Mons. Crociata, segretario generale della Cei, è intervenuto nel corso di un convegno svoltosi ieri a Palazzo San Macuto, sul tema dei cattolici in politica. L’incontro, organizzato dalla senatrice Udc Paola Binetti, vedeva la presenza di esponenti cattolici di vari partiti.
Mentre Rocco Buttiglione si è detto possibilista sull’eventuale formazione di un partito che riunisca i cattolici, in quanto “la crisi può avere un’accelerazione tanto da spingere il movimento a trasformarsi in partito”, il prelato si è mostrato cauto. La dottrina sociale della Chiesa rimane di certo una “piattaforma di orientamenti e criteri condivisi sulla base dell’unica fede e del giudizio del credente via via maturato sulla realtà sociale, sotto la guida del magistero”, ma “la stessa scelta di esprimere l’impegno dei cattolici in una qualche forma di unità politica o in una pluralità di formazioni partitiche o simili, ha carattere discrezionale”, in base alle “circostanze storiche”. La dottrina sociale, ci ha tenuto a precisare, riguarda anche “aspetti intangibili della persona umana e della sua vita, la cui integrità rischia di essere irreversibilmente compromessa quando si tenda a manipolare la vita nel suo sorgere e nel suo declinare”, quando si vuole “disconoscere e alterare la figura naturale di famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna”, a “comprimere la libertà religiosa e la libertà di educazione”.
Il politico cattolico deve dialogare, ha continuato Crociata, sia in “un proprio orizzonte politico in senso tecnico, quindi dei partiti e del Parlamento”, sia in un contesto “più interno”, dove “si confronta all’interno della comunità ecclesiale”. Inoltre, “una scelta di schieramento non può essere adottata come un atto di autoconsegna senza riserve”, quindi il cattolico in politica non deve “farsi fagocitare dalle logiche conflittuali interpartitiche”, ha detto il segretario generale della Cei. “La presenza dei cattolici nei vari partiti è una scommessa e una chance”, ha sostenuto. Questi infatti “devono sentire la primigenia e irriducibile responsabilità, come testimonianza di fede e di una appartenenza ancora più originaria e discriminante”: quindi “hanno bisogno di ritrovare sempre di nuovo le fila di un legame che precede ogni differenziazione”. “L’impegno in politica ‘da’ credenti”, ha aggiunto, deve esprimersi “senza equivoci integralistici” e puntando ad una laicità “come insegna il Concilio”.
Valentino Salvatore
traduzione: non formate un partito ma diffondetevi in tutti come delle metastasi
Quel “sotto la guida del magistero” la dice mooooolto lunga! 😉
NO NO. dice velatamente. FATE UN PARTITO, noi non possiamo esporci ma voi fatelo, da dietro vi sosteniamo (non è a doppio senso la cosa 🙂 ) meglio un partito di fedelissimi che tanti partiti con interlocutori a rischio (vedi Berlusca). Sarei curioso se si formasse davvero un partito unico dei cattolici, se non altro per vedere quanto consenso raccoglie. Non vorrei sbagliare, ma ho la sensazione che le pecorelle non vogliono piu seguire il pastore. E che questo non possa dare un chiaro segnale ai politici che i cattolicii sono tanti ma secondo me i laici SONO MOLTI DI PIU.
No, è un po’ diverso. Quando parliamo di “cattolici” evidentemente facciamo confusione. Gli elettori cattolici votano un po’ come vogliono (anche ai tempi della DC: altrimenti non era possibile che in un paese di 50 milioni di cattolici la DC avesse, al massimo, il 40 per cento); ma la Chiesa non rappresenta i cattolici, rappresenta sé stessa. Gli interlocutori politici fanno gli interessi della CEI, non degli elettori cattolici (che sono prima di tutto italiani). La Chiesa cattolica rappresenterà, in termini di rispondenza ai suoi dettami, sì e no un dieci per cento di coloro che si dichiarano cattolici. E nel parlamento è sovrarappresentata rispetto alla sua presenza nella società.
Insomma, diffondetevi in tutti i partiti e fate soprattutto gli interessi cattolici, con obbedienza a santa madre chiesa, come un cancro.
… sarebbe bello se esistesse un partito laico…
Ti potrebbe piacere questo? http://www.democrazia-atea.it/
grazie della segnalazione!
Bisogna cominciare a pensarci a un partito realmente laico,per affermare lo stato laico,nelle istituzioni pubbliche.
Temo che un tal partito (realmente laico,ecc.) farebbe la fine di quello che aveva sognato Boselli e che io avevo votato: sparito, sia il partito, sia il povero illuso Boselli.
Buttiglione ne ha detta una giusta: è ora che i cattolici si riuniscano in un partito identitario, così smatteranno di inquinare tutti i partiti laici da destra a sinistra che devono ipocritamente genuflettersi al Vaticano e alle diocesi per accontentare le componenti cattoliche dell’elettorato.
il neopartito cattolico avrà un nuovo simbolo: il cilicio così la binetti sarà soddisfatta, se poi i cattolici non si riuniranno ma continueranno ad infestare tutto e tutti dovranno diventare filosofi e brutti come buttiglione.
”Mettiamoci con cani e p0rci, purché sia lucrativo”
“la chiesa non fà politica….”
dice solo ai politici che devono tutti obbedire alla chiesa a prescindere dal partito…..
Quelli sono già uniti sui valori.
Questi: $$$ €€€ £££ (non mi viene lo yen…)
“La figura naturale della famiglia”
Siamo alle solite: ai preti non basta aver inventato il concetto di “soprannaturale”; adesso hanno anche inventato quello di “innaturale”. Non so proprio come fare a far capire loro che esiste solamente il “naturale”, e tutto il resto sono illazioni soggettive. Ma, mi domando, quanto sono in buona o cattiva fede?
E’ forse uno degli aspetti che più mi infastidisce: da tempo immemorabile i non credenti, atei, agnostici, scettici, e così via, aggiungendoci gli scienziati, riconoscono la Natura, e solo essa, come l’insieme degli aspetti fenomenologici del mondo, e questi qua insistono nel non voler capire, anzi, nel travisare completamente il fascino di ciò che ci circonda.
Ciò che va contro le leggi naturali è soprannaturale, ci dicono, anzi no, qualche altro fenomeno non è naturale, ma casomai innaturale, però non soprannaturale, bisogna vedere di volta in volta.
Una cagnara indecente.
PS: come se non bastasse, qualche tonto ha anche inventato il concetto di “artificiale”, tanto per contrapporre qualche altra invenzione metafisica alla Natura.
Concordo e sottoscrivo!
La chiesa non ha piu’ il potere di una volta e allora per comandare non potendosi piu’ imporre si deve infiltrare ovunque. Per combattere questo tumore ho piu’ fiducia nella carenza di vocazioni che nei nostri politici che si dichiarano laici.
Come lo chiameranno ‘sto partito? DC-Bis o direttamente Movimento Italiano TeoCon? Dati i nomi che solono darsi opterei per un Comunione e Santifcazione… 🙁 😉
La mia traduzione è: fateci succhiare tutto quello che potete, perché non si sa quanto dura.
Oddio (tipica espressione usata da gesù) Buttiglione pensa di rispolverare una nuova balena bianca. Non è bastata la prima che ha puzzato in Italia per 60 anni provocando guasti che stiamo ancora pagando.
Totale obbedienza dei partriti alla chiesa cattolica. Questi cardinali,vescovi,monsignori ecc.ecc. fanno dei discorsi talmente strampalati che ti rincog********no.
Riguardo ai ballottaggi, timori in vaticAno: si rischia un salto nel buio. Attenzione al link perche’ appare la faccia dell’ignobile bertone
Già da tempo gira la notizia di un ipotetico nuovo partito cattolico (ne ha parlato anche il Ruini per l’ennesima volta poco prima di Pasqua), ma di sforzi in tal senso non se ne vedono.