L’Iran sta lavorando per creare una rete internet nazionale, che non sia connessa col world wide web. Lo rende noto un’inchiesta del Wall Street Journal. Questo per controllare meglio le comunicazioni, impedire la diffusione di notizie e idee non gradite al regime degli ayatollah e garantire l’integrità islamica di internet in Iran. Secondo il direttore degli Affari Economici, Ali Aghamohammadi, si punta quindi ad una “rete internet genuinamente halal, rivolta ai musulmani su un piano etico e morale”. Si dovrebbe arrivare a ciò progressivamente, con la rete nazionale parallela aperta a tutti affiancata a quella mondiale, cui potranno accedere solo istituzioni quali ministeri, imprese e banche che mantengono l’accesso al world wide web. Quindi si passerebbe all’interdizione definitiva verso internet, con la rete locale che andrà a sostituire l’altra e forse col coinvolgimento di altri paesi islamici in questo progetto. La chiusura dell’Iran a livello telematico viene anche motivata dalla scoperta del worm Stuxnet, che ha attaccato il programma nucleare iraniano, e dalle rivoluzioni che in questi mesi stanno agitando il mondo arabo. Paesi come Birmania e Cuba hanno già una propria rete interna, ma mantengono collegamenti controllati verso quella mondiale: il progetto dell’Iran, di creare invece una rete che sostituisca del tutto il world wide web, è invece inedito. Ci sono comunque dubbi sull’effettiva capacità dell’Iran di arrivare ad una rete isolata, perché la cosa avrebbe ripercussioni a livello economico e anche per la relativa arretratezza tecnologica del Paese.
Valentino Salvatore
beh mi sembra assolutamente la priorità per l’iran…
come una bicicletta per un pesce rosso.
La priorità dell’Iran sarebbe l’autodistruzione della sua classe dirigente (pensa, perfino più che per noi!). Quindi non credo che sia rilevante ciò che è e non è prioritario.
Anzi, a dimostrazione di ciò, si cancelli subito tale termine dall’.ir! (Almeno fintanto che non avranno una rete tutta loro, e non solo un dominio 😛 )
Data la loro esperienza nell’ambito dell’IT, l’Iran fa prima e meglio (nella loro prospettiva, ovviamente) a impedire l’accesso al WWW e basta. Non basta un manipolo di incapaci a fondare un’intera rete, ma forse ad un ignorante come un dittatore e un religioso l’idea sembrava verosimile.
Beh, in realtà da un punto di vista tecnico “fondare un’intera rete” è banale: basta fare qualche sito web “pulito” come lo vogliono loro, magari aggiungere qualche server di email o chat e poi tagliare i collegamenti con il resto di internet.
È abbastanza facile farsi una piccola internet privata persino a casa con due computer.
Ma ovviamente il risultato sarebbe la cosa più noiosa del mondo e la grande maggioranza dei giovani iraniani vorrebbe collegarsi alla internet globale, non a questo giardinetto circondato da alti muri.
Certo, io non mi riferivo all’incapacità di creare una rete, ma di riempirla e renderla utile (e utilizzata). Mi sono espresso male 😉
Ma non bastava questo: http://www.adnkronos.com/AKI/Italiano/CulturaEMedia/?id=3.0.2908883199
Il loro “giardinetto dei gentili” pieno di piante finte e piante carnivore.
Ah, meno male che noi ci abbiamo pensato nel 1870….
sarà un dispendioso buco nell’acqua.
OT
OT
OT
OT
OT
scusate non so cosa sia successo sopra, comunque a Malta Sì al divorzio.
uhahahahhha chissà come bilano i cattos 😆
si vede che i cattolici fanno quel che gli pare fregandosene dei gerarchi 😆
oppure che sono in via di estinzione.
vediamo quale scusa troveranno 😉
Se per una volta non si cercassero scuse: questo sarebbe veramente rivoluzionario per la chiesa. 😆
Kaworu, devi contestualizzare. . . .
ma infatti sto aspettando che lo facciano 😉 (e anche che venga pubblicata qui come ultimissima, così non andiamo ot 🙂 )
Cavolo.
‘Sti musulmani sono sempre un passo avanti.
A quando una rete cristianista?
Sono certo che i nostri governi si daranno da fare per essere all’avanguardia in tal senso nel mondo occidentale.
Noi dobbiamo essere sempre esempio e guida.
Strasburgo docet.
Vorrei suggerire agli islamici di emigrare solo in paesi halal, quindi non vengano più in occidente a rompere i maroni…
anche se OT, quoto. chi non vuole l’integrazione, può anche accomodarsi fuori.
Hacker e pirati informatici a rapporto! C’è una nuova missione da svolgere e l’obiettivo è l’Iran!
non cen’è bisogno
in pratica, blindare tutto è impossibile.
finchè esisterà internet, e sarà libera, il mondo correrà verso un futuro migliore.
Ne sono convinto!
Piu’ sbandierano faccende informatiche “blindatissimissime”, piu’ gli hacker si organizzano per violarle. 😉
La Sonyn (PS3) e addirittura la NASA, ne sanno qualcosa! 😉
Insomma è come tenere la gente nella merda ed escogitare qualcosa per non fargli mettere la testa fuori per respirare. Hanno paura della comunicazione, segno che hanno paura, forse sono meno forti di quanto sembra o vogliano far sembrare.
Spero che questa notizia non arrivi in vaticano….non si sa mai con B16 che da papa moderno sta sperimentado le nuove tecnologie informatiche e radiofoniche con gli astronauti.
Un mio collega (per inciso: anticlericale, ateo e antifascista) aveva scritto alcuni anni fa un raccontino in cui si immaginava che una cosa simile (una LAN nazionale staccata dal Web) imposta, ma all’Italia, in un futuro prossimo da un governo clericofascista. Il mio collega doveva avere il dono della preveggenza!
Solo che aveva immaginato dei movimenti clandestini che facevano filtrare le informazioni con un sistema di modem satellitari…
Pensate che qualcosa del genere i clericodemofascisti la provino?
Lo penso.
Hai presente Berlusconi che ogni tanto dice agli Italiani “Non leggete la stampa estera! Non leggete la stampa di sinistra!”
Hai presente che nelle tv RAI e Mediaset non compaiono tante notizie, sull’Italia, che invece trovi nella stampa estera?
Es.: http://chicche.splinder.com/post/18295836/why-silvio-berlusconi-is-unfit-to-lead-italy
ma come saranno i siti porno halal?
uhm… una pagina nera?
Attenzione, qualcuno potrebbe prendere spunto da quest’idea per applicarla anche nei paesi occidentali.