Spiazzano tutti le parole pronunciate da Luisa Santolini, parlamentare cattolica di area UDC, intervenendo in aula durante la discussione della proposta di legge contro l’omofobia: “Il mio orientamento sessuale è l’eterosessualità, ma ce ne sono anche altri, come l’omosessualità e la pedofilia”. Per la Santolini l’idea di istituire una legge che tuteli in modo particolare le persone GLBT sarebbe priva di senso perché, appunto, trattasi di un orientamento sessuale come tutti gli altri, e quindi va tutelato con norme generali come tutti gli altri orientamenti, pedofilia compresa. Immediata replica da parte della prima firmataria della proposta in discussione, Paola Concia (PD): “La pedofilia è una malattia, non certo un orientamento sessuale!”.
Massimo Maiurana
Voleva prendere due piccioni con una fava…
Un vile modo di sminuire l’importanza e la necessità di una legge contro l’omofobia. Sempre più schifata…
anche trombarsi la santolini. . .
La Santolini – se venisse picchiata o violentata – sarebbe la prima ad usufruire di quelle tutele (gli aggravi di pena) che vuol negare ai gay.
Ma lei è una donna, mica una trans……..
Mai vista tanta malafede.
non t’è mai capitato di leggere “teologo cattolico” su queste ultimissime? 😉
Non dimentichiamo ‘cesare b’, il decano.
parli del diavolo… 😉
Scusate, forse non dò il giusto senso alle parole io, ma anche se fosse un orientamento sessuale non è da considerarsi comunque criminale ? Ci sono orientamenti accettabili e non accettabili.
Esatto ma chi ha una visione da sempre molto distorta della sessualità non capirà mai tale -marcata- nuance.
E quale sarebbe l’orientamento sessuale sbagliato? O_o’
Quello per cui viene usata violenza fisica e/o psichica, oppure raggiro, su qualcuno, soprattutto se questo qualcuno è la parte più più debole e/o incapace di intendere e di volere.
No. Non è la stessa cosa. La pedofilia non può essere considerata in alcun modo un orientamento sessuale. L’orientamento sessuale (etero o omo o bisex ) riguarda il sesso fra persone adulte capaci d’intendere e di volere (e con caratteri sessuali sviluppati). La pedofilia è una deviazione sessuale (ed è SEMPRE uno stupro) mi sembra difficile che questa persona non sappia distinguere le due cose.
Secondo me, è vero: la pedofilia è un orientamento sessuale…
… se è legalmente consenziente il partner, se no è stupro.
(per chi non capisse: è come dire che è OK l’omicidio, purchè non muoia mai nessuno… e se sopravvive ti punisco lo stesso, per l’aggressione)
@Pink
Ho notato una cosa :molte persone in questo sito tendono a considerare un insulto inaccettabile al “politicamente corretto” considerare in qualche modo “anomalo” o
semplicemente “malato” qualunque caratteristica sessuale.
E questo anche se il diretto interessato la pensa esattamente cosi :se un transessuale affronta spontaneamente una delicata e rischiosa operazione di cambiamento di sesso
e’ proprio perche considera come “anomalo” il suo stato normale,non vi pare ?
Non vedo cosa ci sia di piu’offensivo nel considerare una patologia il fatto di avere una identita mentale opposta a quella fisica,rispetto a considerare una patologia il fatto di avere una gamba piu’ corta dell’altra e riparabile solo chirurgicamente.
E siccome la pedofilia e’ qualcosa di troppo ripugnante per che la maggioranza possa mai digerirla,allora ecco la scappatoia :NON e’ un orientamento sessuale !
Come quei progressisti che pretendono il rispetto assoluto di qualunque cultura e non ammetteranno mai che anche nazismo,fascismo,stalinismo,mafia,camorra et simila
fossero esse stesse culture a tutti gli effetti,e che una cultura possa essere degradata
o addirittura marcia.
Per me questo e’ solo voler giocare malamente con le parole,quando il problema da affrontare e’ ben piu’ serio.
infatti la disforia di genere è considerata una malattia psichica che , se non sbaglio, è l’unica curabile appunto con un percorso di transizione verso l’altro sesso.
La pedofilia non può essere affatto considerata un orientamento sessuale perchè l’oggetto del desiderio del pedofilo non ha caratteristiche sessuali sviluppate.
La pedofilia non è certamente un orientamento sessuale, bensì una parafilia, o anche deviazione sessuale, come può essere la gerontofilia, il sadomaso, la necrofilia etc etc.
A differenza degi sopra citati (tranne la necrofilia, chiaro, eh), però, è illegale, nulla più.
Dovrebbe essere vietata pure le altre parafilie, allora: come si fa a essere sicuri che il vecchietto o la vecchietta nn siano circonvenute o il masochista non venga sfruttato oltre il “limite”? E il sesso con gli animali? Saranno consenzienti? Mah?
Non riesco a capire la differenza…. e neanche come stabilire ciò che sia legale e ciò che non dovrebbe esserlo.
Annina la circonvenzione di incapace è un reato.
Io non capisco come tu non veda la differenza tra il rapporto fra due persone adulte e consezienti e e un rapporto in cui solo una parte è in grado di dare il proprio effettivo consenso.
Qui si parla di rapporti sessuali con tra adulti\bambini o adulti\ragazzini.
Secondo te un bambino\a di 5 anni può essere consapevole nella scelta di avere rapporti sessauli con un adulto? E uno\a di dieci o di dodici?
Sia chiaro che qui di parla di rapporti con adulti, non con coetanei.
Ciò che è legale è stabilito dalla nostra legge (che sull’argomento secondo me è molto buona).
credo che la zoofilia venga considerata come maltrattamento di animali
vorrei vedere se un pedofilo – magari prete – abusasse di suo figlio e/o sua figlia – quando si dice la demagogia di certi catto fascisti !!
Pensi che nella storia non sia mai accaduto? Io penso che sia accaduto innumerevoli volte.
ciarlatana leccasuole.
Le cose sono due:
1) O non si sa la differenza tra orientamento sessuale e parafilia
2) Con una scusa si legittima la pedofilia (che è una parafilia) dei gonnelloni
Più che altro mi pare che voglia “vendere” ancora una volta l’equivalenza “pedo=omo”…
…esatto! è lì che vogliono arrivare, con l’argomentazione della “brutta china”: tuteliamo l’omosessualità, e poi ci chiederanno di tutelare la pedofilia.
peccato che sono proprio le alte sfere cattoliche a tutelare i preti pedofili sottraendoli alla giustizia a suon di omertà e trasferimenti in parrocchie “tranquille”, vedi don Calamaro sulla cui “morbosità” la Curia era stata informata prima che diventasse un caso di cronaca…
i lupi vestiti da agnelli… nulla di nuovo sotto il sole
il livello di ribrezzo morale che suscitano i cattolici e i loro rappresentanti è massimo.
questa gente non deve essere messa in condizione di esercitare alcun ruolo politico, né attivo né passivo, ma rieducata mediante il lavoro fisico. Possibilmente in una miniera di amianto.
Solidarietà agli amici e amiche della comunità omosessuale. La vostra lotta è una lotta di civiltà contro la barbarie oscurantista del partito pedofilo cattolico. La vinceremo.
Disonestà intellettuale, malafede, vigliaccheria, al limite della condotta delinquenziale, tutto ciò compreso in questo pretume ignobile e senza dignità che continua a difendere e coprire i propri criminali tentando di scaricarsi delle proprie responsabilità .
Davvero la loro divinità deve averli abortiti tutti senza fornirli di vergogna e dignità umana .
che Dio ti benedica, carissmo.
@ Parroco.
Dio “benedica” il vescovo di Genova che rimosse e trasferì Don Seppia, invece che inquisirlo e denunciarlo alle prime avvisaglie di porcherie.
Tipo le sue telefonate oscene ai minorenni di quindici anni fa.
Stesso copione di Don Marco Dessì.
Incredibile paragonare il rapporto tra adulti consenzienti (libera scelta) e il desiderio verso ragazzini che, per evidenti motivi, non possono essere considerati liberamente consenzienti e che dunque, se assecondato, si basa sulla violenza, fisica e/o psicologica.
Senza entrare nel dettaglio della psicologia e della differenza tra orientamento sessuale e parafilia -l’omosessualità, per quel che so io, fu tolta a larghissima maggioranza dalle parafilie con il progresso delle conoscenze scientifiche riguardo l’omosessualità negli altri animali e soprattutto nella presa d’atto della mancanza di sofferenza (stigma sociale escluso), diretta e indiretta, che essa provoca e nel mancato collegamento a qualsiasi attaccamento morboso alla sessualità- credo che la crepa monumentale su cui si regge il paralogismo sia talmente facile da notare che è impossibile non pensare alla malafede, anche se s tu pidi tà ed indottrinamento possono spesso generare fenomeni razionalmente inconcepibili.
Se facciamo il paragone con quel che accade nel resto del mondo animale, allora direi che le leggi sul limite d’età minimo per il consenso sessuale sarebbero da rivedere abbondantemente al ribasso – è comune tra gli animali accoppiarsi con l’altro sesso appena raggiunta la maturità fisica, indipendentemente dall’età. Inoltre (e questo è per noi umani “civilizzati” particolarmente inaccettabile) tra gli altri animali è abbondantemente praticata la costrizione all’accoppiamento. Mmm… forse è meglio lasciar perdere questo tipo di parallelismi e tentare altre strade.
Hai ragione, Aldo.
Più che altro mi riferivo alla retorica ‘secondo natura’ e ‘contro natura’, che, per i cattolici, era la base con cui rigettare l’omosessualità, perchè, a detta loro, ‘contro natura’.
Però sì, se si comincia a riferirsi alla situazione in natura in tutti i suoi aspetti ci sarebbe poco di ‘umano’, come dici tu.
Infatti il paragone generale con la natura ha poco senso: ogni ente di natura ha sue proprie caratteristiche e peculiarità, l’uomo dovrebbe, sottolineo il dovrebbe, essere razionale o almeno è potezialmente tale.
In sintesi, come ho sostenuto altre volte: se per assurdo l’uomo fosse l’unico animale a praticare l’omoseesualità questo non avrebbe alcuna connotazione negativa.
L’uomo, per esempllificare, è anche l’unico animale ad aver scritto la Divina Commedia, a studiare ed usare la matematica e via così… con questo non credo si possa aver da ridire sulla poesia o sulla matematica.
Anche lo stupro seriale è un orientamento sessuale? Se lo facessero i preti, senz’altro si.
E già! Quoto MicheleB! Allora chiamiamo tutto orientamento sessuale tanto che male c’è? Anche il povero fritzl è rinchiuso ingiustamente… ma guarda un po’ uno non puo’ avere un orientamento sessuale come gli pare che lo rinchiudono, roba da pazzi! 🙂
Strabiliante, ma dove le vanno a prendere… leggo che questa mentecattolica insegna alle medie superiori ed è pure laureata in Scienze biologiche!!!
CL spalanca molte porte… e regala molte cose.
Separiamo la pratica dal desiderio. Desiderare di accoppiarsi con uomini, donne, bambini, animali, bambole gonfiabili, cactus, statue di marmo, vibratori, è una cosa lecita. Desiderare soltanto è sempre lecito.
Farlo tra adulti consensienti è sempre lecito.
Farlo con animali, no, se provoca sofferenza negli animali.
Per i vegetali, spine dei cactus permettendo, direi che è lecito.
Per gli oggetti inanimati e non viventi (minerali, manufatti umani più o meno tecnologici) non vedo particolari problemi. I vibratori, le statue e le bambole gonfiabili non sono sensienti.
Farlo con bambini no. Provoca danni e sofferenza. È un grave crimine contro la persona. Ed è solo per quello che è vietato.
Ammirerei chi, provando pulsioni verso bambini, fosse capace di tenersene sempre alla larga.
infatti che io sappia c’è da distinzione tra legge e psicologia.
per la psicologia, già solo il desiderio è sufficiente per fare una diagnosi di pedofilia, secondo il DSM, anche se la persona di fatto non ha mai messo in pratica le sue fantasie e forse riuscirà a non farlo mai.
per la legge c’è reato solo quando le fantasie si traducono in pratica.
Emilio, sull’immigrazione non siamo d’accordo (vedi altro post), ma sulla pedofilia sottoscrivo ciò che dici.
Credo che probabilmente pedofili si nasca e non è una colpa. La colpa è mettere in pratica atti da pedofilo, perché allora si danneggia un altro essere umano, con l’aggravante che si tratta di un essere umano poco capace di difendersi, e questo non è moralmente accettabile.
Sul fatto che sia una malattia nutro notevoli dubbi. Dal punto di vista evolutivo una malattia è qualcosa che danneggia la fitness di un essere vivente, riducendone la capacità riproduttiva e/o accorciandone l’esistenza. Più in generale, è qualcosa che fa star male chi ce l’ha. Non mi pare che la pedofilia abbia necessariamente queste conseguenze.
La pedofilia è abbastanza diffusa in natura, ad esempio è comune tra i nostri cugini bonobo (attenzione: non tutto ciò che esiste in natura è moralmente accettabile!!! in natura succedono un sacco di nefandezze: stupri, aggressioni, infanticidi…).
Dire che è una malattia è secondo me una forzatura: un comportamento violento o antisociale, pur essendo deprecabile e per quanto possa farci schifo, non è necessariamente dovuto a un difetto o a un malfunzionamento dell’organismo.
Grazie!
in un 57% di casi “si nasce”, e nel restante 43% dei casi si diventa in seguito ad abusi.
le percentuali di quelli esclusivi e di quelli occasionali sinceramente non me le ricordo.
comunque dovrebbero esserci problemi per quanto riguarda l’interpretazione degli altrui comportamenti, nello specifico nel fatto che i comportamenti normali dei bambini vengono percepiti come sessualmente provocanti e/o intenzionati al sesso.
questa distorsione è patologica, come alla fine l’incapacità degli autistici di comprendere gli stati mentali altrui.
Si diventa in seguito ad abusi da parte di chi? Perché se è da parte di un genitore biologico, non si può separare l’effetto dell’ambiente da quello genetico: magari un bambino abusato dal padre da adulto è pedofilo non perché è stato abusato, ma perché è figlio di un pedofilo.
da parte di altri pedofili (esclusivi e non), ovviamente.
che a volte possono corrispondere ai genitori/parenti e altre volte possono essere totalmente esterni alla famiglia (preti, allenatori, amici dei genitori, animatori e via discorrendo).
non so se esistano studi fatti nel senso che dici tu, dopo gli esami prometto che vado a far man bassa in biblioteca 😉
@Emilio Gargiulo
“Ammirerei chi, provando pulsioni verso bambini, fosse capace di tenersene sempre alla larga.”
Guarda che senza il minimo dubbio ci sono un sacco di individui dalle inclinazioni pedofile che fortunatamente non passano mai alla pratica,ma soltanto perche’tali pulsioni non sono tanto forti da superare il timore di conseguenze gravi sia sul piano sociale che su quello penale,per cui fanno,come suol dirsi,”di necessita virtu'”
Per cui non so proprio se la tua ammirazione sia giustificata.
E naturalmente,se per un puro malaugurato caso si trovassero a passare periodi prolungati in presenza di bambini senza testimoni adulti,direi che sono invece piu’ che
giustificati grossi timori.
Beh, quanti potenziali ladri ci sono in giro, ma che non rubano, per paura di finire in carcere? E quanti cleptomani ci sono che invece sono capaci di controllare totalmente la propria malattia?
@Emilio
Per quanto riguarda la cleptomania,il tuo mi sembra un gioco di parole:la cleptomania e’ molto simile al vizio del gioco :in entrambi i casi non si agisce per lucro ma solo per
l’emozione del rischio, a costo di rovinarsi la reputazione o il patrimonio.
Se uno si domina e non gioca mai tanto da correre veri rischi allora non ha affatto il vizio del gioco ,e’ un normale giocatore.
E se uno non ruba ,in realta non controlla proprio niente:semplicemente non e’ cleptomane.La cleptomania consiste proprio nell’incapacita di trattenersi dal rubare.
Boh… proviamo con un altro esempio:
Alcool. Si può essere dipendenti dall’uso di sostanze alcooliche. Non so se tale dipendenza viene classificata come patologia o no, ma sicuramente di alcoolismo si muore.
Ma c’è chi, come me, è capace di bere tantissimo, ma normalmente può restare anche anni senza toccare alcoolici.
E c’è chi, pur desiderando di attaccarsi ad una bottiglia di superalcoolici, magari dopo mesi di terapia di gruppo e di alcoolisti anonimi, riesce a controllarsi.
Il cleptomane secondo me somiglia più all’alcoolizzato che al criminale.
Ma potrei sbagliarmi…
Emilio sarà lecito ma è patologico. E’ una tara mentale, va curata se possibile. Come avere pensieri ricorsivi di ammazzare la gente. Pensieri che implicano sempre danno e/o sofferenza negli altri non vanno agevolati e garantiti. La pericolosità sociale di una persona deviata aumenta se percepisce lecito il suo pensiero: sono pensieri che presuppongono danno a soggetti più deboli, non sono così convinto della loro liceità e del loro diritto ad essere garantiti.
Sulla “patologicità” di qualunque pensiero, che sia quello di voler ammazzare tutti i passanti, o stuprare tutte le donne o gli uomini di di cui si percepisca l’esistenza, non sono convinto, lascierei il campo ai tecnici (psichiatri e simili).
Ma, se anche fosse una malattia, come potrebbe essere tale la bronchite o il cancro, non siamo forse a favore dell’autodeterminazione del malato? Se il cancro ai polmoni non è contagioso, ed il malato non vuole curarsi, possiamo obbligarlo?
Se uno è pedofilo, ma rigorosamente non praticante, sarà forse anche malato (e ribadisco il forse), ma possiamo obbligarlo a curarsi?
Mentre come la mettiamo con un ipotetico individuo con pulsioni sessuali “normali”, ma che commette un atto violento con connotazioni sessuali verso un bambino? Tecnicamente non è un pedofilo, ma sicuramente è un criminale…
Emilio non “se anche fosse”, la pedofilia “è” una patologia psichica, puoi dubitare di tutto ma questo è chiaro anche per i sassi. Una persona che commette un atto violento con connotazioni sessuali verso un bambino non ha -evidentemente- pulsioni sessuali normali, seppur virgolettate. E’ come dire “come la mettiamo con un quadro nero dipinto solo col bianco?”, quindi non capisco questa tua ipotetica -quanto contrastante- ipotesi, non ne colgo nemmeno il senso. E cmq, se anche fosse, la mettiamo che lo chiudiamo in galera da criminale quale sarebbe, non vedo il punto qual’è. Saluti.
Qui torniamo al vecchio discorso della differenza tra “delinquenti sani di mente” e “delinquenti malati di mente”,che a parer mio e’ soltanto quella che il grande Manzoni chiamerebbe “una trufferia di parole”,e per me e’ un ossimoro.
A differenza delle altre malattie,quelle mentali sono diagnosticabili solo dai sintomi,cioe’
da un comportamento anomalo.nessuno puo’ essere giudicato malato di mente dall’analisi del sangue o delle urine o dall’elettroencefalogramma.
E se ammazzare,stuprare,violentare bambini,rubare non e’ un comportamento anomalo,
cosa diavolo e’ ?
Come “sani”possono essere considerati gli individui privi di particolari tendenze alla violenza,al furto,agli abusi sessuali,il cui comportamento e’ dovuto solo in certi(rari) casi
alla necessita,in altri alla deleteria influenza del loro ambiente.
E questi sarebbero gli unici “curabili”,almeno in molti casi,anche se la cosa e’ molto piu’ impegnativa di quanto molti “progressisti” vorrebbero far credere.
Nei “malati” il comportamento anomalo e’ dovuto a vere “tare” mentali di nascita,o
a traumi talmente violenti e prolungati subiti nell’infanzia che il loro effetto e’ormai
irreversibile,per cui pretendere di curarli coi mezzi disponibili ora e’ un vero voler
“raddrizzare le gambe dei cani”,la vera priorita e’ impedirgli di commettere ulteriori danni al prossimo.
E come ammettono tutti gli specialisti seri la pedofilia rientra in quest’ultima categoria.
Non e’ piu’ curabile della sindrome di Down o dell’autismo,o della stessa omosessualita,con l’ovvia differenza che costituisce un pericolo per gli altri.
E manco dirlo rientra invece proprio tra quelle categorie che il “politicamente corretto” pretende di curare ad ogni costo,anche se il costo e’ rovinare la vita di altri,lasciando
in secondo piano prprio gli individui il cui recupero sarebbe almeno possibile.
Non e’ paradossale ?
luisa santolini udc e tantissimi come lei E’PROPRIO FUORI DI TESTA. Cos’avrà sempre bevuto per fare affermazioni del genere? Del chinotto impolverato? Mah!
Grazie a tonii per la SOLIDARIETA’ accordataci. Il commento è delle 9.36.
Mi viene in mente quel maniaco sessuale che qualche anno fa stuprava le donne nei gabinetti dei treni e poi le ammazzava con un colpo di pistola in testa. Perché l’hanno messo in carcere? E’ un’ingiustizia! Il suo era solo un orientamento sessuale…
Parli di Donato Bilancia?
http://it.wikipedia.org/wiki/Donato_Bilancia
era malato
@ teologo.
Beh, certo che uno così qualche rotella fuori posto ce l’aveva.
Nonostante questo si è beccato 13 ergastoli, guarda un po’…
Che schifo. Ma con che coraggio si guardano allo specchio queste persone? Come si fa ad affermare determinate cose e poi avere il coraggio di uscire di casa o di baciare i propri figli? Questa persona è raccapricciante, Luisa Santolini, sale rapidamente la classifica degli inqualificabili, come la Binetti, la masochista che si tortura col cilicio. Ma perchè le devo pagare con le mie tasse queste matte?
ahahaha si vero, quella che ciarla della sanità mentale altrui senza considerare che l’autoferimento è sintomo di un vasto ventaglio di patologie psichiatriche 😆
http://www.gayprider.com/new-york-sacerdote-promuove-lassassinio-degli-omosessuali/
e poi si arriva a queste cose…
certo che questi cattolici, sempre e solo volti a fregare e gabbare, con i giochi di parole, pensano davvero e in modo fondamentalistico e lo riportano esplicitamente che i loro interlocutori siano dei poveri cani da abbindolare, avendone una considerazione pari a zero.
Una diffamazione continuativa e sistematica, ma come pensano di andare avanti disprezzando e prendendo in giro chi li critica e gli fa notare i loro errori, si ritengono davvero indispensabili, qualsiasi balla colossale in cui scambiano le lucciole con le lanterne, fischi poer fiaschi, te la vorrebbero dare a bere, cose da matti.
Come no, anche lo stupro e il sadismo sono orientamenti sessuali!
Ma se è una patologia, e io non ne sono convinta al 100%, un malato lo si cura o lo si mette in galera? Si deve curarlo, no? Ospedale psichiatrico e dosi massicce di bromuro o altro…. Se invece lo si mette in galera vuol dire che è considerato un criminale, non un malato…. Non mi torna qualcosa…
la pedofilia è una patologia MA contrariamente ad altre patologie (tipo schizofrenia, depressione) non compromette la capacità di intendere e di volere.
la cura non è contemplata perchè praticamente ad oggi non sembra esserci nessuna cura efficace per la pedofilia.
quindi un pedofilo che compie un reato può tranquillamente andare in carcere.
un pedofilo che fino ad ora non ha commesso reati… bella domanda. andrebbe messo nell’incapacità di nuocere, ma come non te lo saprei dire dato che non credo si possa privare della libertà una persona su base preventiva. ok si ci sono i TSO ma non sono eterni.
Ma se qualcuno, poco più su, diceva che non si rendono conto di fare qualcosa di male (e non sono convinta che TUTTI i rapporti con preadolescenti siano per forza MALE… la masturbazione per esempio con un 11enne può essere benissimo consenziente e per niente traumatica, ovviamente dipende MOLTO da COME…) allora NON sono capaci di intendere e volere. Se non ci sono farmaci per curarli c’è sempre la castrazione chimica che inibisce il desiderio sessuale e/o la reclusione in manicomio. La galera non è che un modo per tenerli lontani dai ragazzini per un po’. E magari pure poco.
molti distorcono (o dicono di distorcere) i segnali che arrivano dai bambini (ma questa cosa la devo approfondire, ricordo qualche studio), ma di fatto siamo di fronte a persone decisamente fredde e calcolatrici, non certo allo schizofrenico che sente la voce e ti viene a tirare una martellata sulla testa.
tanto per capirci… hanno siti e contatti tra loro, liste di “qualità della vittima perfetta” e affini, hanno pazienza nel lavorarsi le vittime…
tutte cose che non corrispondono a un impulso e via.
sanno perfettamente quel che stanno facendo.
tanto per dire, uno che non si rende conto di fare qualcosa di male non fa le cose di nascosto, non ha la pazienza di adescare un bambino con estrema attenzione, non si interessa che la famiglia non si interessi a lui… semplicemente fa quel che ritiene giusto fare, come per esempio uno con un ritardo mentale che si spoglia al supermercato. lui mica si rende conto di fare qualcosa di sbagliato.
in ogni caso i bambini hanno il diritto di essere protetti, e siccome la legge è fatta sul generale e non sul particolare (se no potremmo star qui a questionare e fare le tarature ad personam anche per il tasso alcolico nel sangue), va bene così com’è.
@ annina
Se ho capito bene si vuole sostenere che nel caso di specie l’inclinazione è malattia, la pratica è una colpa, anzi un reato. L’inclinazione se non praticata può non essere colpevole. Sono categorie che hanno un senso.
Va da se che tanto più forte è la inclinazione, e tanto meno è possibile resistervi, tanto minore sarà la responsabilità di chi commette il reato: tipo cleptomania
Ma Napolitano non ha nulla da dire a una cretina come questa?
una importante differenza fra i due “orientamenti sessuali” citati è che la pedofilia costituisce anche e sopratutto un CRIMINE, mentre l’omosessualità no.
Altre differenze più sottili possono anche passare sotto il radar.
Pohc idee ma ben confuse…
“Poche idee ma ben confuse”: scusate la fretta… 😉
Questo della santolini mi sembra un doppio tentativo piuttosto smaccato: da un lato si accosta omosessualità e pedofilia, suggerendo l’immagine di deviazione e di colpevolezza per chi ha orientamenti omosessuali o bisessuali. Dall’altro si prova ad alleggerire la posizione dei tanti sacerdoti cattolici pedofili, suggerendo l’idea: e ma se l’omosessualità va accettata, allora va accettata anche la pedofilia.
Un tenativo rozzo, smaccato e sguaiato. Come è nel classico bagaglio degli esponenti del’udc.
Se la tesi che definisce la pedofilia “malattia mentale” fosse accettata, diventerebbe impossibile punire i pedofili col carcere. Se, invece, e’ un semplice “orientamento sessuale” tale punizione diventa possibile (e doverosa) E’, infatti, ovvio che OGNI pulsione (sessuale o d’altro genere) dell’individuo capace d’intendere e di volere puo’ essere soddisfatta soltanto nei limiti della legge, limiti che, in alcuni casi (come appunto quello dell’ impulso pedofilo) possono (anzi: debbono) essere pari a zero.
Saluti.
magari ti è sfuggito, ma la pedofilia è già una malattia mentale (vedi DSM IV – TR).
e non è affatto impossibile punire i pedofili, dato che la pedofilia non compromette la capacità di intendere e di volere.
@ Cesare b.
Ceeerto, infatti Don Seppia l’hanno visto tutti quanto è “malato mentale”.
E infatti l’hanno subito subito dichiarato “impunibile”, toh!
Poveraccia questa cattodeficiente.
Intanto, dal bubbone scoppiato esce putridume a fontana:
http://www.corriere.it/cronache/11_maggio_24/dellacasa-seminario-don-seppia_a800d65a-85d2-11e0-99e7-3448c5a7b9b0.shtml
Questa callona della Santolini affidi pure i suoi figli ai preti pedofili, visto che tanto “è un orientamento sessuale come gli altri”.
“Per la Santolini l’idea di istituire una legge che tuteli in modo particolare le persone GLBT sarebbe priva di senso perché, appunto, trattasi di un orientamento sessuale come tutti gli altri, e quindi va tutelato con norme generali come tutti gli altri orientamenti, pedofilia compresa.”
Scoperta la vera identita’ del teologo cattolico.
@Francesco
Ho spesso ripetuto, commentando tanti articoli del blog che presentavano casi di omosessualità pedofila, che non tutti gli omosesuali sono pedofili. Le generalizzazioni sono sempre sbagliate.
ah ecco qui il verme viscido, in effetti mancava.
ma vedo che non perdi occasione per cercare di sminuire la gravità dei reati dei pedofili e cercare invece di gettare fanco sugli omosessuali.
vedo che hai una degna celebre collega, le scrivi i testi?
teologo, dire cose da nazisti con una certa soavità non ne cambia la sostanza. Go and jump into a well.
autogoal clamoroso dell’intellettualità cattolica.. inizio a non divertirmi più sta diventando troppo facile vincere così
“Per la Santolini l’idea di istituire una legge che tuteli in modo particolare le persone GLBT sarebbe priva di senso perché, appunto, trattasi di un orientamento sessuale come tutti gli altri, e quindi va tutelato con norme generali come tutti gli altri orientamenti” ..
fin qui logica ineccepibile…l’aggiunta non la condivido.
“Paola Concia (PD): “La pedofilia è una malattia, non certo un orientamento sessuale!”.”
….un malato non andrebbe allora condannato, ma curato (con i soldi di tutti). …anche questa nota non mi trova del tutto concorde, si può discutere.
un malato incapace di intendere e volere andrebbe curato.
un malato capace di intendere e di volere andrebbe condannato.
siccome la pedofilia non rende incapaci di intendere e di volere, il ragionamento è cristallino.
ovviamente se una persona manifesta comportamenti pedofili a causa di altri disturbi, le cose si fanno diverse.
ad esempio la kluver bucy può provocare certi comportamenti. ma l’individuo non è che è pedofilo, semplicemente ha comportamenti pedofili a causa di un altro disturbo.
@kaworu
Si, le categorie di incliazione non colpevole e pratica colpevole mi tornano.
Certo che più forte e irrefrenabile è l’inclinazione tanto meno sarà la responsabilità, immagino. Se una persona ha una inclinazione, ma questa non influisce in nulla sulla sua decisione, non è in nessun modo una pressione all’agire, è come se quella inclinazione non la avesse.
ora mi spiego la massiccia presenza di cattolici pedofili nel clero, è solo un orientamento
di cui la maggior parte per altro ha una inclinazione e orientamento omosessuale…scusa se integro sempre, senza volerti contraddire.
@ teologo.
Un altro spinoso problema per chi ordina preti “chiamati da dio”. Ma il dio onnisciente come mai “chiama” sempre le persone più inadatte e addirittura indegne?
E i suoi sedicenti referenti in Terra, come mai non li riconoscono né prima né durante né dopo? Don Seppia ne è l’ultimo tragico esempio.
Hanno ragione i gay: se finisce l’apartheid sociale per loro, i seminari diventeranno il deserto dei Tartari.
Ho ascoltato un suo discorso (tanto per dire, era una accozzaglia di frasi messe insieme) Sembra una mezza analfabeta. Però siede in parlamento.
voglio spezzare una lancia a favore del pdl e dei cattolici troppo spesso bistrattati.. sono certo che se si trasferissero dall’Italia in Vaticano il QI dei due Paesi si alzerebbe notevolmente
(su youtube, volevo dire) Non avrei avuto lo stomaco di ascoltarla dal vivo …
Invito a leggersi l’intervento nella sua interezza:
“Signor Presidente, signor Ministro, onorevoli colleghi, ancora una volta siamo qui a discutere e a votare un disegno di legge che suscita non pochi contrasti e che, inspiegabilmente, ha subito un’accelerazione non prevista e, a mio avviso, non opportuna.
Circa due anni fa abbiamo affrontato questo problema e, come tutti ricorderanno, e come è stato già ricordato dai colleghi precedentemente, il testo di legge è stato rinviato in Commissione poiché si erano ravvisati gli estremi di incostituzionalità.
Siamo allo stesso punto di allora, checché se ne dica, e rimaniamo del parere che il testo che stiamo discutendo, pur modificato, non possa essere votato perché i profili di incostituzionalità restano presenti e invariati. Per dovere di cronaca, l’ho fatto presente in Commissione Giustizia e ho chiesto un’ulteriore riflessione per cercare di trovare una soluzione condivisa e soddisfacente. Questa annosa polemica forse avrebbe anche potuto essere risolta ma così non è stato e in Commissione Giustizia non è stato possibile ottenere un prolungamento dei tempi per la discussione. Non si può invocare il fatto che abbiamo presentato degli emendamenti soppressivi; se una cosa non è possibile discuterla con calma e proseguire un po’ tranquillamente e serenamente la discussione in Commissione, perché qualcuno ha ritenuto che le argomentazioni fossero sufficienti e che il dibattito fosse esaurito, allora, a questo punto, abbiamo presentato degli emendamenti soppressivi; non mi pare che vi sia di che scandalizzarsi. Non è che ci siamo sottratti al confronto e vorrei dire alla collega che è vero che non sono sempre venuta in Commissione ma esistono anche gli atti parlamentari, esistono i resoconti stenografici delle Commissioni, sono queste argomentazioni un po’ folcloristiche.
Il fatto che io abbia partecipato ad alcune sedute e ad altre meno non esprime nulla sulla nostra posizione.
Siamo così ora arrivati, vista la poca disponibilità della Commissione, a sopprimere gli articoli del testo unificato, a ricorrere al testo Soro – che è, appunto, incostituzionale – e alle dimissioni della relatrice, onorevole Paola Concia. Non mi sembra un grande risultato. Sarebbe stato tutto molto più semplice se si fosse usato un minimo di buon senso e di concretezza. Questo vale per il PD, ma vale anche per il Ministro Carfagna.
Tuttavia, avremo modo di illustrare le nostre riserve quando voteremo le questioni pregiudiziali.
Potrei qui chiudere il mio intervento in sede di discussione sulle linee generali, semplicemente dicendo che si tratta di un testo irricevibile, perché incostituzionale. Invece, per correttezza nei confronti di quest’Aula e per dovere di chiarezza, non mi sottrarrò alla valutazione di questa proposta di legge, ripetendo fino alla noia quanto già detto in questa sede e in altre occasioni.
Se vi è una cosa odiosa e da condannare questa è rappresentata dalle discriminazioni, di qualsiasi tipo, natura e origine. Se vi è un argomento sul quale tutti dobbiamo vigilare e su cui non sono concessi dubbi o incertezze e riserve questo è quello della violenza, su chiunque venga perpetrata e per qualsiasi ragione accada.
Occorre dire «no» a lettere maiuscole e occorre essere assolutamente chiari in tutte le sedi possibili, ufficiali e non, grandi e piccole, vicine e lontane, culturali, politiche, mediatiche ed educative per dire «no» alle violenze, anche, ovviamente, contro gli omosessuali, transessuali e contro chiunque sia oggetto di violenza. Spero di essere stata chiara e non equivoca.
Detto questo, quello su cui non siamo d’accordo è ricorrere ad una legge che proponga un’aggravante per i reati originati da un atteggiamento violento nei confronti degli omosessuali e di altre categorie. Perché proporre un’aggravante? Cosa si cerca di ottenere con questa proposta? Giustizia, protezione e garanzie per gli omosessuali o la volontà di attribuire particolare evidenza giuridica e sociale alle scelte sessuali dell’individuo, in quanto si vuole che esse siano percepite come equipollenti o indifferenti?
Questa è la domanda. E viene spontanea perché, nonostante quello che alcuni sostengono, non è che in Italia vi sia solo la questione omosessuale, che sia più urgente, più importante o maggiore di altre, perché le discriminazioni – che vi sono, e assolutamente da condannare – sono analoghe a quelle che colpiscono altre categorie che sono sotto tiro da parte dei violenti e dei criminali perché odiate a causa della loro diversità.
Che cosa dire dei barboni a cui viene dato fuoco – cosa successa in provincia di Roma -, dei disabili oggetto di bullismo pesante e violento a scuola, dei disabili psichici violentati, degli anziani maltrattati negli istituti, emarginati e abbandonati perché considerati soggetti deboli? E si potrebbe continuare. Sono o no discriminazioni e violenze perpetrate a causa della diversità di queste persone?
In altre parole, si invoca con questa proposta di legge una disparità di trattamento rispetto a condotte attinenti le scelte sessuali, rispetto ad altre condotte ugualmente da condannare.
In altre parole ancora, il testo propone un’aggravante per dare rilievo solo alle discriminazioni fondate sul sesso e sull’orientamento sessuale: questo comporta che si preveda una disparità di trattamento rispetto ad altre categorie di persone esposte a discriminazioni analoghe.
Non è pensabile superare queste obiezioni elencando tutte le possibili situazioni e categorie per cui prevedere un’aggravante. È questo il punto.
Sul tema dell’orientamento sessuale vi sarebbe molto da dire, ma per brevità sarò estremamente sintetica. Molto è stato detto su questo argomento che è richiamato dalla proposta di legge che stiamo discutendo.
Non è possibile, a mio avviso, introdurre in una legge il concetto di orientamento sessuale – cosa che è già stata detta anche precedentemente -, per la vaghezza e la indeterminatezza dell’espressione.
Quando si parla di codice penale occorre un’estrema chiarezza, perché chi viola la legge e ne deve rispondere in sede penale deve sapere come e perché l’ha violata.
Dunque, non si possono formulare incriminazioni con l’uso di espressioni generiche che non rimandano a comportamenti chiari e percepibili nella loro chiarezza.
Il mio orientamento sessuale è eterosessuale, altri hanno un orientamento omosessuale, altri poligamico, altri pedofilo. In qualità di vittime di discriminazioni e violenze cadiamo tutti sotto la tutela di questa legge o no? [Commenti della deputata Concia]
Se si vogliono tutelare soltanto gli omosessuali e i transessuali bisogna esplicitarlo e non rimanere in una espressione che può portare ad esiti paradossali.
Dunque, credo che il discorso sull’orientamento sessuale debba essere approfondito maggiormente e le scelte individuali debbano essere certamente rispettate, ma che non possano entrare in una proposta di legge.
Tra l’altro, come è già stato detto – mi avvio alla conclusione – non si può introdurre una simile aggravante semplicemente perché tali soggetti non sono tutelati a sufficienza. È già stato ricordato che le aggravanti esistono e all’articolo 1 del codice penale ci sono ampiamente le garanzie che queste discriminazioni e questi atti violenti vengano condannati.
Allora, come risolvere il problema della violenza nei confronti degli omosessuali? Non con le leggi, ma con un’intensa opera di educazione e di coscientizzazione presso i minori, gli adolescenti, i giovani e le loro famiglie che a volte sono le involontarie fucine di gesti violenti e discriminatori.
Occorre reagire con severità e tempestività; occorre lavorare molto e bene in tutti gli ambienti perché le discriminazioni sono un fatto culturale e le aggravanti non servono, come è stato dimostrato in altri casi in cui sono previste pene aggiuntive che però non hanno costituito alcun deterrente.
Il nostro obiettivo, di tutti intendo, deve essere quello di garantire a tutti i cittadini indiscriminatamente il rispetto dei diritti fondamentali e siamo anche convinti della necessità non solo di stigmatizzare, ma di impedire che sul piano sociale vi sia la sottovalutazione di un fenomeno, odioso e grave sotto tutti i profili, come quello dell’omofobia.
Ogni violenza deve essere condannata e non è valido, né possibile, introdurre categorie o sottocategorie di reati che finiscono con il creare nuove ed inedite disparità di trattamento nei confronti di chi non rientra in queste categorie, con buona pace dell’articolo 3 della Costituzione.
Né vale invocare la legislazione europea. Dall’esame della normativa comunitaria e nazionale, come pure dai recenti sviluppi del diritto dell’Unione europea, emerge con chiarezza che non esiste alcuna necessità o obbligo per il legislatore nazionale di introdurre una simile fattispecie di reato.
Siamo convinti, convintissimi, che la dignità della persona umana debba essere salvaguardata con tutti i mezzi leciti possibili e che i diritti fondamentali sono alla base di ogni ordinamento giuridico che rappresenta la cifra di ogni civiltà.
Siamo convinti che l’omofobia vada combattuta senza riserve, ma siamo altrettanto convinti che questi fenomeni violenti e vigliacchi vadano perseguiti non introducendo aggravanti di pena nel codice penale, né avallando il ricorso al diritto penale per introdurre norme-manifesto o simboliche, cioè prive di qualsiasi efficacia preventiva, ma finalizzate a intenti promozionali verso certe condizioni o scelte esistenziali.
Per questo esprimiamo il nostro convinto dissenso da questa proposta di legge” [Applausi dei deputati dei gruppi Unione di Centro per il Terzo Polo e Lega Nord Padania].
http://www.camera.it/412?idSeduta=476&resoconto=stenografico&indice=alfabetico&tit=00020&fase=00010#sed0476.stenografico.tit00020.sub00010.int00230
Commentate (pacatamente e serenamente, se possibile) la parte che più riguarda questa discussione, quella da “Detto questo” in poi, per intenderci.
Il virgolettato di Massimo Maiurana riportava solamente: «Il mio orientamento sessuale è l’eterosessualità, ma ce ne sono anche altri, come l’omosessualità e la pedofilia», che tutto era meno che una citazione delle parole dell’on.. Santolini, e snaturava persino il senso della singola frase incriminata, cioè questa: «Il mio orientamento sessuale è eterosessuale, altri hanno un orientamento omosessuale, altri poligamico, altri pedofilo. In qualità di vittime di discriminazioni e violenze cadiamo tutti sotto la tutela di questa legge o no?».
Per questo invito caldamente a leggere l’originale e a diffidare dalle capziose imitazioni.
@ Hysteron.
Le capziose interpretazioni sono PROPRIO quelle della Santolini e dei suoi compagni di strada.
Prima di tutto, molli la Bibbia e il Manuale del Leghista Cattolico e vada a leggersi qualche libro di sessuologia: scoprirà che la pedofilia NON è un orientamento sessuale innocuo, ma una perversione che porta a predare i bambini. A commettere odiosi crimini, in soldoni.
In alternativa può chiedere a Don Seppia, così fa prima.
Secondo il suo ragionamento capzioso, infatti, non si capirebbe come mai esistano categorie di persone che “godono” di aggravanti di pena dalla violenza a loro indirizzata PER QUELLO CHE SONO (non per quello che hanno fatto):
preti
donne
disabili
persone di altre razze
stranieri
Tutte categorie meritevoli di “protezione speciale”. Ohibò, perchè mai signora Santolini? Lei però in quanto donna si tiene stretta i suoi “privilegi”, vero?
Questa frescona i dubbi se li fa venire solo quando si tratta di gay.
Ma se avesse un figlio di colore (adottato) e qualcuno lo aggredisse solo perchè nero, i dubbi da leguleia da quattro soldi le passerebbero d’incanto.
Le aggravanti di pena per le violenze antigay sono in vigore in quasi tutti i Paesi civili occidentali, e funzionano.
@Southsun: Ma ha letto con attenzione? È lungo ma merita!
Lo chiedo perché lei scrive: «scoprirà che la pedofilia NON è un orientamento sessuale innocuo, ma una perversione che porta a predare i bambini. A commettere odiosi crimini, in soldoni.» al che sembrerebbe che lei si sia fermato alla frase del Maiurana, o al più che non abbia capito la polemica della Santolini.
È un modo per dirmi che lei è contrario alla libertà di culto? Altrimenti come giustifica questo inserimento?
Comunque le sfugge un particolare non proprio insignificante: la stessa Santolini scrive in merito alle possibili infinite categorie che potrebbero godere di simili aggravanti, «Non è pensabile superare queste obiezioni elencando tutte le possibili situazioni e categorie per cui prevedere un’aggravante. È questo il punto.» Su questo punto, in pratica, convergete! Ciò che però la Santolini mette in risalto è che «si invoca con questa proposta di legge una disparità di trattamento rispetto a condotte attinenti le scelte sessuali, rispetto ad altre condotte ugualmente da condannare.», «il testo propone un’aggravante per dare rilievo solo alle discriminazioni fondate sul sesso e sull’orientamento sessuale: questo comporta che si preveda una disparità di trattamento rispetto ad altre categorie di persone esposte a discriminazioni analoghe.» E questa disparità è insolubile, per il motivo scritto poco sopra: le categorie possibili sarebbero infinite!
La Santolini scrive a tal proposito: «Occorre reagire con severità e tempestività; occorre lavorare molto e bene in tutti gli ambienti perché le discriminazioni sono un fatto culturale e le aggravanti non servono, come è stato dimostrato in altri casi in cui sono previste pene aggiuntive che però non hanno costituito alcun deterrente.»
Ha elementi per confutare tale asserzione?
Inoltre cosa obietta a questi due punti dell’intervento?
1. Ogni violenza deve essere condannata e non è valido, né possibile, introdurre categorie o sottocategorie di reati che finiscono con il creare nuove ed inedite disparità di trattamento nei confronti di chi non rientra in queste categorie, con buona pace dell’articolo 3 della Costituzione.
2. Siamo convinti che l’omofobia vada combattuta senza riserve, ma siamo altrettanto convinti che questi fenomeni violenti e vigliacchi vadano perseguiti non introducendo aggravanti di pena nel codice penale, né avallando il ricorso al diritto penale per introdurre norme-manifesto o simboliche, cioè prive di qualsiasi efficacia preventiva, ma finalizzate a intenti promozionali verso certe condizioni o scelte esistenziali.
@ Hysteron.
Cerchero di semplificare il concetto.
Non si capisce come mai i preti, le donne e i neri debbano fruire di aggravanti di pena per le violenze gratuite a loro inflitte, e i gay no.
Oppure l’articolo 3 della Costituzione si applica ad intermittenza?
Cioè, è in vigore quando si tratta di proteggere i gay, ma abrogato quando la Santolini viene aggredita in quanto donna, giusto?
Ci arriva? Le nebbie si diradano ora?
La Santolini si oppone all’inserimento dei gay nelle categorie GIA’ “protette” dalla legge con aggravanti di pena con le SCUSE che lei ha riportato. OK.
Allora, per coerenza e in forza dell’art. 3, dovrebbe chiedere a gran voce l’annullamento degli aggravi di pena PER TUTTI GLI ALTRI, invece di fare figli e figliastri come al solito.
Ora è più chiaro il concetto?
Lei ha una VAGA idea perchè esistano aggravanti di pena per reati d’odio religioso?
Lei ha una VAGA idea perchè esistano aggravanti di pena per reati d’odio razziale?
A proposito: lei SA COSA E’ un reato di odio razziale, vero?
Quindi, lei ha una VAGA idea perchè ALL’ESTERO esistono aggravanti di pena per reati d’odio antigay?
Ci arriva, adesso? O devo consigliarla di passeggiare davanti a un circolo di Forza Nuova con un suo amico mano nella mano?
Lo faccia, poi vedrà che capirà tutto come per magia.
@Southsun:
Avesse risposto ad una, e dico una delle mie domande!
Ad esempio: non mi ha ancora spiegato quale sarebbe l’aggravante per reati contro i preti.
Non mi ha risposto all’altra domanda: perché i gay sì e non i barboni incendiati, i disabili oggetto di bullismo, i disabili psichici violentati, gli anziani maltrattati negli istituti, abbandonati perché considerati soggetti deboli? Tutte categorie citate dall’onorevole… E avrebbe potuto aggiungerne un’infinità. Vogliamo fare una legge per ognuno di loro? Che dice? E domani stiliamo un’altra bella lista con altre decine di categorie, che dice?
L’articolo 3 fa già il suo dovere dal 1° gennaio 1948, se non le è chiaro il concetto.
Non sarà piuttosto che le altre categorie già particolarmente tutelate siano categorie ben circoscritte e definite?
Lei sa invece che tali leggi non si applicano solo ai preti ma a tutti i credenti?
Sì, e che c’entra con il nostro discorso?
Non sarà piuttosto che io le debba consigliare di leggersi veramente l’Articolo 3 della nostra Costituzione?
Le semplifico il lavoro: «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.»
@ Hysteron.
“Non sarà piuttosto che io le debba consigliare di leggersi veramente l’Articolo 3 della nostra Costituzione?
Le semplifico il lavoro: «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.»”
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Forse allora lei dovrebbe spiegare come mai nella Legge Mancino ci sono specificate categorie di persone che godono di maggiore tutela legislativa in caso di violenza gratuita nei loro confronti.
Stando all’art. 3, COME LO INTENDE LEI, di quella Legge non ci sarebbe bisogno e, anzi, sarebbe incostituzionale perchè crea disparità di trattamento.
Ora faccia la prova inversa: scriva ad un giornale cattolico che i preti e i loro fedeli dovrebbero essere rimossi dalla Legge Mancino, e poi torni qui a portarci la risposta.
@ Hysteron.
“Non sarà piuttosto che le altre categorie già particolarmente tutelate siano categorie ben circoscritte e definite?”
Basterebbe usare le parole “omosessuale” e “transessuale” nel testo di legge per fugare ogni dubbio e circoscrivere e definire le categorie.
Ma alla Santolini e ai suoi compari omofobi (appunto) quelle due parole fanno venire l’orticaria.
Le sue sono obiezioni strumentali e pretestuose. Come si è trovata la soluzione all’estero, la si trova anche in Italia, volendo.
E’ appunto quel “volendo” che la destra italiana NON ha.
@ Hysteron.
“È un modo per dirmi che lei è contrario alla libertà di culto? Altrimenti come giustifica questo inserimento?”
Lei dimostra di non aver capito proprio NULLA del mio pensiero.
I preti (e i loro fedeli) sono giustificati nell’avere più tutela perchè categoria a rischio violenza. Pensi solo agli ebrei.
E i gay SONO obbiettivamente e oltre ogni dubbio una categoria esposta alla violenza gratuita.
Svastichella, se avesse accoltellato un prete per odio verso la sua religione, sarebbe ancora in gabbia.
Stesso discorso se avesse accoltellato un nero, perchè nero.
ma se al posto di abusare dei bambini a me piace prenderla a pugni, posso dire che è un orientamento “sportivo”?
Il mio orientamento sessuale è eterosessuale, altri hanno un orientamento omosessuale, altri poligamico, altri pedofilo. In qualità di vittime di discriminazioni e violenze cadiamo tutti sotto la tutela di questa legge o no?
Il mio commento sereno e –spero- pacato a questa affermazione è che assomiglia ad una insalata russa. Una insalata russa che mescola incomprensibilmente orientamenti sessuali (non tutti) con reati sessuali (nuovamente, nemmeno tutti).
Eterosessualità e omosessualità potrebbero anche essere chiamati “orientamenti sessuali”, ma che dire allora della bisessualità? Perchè non viene menzionata? Si tratta di una combinazione di orientamenti sessuali, ergo, a sua volta lo è anche essa.
Per quanto riguarda invece la poligamia e la pedofilia, questi sono reati, che piaccia o no. Ovviamente, molto più grave il secondo rispetto al primo. Altro che “orientamenti”! Su questo tono, diciamo allora anche che uno psicopatico segue semplicemente il suo “orientamento sessuale”.
Mi sembra di notare che questa signora abbia le idee piuttosto confuse al riguardo…
<blockquote<Il mio commento sereno e –spero- pacato a questa affermazione è che assomiglia ad una insalata russa. Una insalata russa che mescola incomprensibilmente orientamenti sessuali (non tutti) con reati sessuali (nuovamente, nemmeno tutti).
Incomprensibilmente perché? Chi ha stabilito inequivocabilmente cosa sia un “orientamento sessuale”? Chi ha stabilito che un orientamento sessuale non possa essere anche un reato in un dato ordinamento giuridico?
La deputata scrive a riguardo:
«Non è possibile, a mio avviso, introdurre in una legge il concetto di orientamento sessuale – cosa che è già stata detta anche precedentemente -, per la vaghezza e la indeterminatezza dell’espressione.»
Una legge deve essere quanto più possibile non interpretabile – le tante leggi oggetto di continue nuove interpretazioni dimostrano infatti le loro evidenti lacune. Ne vogliamo introdurre un’altra, per meri «intenti promozionali verso certe condizioni o scelte esistenziali»?
Sì avrebbe potuto tranquillamente essere menzionata nella lista volutamente polemica della Santolini. Il suo è solamente un esempio critico. Lei, Giorgio Pozzo, può introdurci ciò che vuole, l’esempio non cambierebbe la sua portata demistificante.
A dire il vero ha le idee chiarissime: vuole sbugiardare chi intende far approvare una legge per «introdurre norme-manifesto o simboliche, cioè prive di qualsiasi efficacia preventiva, ma finalizzate a intenti promozionali verso certe condizioni o scelte esistenziali.» E scusate se è la terza volta che riporto questa frase! 🙂
@ Hysterion.
“A dire il vero ha le idee chiarissime: vuole sbugiardare chi intende far approvare una legge per «introdurre norme-manifesto o simboliche, cioè prive di qualsiasi efficacia preventiva, ma finalizzate a intenti promozionali verso certe condizioni o scelte esistenziali.» E scusate se è la terza volta che riporto questa frase!”
Certo che la Santolini ha le idee chiarissime! Eccome se le ha!
Infatti, mantenendo il PRIVILEGIO (dal suo punto di vista) per i PRETI di essere maggiormente protetti dalla legge con le aggravanti di pena in caso di aggressione…
…la Santolini vuole MANTENERE “norme-manifesto o simboliche ma finalizzate a intenti promozionali verso certe condizioni o scelte esistenziali” (la tonaca e la religione, appunto).
Vuole altresì MANTENERE il privilegio per SE’ STESSA (in quanto donna) di fruire di aggravanti di pena in caso di aggressione, perchè lei è nata donna e non è mica colpa sua.
Quindi: preti, donne, neri, disabili e stranieri SI’, gay e trans NO perchè lo dice il Vaticano.
Se fosse davvero un problema di “linguaggio giuridico indeterminato”, basterebbe riscrivere meglio il testo di legge, ma è stato riscritto decine di volte e non va MAI bene, in NESSUNA FORMULAZIONE.
O forse questo dettaglio è sfuggito a lei e alla esimia Santolini?
Ergo, non è questione di “linguaggio” ma di CONCETTO: i gay possono essere pestati e uccisi per puro odio che però non merita aggravanti di pena perchè – appunto – si tratta “solo” di gay.
Capito, ora? La Santolini l’abbiamo bene sbugiardata o non basta?
Non sarà piuttosto il concetto di “orientamento sessuale” ad essere fumoso?
Gli infami che bruciano dei barboni non meritano forse aggravanti di pena? Perché a loro no? I bulli idioti che pestano il compagno di classe disabile, non meritano forse un’aggravante di pena? Perché a loro no? I dipendenti di una casa di riposo che maltrattano e vessano i loro anziani ospiti, non meritano forse un’aggravante di pena? Perché a loro no? Etc… Vuole che continui? Sono tutti casi contemplati dall’articolo 3, beninteso.
@ Hysteron.
Il concetto di “orientamento sessuale” non è affatto fumoso se nella legge si desse ascolto alla scienza invece che alle ossessioni del Vaticano.
L’uscita della Santolini sulla pedofilia, infatti, è di un’ignoranza crassa, tipica di chi sta a rimorchio dei preti.
In alternativa, basterebbe COPIARE la legislazione dei Paesi anglosassoni, che è di una chiarezza esemplare, e non da adito a dubbi.
Il testo di legge – lo ripeto – è stato cambiato decine di volte per venire incontro alle obiezioni isteriche di PdL, Lega e UDC, e mai costoro hanno accettato il CONCETTO, in nessuna formulazione. Nè, peraltro, hanno presentato le loro proposte per dirimere la questione.
Il CONCETTO è che, se una categoria di persone (preti, neri, donne, disabili e così via), è bersaglio di odio gratuito merita una speciale protezione.
Siccome i gay SONO una categoria a rischio violenza, hanno diritto ad esser inseriti nella Legge Mancino, esattamente come le persone di altre razze, i preti e i loro seguaci, le donne.
QUESTO CONCETTO i maldestri cattolici NON lo accettano solo per i gay. Sicuramente non toglierebbero i preti e i loro seguaci dalla Legge Mancino!
Non si capisce perchè, se un ebreo viene attaccato e massacrato da un gruppo di neofascisti per la religione che professa (o un nero per il colore della pelle), il reato è più grave se ad essere pestato fosse un gay per il suo ORIENTAMENTO SESSUALE.
Altrimenti gli aggravi di pena concessi ai reati di razzismo e intolleranza religiosa o sessuale (le donne) sarebbero incostituzionali e incomprensibili.
Peccato che siano comprensibilissimi, vista la realtà dei fatti!
Quindi, secondo la Santolini, i gay non dovrebbero avere maggiore protezione dalla legge perchè altrimenti “si promuove la loro condizione”?
Ergo, proteggere i preti e i loro fedeli, le donne, i disabili e i neri è sbagliato perchè si fa propaganda? Oppure la propaganda è sbagliata solo quando riguarda i gay?
Il pensiero della Santolini è chiarissimo: niente aggravi di pena se si pesta un gay perchè sennò “si fa propaganda all’omosessualità”. Se invece viene pestato un prete o il suo fedele allora sì, perchè evidentemente la “propaganda” clericale è accettabile.
Non bastava essere più precisi e usare le parole “omosessuale” e “transessuale”, invece che il più generico “orientamento sessuale”?
Costoro sono i primi a volere un testo generico e “fumoso”, per poi denunciarlo come tale e votare contro.
Ergo, sono in malafede a prescindere.
Ops, la prima parte è poco leggibile per un mio errore. La riscrivo…
Incomprensibilmente perché? Chi ha stabilito inequivocabilmente cosa sia un “orientamento sessuale”? Chi ha stabilito che un orientamento sessuale non possa essere anche un reato in un dato ordinamento giuridico?
La deputata scrive a riguardo:
«Non è possibile, a mio avviso, introdurre in una legge il concetto di orientamento sessuale – cosa che è già stata detta anche precedentemente -, per la vaghezza e la indeterminatezza dell’espressione.»
Una legge deve essere quanto più possibile non interpretabile – le tante leggi oggetto di continue nuove interpretazioni dimostrano infatti le loro evidenti lacune. Ne vogliamo introdurre un’altra, per meri «intenti promozionali verso certe condizioni o scelte esistenziali»?
Vedi la mia risposta più in alto.
Non hanno la piu’ pallida idea di come argomentare contro una legge doverosa.
Il fatto che come al solito, a sostenere le argomentazioni contro, siano sempre parlamentari e deputati teocon, getta fortissimi dubbi, su chi (chiesa) o cosa (ideologia cattocristiana), ci sia dietro le loro farneticazioni.
La Santolini, in una sola frase (“Il mio orientamento sessuale è l’eterosessualità, ma ce ne sono anche altri, come l’omosessualità e la pedofilia”) si qualifica e si squalifica da sola, squalificando al contempo le sue stesse argomentazioni. Mettere sullo stesso piano omosessualità e pedofila, e’ sbaglicato sin dall’iniziom ma e’ il trend tipico dei baciapile seduto in parlamento.
Paul Manoni scripsit:
Dice? Ha provato a leggersi l’intervento intero della deputata, che ho riportato poco sopra?
Scoprirà che l’idea non solo non è pallida, ma è bella nitida e stagliata!
Le obiezioni della Santolini sono strumentali perchè SONO STATI PROPRIO LORO a volere una formulazione generica del testo di legge, salvo poi lamentarsene.
Come ho detto, a loro questa legge non sta bene perchè essi sono IDEOLOGICAMENTE contrari all’esistenza degli omosessuali.
Ergo, voterebbero contro a prescindere, perchè essi pretendono la completa invisibilità sociale dei gay e l’indifferenza della legge nei loro confronti, anche – e soprattutto – quando vengono pestati in strada.
Punto, fine.
hysterico, la logorrea è più adatta al forum…
anche flo sembra averlo capito.
Kaworu che ne dice di provare a leggere l’intervento intero, che le ho riportato? Informarsi, per una volta, potrebbe servirle ad abbandonare qualche preconcetto…
proprio perchè c’è gente che magari al momento non ha tempo di perdersi dietro ad interventi lunghissimi (e, ripeto, inadatti a un blog), sarebbe più opportuno che tu scrivessi sul forum.
anche perchè sul forum i thread non vengono chiusi dopo tot giorni, qui si.
quindi se io ora ipoteticamente (ed effettivamente è così) non avessi tempo per risponderti puntualmente ma ce l’avessi poniamo dopodomani, non potrei farlo perchè la discussione sarebbe chiusa.
su un forum invece potrei farlo.
afferri?
scrivere sul forum non costa niente e non è come il battesimo, ci sono anche diversi preti che ci scrivono.
Leggere l’intervento completo puo’ anche essere interessante, ma non aiuta a trarre conclusioni. La Santolini parte (con un Hysteron Proteron!) dicendo che la legge e’ incostituzionale. E io, questo, gia’ non lo comprendo.
E ancora:
Leggi che prevedano delle aggravanti ci sono sempre state (per fortuna) e sempre ci saranno. Non capisco come la Santolini ce l’abbia tanto con il principio delle aggravanti. Un esempio banale per tutti, il primo che mi viene in mente: negli USA, sulle highways, quando guidate attraverso un cantiere con lavori in corso, c’e’ sempre un cartello che vi avvisa: Fines are doubled when workers are present. Le multe (tipicamente eccesso di velocita’) sono raddoppiate se i lavoratori sono sul posto.
Un omicidio puo’ avere aggravanti poer futili motivi, eccetera…
Che cosa diavolo c’e’ di strano o incostituzionale? E, prego di notare, finora sto prescindendo dal problema del termine “omosessuale” che sembra dare tanto fastidio.
Rispondo a Kaworu, all’intervento delle 14:28: ti STRAQUOTO, infatti anch’io spesso ho sostenuto che rientri nella netiquette quella di fare interventi il più possibile brevi e concisi, non tutti hanno voglia e soprattutto tempo di leggere sermoni. Esercitarsi a sfrondare, è un buon inizio. Quando cerco di riprendere il filo di una discussione io mi annoio a rileggere i miei stessi interventi, figuriamoci quelli degli altri. 🙂
La marcia dell’Homo sapiens dall’intelligenza alla demenza si conclude qui con le esternazioni di una donna, certa Santolini, che sempre sia lodata, che si dichiara eterosessuale e che ignora tutto sulla dignità umana, sia laica che religiosa. Gesù Cristo ha detto a chiare lettere che i preti pedofili sono da buttare a mare con una macina al collo. Non condivido questa scelta, ma la comprendo.
Io vedo piuttosto i preti pedofili come vittime di una associazione a delinquere che li ha costretti in un ambiente patologico, dove la soppraffazione e la violenza, sia fisica che culturale, sono la regola.
Comunque non illudetevi che i preti pedofili siano i peggiori del branco, se si limitano a tanto. Informatevi , coltivate la scienza della fisiognomica e mi darete ragione.