è riservata una parte attiva in una vita di gruppo che da lui può essere potenziata, facendo per così dire da cassa di risonanza della sua personalità. Con un misto di incoscienza e di orgoglio si può inizialmente immaginare di essere superiori alle istanze naturali e perfino fisiologiche del sesso, della famiglia con moglie e figli, di una carriera gratificante e ben retribuita, anche se impegnativa. Una scelta fatta anche trascurando le esigenze di una autentica adesione ideologica ai dogmi della Chiesa, tale da resistere a ogni obiezione presente e futura sulle “verità di fede”.

Quando si fanno sentire il peso della routine e la frustrazione per la meschinità delle mansioni a cui si è ridotti ( un giovane in gamba tra le pie vecchiette! ), come pure per l’indifferenza della gente, si apre la crisi. O si vive in una perenne frustrazione, come
il parroco della “parrocchia morta” nel “Diario di un curato di campagna” di Bernanos, oppure si reagisce. Si abbandona il sacerdozio ( facendo la scelta più coerente ) magari prendendo spunto da una “cotta” oppure, non avendo il coraggio di lasciare, per motivi di retribuzione sia pure minima, o per perdere la faccia, o per non dispiacere ai genitori, si dà una direzione diversa alla propria vita: rimangono l’orgoglio e l’idea di una propria superiorità intellettuale, ci si distacca interiormente dalla “religione positiva” che ci si era impegnati a servire. In pectore e in riservata sede la si critica aspramente in nome del “progressismo”, come nel caso di Jean Meslier, che scoprì il suo animo solo nel testamento, in cui affermò la necessità di impiccare l’ultimo aristocratico con le budella dell’ultimo prete. La castità, divenuta un peso per la mancanza di gratificazioni affettive nel rapporto con il “gregge” diventa sempre più gravosa e impraticabile. Allora la perversione intellettuale ( tale non in quanto adesione al progressismo, ma in quanto connessa a una ipocrisia sistematica ) dà luogo alla perversione del costume: si passa a una specie di pansessualismo e si teorizza una vita sessuale “superiore” a quella della gente comune. Fors’anche ( ma questa rimane una ipotesi ) vivendo nella sporcizia della menzogna continuata si desidera sporcare quello che è è pulito, prima di tutto i bambini. Pian piano si può arrivare a considerarsi dalla parte di Satana, il principe della menzogna, il Grande Ribelle, già angelo di luce e ora operante al coperto tra fuoco e zolfo.

Personalmente temo che la crisi della pedofilia sia un effetto della gravissima crisi della Chiesa in Occidente: crisi ideologica e crisi emotiva che si riflette nella vita di molti che hanno voluto iniziare come pastori e si sono trovati ad essere lupi. Basti pensare che secondo alcuni – affermazione che comunque va presa con le molle – Paolo VI, nella sua famosa esternazione sul “fumo di Satana” entrato per una fessura nel tempio di Dio, si riferiva non solo a un fenomeno generale, a un fatto preciso: un rito satanico che si sarebbe tenuto in Vaticano, con partecipazioni ad altissimo livello.

Questo, lo ripeto, in generale, senza voler dare giudizi nè immediati nè definitivi sul caso specifico, per il quale occorrono elementi più precisi e consolidati.

A me rimane comunque l’idea che CORRUPTIO OPTIMI PESSIMA.

bardhi

@ Florenskij
Lo trovo la tua analisi sincera e le tue conclusioni oneste, pero forse non hai preso in considerazioni tutti i casi.
Nel passato si faceva prete per vocazione, per sfuggire alla povertà etc etc, ma anche perche la famiglia ti costringeva perche notava le strane tendenze(omosessualità o pedofilia) e forse ingenuamente pensavano che un istituto rispettabile e pieno di mezzi come la chiesa avrebbe potuto “raddrizzare” il giovane o perche la stessa persona conscio delle sue tendenze(omosessualità o pedofilia) voleva essere aiutato e protetto ma nel peggiore dei casi persone che volevano solo essere protetti è facilitati nei loro intenti.
Oggi uno si fa prette per vocazione non certo per soldi e che non sopporta il peso del compito e/o della castità e dato la disponibilità di donne che accentano la condizione, trovano l’amante e si fanno pure la famiglia clandestina, invece un gay che si fa prette deve essere davvero messo male. Penso pero che ci sono pure un pedofili che sono attratti dalla posizione del prete perche è protetto e facilitato nei suoi intenti. Penso che è responsabilità delle gerarchie a essere attenti scovare espellere e denunciare persone del genere possibilmente prima che loro agiscano.

andrea tirelli

Caro Florenskij,
proprio non ce la facciamo a non fare citazioni latine a CDC, neh?
Vabbè, entriamo nel merito di quel che ha scritto.
La sua analisi è interessante ma si limita all’individuo: c’è solo il prete. O meglio il prete solo, nel suo ragionamento. Come se introno a lui ci fosse il vuoto.

E no, caro Florenskij.
Intorno al prete c’è la chiesa.
Perché nella chiesa ci sono così tanti pedofili?
Perché la chiesa non ha mai, dico mai denunciato alcun clerico pedofilo in nessuna parte del mondo?
Perché li ha sempre protetti, spostendo i sospetti pedofili di diocesi in diocesi (fino a mandarli a stuprare i piccoli eschimesi al polo nord!)?

Non è il comportamento del singolo a corrompere l’organizzazione cui appartiene, ma il comportamento dell’organizzazione nei confronti di chi ne fa parte ed è un delinquente.

Le gerarchie ecclesiastiche, con il loro comportamento omertoso, sono state per decenni e decenni (e temo lo siano ancora oggi) complici e corresponsabili dello stupro di milioni di di bambini in tutto il mondo…

Alla faccia del povero prete di campagna solo soletto che s’inchiappetta il bimbo per noia e sconforto…

RobertoV

No, non è un problema di crisi, è un problema di visibilità: semplicemente oggi se ne parla di più e si cerca di combatterlo, un po’ come è successo prima con gli stupri delle donne.
La pedofilia è un problema che c’era anche in passato, anzi in termini superiori (basta pensare alla scarsa considerazione dei bambini, alla loro educazione violenta del passato, ecc., loro subivano ogni sorta di abusi e la povertà li favoriva), ma non veniva combattuta, in passato non c’era la consapevolezza del problema da parte della società, non c’era la possibilità di denunciare, non c’erano gli strumenti legislativi.
Oggi il problema è conosciuto e sta emergendo quanto era nascosto, oggi le vittime trovano il coraggio di denunciare, in passato no.
Il nostro mondo ha reso visibile quanto era nascosto, le denunce rappresentano solo una parte di quello che avveniva ed avviene ed il problema di tutte le legislazioni civili e della società è quello di far emergere il sommerso e far trovare alle vittime il coraggio di venire allo scoperto.
In altre società sono più avanti di noi nella lotta alla pedofilia, l’Italia non considerava il problema fino all’inizio degli anni ’90. Secondo una stima dell’associazione Arcobaleno nel 2000 a fronte di oltre 20 mila casi stimati, solo 200-300 venivano denunciati in Italia.
Basterebbe leggersi qualcosa sul problema per rendersene conto, ma vedo che si preferisce fare delle analisi ideologiche contro la corruzione della società: è proprio grazie alla nostra società che il problema è diventato visibile e che le vittime incominciano a venire tutelate.

Florenskij

@ Andrea Tirelli. “Casta meretrix” = “Virginale puttana”. Chi ha dauto questa definizione della Chiesa nella sua concreta configurazione storica? Uno dei Padri della Chiesa. Pensi un po’ se io dovevo asoettare il suo “eh no” prima di accorgermi di quello che non va nelle strutture, prima ancora che nei singoli. Avrei citato la diceria sul rito satanico ad alto livello se non ne fossi stato consapevole?

Chiami CDC la casa editrice che avrà il coraggio di pubblicare le sue opere, e non offenda gratuitamente gli altri: si squalifica da se stesso.

@ Robby. Vorrei che mi indicasse qual è la ditta che produce la sfere di cristallo come quella in cui legge che io sono falso. Lei è villano, presuntuoso e scorretto. Non mi faccia dire altro. Per un intervento in cui parlo di abisso del male in cui precipitano certi sacerdoti.

Il peccato originale? Ma se ne parla Freud stesso teorizzando l’Uccisione del Padre divoratore? Si informi, si informi…

robby

dai florenskji,facci una bella esegesi ,del furto,della rapina,del omicidio,dello stupro,del rapimento,ecc…dai una giustificazione mistica a ogni sporcizia che un essere umano compie,sforzati che cè la fai,il peccato originale sta a 2 passi,vorresti dirlo,ma veresti preso a pesci in faccia.e lo sai.
non essere pietosamente falso come lo sei di solito,è di che che colpa,dle fumo di belzèbu,che nel 1969 a wooodostok è evaporato.,mamma mia che falso che sei.

Florenskij

@ robby. Chi ha mai “giustificato”? Ho solo cercato di chiarire a me stesso, prima ancora che agli altri, come sia possibile che uno deciso a fare il pastore si trasformi in lupo. Un’esegesi del genere si potrebbe fare anche per Robespierre o per Stalin: non ho preclusioni.

Prima di fare del sarcasmo a buon mercato si legga Dostoievskij. Il mio “misticismo della colpa” viene da lì, non è certo farina del mio sacco. Se poi volesse approfondire ulteriormente, accantonando almeno per un momento il suo piccolo vetriolo ( simile più che altro all’emanazione della cipolla ) vedrebbe che il TEMA DELLA COLPA è al centro di tutte le grandi creazioni drammatiche, dai Greci come Eschilo e Sofocle a Freud.

Lei trova che saecondo la dogmatica della Chiesa la convinzione dell’esistenza del Diavolo giustifichi chi commette peccato mortale?

Prima di appioppare la stangata, calibri meglio i concetti!

Hysteron Proteron

robby scripsit:

dai florenskji,facci una bella esegesi ,del furto,della rapina,del omicidio,dello stupro,del rapimento,ecc…dai una giustificazione mistica a ogni sporcizia che un essere umano compie,sforzati che cè la fai,il peccato originale sta a 2 passi,vorresti dirlo,ma veresti preso a pesci in faccia.e lo sai.
non essere pietosamente falso come lo sei di solito,è di che che colpa,dle fumo di belzèbu,che nel 1969 a wooodostok è evaporato.,mamma mia che falso che sei.

Ah ma allora non era un crittogramma contro di me… Lei scrive in questa strana lingua con tutti! Complimenti vivissimi! 🙂

civis romanus sum

Su ogni parete di chiesa, oratorio, sacrestia di prete cattolico è venuto il momento di imporre una scritta di avvertimento come questa :

ACHTUNG PEDOFILI

E per chi tra questi preti viene ancora acchiappato a violentare i nostri bambini ,,, l’esposizione in pubblico permanente del suo cadavere appeso a una croce, universale simbolo di infamia, come cibo per le cornacchie .

Florenskij

@ civis romanus. Vedo che lo “jus” romano umanizzante ( al contrario del “fas” ) la riporta ai bei tempi della rivolta di Spartaco
( diecimila crocifissi lungo la via Appia ). Ecco uno che giudica “sine ira et studio” ( lei è un civis romanus, dunque di certo traduce Tacito a prima vista ).

La croce era simbolo di infamia per i Romani, col Cristianesimo divenne simbolo di pietà e di riscatto (“Le braccia di pietà che al mondo apristi”. Firmato: Giosue carducci, quello dell'”Inno a Satana” ).

andrea tirelli

non se la prenda, caro Florenskij, se qualcuno le contesta di essere un po’ permalosetto (oltre che inutilmente saccente) e non offenda chi la critica per quel che lei va scrivendo in maniera così sconvenientemente prolissa.

Vede, qui non si tratta di cavarsela con la frase trita e ritrita della chiesa santa e peccatrice, come se bastasse recitare un mea culpa e qualche parte noster per essere perdonati.
Qui si parla di reato, non di peccato.
Capisco che per lei le cose coincidano, ma per una società (ed una persona) minimamente civile non dovrebbe essere così.

Ho scritto che non è il comportamento del singolo a corrompere l’organizzazione cui appartiene, ma il comportamento dell’organizzazione nei confronti di chi ne fa parte ed è un criminale.

Se lei fa parte di una chiesa che è stata (ed è) sempre omertosa e connivente con i clerici e le cleriche che hanno abusato sessualmente di minorenni, magari evitando di sollevare il tema fra i suoi amici fedeli, schivando l’argomento con i capi della sua chiesa (nei cui riguardi lei, per il catechismo, è “sottomesso” e “obbediente”), beh, allora anche lei è complice e corresponsabile di quei suoi tanti, tantissimi correligionari pedofili.

Hysteron Proteron

andrea tirelli scripsit:

non se la prenda, caro Florenskij, se qualcuno le contesta di essere un po’ permalosetto (oltre che inutilmente saccente) e non offenda chi la critica per quel che lei va scrivendo in maniera così sconvenientemente prolissa.

Per quale astruso motivo rispondere puntualmente e pacatamente alle accuse che ci vengono mosse, peraltro in modo triviale, corrisponderebbe ad essere permalosi?
L’apice lo raggiunge quando invita Florenskij a non offendere!

Vede, qui non si tratta di cavarsela con la frase trita e ritrita della Chiesa santa e peccatrice, come se bastasse recitare un mea culpa e qualche parte noster per essere perdonati.

Cosa dovrebbe fare, Florenskij, per avere il “perdono di voi atei”? 😀

Qui si parla di reato, non di peccato.

Qui si parla di entrambi, invero.

Capisco che per lei le cose coincidano, ma per una società (ed una persona) minimamente civile non dovrebbe essere così.

Capisce male però: neppure per Florenskij coincidono. Prenda ad esempio un rapporto omosessuale: non è reato eppure è peccato.

Se lei fa parte di una Chiesa che è stata (ed è) sempre omertosa e connivente con i clerici e le cleriche che hanno abusato sessualmente di minorenni, magari evitando di sollevare il tema fra i suoi amici fedeli, schivando l’argomento con i capi della sua Chiesa (nei cui riguardi lei, per il catechismo, è “sottomesso” e “obbediente”), beh, allora anche lei è complice e corresponsabile di quei suoi tanti, tantissimi correligionari pedofili.

Emessa questa (parziale ma inappellabile, almeno per voi atei) sentenza, cosa resterebbe da scontare al nostro Florenskij, sempre secondo voi atei? Cerchiamo di quagliare: continuate ad emettere opinabili sentenze contro ogni credente, senza che indichiate mai la pena… Aggiunga anche quella per completezza. Così… per farsi un’idea della parzialità a cui può arrivare la mente umana.

andrea tirelli

dai Hysteron Proteron, non te la prendere…consolati col fatto che c’hai pur sempre dio dalla tua parte (ti piace vincere facile, neh?) 😉

Porta pazienza ma qui NON si parla di peccato ma di reato: questo vuol dire che poco importa se per i credenti lo stupro di minorenni è o meno un PECCATO (chissenefrega). Qui si discute del fatto che una persona ha commesso un REATO (peraltro odioso, come lo è qualunque crimine contro bambini).

E siccome questa brava personcina fa parte di una organizzazione in cui ci sono tantissime altre brave persone come lui che hanno stuprato (e mica avranno improvvisamente smesso, vero?) bambini in ogni angolo del globo terracqueo, sarebbe opportuno domandarsi:

[1] come mai ci sono tante così brave personcine che vanno in giro per il mondo a stuprare bambini in questa organizzazione?
[2] e questa organizzazione ha mai denunciato i crimini commessi o li ha sempre protetti (intendo gli stupratori, mica i bambini)?

Se poi lei vuole discutere di cos’è o meno peccato, temo che abbia sbagliato sito…;-)

Hysteron Proteron

andrea tirelli scripsit:

dai Hysteron Proteron, non te la prendere…consolati col fatto che c’hai pur sempre Dio dalla tua parte (ti piace vincere facile, neh?)

Potrebbe averlo anche lei “dalla sua parte”, se solo lo volesse. È lei ad amare la sconfitta, non io la vittoria!

Porta pazienza ma qui NON si parla di peccato ma di reato: questo vuol dire che poco importa se per i credenti lo stupro di minorenni è o meno un PECCATO (chissenefrega). Qui si discute del fatto che una persona ha commesso un REATO (peraltro odioso, come lo è qualunque crimine contro bambini).

Chi stabilisce di cosa si discute qui? Lei aveva erroneamente ipotizzato la coincidenza tra reato e peccato, io le ho mostrato quanto fosse errata come ipotesi.
Direi, inoltre, che sui reati ci sia davvero poco da discutere: quelli sono! Di cosa vorrebbe discutere?

E siccome questa brava personcina fa parte di una organizzazione in cui ci sono tantissime altre brave persone come lui che hanno stuprato (e mica avranno improvvisamente smesso, vero?) bambini in ogni angolo del globo terracqueo, sarebbe opportuno domandarsi:

[1] come mai ci sono tante così brave personcine che vanno in giro per il mondo a stuprare bambini in questa organizzazione?
[2] e questa organizzazione ha mai denunciato i crimini commessi o li ha sempre protetti (intendo gli stupratori, mica i bambini)?

Alla domanda [1] ha già risposto esaurientemente Florenskij. Alla domanda [2] la risposta è sì, ci sono state eccome delle denunce da parte di religiosi e clero contro altri religiosi o sacerdoti pedofili, come lei certamente saprà. La domanda, se non retorica, che senso aveva?

Hysteron Proteron

civis romanus scripsit:

Su ogni parete di chiesa, oratorio, sacrestia di prete cattolico è venuto il momento di imporre una scritta di avvertimento come questa :

ACHTUNG PEDOFILI

Addirittura il bis di questa amenità? 😀

andrea tirelli

Hysteron Proteron,
sa per caso se le continue preghiere che lei rivolge all’altissimo per i suoi tanti correligionari pedofili sono di qualche utilità anche per i bambini che loro hanno stuprato?

bradipo

huh, mi era sfuggita, ringrazio Hysteric Prot per averla quotata e portata alla mia attenzione.

Più che d’accordo con civis, ovviamente.

Hysteron Proteron

andrea tirelli scripsit:

sa per caso se le continue preghiere che lei rivolge all’Altissimo per i suoi tanti correligionari pedofili sono di qualche utilità anche per i bambini che loro hanno stuprato?

Certo che sì. Vuole che metta una buona parola anche per lei? Ne ha tanto bisogno… Come tutti noi del resto! 😀

bradipo scripsit:

Più che d’accordo con civis, ovviamente.

Davvero ci tenete così tanto a risultare il peggior utente del sito?

andrea tirelli

mah, pregare anche per me? ma si, dai.
Ho solo un dubbio: lei ha scritto di pregare per gli stupratori suoi correligionari e non ha mai scritto di farlo per le loro vittime.
Siccome io non sono né cattolico come lei né pedofilo, temo di non essere degno delle sue preghiere 😉

Hysteron Proteron

andrea tirelli scripsit:

lei ha scritto di pregare per gli stupratori suoi correligionari e non ha mai scritto di farlo per le loro vittime.

Ha ragione, qui non l’ho scritto esplicitamente. Implicitamente sì però, qui:
http://www.uaar.it/news/2011/05/18/sempre-piu-gravi-accuse-contro-don-seppia/#comment-499582
«Ogni qual volta un uomo di Chiesa “in vista” sbaglia in modo così evidente, non possiamo che vergognarci dell’errore e, se è nelle nostre possibilità, aiutare le vittime, oltre a pregare per loro…»
Il riferimento alle vittime della pedofilia credevo fosse evidente, avendo scritto un generico “vittime”, anche se poco prima stavo scrivendo dei festini homosex a cui partecipava quel sacerdote, e di cui la Curia era sicuramente al corrente.

Siccome io non sono né cattolico come lei né pedofilo, temo di non essere degno delle sue preghiere

Ma è certamente un peccatore, come me e come i pedofili, per cui male non le faranno 😉 La esorto anche a dire anche lei una preghiera per sé, per me, per le vittime e per i carnefici al Dio (per ora) sconosciuto. Dio è sempre pronto a dialogare con noi, aspetta però il nostro primo passo, per lasciarci liberi di sceglierlo.

ale cattolico

Comwe al solito andate fuori tema poichè parlate della rivoluzione sessuale quando in questo articolo si parlano delle presunte ,per me non tanto presunte poichè mi pare evidente che Don SSeppia sia colpevole dei reati a lui ascritti,comunque bisogna attendere i tre gradi di giudizio della magistratura italiana,chissà perchè io ho il sospetto che ,se la Chiesa Cattolica f.osse favorevole ai matrimoni gay voi non attacchereste cosi come state faciendo adesso neanche questo sacerdote,vergognatei.

andrea tirelli

vergonATEI, un bel lapsus, non c’è che dire…. ;-))
…e anche la SS che t’è scappata scrivendo don Seppia è niente male… ;-))

Senti un po’, caro Ale Cattolico, voglio cercare di capirti (così faccio un servizio socialmente utile se non alla società tutta, almeno a chi ti legge in questo blog):

– ma di cosa di grazia dovremmo vergonarci?
– e che c’entrano i matrimoni gay con la pedofilia?

Kaworu

ancora non capisco perchè flo non passi al forum anzichè scrivere qui.

troveresti terreno fertile per le tue riflessioni

Giuseppe C.

Sempre più gravi le accuse contro (la chiesa e) don Seppia?

Forse. Perche’ a guardare i tg sembra di vedere solo il popolo plaudente di Lampedusa in festa per la visita del generale Bagnasco…

Gli ambienti omertosi ecclesiastici hanno una resposabilita’ che solo le menti ottenebrate dei servi sciocchi, o peggio, non vedono.

A “Chi l’ha visto?” si continua a parlare di ORATORI e altri ambienti ameni…

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