Viminale, comitato italiano islam: “albo per imam, devono seguire corsi”

Il Comitato italiano per l’islam, in una riunione che si è tenuta ieri in Viminale, ha suggerito di autorizzare l’amministrazione del culto islamico solo agli imam che abbiano ottenuto l’ok dalle autorità. Gli imam dovrebbero quindi sottoscrivere una Carta dei Valori un corso che ne favorisca l’integrazione, per garantire più sicurezza e trasparenza, nonché sinergia con lo Stato. Inoltre, si propone che il matrimonio da loro celebrato ricada sotto il diritto civile italiano, in modo da dare più tutela alle donne soprattutto in caso di separazione. Presenti il ministro dell’Interno Roberto Maroni e il sottosegretario Alfredo Mantovano, il comitato ha auspicato inoltre l’istituzione di un albo degli imam. Il Comitato è un organismo del ministero dell’Interno formato da esperti e con funzioni consultive, che riunisce alcuni “esponenti di organizzazioni e comunità islamiche presenti in Italia, docenti di diritto musulmano e dei paesi islamici, di diritto ecclesiastico, autorevoli giornalisti e scrittori esperti della materia”, ma è stato oggetto forti di critiche per la mancata rappresentatività dell’islam italiano e per l’approccio di diversi suoi componenti. Tanto che l’ex ambasciatore Mario Scialoja si è dimesso dal Comitato, parlando di “presa in giro per la comunità islamica italiana” e la presenza di relatori “notoriamente islamofobi”.

Valentino Salvatore

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17 commenti

Gradient

Mi sembra giusto. E perchè non farlo anche con i preti cristiani???

Kaworu

teoricamente il seminario lo fanno per forza.

anche harry potter va ad hogwarts

Diocleziano

A questo punto, l’albo, potrebbero farlo anche per maghi e astrologhi. 😉

civis romanus sum

QUOTO !

Essenziale per essere un buon cittadino è la conoscenza della Cosa Comune, del Diritto e il rispetto che si deve a entrambi .

Viene sempre prima l’osservanza e il rispetto del Diritto umano, quello dello stato di cui si è ospiti o cittadini ( lo Ius ), poi in secondo piano e solo per chi lo desidera l’osservanza di quello divino (il Fas ) .

Ma tutti i preti si devono adeguare, di qualunque religione, nessuna esclusa ,,, non si può introdurre nel diritto una discriminazione così come sembra si stia facendo, è anticostituzionale .

civis romanus sum

Aggiungo che ,,, questa Carta di valori che ogni ministro di culto di QUALSIASI religione dovrebbe sottoscrivere, andrebbe continuamente aggiornata sottoponendo i firmatari ad una verifica periodica, un esamino per il perfetto cittadino .
E per chi sgarra o non supera l’esame periodico, la sospensione immediata e addirittura l’esclusione dalla categoria “professionale” .

spapicchio

Eh appunto, la CCAR svolga il suo ruolo di amministratrice in perpetuo della religione nell’impero romano cattolico e quindi autorizzi e certifichi gli imam stessi! 😀

Laverdure

Come direbbe il grande Manzoni:”Chi riesce ad immaginarsi eseguito un provvedimento
simile,deve avere una bella fantasia !”

diotassista

io la vedo così: o le religioni (tutte) sono cosa strettamente privata, e allora liberi tutti ma la smettano di sfracellare i marroni in politica ecc., oppure sono cosa pubblica, e allora anche i suoi rappresentanti (tutti) si devono sottomettere (sempre senza sfracellare…) al pubblico controllo.

giulio

A me questa dell’albo degli imam sembra una cazzata, manco l’islam fosse una religione di stato.
Spetta alle comunità islamiche fare gli imam come spetta alla CCAR fare i preti e all’UCEI fare i rabbini.
Libera chiesa in libero stato.

civis romanus sum

Ma quale libera chiesa !

Molto meglio per noi cittadini onesti: Libero Stato e chiesa in galera !

giulio

E’ una tua opinione, che non coincide con quella dell’UAAR.

civis romanus sum

E’ chiaro ,,, non sono mica il papa della UAAR io, quello che detta la linea e vuole che i soci ci si adeguino, non sono nemmeno un socio !

E’ la MIA opinione, di cui vado fiero, ma che anche mi riprometto di propagandare perchè sia apprezzata da altri fino in numero di moltissimi per vederne realizzate le premesse .

Francesco

I nostri politici sono sempre pronti a discutere con i fanatici ma mai con le persone serie.

Federico Tonizzo

“(…)autorizzare l’amministrazione del culto islamico solo agli imam che abbiano ottenuto l’ok dalle autorità”
E chi garantisce poi che tutti gli imam rispetteranno i patti, e non avranno seguito il corso giusto per far contento il governo? 😯

Maurizio

Concordo fino a una certo punto sul seminario di diritto civile agli imam, ma poi? Non dimentichiamo che i dirottatori delle Torri Gemelle erano musulmani teoricamente itnegrati nella società statunitense. Agli imam chi impedirà di firmare la carta costituzionale e di trattarla come carta igienica durante i sermoni? Come si dice in gergo militare, Comando e Controllo. Finito il corso, suggerisco di imporre durante le celebrazioni la presenza di persone autorizzate che verifichino il rispetto dei principi dello stato italiano. Caso contrario, ne rispondano alla legge.

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