Crolla il numero dei matrimoni

L’Istat ha diffuso ieri un documento, Il matrimonio in Italia, da cui emerge come il numero delle nozze sia in ulteriore e forte calo: “in soli due anni si registrano quasi 30 mila matrimoni in meno: nel 2008 erano stati 246.613, nel 2010 poco più di 217 mila nel 2010 (dati provvisori)”. La tendenza alla riduzione delle nozze, scrive l’istituto, è in atto dal 1972, ma nel biennio 2009-2010 il calo è stato particolarmente accentuato, e ha interessato tutte le aree del Paese. A diminuire, prosegue il documento, “sono soprattutto le prime nozze tra sposi entrambi di cittadinanza italiana”, ma “un altro 30% della diminuzione 2008-2009 è dovuto ai matrimoni in cui almeno uno dei due sposi è di cittadinanza straniera”. Secondo l’Istat, “la minore propensione a sancire con il vincolo matrimoniale la prima unione è da mettere in relazione con la progressiva diffusione delle unioni di fatto, che superano il mezzo milione nel 2007. La conferma di questo mutato atteggiamento perviene anche dalle informazioni sulle coppie di fatto con figli: l’incidenza di bambini nati al di fuori del matrimonio è in continuo aumento e raggiunge il 21,7% del totale dei nati nel 2009”: tuttavia, “è soprattutto la sempre più prolungata permanenza dei giovani nella famiglia di origine a determinare il rinvio delle prime nozze”. Il testo rileva infine che l’aumento della quota di matrimoni civili (il 37% del totale) “è uno dei tratti più evidenti del mutamento in atto nell’istituzione matrimoniale”.

Raffaele Carcano

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51 commenti

Paul Manoni

‘Azz!…30.000 matrimoni in meno in due anni, sono davvero una cifra piuttsto considerevole.
Mi chiedo cosa stiano aspettando per legiferare in merito alle coppie di fatto!?

Fri

E perche’ la gente pensa che una coppia di fatto non si voglia assumere le proprie responsabilita’?

bradipo

Oh, no… Fri, ora fioccherà la spiegazione da catechismo sui doveri matrimoniali…

It’s a trap!

maxalber

Ma no Federico, non hai capito che cosa intendeva Paul Manoni.
Non sta auspicando una legge che prevede la regolarizzazione delle coppie di fatto, ma si aspetta una legge che semplicemente OBBLIGhi le coppie di fatto a sposarsi, preferibilmente in chiesa.
Un po’ come la legge 40 che obbliga l’impianto di tutti gli ovuli fecondati o la la prossima legge Calabrò che obbliga a una sopravvivenza sofferente forzata.

Posso immaginare una legge che obblighi le coppie a comunicare la loro convivenza all’anagrafe, seguita poi dall’arrivo degli ufficiali giudiziari accompagnati dal prete che celebri il matrimonio, benedica la casa e provveda magari anche a un battesimo preventivo, spruzzando lo scroto dell’uomo e l’addome della donna con acqua santa.

Insomma così come dal nome del partito che le propugna (PdL) una nuova legge fatta per difendere quanto più possibile le libertà.

Dico bene Paul?

serlvrer

Fede ci spieghi quali doveri nascerebbero dallo statuto matrimoniale? visto che l’unico dovere veramente inderogabile è solo quello del mantenimento del coniuge all’eventuale fine dell’esperienza matrimoniale.

Kaworu

ciccio bello, guarda che siete voi che non volete che tutti abbiano pari diritti e doveri

bradipo

E quegli embrioni che vogliono nascere senza aver prima lavorato e pagato i contributi?

WaLuigi

Certa gente gradirebbe molto volentieri i doveri pur di avere i diritti.

Alex

Federico quali sarebbero i doveri che non si assume chi vive come coppia di fatto?

fab

Al di là delle altre risposte a Federico? E perché no, se nulla osta?

Paul Manoni

@maxalber
Veramente NO! 😉
Comunque, visto l’elemento dotato di malafede patologica con cui si sta interloquendo, direi che una qualsiasi risposta nei suoi confronti, risulterà superlua. Non vale la pena nemmno di perderci tempo…! 😉

Kaworu

vedi? se ci fosse, potrebbero avere un comodo capro espiatorio 😆

forse in quest’ottica potrebbero davvero pensarci.

DENIS

eh no. ci vuole una legge che OBBLIGHI AL MATRIMONIO. e un altra legge che VIETI IL DIVORZIO. ma non dimentichiamoci una legge che punisca gli omosessuali la vera origine di ogni male della societa. che diamine!!! Dai! tutti a votare per IL POPOLO DELLA LIBERTA’ E IN ALTERNATIVA IL PD. Tanto è la stessa cosa..

maxalber

Non avevo ancora letto il tuo messaggio quando ho risposto a Federico.
Vedo che ci aspettiamo più o meno la stessa legge.

myself

Meno male che i matrimoni calano, finalmente l’uomo medio si starà accorgendo che non gli conviene fare un contratto completamente sbilanciato a favore della moglie in caso di divorzio.

civis romanus sum

Non credo ,,, l’interesse del tizio era solo la provocazione per confondere e deviare dal tema che mette in imbarazzo le sue convinzioni e mina le sue povere certezze .

Abbi pazienza, Rob, e vedrai che tra poco ce ne darà la dimostrazione .

bradipo

@Civis

a me sembra che Grendene abbia capito la provocazione e risposto argutamente 😉

Dalila

In effetti fra me ed il mio compagno guadagno più io…chi ci perderebbe 🙂 ?

Rothko61

E nel cattolicissimo Trentino i matrimoni civili hanno superato quelli religiosi (notizia riportata da “L’Adige” questa mattina)…

PaoloB

Beh, il problema della crisi economica influisce sicuramente.
Perchè alla fine sposarsi COSTA PARECCHIO.

Roberto Grendene

beh no, direi che con pochi euro in anagrafe ti sposi (e volendo pure in chiesa)

mica e’ obbligatorio offrire pranzo, bomboniere, ecc.

e convivendo si riesce anche a risparmiare rispetto alla vita da single

Francesco

di questo dato la cosa che angoscia veramente la chiesa è il crollo verticale delle offerte.

civis romanus sum

La Coscienza Umana è in continua inarrestabile evoluzione, sempre più velocemente in maniera direttamente proporzionale all’immobilismo mortifero della faccia ammuffita e mummificata degli impostori vaticani che la vorrebbero immobile, già finita e suddita della loro criminale contronatura .
Conseguenza prima sarà la prossima estinzione dei preti nell’interesse supremo e per il superiore benessere dell’Umanità .

Dalila

Adesso auspico anche una diminuzione del “battezzo d’ufficio”, pratica sciamanica tutta italiana.

Scusate l’O.T. ma mi son sentita dire “povero bimbo” da alcuni familiari quando ho manifestato la mia idea di non voler affiliare mio figlio ad un’associazione che reputo del tutto criminale…

civis romanus sum

Poveri familiari direi .

Solidarizzo con te Dalila ,,, La libertà costa .

Credo che molti qui hanno dovuto affrontare gli stessi problemi di incomprensioni familiari quando si sono evoluti dalla condizione di stato puerile in cui si crede alle favole, agli asini che volano come ai cadaveri che resuscitano e alle donne che partoriscono vergini .

Ma noi siamo liberi e adulti ora, non più sudditi di questi impostori ,,, Il problema è solo loro che non sono cresciuti e hanno ancora paura del buio .

Dalila

Più che altro, non vivendo più in Italia da tempo, si attribuisce questa mia libertà all’ “aria del continente” 🙂
(ero atea dichiarata anche prima ma tant’è) sono sicura pero’ che su tutto debba prevalere il rispetto per gli altri e l’apertura verso chi riesce ancora ad avere una voce fuori dal coro, cosa che mi pare ardua anche negli ambienti più “illuminati”.
A tal proposito sarebbe interessante capire cosa motiva seriamente dei genitori a battezzare i figli in fasce: sarà forse una sorta di amuleto portafortuna? Di quelli posso comprarne anche alle bancarelle, anche belli e colorati…

bradipo

E se tuo figlio muore che non l’hai ancora battezzato? Non lo sai cosa gli succede eh?
Gli succede che… perché…
Non lo so di preciso, ma m’hanno detto che è male.

civis romanus sum

Un amuleto fortunato ,,, certo .

E’ così dalle origini della civiltà, quando la coscienza umana ancora poco evoluta si imbeveva di superstizione davanti a ogni spettacolo naturale non comprensibile e cercava di proteggersi dagli imprevisti con ogni sorta di strumento ,,, ma appunto dicevo da allora ci siamo evoluti, magari per gradi, chi avanzando di più chi meno, ed è pure giusto ciò che dici, per il rispetto che si deve anche ai più sfortunati, quelli che rimangono indietro, ai quali sempre si dovrebbe dare una mano ,,, anche se nel più dei casi è controproducente, perchè la rifiutano per cattivo orgoglio e anzi ti tirano indietro quando gliela porgi .
Non bisognerebbe mai mostrarsi come i possessori di UNA verità, è una cosa che genera distacco e diffidenza, e di più in chi già crede di possederne una assoluta, anche se abbiamo certa in tasca la soluzione che due più due fa quattro ,,, ma tant’è .

Florenskij

@ civis romanus. Io credo fermamente che esistano anche asini che NON volano.

Bismarck

Ma il cattolicesimo non doveva essere trionfante presso il popolo? E noi in errore?

Paul Manoni

Ma nono era il 16° Benedetto, che farneticava, circa un aumento del “senso religioso” solo un paio di settimane fa’???
L’ISTAT, lo sbugiarda per l’ennesima volta… 😉

FSMosconi

Matrimonio: una pratica sociale sentita del tutto formale imposta dalla “tradizione”…

Dato l’ultimo elemento è normale che i “giovani” si sentano oppressi da idee retrogade. 😉

Sol

Federico risponde:
E perchè la gente dovrebbe avere dei diritti quando non vuole assumersi dei doveri?

Caro Federico, ti assicuro che in quasi 23 anni di convivenza, pur non avendo alcun diritto mi sono assunta (e il mio compagno si è assunto) volontariamente tutti i doveri che avrei avuto in un matrimonio. Però se vado sotto un camion il mio compagno non può entrare in ospedale perchè “non è parente”.

Se a te questo sembra giusto, hai un ben strano concetto di giustizia.

B'Rat

Sol,
non capisco: ti senti comunque di assolvere i “doveri matrimoniali”? Allora andate in comune e fate le firme per il matrimonio civile, così avrete anche i diritti…

Xeanu

Matrimoni in forte calo? ecco perchè:

1. poco o pochissimo lavoro (e troppo precariato) e retribuzioni senza protezione rispetto il costo della vita;
2. pensione addio (di fatto ridotte al 40% di quella che sarà l’ultima retribuzione) per tutti quelli che avevano meno di 18 anni di contributi al 31/12/1995 (L. Dini). Quindi, futuro alquanto nero per la programmazione personale e familiare;
3. correlato a quanto sopra: mercato degli alloggi inacessibile ed edilizia popolare praticamente ridotta ai minimi termini;
4. separazioni/divorzi troppo onerosi e lunghi (è la penitenza che ti fa pagare lo Stato concordatario cattolico in cobutta con la corporazione medievale degli avvocati).

L’unione di fatto diventa l’unica convivenza di natura sessuale finanziariamente gestibile. E poi, perchè il rapporto di coppia deve essere informato ad un unico modello? la scelta spetta ai diretti interessati!

Però, se proprio si vuole un modello unico “spiritualmente virtuoso”, il Vatikano potrebbe alienare il suo patrimonio, utilizzare i pubblici finanziamenti ricevuti, e donare un vitalizio indicizzato al carovita e un alloggio garantito a tutte le coppie sposate presenti e future!….quale opera di carità cristiana sarebbe: permettere la realizzazione del modello “famiglia cristiana”. Fatti, non parole….

ale cattolico

senza il matrimonio non si hanno i diritti civili come coppia,quindi il matrimonio è indispensabile per chi vuole farsi una famiglia.

Kaworu

vero, proprio per questo andrebbe aperto a tutti i cittadini senza distinzioni.

fab

Non è indispensabile, al più è comodo. Ma naturalmente non si può stabilire che qualcuno può avere la comodità e qualcuno no.

Kaworu

col fatto che purtroppo sia indispensabile per avere diritti, sono d’accordo con ale.

ovviamente sul fatto che sia indispensabile per farsi una famiglia no 😉

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