A Malta, il referendum consuntivo svoltosi ieri per la legalizzazione del divorzio è passato con circa il 54% dei voti. Lo ha annunciato il primo ministro Lawrence Gonzi, impegnatosi contro la legalizzazione del divorzio. Nel confermare ufficialmente la vittoria dei divorzisti, ha detto: “questo non è il risultato che desideravo”. Ma a questo punto, “il Parlamento deve elaborare una legge per l’introduzione del divorzio”, ha continuato, perché serve una legge che renda esecutivo il risultato. Nonostante la massiccia campagna di propaganda dei conservatori e della Chiesa, la maggioranza dei maltesi si è detta favorevole alla possibilità di sciogliere i matrimoni. Il Paese era l’unico in Europa senza una normativa simile e rimane diviso sul tema, vista la vittoria di misura. La Chiesa locale nella serata di ieri si è persino scusata pubblicamente per le dichiarazioni considerate “offensive” e i “messaggi non chiari” di alcuni suoi esponenti, nei confronti dei sostenitori del divorzio. Si è parlato inoltre di pressioni verso gli elettori da parte dei sacerdoti, con casi di fedeli usciti indignati dalle chiese a causa di prediche troppo schierate e quello di un sacerdote che ha negato la comunione ad una donna dopo aver saputo che intendeva votare a favore del divorzio.
Secondo Jeffrey Pullicino Orlando, deputato nazionalista promotore del referendum che ha presentato una proposta di legge in merito, la vittoria è un risultato importante perché conduce Malta verso una “nuova era” dove “Stato e Chiesa finalmente sono separati”. Anche il deputato dell’opposizione socialista Evarist Bartolo, co-promotore del referendum, lo ha definito un’occasione per “rompere una volta per tutte quella rete di potere politico-religioso che per tanti anni ha controllato e dominato la società maltese”.
Valentino Salvatore
*standing ovation*
«E dopo questa vittoria è ora di chiedere all’U.E. un diritto di famiglia comune a tutti gli Stati membri, non è più possibile che una materia così delicata sia disciplinata in modo totalmente difforme all’interno dell’Unione»
http://www.divorziobreve.org/node/1070
Coppie di fatto, matrimonio gay, disciplina delle adozioni, diritti dei figli nati fuori dal matrimonio…
Giusto, se non adotti un codice di diritto di famiglia europeo, comune e moderno, nell’UE non ci dovresti entrare.
Peccato che questo codice non esista ancora, poi non capisco come uno stato come Malta dove non c’è un concordato di vera separazione tra Stato e chiesa sia potuto entrare nell’UE.
considerando che la maggior parte della popolazione di malta è cattolica…
– o i cattolici per la maggior parte se ne strabattono degli strali della chiesa
– oppure i cattolici a malta sono in minoranza.
brucerà molto 😆
O tutt’e due!
cercavo di facilitare il lavoro di “esegesi” ai cattos 😉
In realtà c’è da notare che per il 46% dei votanti è giusto obbligare le persone sposate a non divorziare, solo perchè è quello che dice la loro religione.
Dio ci dona la libertà, sta ai religiosi togliercela 🙂
vero, ma in un paese che teoricamente è a “larga maggioranza” (98%) di cattolici, questo è comunque un ottimo risultato.
per vari motivi XD
Florenskjjjjjjjjjjjjjjjjjjj !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Mi scusi, Stefano, ma la sua grettezza le impedisce di apprezzare la lotta contro i bolscevichi di quel chierichetto clerico fascista di florenskji. Un pò di rispetto perdio, non si rende conto che adesso orde di giubbe rosse si preparano a marciare su Malta?
benvenuti nel XXI secolo!
la zavorra al progresso , quale è la chiesa cattolica, andrebbe messa fuori legge in tutta europa!
direi benvenuti nel XVIII secolo!
il primo passino della rivoluzione francese…
Sono molto contento di questo risultato. Malta si avvia a diventare una nazione moderna
Giovanardi e Buttiglione dovranno mandar giù altri tranquillanti. Anche se son convinto che a loro delle battaglie che portano avanti non frega nulla. Si schierano con la chiesa solo perchè sanno che in quel modo si conserva sempre la poltrona.
@tianlu
la chiesa cattolica paga molto bene i suoi MERCENARI. L’ha sempre fatto
E adesso chi glielo dice al Papa o a Bagnasco?
E a Giovanardi, Buttiglione, Santadeché (divorziata&bigotta), la ciliciata Binetti (zitella&bigotta), Lupi, Salvini, Borghezio (in tandem col boia Mladic), e tutta l’altra fauna di maldestra?
Chissà come rosicheranno Fanzaga, De Mattei, Sgreccia e quel babbione di Babini! Uuuuuh!
Berluscone no, lui è già divorziato e attualmente impegnatissimo con la Puttanopoli del suo potere, dentro e fuori il Parlamento.
BENEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!! 🙂
Ad una ad una le roccaforti del Medioevo si sgretolano, liberando finalmente l’umanità dalla prigione delle SUPPOSTE, ma in realtà IMPOSTE, “radici cristiane”!!! 🙂
@ Federico Tonizzo
liberando finalmente l’umanità dalla prigione delle SUPPOSTE
sarebbe andato bene anche fino a qui…. 🙂
Io quelli contrari al divorzio non li ho mai capiti. Sembra che non si rendano conto che il diritto a divorziare non implica l’obbligo a farlo, e che se loro vogliono rimanere sposati per tutta la vita, niente e nessuno glielo impedirà, divorzio o non divorzio. Così come succede per aborto ed eutanasia.
Congratulazioni ai maltesi, intanto 🙂
è semplice: non vogliono che ci siano persone che fanno qualcosa che loro hanno scelto di non fare.
più che altro sembra che non si rendano conto come, anche a dispetto di una lacuna legislativa in materia di divorzio, le persone si separino lo stesso ergo la difesa della famiglia è solo un pretesto per limitare l’autodeterminazione.
La stessa cosa vale per l’aborto e il riconoscimento delle famiglie gay.
eh ma sai… se non si vede una cosa, quella cosa non esiste.
tipo come quando i bambini si coprono gli occhi e credono che, non vedendo gli altri, nemmeno gli altri vedano loro. il livello è più o meno quello con più ipocrisia
@elena
io adesso troverei un sistema per non far divorzaire tutti coloro che hanno votato contro, non so magari con un’indicazione sul proprio documento d’identità…. Ma si sa, costoro poi saranno i primi a ricorre alla nuova legge (vedi Italia, per esempio).
Si potrebbero istituire più forme giuridiche distinte tra cui scegliere: il matrimonio indissolubile, il matrimonio ‘solubile’, la convivenza, ecc. Il matrimonio religioso (cattolico) dovrebbe rientrare automaticamente nella prima categoria, per coerenza. Si accettano scommesse su quanti opterebbero per l’indissolubilità.
@ kaworu. A conti fatti, qual è la proporzione fra i danni che a suo tempo faceva la mancanza del divorzio e quelli che fa oggi la mentalità divorzista ultra-aperturista? Una volta i delitti d’onore, oggi le stragi degli uomini “lasciati” che si sentono il mondo crollare addosso. Ieri zitelle acide, oggi ragazze già “bruciate” sentimentalmente dalle esperienze troppo numerose e troppo precoci.
Brucerà molto? A chi è abituato alla ritirata, importa quasi solo che la ritirata sia ordinata.
Le cose vanno male? Anche Noè *aveva solo un piccolo gruppo, fra cui molte bestie, ed era dileggiato.Poi le cose sono andate diversamente. per B. XVI è sufficiente che noi facciamo il nostro dovere; per il resto, la barca è di Pietro, dunque di Dio.
* NB Non sono un fondamentalista biblico! Si tratta di un “tipo” parenetico.
evidentemente BXVI non ha molta presa nemmeno dove i cattolici sono il 98% della popolazione.
e altrettanto evidentemente, più della metà di quel 98% sono ben favorevoli al divorzio. che cosa curiosa…
delitti d’onore e stragi di uomini lasciati hanno come comune denominatore l’idea maschilista dell’uomo che possiede le donne e non può digerire di essere lasciato.
ma porle come spauracchio è come dire “beh donna, preferisci essere tradita/menata/trattata come una pezza da piedi o ammazzata?”.
una mia amica e i suoi fratelli hanno letteralmente festeggiato quando la madre ha divorziato dal padre e questo se ne è andato. tra parentesi senza passargli una ceppa di niente, nonostante sentenze e affini…
indovina come mai? forse perchè a casa loro era festa tutti i giorni?
E’ singolare che Florenskij per consolarsi si appigli ad una storiella inventata. Non sembra che nella realtà certe cose succedano davvero…
@Florensky: “oggi le stragi degli uomini lasciati soli”
il fatto che esista una semi-parità tra uomo e donna e che quest’ultima abbia la facoltà di lasciare il marito ,e non solo di essere lasciata, ti fa venire l’orticaria?
“oggi ragazze già “bruciate” sentimentalmente dalle esperienze troppo numerose e troppo precoci”
Chi sei tu per giudicare qual è il numero”giusto” di esperienze da fare nella vita?
Evidentemente per Flore era molto meglio quando bastava una sola “esperienza” – che non fosse con il legittimo (e spesso imposto) consorte – a “bruciare” una ragazza ed a marchiarla per tutta la vita…
Chissà perché, invece, sembra che i ragazzi di un tempo non si “bruciassero” affatto a fare esperienze in quelle simpatiche istituzioni dette “casini” (pare molto apprezzate anche dai sacerdoti di Santa Romana Chiesa…).
Per quale motivo poi sarebbero solo gli uomini a venir lasciati e a soffrirne? Per le donne non è così? Eppure mi sa che, statisticamente parlando, la “scappatella” sia più frequentata dagli uomini…
Ma, già, forse per il nostro il problema è che oggi la moglie non è più costretta dall’autorità a tenersi il fedifrago in casa…
Ancora una volta, Flore non ha perso occasione per confermarsi il solito fascitello, reazionario, maschilista e pagliaccio.
Mi pare, però, che adesso non riesca più a tenere tanto la solita maschera del “professorino colto” con il suo aplomb ipocrita, ma che si mostri sempre più chiaramente per il buffone che è.
In ogni caso visto che: “A chi è abituato alla ritirata, importa quasi solo che la ritirata sia ordinata”, lo mando con tutto il cuore a c… (pardon, alla “ritirata”, altrimenti dice che noi atei siamo volgari…)
@ Florenskij
Ammesso e non concesso si possano valutare i “danni” delle due ipotesi, aumentano o diminuiscono le possibilità di scelta? O forse è proprio questo il problema?
In merito al gruppo, è piccolo o grande a seconda dei risultati e degli argomenti?
Vede Florenskij, a noi delle vostre idee non importerebbe niente (se non per il piacere di disquisirne) se non voleste imporle a chi è contrario.
Io non vorrei mai che foste obbligati a divorziare, abortire o scegliere come morire.
Che a Malta ci sia la possibilità di divorziare non obbligherà nessuno a farlo se riterrà (LUI) i danni superiori all’alternativa.
Strano che se la prenda con la gestione collettivistica della cosa pubblica e sia contro quella liberale nelle scelte personali.
@ Florenskij
“o scegliere come morire”, ops, per voi ovviamente il contrario 🙂
florenskji,
il suo intervento (adeguato alle sue scarse facoltà mentali) la qualifica come un disgustoso chierichetto fascistello. Si vergogni.
“A conti fatti, qual è la proporzione fra i danni che a suo tempo faceva la mancanza del divorzio e quelli che fa oggi la mentalità divorzista ultra-aperturista?” 10 milioni a 1.
“Una volta i delitti d’onore, oggi le stragi degli uomini “lasciati” che si sentono il mondo crollare addosso.” Infatti, meglio la prostituzione legalizzata a vita, per te.
“Ieri zitelle acide, oggi ragazze già “bruciate” sentimentalmente dalle esperienze troppo numerose e troppo precoci.” Ti brucia che prima era solo l’uomo che poteva futuere con chiunque?
“Brucerà molto? A chi è abituato alla ritirata, importa quasi solo che la ritirata sia ordinata.” Ordinata, ma definitiva fortunatamente. Questa frase ha un sapore fascista, o sbaglio?
“Le cose vanno male? Anche Noè *aveva solo un piccolo gruppo, fra cui molte bestie, ed era dileggiato.Poi le cose sono andate diversamente. per B. XVI è sufficiente che noi facciamo il nostro dovere; per il resto, la barca è di Pietro, dunque di Dio. * NB Non sono un fondamentalista biblico! Si tratta di un “tipo” parenetico.”
Tipo parenetico => esortativo e ammonitivo? Tu ci stai augurando di finire in una pozza gigantesca. Ma che cazz di cristiano sei?! Ricordati: non tocca a te giudicare, sei incapace, te lo dicono i vangeli.
@ ΔΙΩRAMA
Tu ci stai augurando di finire in una pozza gigantesca.
Onestamente credo il riferimento a Noè riguardasse il numero. A quello infatti ho risposto nel mio intervento.
Onestamente preferisco essere disonesto e azzeccarci.
@ Florenskji
Uno dei tuoi peggiori interventi.
Berlusconi è divorziato due volte, quindi sarebbe uno che per due volte si è sentito il mondo crollare addosso?
Poverino.
Totò direbbe: “Ma mi faccia il piacere”
“Anche Noè *aveva solo un piccolo gruppo, fra cui molte bestie, ed era dileggiato”
Sarei curioso di sapere qual’e’ la coppia di bestie che Noe’ avrebbe dovuto far salire sull’arca per permettere ai tipi come Florenskji di sopravvivere al diluvio. 😉
lo stercorario?
Puo’ essere. 😉
E se invece sono i mariti a divorziare? Strano che parlando di divorzio Florenskji abbia pensato subito alla donna che chiede il divorzio, e non viceversa. Ho dunque ragione quando dico che questo “ritorno di Dio” come lo chiama Socci e compagni , tradisca in realtà l’inconscio desiderio di rimettere le donne a far la calza ed a coprire gli oneri impropri dell’accumulazione , tener buoni i maschi dando loro qualcuno su cui esercitare un potere che compensi le quotidiane pedate nel di dietro ricevute quotidianamente sul lavoro.
Ottimo risultato: spesso i popoli sono più lungimiranti della propria classe politica.
…e anche a Malta la maggior parte della popolazione è atea pur non sapendo ancora di esserlo.
Diciamo spiritualista, va!
A me basta che sia laic(ist)a.
questa e’ una bella notizia, e’ caduto un pezzo di medioevo.
spero per loro che si lascino alle spalle anche il resto del medioevo
E questa e’ la dimostrazione che i cattolici prima di tutto pensano a fare i comodi loro.
…se a Malta sta iniziando la fine del medioevo, ora finalmente, “potrò” visitare l’ isola. (cosa mai fatta prima) anche x queste cose…..
Per prima cosa io sono da Malta e perchio mi scuzo se il mio Italiano non e’ alla grande… non tutti a Malta sono cristiani e nel meno siamo ancora nel medioeve. E’ il governo che si comparta tale e non permette a Malta di avanzare… che in oltre a lavorato mano a mano con la chiesa in questa campania elettorale. Fortunatamente per (forse) la prima volta nella nostra storia abbiamo saputo scegliere, non ostante tutto quello che a detto la chiesa!
mi fa davvero piacere leggere questa testimonianza 🙂
sì, grazie di questa testimonianza. Era ora di “rompere una volta per tutte quella rete di potere politico-religioso che per tanti anni ha controllato e dominato la società maltese”.
Cara amica Charlene Borg, le porgo i miei piu’ sentiti e vivi complimenti per il risultato ottenuto al referendum. 😉
Ha ha ha!
Ma come, il Papa aveva appena elogiato che a Malta NON esisteva la legge sul divorzio!
il papa fa sempre un grande effetto 😆
Come ci azzecca lui….! 😆
“Secondo Jeffrey Pullicino Orlando, deputato nazionalista promotore del referendum che ha presentato una proposta di legge in merito, la vittoria è un risultato importante perché conduce Malta verso una nuova era dove Stato e Chiesa finalmente sono separati.”
Ora bisognerà attendere il divorzio.
😀
Da notare che nell’isola di Gozo il NO ha prevalso col 67%.
Nella diocesi di Gozo ci sono circa 200 preti su 32.500 abitanti. Un prete ogni 162 abitanti.
Massimo Introvigne, arrabbiatissimo coi maltesi, ci racconta il punto di vista cattolico: http://www.zammerumaskil.com/rassegna-stampa-cattolica/etica/divorzio-a-malta-vincono-i-si-ma-la-battaglia-non-e-finita.html
suona come “l’astensione quando non ci fa comodo è una cosa brutta brutta brutta”.
com’è che non l’hanno detto quando hanno incitato gli italiani all’astensione per quanto riguarda la legge sulla fecondazione assistita?
relativismo?
“L’argomento «Se sei cattolico sei libero di non divorziare ma non puoi impedire di farlo a chi non è cattolico» è un’autentica maledizione culturale e civile, perché apre la strada a qualunque presunto «nuovo diritto». Basta sostituire la parola «divorziare» con «abortire», «sposare una persona dello stesso sesso», «chiedere di essere ucciso con l’eutanasia se consideri le tue sofferenze intollerabili», e il gioco è fatto.”
Questo passaggio di Introvigne conferma benissimo che Salvemini aveva ragione: quando un clericale parla di libertà intende solo la libertà di essere clericale
Conferma anche che la Chiesa sa bene che i suoi dettami in materia di famiglia e di sessualità sono assurdi e se la gente fosse libera di decidere li rifiuterebbe in maggioranza
Eh già, caro Introvigne, è proprio così: laicità significa riconoscere ad ognuno la libertà di decidere che fare di se stesso e delle sue relazioni.
Obblighi per nessuno e diritti per tutti.
Come dice lei, “il gioco” s’applica indistintamente ad aborto e divorzio, alle matrimonio tra persone (e gli omosessuali sono persone), al testamento biologico, etc. etc. etc.
Pensi che bella società quella in cui lei potrà vivere secondo i suoi principi, nessuno l’obbligherà a contraddirli e, nel contempo, potrà vivere secondo i propri principi anche chi la pensa diversamente da lei.
Lei non divorzierà (sempre che sia lei il solo a decidere), non userà preservativi o altri metodi anticoncezionali (sempre che sia lei il solo a decidere), non si masturberà, deciderà di non staccare mai la spina qualunque sia il suo stato di salute, etc. etc. etc.
Nessuno l’obbligherà a fare scelte di vita che non vuole fare.
Converrà che se questo vale per lei, debba valere per tutti. O no?
“la vittoria è un risultato importante perché conduce Malta verso una “nuova era” dove “Stato e Chiesa finalmente sono separati””.
Speriamo che prima o poi succeda anche in Italia…
“Si è parlato inoltre di pressioni verso gli elettori da parte dei sacerdoti, con casi di fedeli usciti indignati dalle chiese a causa di prediche troppo schierate.”
Mons. Corciata (nomen omen), no aveva detto che la Chiesa, non dava indicazioni di voto!?!…Alla faccia!! 😯