Secondo uno studio dei ricercatori del John Jay College of Criminal Justice di New York, la pedofilia diffusa nel clero negli Usa non sarebbe causata dal celibato o dall’omosessualità dei sacerdoti, ma dal clima culturale libertario degli anni Sessanta e Settanta. A sostenerlo, una ricerca intitolata The Causes and Context of Sexual Abuse of Minors by Catholic Priests in the United States, 1950-2010, che segue uno studio su natura e portata della questione, uscito nel 2004.
La ricerca è stata commissionata dalla Confederazione dei vescovi americana, dal National Institute of Justice e dal Dipartimento di Giustizia. Costata in tutto 1,8 milioni di dollari e iniziata nel 2006, si basa su dati forniti dalle diocesi e dagli ordini religiosi. Lo studio, anticipato dal New York Times, ha rilevato che la maggior parte degli abusi scoperti in quel periodo si è verificata tra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta, con un calo nel periodo successivo. Sarebbe stato quindi “l’effetto Woodstock” a favorire le violenze, considerata anche la lacunosa formazione dei sacerdoti di quegli anni e lo spaesamento del periodo.
La ricerca difende di fatto la Chiesa, sostenendo che non sarebbe stato possibile scoprire in anticipo i preti pedofili, perché non avrebbero particolari “caratteristiche psicologiche”. Solo il 5% dei sacerdoti che hanno commesso violenze dovrebbero essere definiti “pedofili” in senso psichiatrico, gli altri sono piuttosto “efebofili”. Inoltre, viene smentita la correlazione omosessualità-pedofilia, poiché si fa notare che nonostante l’aumento di sacerdoti gay dalla fine degli anni Settanta i casi di abusi sono diminuiti. Le vittime sono soprattutto bambini perché i sacerdoti frequentavano di più i maschi, piuttosto che le femmine, in ambienti come oratori o scuole. Si fa notare inoltre che il problema pedofilia è peggiorato quando la Chiesa, invece di denunciare gli scandali, ha optato per l’insabbiamento.
Lo studio lascia però dubbi su alcuni aspetti della metodologia e sulle definizioni, attirando soprattutto le critiche delle associazioni delle vittime di abusi da parte di preti. Ad esempio, per la scelta di definire nello studio “preadolescenti” i bambini fino ai 10 anni, mentre l’American Psychiatric Association alza la soglia fino ai 13: con questo accorgimento, il numero di vittime effettive cala sensibilmente.
Valentino Salvatore
Certo, e se io salgo sul tetto e con un fucile sparo alla gente, è perchè l’ho visto fare in un film.
Non penso sia questo il succo dello studio (e il titolo della news è un po’ riduttivo a dir poco), ma ho dato una letta veloce e devo ritornarci più tardi…
A occhio e croce sembra piuttosto che i preti non abbiano retto la differenza di “pressione” tra il loro ambiente ultra-restrittivo e quello esterno diventato ultra-permissivo e quindi si sono improvvisamente accorti di avere dei genitali… e hanno cominciato a infilarli nei primi buchi si sono trovati a portata di mano.
Per quanto vogliano rigirare frittate è assurdo negare che castità forzata e celibato obbligatorio non contribuiscano al fenomeno, non possono piagnucolare e pretendere di dire che sia il cattivo mondo esterno ad averli tentati troppo.
Tra l’altro, parlando di controlli… chi meglio potrebbe “vigilare” 24h su un uomo, se non sua moglie?
In sostanza è l’ennesima zappata sui piedi, non tanto lo studio, ma il modo in cui cercherebbero di non leggere quello che c’è scritto per fargli dire quello che vogliono loro.
Per quanto vogliano rigirare frittate è assurdo negare che castità forzata e celibato obbligatorio non contribuiscano al fenomeno, non possono piagnucolare e pretendere di dire che sia il cattivo mondo esterno ad averli tentati troppo.
Se non chè i pochi studi comparativi sul fenomeno della pedofilia finora disponibili (Jenkins, compagnie di assicurazione) non trovano differenza fra chierici celibi e sposati.
beh, facciamoli sposare e vediamo se le cifre cambiano… che sarà mai un piccolo sacrificio per confutare la mia tesi con dati reali 😀
@ bradipo
“e quindi si sono improvvisamente accorti di avere dei genitali… e hanno cominciato a infilarli nei primi buchi si sono trovati a portata di mano.”
ma non regerebbe nemmeno questo.
La “rivoluzione sessuale” comprendeva anche lo sdoganamento della pedofilia, a Woodstock c’èrano bambini ???? Non mi risulta questo, quindi se fosse stato la “colpa della rivoluzione sessuale” i pretti con normali appetiti sessuali avrebbero piaggiato, violentato donne/uomini adulti non bambini/bambine. Io se non trovo una donna per accopiarmi non caccio bambini al massimo pago una professionista.
@bardhi
Lo so, ma io e te viviamo all’esterno… e poi comunque l’approccio “è colpa di questo, è colpa di quello” penso sia superato e bisogna sempre pensare in termini di predisposizione/ambiente/occasioni, quindi è chiaro che sei crei l’ambiente adatto non fai che aumentare il numero di “predisposti” che prima o poi esplodono.
Anche lo spostare l’età delle vittime e riconsiderare il fenomeno come efebofilia è indice, secondo me, del trovarsi di fronte a una grossa fabbrica di sessualmente immaturi…
Se proprio tale impostazione è necessaria ne prendano atto e si eviti il contatto di persone così a rischio con l’oggetto scatenante del loro desiderio… c’è proprio bisogno di circondare preti di bambini? Non possono dedicarsi alla teologia in ambienti children-free? Dobbiamo per forza mischiare esplosivi e fiammiferi?
@B’Rat
Perdona la conclusione semplicistica, non volevo limitarmi a dire che il matrimonio per i sacerdoti è la soluzione finale alla pedofilia ecclesiastica, ma che secondo me sarebbe ora da parte loro concedersi una visione meno severa in ambito sessuale, poiché è evidente che reprimere e demonizzare qualcosa di umanissimo non può non generare conflitti e situazioni a rischio… e sia il cambiamento di atteggiamento che i risultati non si avrebbero dall’oggi al domani, quindi se anche si mettesse in pratica non mi aspetterei di leggere riprove in questa vita.
Farei lo stesso discorso se stessimo parlando di casi di disordini alimentari in seno a un’organizzazione che esalta l’anoressia, sembrerei meno anticlericale e forse concorderesti… purtroppo è la pedofilia ciò che ora “passa il convento”.
@B’Rat
Seguendo la tua logica,siccome di delinquenti “figli di papa” se ne puo’ citare a josa,
come Scattone,un’infinita di terroristi degli anni di piombo ,ecc,ne consegue che la miseria non influisce sulla criminalita.
“@B’Rat
Seguendo la tua logica,siccome di delinquenti “figli di papa” se ne puo’ citare a josa, come Scattone,un’infinita di terroristi degli anni di piombo ,ecc,ne consegue che la miseria non influisce sulla criminalita.”
Ehi, io non ho detto “ma ci sono tanti pedofili anche sposati”. Io ho detto che le statistiche sulla pedofilia fra sacerdoti cattolici, pastori, rabbini ecc. finora prodotte mostrano una diffusione della pedofilia indipendente dall’essere celibi o meno. Che è un’affermazione molto più potente e precisa.
esistono pedofili esclusivi ed altri diciamo “occasionali”.
personalmente credo che i sacerdoti e i vari “celibi con l’alibi” (nel senso che nessuno va a chiedergli perchè non si sono sposati e il cui celibato non desta sospetto) siano prevalentemente esclusivi, mentre ovviamente i vari padri di famiglia da tour in thailandia o da molestie ai figli sono quelli “occasionali”.
certo è i transgender,nascono dalla nascita dei MC DONALD,certo che sè l impunita che è mestra di queste bieche e marcie giustificazioni,non fosse tanto sicura forse sposterebbero l eta e i secoli,che genia di diavoli,sti cardinalozzi.
Sì, vabbè, ma perché la lacunosa formazione e lo spaesamento non li hanno condotti semplicemente ad avere storie con parrocchiane e perpetue? Perché proprio coi bambini?
esatto
manca proprio questa considerazione
perche’ solo tra i preti ci si e’ ‘sfogati’ su bambini e ragazzi?
i casi sono aumentati.
poiche sono le informazioni,che sono aumentate,questo fa testo,succedevano le stesse cose 60,o 70 anni prima,ma non cera.tv,stampa,internet ecc….CHE STUDIO PIETOSO
Io mi stavo anche chiedendo la mole di questi dati rispetto a quelli denunciati… e quanti dei soldi spesi per questo studio (se veramente commissionato per capire il problema interno, nello sforzo di concedergli una presunta onestà che togliermi un dente era più facile) sono per pagarne la riservatezza.
Che schifo… spero che pubblichino presto lo studio completo. Aspetto con ansia di leggerlo, così potrò risolvere i miei dubbi:
– i casi sono aumentati negli anni sessanta o se ne sono solo scoperti di più?
– se la colpa è del “clima culturale”, mi aspetto che siano aumentate le violenze anche al di fuori degli oratori… voglio vedere se hanno confrontato i dati del clero con quelli di tutti gli altri -_-
Vatti a leggere i rapporti del dipartimento di giustizia americano sugli abusi nella scuola pubblica e su come vengono/venivano insabbiati (con attestati di merito per il pedofilo e una simpatica somma di buonuscita per andare a insegnare altrove) per avere un’idea più generale su cosa sia la pedofilia e gli abusi sessuali sui minori e la loro diffusione. Quando li ho letti non ci potevo credere.
@ picchus
“sugli abusi nella scuola pubblica e su come vengono/venivano insabbiati” cioè casi arrivati in tribunale oppure insabbiati prima??? Chi li ha insabbiati o/e continua insabbiare, per quale motivo???
Ma non si puo prendere sul serio questa ricerca,è una idiozia.Gli abusi sono iniziati già prima della rivoluzione.E visto che sono stata la Chiesa ha condurla…
Il bello è che non è la prima volta che propongo il binomio rivoluzione sessuale/abusi.
Un binomio che è piuttosto una dicotomia a mio avviso, due strade opposte ed inconciliabili.
Questo la dice lunga sulla loro visione della sessualità, intrisa dai enormi sensi di colpa ripetitivi ed ossessionanti, non vissuta in maniera naturale e libera ma piuttosto morbosa, nascosta, sporca.
“E visto che sono stata la Chiesa ha condurla…”
A parte che non è stata la Chiesa a condurla, ma il John Jay College of Criminal Justice, se fosse stata pilotata dalla Chiesa avrebbero addossato la colpa ai sacerdoti omosessuali (che io ancora non ho trovato una spiegazione abbastanza dettagliata da convincermi del tutto che ciò non c’entra con l’80/90% di vittime maschi, per cui aspetto il rapporto completo…)
Magari la faccenda c’entra pure, ma non con la pedofilia e non nel senso in cui dicono loro.
Mi spiego, pensando che non stiamo parlando della società italiana ma di quella statunitense: in un mondo in cui il rapporto tradizionale col sesso e con l’autorità del clero e delle generazioni precedenti venivano discusse e ci si trovava a vivere un momento di fermento innovativo e anche libertino (che non è assolutamente per me concetto negativo, anzi..) un giovane che veniva messo in un seminario e poi doveva vivere da prete sentiva probabilmente un dissidio molto più forte rispetto ai costumi del ‘secolo’ rispetto ad una società più antiquata dove la religione dominava anche la vita laica.
Certamente questo non porta alla pedofilia, ma comunque sviluppa, credo, una dimensione ancor più conflittuale con la sessualità che non fa mai bene.
Invece, riguardo all’aumento degli abusi: non potrebbe essere che, in virtù di una presa di coscienza della libertà sessuale e dell’importanza del dare e ricevere piacere unita ad un rifiuto del principio di autorità, in quel periodo si siano denunciati il maggior numero di abusi non perchè essi fossero realmente aumentati, ma perchè, per le ragioni di cui sopra, la gente si sentisse più determinata a denunciare e ‘libera’ di farlo?
Dalla metà degli anni ’80 in poi, se ben pensiamo, la spinta del ’68 sulla riflessione sessuale si è esaurita e svuotata nella società, trasformandosi sostanzialmente in ‘merce del nudo’, per cui magari la soglia dell’attenzione è calata, oppure semplicemente in qualche modo, magari anche a seguito delle segnalazioni, il fenomeno è stato maggiormente controllato ed è un po’ scemato, visto che negli USA, a differenza dell’Italia, l’opinione pubblica è tendenzialmente meno legata al rispetto del potere politico/sociale della CCAR.
La storia è talmente ricca di documenti che certificano la pratica della pedofilia nelle schiere vaticane dalla loro prima invasione di Roma che basterebbe solo iniziare a leggerla per scaricare questa ” ricerca ” in una latrina clericale da dove evidentemente è rigurgitata fuori .
Del “boccon del prete” a Roma è noto da sempre il significato.
Della preferenza pretesca per il “persichino” ( da “persica”=pesca, ovvero il sedere dei bambini, cfr l’inglese fam. “peach” per il sedere delle donne ) il Belli ( Giuseppe Gioacchino 1791-1863, molto prima quindi dei calunniati dai domini-cani, “figli dei fiori”) ce ne dà un delicato dipinto :
IL BOCCON DEL PRETE
Serve aggiungere la citazione dei tanti i papi che si dedicavano a stuprare i bambini ?
I primi casi già noti nel IV secolo dell’era volgare, dunque agli esordi di questa criminale superstizione nel mondo occidentale, già allora si tentava un argine a questa loro infame abitudine ,,, invano .
Il Concilio di Elvira in cui si stabilisce il rifiuto della comunione agli «stupratores puerorum» è del 305.
Ma ancora Giulio II, nel 1511 con il piccolo Gonzaga di 10 anni.
E Giulio III, col dodicenne Innocenzo del Monte che lo stesso papa nominerà cardinale a 18 anni.
Siamo nel 1550 e dice una pasquinata di allora (ripescata dallo storiografo Claudio Rendina ne I peccati del Vaticano, Newton Compton, 2009): «Ama del Monte con uguale ardore la scimmia e il servitore. Egli al vago femmineo garzoncello ha mandato il cappello: perché la scimmia, a trattamento uguale, non fa pur cardinale?».
La pedofilia è endemica nella chiesa cattolica .
Negare un fatto storico certificato è solo sintomo di disonestà intellettuale e malafede .
Io gli avrei fatto risparmiare ben ottocentomila €uro, infatti per la modica cifra di un milione avrei fatto uno studio approfondito (sic!) e gli avrei detto che la sessuofobia che impregna gli insegnamenti della chiesa e la non sana vita sessuale imposta ai preti li porta a sfogare il potentissimo istinto sessuale che è proprio della nostra natura verso tutto e tutti; non mi stupirei di preti che violentassero anche animali, vegetali e minerali.
Secondo me la relazione causale funziona al contrario, cioè non è il seminario che fa diventare pedofili, ma è l’essere pedofili che spinge al seminario.
Se una persona è attratta dai bambini, ambirà a fare un’attività che la porta a contatto con loro, meglio se con una posizione di autorità. Il fatto di essere un prete cattolico, poi, giustifica il fatto di non avere relazioni con donne adulte, cosa che al pedofilo fa comodo.
Non è solo l’istinto castigato nelle loro imposizioni contronatura .
I preti hanno ereditato questa abitudine dalla civiltà che prima li ha tollerati e ospitati e poi da essi depredata e stuprata approfittando di quella sua qualità nel tollerarli .
A Roma era pratica comune approfittare dei bambini, eredità greca peraltro, e i preti al seguito l’hanno semplicemente adottata nei loro costumi adeguandosi, non potevano far altro in fondo per essere accettati allora, come hanno espropriato Roma della sua civiltà, dei suoi templi, della sua religione col sincretismo, ovvero mutuando le antiche pratiche religiose sovrapponendo le loro a esse ,,, da dove credete che provengano i culti di midiadi di santi se non dalla venerazione primordiale delle miriadi dei numi tutelari pagani ? ,,, Della lingua che ancora adesso biascicano per i loro riti, del culto di una personalità che era diventato un monarca assoluto ,,, dello scimmiottamento in pratica di tutto ciò che era la grandezza di Roma, la civiltà che li ha benevolmente tollerati per prima, c’era solo questa in fondo, per poi finire sopraffatta dalla insaziabile fame di potere di questi preti orientali .
Ancora oggi ci tengono a distinguersi come chiesa apostolica e ,,, romana .
Il fatto è che poi l’occidente si è evoluto e gli antichi costumi sono stati superati in questa evoluzione ,,, ma loro no !
Come mummie ammuffite questi parrucconi intonacati di un’epoca che fu, hanno continuato come continuano ancora a scimmiottare l’antico conservando anche quei costumi ormai superati e dichiarati infami per l’umanità .
Immagino tra i consulenti abbiano il vice presidente del CNR…
La colpa è di dio : infatti ” conosce tutto di noi, ogni singolo capello”, “è artefice del nostro futuro”, “per lui non esiste presente /passato/futuro, sa tutto dall’inizio alla fine” ed infine “il sacerdote è chiamato da dio in persona e la vocazione è per sempre” : questo chiarisce che la decisione di fare del male ai bimbi viene direttamente da lui!!
Possibile che a nessuno venga in mente di chiedere lumi in merito al fine teologo Ratzinger?
@ Francesco
Aggiungi che il fine teologo che ci frequenta afferma che non si muove foglia che dio non voglia….
afferma anche un altro sacco e una sporta di boiate se è solo per questo.
Che dire… parole sante…
Non sanno più che scuse inventarsi.
Io credo che la colpa sia da attribuire a dodici pirla che stavano dietro un cog..one che credeva di essere il messia e che quando e’ stato uccisio se ne sono andati a dire che era resuscitato (sempre se sia mai accaduto qualcosa di simile).
Un altro duro giro di vite della Chiesa: sul coperchio.
Peccato per loro che il coperchio non regga più a tante pressioni di mistificazioni e falsificazioni ,,, in tutto il mondo che non è questa clericale Italia è già esploso rivelando il prodotto sottostante .
E la visione esposta delle puzzolenti interiora della chiesa cattolica ha provocato uno tsunami di disgusto che tra poco, volenti o nolenti i preti, raggiungerà le nostre coste sommergendoli dei loro mefitici prodotti .
Naturalmente LA COLPA E’ SEMPRE DEGLI ALTRI, in “perfetto stile evangelico” (non sia mai che da parte di noi miscredenti, infedeli, razionalisti o semplicemente protestanti si possa pensare il contrario). Ma siccome in questo caso GLI ALTRI NON CI SONO, pertanto non era possibile lanciare un processo in stile Sant’Uffizio perchè mancano nomi e cognomi, allora si è scelto di lanciare l’anatema contro la rivoluzione sessuale e Woodstock, i quali però a quanto se ne sa si sono ben guardati dal propagandare o addirittura giustificare la pedofilia…
A parte che non è stata la Chiesa a condurla, ma il John Jay College of Criminal Justice, se la ricerca fosse stata pilotata dalla Chiesa avrebbero addossato la colpa ai sacerdoti omosessuali (che io ancora non ho trovato una spiegazione abbastanza dettagliata da convincermi del tutto che ciò non c’entra con l’80/90% di vittime maschi, per cui aspetto il rapporto completo…)
tieni conto che circa il 43% dei pedofili ha subìto a sua volta molestie, e che questi si “fossilizzano” su vittime dello stesso sesso e stessa età che avevano loro al momento dei fatti.
E’ basato, però, sui dati forniti dalla chiesa stessa, cioè gli studiosi hanno studiato solo sui documenti che la chiesa ha passato loro e che lei ha potuto opportunamente filtrare. Questa è la procedura per tutte le indagini che sono state fatte, anche in Austria e Germania, non ci sono mai state commissioni indipendenti. Per uno studio corretto dovrebbe aprire i suoi archivi, altrimenti è come studiare il problema dell’evasione sulla base dei documenti forniti dagli evasori stessi, senza poter verificare che cosa stia dietro. Insomma lei può orientare i risultati.
Inoltre altri studi trovano percentuali più equilibrate.
La pedofilia nell’ambiente cattolico c’è sempre stata ben prima della rivoluzione sessuale semmai proprio la liberazione dei costumi ha permesso che la pedofilia fosse vista per ciò che era: non un “peccato di lussuria” ma un reato, un atto di sopraffazione dell’adulto sul bambino
l’oste commissiona un studio per vedere se il suo vino è buono.
incredibilmente, lo studio dice che il suo vino è buono.
poffarbacco
E’ dello stesso livello dello studio della Philip Morris sui danni del tabacco, che indicava che non faceva poi così male. Basta pagare e fare un po’ di pressioni politiche e si trova sempre qualcuno che dichiara quello che ti fa piacere.
Inoltre lo studio è basato su ciò che la chiesa ha fornito agli studiosi, cioè le informazioni sono state fornite da chi sapeva già dove voleva arrivare.
“Usa, studio commissionato da Chiesa: “Pedofilia clericale colpa della rivoluzione sessuale””
Puo’ essere vero infatti prima della rivoluzione sessuale mettevano le mani addosso a chiunque (e non si limitavono solo a quello) poi dopo l’emancipazione sessuale gli adulti sono diventati consapevoli delle violenze subite ed hanno imparato a difendersi e a loro sono rimasti solo i bambini deboli e innocenti. 😉
osservazione pertinente, in effetti 😆
Queste notizie mi fanno tristemente rimpiangere i tempi “antichi” in cui il massimo pettegolezzo di paese su preti ed affini riguardava storielle da commedia all’italiana con donne “devote” più o meno sposate e figli di dubbia paternità -e strana somiglianza col sacerdote…-
L’hanno commissionata i vescovi americani è ovvio che darà ragione ai vescovi americani data la loro brutta abitudine si mettere mano in ogni cosa. Mi si perdoni il doppio senso/gioco di parole. 😉
Quindi da questo studio dovrei pensare che colui che li sceglie, ovvero il loro dio onniscente, onnipotente, perfetto, infinitamente buono, sarebbe stato influenzato dall’effetto “woodstock”.
Ma lol.
Ciao a tutti
Ma che vadano al diavolo.
Adesso tirano fuori la storiella dei poveri pretini tentati dalla ragazzine pom-pom.
Purtroppo è una scusa vecchia e completamente fuori luogo, anche per il fatto che la pedofilia nel clero esiste da molto prima e direi da secoli.
Basta solo vedere tutte le vecchie storiacce popolari che girano sui preti per intuirlo.
Inoltre si tratta di un abietto tentativo di scaricare la colpa psicologica sui bambini violentati e non sui preti disadattati.
Non mi sembra che il resto della popolazione sia diventata più pedofila a causa di questa liberalizzazione, anzi direi che in genere la pedofilia stia diminuendo in tutti gli ambiti sociali, con la sola eccezione del clero cattolico.
E poi che soluzione vorrebbero adottare … il burqua anche qui da noi?
Infatti loro giocano sul numero di denunce, sull’emersione e la visibilità del fenomeno che è solo degli ultimi decenni. E’ un po’ come dire che nell’800 non c’erano gli stupri delle donne perchè nessuna denunciava.
Il fatto che negli anni ’60 e ’70 ci sia stato il massimo fotografa la situazione precedente prima occultata. E’ ovvio che più torniamo indietro nel tempo più sarà difficile reperire informazioni e, quindi, avremo meno casi noti.
Il fatto che dopo sia calato è semplicemente perchè essendo noto il fenomeno e qualche pedofilo finito in prigione, c’è più attenzione e meno possibilità per il pedofilo di colpire impunemente: infatti quello che si osserva è che il numero di denunce per pedofilo è in diminuzione, cioè hanno più difficoltà a reiterare il reato.
La pedofilia è un problema della chiesa sin dalle sue origini non certo da Woodstock,sono patetici quando dicono certe cose.Se ne parla già in età repubblica,nell’antica roma,come potete leggere qui
http://tuttigliscandalidelvaticano.blogspot.com/2010/12/pedofilia-e-chiesa-cattolica-nella.html
Ecco cosa dicono i vangeli e i padri della chiesa:
Mc 9,42 e Mt 18,6
«Ma chi avrà scandalizzato uno di questi piccoli che credono in me, meglio per lui sarebbe che gli fosse appesa al collo una macina da mulino e fosse gettato in fondo al mare»
«Mosè disse: “non mangerai la lepre. Perché? Per non diventare un molestatore di ragazzi (paidóphthoros). Alla lepre cresce ogni anno una nuova apertura anale, cosicché quanti anni essa ha vissuto, tanti buchi anali possiede”».
* per Giovanni il Monaco (citato da Cotelerio) la paidophthoría era l’abuso di bambini sotto i 12 anni. Per le leggende sui comportamenti sessuali degli animali, vedi anche il bestiario Physiologus. * Didaché, redatta tra il 100 e il 150: «non corrompere i ragazzi, “ou paidophthoréseis”» (2.2). * da Giustino di Nablus († 165) la condanna dell’abbandono dei bambini perché «verranno indirizzati alla prostituzione» [28]. V. anche Clemente Alessandrino[29], che descrive i ragazzi da vendere come schiavi «abbelliti» per attirare maggiormente gli acquirenti. I Padri erano anche turbati dalla possibilità di incesto nel commercio schiavistico. V. Tertulliano[30][31], Ausonio, Cipriano, Minucio Felice. La vendita dei bambini è testimoniata anche da Beda nel VI secolo[32] * il Concilio di Elvira (305) condannò gli «stupratores puerorum». Era rifiutata la comunione, anche in punto di morte, a coloro che «contaminavano» i ragazzi. Canone 71: De stupratoribus puerorum[33] * il Commentario sull'”Hexaemeron” (fine IV secolo), attribuito a Eustazio (morto prima del 337) sosteneva l’innaturalità della pederastìa. A seguire, Clemente Alessandrino e le leggende sui comportamenti contro natura della iena.
non concordo: secondo me il problema è da attribuire alla migliore alimentazione che ha reso particolarmente energetici quegli str di ragazzini per cui è diventato sempre più difficile tenerli fermi senza farli agitare e strillare. Le loro grida sono state sentite dagli alieni comunisti che in combutta con i pluto-masso hanno infiltrato la magistratura con elementi anticlericali che ingiustamente non capiscono che sono casi isolati.
da un’oscenità all’altra: dire che la “rivoluzione sessuale” abbia influenzato la pedofilia dei preti è come dire che quella stessa rivoluzione invitasse alla violenza e allo stupro, mentre è esattamente il contrario: il movimento di liberazione sessuale contestava appunto una sessualità oppressiva e invitava all’autodeterminazione e a una maggiore libertà, non a una maggiore prevaricazione 🙁
“Pedofilia clericale colpa della rivoluzione sessuale”?
Che malafede disgustosa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Piuttosto, la cosiddetta “rivoluzione sessuale” è stata con-causata, per reazione, dalla precedente repressione ecclesiastica della naturale sessualità delle persone!!!
E, in ogni caso, la pedofilia clericale è sicuramente sempre esistita in qualche misura, almeno fin da quando ai preti è stato STUPIDAMENTE e IMMOTIVATAMENTE vietato sposarsi: QUESTA è la vera causa maggiore della pedofilia clericale!!!
Inoltre questa rivoluzione ha fatto cadere tutti qui tabù che impedivano di parlare in modo aperto della violenza sia sulle donne che sui bambini. Questo da un sicuramente aiuto psicologico a chi vuole denunciare.
Inolter bisogna notare che i bambini violentati sono sempre i figli dei fedeli bigotti, ovvero quello più sottomessi alla chiesa e meno disposti a denunciare.
Il problema spesso è molto semplice: come per tante altre cose non è che sia aumentato il fenomeno o che il fenomeno sia nuovo, semplicemente è che in passato era più facile tenere tutto nascosto e segreto o nell’ambito strettamente familiare / clericale.
La vera rivoluzione è quella dell’accesso all’informazione sia come fruitori che come autori.
Vedrete che in un altro nuovo studio uscirà fuori che il vero male della nostra società è Internet che permette a milioni di persone di scambiarsi opinioni e informazioni!
Comunque pian piano il muro si sta sgretolando…
Assurdo, danno la colpa a qualsiasi cosa tranne che a se stessi. Hanno il mio più profondo disprezzo.
“…la pedofilia diffusa nel clero negli Usa non sarebbe causata dal celibato o dall’omosessualità dei sacerdoti, ma dal clima culturale libertario degli anni Sessanta e Settanta”.
se si devono raccordare rivoluzione sessuale, omosessualità, pedofilia e sacerdozione la mia tesi è la seguente: la rivoluzione sessuale che è in parte involuzione sessuale crea problemi di identificazione sessuale, da cui il fenomeno dell’omosessualità, che può aprire in quanto disordine psichico a quello della pedofilia. Molti omosessuali vengono ordinati sacerdoti perchè non appunto non possono trovare una relazione nel matrimonio e dunque si crea la possibilità di fenomeni di omoseesuali preti pedofili (di cui date continue notizie nel blog: la maggior parte sono omosessuali pedofili, quando la omosessualità è fenomeno diffuso al max per il 4-/5%, mentre la pedofilia omosessuale nel clero arriva all’80%)
la chiesa ultimamente filtra con maggior rigore le ordinazioni di giovani che mostrano una inclinazione non specificamente eterosessuale.
la mia tesi è che siete dei voltagabbana incapaci di prendervi responsabilità.
ah l’omosessualità non ha niente a che fare con la pedofilia.
così come l’onestà intellettuale non ha niente a che fare con teologo cattolico
Per Kaworu rispondo a te ma sarebbe piu’ opportuno che li leggesse il teologo cattolico questi articoli:
Pedofilia-omosessualità, nessun legame
Lo chiarisce (se ce n’era bisogno…) l’associazione psichiatri cattolici all’indomani delle parole del Cardinale Bertone che aveva parlato di un nesso tra i due mondi, scatenando dure polemiche in tutto il mondo, gay e non solo. E tu cosa ne pensi?
Scoppia la bufera dopo le parole del cardinale Bertone sul parallelismo omosessualità-pedofilia. Insorge la comunitàgay criticando il segretario di Stato del Vaticano per aver annoverato l’omosessualità tra le cause della pedofilia. In visita in Cile, Tarcisio Bertone ieri ha infatti escluso che ci sia un nesso tra gli abusi sessuali e il celibato. «Numerosi psichiatri e psicologi hanno dimostrato che non esiste relazione tra celibato e pedofilia, ma molti altri – e mi è stato confermato anche recentemente – hanno dimostrato che esiste un legame tra omosessualità e pedofilia. Questa è la verità e là sta il problema», ha dichiarato il porporato rispondendo alle domande dei giornalisti. Parole pesanti e gravi che pesano come macigni e fanno scoppiare il finimondo.
In prima linea sul piede di guerra Arcigay, che giudica choccanti e irresponsabili le frasi di Bertone. «L’equazione omosessualità-pedofilia, falsa, ignobile e anti-scientifica, è un’affermazione disonesta che colpisce la vita e la dignità di milioni di persone gay e lesbiche, confermando il cinismo, la mancanza di scrupoli e la crudeltà di quelle stesse gerarchie vaticane che hanno coperto per anni i crimini sessuali perpetrati in tutto il mondo da esponenti della chiesa contro la vita di migliaia di bambini innocenti».
A questa rabbia fa eco quella del presidente di Gaynet e neo consigliere regionale dell’Idv, Franco Grillini: «Le dichiarazioni di Bertone la dicono lunga sullo stato dell’attuale disperazione vaticana, se sono costretti a buttare la croce sugli omosessuali che sono invece il gruppo umano meno coinvolto in assoluto in casi di pedofilia».
Ma non sono solo le associazioni gay a scagliarsi contro Bertone. Anche gli psichiatri cattolici fanno sentire la propria voce per smentire quel nesso a cui fa riferimento Bertone. «Non c’è nessun legame tra pedofilia e omosessualità: le teorie psichiatriche che ipotizzano un nesso sono assolutamente prive di fondamento». Lo chiarisce il professor Tonino Cantelmi, presidente dell’Associazione italiana Psicologi e Psichiatri Cattolici (Aippc). E poi ancora: «È una tesi senza fondamento – sottolinea il presidente degli psichiatri cattolici – perché il pedofilo è attratto da soggetti pre-puberi, che non hanno sviluppato la sessualità, e quindi la pedofilia è una perversione che prescinde assolutamente dall’orientamento sessuale». Non a caso, sottolinea Cantelmi, «dei 10.000 pedofili accertati che ci sono in Italia, la maggior parte ha una vita “normale”, con famiglia, e mostrano tendenze eterosessuali».
http://oknotizie.virgilio.it/go.php?us=786518f8fefc877f
io ci ho già provato a dirglielo, ma ovviamente l’onestà sembra essere un’opinione per quel tipo.
mi fa piacere sapere che esistano psicologi cattolici con una deontologia professionale (anche se non vedo la necessità di definirsi tali, dato che proprio la psicologia dovrebbe mettere in condizioni da essere “super partes”).
Tra l’altro il motore per creare “problemi di identificazione sessuale”, correggimi Kaworu, a me sembra più la repressione e la disapprovazione ambientale di un modo di essere che non danneggiando nessuno, porta a conflitti in chi deve sentirsi sbagliato pur non sentendo di fare niente di male.
Troppo lineare o non si può dire perché vorrebbe dire puntarsi il dito contro?
il teologo non sa nemmeno distinguere tra orientamento sessuale e identità di genere.
la repressione più che altro crea problemi nello sviluppo di una sessualità armonica e matura (se ti insegnano la sessuofobia fin da piccolo, te la vivrai male sia che tu sia etero, sia che tu sia omosessuale perchè avrai sempre quella punta di “senso di colpa” che ti rovinerà le cose) 😉
ecco, grazie per la puntualizzazione (a termini propri, in materia, sto messo peggio del teologo).
figurati 😉
ci sarebbe poi anche il “comportamento” sessuale che non necessariamente coincide sempre con l’orientamento (vedi per gli eterosessuali la celeberrima barzelletta del capitano della nave col cuoco cinese, oltre al detto “in tempo di guerra…” oppure per una lesbica un rapporto sessuale per restare incinta).
tra l’altro nel caso di identità di genere discordante da quella biologica, l’orientamento è “ribaltato” (diciamo “ovviamente”, ma non è così automatico capirlo). cioè se un uomo si sente donna e cambia sesso, e si sente attratto dagli uomini, è classificabile come eterosessuale.
non so se è chiaro 😉
chiarissimo, thx 😉
(e tutto questo presuppone un progettista intelligente, vero? 😆 )
un vero the sims player 😆
@kaworu
Giusta la tua puntualizzazione…la prima cosa coretta che ti sento dire.
Ovviamente non identifico immediatamente la assunzione dell’inclinazionne omosex con problema della di identità di genere, ma lo faccio rientrare in questo. Cioè anche assumere orientametne omosessuale è momento parziale della identificazione sessuale. Se si ammette disturbo dell’identità di genere (da DSM-IV), significa che identica pscichica e quella biologica/corporea sono distinte e per questo in alcuni casi possono opporsi. quanto sostenevo è che l’inclinazione omosessuale è una insufficiente adeguazione – NB: cosciente o meno- alle proprie possibilità genitali.
se ne può discutere, ma io ho esposto sopra solo la tesi, senza argomentarla
io invece non ti ho ancora sentito dire qualcosa di corretto.
si me l’immagino l’attenzione.
ne ho visti un paio di questi nuovi virgulti (escludendo quelli d’importazione che mediamente credono come ci credo io) scelti con estrema attenzione.
somigliavano molto al ragazzino sullo sfondo
http://img53.imageshack.us/img53/191/soonyouwillbemine.jpg
Omosessualità = pedofilia .
La tesi dichiaratamente falsa introdotta dal nullologo .
Smentita dalla ragione oltre che dalla scienza, è anche la dimostrazione che è inutile instaurare un dialogo con questi chierici imbevuti di disonestà intellettuale, impregnati di malafede, falsi, mistificatori e vigliacchi che non riescono a riconoscere i loro errori ,,, glielo impedisce la loro fede, che è la fede nella falsità storica e scientifica.
Se ammettessero solo che il loro dio delega la sua rappresentanza a degli infami criminali dovrebbero ammettere anche la fallacità della loro divinità ,,, il che è impensabile per sostenere ancora una sua presunta onnipotenza insieme all’infallibilità del suo rappresentante primo, il papa rex ,,, gli crollerebbe tutto l’impianto insieme al ciborio ,,, non conoscono la vergogna .
Con questi tizi non ci può essere dialogo ,,, per essi solo un lungo periodo di rieducazione alla civiltà in luoghi chiusi e vigilati da solide sbarre di ferro .
La prossima scusa che faranno circolare alla stampa, per spiegare lo scandalo dei preti pedofili, uscira da un “brain storming” durante il prossimo conclave! 😆
al prossimo sono capaci di eleggere il cardinale Law il quale sparera’ qualche frase di circostanza e poi tutti i pecoroni a spiegarci come la Chiesa sia in prima linea nella lotta alla pedofilia.
La pedofilia non è circoscrivibile ad un solo paese e ad un unico periodo particolare, come continuano a blaterare gli oligarchi della monarchia vaticana, sapendo di mentire. D’altronde essi sanno benissimo di poter contare sui “credini” e gli “iddioti”, termini illustrati da Piergiorgio Odifreddi nel libro Perché non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici). E noi aggiungiamo fedioti o fedenti, ossia tutti coloro che credono al loro dio, confidando in maniera passiva nelle parole divine e infallibili dei suoi sacerdoti. Agli iddioti è stato fatto un bel lavaggio del cervello, perciò sono disposti a subire qualsiasi sopruso ed abuso dai loro rappresentanti. Più soffri nell’aldiquà e maggiormente sarai ricompensato nell’aldilà. Purtroppo la realtà smentisce gli uni e gli altri. Siamo di fronte ad una sciagura doppia che si svolge su un duplice piano. Bambini e ragazzi sono stati trasformati in vittime sacrificali del rituale demoniaco cattolico, nel luogo più sensibile e intimo immaginabile della loro identità, da quelli che avrebbero dovuto guidarli e proteggerli. Oltretutto, la cosa più abietta è che tali vittime siano state tradite da coloro che, come comunità religiosa, intendono rappresentare un segno di santità nel mondo, da chi ha sempre voluto dettare le leggi della moralità nella nostra società, da chi ha immancabilmente negato la carne in nome dello spirito, da coloro che si professano fratelli, che negano l’uso del preservativo e i rapporti sessuali prima del matrimonio…
E tuttavia, il problema è ancor più occulto, più profondo: celando le pulsioni maniacali della pedofilia clericale, la Chiesa non cerca di difendere soltanto la sua eticità internazionale. Essa difende in tal modo il suo più oscuro retaggio, il suo fosco segreto “iniziatico”, consistente nel SACRIFICIO DELL’INNOCENTE, di cui è zeppa la sua tragica leggenda bimillenaria. Chi vorrebbe ascrivere la devianza pederastica clericale del sesso al celibato, individua soltanto la superficie del problema, dimenticando che la mancanza di una compagna, indurrebbe semmai a ricercare un rapporto con altre donne e non con bimbi, la cui età è delicatamente sospesa tra i 6 e i 12 anni.
LA PEDOFILIA NON E’ UN PECCATO E’ UN CRIMINE CONTRO I PIU’ INDIFESI DEL MONDO E’ UN REATO CONTRO L’UMANITA’ CHE RICHIEDEREBBE UN TRIBUNALE DI NORIMBERGA A CARICO DEGLI APPROFITTATORI DI SEMPRE
NON FATEVI IMBROGLIARE ANCORA UNA VOLTA COME DA 2000 ANNI FA.
Come ha sottolineato, infatti, Tom Doyle, il Crimen sollicitationis impone categoricamente la scomunica immediata (latae sententiae) a chi denuncia i crimini di pedofilia e che soltanto le gerarchie ekklesiastiche hanno funzione giuridica in simili reati. L’ostacolo è proprio questo: che tutte le cause in corso sono soggette al “segreto pontificio” . In particolare, il Crimen impone che le cause di abusi sessuali siano segretissime e su esse scenda il “silenzio perpetuo”, sia da parte dei giudici canonici sia anche dei testimoni, delle vittime e dei violentatori. Questo va a collidere con le disposizioni civili dello Stato italiano che nell’art. 378 del codice penale punisce a titolo di favoreggiamento personale “chiunque, dopo che fu commesso un delitto per il quale la legge stabilisce l’ergastolo o la reclusione […] aiuta taluno a eludere le investigazioni dell’Autorità, o a sottrarsi alle ricerche di questa”.
Se una setta fanatica di poche centinaia di aderenti si comportasse con le stesse strategie manipolatorie della liturgia cattolica, la reazione giusta ed immediata delle forze dell’ordine (come è accaduto con certi maghi televisivi) consisterebbe in una retata generalizzata per crimini quali: costrizione psicologica, abuso della credulità popolare, abuso fisico, psichico ed ideologico sui minori, falso ideologico, millantato credito, favoreggiamento alle devianze psichiche e sessuali, turbamento delle istituzioni democratiche, razzismo verso le minoranze religiose, contro gli omosessuali, i gay, le coppie di fatto, i divorziati, gli atei, i comunisti, i laici, il relativismo… E, invece, succede proprio il contrario: chi non è disposto ad essere abusato o denuncia il proprio violentatore è espulso dalla comunità, come nelle sette razziste. Quindi non solo non bisogna più cadere nell’inganno delle dissimulazioni clericali, rifiutando sdegnosamente – come palese imbroglio – il tentativo ufficiale di dissociazione del Vaticano dai suoi adepti pedofili. Anzi, dobbiamo altresì ritenere le gerarchie ekklesiastiche responsabili dirette di un sistema ideologico che crea le condizioni logistiche e psicopatologiche affinché il crimine si perpetui.
Da: LA RELIGIONE CHE UCCIDE
COME LA CHIESA DEVIA IL DESTINO DELL’UMANITÀ
(Nexus Edizioni), giugno, 2010.
517 pagine, 130 immagini, € 25
http://www.shopping24.ilsole24ore.com/sh4/catalog/Product.jsp?PRODID=SH246200038
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__la-religione-che-uccide.php
http://shop.nexusedizioni.it/libri_editi_da_nexus_edizioni_la_religione_che_uccide.html
http://www.macroedizioni.it/libri/la-religione-che-uccide.php
http://www.unilibro.it/find_buy/findresult/libreria/prodotto-libro/autore-di_benedetto_alessio_.htm
http://alessiodibenedetto.jimdo.com/novita-2010/
http://alessiodibenedetto.blogspot.com/2010/04/fuori-della-chiesa-non-ce-salvezza.html
Cerchiamo un momento di entrare in quelle teste (la battuta “quanto spazio c’è” me l’aspetto! 😉 ): fino alla “rivoluzione sessuale, tradimenti, scappatelle e simili erano in linea di massima tenuti nascosti, in qualche caso erano anche reato, per cui una relazione di un prete con una donna, magari sposata, era quasi tollerato, bastava che non si sapesse. Da quel periodo in poi queste cose cominciano a diventare quasi pubbliche, diventa meno facile tenerle nascoste. E per un prete avere un’amante (donna, adulta e consenziente, non importa se sposata o no) diventa a sua volta difficile da tenere nascosto.
Per sfogare la propria repressione, un prete ha un facile bersaglio…
Il ragionamento è giusto?
PS: io sono appassionato di montagna; diversi anni fa, durante un’escursione, ci fermammo in un ristorante e uno del posto ci disse che la proprietaria era “la figlia del prete”…
stavolta nun me vie’ manco da ride!!!
http://www.agenziaradicale.com/index.php?option=com_content&task=view&id=10911&Itemid=50
bravo eh…
no ma la colpa è sicuramente della rivoluzione sessuale.
certo.
e la colpa del riscaldamento globale sta nella diminuzione del numero di pirati.