I valori religiosi della RAI

Il presidente della RAI Paolo Garimberti e la direttrice generale della RAI Lorenza Lei hanno diffuso ieri un comunicato per ricordare lo scomparso Biagio Agnes. Il testo ricorda il lavoro svolto “nel pieno rispetto di quei valori etici, professionali, morali, religiosi, che sono la base e la garanzia del Servizio pubblico radiotelevisivo”.

Luciano Vanciu

Archiviato in: Generale, Notizie

30 commenti

eullucci

Quando leggo queste cose mi girano le palle. Il servizio pubblico deve per forza ispirarsi a valori religiosi? E di quale religione? La peggiore?

civis romanus sum

Quoto il giramento di palle ,,, al punto che devo impormi di non commentare questa notizia per non venir poi bannato per blasfemia esplicita e reiterata .

Paul Manoni

Dispiace per Biagio Agnes, ma onestamente bisognerebbe cominciare a NON PAGARRE PIU’ IL CANONE!
Qui tra “valori religiosi”, il Papa ogni 3×2 in TV, e le multe di Minzolini da pagare perche’ trasmette le interviste del nano, sembra di essere in “1984” di Orwell.
Comunque PUBBLICO=LAICO…Se la Rai e’ ancora pubblica, DEVE agire di conseguenza.

a-ateo

caro paul,
Ma se l’ateismo e il laicismo di uaar è “confessione religiosa”, allora PUBBLICO=LAICO=RELIGIOSO.
E quindi dove appoggiamo lo scandalo per il richiamo a generici valori religiosi, morali, ecc?

Paul Manoni

La faccenda ti e’ stata già abbondantemente spiegata ieri…Ora. Capisco che potresti avere dei limiti nella comprensione delle cose, ma non intralciare continuamente le discussioni in tutte le notizie, con le solite prese di posizione. Leggi, rileggi, e rileggi ancora, se non ci arrivi…

Roberto Grendene

> Ma se l’ateismo e il laicismo di uaar è “confessione religiosa”

non lo e’

semplicemente, se esistono diritti riservati alle religioni, si chiede che sul piano giuridico anche le associazioni filosofiche non confessionali siano ammesse allo stesso diritto, che altrimenti sarebbe un privilegio e una violazione dell’art. 52 comma 2 del DEL TRATTATO COSTITUZIONALE EUROPEO RATIFICATO DAL PARLAMENTO ITALIANO il 6 aprile 2005

Stefano

@ a-ateo

spero la risposta di Roberto Grendene sia sufficiente ad interrompere l’ossessione.

a-ateo

caro paul,
ma tu sei quello che mi suggerivi ieri di fare volontariato ATEO sotto la CROCE rossa Italiana…
Ma tu vuoi scrocifiggere l’Italia oppure non sai che pesci pigliare….?
E poi convinciti che dopo aver messo in vendita uaar la propria virginità laica per poche marchette non puoi vantare più detta virginità sul sito uaar….
Semplice, no?

Dalila

E’ un troll perchè non sa scrivere…stessa tastiera/famiglia di ale_cattolico?

Kaworu

comunque vedi di non andare pesantemente ot anche qui.

leggiti il link, stai buonino e se ti va di discutere di altro che con l’ultimissima non c’entra, vai sul forum.

Flaviana

che ci si puo’ aspettare da una Direttrice messa li’ in quanto grata al Vaticano?

Godspeed you

Soprattutto “messa” li’! 😀 bel gioco di parole!
A me non stupisce la cosa… credo invece che la televisione e la religione abbiano molto in comune, come ad esempio l’ipocrisia. Io personalmente non accendo la tv da diversi mesi, mi informo su internet o leggendo giornali.

Fri

Su Radiotre questa settimana il programma Prima Pagina e’ tenuto dal direttore del quotidiano Adige il quale esordisce dicendo: “oggi la chiesa festeggia san pincopallino, auguri a tutti i pincopallino d’italia” (NB tutte le minuscole son volute). Sono anni che seguo questa trasmissione (sebbene non quotidianamente) e non mi era mai capitata una cosa del genere.

Raffaele Carcano

La tua sorpresa è stata anche la mia. Il quotidiano che dirige fu fondato da Flaminio Piccoli e il direttore viene da Avvenire: da questo punto di vista tutto fila. Ciononostante è incredibile constatare come il cattolicesimo riesca a intrufolarsi ovunque.

Federico Tonizzo

“è incredibile constatare come il cattolicesimo riesca a intrufolarsi ovunque”:
Già: è invasivo e subdolo come le metastasi di un cancro, che quando le scopri spesso è troppo tardi.

andrea tirelli

sempre e solo parole vuote, slogan: valori etici…bla bla bla principi religiosi bla bla bla.
Cosa vogliono dire? Boh!
Ho discusso con la maestra di religione – scelta dalla curia – alla scuola materna di mio figlio (che non ha ancora tre anni!).
Anche lei parlava di principi bla bla bla valori bla bla bla della cultura religiosa bla bla bla.
Allora le ho chiesto: quali sono questi principi, in cosa consistono questi valori che avrebbe insegnato a mio figlio.
E lei: l’amore per il prossimo è la legge di dio.
Ah si? Beh, facciamo così: al di là degli slogan, insegnerà o no a mio figlio che non si giudica/condanna nessuno per le sue tendenze sessuali, che non si giudica/condanna nessuno per le sue convinzioni religiose, che l’amore tra persone adulte, coscienti e consenzienti non si condanna mai?
I principi religiosi che vuole insegnare a mio figlio lo educheranno a pensare che non si è migliori di nessuno se si crede in un dio o non si crede affatto? Che ognuno è libero di decidere che fare di se stesso e del suo corpo?
O, piuttosto, gli insegnerà (per via che dio è amore) che pecca e andrà all’inferno a patire pene senza fine chi non crede, chi abortisce, divorzia e convive, chi ha un figlio o una figlia senza essere sposato, chi si è sposato in comune, etc. etc. etc.?
Nessuna risposta. Almeno finora.
Che fastidio quando sento parole ridotte a slogan!

diotassista

non è obbligatorio far fare religione ai bimbi, basta indicare no sul modulo… credo si possa decidere anche ad anno iniziato…

andrea tirelli

ed è quello che ho fatto.

Solo mi sono rotto di sentire questa vuota retorica fatta di belle parole usate a mo’ di slogan, il cui significato dista anni luce da quel che loro pensano davvero.

Non basta mettere una crocietta, occorre smascherare l’ipocrisia che si cela dietro frasi accattivanti: quando parlano di principi e valori religiosi, bisognerebbe alzare la mano e chiedere quali sono.
E se insistono su parole come amore, comprensione, ascolto etc. etc. etc., è il caso di fare casi concreti per mettere a nudo di che amore, comprensione, ascolto stanno parlando: chi è omosessuale, chi usa il preservativo, chi non è di nessuna chiesa, chi è a favore del testamento biologico, della fecondazione assistita etc. etc. etc. e non si è pente delle sue scelte è amato, compreso, ascoltato? O l’aspetta il castigo eterno di dio? E come si piuò chiamare dio infinito amore quando condanna chi lo rifiuta ad un infinito dolore?
E’ un’ipocrisia facile da smascherare. Basta qualche semplice domandina e vedrai che si rintanano nel silenzio e non rispondono più.

diotassista

mi rendo conto che il mio post sopra è un po’ reciso… è che ci sono appena passata, e sono stufa quanto te! che fatica trovare un asilo che rispetta i bimbi che non fanno religione e non li fa sentire diversi!
la cosa peggiore è la risposta che vorrebbe essere rassicurante: “ma non è proprio religione, più che del vangelo si parla dei valori positivi…” ovvero, insegnamo ai bambini, fin da piccolissimi, che i valori positivi hanno sopra la bandierina del cattolicesimo!? ma scherziamo?
e lo stesso vale per la tv: basta, basta dare per scontato che cultura italiana = cattolicesimo. forse è stato così in passato – anche se personalmente non ne sono convinta, per es. possiamo definire cattolico il rinascimento? – ma oggi è una forzatura in mala fede (e la parola fede non è usata a caso 🙂 )…

Roberto Bellassai

Sono persuaso che chi sente di essere religioso,non si mette ad esibire la propria religione,a maggior ragione non lo deve fare una istituzione pubblica come la RAI,che non ha niente a che fare con la reigione o con le religioni.

Francesco

Paolo Garimberti e la direttrice generale della RAI Lorenza Lei
parlano di rispetto di valori etici, professionali, morali, religiosi,
Hitler che parla di tolleranza razziale sarebbe piu’ credibile.

PINK

Sono anni che non ho più la televisione, e sono strafelice di aver fatto questa scelta. A chi mi chiede come faccio ad informarmi sulle cose rispondo : no, come fai tu ! Ogni volta che ci sintonizziamo su un canale è come se dessimo soldi al gestore di quella tv , un’altra soluzione se proprio la si vuole avere è di guardarla , … manon accenderla …

Senjin

Io la tv la uso solo per guardarmi i dvd e giocare ad assassin’s creed…. ho l’antenna rotta da 2 anni e non vedo ragioni per ripararla 😆

diotassista

anch’io senza tv da 4 anni! rotta e mai aggiustata, usata per qualche tempo come base x tavolino e poi finalmente buttata… evviva la rete!

Diocleziano

La ‘propagnada’ è quella con l’aglio e le olive’?… 😉

Commenti chiusi.