Don Seppia, dall’inchiesta emergono le omissioni

Le rivelazioni del suo amico, l’ex seminarista Emanuele Alfano, hanno ulteriormente aggravato la posizione di don Seppia. Alfano, scrive il Corriere della Sera, ha ammesso di aver fatto conoscere al prete ragazzi minorenni. L’arrestato ha anche confessato di aver avuto rapporti sessuali con un quattordicenne che chiedeva l’elemosina sul sagrato della chiesa. Alfano ha pure manifestato l’intenzione di rivelare quanto succedeva in seminario, dove “accadevano cose terribili”, ma il pm ha ritenuto che non fosse pertinente con l’inchiesta in corso.
Per don Seppia sarebbe in arrivo una nuova imputazione, induzione alla prostituzione minorile, mentre il chierichetto che l’aveva inizialmente accusato ha negato di aver subito un abuso sessuale, ma soltanto di essere stato “afferrato alle spalle, e don Seppia si è strofinato contro di me: ma non mi ha baciato perché io mi sono scostato”. Il sacerdote ha confermato di essere solito accarezzare e baciare i bambini “per affetto”.
L’articolo riporta anche un episodio di quindici anni fa. Un medico denunciò ai carabinieri che qualcuno inviava telefonate oscene ai suoi due figli. Le chiamate partivano dalla parrocchia dove prestava servizio don Seppia. Alla denuncia non fu tuttavia dato alcun seguito. Non si sa ancora se don Seppia fu indagato, e se la diocesi ne fu eventualmente avvertita.

Luciano Vanciu

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60 commenti

Rocco

“Con l’otto per mille alla chiesa cattolica hai aiutato anche don Seppia.”
Lo scriverei a caratteri cubitali ovunque.

Sandra

L’episodio delle molestie telefoniche risale a 17 anni fa.
Il Secolo XIX del 22 maggio riporta l’intervista al medico, da cui emerge anche il particolare del costo delle intercettazioni:

“… “E si capì allora che le molestie arrivavano dal telefono del curato. Mi dissero quello e nulla più. Non ho nemmeno pagato per il telefono messo sotto controllo. Il mio avvocato mi spiegò che era la prassi, che persino le vittime di molestie dovevano contribuire alle spese. Ho il sospetto che a sostenerle alla fine sia stata la Chiesa. Non ho le prove, ma altrimenti chi ha messo le mani al portafogli? E poi dopo la mia denuncia le molestie finirono, e il viceparroco fu trasferito.”
Era il 1994, e da Quinto, dopo l’inchiesta, don Seppia viene nominato parroco a Clavarezza.”

rik

Si sa che i seminari sono luoghi di allevamento di futuri preti pedofili.

Alla repressione sessuale pubblica si accompagnano spesso pratiche sessuali da caserma, dove i precettori e gli allievi più grandi schiavizzano sessualmente le reclute.

Qualcuno ricorda lo scandalo a gay e pedopornografico del seminario di Sant Polten (Austria). Il rettore e il vicerettore furono scoperti avvinghiati a giovani seminaristi; gli allievi celebravano “matrimoni” gay benedetti e impazzavano riviste e materiale pornografico, tra cui anche materiale pedofilo (un seminarista fu condannato).

Alcune foto ritrovate dalla polizia: http://laici.forumcommunity.net/?t=8065694

michele z

> in seminario, “accadevano cose terribili”, ma il pm ha ritenuto che non fosse pertinente con l’inchiesta in corso.

sarà sicuramente partita una segnalazione d’ufficio… anzi due..

Festival_Vaticano

Il medico che ha rivelato questa vicenda e’ stato intervistato ieri sera anche da Matrix, ci fu una indagine delle autorita’ e il sacerdote poco dopo venne spostato ad altra parrocchia. Un copione ormai ben noto che la Chiesa cattolica sembra attuare sistematicamente in ogni parte del mondo nel quale uno dei suoi componenti viene indicato come possibile predatore sessuale. Lo trasferiscono. Et voila’, il gioco e’ fatto.

neverclean

@sandra
Ho cercato di capire chi era il Vescovo di Genova nel 1994, colui che presumibilmente ha predisposto il trasferimento di don Seppia da Quinto a seguito delle risultanze delle intercettazioni telefoniche.
Nel 1994 era S.E. Card. Giovanni Canestri
Da meta’ 1995 era S.E. Card. Dionigi Tettamanzi
Non so se Canestri sia ancora vivo – dovrebbe avere 91 anni.
Bisognerebbe controllare bene le date per capire chi era il vescovo di Genova all’epoca dei fatti.

B'Rat

E come lo sai? Mettiamo che appunto la vicenda fosse stata (purtroppo) silenziata, che vantaggio c’era ad informarne il nuovo vescovo?

Sandra

Mah, per esempio evitare danni ai bambini? C’era l’altro parroco, don Casassa che si era rivolto a Siri, dopo le lamentele di alcuni genitori e quelle dei bambini dopo la gita al mare, negli anni 85-89. La curia di Genova non ha ritenuto doveroso tenere un dossier su persone del genere con Siri? Forse, ma non è un caso isolato, la musica non cambia con il successore vescovo Canestri: la denuncia per molestie telefoniche è contro ignoti, ma la polizia accerta che le telefonate partono dalla parrocchia, e, visto il trasferimento, è lecito dedurre che l’autore fosse don Seppia (che diversamente avrebbe dovuto inoltrare denuncia contro ignoti per aver usufruito del suo telefono) e che Canestri sapesse (c’è anche il particolare del conto delle intercettazioni). Don Seppia viene trasferito nel 1994, e pochi mesi dopo Tettamanzi si insedia come arcivescovo di Genova. In tutto il “caso don Seppia” il segretario particolare è sempre lo stesso, mons. Marini: è lecito supporre che lui fosse a conoscenza. E quindi o Marini ha taciuto (o peggio, se c’era documentazione) o Marini ha parlato con Tettamanzi. Che nel 1996 invece, fresco come una rosa, trasferisce di nuovo il giovane prete, un 36enne, finito chissà come in una piccola parrocchia, prete che si sta laureando in diritto canonico, che strano, prima era in un bel quartiere, e poi chissà perché finisce tra i monti… Nessun dubbio sfiora la mente di Tettamanzi? Una telefonatina a don Casassa per esempio, e i dubbi se li sarebbe anche tolti, no? Quando si prende la responsabilità di mandare un pastore nel gregge dei bambini si dovrebbe avere particolare scrupolo e coscienza, per non mandarci un lupo. Ma Tettamanzi non vede, fa finta, non sa, dorme…. chi lo sa. E don Seppia arriva a Sestri.

Ti chiedi, che vantaggio c’era? Chiediloaloro, a quelli che sono passati sotto a don Seppia. Che ringrazino pure la Curia (o dovremmo dire l’Incuria?)

B'Rat

“Mah, per esempio evitare danni ai bambini?
Sandra, se nota sono partito proprio dall’idea che ciò non sia stato fatto. Chè se volevano evitare danni ai bambini, prendevano provvedimenti contro don Seppia già allora…

Sandra

Dal 1988 al 2003 il genovese mons. Guido Marini è stato il segretario particolare di tre vescovi di Genova – Canestri, Tettamanzi e Bertone, e maestro di cerimonie di Tettamanzi, Bertone e Bagnasco. Assai probabile che Marini fosse persona informata dei fatti.
Ha fatto carriera, lo si vede spesso a fianco o dietro Ratzinger, di cui è il maestro delle cerimonie liturgiche.

Ad oggi il fascicolo della denuncia di molestie telefoniche non sembra essere emerso dagli archivi della procura. Mi risulta sospetto che il medico all’atto della denuncia fosse stato informato che avrebbe dovuto assumersi i costi dell’intercettazione, e che invece poi non gli fu presentato il conto, un modo per non lasciare ricevute scomode, ossia prove. Penso che la compagnia telefonica dovrebbe avere traccia di una richiesta della polizia per mettere sotto controllo una linea. Purtroppo i tentacoli di Piovre e Seppie in Italia sono molto lunghi.

Maurizio da Gorizia

Secondo wikipedia (minuscola voluta, ma l’avevo “a portata di mouse”), Canestri è ancora vivo.

Marcvs

ora comprendo perchè parrocchiani e amici intimi dei carnefici non denunciano gli abusi essendo loro stessi cattopedofili

il parroco di Funo

“… in seminario, dove “accadevano cose terribili”, …”

accidenti!
e io dov’ero?

perché non mi hanno chiamato!

Kaworu

può essere che queste questioni non riguardassero tutti i seminari in assoluto o che lo stesso seminario fosse “interessato” da determinate cose in periodi diversi.

dovresti essere meno giovane di seppia, per dire.

o forse tu non eri considerato, può essere anche questo.

tante variabili.

il fatto che tu non abbia vissuto certe cose non implica che non si siano verificate (altrove, in altri momenti, con altre persone).

Sandra

Il nostro parroco di Funo dovrebbe avere una decina d’anni in più di don Seppia, giusto?

B'Rat

“può essere che queste questioni non riguardassero tutti i seminari in assoluto
Può essere??? non riguardassero tutti in assoluto, congiuntivo del dubbio??? Grazie di cotanta generosità di valutazione! o.O

andrea tirelli

eh già caro parroco, dov’eri?
E dov’erano i tuoi correligionari quando accadevano queste cose?
Gli uomini di chiesa tuo amici e fratelli hanno stuprato centinaia di migliaia di bambini in tutto il mondo e nessuno clerico ne sa mai nulla, non s’accorge di niente e cade sempre dalle nuvole.
Afoni e inerti per anni, decenni: mai una denuncia alle autorità, mai una segnalazione, niente di niente…a parte spostare l’accusato di diocesi in diocesi per evitare scandali.
Eh già, caro parroco, dov’eri?

La tua chiesa non è marcia perché dentro ci sono 10, 100, 1000 don Seppia (in realtà pare che nel mondo, di uomini di chiesa cattolici pedofili ce ne siano centinaia di migliaia), ma perché pur sapendo chi sono e cosa combinano, ha fatto di tutto per difenderli e sottrarli alla giustizia.

il parroco di Funo

anche il “tuo stato” è marcio perché fa di tutto per sottrarre il “tuo” presidente del consiglio alla giustizia ecc ecc.

FSMosconi

@parroco

Presidente del Consiglio il cui partito è spalleggiato da “taluni” Vescovi se non sbaglio…

Kaworu

si ma c’è il problema che tu (in generale, qualsiasi prete) hai scelto consapevolmente di far parte di quello “stato” o associazione che dir si voglia.

a noi è toccato in sorte.

Paul Manoni

@il parroco di Funo
Ci sarebbe anche la questione, che i membri della CCAR non vengono eletti e nemmeno possono essere mandati democraticamente a casa. Mentre un Presidente del Consiglio, volendo si puo’ non rieleggere. Prima o poi comunque, cessa la sua attività, mentre invece Ratzi da quanto tempo e’ nella CCAR???

B'Rat

“eh già caro parroco, dov’eri?
E dov’erano i tuoi correligionari quando accadevano queste cose?
Gli uomini di chiesa tuo amici e fratelli hanno stuprato centinaia di migliaia di bambini in tutto il mondo e nessuno clerico ne sa mai nulla, non s’accorge di niente e cade sempre dalle nuvole.
Afoni e inerti per anni, decenni: mai una denuncia alle autorità, mai una segnalazione, niente di niente…a parte spostare l’accusato di diocesi in diocesi per evitare scandali.
Eh già, caro parroco, dov’eri?”

Ehi, calma, a parte i balletti di cifre, che ci sia SEMPRE solo spostato il parroco è un’affermazione un tantino forte… Ricorderei che in almeno 3 dei casi in cui si è cercato di “incastrare” i fratelli Ratzinger i rei erano venuti a contatto con la giustizia civile (a parte il fatto che in moltissimi casi, e non è che fosse molto meglio, il parroco veniva allontanato e mandato da uno psichiatra, che generalmente finiva per garantirne la “guarigione”…).
E c’è questo:
http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/166808

Sandra

Secondo me faresti meglio a controllare prima di fare affermazioni boomerang, come quella dello psichiatra che garantiva la guarigione. Nel caso in cui si cercò di incastrare il papa tanto buonino, Ratzinger, meglio che ti rinfreschi la memoria:

“Dr. Huth paints a portrait of the priest known as Father H., accused of sexually abusing boys in the archdiocese of Munich and Freising, then run by Archbishop Joseph Ratzinger, the future Pope Benedict XVI. Father H., says the psychiatrist, “was narcissistic, like other pedophiles, and I repeatedly warned church officials in the 1980s that he shouldn’t be allowed to work with children or young people.” Dr. Huth says the priest came to him in 1980 after he was transferred to Munich to undergo therapy. As Archbishop of Munich and Freising, Ratzinger approved the transfer from Essen to Munich and the decision to give Father H. housing in the Munich diocese to undertake therapy.”

B'Rat

Lo stesso Dr. Huth che del cattivissimo Ratzinger dice questo:
While there’s been feverish speculation in the German media about the Pope’s role in the Father H affair, Dr. Huth says he thinks that Archbishop Ratzinger did not know about the case, simply because it seems unlikely that he’d be aware of everything that happened in his diocese. But the psychiatrist criticised church officials for turning a blind eye to the priest’s history of abuse by not launching a thorough investigation. “Senior figures in the Catholic Church covered up the allegations of abuse in order to protect Father H and the church’s image,” Dr. Huth says. “The Church has an idealised, ‘unworldly’ attitude towards issues of sexuality.”
http://www.time.com/time/world/article/0,8599,1973914,00.html?xid=rss-topstories
(si noti che non è proprio tenero con la Chiesa…)

Notiamo che appunto non ho affermato che in tutti i casi che si son cercati di legare ai fratelli Ratzinger i colpevoli hanno avuto rapporti con la giustizia civile. In tutti tranne questo: ma notiamo che apparentemente fu una decisione dei genitori.
http://www.spiegel.de/international/germany/0,1518,684970,00.html
(e successivamente la polizia invece la ha incontrata)

Francesco

Per il parroco di Funo

“accidenti!
e io dov’ero?”

facevi finta di niente,
partecipavi ed ora fai finta di di niente,
sei scemo e non hai capito niente.

tianlu

La cosa più triste è che queste sono le stesse persone che poi fanno la morale al prossimo la domenica mattina in circa 6 trasmissioni diverse su tutti i canali tv.

Bisognerebbe promuovere un referendum perchè anche i religiosi (esclusi i missionari operanti nel terzo mondo) si cerchino un vero lavoro e non gravino sulle spalle della collettività, in modo da non ritrovarsi così tanto tempo fra le mani e farsi venire idee così nocive per tutti noi.

Senjin

@Parroco di Funo

Ti prego non infierire sul nostro parlamento…. definirlo vergognoso è un complimento 🙁 Certo se magari Vaticano & CEI smettessero di appoggiare il nano malefico non sarebbe male.

Per il resto mettiamola così: ringrazia il cielo che quando e dove tu hai fatto il seminario la situazione era migliore e non ti è toccato subire abusi. Detto di cuore…. possiamo avere idee diverse in molte cose, ma non auguro niente di male a te ed ai tuoi colleghi.

Cesare b

Notiziola confortante per i cattolici:
Padre Herman Spronck, il delegato del provinciale salesiano per l’Olanda, è stato rimosso dal suo ruolo in seguito alla pubblicazione dei commenti relativi all’accettabilità della pedofilia e alla posizione di un suo confratello, condannato due volte per atti osceni, che farebbe parte del gruppo dirigente di un movimento pro-pedofilia e che Sprock nonostante il suo ruolo non ha sanzionato. “Herman Spronck non è più il delegato della delegazione salesiana in Olanda” ha detto padre Jos Claes, leader dei salesiani in Belgio e Olanda. “Prendiamo completamente le distanze dalle parole che troviamo nell’intervista di Herman Spronck”. Padre Spronck ha fatto i suoi commenti dopo che un’agenzia di notizie olandese ha scoperto che un prete salesiano aveva fatto parte di un comitato che cerca di legalizzare la pedofilia. Il prete, identificato nei reportage come padre Van B., “non può più, da oggi, svolgere lavoro pastorale”, ha detto padre Claes.

Kaworu

mah insomma, confortante…

è stato rimosso perchè la misura è colma, se fosse successo poniamo 20 anni fa starebbe ancora col sedere al caldo.

tra l’altro chissà nei suoi “anni d’oro” che ha fatto…

(a pensar male si fa peccato, però tanto i peccati non sono un mio problema)

Hysteron Proteron

Kaworu rispondo al suo ultimo intervento nel thread in cui stavamo discutendo:

discepoli mediamente più intelligenti per esempio?

Lei dunque sostiene che l’intelligenza vada di pari passo con la cultura o l’erudizione? Io non credo… Del resto, poi, esistono varie forme di intelligenza.

comunque non c’è nessuna prova che yeoshua bar yosef abbia camminato sulle acque, fosse Figlio di Dio eccetera eccetera eccetera.

Yĕhošūa’. Cosa intende per “prove”? Diversi riferimenti storici sulla romanità (e non) presenti nei Vangeli trovano riscontri puntuali nei testi di storici latini, quali Tacito e Flavio Giuseppe, sebbene i 3 Vangeli sinottici fossero stati scritti dopo una lunga tradizione orale, che avrebbe dato origine alla famosa Fonte Q, attualmente ipotizzata da buona parte degli studiosi.

che sia esistito come ho detto, è probabile (tra l’altro magari non era nemmeno un nome così strano e poco diffuso).

Guardi, sull’esistenza di Gesù di Nazaret non discute più nessuno (che abbia un minimo di credibilità nel mondo della ricerca storiografica), non lo metta neppure in dubbio. Quanto al nome: per quanto ne so, sì era un nome molto diffuso all’epoca!

che sia stato quel che credi tu, è tutto da dimostrare.

Che intende per “è tutto da dimostrare”?

Sandra

Peccato che il caso padre van B. fosse già emerso sulla stampa olandese nel febbraio 2010. Spronck doveva sapere almeno che aveva due denunce a suo carico (la prima del 94!). Come scrivevo ieri (troverai anche il link all’articolo), alla buon’ora!

Paul Manoni

Cio’ che e’ certo, e’ che se avessero indagato 15 anni fa’, a seguito della segnalazione del medico che riceveva telefonate oscene per i suoi figli, forse ora tutto questo marciume non sarebbe accaduto.
Un po’ come nel caso della scomparsa di Elisa Claps…Se non avessero dato per scontata l’estraneità del prete ai fatti, forse ora Restivo ed il suo complice in tunica, sarebbe al gabbio, Elisa già sepolta da anni, e in Inghilterra ci sarebbe ancora una donna viva e con la sua famiglia.

Sandra

Ma la polizia ha indagato, ed era arrivata al telefono della parrocchia, dopo di che il parroco Seppia venne trasferito. Io direi che se un uomo di 34 anni tempesta di telefonate oscene dei minorenni, non c’è più alcun dubbio: va messo lontano, lontanissimo dai ragazzini. E invece loro l’hanno trasferito in altre due parrocchie. La responsabilità di quanto è successo ai ragazzini è dei suoi superiori.

Paul Manoni

Sandra, cosa e’ venuto a mancare allora?…Una denuncia ufficiale delle forze dell’ordine, o del medico genitore dei figli molestati?
Perche’ francamente non riesco a capire il perche’ non si sia approfondito la faccenda.
Don Seppia, nonostante e’ stato frettolosamente trasferito, poteva essere denunciato e perseguito penalmente per molestie, lo stesso. PErche’ non e’ stato fatto?

B'Rat

Onestamente me lo chiedo anch’io… Ma visti anche un caso scandaloso che conosco (che non ci combina con la Chiesa), immagino che alla fine sia vero che in Italia la Giustizia abbia seri problemi…

Sandra

Non so se nel 1994 il reato di molestie telefoniche fosse procedibile d’ufficio, ossia senza querela dell’interessato che denuncia inizialmente contro ignoti.
Ma conoscendo il nostro bel Paese non è affatto improbabile che le autorità, quella sacra e quella profana, ci abbiano messo una pietra sopra. Il pagamento dei costi fatto da una terza parte, e non dall’interessato come vorrebbe la legge, mi sembra già un’eccezione che sa di bruciato, di far sparire le prove.
Resta il fatto che un uomo che telefona e molesta dei ragazzini di 10 e 13 anni non può essere mandato di nuovo tra loro. Questo non l’ha deciso la polizia bensì la Curia. La polizia può aver chiuso un occhio, e ha sbagliato, con la promessa di spedirlo tra i monti dove in chiesa vanno le vecchiette. Ma la Curia l’ha rimesso in circolazione in bei quartieri giovani con un’estrema superficialità, e l’aver ignorato segni di evidente scarso equilibrio mentale è indifendibile.

neverclean

@sandra
La responsabilita’ principale di quanto succede e’ della GERARCHIA ECCLESIASTICA CATTOLICA e in particolare del PONTEFICE. Se il pontefice, o in sua vece il prefetto della Congregazione per la dottrina della fede – il che e’ lo stesso, emana un documento ufficiale in cui si chiede di avocare al Vaticano i casi di pedofilia, e di spostare il prete accusato in altra parrocchia, allora la responsabilita’ di questo vero e proprio reato di “favoreggiamento della pedofilia” – se sposto un pedofilo che insegna ai bimbi in un altra classe dove insegna ad altri bimbi, non vedo come definire questo reato – non puo’ essere solamente di chi esegue l’ordine ma soprattutto di chi ha emanato l’ordine di trasferire.
E’ esattamente la stessa situazione del nazismo e delle stragi perpetrate dai nazisti: la colpa e’ di chi esegue e/o di chi comanda?
Qui, oltre al Pontefice, e ad altre gerarchie ecclesiali, una responsabilita’ spetta anche ai nostri politici, ai tutori della legge nel caso specifico (i magistrati direi), e agli organi di garanzia sulle leggi. Infatti: come e’ possibile che in presenza di un reato che coinvolge un ecclesiatico (molestia a minori da parte di Don Seppia quando era a Quinto) esista una legge che obbliga ad avvertire il superiore dell’ecclesiastico, il quale superiore puo’ predisporre lo spostamento dell’ecclesiastico pedofilo E QUESTO REATO NON VIENE PIU’ PERSEGUITO a seguito di questo spostamento?
E’ evidente che qui viene meno la certezza del diritto, l’obbligatorieta’ dell’azione penale, e quant’altro. Qui ci troviamo ora nella situazione di giudicare i fiancheggiatori del nazismo: di chi e’ la responsabilità fra i repubblichini che hanno consegnato gli ebrei ai nazisti per inoltrarli nei campi di sterminio? Dei gerarchi fascisti e/o degli esecutori materiali della consegna?
Mutatis mutandis, e posto che i reati sono diversi, le situazioni sono del tutto simili per quanto riguarda i criteri di responsabilita’ che dovremmo adottare:
ebrei innocenti = bambini innocenti
nazisti = gerarchia ecclesiale cattolica
repubblichini = stato italiano
Rifletteteci sopra e ditemi se vi torna come ragionamento.

Paul Manoni

In linea di massima concordo. C’e’ stato quantomeno un “metterci una pietra sopra”, da parte di chi aveva ravvisato che le telefonate erano partite dalla parrocchia di Don Seppia. Magari e’ stato fatto presente ai suoi superiori, in via “non-ufficiale”, e quelli giustamente hanno provveduto prontamente a trasferirlo, e tutto e’ finito nel dimenticatoio generale. E’ un po’ lo stesso senso del mio post delle 19.57, in risposta a Sandra.

B'Rat

“Se il pontefice, o in sua vece il prefetto della Congregazione per la dottrina della fede – il che e’ lo stesso, emana un documento ufficiale in cui si chiede di avocare al Vaticano i casi di pedofilia, e di spostare il prete accusato in altra parrocchia, allora la responsabilita’ di questo vero e proprio reato di “favoreggiamento della pedofilia” – se sposto un pedofilo che insegna ai bimbi in un altra classe dove insegna ad altri bimbi, non vedo come definire questo reato – non puo’ essere solamente di chi esegue l’ordine ma soprattutto di chi ha emanato l’ordine di trasferire.”
Già, peccato che non esista nessun documento del genere.
Nel De Delictis Gravioribus (2001) si avocano al Vaticano i processi canonici; per quelli civili valeva già banalmente il richiamo del Catechismo alla collaborazione con le autorità.
Sullo spostare altrove, è un’indicazione che non appare da nessuna parte, ma purtroppo ricorrente per la mentalità “spostare la polvere altrove invece di pulire” di molti (non tutti) vescovi.
Fatti, non…

“Qui, oltre al Pontefice, e ad altre gerarchie ecclesiali, una responsabilita’ spetta anche ai nostri politici, ai tutori della legge nel caso specifico (i magistrati direi), e agli organi di garanzia sulle leggi. Infatti: come e’ possibile che in presenza di un reato che coinvolge un ecclesiatico (molestia a minori da parte di Don Seppia quando era a Quinto) esista una legge che obbliga ad avvertire il superiore dell’ecclesiastico, il quale superiore puo’ predisporre lo spostamento dell’ecclesiastico pedofilo E QUESTO REATO NON VIENE PIU’ PERSEGUITO a seguito di questo spostamento?”
Il perchè il reato non sia stato perseguito, che onestamente mi lascia parecchio perplesso, va chiesto alle forze dell’ordine, mica alla Chiesa… Di sicuro lo spostamento non impediva ciò.

neverclean

E’ noto che il Pontefice attuale abbia avuto dei grossi problemi con la giustizia USA – correva il rischio di essere perseguito penalmente – perche’ nei casi di pedofilia aveva emesso una discussa direttiva (Crimen solicitationis se ben ricordo) in cui si invitava a mettere sotto silenzio il reato, si avocava al Vaticano la gestione del caso e si trasferiva in altra parrocchia l’esponente del clero coinvolto, SENZA SEGNALARE il reato alla giustizia del Paese in cui esso veniva commesso.
Questa linea di condotta della Chiesa Cattolica e’ chiaramente sbagliata e COLPEVOLE, anche se si capisce benissimo perche’ e’ stata a lungo perseguita: perche’ la Chiesa dovrebbe ammettere che la sua giustizia e’ fallace in questi casi di pedofilia e risulta molto piu’ efficace la giustizia umana. Il che, per chi pretende di avere la Verita’ Assoluta in tasca, e’ un po’ duretta da mandar giu’.
A questo comportamento oggettivamente OMERTOSO e di FAVOREGGIAMENTO nei confronti di chi ha commesso un reato si sta ponendo ora rimedio asserendo, lo ha fatto il Papa attuale in un documento ufficiale, che e’ possibile che venga coinvolta la giustizia del Paese ospitante in determinate situazioni.
In generale, il problema puo’ essere cosi’ sintetizzato: quando la Chiesa giunge a conoscenza – naturalmente non attraverso la confessione che la vincola al segreto – di un reato, deve ricvolgersi alla giustizia del Paese in cui il reato e’ stato commesso? Oppure puo’? Oppure non puo’ e agisce di testa sua?
E’ un problema di laicita’: chiaramente deve, così come deve farlo un qualunque cittadino che si trovi in quella stessa situazione. Se non lo fa incorre nel reato di favoreggiamento. Mi dispiace ma non puo’ che essere cosi’.
La situazione duale mi sembra si generi per lo Stato: ad es. quale e’ il senso di comunicare al superiore (il vescovo) che un prete e’ oggetto di indagine? C’e’ qualcosa di profondamente sbagliato nel rapporto che si e’ stabilito fra lo Stato e il clero, come se quest’ultimo godesse di privilegi simili a quelli del corpo diplomatico di un Paese straniero, pur non essendolo. Su tutto prevale poi certamente una prassi non scritta, sicuramente di collaborazione fra poteri, che non puo’ che entrare in collisione con l’ordinamento giudiziario italiano e lasciare sul campo delle vittime prive di giustizia, che magari vengono risarcite in qualche altro modo. Esattamente come e’ successo negli USA dove la Chiesa ha messo mano al portafogli per uscire dall’empasse in cui si era venuita a trovare.
Domanda: e il caso Provolo che fine ha fatto? come mai non se ne parla piu’? Siamo alle solite?

Sandra

B’rat,
è inutile, legge o non legge, lettera o non lettera. Anche se non ci fosse scritta una sola parola su cosa fare in caso di abuso su minore, una persona decente saprebbe come comportarsi: è una cosa che o ce l’hai o non ce l’hai, si chiama coscienza o senso di responsabilità. E non si impara leggendo, chi fa male a un bambino è un essere repellente.
Sai che persino gli animali si ribellano se vedono maltrattare un bambino? E’ una sensibilità innata.

B'Rat

neverclean,
don’t dig yourself deeper…
Hai già mostrato di non conoscere quello di cui pontificavi, bene.
Mostri di saperne anche meno: complimenti!

“E’ noto che il Pontefice attuale abbia avuto dei grossi problemi con la giustizia USA – correva il rischio di essere perseguito penalmente – perche’ nei casi di pedofilia aveva emesso una discussa direttiva (Crimen solicitationis se ben ricordo) in cui si invitava a mettere sotto silenzio il reato, si avocava al Vaticano la gestione del caso e si trasferiva in altra parrocchia l’esponente del clero coinvolto, SENZA SEGNALARE il reato alla giustizia del Paese in cui esso veniva commesso.”
It’s wrong on so many levels…
Dire che il Papa ha avuto problemi con la giustizia USA è, beh, esagerato esagerato.
Dar credito poi a qualcuno che pensa che Joseph Ratzinger abbia stilato un documento del 1962 (con prima edizione del 1922) risulta quantomeno impegnativo . Infatti ti lanci in affermazioni in libertà su ciò che ci sarebbe scritto che non sono altro che… beh, cavolate.
Nel Crimen non si chiede affatto di “mettere il reato sotto silenzio”, (purtroppo) non si avocava al Vaticano la gestione del processo canonico (di quello civile non si parla e basta, è scontato che la Chiesa non ha alcun potere su di esso, e ripeto, valeva banalmente il catechismo, che dice di collaborare con le autorità “umane”). Ma insomma, hai letto quanto ho scritto? Non si trova da nessuna parte l’indicazione di spostare altrove il colpevole.
Questa linea di condotta della Chiesa Cattolica e’ chiaramente non quella che hai descritto tu, che ne sai poco e sbagliato.
“In generale, il problema puo’ essere cosi’ sintetizzato: quando la Chiesa giunge a conoscenza – naturalmente non attraverso la confessione che la vincola al segreto – di un reato, deve ricvolgersi alla giustizia del Paese in cui il reato e’ stato commesso? Oppure puo’? Oppure non puo’ e agisce di testa sua?”
Deve, per appunto quanto dice il Catechismo, anche dove non esista l’obbligo di denuncia (tipo mi pare da noi). Spesso non è successo? Male, molto male. Ma cercate di capire cosa è successo realmente invece di inseguire favolette e dare la colpa ai documenti vaticani.
situazione duale mi sembra si generi per lo Stato: ad es. quale e’ il senso di comunicare al superiore (il vescovo) che un prete e’ oggetto di indagine?
Ad occhio e croce preparare egli stesso ad iniziare indagini canoniche e prendere provvedimenti. Che poi non è detto che ogni vescovo questo faccia. Certo non sarebbe una tragedia se questa norma sparisse.
Esattamente come e’ successo negli USA dove la Chiesa ha messo mano al portafogli per uscire dall’empasse in cui si era venuita a trovare.
Io direi semplicemente perchè i procedimenti giuridici la hanno condannata a farlo.

B'Rat

Sandra,
B’rat,
è inutile, legge o non legge, lettera o non lettera. Anche se non ci fosse scritta una sola parola su cosa fare in caso di abuso su minore, una persona decente saprebbe come comportarsi: è una cosa che o ce l’hai o non ce l’hai, si chiama coscienza o senso di responsabilità. E non si impara leggendo, chi fa male a un bambino è un essere repellente.
Sai che persino gli animali si ribellano se vedono maltrattare un bambino? E’ una sensibilità innata.

La mia impressione è che a posteriori siamo tutti sicuri di come andava inquadrata la situazione e di cosa andasse fatto. Ai tempi… chissà.
Mi pare ragionevole pensare che in passato non ci fosse altrettanta attenzione verso la pedofilia quanta ce ne è adesso…. l’abuso sessuale di un minore è un crimine a parte (rispetto al maltrattamento di minore) negli USA dal 1973, non da secoli. (in Italia, ma non sono un giurista, mi pare di capire che prima di dirimere per bene la questione ci sia voluto ancora di più).
Questo poi è quanto dice un’assistente sociale:
“I have seen newspaper articles criticizing officials for not reporting acts of abuse to the civil authorities during years when there were no child protective services and the particular behaviors involved were not criminalized yet. It is fair for criticism of decisions made in the ’60s and ’70s to focus on interpretation of moral behavior, weakness in the resolve of leaders or even the disregard of procedures set out in canon law. By the same token, it is essential to separate this from expectations that are based on the laws and standards of today… During the ’70s when we were sending offenders to treatment, the criminal justice system was doing the very same thing with convicted offenders — sending them to treatment instead of prison.”
Comunque, si, in generale ci sono stati un sacco di pericolosi cret*ni.

Sandra

Se per te le molestie telefoniche non costituivano un indizio sufficiente per agire a priori, allora ha ragione l’austriaco ad avvertire del pericolo di affidare bambini ai preti senza controllo di genitori o persone autorizzate.
Il 1994 non è la preistoria, del resto il trasferimento è un’ammissione del problema. Invece che non abbiano provveduto a unire ai dati del prete in Curia un divieto tassativo a lavorare con i bambini per gli anni a venire è una gravissima negligenza. L’Incuria della Curia.

Il fatto che ancora tu difenda le gerarchie con dettagli tipo penalizzazione, dimostra solo che il discorso a livello di cattolici non è ancora passato. E che quindi Sepp Rothwangl ha pienamente ragione a scrivere Achtung.

neverclean

@B’Rat
E’ inutile appellarsi alle virgole, alle date e a quant’altro per confondere le acque.
Io non sono esperto di diritto, ma credo di capire abbastanza bene le situazioni.
E la situazione e’ quella che e’ sotto gli occhi di tutti, e cioe’ che:
la Chiesa istituzione per prassi finora ha spostato in altra sede il clero responsabile di abusi verso i minori SENZA denunciare il reato alle competenti autorita’ giudiziarie e in questo favorendo il proseguimento del reato da parte dello stesso soggetto in altro luogo.
Se poi questa prassi viene seguita perche’ e’ stato emanato un documento piu’ o meno riservato, che e’ stato rivisto in una lettera del 2001 redatta dall’allora Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, cardinale Ratzinger, che e’ stata male interpretata, e’ del tutto irrilevante. Il risultato e’ che migliaia (centinaia?) di casi di pedofilia del clero cattolico in svariati Paesi sono stati tutti risolti nello stesso modo: si sposta il prete in altro luogo, e questi dopo un po’ ricomincia a commettere lo stesso reato nella nuova sede.
Siccome i casi sono molti e in molti Paesi diversi, e’ evidente che questa pratica corrisponde a una linea generale che non puo’ che essere stata ispirata in qualche forma dal Vaticano.
E’ del tutto irrilevante il grado di coinvolgimento dell’attuale pontefice nella questione: e’ la Chiesa istituzione ad aver sbagliato e quindi ad essere colpevole – di fronte agli uomini! 🙂
Naturalmente, per me, la Chiesa cattolica non e’ l’unica colpevole:
la sospensione della giustizia statale nella persecuzione di questi reati quando sono commessi da membri del clero e’ una costante presente in quasi tutti gli Stati. Se ne deduce – nella pratica naturalmente – un rapporto profondamente sbagliato fra molti Stati e istituzione religiosa cattolica che, di fatto, non ha fatto altro che favorire il procrastinarsi nel tempo del fenomeno.
Questi sono i fatti a cui e’ difficile metterci un toppino. Per quanto riguarda gli aspetti piu’ tecnici basta fare una ricerca e recuperare i vari articoli di Micromega sull’argomento, che di sicuro non ho voglia di andare a rileggermi per poter controbattere parola per parola: esercizio del tutto inutile quando l’interlocutore, a mo’ dei gesuiti, usa le parole SOLO PER CONFONDERE le acque, evitando di andare alla sostanza dei fatti.
Comunque molti articoli di Micromega sono disponibili online: basta cercare con Google ad es. ” Pedofilia, il papa predica bene e ratzola male”

B'Rat

Sandra,
infatti il caso di Don Seppia è, per come appare adesso, indifendibile (per chi ai tempi, non, se ne è occupato). Parlo perlopiù degli scandali USA ecc, quello di cui ho una maggiore conoscenza insomma. E insisto che accanto a criminali incurie come quella ci sono stati invece trattamenti adatti dei casi.

neverclean,
“@B’Rat
E’ inutile appellarsi alle virgole, alle date e a quant’altro per confondere le acque.
Io non sono esperto di diritto, ma credo di capire abbastanza bene le situazioni.”

Traduco:
Ho sparato cacchiate incredibili con cui pretendevo di inchiodare la Chiesa al muro, palesemente non so un tubo al riguardo che venga da fonti oggettive e dettagliate, non so nemmeno dove i fatti stiano di casa (sicuramente non quelli di cui finora ho parlato, come quei trascurabili dettagli di cosa abbia o non abbia fatto l’attuale Papa), ma SO di avere la VERITA’ in mano”
Complimenti: come appartenete ad una religione dogmatica, mi rendo conto di sparire di fronte alla sua persona.

@ Sandra e altri simpatizzanti UAAR
Ma non pensate che sarebbe un vantaggio per la vostra causa redarguire voi stessi tipi disinformati come neverclean (che insiste a sparare contro il De Delictis senza domandarsi come un documento del 2001 dovrebbe essere stato male interpretato in tutti i casi precedenti al 2001, che sono la totale maggioranza), a pro della serietà e accuratezza delle vostre argomentazioni?

Elvetico

ma perché vi sorprendete?
In canton ticino nel 2004 c’è stato il caso di don Italo Casiraghi che insidiò una ragazzina che parlò con i genitori i quali andarono alla polizia.
Polizia che fece la sua indagine con conseguente accusa, processo e condanna del prete.
Ebbene, il vescovo Grampa dopo l’arresto del parroco ha fatto invece sobbalzare mezzo Ticino dichiarando: ‘ Mi domando, alla luce dei fatti finora appurati, se non si sarebbe dovuto informare e chiedere l’intervento del Vescovo prima di rivolgersi ad altri’.
Avete capito bene? ‘ Informare prima il vescovo’? Sì, proprio così.
Per fortuna quei genitori non l’hanno fatto e Italo Casiraghi è finito in carcere.
Purtroppo nulla è stato fatto contro il vescovo per quelle dichiarazioni.

Southsun

Una schifezza abissale.

Per fortuna non tutti i Paesi sono così pusillanimi e marci come questa Italietta.

umanesimo

la solerzia con cui bagnasco è andato a dir messa nella parrocchia di provincia, quando poteva recitare la formuletta di rito che tirano fuori quando beccano uno di loro, è oltremodo sospetta.

è sembrato quasi un tentativo di smarcarsi a priori, nel caso venisse fuori qualcosa di più grosso. hanno detto che bagnasco è stato un maestro di don seppia (non so se è vero) – non mi sorprenderebbe se questo don seppia (che sembra stranamente tranquillo nella sua strategia di difesa, quasi sapesse di cavarsela) lo suicidassero in cella, perché non parli.

senza contare che certi pattern tendono ad essere ripetuti, il carnefice in questi casi è quasi sempre stato vittima, e qui parliamo di pedofilia con contorno di invocazioni a satana e trombate sull’altare. se venisse fuori che succedevano cose simili nel seminario dove don seppia “si è formato”, sarebbe (visti i nomi legati a quel seminario) una bomba che potrebbe far tremare le più alte gerarchie vaticane.

Cesare b

Dunque ora e’ tutto chiaro.
Se il Seppia e’ matto, lo e’ per i traumi inflitti alla sua mente dal Seminario.
Se non lo e’, tutto quello che potrebbe raccontare per far credere di esserlo e’ evidentemente oro colato. Se, poi, non racconta nulla di particolarmente vergognoso per la Chiesa, e non si suicida, si vede che lo hanno pagato profumatamente.
Se si suicida, lo hanno suicidato i preti.
Saluti.

Kaworu

definisci “matto”.

incapace di intendere e di volere? penso sia più che evidente che è più lucido e capace di intendere e di volere di molti dei genitori dei bambini della sua parrocchia che si preoccupano del battesimo e non dei figli.

Maurizio da Gorizia

Ieri al TG2 (visto di sfuggita, ma quella frase l’ho sentita), i legali di don Seppia vorrebbero chiedere la perizia psichiatrica.
Ma se quello è “matto”, come ha fatto a diventar prete? La Chiesa considera “matti” persino i timidi e talora qualche parroco zelante li esclude persino dai sacramenti (fatto di cui sono stato testimone, e testimone di conseguenza che uno ateo può diventarlo… 😉 ), e i tossici no? I pedofili capisco di no (e quelli sono “matti” davvero)…

Cesare b

Quale credibilita‘ possono avere le “rivelazioni“ di chi ha tutto l‘interesse a farsi credere pazzo?
Saluti.

umanesimo

ma mi spiegate (qualcuno mi spiega) la solerzia di bagnasco? in altri casi, mai vista.
perché si è agitato tanto uno così importante, quando per ogni altro chierico beccato sul fatto, scattava un omertoso fare spallucce da parte delle alte sfere?

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